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Eventi e note
Laura Cassi
to angolature diverse: teorico-metodologica quel-la di Gabriele Ciampi (Uni-versità di Firenze), Riflessioni
sul paesaggio geografico e sul culto del paesaggio, che ne ha argomentato i concetti sotto-lineando il valore dell’analisi oggettiva, scientifica del pae-saggio e il rischio che questa possa venire subordinata alla percezione soggettiva e al cul-to del paesaggio;
metodologico-applicati-va quella di Margherita Az-zari (Università di Firen-ze), Camillo Berti (Univer-sità di Siena), Laura Stanga-nini (Università di Firenze), Paola Zamperlin (Università di Pisa), Paesaggi culturali e
identità locale, che hanno af-frontato il tema complesso e articolato della relazione tra identità e paesaggio, anche at-traverso il ricorso a indicatori significativi;
e così pure Monica Meini (Università del Molise),
Pae-saggi rurali: percezioni, rap-presentazioni e immagina-ri tuimmagina-ristici, sulla necessità di passare dalla percezione sog-gettiva alla visione collettiva per un sapere progettuale ca-pace di promuovere
un’inter-A
nche l’Accademia diScienze e Lettere La
Colombaria, prestigio-sa istituzione sorta a Firenze nel XVIII secolo, ha inteso ri-cordare il ventennale della fir-ma della Convenzione euro-pea sul paesaggio con un ci-clo di lezioni e in particolare con il Seminario Il paesaggio.
Un bene culturale e una risor-sa. La varietà degli approc-ci geografiapproc-ci al tema del pae-saggio. Riflessioni, strumenti di analisi e ricerca applicata. Ai saluti e all’introduzione del Presidente Sandro Rogari so-no seguiti sei interventi, che hanno affrontato il tema
sot-pretazione interattiva nei visi-tatori e nei residenti; e quella di Laura Cassi (Uni-versità di Firenze), Paesaggio
e nomi di luogo, sul suggesti-vo intrigo fra realtà e perce-zione suscitato dal riflesso del paesaggio nel corpus topono-mastico;
e infine, con specifico riferi-mento applicativo, la relazio-ne di Anna Guarducci (Uni-versità di Siena), Marco Pic-cardi (Università di Siena), Leonardo Rombai (Univer-sità di Firenze), Il paesaggio
della Bonifica Grossetana. Ri-cerca geostorica e candidatu-ra UNESCO, sull’importanza di proporre candidature non di monumenti ‘appariscenti’ ma altresì di grande portata per la storia di lunga durata del territorio.
Tale florilegio è stato conclu-so da Maria Tinacci (Univer-sità di Firenze), con Una
ri-flessione sulla varietà delle geografie, che ha offerto lo spunto anche per un effica-ce excursus sulla storia reeffica-cen- recen-te della geografia fiorentina e le sue diverse anime, dall’ap-proccio storico-cartografico a quello geoculturale, a quello economico-ambientale.
A cura di chi scrive anche la mostra Sulle orme dei
natu-ralisti viaggiatori nella Tosca-na del ‘700, progettata nell’in-tento di richiamare l’attenzio-ne su un patrimonio di stu-di ancora in parte da esplo-rare e da ricordare con orgo-glio e soddisfazione. La mo-stra - allestita con alcuni pre-ziosi cimeli della Colombaria e della Biblioteca Umanisti-ca dell’Università di Firen-ze – ha proposto un frammen-to di sframmen-toria della scienza tra-endo spunto dagli scritti de-dicati da Francesco Rodoli-co all’esplorazione naturali-stica della Toscana. Il Semi-nario promosso dalla Colom-baria è stato un’occasione an-che per tributare un omaggio a questo insigne naturalista e accademico della Colomba-ria, che al paesaggio fiorenti-no ha dedicato pagine fra le più significative.
Sezione Toscana