J. Locke
Politica
Lettera sulla tolleranza - 1685
“Assoluta libertà, giusta e vera
libertà, libertà uguale e imparziale:
ecco ciò di cui noi abbiamo
bisogno”
affermazione della libertà
differenza tra Stato e Chiesa
“
Lo stato è una società di uomini costituita perconservare e promuovere soltanto i beni civili come la vita, la libertà, l'integrità del corpo, la sua immunità dal dolore, i possessi delle cose esterne
”
“La religione vera e salutare consiste nella fede interna dell'anima Senza la quale nulla ha valore presso Dio”
Il potere dello Stato concerne
unicamente i beni civili ed esso
non deve prescrivere articoli di
fede o dogmi o modi di culto
divino con le leggi civili
Per Locke però è impossibile
rendere i papisti amici del
governo, né farli godere del
beneficio della tolleranza, poiché:
sono tenuti ad una cieca obbedienza a un papa infallibile che ha le chiavi
della loro coscienza attaccata alla cintura e che può se l’occasione lo richiede dispensarli dai giuramenti, promesse ed obbligazioni che essi hanno nei confronti del loro principe.
I due trattati sul governo
Contro la monarchia assoluta
Contro l’idea della monarchia “per diritto divino”
è una specie di fantasma
Ogni governo deve fondare la validità del suo titolo in forza del consenso
Chi non vuole suggerire che
ogni governo al mondo è
originato dalla forza della
violenza e che la convivenza
degli uomini è regolata con
norme non diverse da quelle
degli animali, deve
necessariamente scoprire
un'altra fonte al governo,
un'origine del potere politico
che individua in uno stato di
natura retto dalla legge di
natura
Lo stato di natura non è uno stato di guerra perché la natura
dell'uomo non è egoistica ma è
razionale. Secondo Locke lo
stato di natura è uno stato di libertà e di uguaglianza
La legge naturale è la ragione
Lo stato di natura è la condizione in cui
la ragione insegna a ogni uomo che
essendo uguali e indipendenti nessuno
deve ledere un altro nella sua vita
salute libertà e proprietà
Però non tutti sono disposti ad accettarla!!
● I diritti dell'uomo naturale vengono per ignoranza o per interessi non di rado calpestati ● la fruizione dei diritti risulta
molto pericolosa e molto incerta
● lo stato di natura è uno stato segnato da precarietà
c’è necessità
● Una legge stabilita (sarà la misura del diritto e del torto) ● un giudice
imparziale
● una autorità che abbia la forza di far applicare le
sentenze del giudice
Scrive Locke:
”gli uomini passano dallo Stato di natura allo
stato di società civile per la mutua
conservazione delle loro vite, libertà e averi,
cose che io denomino con termine generale,
proprietà”
Al contrario di Hobbes,
● qui lo Stato è fatto proprio per salvaguardare le Libertà
● qui c’è un patto di fiducia non di sottomissione
Locke scrive: “Rimane sempre nel popolo un potere supremo di
rimuovere o modificare il potere legislativo quando vede che esso agisce in contrasto con la fiducia
riposta in esso. Ogni potere conferito con la fiducia per il raggiungimento di un fine, essendo limitato da tale fine, ogni qualvolta questo fine è
manifestamente trascurato od ostacolato la fiducia deve infatti necessariamente essere ritirata e il potere deve essere trasferito nelle mani di coloro che l'avevano dato, i quali possono portarlo nuovamente dove essi crederanno meglio per la loro sicurezza”
È nel popolo che
risiede la sovranità
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