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(1)

Ida Pucarelli

Università di Roma

“Sapienza”

(2)

Lo scopo di un bambino è quello di diventare un adulto sano. Il bambino non è infatti un adulto in miniatura.

Durante l’infanzia e l’ adolescenza avviene lo sviluppo e la maturazione di tutti gli organi ed apparati.

La crescita è un processo che inizia nel grembo materno e continua fino alle soglie dell’età adulta, cioè fino a circa 18 anni. Essa coinvolge tutti gli organi e tessuti.

LA CRESCITA

La crescita è l' indice più sensibile di salute del bambino

(3)

La crescita, come è noto, non consiste solo in un aumento delle dimensioni del corpo, ma anche in una modificazione dei rapporti fra i diversi segmenti corporei (la testa, per esempio, che rappresenta circa ¼ della lunghezza totale del neonato, diviene circa 1/7 della statura totale dell’adulto) e in una maturazione funzionale e biochimica dello organismo (per esempio, l’acquisizione della capacità riproduttiva).

Si tratta, quindi di un processo complesso e non uniforme, condizionato, così come tutti i processi biologici, in modo multifattoriale dall’interazione fra eredità ed ambiente.

Alcune variabili auxologiche sono maggiormente condizionate dal genotipo (per esempio la statura), altre dall’ambiente (per esempio il peso).

(4)

PERIODI DI CRESCITA

4 statura adulta

3 picco staturale 1 alta velocità

(5)

La crescita di un bambino può essere paragonata ad una strada che viene percorsa a diverse velocità nelle varie epoche della vita

PERIODI DI CRESCITA

primi 4-5 anni di vita: alta velocità

(da 25 cm/anno all’ età di 1 anno a 7 cm/anno all’ età di 5 anni) 5-10 anni: velocità più ridotta ma costante (circa 5 cm/anno)

verso i 16 anni nelle ragazze Pubertà: alta velocità (9-10 cm/anno)

Picco di crescita statura adulta

(6)

La via attraverso la quale eredità e ambiente

interagiscono a vari livelli, nel determinare la

crescita e lo sviluppo, è un’asse

neuro-ormonale che, per agire, necessita di una

sufficiente disponibilità di nutrienti e di un

sufficiente stato di salute.

(7)
(8)
(9)
(10)

FATTORI CHE INFLUENZANO LA CRESCITA CORPOREA

potenziale genetico

variazioni stagionali

(11)

Non siamo tutti uguali…..

Ci sono molte ragioni per cui alcuni bambini sono più alti e crescono più velocemente, mentre altri sono più bassi e crescono più lentamente.

Gran parte del nostro aspetto deriva dalle istruzioni date dai geni, contenuti nei cromosomi in ciascuna cellula.

L’ altezza, infatti, così come il colore dei capelli, degli occhi e della pelle, è un carattere ereditato attraverso i cromosomi trasmessi dai nostri genitori.

FATTORI CHE INFLUENZANO LA

(12)

Si calcola l’ altezza media dei genitori

Si sommano l’ altezza del padre e l’ altezza della madre Si divide il totale per 2

Esempio:altezza padre 176 cm altezza madre 164 cm altezza media: (176 + 164)/2 = 176.5 cm

Si aggiungono 13 cm se maschio, si tolgono 13 cm se femmina

Altezza predetta

potenziale genetico ± 8,5 cm

(13)

L’ altezza di un bambino dipende dall’ altezza dei suoi genitori  

Generalmente……

le bambine si portano tra l' altezza media dei genitori e

quella della madre

i bambini si portano tra l' altezza media dei genitori e

quella del padre

(14)

la crescita di solito è più lenta in autunno-inverno e più rapida in primavera-estate.

Quindi ci sono alcuni periodi in cui la crescita è ferma e la statura non cambia, mentre in altri periodi è più veloce.

Prima di confermare un’ eventuale modifica della velocità di crescita, è necessario misurare il bambino nell’ arco di tempo di 6-12 mesi (nei bambini più piccoli anche 3-4 mesi).

(15)

VARIABILITA' STAGIONALE DELLA CRESCITA LINEARE 3 4 5 6 7 8 in cr em en to ( cm /a n n o )

La crescita non è un fenomeno continuo

100 110 120 130 140 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 età (anni) al te zz a (c m )

(16)

A partire dall’ età di 10-11 anni le bambine presentano una modalità di crescita diversa dai bambini

Il picco di crescita puberale avviene a 11 anni nelle ragazze e a 13 anni nei ragazzi

la velocità di crescita è di 9 cm/anno nelle ragazze e 10,3 cm nei ragazzi

la statura finale è mediamente di circa 13 cm più bassa nelle ragazze rispetto ai ragazzi.

(17)
(18)

PROPORZIONI CORPOREE DURANTE LA CRESCITA

vita fetale

maturazione in senso cranio-caudale testa > tronco > bacino NEONATO cranio 1/4 delle dimensioni corporee

ADULTO cranio 1/7 delle dimensioni corporee infanzia

crescita in senso caudo-craniale piedi > gambe > cosce

segmento superiore/segmento inferiore

ormoni sessuali: tronco e saldatura ossa lunghe GH crescita degli arti

NEONATO = 1,7 10 ANNI = 1 PUBERTA’ < 1 ADULTO = 1

(19)

Per crescere si utilizza l’ energia, che proviene dagli alimenti.

Una nutrizione eccessiva comporta peso eccessivo (obesità) e una crescita staturale più veloce.

Una nutrizione scarsa comporta scarso peso (magrezza) ed una crescita staturale più lenta.

Dal 1900 ad oggi, per il miglioramento delle condizioni economiche e di salute, si è verificata una tendenza delle nuove generazioni ad avere altezze sempre maggiori.

Anche l' epoca della maturazione puberale tende a cambiare, con una tendenza all’ anticipo della comparsa dei primi segni puberali e dell' età della prima mestruazione nelle bambine.

(20)

158 160 162 164 166 168 170 172 174 176 cm 1931 1941 1951 1961 1967 anno di nascita

Statura media dei coscritti alla visita di leva

sud

(21)

Il modello accrescitivo delle diverse variabili corporee però

non è uniforme: vi sono organi o apparati che crescono molto

rapidamente nei primi mesi di vita (es. cervello), altri che

presentano una crescita più graduale e costante (es.

scheletro), e altri che mantengono le stesse dimensioni per

anni per poi ingrandirsi rapidamente (es. apparato genitale)

durante la pubertà

.

(22)

Il

controllo

della

crescita

attraverso

misure

antropometriche inizia già nella vita prenatale,

valendosi

principalmente

dell’ecografia

o

ultrasonografia

che permette di rilevare alcune misure

fondamentali quali la

lunghezza vertice-sacro, il

diametro biparietale, la circonferenza addominale

.

(23)

 Alla nascita, dopo l’osservazione e i test per accertare la normalità delle funzioni vitali e lo stato di salute del neonato, si procede alla rilevazione delle prime misure essenziali: peso, lunghezza, circonferenza cranica, misure che successivamente devono essere prese fino a tre anni periodicamente, dapprima con modalità settimanale (il primo mese di vita), poi mensile (fino a sei mesi), quindi ogni 3 mesi.

(24)

Dopo i 3 anni si continuerà a misurare

la statura

eretta, la statura da seduto e il peso

, preferibilmente

ogni sei mesi. A queste misure si potrà aggiungere,

nel caso di eccesso ponderale o di obesità, la

misurazione delle pliche cutanee.

(25)

E’ essenziale che le misure delle diverse variabili auxologiche

vengano rilevate mediante

strumenti precisi

, periodicamente

tarati da

misuratori esperti

, sottoposti a controlli di qualità. La

tecnica di rilevazione, inoltre deve essere standard e accettata

in sede internazionale. Anche quando si tratta di misure

facilmente rilevabili non sono rari gli errori. In campo

antropometrico si devono tenere presenti tre errori derivanti

dallo strumento utilizzato, dall’osservatore e dal soggetto

esaminato.

(26)

LUNGHEZZA/ALTEZZA

PESO

CIRCONFERENZA CRANICA (nei bambini fino a 2

anni)

ALTEZZA DA SEDUTO (rapporto tra segmento

superiore ed inferiore)

(27)

Altezza:

statimetro a muro, posizione corretta del bambino,

esperienza del misuratore (media di tre misurazioni che

dovrebbero essere differenti per meno di 2 mm)

Lunghezza:

infantometro, due esaminatori; posizione

corretta se bordi inferiori dell’orbita sullo stesso piano

verticale dei meati uditivi esterni

Altezza da seduto:

b. seduto con dorso appoggiato all’asta

dello statimetro o distanza pube-terra

(28)

Statura da Eretto è data dalla distanza verticale dal vertice alla pianta del piede. Il vertice rappresenta la sommità del capo, quando la testa è orientata nella posizione orizzontale di Francoforte.

Strumenti: la misurazione della statura viene effettuata mediante lo statimetro. Lo statimetro, attualmente, più affidabile è quello Harpenden, che possiede requisiti di facile lettura e indeformabilità. La rilevazione viene fatta in centimetri e millimetri mediante lo statimetro, preferibilmente quello di Harpenden, che coniuga una facile leggibilità ad una utile indeformabilità.

Lo strumento deve essere frequentemente e periodicamente tarato mediante raffronto con una verga di metallo di lunghezza nota.

(29)
(30)

Al di sotto dei 2 anni: si misura la lunghezza da supino mediante un infantometro o statimetro orizzontale. In questo caso il bambino viene disteso sul piano dello strumento con la testa, in posizione di Francoforte verticale, contro l’assicella fissa e i piedi, tenuti ad angolo retto rispetto alle gambe, dal lato dell’assicella cursore.

Per questo tipo di misurazione è richiesta la presenza di almeno due operatori: il primo mantiene la testa in posizione corretta ed il secondo mantiene la corretta estensione della ginocchia e muove il cursore tenendo fermi i piedi.

È necessario, durante la manovra, applicare una lieve pressione a livello delle caviglie per permettere il completo allungamento del corpo.

La lunghezza supina è, in media, di 2 cm superiore alla statura da eretto, ma questa differenza varia da bambino a bambino in un ambito che oscilla da 0 – 3 cm.

(31)

Infantometro

Statimetro

di Harpenden

(32)

Armonia di Crescita: Quantificazione

Segmento superiore: viene misurato dal punto medio più

alto dell’osso pubico all’estremità del capo.

Segmento inferiore: viene misurato dal punto medio più alto

dell’osso pubico alla pianta del piede.

Nel soggetto proporzionato il rapporto Segmento Superiore/Segmento Inferiore è: alla nascita > 1.7 a 3 anni > 1.3 7-10 anni 1.0 oltre i 10 anni < 1.0

(33)

La statura da seduto: è data dalla distanza fra il vertice e il piano orizzontale tangente alle protuberanze ischiatiche. Misura, dunque, il segmento superiore del corpo (tronco + testa).

Per la misurazione della statura da seduto esistono strumenti appositi costituiti da un sedile e uno statimetro, anche se è sufficiente utilizzare un normale statimetro Harpenden e uno sgabello metallico indeformabile di altezza nota (in genere 40 cm).

Per rilevare la statura da seduto il soggetto viene fatto sedere sullo sgabello con schiena e natiche ben appoggiate al piano verticale dello statimetro. Le gambe poggiano su una sbarra fissa regolabile formando un angolo retto fra coscia e gamba, le braccia sono rilassate con mani appoggiate sulle ginocchia. Per ottenere il valore della statura da seduto è sufficiente sottrarre al valore della misurazione complessiva (soggetto + sgabello) quello dello sgabello.

(34)

Il rapporto fra statura da seduto e statura da eretto è molto utile in quanto ci informa sulla lunghezza relativa degli arti inferiori.

La misura da seduto, viene generalmente rilevata al di sopra dei 3 anni di età, in casi particolari (acondroplasia o altri dimorfismi) può essere rilevata al di sotto dei 3 anni.

Tale rapporto, infatti, è alterato in alcune patologie quali, ad esempio, l’ipocondroplasia, l'acondroplasia, la sindrome di Turner e l’ipotiroidismo. Nella bassa statura da deficit di GH, invece, tale rapporto non è alterato.

(35)
(36)
(37)

Apertura braccia (SPAN)

Distanza compresa tra le punte del terzo dito delle due mani,

quando le braccia sono estese perpendicolarmente al corpo.

Nel soggetto armonico lo SPAN è:

mediamente inferiore all’altezza di circa 3 cm nei primi 7 anni di vita

corrisponde all’altezza tra 8 e 12 anni

(38)
(39)

Il peso, che rappresenta l’insieme della massa

magra e di quella adiposa, deve essere rilevato

mediante

una

bilancia

che

assicuri

un’approssimazione di kg 0.1.

Il soggetto viene pesato nudo o con il minimo di

indumenti, possibilmente al mattino, a digiuno e

dopo aver urinato.

(40)

Un metodo più affidabile è quello dell’indice di massa

corporea (BMI= Body Mass Index), che si calcola nel

seguente modo:

BMI= peso in Kg x 100

(altezza in metri)

2

A differenza dell’adulto, in cui il BMI ha un intervallo

fisso che varia solo a seconda del sesso, nel bambino

varia, oltre che con il sesso, con l’età.

COME CALCOLARE L’ECCESSO (O IL DIFETTO)

PONDERALE

(41)
(42)

Per la misurazione della circonferenza cranica si utilizza un nastro millimetrato, flessibile ma non estensibile che deve passare sulla regione frontale al di sopra del bordo orbitale superiore, in corrispondenza delle bozze frontali, lateralmente in maniera simmetrica e sulla regione occipitale in modo da misurare la circonferenza massima. Questa misura va rilevata dalla nascita ai 3 anni.

La misurazione della circonferenza cranica è quindi, importante, ai fini clinici, nella prima infanzia, soprattutto nei primi mesi di vita. Secondo gli accordi internazionali è accettabile come prima misurazione quella eseguita entro 7 giorni dalla nascita, preferibilmente fra le 48 e le 72 ore postnatali. La misurazione effettuata immediatamente alla nascita è poco affidabile a causa dei fenomeni plastici del capo del neonato subito dopo il parto mentre successivamente può essere alterata dalla presenza di un cefaloematoma esterno.

(43)
(44)

Vi si possono distinguere almeno 3 fasi:

1.

una prima fase di crescita rapida dalla nascita fino ai 3-4

anni, per cui la lunghezza alla nascita aumenta del 50%

alla fine del primo anno; la pendenza della curva diminuisce

poi gradualmente fino ai 4 anni circa;

2.

una seconda fase di crescita piuttosto regolare fino all’età

puberale;

3.

una terza fase di crescita rapida (scatto di crescita

puberale o spurt) e successivo arresto accrescitivo,

corrispondente alla pubertà e al raggiungimento della

statura definitiva.

(45)

Un

maschio

"tipico" (cioè di peso e lunghezza medie alla

nascita, che cresca a velocità media lungo il 50° centile e

attraversi le diverse fasi della crescita con un ritmo maturativo

medio) ha una statura minimamente superiore alla femmina

"tipica" durante la fase prepuberale.

La

femmina

entra però in pubertà mediamente prima del

maschio e presenta lo spurt circa 2 anni prima di questo,

superandolo temporaneamente in statura.

Il maschio a sua volta la recupera dopo lo spurt e raggiunge una

statura finale di circa 12,5 cm maggiore rispetto a quella della

femmina. Questa differenza (di

12-13 cm

) è costante per maschi

e femmine adulti appartenenti allo stesso centile.

(46)

CURVE DI CRESCITA

Confrontare l’altezza del soggetto in esame con

quella della popolazione normale

Monitorare longitudinalmente un dato parametro

auxologico

• LA CURVA DI CRESCITA TRA I 2-3 ANNI E

L’INIZIO DELLA PUBERTA’ SEGUE UNO

SPECIFICO PERCENTILE

(47)

CRESCITA STATURALE

L’utilizzo dei centili è clinicamente molto utile e risponde a una serie di domande, tra cui: che percentuale della popolazione presenta una certa altezza? Tale metodo suddivide infatti il campione in 100 parti uguali (cioè comprendenti lo stesso numero di soggetti ordinati, ad es., per stature crescenti) indipendentemente dai valori assoluti della statura.

Si utilizzano comunemente il 3° e il 97° centile come centili estremi della rappresentazione, in quanto fra questi due valori è compreso il 95% circa delle osservazioni (o il 5° e il 95°, tra i quali è compreso il 90%). Ciò equivale a dire che il 3° e il 97° centile lasciano fuori il 5% circa delle osservazioni che rappresentano i valori più bassi e più alti di una determinata variabile.

(48)
(49)

Formule per calcolare l’altezza media

Alla nascita 50 cm

A 1 anno 75 cm

2-12 anni età (anni) x 6 + 77

 

 

 

(50)

Velocità di crescita (cm/anno)

• Alla nascita : 50cm

• 1° anno: + 25 cm (incremento della statura pari al 50% della lunghezza neonatale) 75 cm

• 2° anno: + 12.5 cm (incremento della statura pari al 50% della crescita nel 1° anno)  87.5 cm

• 3° anno: + 8 cm  95.5 cm

• 4° anno: + 7 cm (nel quarto anno, raddoppio lunghezza neonatale)  ~ 100 cm

• 5°-10° anno: + 5 cm

• 10°-18° anno: + 6 – 7 cm

• incremento staturale di ~ 20 cm (F) con arresto ai 16 anni (picco di velocità di crescita pari a 8,5 cm/aa ad 11.5 anni con rallentamento fino ad arrestarsi ai 16 anni)

• incremento staturale di ~ 30 cm (M) con arresto ai 18 anni (picco di velocità di crescita pari a 9.5 cm/aa a 13.5 aa con rallentamento fino ad arrestarsi ai 18 anni)

(51)

Formule per calcolare il peso medio

Alla nascita 3.25 Kg

3-12 mesi età (mesi) + 9 / 2

1-6 anni età (anni) x 2 + 8

(52)

Formule per il calcolo del peso medio

• Primi 2 anni: velocità di crescita ponderale elevata - Nascita ~ 3 Kg

- Peso raddoppia a 5 mesi ~ 6 Kg (x 2) - Peso triplica a 1 anno  ~ 9 Kg (x 3)

- Peso quadruplica a 2 anni  ~ 12 Kg (x 4)

• Dai 2 ai 5 anni: aumento di 2 Kg/anno

• Dai 6 ai 10 anni: aumento di 1-2 Kg/anno

• Dai 10 ai 18 anni: aumento di ~ 20 (23-27) Kg (F) (con picco di incremento a 12 anni) aumento di ~ 30 (27-37) Kg (M) (con picco di incremento a 14 anni) L’aumento del peso alla pubertà segue quello dell’altezza con ritardo di ~5mesi

Maschi (Kg /anno) Femmine (Kg /anno)

11° anno 3.3 4.1 12° anno 4 5.3 13° anno 4.9 5.3 14° anno 6.2 5.2 15° anno 5.9 3.4 16° anno 4.9 1.4 17° anno 2.3 0.6 18° anno 1.1 0.2        

(53)

CDC, 2000 Femmine 0-36 mesi al te zz a e pe so Ci rc on fe re nz a cr an ic a Maschi 0-36 mesi al te zz a e pe so Ci rc on fe re nz a cr an ic a

(54)

CDC, 2000 Femmine 2-12 anni al te zz a e pe so BM I Maschi 2-12 anni al te zz a e pe so BM I

(55)
(56)
(57)
(58)

CRESCITA STATURALE

La crescita staturale è fortemente condizionata

geneticamente, in particolare dalle stature dei genitori. In linea di massima è giusto affermare che da due genitori di bassa statura è più facile aspettarsi figli di bassa statura e viceversa. Tale metodo individua i seguenti parametri:

statura media dei genitori corretta per sesso (midparental height);

statura bersaglio (target height) o bersaglio genetico: intervallo (range)

in cui cadrebbe il 95% dei figli di un dato sesso di quella coppia.

È possibile rappresentare la statura bersaglio sulla carta dei centili, segnando la media e i limiti dello stesso all’estremità destra della curva di crescita, in corrispondenza della statura finale.

(59)

STATURA BERSAGLIO

statura bersaglio (target height) o bersaglio genetico: intervallo (range) in cui cadrebbe il 95% dei figli di un dato sesso di quella coppia. Il calcolo è il seguente:

Maschi: altezza paterna + altezza materna + 12.5 = X 2

Femmine:altezza paterna+altezza materna-12.5= X 2

dove x è la statura media dei genitori ottenuta. A questa vanno aggiunti ±10 cm per i maschi e ±9 cm per le femmine, ottenendo così i limiti della statura bersaglio al 95%.

(60)

CRESCITA STATURALE

Vi si possono distinguere almeno 3 fasi:

1.

una prima fase di crescita rapida dalla nascita fino ai 3-4

anni, per cui la lunghezza alla nascita aumenta del 50%

alla fine del primo anno; la pendenza della curva

diminuisce poi gradualmente fino ai 4 anni circa;

2.

una seconda fase di crescita piuttosto regolare fino

all’età puberale;

3.

una terza fase di crescita rapida (scatto di crescita

puberale o spurt) e successivo arresto accrescitivo,

corrispondente alla pubertà e al raggiungimento della

statura definitiva.

(61)

PUBERTA’ NORMALE

La pubertà è il periodo di transizione tra infanzia ed età

adulta, in cui attraverso importanti modificazioni

morfologiche e funzionali viene raggiunta la maturità

sessuale e quindi la capacità riproduttiva. Numerosi

fattori neuroendocrini e varie strutture anatomiche sono

coinvolti nell'avvio e nella progressione dei suddetti

fenomeni. Varie patologie possono influenzare il tempo e

le modalità di insorgenza degli eventi puberali.

(62)

Meccanismi che controllano l’inizio della

pubertà

Rimozione di un meccanismo di freno centrale

della secrezione gonadotropinica esistente

nell’infanzia;

Riduzione della sensibilità del feed-back;

Attivazione del sistema

(63)
(64)

1. Lo sviluppo della funzione riproduttiva è un processo continuo che va dalla differenziazione sessuale e dall’ontogenesi del sistema ipotalamo-ipofisi gonadico nel feto al raggiungimento della piena maturazione sessuale e fertilità alla pubertà

2. Il SNC esercita l’unica maggiore costrizione sull’ingresso nella pubertà. Il controllo neuroendocrino della pubertà è mediato dal sistema dei neuroni GnRH secernenti situati nell’ ipotalamo medio basale che agisce come un generatore di picchi endogeni ( “GnRH pulse generator”)

Ipotesi sul controllo dell’inizio della pubertà

umana (I)

(65)

3.Nel bambino prepubere il “GnRH pulse generator” funziona a un basso livello di attività (pausa giovanile) grazie a meccanismi inibitori steroido-indipendenti e steroido-dipendenti

4.La pubertà inizia con la riattivazione (disinibizione) del “GnRH pulse generator” che conduce all’incremento dell’ampiezza e frequenza dei picchi secretori di GnRH, e quindi ad una aumentata secrezione di tropine ipofisarie e a una aumentata secrezione gonadica di steroidi sessuali

5.La riattivazione del “GnRH pulse generator” inizialmente caratterizza soltanto le ore notturne

Ipotesi sul controllo dell’inizio della pubertà

umana (II)

(66)
(67)

Timing puberale

L’esatto meccanismo che regola l’inizio della

pubertà è sconosciuto

Riattivazione del GnRH ipotalamico regolato

da complessa interazione neuroni e glia

Diversi neurotrasmettitori implicati (GABA,

NPY,

KCC2,

leptina,

noradrenalina,

(68)

Regolazione del timing puberale

Fattori genetici

regolano il 50-80% del timing puberale

Gemelli monozigoti

Famiglia

Etnia

Fattori ambientali

Nutrizionali

Condizioni di salute

(69)

Durante la pubertà si verificano:

Comparsa dei caratteri sessuali secondari

Scatto di crescita (growth spurt)

Inizio della fertilità

Cambiamenti della composizione corporea

(massa magra, massa grassa e contenuto

minerale osseo)

(70)

Puberta’ normale

Femmine

-

Inizio:

Media: 10.5 anni

Range: 8 – 13 anni

Primo segno: 80% telarca

(71)

Puberta’ normale

Maschi

-

Inizio:

Media: 11.5 anni

Range: 9 – 14 anni

(72)

Sul piano clinico l’inizio dello sviluppo puberale si

manifesta nella femminina con la comparsa del

bottone mammario (telarca) e nel maschio con

aumento del volume testicolare (VT= 4ml)

Styne DM. Clinical Paediatric Endocrinology.

Lo sviluppo dei caratteri sessuali è un processo

continuo, ma abitualmente viene suddiviso in 5

stadi come proposta da Marshall e Tanner.

Marshall WA and Tanner JM. Arch Dis Chil 1969. Marshall WA and Tanner JM. Arch Dis Chil 1970.

(73)

VALUTAZIONE STADIO PUBERALE

Confrontare lo sviluppo della mammella nella

femmina, dei genitali nei maschi e della peluria

pubica in entrambi i sessi agli stadi di maturazione

di Tanner

Ampia variabilità dell’età di insorgenza e della

(74)
(75)

Aumento dimensioni utero con la pubertà

Lunghezza 2-3 5-8 cm

Volume 0.4-1.6 ml 3-15 ml

Aumento volume ovarico con la pubertà

(76)

Utero pre-pubere

(77)

% di cicli anovulatori dopo il menarca

55% nei primi due anni

20% dopo 5 anni

(78)

Aumento lunghezza vagina da 8 11 cm

Cornificazione epitelio vaginale

Comparsa secrezione vaginale

< pH

Crescita, ispessimento e rugosità grandi

(79)
(80)

ORCHIDOMETRIA

Consiste nella misurazione del volume dei testicoli.Essa è

molto utile ai fini clinici in quanto l'aumento testicolare è

spesso il primo segno puberale nel maschio ed è più facile

da valutare rispetto allo stadio G2 che è piuttosto vago.

Lo strumento utilizzato a questo scopo è l'orchidometro di

Prader. Le dimensioni dei testicoli sono valutate

paragonando i testicoli, mediante palpazione, con i modelli

standard di dimensioni crescenti dell’orchidometro.

Il

valore di 4 ml è da considerarsi il valore limite per poter

parlare di inizio della pubertà

e i valori da 15 ml in poi come

(81)

Orchidometro di Prader

Tanner stage Volume (cc)

1 <3 2 3-4 3 4-9 4 9-16 5 16-25

(82)

Aumento dimensioni del testicolo

(83)

Aumento dimensioni dell’asta

(84)

Spermarca fra:

13.3 anni –16 anni

Normospermia

: a circa 17 anni (età

(85)

Nelle

femmine

l’accelerazione della crescita staturale o

spurt puberale si verifica nella fase iniziale di pubertà ed

il massimo incremento in statura si osserva in

corrispondenza della fase 3° di tanner. L’aumento medio

è di 22-25 cm.

Nel

maschio

invece è un fenomeno più tardivo, inizia

durante lo stadio 3° di Tanner dei genitali e raggiunge il

suo massimo durante lo stadio 4°. L’incremento medio è

di 27-28 cm.

La differenza tra i 2 sessi al termine della pubertà è

(86)

Growth spurt (guadagno in

statura) alla pubertà:

28 cm nei maschi

(87)
(88)

Altezza maschi adulti

in media 12.5 cm >

Altezza donne adulte

Perché ?

1 anno di crescita lineare in più = 6.5 cm

maggiore guadagno staturale durante picco

di crescita = 6 cm

(89)

Il growth spurt si accompagna a crescita

di:

Mandibola

Mascella

Seni frontali

Fossa cranica media e posteriore

8-10 mm femmina

altezza ipofisi da 6 mm

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