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eBook per la Scuola | E. Malaspina, P. Pagliani, R. Alosi, A. Buonopane, R. Ampio, A. Balbo | Antico Presente 3 | Petrini

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Testo completo

(1)

Dall’apogeo

al tramonto dell’Imper

o

E. Malaspina, P. Pagliani, R. Alosi,

A. Buonopane, R. Ampio, A. Balbo

Storia e testi della letteratura latina

Antico

Presente

(2)
(3)

E. Malaspina, P. Pagliani, R. Alosi,

A. Buonopane, R. Ampio, A. Balbo

Storia e testi della letteratura latina

3

Dall’apogeo al tramonto dell’Impero

Antico

Presente

AP3_V03_frontespizio+colophon 27-02-2006 12:08 Pagina 1

(4)

Coordinamento editoriale: Giuseppina Ricciardi

Redazione: Raffaella Perinetti, Cristina Billò, Luigina Urzì

Progetto grafico: Eidos – Torino

Realizzazione: Essegi – Torino

Copertina: Studio Talarico – Lissone (Mi)

internet: www.petrini.it

e-mail: [email protected]

Edizione: I II III IV V VI

Anno: 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Stampa: Rotolito Lombarda – Pioltello (Mi)

Proprietà letteraria riservata

© 2006 De Agostini Scuola SpA – Novara 1ª edizione: marzo 2006

Printed in Italy

L’Editore dichiara la propria disponibilità a regolarizzare eventuali omissioni o errori di attribuzione. Nel rispetto del DL 74/92 sulla trasparenza nella pubblicità, le immagini escludono ogni e qualsiasi possibile intenzione o effetto promozionale verso i lettori.

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte del materiale protetto da questo copyright potrà essere riprodotta in alcuna forma senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.

Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/ fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941 n. 633.

Le riproduzioni ad uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume/fascicolo, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO – Via delle Erbe, 2 – 20121 Milano – e-mail. [email protected]; www.aidro.org

Eventuali segnalazioni di errori o refusi e richieste di chiarimenti sulle scelte operate dagli Autori e dalla Casa Editrice possono essere inviate all’indirizzo di posta elettronica della redazione.

Gli autori hanno stabilito concordemente la struttura e l’articolazione generale dell’opera. In particolare:

Piera Pagliani ha operato la revisione generale dell’opera e curato le Unità 2 (con la collaborazione di Ermanno Malaspina), 10 (con la collaborazione di Alfredo Buonopane) e il Laboratorio di traduzione; Ermanno Malaspina ha curato le Unità 3 (con il contributo di Alfredo Buonopane), 6, 9 e 11; ad Alfredo Buonopane, con la collaborazione di Riccardo Ampio, si devono le Unità 1, 4, 5, 7, 8, 12, 13, 15 e 18. Riccardo Ampio ha curato le Unità 14, 16, 17, 19 (con la collaborazione di Rita Alosi), 20, 21 e 22. Andrea Balbo ha curato l’Unità 0, gli Itinerari nella letteratura (con la collaborazione di Piera Pagliani), gli Approfondimenti alle pagg. 172, 333, 449 e le Indicazioni sitografiche.

La rubrica Un monumento/Un documento e gli Approfondimenti a pag. 425 sono a cura di Alfredo Buonopane.

Foto di copertina: De Agostini Picture Library.

(5)

III

Storia e testi della letteratura latina

per scoprire l’identità e l’eredità di Roma antica

L

’ opera, articolata in tre volumi, offre un panorama esauriente del mondo latino, dal periodo arcaico alla tarda età imperiale, con un interesse premi-nente per lo “specifico letterario”, costantemente posto in relazione con le altre espressioni della civiltà e della cultura.

L’attenta ricostruzione, epoca per epoca, del contesto storico e culturale get-ta significativa luce sul parallelo sviluppo del sistema letterario, ampiamente esemplificato attraverso il corredo dei testi.

Agli autori più significativi della letteratura latina sono riservate Unità monografi-che, che propongono una vasta scelta di testimonianze letterarie.

Larga parte dei testi latinisono proposti in sola lingua originale, ma esau-rientemente chiariti nei loro aspetti contenutistici e formali attraverso l’apparato delle note e delle analisi guidate (Primo piano). Ne deriva la possibilità di una lettura approfondita, e come tale stimolante, dei passi d’autore, con l’ausilio di una guida sicura alla corretta interpretazione e all’apprezzamento delle peculiarità stilistiche. In altri casi, vuoi per l’elevato grado di difficoltà linguistica, vuoi per la suggestione di un confronto fra interpretazioni, il passo è corredato da una o più

traduzionifirmate”.

Uno stimolo alla riflessione personale sul messaggio e sull’espressione deriva dal-le Proposte operativeinerenti ad uno o più brani letti.

Molteplici Approfondimenti (di letteratura, lessico, critica, storia, società e cul-tura) e frequenti Confrontiamplificano le valenze culturali dei testi antologizzati, senza che siano trascurati i loro legami con le espressioni artistiche coeve (Un monumento/Un documento).

La rubrica Generi e modelli, che delinea l’origine dei principali generi letterari, com-pleta il corredo dei sussidi alla fruizione dei testi, consentendo di riconoscere in essi la persistenza e lo sviluppo di modi e forme riconducibili ai precedenti greci. Innumerevoli sono gli spunti, offerti dall’opera, per approfondire i valori culturali della latinità in una prospettiva non solo diacronica ma anche pluridiscipli-nare: se gli inserti Inter litterassviluppano la rete di richiami suggeriti dai testi, spaziando dalla letteratura greca a quella italiana e straniera fino al Novecento, gli Itinerari nella letteraturaallargano l’indagine ad alcuni temidi particolare rile-vanza nella cultura latina, ripercorrendone trasversalmente gli sviluppi dagli antece-denti filosofici e letterari greci agli esiti nella cultura moderna e contemporanea, non solo letteraria.

A cavallo tra storia politica e storia delle istituzioni e del costume si collocano gli inserti dedicati ad Aspetti di civiltà, sempre in chiave diacronica: dall’istituto del-la famiglia aldel-la composizione del tessuto sociale, dall’organizzazione dello stato e dell’esercito alle forme di economia e lavoro, dal sistema scolastico alla vita quo-tidiana, alla sfera della religione e del culto.

L’opera

AP3_V03_presentazione 27-02-2006 11:54 Pagina iii

(6)

In

appendice a ciascun volume, il Laboratorio di traduzione consente di approfondire la lingua e lo stile dei prosatori più frequentati in sede di eser-cizio di versione: per ciascun autore si parte dalla rassegna dettagliata delle sue pecu-liarità stilistiche (Dettagli di stile) e dall’analisi di un passo posto a raffronto con uno o più modelli di traduzione (Traduzioni a confronto). Quindi viene presentata una serie di brani(spesso connessi con quelli antologizzati nelle sezioni monografi-che), che lo studente dovrà tradurre sia autonomamente sia ispirandosi a versioni “firmate”. Le Proposte operative che accompagnano i brani sollecitano la com-prensione e l’analisi dei testi, o inducono a riflettere sulle modalità di trasferimento nella nostra lingua di concetti e accorgimenti retorici propri del latino.

Il

CD-Rom allegato al primo volume mette a disposizione dello studente una note-vole quantità di materiali in stretta connessione con i contenuti dell’intera opera (legame visivamente richiamato dall’apposito simbolo ricorrente nelle pagine del testo). Questi i contenuti:

Atlante del mondo latino: una serie di strumenti (cartinelinea del tempo

tavole cronologiche degli avvenimenti storici e culturali) per aiutare gli allievi a collocare correttamente, nello spazio e nel tempo, eventi e personaggi del mon-do antico, in funzione di una migliore comprensione dei fenomeni letterari.

Itinerari nella letteratura: percorsi tematici già sviluppati nell’opera cartacea («Figure di mogli dall’antichità ad oggi», «Il ritratto letterario», «Il sogno», ecc.), ma qui arricchiti di testimonianze letterarie antiche e moderne – in lingua originale e in traduzione – e di esercizi sui singoli passi e sugli Itinerari nel loro complesso.

Itinerari nell’arte: aspetti delle arti figurative e dell’architettura collegati con al-cuni dei temi letterari trattati nell’opera («Il mito come fonte di ispirazione arti-stica», «Echi del mito di Ifigenia», «Il teatro come spazio», «I Fori», «Il ritratto», «L’arte di propaganda»).

Aspetti di civiltà: gli argomenti trattati nell’opera (l’istituto della famiglia, la com-posizione del tessuto sociale, l’organizzazione dello stato, ecc.), con l’aggiunta di testimonianze letterarie– in latino e in traduzione – e di lessici specifici.

Repertori: un nutrito bagaglio di nozioni indispensabiliper la fruizione dei te-sti classici, con riferimento alla letteratura, alla mitologia e alle istituzioni di Roma antica(«Generi e modelli», «Repertorio degli autori greci», «Mappe con-cettuali», «Dizionario mitologico», «Res Romanae»).

Alla prova: prepara la tua interrogazione: a) domande a risposta multipla sul-la biografia e sulsul-la produzione letteraria dei maggiori prosatori e poeti; b) propo-ste di traduzione e di analisi di testi latini.

Presentazione IV

Il Laboratorio

di traduzione

Il CD-Rom

AP3_V03_presentazione 27-02-2006 11:54 Pagina iv

(7)

Unità 0

Sulle tracce dell’antico

1 1. Facciamo il punto su ... 2 ... i Romani e il mondo esterno 2 ... i Romani e la res publica 2 ... i Romani e gli spazi dello spirito 3

2. Breve storia della lingua latina (II) 4 2.1 L’ultima fase del latino 4 2.2 Dal crollo dell’Impero romano ai giorni nostri 5

Unità 1

Il principato verso

l’assolutismo

7 1. La famiglia Giulio-Claudia 8 Un monumento/Un documento La Domus Aurea 10 2. I Flavi 11 3. La vita culturale 13 3.1 Da Tiberio a Claudio 13 3.2 L’età di Nerone 13 3.3 Da Vespasiano a Domiziano 14 4. La nuova religione 15

Unità 2

Seneca

17 1. La militia vitae 18

2. Pensiero filosofico e produzione letteraria 19

3. Dialoghi e trattati 20

4. L’epistolario 22

5. Uno stile “moderno” destinato a fare scuola 23

6. Le tragedie 25

I testi 28

IL CAMMINO VERSO LA SAGGEZZA 29

T1 L’autoanalisi (De ira III, 36) Lat. 32

Proposte operative 34

T2 Insaziabilità(Epist. 60) Lat. 35

Primo Piano 37

T3 Nutrirsi di libri(Epist. 2) It. 38

Inter litteras

Come assimilare i classici 39

Spunti di riflessione 41

T4 La piaga segreta(Epist. 68, 6-9) Lat. 42 Approfondimenti/Critica (di M. Citroni)

La terapia dell’anima 43

T5 La conquista della libertà(Epist. 51, 5-11)Lat./It. 44

Confronti 46

T6 Deus intus est(Epist. 41) It. 47 Approfondimenti/Società e cultura

Seneca e il Cristianesimo 49

T7 Come onorare gli dei(Epist. 95, 47-50) Lat./It. 50

FRENESIA DI VITA E PAURA DELLA MORTE 52

T8 La brevità della vita

(De brev. v. 1-3; 10, 2, 5-6; 12, 1-9passim) 54 False lamentele (1-3) Lat. 55 Approfondimenti/Critica (di M. von Albrecht)

Aspetti della tecnica letteraria senecana 57 Presente, passato e futuro (10, 2, 5-6) Lat./It. 58 La galleria degli occupati

(12, 1-9 passim) Lat.; It. 59

T9 I bagni(Epist. 56, 1-2) Lat. 61

T10L’arena(Epist. 7, 1-5) Lat./It. 62

Proposte operative 65 Approfondimenti/Critica (di A. Traina)

La figura etimologica 65 Un monumento/Un documento

La morte come spettacolo:

il mosaico di Thysdrus 66

LE RELAZIONI UMANE 67

T11Gli amici(Epist. 9, 8-12) Lat. 68

Proposte operative 69

T12La vera nobiltà(Epist. 44) It. 70

Inter litteras

Il riscatto sociale 72

T13Schiavi e padroni(Epist. 47) Lat.; It. 72 Approfondimenti/Critica (di A. Traina)

Il linguaggio della predicazione 74

L’ATTIVITÀ POLITICA 78

T14L’impegno civile del sapiente

(De otio 3-8 passim) Lat.; It. 80

Confronti 82

T15L’imperatore Claudio giunge in cielo

(Apokol. 5-7) It. 83 V

INDICE GENERALE

il sistema letterario

I testi

I testi

AP3_V03_indice 27-02-2006 12:09 Pagina v

(8)

T16Il principe clemente(De clem. I, 1, 2-4) It. 85

L’OSSERVAZIONE SCIENTIFICA 86

T17La grandine (Nat. quaest. IV, 3) Lat./It. 88

T18Formicarum discursus

(Nat. quaest. I, praef. 10-14) Lat. 90

Primo Piano 92

Approfondimenti/Letteratura

Le citazioni poetiche 93

Inter litteras

Miseria e nobiltà dell’uomo 93

T19Ciò che conta per il genere umano

(Nat. quaest. III, praef. 5-18) It. 94

Proposte operative 95

LA POESIA TRAGICA 96

T20Atreo (Thyestes, vv. 176-335) It. 96

T21Una descrizione horror: gli Inferi

(Hercules furens, vv. 698-727) Lat./It. 99

T22La corte di Nerone in scena

(Octavia, vv. 437-461) It. 101

Vecchie e nuove schiavitù 104

Premessa 104

La schiavitù nell’antichità classica 104 La filosofia greca e gli schiavi 104

La schiavitù a Roma 105

La schiavitù in età moderna

e contemporanea 109

Il romanzo 114

Unità 3

Petronio

117

1. I misteri del Satyricon 118

2. Petronio e il problema dell’identificazione 120

3. I modelli e la tecnica narrativa del romanzo 120

4. Il mondo del Satyricon 121

5. La lingua 122

Generi e modelli

Itinerari nella letteratura

I testi 123

IL SATYRICON 123

T1 Il discorso di Ermeròte (37) Lat./It. 123

Primo Piano 124

T2 Una brutta figura di Encolpio (41, 1-5) Lat. 125

T3 Una battuta di Trimalchione (41, 6-9) Lat. 126

T4 La tomba di Trimalchione(71, 5-12) It. 127 Un monumento/Un documento

Il monumento funerario di un sèviro bresciano 128

T5 Tentativo di fuga(72, 5-8, 10; 73, 1-2) Lat. 129

Proposte operative 130

T6 Il lupo mannaro(61, 6-9; 62) It. 131 Approfondimenti/Società e cultura

L’uomo, il lupo, il lupo mannaro 132

T7 La matrona di Efeso (111-112) It. 134

Inter litteras

Il cavaliere e la vedova: una variante beffarda 136

Spunti di riflessione 137 Approfondimenti/Critica (di P. Fedeli)

Petronio e Virgilio 137

Unità 4

La prosa minore

del I secolo

139

1. La storiografia dell’età giulio-claudia 140 1.1 Gaio Velleio Patercolo, storico conformista 140 1.2 Valerio Massimo, il raccoglitore di exempla 142 1.3 Quinto Curzio Rufo: la storia

come un romanzo 143

Approfondimenti/Letteratura

Alessandro Magno tra realtà e finzione 144

2. La prosa tecnico-scientifica 146 2.1 Columella, specialista di agricoltura 146 2.2 Celso, un autore enciclopedico 147 Un monumento/Un documento

Gli strumenti del chirurgo romano 148 2.3 Pomponio Mela, un geografo da tavolino 149 2.4 Apicio, il buongustaio 150

3. Plinio il Vecchio, un instancabile erudito 151 3.1 Una vita intensa tra otium e negotium 151 3.2 L’«inventario del mondo»: la Naturalis historia 152

I testi 154

CURZIO RUFO 154

T1 Il sogno di Alessandro

(Hist. Alex. IX, 6, 17-20) It. 154 VI

INDICE GENERALE

I testi

I testi

I testi

Il sistema letterario

AP3_V03_indice 27-02-2006 12:09 Pagina vi

(9)

Inter litteras

Alessandro e l’infrangersi del sogno 155

PLINIO IL VECCHIO 156

T2 «Descrivo la natura, cioè la vita»

(Nat. hist. praef., 12-15) It. 156

T3 I terremoti(Nat. hist. II, 81-83) It. 157

T4 La natura: una buona madre

o crudele matrigna? (Nat. hist. VII, 1-5) It. 158

Unità 5

La poesia del I secolo

161

1. Fedro e la favola 162

1.1 Gli umili alla ribalta letteraria 162

1.2 L’opera 162

Approfondimenti/Letteratura

La favola 163

1.3 Il mondo di Fedro 164

2. Lucano, tra poesia e politica 165 2.1 Notizie biografiche 165 2.2 Il Bellum civile o Pharsalia 166 2.3 La nuova epica di Lucano 167 2.4 La visione pessimistica di Lucano 169

2.5 Lo stile 170

3. La poesia didascalica: Germanico e Manilio 170 Approfondimenti/Società e cultura

Astronomia e astrologia nell’antichità 172

4. La poesia satirica: Persio 173 4.1 Un giovane moralista 173

4.2 Le Satire 174

5. La poesia bucolica 176

6. La poesia erotica 177

7. Silio Italico e l’epica storico-mitologica 177

8. Stazio, poeta epico e lirico 179 8.1 Una vita spesa nell’impegno letterario 179

8.2 La Tebaide 180

8.3 Le Silvae 181

8.4 L’Achilleide 182

8.5 Lo stile 182

9. Valerio Flacco, cantore degli Argonauti 182

I testi 185

FEDRO 185

T1 Il lupo e l’agnello (I, 1) Lat./It. 185

Inter litteras

Variazioni sul tema da Esopo a Gadda 186

Spunti di riflessione 188

T2 Il corvo e le penne del pavone (I, 3) It. 188 Approfondimenti/Letteratura

Il mondo animale, allegoria dei rapporti umani 189

T3 La volpe e la maschera da tragedia (I, 7)Lat. 189

T4 L’asino imperturbabile (I, 15) It. 189

T5 La rana scoppiata e il bue (I, 24) Lat./It. 190

T6 Il lupo e il cane (III, 7) It. 190

T7 Il pollastro e la perla (III, 12) Lat. 191

T8 La volpe e l’uva (IV, 3) Lat. 192

T9 Un aneddoto storico: l’imperatore Tiberio

e lo schiavo servizievole (II, 5) It. 192

T10Una fabula Milesia: il soldato e la vedova

(Appendix Perottina 14) It. 193

Proposte operative 194

LUCANO Lat. 194

T11Pompeo e Cesare (B. c. I, 129-157) Lat./It. 194

Proposte operative 196

T12Un orrendo rito magico

(B. c. VI, 668-706, 716-725) It. 196 Approfondimenti/Critica (di F. Graf)

Lucano e la necromanzia 198

T13La piana di Farsàlo dopo la battaglia

(B. c. VII, 785-824) It. 199

T14Le nozze di Catone (B. c. II, 326-391) It. 200

Inter litteras

Catone in Dante 201

PERSIO 201

T15«Sei tu che sei in gioco»: l’inetto “giovin signore”

(Serm. III, 1-34) Lat./It. 201

Inter litteras

Il risveglio del “giovin signore” 203

STAZIO 205

T16Il “fiero pasto” di Tideo

(Theb. VIII, 733-766) It. 205

Inter litteras

Stazio in Dante:

la raffigurazione del conte Ugolino 206 Un monumento/Un documento

Il bronzo A di Riace: Tideo 207

VII

INDICE GENERALE

I testi

I testi

Il sistema letterario

AP3_V03_indice 27-02-2006 12:09 Pagina vii

(10)

Unità 6

Quintiliano

209

1. Una vita per la scuola 210

2. L’Institutio oratoria 211

3. La decadenza dell’oratoria 212

4. Lo stile 212

I testi 213

LA GENESI DELL’INSTITUTIO 213

T1 Due anni di duro lavoro…

(Inst. I, epist. Tryph. 1-3) Lat. 213

Confronti 214

T2 … funestati dalla scomparsa

degli affetti più cari (Inst. VI, praef. 1-2) It. 214

LA PEDAGOGIA DI QUINTILIANO 215

T3 Bisogna curare l’educazione dei

figli sin dalla nascita (Inst. I, 1, 1, 4-7) Lat. 215

T4 Il professore ideale (Inst. II, 2, 4-13) It. 217

T5 La “carta dei doveri” degli studenti

(Inst. II, 9, 1-3) Lat. 218

Proposte operative 218

T6 A che età cominciare gli studi

(Inst. I, 1, 15, 17-19) Lat. 219

T7 I primi insegnamenti

(Inst. I, 1, 26-27, 30-31, 34-36) It. 220

T8 Pregi e difetti del sistema scolastico

(Inst. I, 2, 4, 6-8, 18-24) Lat. 221

Primo Piano 224

Inter litteras

La responsabilità degli educatori 224

T9 Le buone letture

(Inst. I, 8, 5-6; 9, 1-2; II, 4, 2, 20) Lat. 226

Proposte operative 227 Approfondimenti/Letteratura

Lirici e comici 228

T10Necessità di altre discipline

(Inst. I, 10, 2-4; 11, 1, 15-16, 19) Lat. 228

T11Contro le punizioni corporali

(Inst. I, 3, 14-17) It. 230

Aspetti di civiltà

L’educazione e la scuola 231

ORATORIA E LETTERATURA 233

T12Retorica e filosofia (Inst. I, praef. 9-11) It. 233

T13Seneca (Inst. X, 1, 125-131) Lat./It. 234

T14Le declamazioni (Decl. min. 289; 291; 247) 235 Un padre innamorato

della propria figlia (289) It. 236 Una moglie per due fratelli (291) It. 236 Il tiranno colpito dal fulmine (247) It. 236 Approfondimenti/Critica (di G. Melzani)

Intuizioni psicologiche nell’Institutio oratoria 236

Unità

7

Da Nerva a Commodo

239

1. Il principato adottivo 240

Un monumento/Un documento

La Colonna Traiana 243

2. La vita culturale 244

Unità

8

Tra moralismo e comicità:

Marziale e Giovenale

247

1. La ricerca del verum in poesia 248

2. Marziale, un pungente moralista 248 2.1 Una vita alla ricerca della stabilità 248 2.2 L’attività letteraria all’insegna dell’epigramma 249 2.3 La poetica e i modelli 251 2.4 La tecnica compositiva e lo stile 252

3. Giovenale, il poeta dell’indignazione 253 3.1 La vita e la produzione artistica 253 3.2 Facit indignatio versum:

il Giovenale delle prime satire 255 3.3 Dallo sdegno alla rassegnazione:

le ultime satire 257

3.4 Stile, lingua, tecnica 259

I testi 260

MARZIALE 261

T1 «Roma è stata restituita a se stessa»: l’elogio dell’imperatore Tito

(Liber de spect. I, 2) Lat./It. 261

T2 «Gli epigrammi sono scritti per quelli che vanno ai giochi di Flora»

(Epigr. I, prooem.) It. 261

T3 Una galleria di maschere (Epigr. I, 10;

V, 43; VI, 57; VIII, 10, 79; IX, 15; XI, 102) 262 Denti veri e denti finti (V, 43) Lat./It. 262 Fabulla e le sue amiche(VIII, 79) Lat./It. 263 La “vedova nera”(IX, 15) Lat./It. 263 Basta che non parli(XI, 102) Lat./It. 263 Il corteggiatore interessato(I, 10) Lat./It. 264 Capelli dipinti(VI, 57) Lat./It. 264 L’affarista (VIII, 10) Lat./It. 264 VIII

INDICE GENERALE

Il sistema letterario

I testi

I testi

I testi

AP3_V03_indice 27-02-2006 12:09 Pagina viii

(11)

T4 Il fulmen in clausula

(Epigr. I, 56; III, 28; IX, 10; XII, 12) 265 L’oste non c’entra(I, 56) Lat./It. 265 Alito profumato(III, 28) Lat./It. 265 Saggi in modo diverso(IX, 10) Lat./It. 265 A chi non mantiene le promesse

(XII, 12) Lat./It. 265

Inter litteras

Echi di Marziale nei versi di Pasolini 266

T5 Come la rana di Fedro…(Epigr. X, 79)It. 266

T6 Un Marziale diverso: l’epigramma per la morte della piccola Erotion

(Epigr. V, 34) Lat./It. 267

Un monumento/Un documento Le iscrizioni funerarie in versi:

un esempio da Parma 268

T7 La quiete mortale della vita

in provincia(Epigr. XII, 18) It. 269 Aspetti di civiltà

Vita quotidiana a Roma 270

GIOVENALE 272

T8 Indignatio e ira nel manifesto poetico

di Giovenale (I, 1, 20-30, 73-80, 147-171) It. 272

T9 Giovenale e gli immigrati stranieri

(III, 58-80) It. 273

T10Roma, grande metropoli, ma città invivibile

(III, 232-248) Lat./It. 274

T11Una galleria di ritratti femminili

(VI, 114-131, 434-456, 475-495) 275 La meretrix augusta(vv. 114-131) Lat./It. 275 Approfondimenti/Critica (di E. Cantarella)

L’emancipazione femminile

nei primi due secoli dell’impero 276 La letterata saccente(vv. 434-456) Lat./It. 278 Un monumento/Un documento

Le acconciature femminili 279 Una crudele padrona(vv. 475-495) It. 280

Inter litteras

Un esempio di moderna satira contro le donne: Gadda e le donne del Duce 281

Unità

9

Plinio il Giovane

283

1. La brillante carriera di un provinciale 284

2. Le Epistulae 285

3. Il Panegirico a Traiano 286

I testi 288

PLINIO UOMO: SENTIMENTI E INCLINAZIONI 288

T1 Affetto di marito (Epist. VII, 5) Lat. 288 Approfondimenti/Società e cultura

L’amore coniugale 289

T2 L’ammirazione per Tacito

(Epist. VII, 20, 2-4) It. 289

T3 Coraggio di avvocato (Epist. III, 11, 2-3)It. 290

T4 Schiavi e liberti (Epist. VIII, 16) Lat. 290

Proposte operative 292

T5 L’emulazione di Cicerone

(Epist. I, 5, 12-13; IX, 2, 2-3) It. 292

PLINIO POLITICO 293

T6 L’Impero adottivo secondo

Plinio (Pan.7) It. 293

T7 Plinio a Traiano: il problema

dei Cristiani (Epist. X, 96) Lat. 294

T8 La risposta di Traiano (Epist. X, 97) Lat. 297

Inter litteras

L’atteggiamento verso i Cristiani 297

PLINIO CRONISTA DEL SUO TEMPO 298

T9 Il coraggio di Arria (Epist. III, 16) Lat. 298

Proposte operative 301

T10Una leggerezza di Calpurnia

pagata a caro prezzo (Epist. VIII, 10) It. 301 Approfondimenti/Società e cultura

L’aborto nell’antichità 302

T11L’eruzione del Vesuvio e la morte

di Plinio il Vecchio (Epist. VI, 16) It. 303

T12I tifosi, che ottusi perditempo!

(Epist. IX, 6) Lat. 305

Confronti 306

T13Le fonti del Clitumno (Epist. VIII, 8) It. 307 Approfondimenti/Critica (di A. Weische)

Plinio emulo di Cicerone 308

Il ritratto letterario B 311

Il ritratto nella letteratura italiana 314

Itinerari nella letteratura

IX

INDICE GENERALE

I testi

I testi

AP3_V03_indice 27-02-2006 12:09 Pagina ix

(12)

Unità

10 Tacito

321

1. Vita e carriera di uno storico 322 Un monumento/Un documento

La carriera di Tacito in un’iscrizione 323

2. L’Agricola 324

3. La Germania 325

4. Le Historiae 326

5. Gli Annales 328

6. Il Dialogus de oratoribus 329

7. Fonti, modelli, tecniche dello storiografo 331

8. Il pessimismo di Tacito 333 Approfondimenti/Letteratura

La fortuna di Tacito nel Rinascimento

e il “tacitismo” 333

I testi 335

UN FUNZIONARIO ESEMPLARE: AGRICOLA 336

T1 Finalmente si torna a vivere (Agr. 3) Lat./It. 336

T2 Fremiti di ribellione (Agr. 15 - 16, 1-2) It. 337

Inter litteras

La regina Boudicca 338

Spunti di riflessione 339

T3 Un buon governatore (Agr. 19-21) It. 339

T4 La lotta contro gli ultimi Britanni

(Agr. 25-38 passim) 341

L’espansione romana verso nord

(capp. 25, 1-3; 27) It. 341

Un ammutinamento(cap. 28) Lat. 342 Scontro fra due culture

(capp. 30, 34) Lat.; It. 342

Primo Piano 344

Approfondimenti/Critica (di L. Canfora)

La parola ai nemici 345

Proposte operative 346

Inter litteras

L’apologia dell’imperialismo romano 347 Approfondimenti/Storia

Il suocero di Tacito 348

UN POPOLO INCORROTTO: I GERMANI 349

T5 Identikit dei Germani (Germ. 4) Lat./It. 349

Proposte operative 350

T6 I boni mores dei Germani (Germ. 17-20) 350 L’abbigliamento(cap. 17) It. 351 Le abitudini coniugali (cap. 18) Lat. 351

Primo Piano 352

Le donne dei Germani(cap. 19) Lat. 353 L’educazione dei figli(cap. 20, 1-2) Lat. 354

Primo Piano 354

Proposte operative 355

Inter litteras

Machiavelli e Tacito 356

T7 I Germani: una minaccia fatale per l’impero

(Germ. 37) It. 356

Inter litteras

L’attesa dei barbari 358

LO STORICO ALL’OPERA 359

T8 Un progetto di lavoro per la vita (Hist. I, 1-3) 359 Parlare di tutti, senza amore

e senza odio(cap. 1) It. 359 Un’opera densa di eventi, di lotte,

di atrocità (capp. 2-3) Lat./It. 360

Primo Piano 361

UN PRINCIPE EFFERATO: NERONE 363

T9 La morte di Britannico (Ann. XIII, 16)Lat. 363

Proposte operative 365

T10La seduttrice (Ann. XIII, 45-46) Lat.; It. 365

Inter litteras

Poppea e Sempronia a confronto 367

T11Il matricidio (Ann. XIV, 1-10 passim) 368 Le arti subdole di Poppea (cap. 1) It. 368 La scelta del piano delittuoso(cap. 3)Lat. 369 Nerone invita la madre a Baia

(cap. 4) It. 370

Un delitto imperfetto(cap. 5) Lat. 370

Primo Piano 371

Nerone “salvato” da un liberto

(cap. 7) Lat. 373

La tragedia si conclude(cap. 8) Lat. 374

Proposte operative 376 Approfondimenti/Critica (di M. A. Levi)

I motivi dell’uccisione di Agrippina 376 Le esequie di Agrippina(cap. 9) It. 377 Reazioni di Nerone dopo il delitto

(cap. 10) It. 378

Inter litteras

Il matricidio di Nerone nel racconto di Svetonio 378

T12La fine dell’infelice Ottavia

(Ann. XIV, 63 - 64, 1-2) It. 379

T13La persecuzione dei Cristiani

(Ann. XV, 44, 2-5) Lat. 380

T14Eroismo di una liberta

(Ann. XV, 51; 57; 58, 1) It.; Lat./It.381

Proposte operative 383

Il sistema letterario

I testi

I testi

AP3_V03_indice 27-02-2006 12:09 Pagina x

(13)

XI

INDICE GENERALE

La pax Romana: voci di dissenso 386 L’imperialismo romano sotto accusa 386 I Romani come i nazisti?

Simone Weil e l’imperialismo romano 392

Unità

11 Apuleio

393

1. Un eclettico uomo di cultura 394

2. Il filosofo 395

3. L’oratore 395

4. Il romanziere 396

I testi 398

APULEIO E LA MAGIA 398

T1 Che cos’è la magia? (Apol. 25-26) It. 399 Approfondimenti/Società e cultura

La magia nel mondo romano 400

T2 La statuetta misteriosa (Apol. 61-63) It. 401

T3 I dèmoni (De deo Socr. 6, 13, 16) It. 402

LE METAMORFOSI: LA VICENDA DI LUCIO 404

T4 Il proemio dell’opera (Met. I, 1) Lat. 404

T5 La metamorfosi: da uomo ad asino

(Met. III, 24) Lat. 406

Primo Piano 407

T6 L’apparizione di Iside (Met. XI, 3-4) It. 407 Approfondimenti/Società e cultura

I culti dell’Egitto e dell’Oriente 408

T7 La metamorfosi: da asino a uomo

(Met. XI, 13) Lat. 410

Proposte operative 411

LE NOVELLE DELLE METAMORFOSI 412

T8 Amore e Psiche

(Met. IV, 28-31; V, 1-2, 22-24; VI, 9-11, 23-24) 412 L’inizio del racconto(IV, 28) Lat./It. 412 Venere si adira con Psiche(IV, 29-31) It. 413 La dimora incantata

di Amore (V, 1-2) Lat./It. 413 Psiche scopre l’identità del marito

(V, 22-24) It. 414

Psiche al cospetto di Venere(VI, 9-11) It. 416 Il “lieto fine”(VI, 23-24) It. 417

Itinerari nella letteratura

Unità

12 La produzione letteraria

minore nel II secolo d.C.

419

1. Funzionari imperiali e scrittori 420

2. Svetonio, biografo imperiale 420 2.1 La vita di un cavaliere e “topo d’archivio” 420

2.2 Le opere 420

2.3 Lingua e stile 423

3. Frontino, curator aquarum 424 Approfondimenti/Società e cultura

Tecnologia e macchine a Roma 425

4. La storiografia minore 426

5. Frontone, «il maestro del più

filosofo tra i Prìncipi» 427

6. Aulo Gallio, “dispensiere” della cultura 429

7. La produzione poetica 431

7.1 I poëtae novelli, sperimentatori rivolti

al passato 431

7.2 Il Pervigilium Veneris 432

Unità

13 Dalla dinastia dei Severi

alla dissoluzione

dell’Impero

435

1. Il tramonto dell’Impero 436 1.1 L’età dei Severi 436 1.2 L’anarchia militare 437

1.3 Diocleziano 438

Approfondimenti/Storia

Un mondo sull’orlo del precipizio 439 1.4 La “svolta” di Costantino 440 1.5 Da Costanzo II a Teodosio 441 1.6 La fine dell’Impero romano d’Occidente 443 1.7 I regni romano-barbarici 444

2. La vita culturale tra i pagani 445 2.1 Il III secolo e la crisi della letteratura latina 445 2.2 Diocleziano e il rifiorire della cultura 447

2.3 Il V secolo 448

Approfondimenti/Società e cultura

Roma e il diritto 449

3. Il Cristianesimo: le ragioni di un successo 453

3.1 Il III secolo 453

3.2 Il Cristianesimo, nuova religione “di Stato” 453 Approfondimenti/Società e cultura

L’eresia di Ario e il dogma trinitario 454 3.3 La letteratura cristiana nel IV secolo 454 3.4 La letteratura cristiana nel V secolo 455

Il sistema letterario

I testi

Il contesto storico e culturale

AP3_V03_indice 27-02-2006 12:09 Pagina xi

(14)

XII

INDICE GENERALE

Unità

14 La letteratura cristiana in

Occidente: dalle origini

al III secolo

457

1. È lecito parlare di letteratura “latina” cristiana?458

2. Le prime versioni latine dell’Antico Testamento458 Approfondimenti/Letteratura

La Bibbia dei Settanta 459

3. Il Nuovo Testamento 459

Approfondimenti/Letteratura

Il canone neotestamentario 460

4. Gli Acta martyrum e le Passiones 460 Approfondimenti/Lessico

Alcune caratteristiche del latino cristiano 461

5. Letteratura apologetica, esegetica, catechetica 463

6. Tertulliano, il difensore appassionato

della fede 464

6.1 La vita e le opere 464 Approfondimenti/Società e cultura

Le eresie dell’età di Tertulliano 466 6.2 L’Apologeticum: un capolavoro di stile

e di sagacia argomentativa 467 6.3 Il pensiero di Tertulliano 468 6.4 La lingua e lo stile 469

7. Minucio Felice, un apologista “conciliante” 470 Un monumento/Un documento

La caricatura di un Cristiano in un graffito 471

8. Cipriano, da pagano a vescovo 473 8.1 Una vita dedicata al ministero pastorale 473 8.2 Lettere e trattati 473

9. Arnobio, un acceso polemista 476

10. Commodiano e la poesia cristiana 476

Unità

15 La produzione pagana

nel IV secolo

479

1. La produzione poetica 480

2. Ausonio, da insegnante a brillante politico 481

3. Simmaco, un aristocratico conservatore 483 Approfondimenti/Società e cultura

La questione dell’altare della Vittoria 485

4. I Panegirici Latini 485

5. Ammiano Marcellino, l’erede di Tacito 486 Un monumento/Un documento

Una testimonianza della resistenza pagana

nel IV secolo 489

6. Storiografia minore 490

6.1 I Breviaria: Eutropio e Festo 490 6.2 Una produzione didascalica 491 6.3 La storia come romanzo 491

7. L’Historia Augusta: una questione aperta 492

8. Trattati di grammatica e di retorica 493

9. Trattati tecnico-scientifici 494

I testi 496

AMMIANO MARCELLINO 496

T1 La nobile morte dell’imperatore

Giuliano (Rer. gest. XXV, 3, 15-23) It. 496

Inter litteras

Giuliano nei ritratti di Eutropio e di Voltaire 498

T2 I vizi del popolo di Roma

(Rer. gest. XXVIII, 4, 28-32) Lat./It. 499

SCRIPTORES HISTORIAE AUGUSTAE 501

T3 Zenobia, la regina del deserto

(I trenta tiranni 30, 1-3, 13-17, 23-27) It. 501

Unità

16 L’affermazione del

Cristianesimo nel

IV secolo: Lattanzio

e Ambrogio

505

1. Lattanzio, tra Cristianesimo e cultura classica 506

2. Ambrogio, tra politica e religione 508

2.1 La vita 508

2.2 Lotta contro le eresie e rapporti

con il potere imperiale 509 2.3 La produzione letteraria 510

3. Gli autori minori del IV secolo 513

4. I pellegrinaggi ad loca sancta 514

Unità

17 La letteratura cristiana

tra IV e V secolo

517

1. Prudenzio, il cantore della gloria di Dio 518

2. Paolino da Nola, da burocrate ad asceta 521

3. Sulpicio Severo ed Endelechio 522

4. Gerolamo, tra inquietudine ed ascetismo 522

4.1 La vita 522

4.2 Le opere 524

Il sistema letterario

Il sistema letterario

I testi

AP3_V03_indice 27-02-2006 12:09 Pagina xii

(15)

XIII

INDICE GENERALE

Unità

18 La letteratura pagana

nel V secolo

527

1. Claudiano, l’ultimo grande poeta 528

2. Rutilio Namaziano, il canto del cigno

della classicità 530

3. Queròlus sive Aulularia,

l’unica commedia di età imperiale 533

4. Macrobio, il conservatore delle memorie

degli antichi 534

5. La letteratura come allegoria:

Marziano Capella 535

6. La prosa tecnico-scientifica 536

I testi 537

CLAUDIANO 537

T1 Il sogno di Cerere

(De raptu Pros. III, 80-110) Lat./It. 537

Inter litteras

Gli autori latini tardi nella biblioteca

di Jean Des Esseintes 539

RUTILIO NAMAZIANO 539

T2 La consapevolezza di un mondo ormai in dissoluzione (De red. s. I, 399-434) Lat./It. 539

Inter litteras

Una rivisitazione contemporanea di Rutilio

Namaziano 541

Unità

19 Agostino

543

1. Da una giovinezza irrequieta al sacerdozio 544

2. Le opere 545

2.1 Le Confessioni 545

Approfondimenti/Critica (di R. De Monticelli)

L’inquietudine fonte di conoscenza filosofica 547 2.2 La Città di Dio 548 2.3 Opere filosofiche 551 2.4 Opere dottrinali 551 Approfondimenti/Società e cultura

Agostino e le eresie di Donato e di Pelagio 552 2.5 Opere esegetiche, pastorali e catechetiche 553

2.6 Le epistole 553

Approfondimenti/Società e cultura

Dall’“agostinismo politico” al giansenismo 554

I testi 555

CONFESSIONES 555

T1 L’incontro con la filosofia

(Conf. III, 4, 7-8) Lat. 555

T2 «Prendi e leggi» (Conf. VIII, 12, 28-30) Lat.; It. 557

Primo Piano 558

Inter litteras

La consonanza interiore

del Petrarca con Agostino 561

T3 Il tempo (Conf. XI, 14-29 passim) Lat./It. 562

DE CIVITATE DEI 537

T4 I figli della Città di Dio nascosti

tra gli empi (De civ. Dei I, 35) It. 564

T5 I due amori all’origine delle due città

(De civ. Dei XIV, 28) It. 564

Unità

20 La letteratura cristiana

nel V secolo

567

1. Orosio e l’intervento di Dio nella storia 568

2. Salviano e la rivalutazione dei barbari 570

3. Sidonio Apollinare: vescovo, letterato

e aristocratico 571

Unità

21 La letteratura nei regni

romano-barbarici

573

1. La letteratura in Italia 574 1.1 San Benedetto e l’inizio del

monachesimo occidentale 574 1.2 Boezio: la conciliazione fra dottrina

cristiana e filosofia classica 574 1.3 Cassiodoro: la creazione di una

“enciclopedia cristiana” 575

2. La letteratura nelle province 576

3. Nuovi orientamenti: l’inizio del Medioevo 577

Unità

22 Temi e problemi di

letteratura cristiana

579

I testi 580

IL MARTIRIO 581

T1 Il martirio di san Cipriano

(Passio Cypriani 3-5) Lat. 582

T2 Il sogno di Perpetua

(Passio Perpetuae et Felicitatis 6-8) It. 583

T3 «Semen est sanguis Christianorum!»

(Tertulliano, Apologeticum 50, 12-16) Lat./It. 584

T4 Il martirio di Eulalia

(Prudenzio, Peristephànon III, 26-43) It. 585

Il sistema letterario

Il sistema letterario

I testi

I testi

I testi

I testi

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(16)

XIV

INDICE GENERALE

CHIESA E IMPERO 587

I Cristiani e la nonviolenza 587

T5 Il servizio militare si addice ai Cristiani?

(Tertulliano, De corona 11, 1-6) It. 588

T6 «Non possum militare; non possum malefacere»

(Passio Maximiliani 2-3) Lat./It. 589

T7 Spettacoli sconvenienti per un Cristiano

(Lattanzio, Divinae institutiones VI, 20, 10-17)It. 591

I Cristiani e le cose del mondo 592

T8 «Il nostro Stato è il mondo»

(Tertulliano, Apologeticum 38) It. 592

T9 La prosopopea del pallio

(Tertulliano, De pallio 5, 3-4) It.; Lat./It. 593

T10Vanità degli umani desideri

(Cipriano, Ad Donatum 11) It. 594

T11Morire per le cose di questo mondo

(Ambrogio, De fuga saeculi 7, 37-38) Lat. 595

Confronti 596

T12I regni ingiusti sono magna latrocinia

(Agostino, De civitate Dei IV, 3-4) It.; Lat. 597

Il vescovo e l’imperatore:

Ambrogio e Teodosio 598

T13«Non si è dato riparazione alla Chiesa, si darà alla Sinagoga?»

(Ambrogio, Epistulae 40, 1-3, 14-15) It. 598

T14L’eccidio di Tessalonica

(Ambrogio, Epistulae 51, 6-7, 14) It. 600

LA STORIOGRAFIA CRISTIANA E L’AGIOGRAFIA 602

T15Dio punisce gli empi e i persecutori

(Lattanzio, De mortibus persecutorum 2) It. 603

T16La storia ha inizio da Adamo (Orosio,

Historiae adversus paganos I, 1, 1-8) It. 604

T17I «regni universali» e la Provvidenza divina (Orosio, Historiae adversus paganos VII, 2) It. 605

T18Dio predilige i barbari

(Salviano, De gubernatione Dei V, 21-22) It. 606

T19Incontro con Paolo nel deserto

(Gerolamo, Vita Pauli 9-10) It. 607

CRISTIANESIMO E CULTURA CLASSICA 608

T20Quid Athenis et Hierosolymis? (Tertulliano,

De praescriptione haereticorum 7) It. 609

T21La natura è guidata da Dio

(Minucio Felice, Octavius 17) Lat./It. 609

Confronti 612

T22Da Cicerone ai ministri del culto

(Ambrogio, De officiis I, 19, 82-84; 22, 98) Lat./It. 613

T23«Ciceronianus es, non Christianus»

(Gerolamo, Epistulae 22, 30) It. 614

T24Aeterne rerum conditor

(Ambrogio, Ad galli cantum) Lat./It. 615

T25I primi contatti con i classici

(Agostino, Confessiones I, 13, 20-22) Lat.; It. 617

T26La retorica pagana e la verità cristiana (Agostino, De doctrina christiana

IV, 2, 3; 12, 27) Lat./It. 619

Seneca 624

Tacito 635

Strumenti

Glossario dei termini tecnici 648

Indice dei nomi 652

Laboratorio di traduzione 623

I testi

I testi

AP3_V03_indice 27-02-2006 12:09 Pagina xiv

(17)

Unità

0

Sulle tracce dell’antico

1. Facciamo il punto su ... 2 ... i Romani e il mondo esterno 2 ... i Romani e la res publica 2 ... i Romani e gli spazi dello spirito 3

2. Breve storia della lingua latina (II) 4

Latino - v03-u00 27-02-2006 9:57 Pagina 1

(18)

1.

Facciamo il punto su ...

... i Romani e il mondo esterno

Nell’età augustea i Romani, rispetto all’età immediatamente precedente, non amplia-no i loro contatti con gli altri popoli. Ottaviaamplia-no Augusto suggella la sua vittoria sul-l’antagonista Antonio con l’assoggettamento dell’Egitto, che riduce a proprio domi-nio; cerca di assestare i possedimenti romani in Occidente, con alterne vicende belli-che nei confronti delle popolazioni barbaribelli-che; in Oriente evita conflitti con il temi-bile regno dei Parti, appoggiandosi all’alleanza con alcuni Stati “cuscinetto” per di-fendere le province romane.

Roma, centro indiscusso dell’Impero, continua a considerare la propria cultura supe-riore a quella dei popoli d’Occidente, cui mira ad estendere la propria azione

civiliz-zatrice, mentre non può evitare di guardare ad Oriente con ammirazione per i prodot-ti secolari delle varie civiltà (egizia, ellenica, asiaprodot-tica), ammirazione non disgiunta dal-la tradizionale diffidenza e protesta moralistica per gli eccessi di sfarzo e ridal-lassatezza di costumi delle corti orientali. Al di là dei confini dell’Impero, poi, i Romani guarda-no con apprensione, consapevoli dell’incombere incessante di minacce esterne. La Grecia con i suoi maestri di retorica e filosofia continua ad essere polo di

attrazio-neper l’istruzione dei giovani romani facoltosi. Ma la civiltà ellenica continua soprat-tutto a stimolare l’emulazione degli scrittori, che in quest’epoca intendono rivaleggia-re con gli autori più antichi dell’Ellade (da Omero, a Esiodo, ai lirici), per trasporrivaleggia-re nella lingua di Roma i metri e la poesia della Grecia classica.

Con Augusto, d’altra parte, si inaugura la diffusione capillare e ampia di quella

pro-paganda imperialeche lascerà ai posteri, su tutto il territorio occupato dai Romani, in Oriente come in Occidente, illustri reliquie epigrafiche e documenti dell’architet-tura civile e religiosa dei prìncipi di Roma. È significativo, a questo proposito, che proprio da una sede decentrata, il Monumentum Ancyranum ci abbia trasmesso la glo-riosa autocelebrazione del primo imperatore romano (cfr. Un monumento - Un docu-mento, vol. II, pag. 357).

... i Romani e la res publica

L’età augustea che chiude inesorabilmente il periodo repubblicano, per i cittadini ro-mani in generale, e in particolare per la classe intellettuale, segna l’avvento di un nuo-vo rapporto con il potere politico. La pax augustea, a lungo auspicata, porta la fine delle discordie cittadine che hanno insanguinato nell’ultimo secolo l’Urbe, ma con l’instaurarsi del principato porta anche, inevitabilmente, all’emarginazione o addirit-tura alla condanna delle voci dissenzienti dal potere.

Ottaviano accumula sulla sua persona una serie di cariche dell’antica Repubblica, sna-turandole: subdolamente abile, per ottenere ciò si serve del Senato, ma privandolo di conseguenza, come meglio si vedrà con i suoi successori, dell’antico ruolo di garante della conservazione della res publica contro ogni tentativo dispotico e/o sovversivo.

D’ora in poi la res publica si identifica con il principe: nel caso di Augusto

l’operazio-ne per la maggioranza dei cittadini risulta indolore. La stanchezza per le guerre civi-li, la speranza in un avvenire di pace e di prosperità convince non solo le masse, ma anche molte delle menti più elevate ad aderire ai suoi programmi. Questo anche per-ché Ottaviano dichiara le sue intenzioni di restaurare l’antico mos, nei costumi, nei riti religiosi, nella letteratura.

I grandi autori dell’età augustea nelle loro vicende biografiche e nelle loro opere dan-no chiara dimostrazione del nuovo clima politico instaurato a Roma: l’appartenenza o meno al circolo di Mecenate, le riserve da parte di Virgilio, Orazio, Properzio ad

esal-Gli intellettuali e il princeps Il princeps Cala il prestigio della classe senatoria Fine delle libertà repubblicane Propaganda del princeps La civiltà greca Atteggiamento dei Romani nei confronti degli “altri”

Stabilità dei domini romani

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tare epicamente Augusto, il potenziamento di generi letterari “minori” da parte dei poeti augustei (elegiaci), le simpatie repubblicane di Livio, le scelte poetiche e le “sfor-tune” di Ovidio ci dicono come la classe intellettuale “subì” l’avvento del nuovo asset-to politico, tra condivisioni sincere di princìpi, consapevolezza e timore di pericolosi condizionamenti, volontà di evadere e immergersi negli studi e nell’attività letteraria.

... i Romani e gli spazi dello spirito

Abbiamo accennato sopra alla volontà restauratrice di Augusto, in particolare nei con-fronti degli antichi riti religiosi (la stessa Eneide aderisce a questa riesumazione del

mito e dei riti italici primitivi): il principe, in modo non dissimile dalle autorità repub-blicane, si serve della religione come instrumentum regni, anzi, pur non esigendo la di-vinizzazione in vita della sua persona, con l’insistere sulla discendenza della gens Iulia

da Venere e con la divinizzazione del padre adottivo Giulio Cesare, inizia quel proces-so che porterà gli imperatori romani ad atteggiarsi a divinità in terra, secondo il model-lo dei monarchi orientali. Accanto a questa e ad altre forme di religione esteriore, sot-to Augussot-to, ad ogni livello sociale si fanno sempre più vive istanze di religiosità mag-giormente gratificanti per le aspirazioni spirituali dei singoli individui. In particolare, attraverso la mediazione di Virgilio abbiamo intravisto l’affermarsi dell’attesa del ritor-no di una felice età di pace e di benessere per gli uomini, stanchi del disordine sociale e politico. Certamente, nell’area mediterranea circolano credenze filosofico-religiose di varia origine che attraggono i Romani più motivati per questo tipo di problematica. Per quanto concerne le dottrine filosofiche, epicureismo e stoicismo continuano ad avvincere gli intellettuali romani, che per lo più – come testimoniano, ad esempio, Orazio e Virgilio – ne colgono soprattutto i precetti morali abbastanza simili, giun-gendo in genere a posizioni eclettiche.

Si affacciano anche nuovi interessi filosofici: in particolare si afferma per un certo pe-riodo la scuola ascetica dei Sesti che invita ad una vita austera e appartata.

La filosofia La religione

Sulle tracce dell’antico

3 Ara Pacis Augustae (13-9 a.C.; Roma).

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(20)

2.

Breve storia della lingua latina (II)

2.1

L’ultima fase del latino

Se l’epoca precedente era stata caratterizzata dalla distinzione tra prosa e poesia e dal-la normalizzazione linguistica, il I secolo d.C. è invece dominato daldal-la varietà e daldal-la commistione. Il linguaggio della prosa e quello della poesia si mescolano sempre di più e sono fortemente influenzati dalla retorica. Il lessico ricerca spesso effetti insoliti, espressionistici; nella prosa, accanto a parole poetiche o arcaiche, compare il lessico po-polare e, a volte, gergale del romanzo: esso si caratterizza per la monottongazione (coda per cauda) o la sincope di molte parole (bublum per bubulum), introduce varie

espressioni innovative come fulcipedia («con i tacchi alti») o consacra, anche dal punto

di vista letterario, l’uso di vocaboli appartenenti ad un registro non elevato, come l’ag-gettivo bellus, che tende a prevalere su pulcher o venustus. La morfologia di

quest’epo-ca è contraddistinta dalla medesima tendenza alla varietà: aumentano le perifrasi, si conferma la tendenza all’uso di forme arcaiche, enfatiche e poetiche, come forem al

po-sto di essem e quis per quibus, o di sintagmi inusuali come civium bellum rispetto a bel-lum civile1. Dal punto di vista sintattico si constata la crisi dell’ordinato sistema

cicero-niano e la prevalenza di un periodare nervoso, spezzettato, basato su sententiae e su un

ricorso continuo a figure retoriche come il parallelismo, l’anafora e l’iperbato, con va-riatio continua dei costrutti: su tali caratteristiche si fonda ad esempio lo stile di Sene-ca. Dopo di lui il gusto per le sententiae, l’asimmetria e la variatio viene esasperato da Tacito, che dà vita a un periodare concitato, ellittico e denso.

Accanto alla tendenza precedentemente delineata, alcuni autori, nella seconda metà del I secolo e all’inizio del II, tentano di riavvicinarsi agli equilibri del latino classico. Nel II secolo, forse come reazione a tale tentativo, si impone il cosiddetto “movimen-to arcaicizzante”, i cui esponenti principali (Fron“movimen-tone e Gellio) introducono nel pro-prio periodare un gran numero di vocaboli e di locuzioni arcaiche, che soddisfano la predilezione di Frontone per insperata atque inopinata verba. Dal III secolo in avanti,

questa ricerca delle locuzioni e dei termini desueti diviene una vera e propria moda, utilissima per gli studiosi moderni, in quanto grazie ad essa sono stati conservati pa-role e testi arcaici altrimenti perduti per sempre.

La diffusione del Cristianesimo infine influenzò profondamente anche la lingua. For-se non esiste un vero e proprio “latino dei Cristiani”, ovvero una lingua speciale co-struita dai fedeli per se stessi e per le proprie esigenze religiose, ma senz’altro possia-mo parlare di un “latino cristiano”, ovvero dell’adattamento di possia-molti elementi della lin-gua alle necessità del culto e dei nuovi contenuti religiosi e letterari che essa deve espri-mere. La morfologia delle versioni della Bibbia, compresa la traduzione di Gerolamo (Vulgata), non è molto differente dalla lingua dei contemporanei pagani: si registrano

tuttavia alcune anomalie nel genere (dies sempre femminile), vari ebraismi (il genitivo

intensivo Sancta sanctorum), l’uso delle preposizioni invece dei casi semplici con i nomi

biblici indeclinabili (ad Ioseph come equivalente di un dativo). Divergenze forti si

con-statano nella sintassi, a causa soprattutto dell’influsso del greco dei testi sacri. Ancor più notevoli sono le diversità dal punto di vista lessicale: prestiti dall’ebraico, neologi-smi, grecismi che esprimono contenuti relativi alla fede (evangelium, baptisma),

confe-rimento di un nuovo significato a parole latine già esistenti (Dominus diventa

«Signo-re Dio», fidelis il «credente»), impiego di elementi linguistici popolari (per una

disami-na più approfondita e puntuale delle novità del “latino cristiano” ➔A, pag. 461).

Il latino cristiano Tra conservatorismo classicistico ed arcaismo Il I secolo d.C. Unità

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4

1. Su questi fenomeni cfr. P. POCCETTI- D. POLI- C. SANTINI, Una storia della lingua latina, Roma 1999, pagg. 286-88 e 333; M.VONALBRECHT, Storia della letteratura latina, vol. II,Torino 1994, pagg. 906, 920-21 e 1118.

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