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eBook per la Scuola | Filomena Fuoco | Scienza e cultura dell'alimentazione - 5° anno | Editrice San Marco

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Academic year: 2021

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Filomena Fuoco

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Con la collaborazione della Redazione e dei Consulenti della CESM

Impaginazione e grafica: Punto & Linea, Gorle (BG) Copertina: Vavassori & Vavassori, Bonate Sotto (BG) Stampa: Arti Grafiche Battaia Franco S.r.l., Zibido S.G. (MI)

Per le citazioni delle fonti, per le riproduzioni varie inserite in quest’opera, nonché per eventuali non volute omissioni nei riferimenti o nelle attri-buzioni all’interno del libro, l’editore è a disposizione degli accertati aventi esclusivo diritto. Il copyright delle iconografie e la proprietà dei marchi registrati citati nel testo, utilizzati ai soli fini didattici e a titolo esemplificativo, sono dei rispettivi proprietari e inseriti nei limiti della normativa vigente per le opere a carattere didattico scolastico. Le immagini di prodotti commercializzati utilizzate sono da intendersi solo come esempi didat-tici e non come scelte di merito, né come propensione all’acquisto o quant’altro.

L’Editrice San Marco dichiara che il presente libro di testo è fruibile sia in versione mista, sia in versione digitale, in conformità alle leggi 221/2012, 128/2013 e alle attuali normative relative alle caratteristiche tecniche e tecnologiche dei libri di testo.

Printed in Italy

ISBN 978-88-8488-243-1

TUTTI I DIRITTI RISERVATI

© 2014 Editrice San Marco S.r.l., Bergamo Ponteranica www.editricesanmarco.it - [email protected]

È vietata la riproduzione anche parziale o a uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata dall’editore. I trasgres-sori saranno puniti a norma di legge.

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Ristampa

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Il nuovo volume di Scienza e Cultura dell’Alimentazione per la classe quinta, elaborato sulla base delle indicazioni delle Linee Guida ministeriali del quinto anno del

nuo-vo ordinamento, sviluppa le conoscenze, le abilità e le

competenze correlate alle tre articolazioni:

Enogastrono-mia, Servizi di sala e di vendita e Accoglienza turistica.

Il testo affronta in modo chiaro e con efficacia didattica i tre temi fondamentali in cui si articola la materia e che sono indissociabili fra loro: benessere, sicurezza, cultura.

Alimentazione e benessere: aspetto importante per

ogni individuo ad ogni età, è strettamente correlato al-l’evoluzione della società e alla produzione degli ali-menti. Ippocrate, l’antico medico greco, considerato il “padre” della medicina, esortava a considerare la giu-sta dieta uno strumento di benessere e di cura quan-do affermava: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che

la medicina sia il tuo cibo”. È fondamentale che la

parola “dieta” sia usata nel suo significato proprio e in-tesa pertanto come stile di vita alimentare da adattare alle esigenze specifiche dell’individuo sano (strumento di prevenzione) o malato (strumento di cura).

Alimentazione e sicurezza: in base alla definizione

sintetica dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la sicurezza alimentare è una re-sponsabilità condivisa dal campo alla tavola.Essa ha il significato di consapevolezza della qualità

igieni-co-sanitaria, nutrizionale e organolettica degli

ali-menti e della qualità ambientale della filiera. In base al sistema HACCP la sicurezza diventa gestione dei

rischi fisico, chimico e biologico e applicabilità di

mi-sure di prevenzione. In base al Testo Unico sulla sa-lute, la sicurezza assume un significato di benessere sul

luogo di lavoro.

Alimentazione e cultura: l’alimentazione umana è

in-fluenzata fortemente dalla cultura dei vari popoli. Da

una parte la cucina, mediante una serie di processi, trasforma in diversi modi le materie pri-me, dall’altra la storia e la cultura delle varie so-cietà portano alla nascita di cucine locali che hanno origine soprattutto dallo scambio e dal confronto di usi e consuetudini differenti. Tra gli elementi culturali che influenzano il modo di alimentarsi c’è anche la

reli-gione; s’instaura uno stretto legame tra

alimentazio-ne e comunità, tra il cibo e l’identità, culturale, etnica e anche religiosa.

Nel testo si approfondiscono le competenze

profes-sionali attinenti all’abilità di predisporre ricette e menu

equilibrati dal punto di vista nutrizionale e calorico, quin-di funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche

della clientela. Collegamenti costanti tra gli aspetti

teo-rici dell’alimentazione e quelli pratici dei servizi enoga-stronomici tracciano un percorso interdisciplinare, che tiene conto dei più attuali aggiornamenti nel campo nu-trizionale e della legislazione nazionale e internazionale del settore, e permette di applicare adeguatamente al cam-po pratico le conoscenze acquisite. Il testo, inoltre, in-troduce alcuni approfondimenti, che si riferiscono ad aspet-ti peculiari dell’alimentazione e ai loro possibili rappor-ti con la salute, collocabili all’interno di un percorso di

educazione alla salute, a cura del dottor Mauro Brugnani,

medico chirurgo e specialista in Scienza dell’Alimenta-zione ad indirizzo dietetico (schede Alimentadell’Alimenta-zione e

salute).

Ulteriori approfondimenti ed esercizi si trovano

nell’In-teractive e-book a disposizione degli utenti del libro.

L’Autrice

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271 APPENDICE Ind ice ana litico Elminti . . . 132 Encefalopatia - spongiforme . . . 104 -- bovina (BSE). . . 129

Encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) . . . . 128

Endemia . . . 120 Endotossine . . . 106 Enti di controllo . . . 145 Epidemia. . . 120 Epatite - A . . . 131 - E . . . 131 - virale . . . 130 Equazione di Harris-Benedict . . . 21 Esotossine . . . 106 Etanolo . . . 196, 203 Etichettatura . . . 217 - degli alimenti . . . 77 Etilometro. . . 200 Eziologia . . . 120 F Fagioli mungo . . . 233 Fattori antinutrizionali . . . 101, 208 Fertilizzanti . . . 96 Filiera di produzione . . . 148 Fitochimici, composti . . . 79 Formula di Lorenz . . . 15

FOSHU (Foods for Specified Health Use) . . . 211

G Gamme alimentari. . . 224, 226 Giainismo . . . 250 Globalizzazione . . . 232, 238 Glutine . . . 75 Grado - alcolico . . . 196, 200 - di abburattamento . . . 207 Grant, indice di . . . 18 Gravidanza . . . 45, 201 Gruppi - alimentari . . . 191 - di acquisto . . . 148 H HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) . . . 149, 157, 261 Halal . . . 246, 252 Haram . . . 246, 252 Harris-Benedict, equazione di . . . 21 HDL (High-Density Lipoprotein) . . . 66 I IG (Indice glicemico) . . . 85 - basso . . . 85 - elevato . . . 85

IGP (Indicazione Geografica Protetta) . . . 142, 157 IMC (Indice di Massa Corporea) . . . 15, 16, 17 Immunoglobuline - E . . . 72

- IgE. . . 72

Indice - di Grant. . . 18

- di Massa Corporea (IMC). . . 15, 16, 17 - glicemico (IG). . . 85 Induismo. . . 250 Infestazioni alimentari. . . 120, 132 Infezioni alimentari . . . 120 Infortuni - non traumatici . . . 182 - traumatici . . . 179 Ingegneria genetica . . . 215

INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) . . . 191, 203 Integratori. . . 220 - alimentari. . . 207, 221, 226 - di regime. . . 220 Intolleranza al lattosio . . . 74 Intolleranze alimentari . . . 73 Intossicazioni alimentari. . . 120 Ipercolesterolemia . . . 65 Ipertensione arteriosa. . . 69, 81 -- diastolica . . . 69 -- sistolica . . . 69 Ipertrigliceridemia . . . 65 Ittero. . . 131 K Kasherizzazione . . . 244, 252 Kasherut . . . 243, 252 Kippur . . . 246 L LAF (Livelli di Attività Fisica) . . . 22,257 LARN . . . 13, 262 Lattasi . . . 74 Latte - artificiale . . . 34 - di proseguimento . . . 35 - di transizione . . . 34 - formulato . . . 34 - maturo . . . 34 - vaccino . . . 35 Latti delattosati . . . 74 Lattosio, intolleranza al . . . 74

Lavoratori diversamente abili . . . 177

LDL (Low-Density Lipoprotein) . . . 66 Libretto sanitario . . . 167 Libro - bianco . . . 155 - verde . . . 155 Lieviti . . . 108 Listeriosi . . . 127

Logo biologico europeo . . . 146

Lorenz, formula di. . . 15

M Malattie trasmesse da alimenti (MTA). . . 119

MB (metabolismo basale) . . . 20, 22 Mercurio, contaminazione da . . . 93 Metabolismo basale (MB) . . . 20 Micotossine . . . 98, 100,108 Microrganismi . . . 113, 257 Molecole tensioattive . . . 165 Monachesimo . . . 249 Morbo di Creutzfeldt-Jakob (CJD) . . . 139 Mormoni. . . 250 Muffe . . . 98, 107 - da campo . . . 99 - da degradazione . . . 99 - da stoccaggio . . . 99 - utili . . . 108 N NASA (National Aeronautics and Space Administration) . . . 149 Nematelminti . . . 133 Nitrosammine . . . 79 Novel food . . . 218, 226 O Obesità . . . 16, 61, 63, 64, 81

Unità Didattica 2Dieta nelle diverse età

e negli stati fisiologici particolari

Unità Didattica 3Dieta in stati patol

ogici, allergie e intolleranze alimenta

ri

Unità Didattica 1

Dieta razionale ed equilibrata

DDiieettoollooggiiaa ee ddiieettootteerraappiiaa

MODULO 1

CONOSCENZE ABILITÀ ✔Conoscere i principi di dietologia.

✔Conoscere le linee generali per l’ ela borazione di una dieta equilibrata. ✔Conoscere i componenti del f

abbisogno ener-getico totale dell’organismo. ✔Conoscere le modalità operative per il calcolo

del peso corporeo teorico, del metabolismo ba-sale e del fabbisogno energetico totale dell’or-ganismo.

✔Conoscere le caratteristiche di una dieta equi-librata nelle varie condizioni fisiologiche. ✔Conoscere i principi di dietoterapia. ✔Conoscere le indicazioni di una dieta r

azionale ed equilibrata nelle principali patologie. ✔Conoscere allergie, intolleranze alimentar

i e malattie correlate all’alimentazione.

✔Saper utilizzare correttamente la ter minolo-gia specifica.

✔Saper leggere e utilizzare correttamente ta-belle e formule per l’elaborazione di una dieta equilibrata, per il peso corporeo teo-rico e per il fabbisogno energetico totale di un individuo sano. ✔Saper spiegare le indicazioni di modelli

ali-mentari da preferire per promuovere e man-tenere il benessere dell’organismo umano ✔Saper formulare menu funzionali alle

esi-genze fisiologiche o patologiche. ✔Saper scegliere menu adatti al contesto

ter-ritoriale e culturale.

UD 1

DIETETICA E DIETOTERAPIA

La dietetica

è il settore applicativo della Scienza dell’Alimentazione, in quanto ne mette in pr

atica le acquisizioni r iguardanti alimenti e nutrienti, traducendole in r

egole dietetiche adattate al sing olo sog-getto o a gruppi di popolazione (dieta equilibr

ata, dieta fisiologica). Pertanto, essa si rivolge al soggetto sano c

he si trova in diverse si-tuazioni fisiologiche (età pediatrica, gravidanza e allattamento,

adulto, anziano, atleta) con lo scopo di:

●garantire gli introiti nutr

izionali corretti e adatti alla coper tura dei fabbisogni di energia e nutr

ienti;

prevenire carenze o eccessi nutr

izionali che possono essere re-sponsabili dell’insorgenza di malattie. La dietoterapia, invece, consider

a l’impiego di un regime dietetico come strumento di cura (terapia) delle malattie o delle lor

o compli-canze, per il r

ipristino e il mantenimento dello stato di salute: la dietoterapia, infatti, è parte integrante del trattamento di molte pa-tologie e, a volte, rappresenta l’unico (o il pr

imo) approccio ter a-peutico. Di conseguenza, questa disciplina v

aluta le modif icazioni qualitative e/o quantitativ

e che occorre apportare alla dieta f isiolo-gica in presenza di stati di malattia,

tenendo conto delle div erse esi-genze nutrizionali dei pazienti,

a loro volta condizionate da:

stato di nutrizione; ●efficienza funzionale degli organi;

●patologia in atto; ●squilibri metabolici. 012

UD 1

DIETA RAZIONALE ED EQUILIBRATA

La dietetica` una branca

della medicina che studia i regimi alimentari pi` idonei allorganismo per mantenerlo in uno stato di benessere.

❰ ❰ ❰ ❰

La dietoterapia ` un metodo di cura basato sulladozione di una particolare dieta, adatta a equilibrare gli squilibri metabolici causati dalla malattia da curare.

❰ ❰ ❰ ❰

IIll tteerrmm iinnee ddiieettaa,, ddaall ggrreeccoo ddiiaa iittaa

,, ssii rriiffeerriissccee ggeenneerriiccaammeennttee aa uunn rreeggiim

mee oo aa uunnoo ssttiillee ddii vviittaa aalliimmeennttaarree,, ee nnoonn aa uunnoo ssttrruummeennttoo vvoollttoo eesscclluussiivvaammeennttee aall ccoonnttrroolllloo ddeell ppeessoo ccoorrppoorreeoo,, ccoommee ssppeessssoo,, eerrrroonneeaamvviieennee iinntteessoo.. NNeell lliinngguuaaggggiioo ccoommeennttee,,

m uunnee,, iinnffaattttii,, ll’’eesspprreessssiioonnee ““ddaa ddoommaannii mmii mmeettttoo aa ddiieettaa”” llaasscciiaa ssoottttiinntteessoo ll’’iinntteennttoo ““ppeerr ddiimmddiieettaa èè ssiinnoonniimmoo ddii aaggrriirree””.. IInn rreeaallttàà,, iill tteerrmmiinnee

aalliimmeennttaazziioonnee eeqquuiilliibbrraattaa

,, qq uueellllaa,, cciiooèè,, cchhee cciiaassccuunnoo ddii nnooii ddqquuoottiiddiiaannaammeennttee ppeerr mmaanntteeoovvrreebbbbee sseegguuiirree nneerree iill pprroopprriioo b

beenneesssseerree.. CCoommee ddiissssee IIppppooccrraattee ((446600--337777 aa..CC..)):: ““SSee ffoossssiimmoo iinn ggrraaddoo ddii ffoorrddii nn uuttrriimmeennttoo eedd eesseerrcciizziioonniirree aa cciiaassccuunnoo llaa ggiiuussttaa ddoossee ffiissiiccoo,, nnéé iinn ddiiffeettttoo nnéé iinn eecccceessssoo,, aavvrreemmmmoo ttrroovvaattoo llaa ssttrraaddaa ppeerr llaa ssaalluuttee””.. I contenuti di ogni unità didattica

sono presentati da una breve preview,

che ha il compito di evidenziare le parole chiave;

queste sono riportate anche nell’indice analitico

che permette una veloce consultazione del testo.

MODULO1 DIETOLOGIA E DIETOTERAPIA- DIETA IN STATI PATOLOGICI, ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI

070

●lariduzione dell’apporto di alcol, poiché un consumo eccessivo

di alcol causa l’aumento dei valori della pressione sia sistolica sia diastolica; questo effetto è riscontrabile maggiormente con l’avanzare dell’età, se si è fumatori e comunque per valori di al-col superiori a 30 g al giorno (equivalenti a circa 250 ml di vino o 700 ml di birra); di contro “l’abitudine” a bere piccole quantità di vino, durante i pasti principali, sembrerebbe favorire un modesto abbassamento dei valori pressori e un aumento di colesterolo HDL, fattore protettivo contro l’aterosclerosi;

●lariduzione del consumo di bevande nervine eccitanti, come

caffè, tè, cioccolata e bibite del tipo “cola”, che contengono quan-tità più o meno elevate di caffeina; è quindi consigliabile una mo-derata assunzione di caffè (2-3 tazzine al dì) o di tali bibite. Come sempre, è fondamentale anche seguire uno stile di vita attivo, praticando costantemente attività fisica, ed evitare, se possibile, lo

stress.

LE DIETE IPOSODICHE

Le diete iposodiche sono i regimi dietetici in cui l’apporto di sodio

è controllato e ridotto rispetto all’ingestione abituale.

Anche se l’adulto sano è in grado di mantenere in equilibrio il pro-prio bilancio del sodio con apporti molto modesti, nella normale ali-mentazione il contenuto di tale elemento è largamente in eccesso ri-spetto ai fabbisogni. Infatti, quasi tutte le popolazioni introducono quan-tità elevate di sodio per lo più sotto forma di sale. In Italia, per esem-pio, il consumo medio giornaliero di sodio è di circa 10 g di sale

(corrispondenti a circa 4 g di sodio), mentre il fabbisogno giornaliero

è pari a 3-5 g. Ricordiamo che 1 g di NaCl contiene circa 400 mg di

sodio. La dieta iposodica è indicata nella terapia dell’ipertensione ar-teriosa, in alcune malattie renali (insufficienza renale) e in altre ca-ratterizzate dalla presenza di edemi, scompenso cardiaco, insufficienza epatica con ascite. In queste malattie sono compromessi i meccani-smi che controllano l’equilibrio del sodio e dell’acqua, per cui il ma-lato tende a trattenere queste due sostanze, già presenti in eccesso ne-gli spazi extracellulari. La riduzione delle entrate del sodio mediante una dieta iposodica si propone pertanto di realizzare un bilancio ne-gativo di questo elemento.

■Le raccomandazioni dietetiche

La restrizione di sodio è ottenuta riducendo la quantità di sale da

cucina aggiunto ai cibi durante la preparazione e la cottura o a tavola durante il pasto, limitando o escludendo alimenti particolarmente ricchi di sodio, rappresentati soprattutto da prodotti conservati, pre-valentemente di origine industriale (dadi da brodo, formaggi, insac-cati, cibi conservati in salamoia o sotto sale, pane e prodotti da forno). Inoltre, non bisogna dimenticare che altre sostanze conte-nenti sodio (fosfati, glutammati, bicarbonato, ecc.) possono essere presenti negli alimenti, essendo usate come additivi o conservanti. In alcuni casi, occorre anche tenere conto dell’assunzione di sali di sodio attraverso i farmaci.

Ledema` un aumento del volume dei liquidi extracellulari che si depositano nei tessuti sottocutanei partendo dalle parti del corpo pi` basse caviglie e diffondendosi successivamente alle altre parti del corpo.

❰ ❰ ❰ ❰

Lascite ` un accumulo patologico di liquido extracellulare allinterno della cavit` addominale, con conseguente comparsa di gonfiore.

❰ ❰ ❰ ❰

Nella dieta iposodica occorre controllare laggiunta di sale da cucina alle pietanze, il consumo di alimenti particolarmente ricchi di sodio e la presenza di sostanze contenenti sodio in qualit` di conservanti e additivi.

Ogni unità didatticacontiene

paragrafi, glossari,

tabellee indicazioni sui

contenuti web. ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ± ±

Per ogni moduloè prevista

una pagina di apertura contenente:

✔ un indice delleunità didattiche

che compongono il modulo;

✔ leconoscenzee le abilità

che si andranno a conseguire.

019

M1.UD1

T IPOLOGIE DI COSTITUZIONE CORPOREA

Costituzione e caratteristiche

scheletriche Uomini (i) Donne (i) Longilinea: costituzione esile; ossa

piccole e legg

ere > 10,4 > 10,9

Normolinea: costituzione nor

male; ossa medie > 9,6 <10,4 > 9,9 <10,9 Brevilinea: costituzione r obusta; ossa grandi e pesanti < 9,6 < 9,9

INT ERVALLO DI RIFERIMENTO DEL PESO T

EORICO SECONDO LA STRUT T URA CORPOREA

Uomo

Donna Altezza (cm) Longilineo NormolineoBrevilineo

Altezza (cm) Longilinea NormolineaBrevilinea Peso (kg) Peso (kg) 167 55,9-59,9 58,6-64,4 62,3-70,3 155 44,9-48,6 47,2-52,6 50,8-58,1 168 56,5-60,6 59,2-65,1 62,9-71,1 156 45,4-49,1 47,7-53,2 51,3-58,6 169 57,2-61,3 59,9-65,8 63,6-72,0 157 46,0-49,6 48,2-53,7 51,9-59,1 170 57,9-62,0 60,7-66,6 64,3-72,9 158 46,5-50,2 48,8-54,3 52,4-59,7 171 58,6-62,7 61,4-67,4 65,1-73,8 159 47,1-50,7 49,3-54,8 53,0-60,2 172 59,4-63,4 62,1-68,3 66,0-74,7 160 47,6-51,2 49,9-55,3 53,5-60,8 173 60,1-64,2 62,8-69,1 66,9-75,5 161 48,2-51,8 50,4-56,0 54,0-61,5 174 60,8-64,9 63,5-69,9 67,6-76,2 162 48,7-52,3 51,0-56,8 54,6-62,2 175 61,5-65,6 64,2-70,6 68,3-76,9 163 49,2-52,9 51,5-57,5 55,2-62,9 176 62,2-66,4 64,9-71,3 69,0-77,6 164 49,8-53,4 52,0-58,2 55,9-63,7 177 62,9-67,3 65,7-72,0 69,7-78,4 165 50,3-53,9 52,6-58,9 56,7-64,4 178 63,6-68,2 66,4-72,8 70,4-79,1 166 50,8-54,6 53,3-59,8 57,3-65,1 179 64,4-68,9 67,1-73,6 71,2-80,0 167 51,4-55,3 54,0-60,7 58,1-65,8 180 65,1-69,6 67,8-74,5 71,9-80,9 168 52,0-56,0 54,7-61,5 58,8-66,5 181 65,8-70,3 68,5-75,4 72,7-81,8 169 52,7-56,8 55,4-62,2 59,5-67,2 182 66,5-71,0 69,2-76,3 73,6-82,7 170 53,4-57,5 56,1-62,9 60,2-67,9 183 67,2-71,8 69,9-77,2 74,5-83,6 171 54,1-58,2 56,8-63,6 60,9-68,6 184 67,9-72,5 70,7-78,1 75,2-84,5 172 54,8-58,9 57,5-64,3 61,6-69,3 185 68,6-73,2 71,4-79,0 75,9-85,4 173 55,5-59,6 58,3-65,1 62,3-70,1 186 69,4-74,0 72,1-79,9 76,7-86,2 174 56,3-60,3 59,0-65,8 63,1-70,8 187 70,1-74,9 72,8-80,8 77,6-87,1 175 57,0-61,0 59,7-66,5 63,8-71,5 188 70,8-75,8 73,5-81,7 78,5-88,0 176 57,7-61,9 60,4-67,2 64,5-67,2 189 71,5-76,5 74,4-82,6 79,4-88,9 177 58,4-62,8 61,1-67,8 65,2-73,2 190 72,2-77,2 75,3-83,5 80,3-89,8 178 59,1-63,6 61,8-68,6 65,9-74,1 Tabella 3 Tabella 4

Classi det` e pesi esemplificativi utilizzati nei LARN 2012 La composizione corporea Valutazione antropometrica dello stato di nutrizione WWW

COME LEGGERE IL TESTO

00

4

Il testo Scienza e Cultura dell’Alimentazione

appartiene alla collana

(7)

MODULO1 D IETOLOGIA E DIETOTERAPIA- D

IETA IN STATI PATOLOGICI, ALLERGIE E INTOLLERANZEALIMENTARI

084

I disturbi del comportamento alimentare

Il comportamento

alimentare e il rapporto con il cibo possono diventare talora così problematici da

de-terminare lo sviluppo

di Disturbi del Com-portamento Alimentar

e (DCA). Si tratta di una

se-rie di malattie sempre più diffuse, che sono rap-presentate in primo luogo da anoressia ner

vosa

e bulimia nervosa e che, nelle loro diverse forme, usano il corpo e il cibo per esprimere un disagio psi-cologico: esse par

tono dalla psiche,ma si ripercuo-tono sul corpo,provocandoconseguenze

fisiche an-che gravissime, an-che possonoportare, in alcuni casi, alla morte.Inoltre, talimalattie sono complesse,

sub-dole e difficili da trattar

e. In particolare,esse sono:

complesse in quanto

hanno origine dall’inter a-zione di diversi fattori (genetici, biologici,psico-logici, micro e macro-sociali),

che concorrono,con ruoli diversi,alla genesie alla perpetuazione

del-la madel-lattia;

subdole in quanto

colpiscono all’esordio in modo non evidentee si instaurano con

lentezza;

difficili da trattare perché, nonostantegli sfor-zi, non esiste ancora,per ciascunadi esse,un trat-tamento univ

oco e risolutivo. Fino a 15-20 anni

fa, i DCA si riscontravano ecce-zionalmente, mentre attualmentesono una realtà dif-fusa che pone pesantiproblematiche in ambito sia sanitario sia sociale.Essi interessano pr evalente-mente le adolescentie le giovani donneadulte (9 ma-lati su 10 sono disesso femminile)

anche se ormai non sono rare le forme tardive (30-40 anni) e pre-coci (preadolescenti

e bambine). Nonostantei dati siano sicuramente

sottostimati, si ritieneche in Ita-lia soffrano di anoressia

e bulimia nervosa circa 3 ra-gazze ogni 100 tra i 12 ei 25 anni, per un totaledi circa 120.000 per

sone, cui vanno aggiunti almeno altri 300.000 sogg

etti con forme cosiddette sub-cliniche o sotto soglia, cioè con manif

estazioni cli-niche incomplete o

meno gravi rispettoalle due for-me principali. L’anoressianervosa è consider

ata una malattia del“mondoindustrializzato”,anche se i primi casi accertati e riconosciuti

si riferiscono a epo-che antecedenti

ed è altamenteprobabile che tale disturbo esistessegià in epoca remota.Tale malattia è caratterizzata da un importante calo ponderale che porta il soggetto in una situazione

di sottopeso, ac-compagnato da:

●rifiuto di mantenere un peso adeguato per l’età e la statura;

intensa paura di acquistare peso o di diventare gras-si anche quando gras-si è sottopeso;

●alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo,

eccessiva influenza del peso e della forma delcorpo sui livelli di auto-stima, rifiuto di ammettere la gravità dell’attua-le condizione di sottopeso;

amenorrea (cioè assenza di

almeno tre cicli me-struali consecutivi). Il calo di peso è ottenutocon una alimentazione restrittiva fino al digiuno,sia riducendo o eliminan-do gli alimenti

considerati ipercalorici e ingrassanti, sia diminuendo la

quantità delle porzioni assunte. In alcuni casi,per ilcontrollo del pesosono adot-tati anche comportamenti

eliminativi (vomitoau-toindotto, abuso di lassativio diuretici) o una prati-ca eccessiva dell’attività fisica. La bulimia nervosa

,descritta per la prima volta dal-lo psichiatra Gerald Russell

nel 1979, è caratte-rizzata, invece, da:

presenza di abbuffate,cioè assunzione di grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo,ac-compagnata dalla sensazione

di perdere il controllo durante l’episodio(non riuscire a smettere di man-giare o a controllar

e che cosa e quanto si staman-giando);

ricorso a condotte

compensatorie ricorrenti, mes-se in atto per pr

evenire l’aumentodi peso che potrebbe conseguir

e all’eccessivo introito di cibo, quali digiuno, esercizio fisico eccessivo o com-portamenti di eliminazionecome vomito au-toindotto, abuso di lassativio diuretici;

eccessiva influenza sull’autostima

da parte del pro-prio peso e dell’immagine corporea. A questi disturbi più notie diffusi, si devono aggiun-gere due altre situazioni

delle quali è più difficilede-lineare i confini.La primaè costituita dal binge eating

disorder (disturboda alimentazioneincontrollata),

una malattia caratterizzata dal consumo di grandi quan-tità di cibo in un breve periodo e seguita da sentimenti di autodenigrazione. Essa

è presente con percentuali variabili dal 30 al 40% nei

soggetti obesi.Tale com-portamento, pur presentando

analogie con la sindrome bulimica, non è seguitoda comportamenticompen-satori e in esso è menopresente la preoccupazione per il peso corporeo e l’aspettofisico.La seconda sin-drome, denominata

dei disturbi del comporta-mento alimentare non altrimenti

specificati

(DANS) è costituita

da un insieme di disturbidel com-portamento alimentare di difficile inquadr

amento alla luce delle attuali conoscenze.

Anche se non è uffi-cialmente riconosciuta

dalla psichiatria, va infineri-cordata la ortoressia,termineintrodotto nel 1997 dal medico californiano Steven Bratman per indicar e un’ossessione

maniacale per il mangiare sano, con un’attenzione

abnorme alle regole alimentari,alla scel-ta del cibo e alle sue caratteristiche. Spesso l’ossessione di mangiare sano sping

e questi soggetti ad adottare diete rigide fino all’eliminazione

di gruppi di alimenti con rischi di carenze. Alimentazione

e salute

Gli approfondimenti Alimentazione e salute,

dove si trovano utili consigli salutistici, sono opportunamente

segnalati nel testo attraverso

l’apposito logo,

e sviluppati a fine unità didattica.

Al termine di ogni unità didattica

si trovano: la sintesidegli argomenti

trattati; una mappa concettuale

per facilitare lo studio attraverso l’organizzazione delle conoscenze

e gli esercizia le cui tipologie

permettono di svolgere diverse attività di ripasso.

UD3 Mappa

MODULO1 DIETOLOGIA E DIETOTERAPIA- DIETA IN STATI PATOLOGICI, ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI

DIETE IN STATI PATOLOGICI, ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI

DIETOTERAPIA DIETETICHE TIPOLOGIE E STATI PATOLOGICI ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI DIETA E TUMORI

DEFINIZIONE DIETA E OBESIT` DEFINIZIONE NUTRIZIONALIFATTORI PROTETTIVI

FINALIT` E DISLIPIDEMIEDIETA CLASSIFICAZIONE NUTRIZIONALIFATTORI FAVORENTI

PIANO

DIETETICO DIETA E DIABETEMELLITO IN ETICHETTAALLERGENI

DIETA E IPERTENSIONE ARTERIOSA DIETA SENZA GLUTINE 082 083 M1.UD3 RI VERO O FALSO

1)La stesura di una dieta ter

apeutica prevede la definizione dei fabbisogni di energia e nutrienti del sogg

etto per garantirne la copertura di tutte le necessità

2)In base alla distr ibuzione del g

rasso corporeo si distinguono due tipologie di obesità fondate sui v

alori della circonferenza del bacino

3)Le dislipidemie sono do

vute a difetti genetici dell’alimentazione

4)In caso di ipercolesterolemia e/o iper

trigliceridemia, il primo obiettivo da perseguire è la riduzione dell’appor

to calorico quotidiano per ottenere un calo ponderale

5)L’OMS ha stabilito il livello soglia di colester

olo nella dieta dell’adulto in 300 mg/dl

6)Il colesterolo fattore di r

ischio per l’aterosclerosi è quello trasportato nel sangue dalle lipopr

oteine ad alta densità HDL

7)Il diabete mellito è una malattia del meta bolismo glucidico car

atterizzata da iperglicemia, provocata dalla pr

oduzione insuf ficiente di insulina o dalla ridotta sensibilità all’or

mone

8)Il trattamento dietetico dell’iper

tensione prevede, in primo luogo, il calo ponderale e l’aumento dell’appor

to di sodio

9)In Italia il consumo medio gior naliero di sodio è di cir

ca 10 g di sale, mentre il fabbisogno gior

naliero è pari a 3-5 g

10)Fattori legati allo stile di vita,

al fumo e all’alimentazione, sono responsabili di circa il 70% del rischio di tumor

e

11)Le allergie alimentar

i comprendono tutte quelle r eazioni successiv

e all’assunzione di alimenti evidenziate da una r

eazione immunologica nor

male

12)Le intolleranze alimentar

i comprendono tutte le r eazioni che seguono l’ingestione di alimenti c

he non coinvolgono il sistema immunitar io

13)L’intolleranza al lattosio dipende dal def

icit di lattasi, l’enzima intestinale c he scinde il disaccar

ide lattosio nei suoi componenti glucosio e galattosio

14)Nei soggetti geneticamente pr

edisposti l’ingestione di alimenti contenenti glutine provoca una r

isposta infiammatoria a carico dell’intestino tenue, fino alla scompar

sa dei villi intestinali

15)La dieta senza glutine pr

esenta caratteristiche che la rendono insostituibile,

rigorosa, temporanea RISPOSTE APERTE

1)Quali sono le f inalità della dietoter

apia?

2)Obesità:

a) descrivi il grado di obesità tenendo conto dell’Indice di Massa Corpor ea; b) distingui le tipologie di obesità in r

iferimento ai valori della circonferenza addominale.

3)Descrivi i fattori che inf

luenzano, accrescendolo, il livello di colester olemia.

4)Commenta le raccomandazioni dietetic

he da adottare nella celiachia.

5)Spiega la differenza tra allergie e intoller

anze alimentari riportando alcuni esempi.

V F F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V F V E s e r c i z i UD3 Sintesi 081 M1.UD3

Nellambito della patolog ia, la dieta acquista il signif

icato di dietoterapia

o terapia dietetica, che valuta quali pos

sono essere gli adattame nti

qualitativi e quantita

tivi da apportare alla dieta fisiol ogica, in relazione

agli effettivi stati patologico, clinico, metabolico e nutr

izionale del sog

-getto.

●Lobesit` non ` soltanto un problema

estetico, ma una vera m

alat-tia, in quanto leccesso pondera

le ` responsabile direttamente o in-direttamente di nume

rosi problemi di salute a ca rico di molti

orga-ni e apparati. La terapia dellobesit` fina

lizzata al calo pond erale pr

e-vede lattuazione di strategie dive

rse, da valutare anche inragione del-lentit`delleccesso di p

eso. Tuttavia, sono f ondamentali le

modifi-cazioni da apportare alle abitudini alime

ntari e quelle relative a llo

sti-le di vita, con lincr emento dellattiv

it` fisica. Le dislipidemiesono alterazioni d

ei lipidiplasmatici colesterolo e

tri-gliceridi. Misure dietetiche adeguate, affia

ncate a unattivit` fisica moderata ma costante, a

iutano a control lare sia i livelli di colesterole

mia

sia di trigliceridemia. Il diabete mellito ` una malattia

del metabolismo glucidico ca

ratte-rizzata da conce ntrazioni elevate d

i glucosio nel sangue ip erglicemia.

Il trattamento d ietetico prevede in p

rimo luogo il calo ponderale.

Anche nel caso d

ellipertensione arteriosa, che consiste nellaume n-to della pressione vasale d

el sangue, al di sop ra dei valori cons idera-ti normali, il calo p

onderale ` il primo obiettivo de l trattamento die-tetico.

●Le diete iposodiche sono i r egimi dietetici in cui l

apporto di sodio `

controllato e ridotto rispetto a llingestione abitual

e.

●Le allergie e le

intolleranze alimentari fanno p arte delle cosiddette Rea -zioni Avverse da Alimenti RAA, che

comprendono tutte le rispos te

pericolose per la salute che compa

iono dopo linge stione di alimenti.

La celiachia ` unintoller

anza permanente al glutine: nei soggetti g

e-neticamente pre

disposti, lingestionedi alime nti contenenti g

lutine

provoca una risposta infiammator ia a carico dellintes

tino tenue, fino

alla scomparsa de i villi intestinali.

●Per quanto i me ccanismi responsa

bili delrapporto dieta-tumori

sia-no ancora poco noti e non pe rfettamente sicur

i, si pu` ipotizzare che

gli alimenti siano in grado di s

volgere ruoli protettivi o favorenti

nel-lo sviluppo di una

neoplasia. Le raccomandazion i del 2007 formul

a-te dal Fondo Mond iale per la Rice

rca sul Cancro WCRF, riguard

a-no lo stile di vita per la preve nzione dei tumori.

APPENDICE CALC OLA MANUALMENT E IL T UO INDICE DI MASS A C ORPOREA (IMC) Altezza(cm) Peso (kg) 45,3 47,6 49,8 52,1 54,4 56,7 58,9 61,2 63,5 65,7 68,0 70,3 72,5 74,8 77,1 79,3 81,6 83,9 86,1 88,4 90,7 92,9 95,2 97,5 99,7 102,0 104,3 106,5 108,8 111,3 113,4 152 20 21 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 154 19 20 21 22 23 24 25 26 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 43 44 45 46 47 157 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 160 18 19 19 20 21 22 23 24 25 26 27 27 28 29 30 31 32 33 34 35 35 36 37 38 39 40 41 42 43 42 44 162 17 18 19 20 21 21 22 23 24 25 26 27 27 28 29 30 31 32 33 33 34 35 36 37 38 39 39 40 41 42 43 165 17 17 18 19 20 21 22 22 23 24 25 26 27 27 28 29 30 31 32 32 33 34 35 36 37 37 38 39 40 41 42 167 16 17 18 19 19 20 21 22 23 23 24 25 26 27 27 28 29 30 31 31 32 33 34 35 36 36 37 38 39 40 40 170 16 16 17 18 19 20 20 21 22 23 23 24 25 26 27 27 28 29 30 31 31 32 33 34 34 35 36 37 38 38 39 172 15 16 17 17 18 19 20 21 21 22 23 24 24 25 26 27 27 28 29 30 30 31 32 33 33 34 35 36 36 37 38 175 15 16 16 17 18 18 19 20 21 21 22 23 24 24 25 26 27 27 28 29 30 30 31 32 32 33 34 35 35 36 37 177 14 15 16 17 17 18 19 19 20 21 22 22 23 24 24 25 26 27 27 28 29 29 30 31 32 32 33 34 34 35 36 180 14 15 15 16 17 17 18 19 20 20 21 22 22 23 24 24 25 26 26 27 28 29 29 30 31 31 32 33 33 34 35 182 14 14 15 16 16 17 18 18 19 20 20 21 22 22 23 24 24 25 26 26 27 28 28 29 30 31 31 32 33 33 34 185 13 14 15 15 16 16 17 18 18 19 20 20 21 22 22 23 24 24 25 26 26 27 28 28 29 30 30 31 32 32 33 187 13 13 14 15 15 16 17 17 18 19 19 20 21 21 22 22 23 24 24 25 26 26 27 28 28 29 30 30 31 31 32 190 12 13 14 14 15 16 16 17 17 18 19 19 20 21 21 22 22 23 24 24 25 26 26 27 27 28 29 29 30 31 31 193 12 13 13 14 15 15 16 16 17 18 18 19 19 20 21 21 22 23 23 24 24 25 26 26 27 27 28 29 29 30 30 256 → Dietologia e dietoterapia In Appendicesono proposte ulteriori tabelle operative.

Questo libro di testo è pubblicato in forma mista

in-terattiva (cartacea + web), conformemente a

quan-to disposquan-to dalla normativa sulle adozioni dei libri di testo. Collegandosi al sito dell’Editrice San Marco (www.editricesanmarco.it), è possibile scaricare il materiale

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(8)

I

NDICE

00

6

MODULO 1 - DIETOLOGIA

E DIETOTERAPIA... 11

✔ UNITÀ DIDATTICA 1 - DIETA RAZIONALE

ED EQUILIBRATA... 12

Dietetica e dietoterapia 12

La dieta equilibrata 13

Il peso corporeo teorico 14

Le modalità operative per il calcolo

del peso corporeo teorico 15 Le modalità operative per il calcolo della struttura

corporea 18

www. Classi d’età e pesi esemplificativi utilizzati nei LARN 2012

www. La composizione corporea www.Valutazione antropometrica dello stato di nutrizione

Il fabbisogno energetico totale giornaliero 20

Le modalità operative per il calcolo

del fabbisogno energetico 21

L’impostazione della composizione

in nutrienti 23

L’impostazione dei pasti

e la scelta degli alimenti 25

Sintesi 27

Mappa 28

Esercizi 29

Alimentazione e salute:

La dieta equilibrata: momenti operativi 30

✔ UNITÀ DIDATTICA 2 - DIETA NELLE DIVERSE

ETÀ E NEGLI STATI FISIOLOGICI PARTICOLARI... 32

L’alimentazione in età pediatrica 32 L’alimentazione nel primo anno di vita:

l’allattamento al seno e artificiale 33 www. I costituenti del latte materno

I vantaggi dell’allattamento al seno 34

I fabbisogni dei primi 3-4 mesi di vita 35

L’alimentazione nel primo anno di vita:

il divezzamento 36

Le finalità del divezzamento 36

I fabbisogni del secondo semestre di vita 37

L’alimentazione nell’età prescolare e scolare

(seconda e terza infanzia) 39

L’alimentazione nell’adolescenza 40 L’alimentazione dell’anziano 42 www. La malnutrizione nell’anziano I fabbisogni di nutrienti 43 Fabbisogno energetico 43 Nutrienti 43 I consigli dietetici 44 L’alimentazione in gravidanza 45 La pianificazione dell’alimentazione in gravidanza 46

La gravidanza e il peso corporeo 46 La gravidanza e il fabbisogno di nutrienti 46 Alcuni consigli dietetici in gravidanza 48

L’alimentazione nell’allattamento 48 La dieta nell’attività sportiva 51

I fabbisogni nutrizionali 51

www. L’alimentazione per la pratica sportiva

La dieta nelle collettività 53

La ristorazione scolastica 53

La ristorazione ospedaliera 55

Il vitto comune dei pazienti adulti 55 Il vitto comune dei pazienti pediatrici 56 Le diete standard 56

Sintesi 58

Mappa 59

Esercizi 60

Alimentazione e salute: La ristorazione

nelle strutture assistenziali per anziani 61

✔ UNITÀ DIDATTICA 3 - DIETA IN STATI PATOLOGICI,

ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI... 62

Terapia dietetica 62

La dieta e l’obesità 63

La dieta e le dislipidemie 65

L’ipercolesterolemia 65

La colesterolemia e il rischio di aterosclerosi 66

Le raccomandazioni dietetiche 66

La dieta e il diabete mellito 67

Le raccomandazioni dietetiche 67

La dieta e l’ipertensione arteriosa 69

Le raccomandazioni dietetiche 69

Le diete iposodiche 70

Le raccomandazioni dietetiche 70

Le allergie e le intolleranze alimentari 71 www. La dieta ipoproteica

Le allergie alimentari 72

Le intolleranze alimentari 73

L’intolleranza al lattosio 74

La dieta senza glutine 75

La celiachia 75

www. La dieta senza glutine: quali alimenti

Le raccomandazioni dietetiche 76

Gli allergeni in etichetta 77

La dieta e i tumori 78

I fattori nutrizionali ad azione favorente 78

www. Neoplasie: possibili cause, ruolo degli alimenti e alimenti protettivi www. Codice europeo contro il cancro

I fattori nutrizionali protettivi 79

Sintesi 81

Mappa 82

Esercizi 83

Alimentazione e salute: I disturbi del

comportamento alimentare 84

(9)

00

7

MODULO - 2 IGIENE E SICUREZZA

ALIMENTARE... 87

✔ UNITÀ DIDATTICA 1 - LE CONTAMINAZIONI

DEGLI ALIMENTI... 88

Gli agenti contaminanti 88

La contaminazione fisica 89

La contaminazione particellare 89

La contaminazione radioattiva 89

La contaminazione chimica 91

I rischi per la salute 92

La contaminazione da metalli pesanti 92

La contaminazione da mercurio 93 La contaminazione da piombo 94 La contaminazione da cadmio 95

La contaminazione da fitofarmaci e fertilizzanti 95

www. I fitofarmaci: rischi igienico sanitari www. La classificazione dei fitofarmaci www. Gli antibiotici

www. Gli anabolizzanti

La contaminazione da zoofarmaci 97

La contaminazione da contenitori

o imballaggi per alimenti 97

www. Il packaging nei diversi materiali: vetro, ceramica, plastica, metallo, carta e cartone

I contenitori: istruzioni e consigli per l’uso 98

Le micotossine 98

Micotossine e alimenti 99

I fattori antinutrizionali 100

Le contaminazioni da agenti biologici 102

Le vie di contaminazione: veicoli e vettori 102

I prioni 103

www. La scrapie

I virus 104

I batteri 105

www. La cellula batterica: organizzazione biologico-strutturale

Le spore batteriche: forme di resistenza 106

I prodotti del metabolismo batterico: le tossine 106

I funghi microscopici 107

Le muffe e i lieviti: rapporti con gli alimenti 107

www. Le muffe www. I lieviti

I fattori che condizionano la crescita

dei microrganismi 108

La disponibilità di sostanze nutritive 109

La temperatura 109

Il tempo 110

Il pH 110

La presenza o l’assenza di ossigeno 111

La disponibilità di acqua 112

La presenza di sostanze inibenti 112

Il rapporto dei microrganismi con gli alimenti 113

Sintesi 114

Mappa 115

Esercizi 116

Alimentazione e salute: La catena alimentare 117

✔ UNITÀ DIDATTICA 2 - LE MALATTIE

DI ORIGINE ALIMENTARE... 118

Le principali malattie trasmesse

da alimenti (MTA) 118

Epidemiologia delle MTA 119

Le malattie alimentari da contaminazione biologica 120

L’intossicazione stafilococcica 120 Intossicazione botulinica o botulismo 122 La salmonellosi 123 La tossinfezione da Clostridium perfringens 125 La tossinfezione da Bacillus cereus 125

Le malattie alimentari da patogeni

emergenti o “riemergenti” 126

La Listeria monocytogenes 127

www. Altri agenti patogeni, emergenti o riemergenti

L’Escherichia coli 0157:H7 128

Malattie da prioni o encefalopatie

spongiformi trasmissibili (TSE) 128

L’encefalopatia spongiforme bovina (BSE) 129

Le malattie di origine virale a trasmissione

alimentare: le epatiti 130

L’epatite A 131 L’epatite E 131

Le parassitosi o infestazioni alimentari 132 www. Parassitosi da protozoi: la toxoplasmosi

I protozoi 132 Gli elminti 132 Le teniasi 133 L’echinococcosi 134 La trichinosi 135 Sintesi 136 Mappa 137 Esercizi 138 Alimentazione e salute: Il morbo di Creutzfeldt-Jakob (CJD) 139

✔ UNITÀ DIDATTICA 3 - LE CERTIFICAZIONI

DI QUALITÀ E IL SISTEMA HACCP... 140

Gli alimenti di qualità 140

www. Marchi di qualità dei vini

Le certificazioni di qualità 141

Le certificazioni di tipicità dei prodotti

agroalimentari 141

La Denominazione d’Origine Protetta (DOP) 142 L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) 142 I prodotti DOP e IGP: quali differenze? 142 La Specialità Tradizionale Garantita (STG)

o Attestazione di Specificità (AS) 143 Gli alimenti biologici 144

www. Le principali cratteristiche delle tecniche colturali dei prodotti biologici

(10)

I

NDICE

00

8

Le Denominazioni Comunali (De.Co.) 147

www. Il Ministero delle Politiche Agricole,

Alimentari e Forestali si esprime riguardo ai prodotti

Le certificazioni volontarie:

Slow Food e Arca del Gusto 147

La filiera e la qualità ambientale 148

La storia e le finalità dell’HACCP 149 Le applicazioni dell’HACCP 149

Le fasi preliminari 149

I sette principi 151

Il Piano di Autocontrollo HACCP 154

Lo sviluppo di un piano di autocontrollo 154

La strategia europea per la sicurezza alimentare 155 www. La tracciabilità e la rintracciabilità

La sicurezza alimentare: aspetti normativi 155

Il Pacchetto Igiene 2004 156

Sintesi 157

Mappa 158

Esercizi 159

Alimentazione e salute: La nutrizione

per l’uomo nel rispetto della terra 160

MODULO 3 - IGIENE, SICUREZZA E

BENESSERE NELL’AMBIENTE DI LAVORO.... 161

✔ UNITÀ DIDATTICA 1 - L’IGIENE DELL’AMBIENTE DI

LAVORO E DEL PERSONALE... 162

L’igiene dei locali e delle attrezzature 162 Le operazioni di sanificazione degli ambienti

e delle attrezzature 163

Le operazioni di pulizia 163

Le tipologie di sporco 165

Le operazioni di disinfezione 165

La disinfestazione 166

L’igiene del personale: servizi

per l’enogastronomia 167

L’igiene del personale: servizi per l’ospitalità

alberghiera 169

Sintesi 170

Mappa 171

Esercizi 172

Alimentazione e salute: La gestione

degli sprechi nelle aziende ristorative 173

✔ UNITÀ DIDATTICA 2 - LA SICUREZZA E LA SALUTE

NELL’AMBIENTE DI LAVORO ... 174

Sicurezza, salute e lavoro 174

Sicurezza: figure di riferimento 174

Datore di lavoro: obblighi 174 Lavoratori: doveri 175

Documento di Valutazione dei Rischi 176

I luoghi di lavoro: requisiti di salute

e di sicurezza 176

www. La sicurezza nei laboratori di enogastronomia e negli ambienti di accoglienza turistica

Il rischio di incendio e attrezzature antincendio 178 www. Le sostanze con azione estinguente

Il primo soccorso 179

Infortuni traumatici 179

Infortuni non traumatici 182

Sintesi 183

Mappa 184

Esercizi 185

Alimentazione e salute:

I falsi made in Italy sono un pericolo

per la salute 186

MODULO 4 - ALIMENTI

E BIOTECNOLOGIE... 187

✔ UNITÀ DIDATTICA 1 - GLI ALIMENTI

E LE BEVANDE... 188

Gli alimenti: aspetti generali 188

Come classificare gli alimenti 189

La classificazione nutrizionale degli alimenti 191

I gruppi alimentari 191

www. Aspetti merceologici e nutrizionali degli alimenti

Le bevande: aspetti generali 194

Le bevande analcoliche 194

www. Qualcosa in più sulle bevande

Le bevande nervine 195

www. Gli effetti delle bevande nervine www. Le bevande fermentate alcoliche

Le bevande alcoliche 196 Alcol e rischi 196 Alcol e dieta 198 Il paradosso francese 198 I numeri dell’alcol 200 Il metabolismo dell’alcol 201 Sintesi 203

(11)

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Mappa 204

Esercizi 205

✔ UNITÀ DIDATTICA 2 - I NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI

E LE TENDENZE INNOVATIVE DI FILIERA ... 206

I nuovi prodotti alimentari: aspetti generali 206

Gli alimenti integrali 207

Gli alimenti leggeri o light 208

Le caratteristiche organolettiche

e nutrizionali dei prodotti light 209

Gli alimenti fortificati, arricchiti

e supplementati 210

Quando e che cosa aggiungere 210

Gli alimenti funzionali (functional food) 211

Le categorie e le proprietà degli alimenti funzionali 212

www. Il Regolamento CE n. 1924/2006

Gli aspetti normativi 214

I prodotti dietetici 215

I prodotti destinati ad alimentazione

particolare 215

Gli integratori alimentari 216

L’etichetta e gli obblighi di legge 217

Cibo e biotecnologie 219

www. Biotecnologie: imballaggi attivi e intelligenti

www. Rischi e benefici potenziali associati agli OGM

Gli Organismi Geneticamente

Modificati (OGM) 219

OGM: etichettatura e scelta consapevole 221

www. I prodotti OGM in commercio

Gli alimenti innovativi (novel food) 222

L’informazione al consumatore: caratteristiche e impieghi dei novel food 223

I sistemi innovativi nella filiera alimentare:

le gamme 224

Sintesi 226

Mappa 227

Esercizi 228

MODULO 5 - CONSUETUDINI ALIMENTARI:

CULTURA E RELIGIONE...229

✔ UNITÀ DIDATTICA 1 - LE DIETE DI

ALTRE CULTURE ... 230

Il mondo: un mosaico di culture e sapori 230

Le culture alimentari europee 230

www. La gastronomia delle Regioni d’Italia

Le culture alimentari nel mondo 232

La cucina cinese 232 La cucina indiana 234 La cucina araba 235 La cucina americana 237 Sintesi 238 Mappa 239 Esercizi 240 Alimentazione e salute: Le proprietà delle spezie e

delle erbe aromatiche 241

✔ UNITÀ DIDATTICA 2 - ABITUDINI ALIMENTARI

NELLE GRANDI RELIGIONI... 242

L’alimentazione è un atto sacro 242

Cibo e religione ebraica 243

Kasherut: le regole per l’alimentazione 243

Macellazione rituale: shechitàh 244

Il cibo nelle festività ebraiche 245

www. Le motivazioni dei divieti alimentari

Cibo e religione islamica 246

La macellazione secondo la Sharia 247

Il digiuno islamico 247

Cibo e religione cristiano-cattolica 247

Astinenza e digiuno 248

La spiritualità monastica 249

Il cibo nella religione cristiano-ortodossa 249 www. Le quattro Quaresime

della chiesa ortodossa

Norme bibliche di altre religioni cristiane 249 Cibo e religioni orientali 250

Sintesi 252

Mappa 253

Esercizi 254

APPENDICE ... 255

Dietologia e dietoterapia 256

Igiene e sicurezza alimentare 258

LARN 262

(12)

I

NDICE TABELLE

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Classificazione internazionale dello stato di nutrizione di soggetti adulti in base all’IMC (OMS, 1997) ... 16

Valori di IMC e grado di rischio per la salute dell’organismo ... 17

Tipologie di costituzione corporea... 19

Intervallo di riferimento del peso teorico secondo la struttura corporea... 19

Fasce di valori di fabbisogno energetico per adulti italiani (18-60 anni) in funzione del peso e del tipo di attività condotta... 20

Equazioni per il calcolo del metabolismo basale (MB = kcal/die) mediante equazioni specifiche per sesso, fasce di età e peso corporeo (pc = kg) Esempio di distribuzione giornaliera dei pasti ... 26

Composizione del latte materno e del latte vaccino ... 35

Introduzione progressiva degli alimenti nel divezzamento ... 37

Consumo indicativo di alimenti a 1 anno di età ... 38

Consumo indicativo di alimenti a 2 anni di età ... 38

“Giornata tipo” di alimentazione nelle diverse fasce di età ... 40

Consumo indicativo di alimenti da 11 a 19 anni ... 42

Anziano e malnutrizione: modificazioni fisiologiche e principali cause... 45

Alimenti da preferire in gravidanza... 49

Alimenti da evitare in gravidanza... 49

Fabbisogno energetico durante l’allattamento ... 50

Alcuni consigli dietetici in allattamento (sovrapponibili a quanto detto per la gravidanza) ... 50

Alterazioni dovute alla disidratazione ... 52

Menu autunno-inverno. Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado... 54

Sovrappeso e obesità: raccomandazioni dietetiche ... 64

Classificazione della pressione arteriosa... 69

Istamina e alimenti... 73

Alimenti ricchi di tiratina... 73

Elenco degli allergeni per i quali sussiste l’obbligo di indicazione in etichetta... 78

Indice glicemico (IG) di alcuni alimenti ... 86

Tossicità dei metalli... 93

Le principali micotossine, i loro effetti e gli alimenti associati... 100

Principali fattori antinutrizionali... 101

Temperature e gruppi di microrganismi... 110

Valore di pH di alcuni alimenti ... 111

Valori minimi e massimi di pH per alcuni microrganismi ... 111

Le dieci regole per preparare cibi sicuri e prevenire le MTA (OMS)... 119

Enti di controllo e certificatori del biologico autorizzati dal MIPAAF, loro codice identificativo e logo ... 145

Esempio di programma di igiene aziendale ... 166

La classificazione degli incendi... 178

Classificazione degli alimenti in base alla funzione ... 190

I cinque gruppi alimentari dell’INRAN (2003) ... 192

I sette gruppi alimentari dell’INRAN (1992) ... 192

LARN 2012 – Standard quantitativi delle porzioni... 193

Numero consigliato di porzioni giornaliere... 194

Effetti clinici nell’arco della prima ora in seguito all’assunzione di alcolici in condizioni di digiuno... 197

Quantità di alcol e apporto calorico di alcune bevande alcoliche ... 201

Tipologie di alimenti light più diffuse ... 209

Tipologie di arricchimento in alcuni prodotti alimentari presenti in commercio ... 211

Alcuni alimenti funzionali... 212

Microrganismi utilizzati nella produzione di alimenti probiotici ... 212

Differenze tra integratori, prodotti dietetici e farmaci... 218

Concentrazione delle coltivazioni OGM nel mondo ... 220

Cucina e religioni... 251

Calcolo manuale dell’Indice di Massa Corporea (IMC) ... 256

Livelli di attività fisica da utilizzare per la stima del fabbisogno energetico per sesso e classe di età ... 257

Classificazione dei livelli plasmatici dei lipidi ... 257

Analisi dei rischi – Ricevimento merci ... 258

Gruppi di microrganismi associati con gli alimenti... 260

Le definizioni dell’HACCP... 261

(13)

Unità Didattica 2

Dieta nelle diverse età

e negli stati fisiologici particolari

Unità Didattica 3

Dieta in stati patologici,

allergie e intolleranze alimentari

Unità Didattica 1

Dieta razionale ed equilibrata

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MODULO 1

CONOSCENZE ABILITÀ

✔ Conoscere i principi di dietologia.

✔ Conoscere le linee generali per l’ elaborazione

di una dieta equilibrata.

✔ Conoscere i componenti del fabbisogno

ener-getico totale dell’organismo.

✔ Conoscere le modalità operative per il calcolo

del peso corporeo teorico, del metabolismo ba-sale e del fabbisogno energetico totale dell’or-ganismo.

✔ Conoscere le caratteristiche di una dieta

equi-librata nelle varie condizioni fisiologiche.

✔ Conoscere i principi di dietoterapia.

✔ Conoscere le indicazioni di una dieta razionale

ed equilibrata nelle principali patologie.

✔ Conoscere allergie, intolleranze alimentari e

malattie correlate all’alimentazione.

✔ Saper utilizzare correttamente la

terminolo-gia specifica.

✔ Saper leggere e utilizzare correttamente

ta-belle e formule per l’elaborazione di una dieta equilibrata, per il peso corporeo teo-rico e per il fabbisogno energetico totale di un individuo sano.

✔ Saper spiegare le indicazioni di modelli

ali-mentari da preferire per promuovere e man-tenere il benessere dell’organismo umano

✔ Saper formulare menu funzionali alle

esi-genze fisiologiche o patologiche.

✔ Saper scegliere menu adatti al contesto

(14)

UD 1

DIETETICA E DIETOTERAPIA

La dieteticaè il settore applicativo della Scienza dell’Alimentazione, in quanto ne mette in pratica le acquisizioni riguardanti alimenti e nutrienti, traducendole in regole dietetiche adattate al singolo sog-getto o a gruppi di popolazione (dieta equilibrata, dieta fisiologica). Pertanto, essa si rivolge al soggetto sano che si trova in diverse si-tuazioni fisiologiche (età pediatrica, gravidanza e allattamento, adulto, anziano, atleta) con lo scopo di:

● garantire gli introiti nutrizionali corretti e adatti alla copertura

dei fabbisogni di energia e nutrienti;

● prevenire carenze o eccessi nutrizionali che possono essere

re-sponsabili dell’insorgenza di malattie.

La dietoterapia, invece, considera l’impiego di un regime dietetico come strumento di cura (terapia) delle malattie o delle loro compli-canze, per il ripristino e il mantenimento dello stato di salute: la dietoterapia, infatti, è parte integrante del trattamento di molte pa-tologie e, a volte, rappresenta l’unico (o il primo) approccio tera-peutico. Di conseguenza, questa disciplina valuta le modificazioni qualitative e/o quantitative che occorre apportare alla dieta fisiolo-gica in presenza di stati di malattia, tenendo conto delle diverse esi-genze nutrizionali dei pazienti, a loro volta condizionate da:

● stato di nutrizione;

● efficienza funzionale degli organi;

● patologia in atto; ● squilibri metabolici.

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12

UD 1

D

IETA RAZIONALE

ED EQUILIBRATA

La dietetica` una branca della medicina che studia i regimi alimentari pi` idonei allorganismo per mantenerlo in uno stato di benessere.

❰ ❰ ❰ ❰

La dietoterapia ` un metodo di cura basato sulladozione di una particolare dieta, adatta a equilibrare gli squilibri metabolici causati dalla malattia da curare.

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corporeo, come spesso, erroneamente,

viene inteso. Nel linguaggio comune, infatti,

l’espressione “da domani mi metto a dieta” lascia

sottinteso l’intento “per dimagrire”. In realtà, il termine

dieta è sinonimo di

alimentazione equilibrata

, quella,

cioè, che ciascuno di noi dovrebbe seguire

quotidianamente per mantenere il proprio

benessere. Come disse Ippocrate (460-377 a.C.):

“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose

di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né

in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute”.

(15)

Mentre in alcuni casi la dietoterapia rispetta i principi generali e la distribuzione in nutrienti della dieta fisio-logica, tanto da essere soltanto una sua applica-zione rigorosa, in altri casi essa si configura come una sorta di “errore calcolato”, in quanto può proporre modifiche teorica-mente peggiorative rispetto al modello di dieta fisiologica, limitando o modificando l’apporto di alcuni nutrienti.

LA DIETA EQUILIBRATA

Una definizione adeguata e corretta di dieta può essere

quella che la considera come “l’insieme degli alimenti che l’organi-smo deve assumere quotidianamente per assicurarsi il fabbisogno materiale ed energetico, così da mantenerne lo stato di benessere, prevenendo, inoltre, lo sviluppo di patologie legate a eventuali ca-renze o eccessi nutrizionali”. La formulazione di un programma die-tetico individuale, tale che copra tutti i fabbisogni di energia e di nutrienti, coinvolge diverse competenze.

In primo luogo occorre definire i fabbisogni in energia e

nu-trienti in relazione a variabili fisiologiche (età, sesso, attività fisica

e lavorativa), facendo riferimento agli standard nutrizionali rap-presentati dai livelli di assunzione raccomandati e fissati da comi-tati di esperti: in Italia tale riferimento è rappresentato dai LARN.

(Appendice: LARN 2012).

Sulla base del fabbisogno energetico viene poi definita la

ripar-tizione percentuale dei principi alimentari calorici, in

modo tale da garantire sia il fabbisogno energetico, sia quello pla-stico e il fabbisogno degli altri principi alimentari non calorici (vitamine, sali minerali e acqua).

● In seguito, l’attuazione pratica delle raccomandazioni nutrizionali

prevede la stesura di un piano dietetico contenente le scelte ali-mentari (dai nutrienti agli alimenti): questa procedura presup-pone la conoscenza della composizione chimica degli alimenti, facendo riferimento anche alla classificazione degli alimenti in

gruppi (suddivisione in base alla

somi-glianza della composizione chimica e delle funzioni nutrizionali).

● Per realizzare la “traduzione” delle

racco-mandazioni nutrizionali in comportamenti ali-mentari, ci si può riferire, inoltre, alle spe-cifiche Linee guida per una sana

ali-mentazione e alle piramidi alimentari che

forniscono le indicazioni riguardanti la scel-ta degli alimenti, la loro distribuzione e la combinazione in cui si trovano nelle diver-se porzioni alimentari, nonché la frequenza di consumo. A questo proposito occorre con-siderare sia le porzioni standard o consigliate per alcuni alimenti, sia la grammatura dei pro-dotti confezionati commerciali.

M1.UD1

Nel caso di soggetti celiaci, ` necessario abolire tutti i prodotti contenenti glutine, sostituendoli con alimenti alternativi, ma

nutrizionalmente equivalenti.

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13

Anche le variabili culturali possono influenzare la formulazione di un

programma dietetico. Il cibo `, infatti, uno degli elementi culturali per eccellenza, in quanto il rifiuto di alcuni alimenti e la preferenza accordata ad altri, nonch´ la strutturazione dei pasti stessi nella foto una tipica colazione allinglese , hanno spesso origini culturali.

(16)

M

ODULO

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IETOLOGIA E DIETOTERAPIA

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IETA RAZIONALE ED EQUILIBRATA

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14

Infine, occorre tenere conto di altre variabili individuali (abi-tudini, gusti e preferenze, stili di vita), economiche e sociali (disponibilità economica,condizioni sociali,disponibilità e sta-gionalità degli alimenti) oltre che culturali (aspetti etnici e re-ligiosi). A questo proposito, per conoscere le caratteristiche dell’alimentazione abituale,è utile che il soggetto interessato compili un diario alimentare.

Il peso corporeo teorico

La composizione quantitativa e qualitativa della dieta equili-brata deve basarsi sulle caratteristiche fisiologiche individuali; tuttavia,il calcolo dei fabbisogni di un soggetto tiene conto del-l’individuo medio di riferimento, pur nell’ambito dei limiti di varia-bilità che si possono riscontrare nella realtà.

Alcuni dati fondamentali da conoscere sono i parametri

antropo-metrici rappresentati da peso e altezza,mediante i quali è possibile

stabilire se l’individuo si colloca all’interno delle valutazioni ritenu-te“normali”. L’utilizzo di formule o di tabelle, relativamente a questi parametri,consente,infatti,di determinare il peso teorico,detto an-che ideale oppure desiderabile, per un certo individuo, pur con tut-ti i limitut-ti di tale definizione. Si tratta, infattut-ti, di un concetto difficile da individuare su base scientifica, il quale indica, comunque, il peso

corporeo che un soggetto dovrebbe avere per mantenere una struttura fisica ben proporzionata e in salute.

In generale,secondo i fisiologi,si parla di peso ideale dell’organismo facendo riferimento al periodo di vita che corrisponde al termine del-la crescita, cioè intorno ai 18-20 anni.Tuttavia, è bene ricordare che ogni individuo possiede il suo peso teorico, il cui limite di accetta-bilità dipende da alcuni parametri di riferimento:

l’altezza, che è direttamente proporzionale al peso corporeo;

l’età, in quanto la relazione tra peso corporeo ed età si evidenzia

con l’aumento proporzionale del peso durante la crescita,che con-tinua fino ai 20 anni; si assiste poi a una fase di pausa che coinci-de con l’età adulta e, infine, con l’avanzare coinci-dell’età, si verifica una riduzione fisiologica del peso a causa della diminuzione delle masse ossea e muscolare, anche se tale calo è compensato dall’aumento dei pannicoli adiposi;

il sesso,a parità di altri parametri e per

mo-tivi morfologici, in quanto il corpo fem-minile è più ricco di tessuto adiposo e più povero di massa muscolare, tanto che le donne hanno un peso corporeo minore

degli uomini;

la struttura corporea, che è distinta

in tre tipologie (longilinea, normolinea e brevilinea) e che può fare variare note-volmente il peso di due persone che han-no altri parametri di riferimento uguali.

Inoltre, possono influenzare il valore del peso ideale ulte-riori fattori, come lo sviluppo della massa muscolare (è il caso de-gli atleti), le condizioni patologiche (osteoporosi, alterazioni fun-zionali della tiroide, edemi) o fisiologiche particolari (gravidan-za e allattamento).

Essendo il termine dieta sinonimo di regime alimentare, ognuno di noi ` a dieta, in quanto si alimenta secondo le personali esigenze nutrizionali.

Lo sviluppo della massa muscolare influenza la determinazione del peso ideale.

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