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La teatralizzazione del discorso lirico nella poesia del primo Novecento: Corazzini, Gozzano, Soffici

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Academic year: 2021

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Indice Premessa

1. La poesia e la scena latente pp. 1-7 2. Note sul metodo pp. 7-11

Parte I

“Un odore stranamente vuoto”: la poesia del primo Novecento e le maschere dell’io.

Capitolo I

La teatralizzazione del discorso lirico nel primo Novecento

1. La poesia moderna dalla “serietà narcisistica” alla necessità di mascheramento pp. 13-17 2. Modi e forme di teatralizzazione pp. 17-31 3. La poesia e il teatro (1900-1915): caratteri generali e tangenze pp. 31-32 3.1 Il Crepuscolarismo e il Futurismo “eroico” pp. 32-38 3.2 Il teatro italiano in età giolittiana: tra regionalismi e apertura europea pp. 39-47 3.3 Riflessi del teatro primonovecentesco sulla poesia futurista e crepuscolare

3.3.1 I crepuscolari e il teatro coevo pp. 48-56 3.3.2 I poeti futuristi di “Lacerba”, tra Circo e Varietà pp. 56-65

Capitolo II

Il simbolismo teatrale di Sergio Corazzini

2.1 Sergio Corazzini o il grado zero del crepuscolarismo pp. 66-68 2.2. Prove di teatro in dialetto e in lingua

2.2. 1 Il dialogo e il coro nelle poesie romanesche pp. 69-74 2.2.2 Il colloquio con l’anima: l’influenza della poesia medioevale pp. 74-88 2.3. Una prima sezione del “teatrino corazziniano”: La Madonna e il suo lampioncello

pp. 89-92 2.4. Un dialogo corale: Sonata in bianco minore pp. 92-98 2.5. Libro per la sera della domenica: la commedia dei burattini pp. 98-103 2.6. Bando: la vendita delle idee. L’eco di Laforgue e la fictio teatrale come strumento di difesa pp. 103-107

(2)

2.7. “Sbarrò nell’ombra i grigi occhi perduti”: la maschera della follia nella lirica corazziniana pp. 107-113 2.8. La metrica della declamazione

2.8.1. Osservazioni sul verso libero pp. 114-118 2.8.2. Allusività ed eversione: la teatralizzazione del discorso lirico nella metrica di Corazzini pp. 118-125

Capitolo III

Il sogno e la scena nella poesia di Guido Gozzano

3.1 Premessa pp. 126-127 3.2 La via del rifugio: la maschera di Amleto tra sogno, gioco e finzione pp. 127-136 3.3 Narrazione e mimesi: Le due strade e L’amica di nonna Speranza pp. 136-142 3.4 Il teatrino della passione nascosta: Gozzano e il melodramma

3.4.1 “Il cor.. l’ardor... l’amor la fera vista”: impossibilità d’amare e “nefandità da melodramma” nella poesia di Gozzano pp. 143-146

3.4.2 “Il cuore non fiorisce”: le maschere dell’io e la voce del melodramma da La via del rifugio ai Colloqui pp. 146-154

3.4.3 Gozzano tra Don Giovanni e Falstaff pp. 155-161 3.4. 4 Gozzano e il libretto d’opera: tangenze metrico linguistiche pp. 161-169 3. 5. Fra teatro e visio: il volo impossibile delle Cinquecento Vanesse

3. 5.1 L’archetipo dantesco e la genesi delle Farfalle pp. 169-177

3.5.2 “Un campo d’infiniti errori”: la rappresentazione del volo nelle Farfalle pp. 177-182 3.5.3 Il volo furibondo della “più tetra delle farfalle”: L’Acherontia Atropos pp. 182-185

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Parte II

La fine del teatro crepuscolare: dalla parola all’immagine. L’antiteatro di Ardengo Soffici

Capitolo I

Apertura e chiusura di sipario: le Simultaneità dagli squilli di tromba di Poesia al silenzio di Giro

1.1 Premessa pp. 191-194 1.2 “E calzo il n. 41 come Arthur Rimbaud”: la vita di Ardengo Soffici, dall’imperativo della modernità al ritorno all’ordine pp. 194-205 1.3 Tra Bergson, Cendrars e Apollinaire: la simultaneità come flusso di immagini ed ekfrasi teatrale nella poesia di Soffici pp. 205-213 1.3.1 “L’oggi si sposa col sempre”: Arcobaleno, La prose du Transsibérien e Zone

pp. 213-221 1.4 La parola come “raggio di sogno”: lo sguardo di Soffici tra poesia e pittura pp. 221-232 1.4.1 La scenografia del colore: Soffici e il cromatismo di Govoni e di Palazzeschi pp. 232-239 1.5 Le voci e i silenzi della scena sofficiana pp. 239-244

Capitolo II

“La fantasia è un posto dove ci piove dentro”: la visività in Soffici

2.1 Premessa pp. 245-247 2.2 “L’immaginario indiretto”: il tributo di Soffici alla scenografia futurista

2.2. 1 “Oggi si vola”: il canto dei motori nelle Simultaneità pp. 247-251 2.2.2 La città dei manifesti e la città della poesia: l’impossibilità di “disfarsi della primavera” pp. 251-263 2.2.3 “Scenari d’anime debuttanti”: Roma e Parigi tra vita e letteratura

2.2.3.1 Luci di Roma: una “parte abbastanza rispettabile” pp. 263-267 2.2.3.2 “E la Senna era un giardino di bandiere infiammate”: la Parigi di Soffici pp. 267-274 2.3. Lo spazio come costruzione del discorso: i Chimismi tra scenografia e pittura

2.3.1 Le tavole parolibere e il teatro della visione pp. 274-279 2.3.2 Una “pagina discola”: la copertina delle Bizzeffe pp. 280-285 2.3.3 Per una lettura dei Chimismi: la visualizzazione e la scena pp. 285-306

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Capitolo III

Il meraviglioso sofficiano: la maschera e lo specchio

3. 1 Premessa pp. 307-309 3.2 Buffoni e fumisti: l’influenza francese e il modello palazzeschiano pp. 309-320 3. 2. 1 Masque: “un baladin qui se fout/ de tout” pp. 320-329 3. 2. 2 Un “calcolo spietato”: l’artista/ saltimbanco dalle Bizzeffe ai Primi principi di un’estetica futurista pp. 329-335 3.3 “Narciso l’universo/ mira con me”: il teatro dell’io pp. 335-343 3.3.1 La teatralità barocca della “celeste morte” pp. 344-347 3.4. Narciso, lo specchio, la corona e il bacio: l’eco di Valéry, Mallarmé, Apollinaire

3.4.1 Soffici e Valéry/Mallarmé: lo specchio o il più semplice dei drammi pp. 348-352 3.4.2 Coeur couronne et miroir: Soffici e Apollinaire pp. 352-356

Bibliografia 1. Sul Crepuscolarismo, Gozzano e Corazzini

a) Saggi e strumenti critici pp. 357-360 b) Testi p. 360 2. Sul Futurismo e Soffici

a) Saggi e strumenti critici pp. 360-364 b) Testi pp. 364-365 3. Sul teatro e il melodramma pp. 365-369 4. Strumenti e altri studi pp. 369-379 5. Altri testi pp. 379-381

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