I
INDICE
Premessa
... 1CAPITOLO I
IL RISCHIO FINANZIARIO NEL SISTEMA DEI RISCHI
AZIENDALI
1.1 Introduzione al concetto di rischio... 31.2 L’azienda come sistema di rischi ... 7
1.3 Il fronteggiamento del rischio ... 9
1.3.1 I metodi tradizionali ... 11
a) la costituzione di appositi fondi ... 11
b) la stipula di contratti di assicurazione ... 13
c) l’autofinanziamento ... 15
1.3.2 Problematiche finanziarie interne all’azienda... 20
1.4 Il rischio finanziario ... 23
1.4.1 I rischi di mercato ... 25
a) Rischio di cambio ... 26
b) Rischio di tasso di interesse... 30
c) Rischio di variazione del prezzo delle merci... 32
d) Rischio di credito... 34
II
CAPITOLO II
GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
2.1 La nozione di strumento finanziario ...41
2.2 Gli strumenti finanziari derivati...48
2.2.1 Caratteristiche generali ...50 2.2.2 I mercati di riferimento ...52 2.3 I contratti di Futures...56 2.3.1 Caratteristiche contrattuali ...57 2.3.2 Finalità di copertura ...61 2.4 I contratti di Swap...63
2.4.1 Swap su tassi di interesse...65
2.4.2 Swap su tassi di cambio ...71
2.4.3 Swap su merci ...74
2.5 I contratti di Opzione ...75
2.5.1 Caratteristiche contrattuali ...77
2.5.2 Opzioni su tassi di interesse...83
2.5.3 Opzioni su tassi di cambio ...85
2.5.3 Opzioni su merci ...86
2.6 I credits derivatives...87
2.6.1 Credit default option ...87
2.6.2 Credit default swap ...89
2.6.3 Total rate of return swap ...90
III
CAPITOLO III
LA CRITICITA’ DI RILEVAZIONE DEI DERIVATI NEL
SISTEMA ITALIANO ED IL PROCESSO DI
ARMONIZZAZIONE
3.1 Considerazioni generali sulla rilevazione degli strumenti derivati... 93
3.2 Problematiche del sistema contabile italiano ... 97
3.2.1 I derivati nelle operazioni fuori bilancio... 98
3.2.2 I primi passi dal costo storico al valore corrente ... 99
3.2.3 I principi contabili nazionali ... 102
3.3 L’armonizzazione contabile nell’Unione Europea ... 105
3.3.1 Il contesto internazionale ... 105
3.3.2 La direttiva 2001/65/CEE ... 107
3.3.3 Il regolamento UE 1606/2002... 111
3.4 La rappresentazione in bilancio secondo la prassi italiana ... 112
3.4.1 Il Decreto Legislativo n.394/2003 ... 112
3.4.2 L’informativa nella nota integrativa e nella relazione sulla gestione ... 113
3.4.3 Alcuni casi applicativi... 119
Esempio 1. Soluzione contabile da adottare nel caso di contratti a termine a fronte di specifici crediti in valuta estera... 119
Esempio 2. Contabilizzazione di un finanziamento a tasso variabile coperto con interest rate swap ... 123
Esempio 3. Contabilizzazione di un finanziamento a tasso fisso coperto con interest rate swap ... 126
IV
CAPITOLO IV
I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI PER LA
VALUTAZIONE E LA CONTABILIZZAZIONE DEGLI
STRUMENTI DERIVATI
4.1 I principi contabili internazionali di riferimento ...133
4.2 Lo IAS 39 Financial Instruments: recognition and measurement ...135
4.2.1 Categorie di strumenti finanziari ...135
4.2.2 Determinazione del fair value...138
4.3 Gli aspetti generali della contabilizzazione dei derivati ...142
4.3.1 Possibilità di classificazione dei derivati ...142
4.3.2 Rilevazione iniziale...145
4.3.3 Valutazioni successive ...146
4.3.4 Classificazione dei contratti derivati in sede di transizione...146
4.4 I derivati di copertura secondo gli IAS...148
4.4.1 Tipologie di copertura: fair value hedge e cash flow hedge ...151
4.4.2 Tipologie di copertura: micro e macro hedging...156
4.4.3 Documentazione e verifica dell’efficacia della copertura ...157
4.5 Casi applicativi...163
4.5.1 Esempio di contabilizzazione secondo il fair value hedge ...163
4.5.2 Esempio di contabilizzazione secondo il cash flow hedge ...167
4.6 L’informativa da fornire nelle note al bilancio secondo l’IFRS 7...171
4.7 Considerazioni ...173