• Non ci sono risultati.

Analisi critica delle previsioni marine a breve termine nella regione del Mediterraneo

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Analisi critica delle previsioni marine a breve termine nella regione del Mediterraneo"

Copied!
100
0
0

Testo completo

(1)

1 Introduzione 3

1.1 Il MarMediterraneo . . . 3

1.2 Dinami a delle masse d'a qua . . . 5

1.3 Previsionioperative . . . 13

1.4 Il problema delle previsioni: he os' è una buonaprevisione? . . 20

1.5 Obiettividella tesi . . . 21

2 Il sistema di previsioni del Mediterraneo 23 2.1 I dati usati per laprevisione . . . 23

2.2 Te ni he diassimilazione . . . 31

2.3 Il modellonumeri o . . . 37

2.4 Le previsioni operativedelMediterraneo . . . 41

3 Des rizione degli esperimenti in termini di variabilità e onsi-stenza 43 3.1 Esperimentinumeri i . . . 43

3.2 Variabilitàdella ir olazione super ialenell'esperimento entrale 44 3.3 La ir olazione intermediae profondanell'esperimento entrale 50 3.4 La ir olazione nell'esperimento 2 . . . 57

3.5 Analisi diConsistenza . . . 65

4 Criteri di valutazione della previsione: indi i di qualità 71 4.1 Indi i dia uratezza . . . 71

4.2 Indi i di apa ità . . . 85

(2)
(3)

Introduzione

1.1 Il Mar Mediterraneo

Ilba inodelMediterraneo, ompresotral'EuropaaNord,l'Afri aaSudel'Asia

a Est, è posizionato tra i 35 Æ Nord e i 45 Æ Nord di latitudine e i 5 Æ Ovest e i 35 Æ

Est dilongitudine. Ha un super ie di2.5 milionidim 2

eun volume di3.7

milionidim 3

, on una profonditàmediadi 1500 med una profonditàmassima,

raggiunta nella fossa elleni a a largo di Capo Matapan, di 5020 m. Ha una

lunghezza di 3860 km ed una larghezza di 600 km, he si ridu e in prossimità

del Canaledi Si ilia (tra Si ilia e Tunisia) permettendo osì di distinguere due

ba ini,quelloo identaleequelloorientale. LapiattaformadelCanalediSi ilia,

he mettein omuni azione idue ba ini,haunaprofonditàmassimadi400 me

iòinuis enotevolmentesulla ir olazionedellea queprofonde henonries ono

adoltrepassare questo stretto.

Il ba ino o identale omuni a on l'O eano Atlanti o tramitelo Stretto di

Gibilterra he ha una profondità media di 350 m e una lunghezza minima di

ir a 22 km: esso determina in larga misura al uni dei aratteri idrologi i di

tutto ilba ino.

Il ba inoorientale omuni a inve e olMar NerotramiteloStrettodei

Dar-danelli,nelMardiMarmaraeloStrettodelBosforo: las arsaprofonditàditali

stretti, solo35m peril Bosforo,rende gli s ambi molto limitati.

All'internodiquesti dueba iniprin ipalisidistinguono,daOvest versoEst,

(4)

Figura 1-1: Topograa delMarMediterraneo

-MarediAlboran: èinteramentera hiusotradue atenemontuose,la

ate-na del Rif in Maro o e la atenabeti a nelSud della Spagna; è strettoe po o

profondo on una dorsale he emerge lo almenteaformare l'isola di Alboran;

-Ba inoBaleari o: diformagrossomodotriangolare,delimitatoaNord-Ovest

dalle oste spagnole e fran esi e a Est da Corsi a e Sardegna, si spinge no al

Golfo di Genova. Appartengono a questo ba ino le isole Baleariseparate dalla

Spagna dalla fossa di Valen ia. La aratteristi a di quest'area è l'estesa piana

abissale,lapiùpiattadituttoilMediterraneo, onunaprofonditàdi ir a

2800-2900 m e dalla quale risalgono, lungo le s arpate ir ostanti, profondi anyon.

Fino adessa sispinge pure laparte sommersa deldelta delRodano;

-MarTirreno: di formaan h'esso triangolare, ha il suo lato più lungo verso

la penisola italiana. Più profondo del ba ino baleari o ha una piana abissale

profonda oltre 3500 m. Contiene numerose isole: Capraia, il Giglio, L'Elba e

Monte risto,appartenentiall'ar ipelagotos ano, ostituitedamassi igraniti i

piuttosto re enti; Is hia, Pro ida, Ponza e leEoliedioriginevul ani a. Visono

inoltre grandi vul ani, ome il Vavilov e il Marsili, la ui sommità è a po he

entinaiadimetrisottoillivellodelmaree hedannoilnomeaba iniomonimi;

-Ba ino Ioni o e Levantino: sono divisi onvenzionalmente dal 25 Æ

meridia-no est e presentano aratteristi he siogra o-strutturali he si ontinuano in

(5)

gra oforse più mar atodi tutta l'area mediterranea, on un dislivellodi oltre

3000 m e on pareti ro iose quasi verti ali. Qui si trovano le massime

profon-dità del Mediterraneo ele pianeabissali più profonde: quelladiMessina (-4200

m), quelladi Sirte (-4150m) equelladi Erodoto (-3225 m);

-Mare Adriati o: diformastrettae lunga,si addentratrala atenadinari a

aEstequellaappennini aaOvest ontinuandoidealmentenellapianurapadana

no aipiedi delle Alpi. Lungo po o più di100 km si distingue in:

.Alto Adriati o: delimitato a Sud dalla fossa di Pomo, ha profondità

o-stantementeinferioria100m. Quest'areaemersepiùvoltedurantelegla iazioni

dell'ultimomilionedianni. In esso si trova ilDelta delPo he determina le

a-ratteristi he idrologi he e sedimentologi he dell'Adriati o. Ri o di isole lungo

la osta dalmata ro iosa, leuni he isole sul versante italianosono le Tremiti a

N del Gargano;

.BassoAdriati o: più profondo, on ir a 800 mnelCanale diOtranto he

losepara dalMar Ionio,ha aratteristi he più o eani he.

-MarEgeo: è aratterizzatodallenumeroseisoledelleEllenidiedelleTauridi.

1.2 Dinami a delle masse d'a qua

La ir olazione generale di tutto il ba ino è guidata da tre forzanti prin ipali

(Fig 1-2):

-il sistemadi entrata/us itadi a qua alloStretto diGibilterra;

-iussi termi iedia quaall'interfa iaaria-mare( ir olazionetermoalina);

-lo stress delvento.

I ussi entranti ed us enti dallo Stretto di Gibilterra sono il me anismo

di ontrollo delle riserve di sale e di massa di tutto il ba ino del

Mediterra-neo su s ala temporale di diverse de adi: il tempo di residenza dell'a qua nel

Mediterraneo O identale si stima he sia dell'ordine di 100 anni (Pinardi et

al.,1993). L'a qua Atlanti a po osalata entra daGibilterraalla super ieed è

trasformatadaintenseinterazioniaria-mareina quapiù densa epiù salata he

(6)

Gibilterra

PENISOLA

SPAGNOLA

COSTE AFRICANE

ITALIA

GRECIA

TURCHIA

Formazione delle acque

profonde del Golfo del Leone

(WMDW)

Formazione delle acque

profonde dell’Adriatico

(EMDW)

Formazione delle acque

Levantine Intermedie

(LIW)

Corrente delle acque

Levantine Intermedie (LIW)

Corrente delle acque

Atlantiche (AW)

Figura 1-2: S hema della ir olazione verti ale termoalina nel Mediterraneo (

Pinardi e Masetti, 2000)

dell'a qua avviene stagionalmentein entrambi i ba inio identale ed orientale.

È a ompagnato da ussi termi i e di evaporazione di larga s ala, da pro essi

di mes olamento verti ale turbolento e di trasformazione di a que intermedie

e profonde regionali, ome mostrato in Fig 1-2. Qui vediamo infatti he l'

a -qua entrante a Gibilterra (nastro giallo) si trasforma nel Levantino in a qua

intermedia (nastro rosso). Contemporaneamente, nel Nord del ba ino, le aree

Liguro-Provenzalidelba inoBaleari oeilNordAdriati o,formanoa quemolto

dense he s endono nelle pianeabissali erisalgonoper ontinuità formandouna

lenta ir olazionemeridionale (nastroblu).

All'interfa iaaria-mare i ussi termi ie di a qua determinano gradienti di

densità he a loro volta generano proli verti ali di temperatura (T) e salinità

(7)

perde inmedia alore inquesta regionefornendoloall'atmosfera. Questoèuno

dei forzanti prin ipali della ir olazione termoalina della Fig 1-2 in parti olare

di quella meridionale (nastri blu). D'altra parte, la perdita per evaporazione

e ede l'apporto dovuto alle pre ipitazioni, ai umi e agli s ambi on il Mar

Nero: questo mare è quindi un ba ino di on entrazione. Il bilan io tra

l'ap-porto d'a quapo osalataprovenientedall'Atlanti oelaperditanettadia qua

all'interfa ia aria-mare è, nelle prime entinaia di metri, uno dei motori

prin- ipali della ir olazione verti ale longitudinale mostrata in Fig 1-2 dal nastro

giallo-rosso.

Lo stress del vento forza la ir olazione dalla s ala temporale orta (ore)

allas ala stagionale, dallas ala spaziale delle maggiorisottoaree delba inodel

Mediterraneoallamesos ala. Ilforzantetermi oequellodelventoagis onosulla

stessas alatemporale,ilprimoindu endoipro essiditrasformazionedell'a qua

eil se ondo ausandone il trasporto ela dispersione(Pinardiet al.,1993).

Si possono individuare tre masse d'a qua identi ate in base al luogo di

formazione (Fig 1-3). Bisogna omunque tener presenti he gli intensi pro essi

di interazione aria-mare e di rimes olamento verti ale on gli strati adia enti

fanno si he le T, S e le profondità, aratteristi he di queste diverse masse

d'a qua, varino per ogni subregione deidue ba ini prin ipali del Mediterraneo

(He h,1988).

Le tre masse d'a qua sono:

1)ACQUA ATLANTICA MODIFICATA (MAW, 'MODIFIED ATLANTIC

WATER') :si tratta diuno strato d'a qua Atlanti a he si trova a partire dalla

super ieno a100mdiprofondità, he entradallo StrettodiGibilterraed è

aratterizzata da bassa salinità (da 36.5psu a 38.5 psu rispettivamentea Ovest

e a Est della Si ilia). Su essivamente al suo ingresso nelMediterraneo, si

tra-sformagradualmenteina quamediterraneasuper iale: l'a quaAtlanti a po o

salata he si trova in super ie è soggettaall'evaporazionee al rimes olamento

onl'a quapiùdensadegli stratiinferiori, on onseguenteprogressivoaumento

dellaS hepassada36.5psu nell'areadiGibilterranoa37.25psunelloStretto

(8)

Figura1-3: S hema delle masse d'a qua nelMediterraneo

Ilsuoper orsodaOvestversoEstpuòesseretra iato omeunminimoprima

super ialeepoisottosuper ialediS(Fig1-3) he progressivamentesprofonda

passando da 20 a 50 m. Tale omponente della ir olazione termoalina può

essere vista omeun nastrotrasportatore,nella direzionezonaledelba ino(Fig

1-2);

2)ACQUA LEVANTINA INTERMEDIA (LIW,'LEVANTINE

INTERME-DIATE WATER') : si forma nel ba ino levantino orientale tramite pro essi di

onvezione he avvengono nel periodo invernale. Da qui poi si propaga verso

il ba inoo identale a200-300 mdi profonditàmes olandosigradualmente on

le masse d'a qua ir ostanti. Nel ba ino o identale si trova ad una profondità

intermedia trai 300-700m.

LaLIW ostituis e un massimosottosuper iale diS on una media di38.4

psu. È proprio la LIW he ostituis e la maggior parte della massa d'a qua

mediterranea inus ita daGibilterra;

3)ACQUAMEDITERRANEA PROFONDA (MDW, 'MEDITERRANEAN

DEEP WATER') : viene prodotta durante l'inverno nel Golfo del Leone per il

(9)

delba ino o identale (WMDW) e quelladelba ino orientale (EMDW).

Il luogo di formazione delle a que profonde nel Mediterraneo orientale è il

Mare Adriati o dove in inverno si forma una massa d'a qua on temperatura

potenziale  =13.60 Æ

C e salinità S=38.70 psu he poi si dionde in tutto il

ba inoest. L'interpretazione tradizionale dellaformazionedelle a que profonde

nell'Adriati o assegna un ruolo hiave ai pro essi di rareddamento e di

eva-porazione he agis ono sulle a que nel Sud e nel Nord dell'Adriati o ausando

la formazione e lo sprofondamento di a que molto dense fuori dallo Stretto di

Otranto.

Il luogodiformazionedellea que profondenelMediterraneo o identale èil

Golfodel Leone (Leamanand S hott.,1991). Qui, ventiinvernali freddi ese hi

determinanointensimovimenti onvettivi hepossonoavere ome onseguenzail

rimes olamentono a1200-1500 m dell'a qua super iale relativamente fredda

esalata on quellasottostante. Lamassa d'a qua he siviene aformare hauna

  12.70 Æ

Ceuna S 38.40 psu. Questamassa d'a quafa partedelusso di

a qua mediterraneaus enteda Gibilterra(Kinderand Parilla.,1987).

Studire entihannomostrato hela ir olazionedelMediterraneoèil

risulta-todiunadeli atainterazionetralavariabilitàdimesos ala,quellastagionaleele

s ales alestagionalied interannuali(Pinardietal,1997;Robinsonetal.,1991).

Lavariabilitàinterannuale puòesserelegata siaadanomalieatmosferi he he si

veri ano su s ala temporale interannuale, he a dinami he interne non lineari

dell'o eano.

Nel Mediterraneo o identale il segnale di variabilità stagionale è grande e

oinvolge l'intensitàdelle orrenti,l'inversionedelle orrentiregionaliela

varia-bilitàdimesos ala. NelMediterraneoorientaleinve e lavariabilitàinterannuale

èdi grandezzaparagonabile alsegnale stagionalee oinvolge ambiamentidelle

aratteristi he delle masse d'a qua profonde ed intermedie osì ome ri orrenti

giriogyres. An he lavariabilitàdimesos alaèmolto intensaeprobabilmente

inuenza leinterazionidelusso degli eddies medi delba ino.

(10)

ambiamen-dell'intensitàdei ussi di alore ed a qua all'interfa ia aria-mare. Le anomalie

atmosferi he potrebbero essere an he parzialmenteresponsabili della

formazio-ne delle a que levantine profonde del giro di Rodi e della formazione di a que

profonde dell'Egeo.

Le strutture orizzontali della ir olazione nel ba ino, regolate in super ie

dall'a qua atlanti a entrante e inprofondità dalle a que formatesi nel

Mediter-raneo Orientale, prendono il nome dalle aree geogra he in uisi formano (Fig

1-4).

Figura 1-4: Cir olazioneorizzontale (Pinardi eMasetti, 2000)

Ilussodia quaAtlanti aentrantedaGibilterraformanelMarediAlboran

duegirianti i loni i: ilgiroo identaleequelloorientale,la uidiramazionepiù

adEst ostituis eilfrontediAlmeran-Oran, aratterizzatodaunforte ontrasto

di densità tra l'a qua Atlanti a entrante e l'a qua Mediterranea. Questi giri

possonovariarein posizione ein dimensionied essere assenti an he permesi.

ProseguendoversoEst,l'a quaAtlanti asispostadallaSpagnaversola osta

(11)

aumentanodidimensioniraggiungendoundiametrodi50-100km(Millot,1991),

ome messoin evidenza daosservazioni satellitari.

La orrente Algerina prosegue lungo la osta afri ana verso lostretto di

Si- ilia in orrispondenza del quale si rami a in un ramo he entra nel ba ino

orientale e in un ramo he, passando per il Canale di Sardegna, entra nel Mar

Tirreno. Qui la ir olazione invernale è aratterizzata da un giro i loni o he

si estende a tutto il ba ino. La MAW he entra nel Canale di Sardegna-Si ilia

vienetrasportataversoNorddove oattraversailCanalediCorsi aevanelMar

Ligure o prosegue il giro nella ella di ir olazione i loni a s orrendo lungo la

ostameridionaledellaSardegna. In estateilgiroè onnatonellaparte

setten-trionale mentre nella parte meridionale la ir olazione può invertirsi e passare

adanti i loni a(Ayoub,1996).

Nella parte settentrionaledel ba ino Algero-Provenzalela ir olazione è

de-bole e i loni a per tutto l'anno ed è aratterizzata da un'indebolimento nel

periodoestivo. Nella regionepiù aNord, lungo le oste italiane, fran esi e

spa-gnolela ir olazioneèdominatadallapresenzadellaCorrentedelNord hes orre

dalMarLigure verso Ovest : essapresenta unavariazioned'intensitàstagionale

presentandosi abbastanza intensa ininverno, duranteil qualeforma meandri,e

indebolendosi inve e inestate.

Il ramo della orrente Algerina he raggiunge il Mar Ionio, detta Corrente

Ioni o-Atlanti a, attraversa il ba ino ioni o ad una latitudine di 36 Æ

Nord

divi-dendoloIonioinduearee,unasettentrionaledovetroviamoilgiro i loni odello

Ionioo identale ed una meridionale on uno o più giridi tipoanti i loni o.

A Sud dell'isola di Creta la Corrente Ioni o-Atlanti a prende il nome di

orrenteagetto Medio-O eani ae sispingeno alle oste dell'AsiaMinore.

Al-l'altezzadiCiprosibifor aversoNordformandoun giro i loni o hiamatogiro

di Rodi (Milli and Robinson, 1991). Quest'ultimo è di notevole importanza

poi hè da esso emana la ir olazione intermedia profonda o LIW, on una

ra-mi azioneverso Ovest ed una verso Est(Fig 1-5). Nel ba inoioni o laLIW si

bifor a in un ramo verso Nord attraverso lo Stretto di Otranto ed uno diretto

(12)

vata in super ie, per poi entrare nel ba ino baleari o passando a Sud della

Sardegna. Qui siosservaun'ulteriorebifor azione: un ramosidirigeverso Nord

ontribuendo, on il suo apporto di a qua salata nel giro del Golfo del Leone,

alla formazione delle a que profonde al entro del i lone, mentre l'altro ramo

si dirige verso loStretto diGibilterraper poi riversarsi nell'Atlanti o.

Figura1-5: S hema di ir olazionedella LIW (Pinardi and Masetti, 2000)

Tornandoallo ir olazioneorizzontale,nelba inolevantinosonopresentidue

giri anti i loni i a Sud della dorsale medio-o eani a, quello di Mersa-Matruh

(Robinson et al.,1991)e quello diShikmona (Ozsoy et al.,1989)(Fig 1-4). Tali

giri si pensa siano ri orrenti nel tempo ma la ragione della loro esistenza deve

essere an ora hiarita. In generale quindi si può aermare he la ir olazione

orizzontale allasuper iedelMediterraneo può esseresuddivisa nellaparte

set-tentrionale, a Nord della Corrente Atlanti a, dove si osserva una prevalenza di

ir olazioniditipo i loni o,enellapartemerdidionale,doveinve e siosservano

strutture di tipoanti i loni o.

A anto a questa ir olazione a grande s ala o limatologi a si osserva

an- he una ir olazione di mesos ala he modi a la ir olazione media alla s ala

temporale della settimana. La dimensione orizzontale deipro essi di mesos ala

è generalmente 4-5 volte il raggio di Rossby, misura usata per denire le s ale

(13)

gran-km.

Nel ba ino Levantino, ampionamenti ad alta risoluzione ondotti da

Ro-binson ed altri (1987), hanno messo in evidenza l'esistenza di vorti i di

meso-s ala tipi i dell'o eano aperto: questi sono importantiper hè ontribuis ono al

trasporto delle a que levantine he vengono intrappolate all'interno del vorti e

stesso.

Het h et al (1988), analizzando le proprietà delle masse d'a qua all'interno

deivorti i nel ba ino orientale, hanno evidenziato omela distribuzione

spazia-le della LIW sia fortemente orrelata alla variabilità dei vorti i di mesos ala.

Questiultimipossonoessere onsiderati omeun me anismodi trasporto delle

a que, he, duranteil trasporto, ries onoamantenere lestesse aratteristi he.

Al ne di ontinuare l' indaginesulla ir olazioneed ipro essi adessa

asso- iati,unametodologiausataèquelladi ombinareosservazioniemodelli. Questo

produ eserietemporali ontinue didati adaltarisoluzionespazio-tremporale.

Questa ombinazione di osservazioni e modello è hiamata te ni a dell'

assimi-lazione e permette di estrarre in modo ottimale l' informazione ontenuta nei

dati. il modello è visto ome un interpolatore dinami otra le osservazioni, il

miglioreinterpolatoreinquanto ontienela onos enzadelsistemainterminidi

equazionidinami he.

Uno dei metodi di valutare la qualità dell' assimilazione e quindi deidati

èquellodiprodurre previsionipartendo dauna ondizioneiniziale ottimale on

l'assimilazione stessa.

Questa tesi studia quindi le previsioni fatte on un erto sistema di

assimi-lazione nel Mar Mediterraneo per valutarne la qualità e nel futuro studiare la

variabilitàdella ir olazione ela natura deipro essi dinami iadessa asso iati.

1.3 Previsioni operative

Il traguardo diun sistema di previsione operativo (operationalfore ast)

dell'o- eanoèquellodiprodurreprevisionidello statosi odelmare intre dimensioni

(14)

bito delle qualila apa itàdi previsione si èandata in rementando saldamente

apartiredaglianni'70,arrivandoafornirere entementeprevisionia urateper

una durata diuna settimana/10giorni (Fig1-6).

Figura 1-6: Rappresentazione, ome funzione degli ultimi 17 anni, dei giorni

utilidella previsione (EMCWF)

I primi studi di previsioni o eanogra he sono omin iatia metà degli anni

'80 ed hanno riguardato in spe ial modo la omponente delle onde ed il livello

del mare in risposta alla ne essità di onos enza delle piene ostiere e per l'

instradamento si uro delle navi. Più lento è stato inve e il progredire delle

previsioni delle orrenti o eani he a ausa della man anza di misure adeguate

perinizializzareimodelli: leprevisionidelle orrenti,infatti,sollevanoproblemi

similiaquelliris ontratiinambitometeorologi opoi hèlas aladiprevedibilità

delsistemaèstrettamente orrelataall'a uratezza on laqualesono onos iute

le ondizioni iniziali.

Esistono diversi sistemi sperimentali di previsione delle orrenti nel

ma-re/o eano: i primi riguardano la mesos ala, ioè fenomeni on s ale di tempo

settimanali, ed hanno riguardato l'area della Corrente delGolfo. Un esempio è

fornito dall'HarvardO eanPredi tion System(HOPS) implementatoda

Robin-son dal 1984. Computers portatili ontenenti modelli numeri i di una regione

(15)

di previsioni attendibili in una forma pronta all'uso di omandanti di navi, di

personale oinvolto nell' attività di pes a e squadre di so orso. L'HOPS ha

trovato appli azioniutilinellaprevisionedelle orrenti ostiereedimare aperto

perpo hi giorni.

L'importanza e onomi a e so iale degli eetti de El Ni e

no ha ostituito una

spinta importante nello sviluppo delle previsioni o eanogra he: ome è ben

noto, l'ENSO (El Ni e

no Southern Os illation, Philander 1990) è

un'os illazio-ne interannuale delsistemaa oppiato o eano/atmosferanel Pa i o tropi ale,

aratterizzato daanomalienella temperaturasuper iale dell'o eano enei

ven-ti super iali. El Nie

no può avere un forte impatto sul tempo globale, sulle

pre ipitazioni e sulla pes a. Lo studio de El Nie

no ha portato allo sviluppo

di modelli a oppiati di o eano ed atmosfera per s ale di tempo stagionali: a

tutt`oggi essi sono in studio presso l'NCEP (National Center for Enviromental

Predi tions,Washington DC), l'UK Meteorologi al O e e l'European Center

forMedium-rangeWeatherFore asting(ECMWF).In quest' ultimo asoil

mo-dello a oppiato onsiste di un modello atmosferi o dell' EMCWF a oppiato

ad un modello di ir olazione generale dell' o eano he è una versione dell'

Hamburg O eanPrimitiveEquation Model(HOPE), sviluppato alMax-Plan k

InstituteforMeteorologydiAmburgo. Iduesistemiuidi,o eanoedatmosfera,

omuni ano tra di loro attraverso un' interfa ia aria-mare: i ussi

atmosferi- i di momento, alore ed a qua vengono passati all'o eano ogni giorno e in

ambiola temperatura super iale dell'o eano viene passata all'atmosfera. Il

modello a oppiato è osì integrato 3 volte a settimana per i 6 mesi su essivi

produ endodalle12alle15previsioniogni mese. Un esempiodeifore astperla

variabileditemperaturasuper ialedelmareèfornitoinFig1-7: lalineainblu

mostra l'andamentodell'anomalia di temperatura osservata , ioè fornita dai

dati, mentre le linee rosse mostrano le orrispondenti previsioni. L'andamento

diElNi e

noèben previstodalsistemaa oppiatosebbenesiosserviunaman ata

previsionedell'intensitàdell'evento stesso (Fig1-7).

In Europa a partire dal1994 EuroGOOS, un'asso iazione di agenzie

(16)

nell'inserzione in termini di anomalia della temperatura super iale in questa

regione.

aree delMar Mediterraneo e degli o eani adia enti, promuovendo la

parte ipa-zione europeaal Global O ean Observing System (GOOS). Quest' ultimo è un

programma di preparazione alla struttura globale permanente delle

osservazio-ni, della modellisti ae dell'analisidelle variabili dell'o eano al ne diprodurre

previsioni attendibili.

Nel1995l'EuroGOOSdiedevitaalMediterraneanFore astingSystem(MFS)

al ne di elaborare una strategiaperla ri er a s ienti a nell'ambito

dell'o ea-nograaoperativanelMarMediterraneo. Ilpianodiri er adell'MFSsipropone

ometraguardo quellodiesplorareequanti arelapredi ibilitàpotenziale

del-lavariabilitàdell'e osistemamarinoalivellodiproduzioneprimaria,dallas ala

(17)

L'MFS è un programma de ennale arti olatointre fasitemporali:

-PrimaFase(1998-2001): Previsioneabrevetermine(10 giorni)deipro essi

si i del Mar Mediterraneo e validazione delle simulazioni e ologi he su i li

stagionalideinutrientie della produzioneprimaria;

-Se onda Fase (2002-2005): Previsione a breve raggio, nelle aree

ostie-re del Mediterraneo, sviluppo di un modello a oppiato o eano-atmosfera ed

esperimenti disimulazione on modellitridimensionalidi e osistema;

-Terza Fase (2005-2009): passaggiodellarete osservativaadagenziemarine

nazionalied internazionali, previsionidell' e osistema.

Laprima fasediimplementazionedell'MFShaavutoinizio on ilvaro diun

ProgettoPilota(Mediterranean Fore astingSystem PilotProje t,MFSPP),nel

settembre del1998, nanziatodalprogrammaMAST (MarineS ien e and T

e -nology) dell'UnioneEuropea. L'MFSPP si propone disviluppare una strategia

perl'implementazionediprevisionidelle orrentinelMediterraneo ome

des rit-tosopra. Unatale apa itàprevisionaleèri hiestapersostenerelosfruttamento

delle risorsee la loroprotezione nell'ambiente ostiero.

L'ipotesidibasediMFSè heleuttuazionisiaidrodinami he he degli

e o-sisteminellearee ostiere/dipiattaformasianointimamente onnesseall

ir ola-zionegenerale dilarga s ala: diquilane essità diin rementare ladisponibilità

di dati sia in numero he in qualità sullo stato del mare a s ala di ba ino, di

pro ederealla previsione delle orrenti sulla base dei dati ollezionati in tempo

quasi reale (Near Real Time) e di migliorare le onos enze sui pro essi hiave

della ir olazionemarina.

Unsistemadiprevisionediquestotipori hiededuepartiessenziali: un

siste-ma di osservazione e una omponente di modellazione numeri a/assimilazione

didati in grado diutilizzarei dati a quisiti perinizializzare la previsione.

Il Progetto èarti olatoin otto gruppidi lavoro ( WP):

WP1) Collezione di dati di temperatura forniti da Navi di Opportunità,

Voluntary ObservingShip ,VOS.

(18)

giorni) a s ala di ba ino. Questi proli ostituis ono la spina dorsale

dell'as-similazione dei dati e del sistema di previsione sviluppato in WP4 e WP5. Il

sistema di monitoraggio si avvale del supporto di navi ommer iali, non dedite

alla ri er a he si rendono disponibili durante la normale attività di

navigazio-ne. L'a quisizione deidati avvienetramitesondeeXpandableBathyTermograph

o XBT,sonde aperdere poi hè non re uperabili alterminedell'operazione. Nel

se ondo anno del Progetto sono state rese operative 7 rotte, sotto i 400 m e i

700 m (S o imarro, 2000).

WP2)Sistema aboedenominato MediterraneanMultisensor Moored Array

(M3A).

Si tratta di una rete di boe sse he potrebbero monitorare e trasmettere

automati amenteintemporeale un set ompleto di parametrisi i, qualiT, S,

orrenti, ossigeno e torbidità, insieme a misure biogeo himi he e otti he al ne

di stabilire la fattibilità di un monitoraggio multiparametri o del termo lino

super iale dell'intero ba ino ela alibrazionedei modellie ologi i.

WP3)Collezione ed analisi in NRT deidati dasatellite.

Si tratta di un sistema di a quisizione ed elaborazione di dati da satellite

quali l' anomalia dell' altezza della super ie del mare (SLA=sea level

ano-maly), temperaturadella super ie del mare (SST=sea surfa e temperature) e

 olore  dell'o eano. Quest' ultimafornis e inmodoindirettouna misuradella

on entrazione di lorollae quindi an he di biomassatoplan toni a.

WP4)Assimilazionedeidati e impattodella strategiadia oppiamentodei

dati atmosferi i ed o eanogra i.

L'obbiettivo di questo gruppo è di sviluppare, ontrollare ed implementare

te ni he di assimilazione dei dati diversi. Il sistema di assimilazione permette

(19)

ondi-diassimilazione dati usata inquesta tesi.

WP5)EsperimentiNumeri idiprevisioneduranteilperiodooperativo

(Tar-get OperationalPeriod,TOP).

Lo s opo è quello di implementare un modello numeri o a s ala di ba ino,

adeguatamenteinterfa iatoaidatiosservativides rittiinWP1,2,3,eprodurre

ogni settimana una previsione delle orrentia 10giorni.

L'argomentodiquesta tesiè strettamente orrelato on questoWP,di uisi

analizzerannoinseguito i risultatidelle previsioni.

WP6) Simulazione ad alta risoluzione nella zona ostiera e di piattaforma

on implementazionedi modelliusati .

Los opodiquestogruppodilavoroèquellodisvilupparete ni he di

a op-piamentotra ilmodello a s ala diba ino equelli as ala ostiera.

WP7) Validazionedel modello di e osistema e previsioni nel passato

(hind- ast).

Questo s opo viene raggiunto attraverso l'implementazione di modelli

nu-meri i degli e osistemi in varie zone ostiere del Mediterraneo, il onfronto tra

i risultati delle simulazioni e i dati dalla boa M3A, lo sviluppo di metodi per

l'assimilazionedi nutrienti, lorollaePAR neisuddetti modelli.

WP8)Gestione deidati e divulgazione della previsione.

L'obiettivo di questo gruppo è di fornire le apa ità amministrative per

di-stribuirei dati dai entri di ra oltaai partner della omunità s ienti a e agli

(20)

buona previsione?

Negliultimide enni isièa ortidell'importanzadistudiareil limadellaterra

e dellane essità difaredegli studipredittivisulle possibili variazioni limati he

indotte dafenomeni naturalio antropi i.

Già Lorenz negli anni '60-'70 aveva posto l'attenzione sulla possibilità di

prevedere il omportamentodell'atmosferapartendo dalpresupposto he le

leg-gi si he he governano il omportamento di un sistema uido siano espresse

in una forma he relaziona il ambiamento dello stato del sistema on lo stato

attuale del sistema. Questo impli a he il sistema è un sistema deterministi o,

ovvero he lo stato esatto presente determina ompletamente l'esatto stato

fu-turo (Lorenz,1968). Leleggisi he possonoessereformulate omeun sistemadi

equazioni dierenziali e il problema della previsione dell'atmosfera, e

analoga-mentedell'o eano,siidenti anell'individuazionediunasoluzioneparti olaredi

queste equazioni, le ui ondizioni iniziali orrispondono allostato presente del

sistema uido. La predi ibilità quindi dipende dall'intensità degli errori

inizia-li, determinati dall'a uratezza e dalla risoluzione delsistema di osservazione e

dall'in rementodell'erroredovutoall'equazionedelmoto(Leith,1970). Diquila

ne essità di una veri a ostante della previsioneperpoterlamigliorare, apire

la limitazionedeimodelliusati el' importanzadelle misure.

La veri a della previsione, intesa ome il pro esso di determinazione della

qualità della previsione stessa, rappresenta una parte essenziale diogni sistema

di previsione.

Sebbene tale veri a sia stata già arontata a partire dal 1884, in ambito

atmosferi o(Muller,1944),tuttaviaesistono,traiprevisori egliutenti,diversi

punti di vista su he osa ostituis a una buona previsione o good fore ast

(Murphy,1993). Se dal punto divista delprevisorela bontà diuna previsione è

generalmente orrelataal grado disimilaritàesistentetra le ondizioni previste

e quelleosservate, pergliutentila bontàdellaprevisione èinve e quanti abile

(21)

sioni, he ompli a il pro esso di formulazione e di valutazione delle previsioni

ene mina lalorostessa utilità.

E o per hè appare di fondamentale importanza dare una risposta alla

do-mandaChe osa si intende per buonaprevisione ?

Esistono ingenerale tre diversi tipi dibontà per i previsori:

1)Consistenza : ovvero livellodi orrispondenza traleprevisionie iò he il

previsoresiaspetterebbesullabasedi onos enzedibasein ludentiosservazioni,

modellinumeri i,statisti ie on ettuali,pre edentiesperienzediprevisioni. La

onsistenzaèilsolotipo heè ompletamentesottoil ontrollodeiprevisori,ma

risultadi di ile omu atibilitàaglialtri;

2) Qualità : ovvero orrispondenza tra previsione e osservazioni.

Natural-mente le previsioni di alta qualità mostreranno una stretta orrispondenza on

le relative osservazioni, he, ome vedremo in seguito, sono rappresentate dall'

analisi;

3) Valore : ovvero i bene i realizzati dagli utenti he si avvalgono

del-le previsioni per guidare le loro s elte. L'impatto so iale delle previsioni del

Mediterraneo sarà avvertito in molti settori : esse si rivelano utili ome una

omponentediognimodernagestionedellerisorse ostieremarine,invistadello

stressantropi oallequaliquestearee sonosottoposte,deiproblemi onnessi on

lasalutedelmare,lasi urezza el'e ienza delleindustriemarittime. Inoltrela

omunitàs ienti a bene ierà delleattivitàdiprevisione he possono

pro ura-reun set di dati oordinatie ontinuideiparametri marinitalida ostituire un

ar hivioa uiattingere per des rivere lavariabilitàdell'o eano stesso.

1.5 Obiettivi della tesi

S opo dellatesi èquellodipro edereadun' analisi riti a delleprevisioni

o ea-nogra he nell' area delMediterraneo. Si er herà dimettere inlu e, partendo

dalla denizione diindi i di onsistenza e diqualità, quantosia importante

au-mentare da un lato la quantità e la tipologia dei dati assimilati e dall' altro

(22)

variabilitàdella ir olazionenelba ino esièposta l'attenzionesulpeso he sia

las eltadella pro eduradiassimilazioneequindidiinizializzazionedelmodello

(23)
(24)

Il sistema di previsioni del

Mediterraneo

2.1 I dati usati per la previsione

L'MFS ha omin iato a produrre previsioni operative nel gennaio del 2000. Il

sistemaosservativo heèstatoapprontatonelProgettoPilotaès hemati amente

riassunto in Fig 2-1. Esso è formato danavi di opportunità (VOS) on XBT e

dati dasatellite.

Le previsioni di 10 giorni dei parametri si i, quali velo ità, temperatura e

salinità,sono prodotti, ome vedremo inseguito, utilizzandoun O eanGeneral

Cir ulation Model (OGCM), ovvero un modello di ir olazione generale dell'

o eano. L'inizializzazione delle previsioni è fatta on l'assimilazione di dati di

proli di XBT, osservazioni di altezza anomala della super ie (SLA, Sea

Le-vel Anomaly) he deriva dai satelliti ERS-2 e TOPEX/POSEIDON e dati da

satelliteditemperaturasuper ialedelmare (SST,Sea Surfa e Temperature) .

In spe i o i dati sono:

1) XBT daVOS : si tratta di proli verti ali di temperatura, ollezionati a

bordo dinavi ommer iali dapersonalete ni o adeguatamenteaddestrato.

I dati di XBT, sebbene fornis ano solo proli di temperatura,

(25)

I dati vengono trasmessidalle navi, on un ritardoalmassimo dipo he ore,

via satellite ( sistema ARGOS) al entro di ra olta presso Tolosa: da questo

ognimer oledìvengonorilas iatidatirelativiagliultimisettegiorni, hevengono

a quisiti tramiteinternet dal entrodimodellisti a he risiedepresso la sezione

INGV diBologna.

I dati utilizzatiper l'assimilazione sono quelli he superano un ontrollo di

qualità, onsistente in una visualizzazione gra a del prolo verti ale e in un

ontrollo della posizione. I dati he arrivano tramite ARGOS sono sottopostia

de imazione, ovvero vengono selezionati attraverso un software appli ativo i 15

valoripiù rappresentativi delprolo ditemperatura;

2)SLAdasatellite: fornis e un ontributo uni operl'osservazione dellivello

del mare e della ir olazione o eani a del Mar Mediterraneo, ontenendo un'

informazione ir a il ampo dimesos ala.

È misurata attraverso sensori posti su due satelliti hiamati ERS-2 e

(26)

nella determinazione dell' orbitae rapportatiad un livellomedio delmare.

I datidiSLA sonomessi adisposizionelungolatra iadeidue satellitiogni

mer oledì, relativamenteai pre edenti 22 giorni (g 2-3). Viene inoltre fornita

una mappa di SLA risultante dalla ombinazione dei dati di T/P ed ERS-2

relativa ai22 giornipre edenti allasettimane diinteresse(g 2-4);

3)SST: ampoditemperaturasuper ialededottodamisureradiometri he

da satellite. A pi ole s ale lemisure di SST possono fornire utili informazioni

sul ampo di mesos ala e sulle posizioni dei sistemi prin ipali delle orrenti e

delle regionidi upwelling (Fig 2-5).

L'analisideidatidiSSTèbasatasuduedierentiinsiemididati ollezionati

pressoMeteoFran eperilba ino o identale e IFA-CNRdiRoma per ilba ino

orientale, entrambia quisiti da satellite.

I datisonoselezionatiesu essivamentefusi in orrispondenza dellaSi ilia

per formare mappe giornaliere. Il prodotto viene rilas iato in forma di mappe

diSST (g2-5) he oprono ilperiododaVenerdìaGiovedìdiogni settimana.

I

dati per l'assimilazione sono disponibiliogni Venerdì mattinavia internet.

Figura 2-2: Rotte sovrapposte di XBT nel periodo Gennaio-Ottobre 2000

(27)

Figura 2-3: Esempi di tra e dei satelliti ERS-2 e TOPEX/POSEIDON per il

periodo 27 giugno-16 luglio. Lungo la tra ia è inoltre riportato il valore del

(28)

Figura 2-4: Mappa dei dati interpolatidal entro di Tolosa (CLS) usando dati

lungo letra e ome mostratoinFig 2-3

(29)

atmosferi operguidare laprevisione dei ampi dell' o eano el' assimilazioneo

analisi.

Nel aso si assimilino le osservazioni i dati atmosferi i sono riferiti essere

analisi ovvero ampi atmosferi i a loro volta frutto dell' assimilazione di

os-servazioni atmosferi he. Questo tipo di forzante è onsiderato essere un dato

osservativo sia per hè le osservazioni meteo sono molto frequenti he per la

qualità ormai indis usa dell' assimilazione atmosferi a.

Nel momento in ui si de ide di lan iare una previsione si useranno a loro

volta forzanti atmosferi i di previsione ovvero frutto di una previsione fatta

on un modello atmosferi o. Questo forzante atmosferi o può essere diverso da

quellodell' analisi omemostratodal onfrontodiFig2-6,2-7,fattoaposteriori

tra ampi di previsione e di analisi per la stessa settimana. Queste dierenze

naturalmentesono ausa di problemiper la previsioneo eani a he viene fatta

onunforzanteatmosferi odipersestessoina urato(laprevisioneatmosferi a

è buona soloper 3-4giorni, ome mostratoin pre edenza).

I ampi di analisi e di previsione del forzante atmosferi o sono forniti dall'

EMCWF ad intervalli di sei ore e onsistono in: pressione media al livello del

mare (hPa), opertura nuvolosa totale (%), velo ità del vento a 10 m (m/s),

temperaturadell' ariaa2 m( Æ

K)etemperaturadelpunto dirugiadaa 2m( Æ

K).

Questi dati vengono a quisiti ogni giovedì via internet. I dati relativi all'

analisi opronol'intervallodalpre edente mer oledìall'ultimomartedì,mentre

i dati relativi alla previsione oprono l'intervallo dal martedì ai su essivi 10

(30)

Figura2-6: Medie settimanalideiparametri diforzante atmosferi ousati nella

previsione. (a) pressione allivellomedio delmare; (b) temperaturadell'ariaa

(31)

Figura 2-7: Esempio di media settimanale del forzante atmosferi o usato nell'

analisi. (a) pressione del livello medio mare; (b) temperatura dell' aria a 2 m;

(32)

la ollo azionedei dati stessi si riferis e.

Figura 2-8: Ci lo settimanale di a quisizione dei dati o eani i e di forzante

atmosferi o

2.2 Te ni he di assimilazione

L'inizializzazione della previsione è basata sull'assimilazione dei dati des ritti

sopra, disponibiliper un periodopari alle due settimane pre edenti ilgiorno di

inizio dellaprevisione.

Assimilazione è un termine largamente usato nelle previsioni numeri he del

tempoperdes rivere ilpro esso di ombinazionedelmodello on leosservazioni

orrenti peraggiornare il modello stesso inpreparazione della previsione.

Unsistemadiassimilazionepermetteinfattidi reare ondizioniiniziali

sod-disfa enti per le previsioni, ovvero una ondizione iniziale he ontiene la

rap-presentazione ottimale dei ampi idrodinami i usando sia dati osservazionali

he ilrisultatodelmodello. Il tipodiassimilazioneusatanelnostro aso è

hia-mataINTERMITTENTE,ovverola ollezionedeidatiel'assimilazioneavviene

per periodidis retidi tempo.

(33)

minedistatobase (x f

). Quest'ultimoèottenuto dall'appli azionedelmodello

numeri o (M) alla pre edente analisi, a ui viene sommata una orrezione (C)

data dalla dierenza traleosservazioni (y o ) ed lo stato dibase : x a t+1 =M(x a t )+C =x f t+1 +C (2.1)

Ilvaloredella orrezione,notoan he omeINCREMENTOOSSERVATIVO,

fornis e una nuova informazione he rappresenta i ambiamenti he le

osserva-zioni apportano allostato dibase. Dal momento he esistonodelle dis repanze

trale osservazioni elostato dibase, dovute siaaglierrori delle osservazioni he

agli errori del modello, questa nuova informazione deve essere pesata tramite

la matri edi Kalman,K: x a t+1 =x f t+1 +K(y o t+1 x f t+1 ) (2.2)

L'analisi ome si vede, dipende da tre elementi: il modello tramite il quale

al olo lostato dibase, leosservazioni e K.Dalmomento he le osservazioni ed

il modello sono ssati, l'uni o elemento su ui si può lavorare per trovare una

soluzione ottimale èK.

Rideniamol' analisi ome

x a n+1 =x f n+1 +K(y o n+1 +Hx f n+1 ) (2.3)

dove n èil passo temporalee

y o n+1 =H(x t n+1 )+" (2.4)

sono le osservazioni orrelate formalmente allo stato reale da un'equazione in

ui H èl' operatoreosservativo ed " è l'erroredelle osservazioni on media zero

(<">=0) ematri e di ovarianzaR diagonale(<"

i (t)"

i

(t)>=R(t)).

Lamatri e Kdi Kalmanviene s ritta

K =B f n+1 H T n+1 (H n+1 B f n+1 H n+1 +R n+1 ) 1 (2.5)

(34)

osservazioni.

Il sistema diassimilazione sarà quindi dato dalle equazioni omplessive

x f n+1 =Mx a n (2.6)

ovvero il modelloprognosti o he partedauna ondizione inizialedianalisi;

B f n+1 =MB a n M (2.7)

l' evoluzione della matri edi ovarianzadell' errore delmodello;

K n+1 =B f n+1 H T n+1 (H n+1 B f n+1 H n+1 +R n+1 ) 1 (2.8) x a n+1 =x f n+1 +K(y o n+1 H n+1 x f n+1 ) (2.9)

La osiddetta Interpolazioneottimalesostituis e la 2.7 on

B f n+1 =D 1=2 n+1 CD 1=2 n+1 (2.10)

dove solo le varianze dell'errore dello stato di base nella matri e diagonale D

sono predette.

Lo s hema di assimilazione usato nel progetto pilota dell 'MFS onsiste di

uno s hema di interpolazione ottimale multivariato ( ioè in ludente più di un

ampo si o), hiamatoSOFA ,a ronimodi System forO ean Fore asting and

Analysis (De Mey and Benkiran , 2000). Lo s hema usa delle EOF (Empiri al

OrthogonalFun tion) al olateaprioripersempli areil al olodiK.LeEOF

sono al olatedadatidimodello osperimentalie ontengono lerelazionisi he

estatisti he tralevariabiliditemperaturaesalinità. L'usodelle EOFpermette

di ridurre la omplessità del al olo delle orrezioni tramite K e per questo la

s elta diopportuneEOF si riveladifondamentale importanza.

Lapro eduradiassimilazionedell'SLAsibasasuunasolaEOFmultivariata

he ontiene informazioni sulle funzioni di usso del ampo barotropi o, di T

(35)

stagionie he orreggonoi ampidiTeSdelmodello(g2-11,2-12,2-13,2-14).

L'operatoreosservativoHperl'SLAèdenitosullabasedellaformulazionedella

pressione sulla super ieneimodelliasuper ielibera rigida, ome spiegatoda

Pinardi etal ., 1995.

Leosservazioni diSLAeXBT sono assimilatesequenzialmenteindue passi:

la prima assimilazione per due settimane in modalità ltro equidistante e la

se onda assimilazioneper una settimana inmodalità ltro. La modalitàltro

equidistante equivale a dire he l' analisi viene fatta avendo a disposizione sia

dati nel passato he dati nel futuro rispetto al momento in ui si produ e l'

analisi. La modalità ltro inve e orrisponde ad usare i dati solo nel passato

rispetto al tempo ssato per l'analisi. I gruppi didati assimilati on la prima e

se ondamodalitàsialternanonel orsodeltempo,ovverounavoltasiassimilerà

la SLA ome ltro equidistante e gliXBT ome ltro elavoltasu essiva il

ontrario .

L'SSTèassimilata ontinuamenteattraversola orrezionedelussodi alore

totale allasuper ie :

Q M t =Q D t +C(SST D SST M) (2.11) doveQ D t

èilussototaledi aloreallasuper ie al olatausandoilforzante

meteorologi o, Q M

t

è il usso totale di alore alla super ie usato nelle

simula-zionidelmodello,SST D

sonoleosservazionidasatellitediSSTeSST M

èl'SST

delmodello. La ostanteempiri a Cè stata posta uguale a70 Wm 2

K 1

(36)

−12

−10

−8

−6

−4

−2

0

−1000

−900

−800

−700

−600

−500

−400

−300

−200

−100

0

EOF

PROFONDITA’ (m)

EOF della Temperatura

0

2

4

6

−1000

−900

−800

−700

−600

−500

−400

−300

−200

−100

0

EOF

PROFONDITA’ (m)

EOF della Salinita’

Figura 2-9: EOF per l' assimilazione di dati di SLA al olate sui dati di una

simulazionefattaperil periodo1993-1997

(37)

−0.4

−0.2

0

0.2

0.4

0.6

−500

−400

−300

−200

−100

0

EOF

profondita (m)

EOF primaverili (T) per la regione: 4

I

II

III

−0.2

−0.1

0

0.1

0.2

−500

−400

−300

−200

−100

0

EOF

profondita (m)

EOF primaverili (S) per la regione: 4

I

II

III

Figura 2-11: Eof primaveriliper T ed S.Vengono riportati i primi tre modi in

uisi ritiene he sia ontenuta lapiù altaper entuale di variabilità

−0.4

−0.2

0

0.2

0.4

0.6

−500

−400

−300

−200

−100

0

EOF

profondita (m)

EOF estive (T) per la regione: 4

I

II

III

−0.2

−0.1

0

0.1

0.2

−500

−400

−300

−200

−100

0

EOF

profondita (m)

EOF estive (S) per la regione: 4

I

II

III

Figura 2-12: EOFestive per Ted S.

−0.4

−0.2

0

0.2

0.4

0.6

−500

−400

−300

−200

−100

0

EOF

profondita (m)

EOF autunnali (T) per la regione: 4

I

II

III

−0.2

−0.1

0

0.1

0.2

−500

−400

−300

−200

−100

0

EOF

profondita (m)

EOF autunnali (S) per la regione: 4

I

II

III

(38)

−0.4

−0.2

0

0.2

0.4

0.6

−500

−400

−300

−200

−100

0

EOF

profondita (m)

EOF invernali (T) per la regione: 4

I

II

III

−0.2

−0.1

0

0.1

0.2

−500

−400

−300

−200

−100

0

EOF

profondita (m)

EOF invernali (S) per la regione: 4

I

II

III

Figura 2-14: EOFinvernali per Ted S.

2.3 Il modello numeri o

Il modello usato è un OGCM ostruito alGeophisi al Fluid Dynami s

Labora-torydi Prin eton, New Jersey, USA.

Ilmodello, ompostodaequazioniprimitivetridimensionali,fuelaboratoall'

iniziodaBryan(1969),implementatoinFORTRANavanzatopiùavantidaCox

(1984),su essivamenteripresodaPo anowsky,DixoneRosati(1991)edinne

implementatonel Mediterraneo(Pinardi and Masetti, 2000).

Il MOM è una versione alle dierenze nite delle equazioni primitive dell'

o eano, he governanola ir olazionedell' o eanodilargas ala. Comedes ritto

da Bryan (1969), le equazioni onsistono delle equazioni di Navier Stokes

sog-gette ad al une approssimazioni fondamentali. La prima, l'approssimazione di

Boussinesq ègiusti ataperun modellodell' o eano dilargas ala sullabase di

variazionirelativamentepi oleall'internodell'o eanonelladensitàepermette

di trattare un uido ome in omprimibile,il he es lude le onde sonore.

L'ap-prossimazioneidrostati aimpli ainve e heilgradientedipressioneverti alesia

legato solo alla densità. Ulteriore approssimazione è quella di super ie libera

rigidaperltrareleondedigravitàesterne, la uivelo ità(250m/s)pone una

severa limitazioneall'e onomi ità della risoluzione numeri a delleequazioni.

(39)

dif-mento turbolento. Nella versione del modello usata in questa tesi, la vis osità

e la diusione orizzontale, supposte uguali per i tra ianti T ed S, si assume

he siano biarmoni he on oe ienti di 5 10 17 m 4 /se (A h ) e 1.510 18 m 4 /se (K h

) rispettivamente. La omponente verti ale divis osità e diusione usa un

oe iente ostante uguale a 1.5 m 2 /se (A v ) e 0.3 m 2 /se (K v ).

L'aggiu-stamento onvettivo, utilizzatoper il rimes olamentoverti ale,è usato insieme

alladiusioneverti ale ostanteefattofunzionareadogni timestep temporale.

L'aggiustamento onvettivoèfatto onlos hemadellostratoadia ente. Lostep

temporale del modello èdi 900 se ondi.

Le variabili prognosti he sono i due tra ianti attivi di T potenziale e di

salinità,ledue omponentidellavelo itàorizzontaleelapressione allasuper ie

delmare, da ui si ri aval'altezza della super ie libera (p

s =

0 gh).

Le equazioni primitive risolte dal modello sono quindi, onsiderando un

sistema di oordinate sferi he (,';z)

u t +Lu uvtan' a fv = 1  0 a os' p  +A v  2 u z 2 +F  (2.12) v t +Lv+ u 2 tan' a +fu= 1  0 a p ' +A v  2 v z 2 +F ' (2.13) p z = g (2.14) 1 a os' u  + 1 a os' (v os') ' + w z =0 (2.15)

onf=2sen#( on=velo itàangolaredellaterra,#=latitudine)earaggio

della Terra F  = A h r 4 u (2.16) F ' = A h r 4 v (2.17)

Aqueste tre equazionisi aggiungonoleequazioni perlatemperatura

poten-ziale T ela salinitàS T t +LT =K h  2 T z 2 +F T (2.18) S t +LS =K h  2 S z 2 +F S (2.19)

(40)

F T = K h r 4 T (2.20) F S = K h r 4 S (2.21)

Nella s rittura delle equazioni si è fatto uso della seguente notazione per

l'operatorediavvezione L()= 1 a os' (u)  + 1 a os' ( os'v)  + (w) z (2.22)

Questo sistemadi equazioniè hiuso da un'equazione distato nella forma

=(T;S;p) (2.23)

e ompletatoda un set di ondizioni iniziali edi ondizioni al ontorno.

Le ondizioni iniziali per le previsioni sono le analisi di T ed S provenienti

dall' assimilazionedei dati des ritta inpre edenza.

Per le ondizioni al ontorno sulla verti ale, alla super ie dell' o eano,

se- ondol'approssimazionedisuper ieliberarigida,nonavendo os illazionedella

super ielibera  avremo

w=0

Inquestomodovengonoltratevialeondedigravitàesternedialta

frequen-zasenza in idere suifenomeni difrequenza più bassa neiqualiè on entrata la

maggiorpartedell' energia. Sempreallasuper ie avremo perilusso di alore

K v T z = Q p  (2.24)

eperil usso disale

K v S z =z 1 (S 0 S) (2.25) dove p

è il alore spe i o dell'a qua,Q è il usso di alore netto, S

0 è la

salinità alla super ie, S è una salinità limatologi a,  è una ostante

dimen-sionale pari ad un inverso del tempoe z

1

(41)

A v  ! u z = !  w (2.26) dove !  w

è losforzo delvento.

Al fondo dell'o eano si assume he i ussi di momento, alore e sale siano

nulli. Ai ontornilaterali hiusi( oste)siassumela ondizionedino-slip,ovvero

(u,v)=0eussiditra iantinulli,ovvero S n = T n =0dove  n

èladerivatalo ale

normale allaparete.

Ilmodelloèimplementato nelMediterraneoa 1/8 Æ

x 1/8 Æ

dirisoluzione, on

una dis retizzazione onsistente di oordinate spaziali ssate nel tempo, on

super i di profondità ostanti (31 livelli da 5 m a 3850 m) determinanti la

dis retizzazione verti ale. La batimetria di fondo è stata dedotta dall' insieme

dei dati a 1/60 Æ

di grado di risoluzione ed è stata disegnata manualmente per

parametrizzare i passaggi dello Stretto di Gibilterra alla risoluzione data (g

2-15 ). Lo stretto di Gibilterra si assume he sia omposto da 3 punti griglia

latitudinali, 4 longitudinali e he l' Atlanti o si estenda per 0.5 x 0.375 gradi.

Il sistema a due strati dello Stretto di Gibilterraè parametrizzato da un

rilas-samento di Ted S alla media annuale a omin iare dal primo punto griglia ad

Ovest dello Strettostesso. Il rilassamentoè ssato pertutti ilivelligarantendo

la variabilitàdel usso in entrata ed in us ita.

(42)

LaprevisionedelMediterraneoèrealizzataunavoltaasettimanaperisu essivi

10giorni. Lapro edura diprevisione siarti ola intre passi fondamentali:

1. ollezione deidati relativialforzanteatmosferi o(siaperl'analisi he per

laprevisione) ed alleosservazioni diSLA, SST eXBT;

2. produzione dell' analisi, fatta on il relativo forzante atmosferi o, e

on l'assimilazione dei dati delle misure disponibili, al ne di inizializzare la

previsione;

3. produzione della previsione a partire dall'analisi e usando il relativo

forzanteatmosferi o.

I ampidinami ipredettisonoquellidellavelo ità,dellatemperaturaedella

salinitàoltre he iltrasporto agliStretti, laprofonditàdello strato rimes olato,

(43)
(44)

Des rizione degli esperimenti in

termini di variabilità e onsistenza

3.1 Esperimenti numeri i

Inquesto lavoro ditesisono stati ondottidue esperimenti,ognuno deiqualiha

interessato un intervallotemporale di sette mesi, esattamentedal 4 aprile 2000

al 31 ottobre 2000. In entrambi è stato preso in onsiderazione il modello

de-s rittonelparagrafo1.3, onladierenza he nelprimoesperimento,alquale i

riferiremo ome esperimento entrale, il modello è stato inizializzato attraverso

l'assimilazionesiadeidati di SLA he deidati diXBT in modalitàsia diltro

equidistante he di ltro, mentre nel se ondo il modello è stato inizializzato

tramitelasolaassimilazionedi datidi XBT insolamodalitàltro. Il se ondo

esperimentoha avuto ome s opo prin ipale quellodievidenziare quanto

l'assi-milazionedi dati di SLA ontribuis a allamigliore risoluzione orizzontale della

ir olazionee della dinami adi mesos ala nelba inodel Mediterraneo.

Esperimento DatiAssimilati Modalitàdi assimilazione

Esperimento entrale XBT, SLA ltro equidistantee ltro

Esperimento2 XBT ltro

(45)

l'esperimento entrale

In questa sessione vengono dis ussi i risultati dell'esperimento entrale per la

ir olazione super iale del Mediterraneo in termini di variabilità, prendendo

in onsiderazione l'andamento mensiledell' altezza della super ie libera, della

velo ità super iale(5 m)edella temperaturasuper iale,ovvero diparametri

he permettono di onsiderarele tipi he strutture dinami he etermi he.

In Fig 3-1, 3-2 viene presa in onsiderazione l'evoluzione temporale

dell'al-tezzadellasuper ielibera,allaqualevieneasso iatol'andamentodellavelo ità

super iale.

Sipossono subito notare lestrutture aratteristi he delMediterraneo

ripor-tate da moltiautori.

Fissando l'attenzione sulba ino o identale, si può osservare il usso di

a -qua Atlanti a he entradaGibilterraformando nelMare diAlboranal uni giri

anti i loni i. Questi nel orso deltempotendono a spostarsi verso Est

forman-do la orrente Algerina, he rimane onnata lungo le oste afri ane e he a

sua volta diventa instabile dando luogo ad al uni giri anti i loni i he

aumen-tano didimensioni, ome evidenziato dalla media disettembre ed ottobre. Nei

mesi ompresi tra luglio ed ottobre il usso di a qua Atlanti a da Gibilterra

si sposta an he più verso Nord interessando la regione delle isole delle Baleari.

Spostandosi verso Estl'a qua Atlanti a entrapoinelMarTirreno, attraverso il

anale di Sardegna, formando una orrente lungo la osta orientale del ba ino,

ome risulta ben visibile nei mesi di maggio, giugno e luglio, per poi

s onna-re nel mar Ligure. Una parte di questo usso sembra tornare indietro verso

Sud in orrispondenza delloStrettodiBonifa ioel'altraparteformaun pi olo

giro anti i loni o,visibile nella mediamensile di giugno. La ir olazione

diven-ta maggiormente anti i loni a nei mesi di agosto, settembre ed ottobre ome

do umentato inpre edenti studi della ir olazione (Pinardi eNavarra, 1993).

Nellaparte entraledelba inoTirreni osiosserva una ir olazione i loni a

neimesidimaggioegiugno he tendearestringersiverso Ovestneimesidi

(46)

diagosto, settembre e ottobre.

Sempre nelTirrenoè visibileun vorti e anti i loni o he si sposta nel orso

deimesi dalle oste della Calabria(maggio)al entro delba ino(settembre): si

tratta di un giro anti i loni oestivo, esempio di un vorti e stagionale forse

ri- orrente. Nelmesediottobrel'areaanti i loni asettentrionaleraggiungelasua

massima espansione e la sua parte meridionale sembra ritornarepiù vi inoalle

ostesi iliane. Nelba inoProvenzalesirilevala ir olazione i loni a onla

or-rente Liguro-Provenzalelungo la osta. Neimesi di agosto,settembre eottobre

ilMare Catalano sembra essere sede diuna debole ir olazioneanti i loni a.

Spostandosi più ad Est, il usso di a qua Atlanti a attraversa il Mar Ionio

dove si osserva una struttura i loni a ben stabile nella parte settentrionale

ed una struttura on più giri anti i loni i nella parte meridionale dei quali il

più stabile per intensità e posizione sembra essere quello orrispondente al giro

anti i loni odel Golfodella Sirte. Il usso atlanti o segue poi le oste afri ane

e si diramaverso l'Asiaa formare i due giri anti i loni idi Shikmona e

Mersa-Matruh he si intensi ano nel orso dei mesi estivi . Nel ba ino levantino si

osserva il grande giro i loni o di Rodi, ompreso tra l'isola di Creta e quella

diCipro, he si mantiene ostantee nellospazio e nell'intensitàpertutti i mesi

onsiderati.

Nel Mar Egeo si osserva una struttura i loni a,a sud dello Strettodi

Dar-danelli,mentre la parte più settentrionale è interessata dadue giri anti i loni i

he raggiungono laloro massimaintensità nelmese diagosto.

Interessante èlasituazionedellaregionedelba inoAdriati odovesiosserva

una mar ata intensi azione nel orso dei mesi onsiderati del giro i loni oin

orrispondenza dello stretto diOtrantoe delgiro i loni odel Sud Adriati o.

A anto a questa interpretazione dinami a della ir olazione super iale si

può onsiderarean heunainterpretazionetermi a,tenendo onto

dell'andamen-todellatemperaturadellasuper iedelmare(SST)(Fig3-3,3-4), he permette

di evidenziare le zone di formazione delle masse d'a qua e la loro evoluzione

(47)

Figura3-1: Andamentomensiledell'altezzadellasuper ieliberaedellavelo ità

super iale per l'esperimento entrale. I risultati sono mostrati per la media

(48)

Figura3-2: Andamentomensiledell'altezzadellasuper ieliberaedellavelo ità

super iale per l'esperimento entrale. I risultati sono mostrati per la media

(49)

Figura3-3: Andamentomensiledellatemperaturasuper ialeperl'esperimento

(50)

Figura3-4: Andamentomensiledellatemperaturasuper ialeperl'esperimento

(51)

maggio ad ottobre è innanzitutto un i lo stagionale on un progressivo

ri-s aldamento del ba ino nei mesi estivi di giugno, luglio, agosto e settembre

ed un' inversione di tendenza in ottobre quando si osserva un brus o alo di

temperatura.

Nellapartedelba ino ompresaaldisottodei37 Æ

Nordlatemperaturainoltre

simantienepiù ostanteesoprattuttopiùaltarispettoaquelladelba inosopra

i 37 Æ

Nord: quisi osservauna temperaturasuperioreai 20 Æ

C on puntemassime

inagostoeinsettembre hepossonoessereri ollegateallaformazionedell'a qua

super iale del ba ino.

3.3 La ir olazione intermedia e profonda

nell'e-sperimento entrale

È stata presa in onsiderazione la struttura orizzontale della ir olazione a 280

m e660 mtramitemappe ditraiettorie diparti elle trasportate dalle orrenti.

Lestrutture individuatenel orso deimesianalizzando i ampi divelo itàa

280 m(Fig3-5, 3-6)sonoquelle dell'a quaLevantina intermedia(LIW) he trae

origine dalgirodi Rodie si snodapoi, rami andosi,nelba ino o identale.

Larami azioneavvviene in orrispondenza delPeloponneso,all'altezzadel

quale un ramo risale verso il ba ino Adriati o ed un ramo inve e attraversa lo

Ionio e poi il Canale di Si ilia. Il ramo he risale verso l'Adriati o osteggia la

Gre iael'Albaniaesifonde on ilgiro i loni opresentenelSuddell'Adriati o.

Ilramo delCanalediSi iliaper orreil entrodello Stretto(aSuddiMalta)

esiinsinuanelba inodelTirreno onuendonellastruttura i loni a,già

osser-vata insuper ie,dalla qualefuories e aSud della Sardegna. Se si onfronta la

direzione della ir olazione super iale on la direzione della ir olazione a 280

m nelCanale diSi ilia siosserva ome le due abbianodirezione opposta.

Su essivamente, osteggiando la Sardegna o identale, la LIW risale verso

il ba ino Liguro-Provenzale, ontribuendo, on il suo apporto di a qua salata

nel Golfo del Leone, alla formazionedelle a que profonde al entro del i lone,

(52)

Figura3-5: Andamento della ir olazione intermedia(280 m), nell'esperimento

(53)

Figura 3-6: Andamento della ir olazione intermedia (280 m), nell'esperimento

(54)

digiugno ed inparti olare di settembre, si può notare ome la LIW si ri hiuda

quasisu sestessa, on un ramo he ritorna verso la osta della Corsi a.

A anto a questa ir olazione, sempre a 280 m , si osservano vorti i

anti i- loni i nella parte meridionale del ba ino Provenzale, più mar ati nei mesi di

giugno e di settembre, mese nel quale si fondono in un uni o giro. Tali vorti i

sono stati già do umentati da Millot (1985), ome mostrato in Fig 3-7 e sono

nelle nostre simulazioniilrisultato delle instabilitàdella orrenteAlgerina.

Figura 3-7: S hema della ir olazione della LIW nel Mediterraneo o identale

(Millot,1994).

Analizzando l'andamentodella ir olazionea 660m(Fig3-7, 3-8) di

profon-dità iò he balza subitoall'o hioè lanetta separazionedeidue ba ini,quello

o identale e quello orientale, operato dal Canale di Si ilia, he impedis e alle

masse d'a qua profonde dimes olarsi tradiloro.

A questa profonditàle orrenti sono più omogenee e onsistenti on le

dire-zionidelle orrentiallasuper iefattae ezione lungola ostaalgerina,dovesi

osserva una orrente diretta verso lo stretto di Gibilterra. Come era da

aspet-tarsi, la ir olazione profonda onsiste di una serie di vorti i dis onnessi ed il

segno delle maggiori orrenti allasuper ie è presente in segmenti e ussi

at-torno ai vorti i o giri prin ipali. Nel ba ino Provenzale si osserva un vorti e

(55)

lungo il latoo identale della Sardegna siaora in direzione Sud.

Nel Tirreno, rispetto al ampo di velo ità a 280 m, si osserva un giro

anti- i loni o nellaparte Ovest del ba inoed una parzialeinversione della direzione

delle orrenti lungo le oste italiane.

Nel ba ino Levantino la orrente dell' Asia Minore risulta essere opposta a

quella he si osservainsuper ie. Ilba ino Ioni o èan orao upato daun giro

(56)

Figura 3-8: Andamento della ir olazione profonda (660 m) nell'esperimento

(57)

Figura 3-9: Andamento della ir olazione profonda (660 m) nell'esperimento

(58)

In questo se ondo esperimento il modello è stato inizializzato solo tramite l'

assimilazionedei dati di XBT inmodalità ltro. Questose ondo esperimento

èstato ondottoalnedivalutarel'impatto hel'assimilazione ontemporanea

dei dati di SLA e di XBT ha sul modello e quanto l'assimilazione dei dati di

SLA inuis asulla risoluzione della ir olazione.

Dal onfrontodellasuper ieliberarisultantedall'esperimento entrale(Fig

3-1, 3-2) on la super ie libera risultante dell'esperimento 2 (Fig 3-10, 3-11),

si rileva ome in entrambi i asi siano presenti le strutture prin ipali della

ir- olazione super iale, an he se esse sembrano essere meglio risolte nella loro

evoluzionespaziale etemporale nel aso dell' assimilazione ongiunta diXBT e

SLA.È hiaroinfatti he la ir olazionemostraun segnaledimesos alanel aso

dell'esperimento entrale molto più evidente.

Nel asodellasolaassimilazionediXBT quello he siosservaèunastruttura

più omogenea della ir olazione in ui non vengono riprodotte orrettamente

al unestrutture dinami he dipi ola s ala.

Confrontando la media di maggio, luglio e settembre dell'esperimento

en-trale onlemediedeglistessimesidell'esperimento2,quello he siosservaèuna

denizione migliore delle strutture ir olazione nel ba ino Levantino. Nel aso

dell'esperimento entraleinfattisonopresentiigiridiShikmonaeMersa-Matruh

heinve eappaionospostatiesottostimatinelse ondoesperimento. Sempre

nel-l'esperimento entrale il girodi Rodi appare più denito spazialmente rispetto

alse ondo esperimento dove inve e sembra o upare un' area più ampia. Altre

zonein ui siosservano ledierenzesono quelle della orrenteAlgerina, he nel

aso dell'esperimento entrale è più a ostata al ontinente Afri ano e quelle

della Corrente Atlanti a n el Mar Ionio on una migliore denizione del giro

i loni o. Dierenze di intensità delle strutture si osservano an he nel aso del

ba ino dell'Adriati odovenel aso dell' esperimento entrale è possibile

distin-guere hiaramenteiduegiri i loni i,nellaloroevoluzionespazialeetemporale,

aNord ea Sud delpromontoriodel Gargano he inve e si presentano indistinti

(59)

(60)

(61)

nel Mar Ionio e nel ba ino Levantino, ovvero in quelle regioni in ui essendo

la profondità superiore ai 1000 m è possibile appli are l'operatore osservativo

per l'assimilazione di dati di SLA. Qui le dierenze sono dell' ordine di 15 m.

Queste dierenze si fanno più grandi negli ultimi due mesi quasi ad indi are

ome l'esperimento entrale è rius ito ad immagazinare nel orso del tempo le

informazionisulla variabilitàdimesos ala derivantedai dati diSLA.

Ulterioreparametro di uisi ètenuto onto èstato l' andamentodella

tem-peratura in prossimità dei 120 m di profondità: questo per hè gli eetti della

SLA assimilataoltre adinuenzare la ir olazione super iale,permettono una

maggioredenizione della dinami aa livellodeltermo lino.

Confrontando i due esperimenti eettuati per il mese di aprile ed agosto

(Fig 3-14, 3-15), an ora una voltale aree di maggioridierenze sono quelle del

ba inoLevantino, delba inodelMarIonioedelba inoAlgerino-Provenzale. In

entrambi i mesi, osservando l'area del ba ino Levantino l'esperimento entrale

rileva delle strutture termi he he nel se ondo esperimento sono o del tutto

assenti o omunque più deboli. In parti olare, l'esperimento entrale rileva le

zone di a qua più alda asso iate alle strutture dinami he del giro del Golfo

della Sirte e di Shikmona-Mersa Matruh he inve e vengono  atturate più

debolmente dall'esperimento 2 o sono del tutto assenti, ome nel aso del giro

di Shikmona-Mersa Matruhperil mese diagosto.

Denita on maggiore risoluzione è lazona dia qua più fredda asso iata al

giro di Rodi he nell' esperimento entrale trova una sua ollo azione spaziale

più orretta: perentrambi imesi onsiderati le dierenzesono di 1.5 Æ

C.

Spostandosi nel ba ino del Mar Ionio, la struttura termi a asso iata

al-la struttura dinami a del giro i loni o appare più denita nell'esperimento

(62)

Figura 3-12: Campi mensili di dierenze del livello del mare tra l'esperimento

(63)

Figura 3-13: Campi mensili di dierenze del livello del mare tra l'esperimento

Riferimenti

Documenti correlati

 Un aumento dello stock occupazionale è atteso tanto per gli uomini quanto per le donne in riferimento a: Imprenditori, amministratori grandi aziende (codice

Dall’altro sono stati approntati dei vettori di probabilità di migrazione – anche in questo caso relativi alla media del periodo 1995-1998 - che, distintamente per singolo anno di età

Il primo filone si inserisce nel panorama, molto importante, dello sfruttamento delle energie cosiddette rinnovabili e ri- guarda lo studio e la valutazione del potenziale

I beneficiari di voucher intervistati sono stati infine invitati a esprimere una valutazione sia sui servizi offerti dalla struttura di coworking nella quale hanno svolto il

La struttura delle cellule della guaina del fascio differisce nei vari generi di fanerogame marine: (a) in Posidonia presentano pareti sottili e lignificate; (b) in Zostera, le

I controlli di I livello attengono alla verifica “che i prodotti e i servizi cofinanziati siano forniti e l’effettiva esecuzione delle spese dichiarate dai

Regione Lazio Regione Puglia Regione Toscana Regione Friuli Venezia Giulia Regione Sicilia Regione Molise Regione Marche Regione Abruzzo Regione Sardegna Regione Umbria

87 non si è inteso chiedere di impe- dire il diritto di sollevare obiezione di coscienza oppure di limitare il numero di medici obiettori di coscienza, né tanto meno di costringe- re