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12. Elena Stante, 50 anni fa sulla luna

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Academic year: 2021

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50 anni fa sulla luna

Elena Stante

Così mi piace raccontare a 50 anni di distanza il 21 luglio 1969 : "We got land"

Alla luna

O graziosa luna, io mi rammento

che, or volge l’anno, sovra questo colle io venia pien d’angoscia a rimirarti: e tu pendevi allor su quella selva siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci il tuo volto apparia, che travagliosa era mia vita: ed è, né cangia stile, o mia diletta luna. E pur mi giova la ricordanza, e il noverar l’etate

del mio dolore. Oh come grato occorre nel tempo giovanil, quando ancor lungo la speme e breve ha la memoria il corso, il rimembrar delle passate cose,

ancor che triste, e che l’affanno duri!

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Leonardo bambino:

“Che sono quelle macchie sulla luna,nonno?”

“Non sono macchie,ragazzo. La luna è un corpo astrale denso e grave ,per questo così appare.”

“La luna densa e grave,densa e grave,come sta la luna?”

Il foglio 310 recto del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci è l’espressione delle sue osservazioni della Luna .Dal gioco di chiari e scuri non si delineano valli né montagne Leonardo infatti non vede nulla di diverso da ciò che moltissimi altri videro anche prima di lui :uno strano e triste quanto indecifrabile volto.

Nel 1610 Galileo Galilei pubblica un breve avviso astronomico,il Nuncius Sidereus,sul quale appaiono alcuni disegni della Luna, frutto delle osservazioni effettuate col telescopio da lui stesso costruito. Questi disegni rivoluzionano l’astronomia segnando un salto di qualità dopo migliaia di anni di contemplazione del cielo.

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“Bellissima cosa e mirabilmente piacevole , vedere il corpo della Luna , lontano da

noi quasi sessanta raggi terrestri , così da vicino come distasse solo due di queste dimensioni;così che si mostrano il diametro stesso della Luna quasi trenta volte,la sua superficie quasi novecento,il volume quasi ventisettemila volte maggiori che quando si guardano a occhio nudo: e quindi con la certezza della sensata esperienza chiunque può comprendere che la Luna non è ricoperta da una superficie liscia e levigata, ma scabra e ineguale, e ,proprio come la faccia della Terra,piena di grandi sporgenze,profonde cavità e anfratti.” E ancora :

… “Nel quarto o quinto giorno dopo la congiunzione,… il termine di divisione tra la

parte scura e la chiara non si stende uniformemente secondo una linea ovale, come accadrebbe in un solido perfettamente sferico, ma è tracciato da una linea ineguale,aspra e assai sinuosa.”

All’osservazione fa seguito l’analogia :” Uno spettacolo simile abbiamo sulla Terra

verso il sorgere del Sole quando vediamo le valli non ancora illuminate ,e splendenti i monti che le circondano dalla parte opposta al Sole : e come le ombre delle cavità terrestri di mano in mano che il sole si innalza si fanno più piccole,così anche queste macchie lunari, al crescere della parte luminosa,perdono le tenebre”.La conoscenza

dell’esatta posizione della Terra e del rapporto che essa ha con gli altri corpi celesti è stato il primo passo verso le conquiste dell’èra spaziale. A questo hanno provveduto i grandi Tolomeo, Copernico e Keplero .

Ma arriviamo al 1923:Hermann Oberth riuscì a dimostrare che si poteva far viaggiare un razzo negli spazi planetari e sostenne la tesi che si poteva arrivare sulla Luna; egli stesso collaborò al successo del missile tedesco A-4 della gittata di 320 Km.

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L’èra spaziale ha inizio il 4 ottobre 1957,con il lancio del primo satellite russo , lo Sputnik 1. Come riportato dall’agenzia di informazioni sovietica Tass : “… un

super-razzo balistico multistadio intercontinentale a lunga portata aveva volato ad una quota senza precedenti ed era atterrato nella zona prestabilita.”

L’opinione pubblica fu ancora più stupita dal lancio dello Spuntik 2, che aveva a bordo per la prima volta una creatura vivente, la cagnetta Laika.

IL PRIMO UOMO NELLO SPAZIO : YURI GAGARIN ,1961

Come riporta la Tass :“La prima nave spaziale abitata al mondo, il Vostok, è stata

lanciata in orbita dall’Unione Sovietica il 12 aprile 1961. Il pilota navigatore dello spazio della nave spaziale satellite Vostok, è un cittadino dell’URSS, il maggiore Yuri Gagarin”

Dopo il lancio, avvenuto alle 9.07 , il raggiungimento della prima velocità cosmica e il distacco dell’ultimo stadio del razzo vettore , la Vostok cominciò il suo volo libero attorno alla Terra.Il periodo di rivoluzione della nave spaziale fu di 89 minuti e 1 secondo. Alle 10.55 la Vostok compì con

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successo l’atterraggio. Il viaggio era durato un’ora e 48 minuti : Gagarin era stato il primo uomo a poter ammirare la Terra da una posizione del tutto nuova. Mentre era in orbita, Gagarin dichiarò di essere particolarmente colpito dal :

“notevole cambiamento di colore della superficie terrestre illuminata dal

cielocompletamente nero,nel quale si possono vedere le stelle. La linea di separazione è sottilissima, come un nastro di pellicola che circondi la sfera terrestre , ed ha un delicato tono di azzurro , e questa transizione dall’azzurro al nero è graduale e bellissima. E’ difficile descriverla con le parole.”

“… lungo l’orizzonte vi è una striscia di un arancione

brillante che poi assume una sfumatura di azzurro,e poi passa al nero. Quello che mi colpisce di più è quanto sembra vicina la Terra anche da una quota di 300 km.”

Il 6 agosto 1961 alle ore 9 ,da Bajkonur ad est del lago Aral, fu lanciato il Vostok 2 ,con a bordo Gherman Stepanovic Titov.Il lancio fu perfetto ed il volo durò 25 ore e 18 minuti. Durante il viaggio Titov mangiò e dormì; questo volò dimostrò che era possibile per l’uomo vivere nello spazio. Al Vostok 2 fecero seguito Vostok 3 e Vostok 4 ; questi ultimi , grazie ai calcoli matematici ed agli esperti di missilistica,riuscirono addirittura quasi ad affiancarsi , osservandosi dagli oblò e scambiandosi messaggi. Lo scopo primario di questi voli era quello di raccogliere altri dati relativi agli effetti del volo sul corpo umano,ma anche il collaudo degli strumenti di volo e di atterraggio e il controllo dei meccanismi da perfezionare. E finalmente fu costruita la prima navicella spaziale a tre posti, il Voskhod 1.Lanciata il 12 ottobre 1964, ospitava i tre astronauti Komarov,Feokistov e Yegorov. Restò in volo 24 ore e 17 minuti ,completando 16 orbite per un totale di 700000 Km. Fra le 11.30 e le 11.50 del 18 marzo 1965 per la prima volta nella storia dell’umanità un uomo uscì dalla navicella spaziale allontanandosene di 5 metri. Dei due astronauti russi a bordo del Voskhod 2 , Alexei Leonov si fissò una bombola di ossigeno sulle spalle e,legato a dei cavi di nylon,aprì la botola e si avventurò nello spazio. La sua passeggiata nello spazio durò 20 minuti:

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“Restai stupefatto: il cielo era nero,le stelle lucenti,ma di una luce ferma,senza

tremolio .Il Sole,liberato del suo alone,era simile a un disco dai contorni netti. Volsi lo sguardo verso Terra: il pianeta mi parve piatto e soltanto dalla linea dell’orizzonte potei distinguere la sua curvatura.Alzai le braccia e mi sembrarono ali.”

La corsa alla conquista dello spazio da parte dell’Unione Sovietica procede a grandi passi. Tra il 1967 ed il 1969 altre quattro navicelle : Soyuz 1, Soyuz 2 ,Soyuz 3 e Soyuz 4 e Soyuz 5 effettuano altri voli ; le ultime due si incontrano nello spazio ed effettuano il primo trasferimento da un veicolo spaziale all’altro. Si avvicina il tentativo di costruire una stazione spaziale orbitale. I primati dell’URSS nella gara del prestigio mondiale misero gli Stati Uniti nella necessità di recuperare lo svantaggio agli occhi del mondo … e così inizia l’inseguimento .Nel 1958 anche gli Stati Uniti hanno il loro satellite ,ma la distanza dall’URSS appare ancora molto grande ; ed è allora che il presidente americano Kennedy ,nel suo messaggio del 25 maggio 1961 lancia la sfida : entro dieci anni un americano camminerà sulla Luna.

“Ritengo che questa nazione debba impegnarsi a conseguire,prima della fine di questo decennio,l’obiettivo di far atterrare un uomo sulla Luna e riportarlo sano e salvo sulla Terra.”

Le imprese spaziali hanno assunto il sapore di una vera e propria sfida fra gli Stati Uniti e l’URSS ;e questa sfida fu uno sprone per accelerare le imprese spaziali. Le difficoltà di sopravvivenza nello spazio richiedevano però degli uomini che,oltre ad avere massima efficienza fisica e psichica, possedessero conoscenze scientifiche e tecniche tali da affrontare e correggere eventuali errori di calcolo o difetti inattesi nelle navicelle spaziali. Quando negli USA furono presentati alla nazione gli astronauti prescelti, il 9 aprile 1959,fu loro chiesto il motivo per cui si erano offerti volontari per l’impresa. Eloquente fu la risposta fornita da John Glenn :

“Sta per accadere qualcosa di grosso, qualcosa che aprirà prospettive immense,come quando i fratelli Wright ,a Kitty Hawk,si giocavano a testa e croce a chi sarebbe toccato spingere l’altro giù dalla collina. Consideriamo una grande fortuna possedere le qualità necessarie per un’impresa del genere” .

L’11 ottobre 1958 ci fu il primo tentativo da parte degli USA di arrivare sulla Luna.Ma il lancio del Pioneer 1 fallì. Il Pioneer 4 riuscì a passare a 60.000 Km dal satellite ,il

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Ranger 3 si avvicinò fino a 36.800 Km, il Ranger 4 toccò la Luna ma non riuscì a trasmettere nulla. Seguirono i Ranger 5 ,6 e 7 e quest’ultimo riuscì ad inviare 4316 fotografie della Luna; il Ranger 9 inviò le prime immagini televisive.Si susseguirono molti altri lanci,degli otto Liberty,dei nove Mercury,e poi gli Explorer,i Vanguard,i Marines,i Nessuno,i Nimbus,gli Essa,fino ai celebri Gemini e Apollo.

Alle ore 9 e 32 minuti di mercoledì 16 luglio 1969 si accesero i motori dell’Apollo11.

Un boato scosse la base spaziale di Cape Kennedy .Il razzo si sollevò diritto superando in soli 3 secondi la torre ; 1 minuto e 20 secondi dopo era già a 4900 m di altezza ed aveva una velocità di 2800 Km/s.

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I suoi tre passeggeri Neil Armstrong, Edwin Aldrin e Michael Collins erano schiacciati contro i sedili con una forza pari a 4,5 il loro peso .A 79 secondi dal decollo la velocità aveva raggiunto i 10000 Km/h e l’altezza 91,950 Km .Ma già alla quota di 61 Km il primo stadio si era staccato ed il secondo si era acceso : i suoi 5 motori portarono l’Apollo a 182 Km di altezza e alla velocità di 22500 Km/h; si era ora a gravità zero. Ancora 6 minuti ed il secondo stadio si staccò anch’esso, entrando puntualmente in funzione il terzo. Ad 11 minuti dal lancio , come programmato, l’Apollo 11 si inserì in un’orbita terrestre a 184 Km di quota e, giunto a metà del secondo giro,si riaccesero i motori del terzo stadio. Ancora 5 minuti e mezzo e l’Apollo raggiunse la velocità di fuga dalla Terra pari a 39.600 Km/h: alle 12.57 gli astronauti affrontavano lo spazio allontanandosi dal proprio pianeta. Ebbe allora inizio la terza manovra . In cima al terzo stadio era alloggiato il Lunar Module Adapter che conteneva il Lem. Quest’ultimo fu posizionato a prua ,pronto per l’allunaggio. La navicella procedette per inerzia a motori spenti, seguendo le leggi di Keplero e di Newton. L’inserimento nell’orbita lunare avvenne sabato 19 luglio alle ore 13.21 .Alle 17.42 l’orbita fu ridotta finché a causa della gravità lunare divenne circolare con un raggio di 11 Km. Con queste parole Armstrong descrisse lo spettacolo che si presentava ai suoi occhi:“E’ una visione meravigliosa: sembra un

dipinto surrealista. Vedo dietro la Luna l’orlo del Sole :E’ un bordo frastagliato di fiamme smisurate. E’ come se la Luna fosse scivolata dentro al Sole,al centro. Vedo la Terra illuminata dal Sole , e la Luna, la nostra faccia,illuminata dalla luce riflessa della Terra. Scorgo chiarissimi i crateri lunari …”

Il 20 luglio, alle 9.17 ,Aldrin entrò nel Lem e un’ora dopo fu il turno di Armstrong.Alle 12.56 Il Centro di Houston approvò il distacco del Lem, chiamato Eagle, dalla navicella madre,il Columbia,in cui sarebbe rimasto Collins ad orbitare. Il ragno Eagle si posizionò in un’orbita di parcheggio e quindi iniziò la fase di allunaggio. La velocità si ridusse da 10 ad 1 m/s e tra una nuvola di polvere Eagle toccò il suolo lunare nel Mare della Tranquillità,poco a Nord dell’equatore lunare. Aldrin commentò: “ Ci

sono rocce alte anche tre metri. Non vi sono colori … Vedo forme stranissime ,alcune angolose,altre sferiche… tutto sembra grigio … Non c’è colore uniforme . I crateri tutt’intorno a noi sono così numerosi che non riusciamo a contarli .Qualcuno pare che abbia pareti alte tre metri .In lontananza , a circa tre chilometri da noi ,c’è una strana collina piatta.”

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E Galileo aveva scritto: ”… Questa superficie lunare , là

dove è variata da macchie, come occhi cerulei d’una coda di pavone, appare simile a quei vasetti di vetro che,posti ancora incandescenti in acqua fredda, acquistan superficie screpolata e ineguale ,onde son detti dal volgo bicchieri di ghiaccio“.

Alle 22,40’10’’ il portello dell’Eagle fu aperto e Neil Armstrong scese la scaletta raggiungendo, con lo storico salto ,il suolo lunare.

“E’ un piccolo passo per l’uomo, ma un gigantesco balzo per l’umanità”

Armstrong tornò indietro per prendere la telecamera .Poi toccò ad Aldrin scendere. I due astronauti sistemarono sulla Luna tre apparecchi: un sismografo per registrare movimenti sismici lunari,uno specchio lunare per riflettere i raggi laser inviati dalla Terra,ed un foglio di alluminio preparato per intrappolare i gas (elio, neon, argon, cripto,xeno) che attraverso il vento solare raggiungono in minuscole particelle il suolo della Luna. Fu piantata la bandiera degli Stati Uniti e Aldrin lesse il messaggio scritto su una targa metallica:“Qui uomini del pianeta Terra

per primi hanno messo piede sulla Luna. Luglio 1969 A.D. Siamo venuti in pace per tutta l’umanità.”La passeggiata dei due astronauti

durò 2 ore e 10 minuti e il decollo fu effettuato alle 13,54’ e 32 ‘’ del 21 luglio. Nel complesso la permanenza sulla Luna era stata di 21 ore 36’ e 41 ‘’.La piccola Eagle si ricongiunse all’astronave per ritornare alla Terra. Giunti alla distanza prestabilita dal suolo terrestre, la forza di gravità fece aumentare la velocità del mezzo da 4000 a 10000 km/h .Quando arrivò sul Pacifico , giovedì 4 luglio, la velocità della navicella

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era di 4000 km/h. Espulso il modulo di servizio, restò solo quello di comando con i passeggeri ; esso attraversò l’atmosfera come una meteora raggiungendo circa 2700 °C .Lo scudo termico fece in modo che nell’abitacolo non si avvertisse la variazione di temperatura e, dopo 14 minuti, si aprirono tre grandi paracadute .Durante la discesa ai grandi si sostituirono altri tre paracadute più piccoli ,allo scopo di ridurre ulteriormente la velocità fino a soli 35 Km/h. La navicella toccò finalmente l’acqua : Armstrong ,Aldrin e Collins avevano così concluso la loro grande impresa. L’uomo aveva conquistato la Luna.

Le enormi spese sostenute e le giovani vite sacrificate per l’esplorazione dello spazio hanno portato vantaggi all’umanità intera. Dai mille e più brevetti scaturiti dalla ricerca spaziale, allo sviluppo della ricerca medica e della tecnologia. Ma i risultati più importanti del ‘900 restano la teoria della relatività, la meccanica quantistica , la scoperta dell’energia atomica e quella del codice genetico del DNA . Le missioni Apollo , se messe a confronto con questi risultati, sembrano delle acrobazie di straordinari pionieri dello spazio ; oggi sono le sonde e i robot a sostituirli. Ma l’uomo è per sua natura un animale esploratore e l’aver potuto vedere la Terra in un solo colpo d’occhio così bella , fragile e violata è qualcosa di davvero straordinario. Non possiamo dimenticare chi ci illustrò in quella lunga trasmissione tutte le fasi

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