INTELLIGENZA EMOTIVA
cos’è
(Goleman)
E’ una complessa miscela in cui
giocano un ruolo predominante fattori come l’autocontrollo, la
pervicacia, l’empatia e l’attenzione agli altri. Insomma non e’
l’intelligenza astratta misurabile con i soliti test
AMBITI DELL’INTELLIGENZA
EMOTIVA (
Gadner)
conoscenza delle proprie
emozioni
controllo delle emozioni motivazione di se stessi
riconoscimento delle emozioni
altrui
EMPATIA
(Goleman)
La capacita dell’individuo di
entrare in contatto con gli altri e leggere i messaggi veicolati da canali di comunicazione non verbale: il tono di voce, i gesti, l’espressione del volto
COMPETENZA PERSONALE
(Goleman)
Consapevolezza di sé Padronanza di sé Motivazione Comporta la conoscenza deipropri stati interiori Comporta la capacità di dominare i propri stati interiori Comporta tendenze emotive che guidano o facilitano il raggiungimento di obiettivi
CONSAPEVOLEZZA DI SE’
Consapevolezza emotiva:
riconoscimento delle proprie emozioni e dei loro effetti
Autovalutazione accurata:
conoscenza dei propri punti di forza e dei propri limiti
Fiducia in se stessi: sicurezza del
proprio valore e nelle proprie capacità
PADRONANZA DI SE’
Autocontrollo: dominio delle emozioni e
degli impulsi distruttivi
Fidatezza:mantenimento di standard di
onestà e integrità
Coscienziosità. Assunzione delle
responsabilità per quanto attiene alla propria prestazione
Adattabilità: flessibilità nel gestire il
cambiamento
Innovazione: capacità di sentirsi a
proprio agio e di avere un atteggiamento aperto di fronte a idee, approcci e
MOTIVAZIONE
Spinta alla realizzazione: impulso a migliorare o a soddisfare uno
standard di eccellenza
Impegno: adeguamento agli
obiettivi del gruppo o dell’organizzazione
Iniziativa: prontezza nel cogliere le occasioni
Ottimismo: costanza nel perseguire gli obiettivi
COMPETENZA SOCIALE
(Goleman)
Empatia Abilità sociali Comporta la consapevolezza dei sentimenti,delle esigenze e degli interessi altrui Comportano abilità nell’indurre risposte desiderabili negli altriEMPATIA
Comprensione degli altri:
percezione dei sentimenti e delle prospettive altrui
Assistenza: anticipazione,
riconoscimento e soddisfazione delle esigenze del cliente
Promozione dello sviluppo altrui Sfruttamento della diversità
ABILITA’ SOCIALI
Influenza
Comunicazione Leadership
Catalisi del cambiamento Gestione del conflitto
Costruzione di legami
Collaborazione e cooperazione Lavoro in team
MODIFICA DEL PARADIGMA
STRATEGICO
Dall’istituzione al management Dalla cultura della gestione alla
cultura delle opportunità
Da compiti a competenze
Dall’autorità all’autorevolezza Dal capo a leader
Dalla medicina tradizionale alla
omeopatica
Dalla visione locale alla globale
Dal concetto di linearità al concetto di
rete
L’ORGANIZZAZIONE PER
PROCESSI TENDE A:
ridurre i costi di coordinamento e
controllo
facilitare la partecipazione nei
processi
favorire lo sviluppo delle persone e
delle competenze
sostenere motivazione e impegno
delle persone
semplificare le strutture
realizzare integrazione e favorire la
cooperazione
potenziare l’apprendimento delle
UN’ ORGANIZZAZIONE PER
PROCESSI RICHIEDE:
Orientamento ai risultati
Assunzione di responsabilità e
impegno
Orientamento al problem solving Integrazione e interfunzionalità Orientamento alla qualità e al
“ben fatto”
COSA SONO LE ORGANIZZAZIONI
“Le Organizzazioni sono artefatti socio-tecnici che, così come sono state costruite, possono essere modificate tenendo conto che non producono solo beni o
servizi, ma anche sistemi sociali: mappe mentali, relazioni,
attitudini, identità,
CARENZE DELL’ I.E. DI UNA
ORGANIZZAZIONE
(Goleman)
Autoconsapevolezza emotiva Realizzazione Adattabilità Autocontrollo Integrità Ottimismo Empatia Sfruttamento della diversità Consapevolezza politica
Influenza
FATTORI DI UN BASSO LIVELLO DI
PRESTAZIONE
(Goleman)
Sovraccarico di lavoro Mancanza di autonomia Gratificazioni insufficienti Perdita di legami Slealtà Conflitti di valoreASL NA 5 PER/CORSI DI
IN/FORMAZIONE
La 1° sezione rivolta a tutti i responsabili di struttura
complessa aziendale, ai referenti del SRP (operatori di front-office, sia dei Distretti Sanitari che dei Presidi Ospedalieri), ai
rappresentanti delle Associazioni presenti nella Commissione
Mista Consultiva e Partecipativa (CMCP).
OBIETTIVI PER/CORSI DI
IN/FORMAZIONE
1° sezione 2° sezione fornire Informazioni sul ruolo istituzionale del Servizio Relazioni con il Pubblico valorizzazione del ruolo del referente Relazioni con ilPubblico. In questa sezione si è utilizzata una metodologia di lavoro anche di tipo
partecipativo/interattivo ed esperenziale con
tecniche di
consapevolezza per una guida all’ascolto
INCONTRO FINALIZZATO
ALL’EMPOWERMENT
Questo lavoro si è organizzato come percorso che attraverso la voce, il
suono, il respiro, il movimento consente di:
Aiutare il corpo ad entrare in contatto
con le proprie e altrui sensazioni.
Aumentare la consapevolezza del
gesto, per avvicinarsi “all’essere
presente” (qui e ora) in ogni momento.
Riscoprire il gioco e il movimento
spontaneo.
Veicolare una comunicazione più
RISULTATI DEL QUESTIONARIO DI
GRADIMENTO
Partecipanti 27
Questionari 27
Il grado di soddisfazione, degli
argomenti trattati, è variato da
un minimo di 69% ad un massimo di 95%.
La percentuale media è stata di
79,5.
Il grado più alto (95%) è stato
registrato per la parte
SUGGERIMENTI RACCOLTI
Organizzare più corsi con
questa metodologia.
Corsi di durata maggiore per
fare più esercizi.
Fare questo tipo di esperienza
all’inizio di un corso.
Coinvolgere tutto il front office. Coinvolgere anche i direttori dei