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Recensione a: Michele Guirguis, Necropoli fenicia e punica di Monte Sirai. Indagini archeologiche

2005-2007, Studi di Storia antica e di archeologia / 7, collana diretta da Antonio M. Corda e Attilio

Mastino, Sandhi : Ortacesus, 2010 (pp. 236, ISBN 978-88-89061-72-5)

di Ilaria Montis

Borsista di di ricerca RAS presso l’Università degli studi di Cagliari. Dip. di Scienze archeologiche e storico-artistiche email: ilariamontis@unica.it

Il volume di Michele Guirguis, edito nella collana “Studi di Storia antica e archeologia” per i tipi delle Nuove Grafiche Puddu di Ortacesus, ha come tema principale la presentazione delle indagini, condotte sul campo dall’autore, svolte nella necropoli fenicia di Monte Sirai nei tre anni compresi tra il 2005 e il 2007. Il libro si apre con una prefazione di Piero Bartoloni, direttore scientifico delle indagini nella necropoli fenicia di Monte Sirai dai primi anni ’80, quando casualmente vennero in luce le prime tombe a incinerazione, fino ad oggi.

Nel primo capitolo vengono introdotte alcune delle problematiche storico-archeologiche che in questi ultimi anni, con il progredire delle ricerche sia nelle necropoli che negli abitati, stanno acquisendo maggior rilevanza e per le quali l’analisi dei contesti indagati fornisce nuovi dati utili all’interpretazione e all’approfondimento. Tra queste si segnala il fenome-no della presenza di elementi di tradizione nuragica

nelle necropoli fenicie, di notevole importanza per una corretta ricostruzione delle dinamiche sociali che caratterizzano i centri coloniali fenici di età arcaica.

La presentazione analitica dei risultati degli sca-vi preceduta da una sintesi, argomento del secondo capitolo, che fa il punto sullo stato dell’arte delle ricerche relative alle necropoli fenicie finora note in Sardegna, che permette quindi di collocare la necro-poli di Monte Sirai in un più ampio contesto storico e geografico.

Nella parte centrale del lavoro, rappresentata dal terzo capitolo, l’attenzione si sposta invece sulla ne-cropoli di Monte Sirai. Dopo un paragrafo introdut-tivo volto alla contestualizzazione del sito, si entra nel dettaglio delle campagne di scavo svolte nel 2005, 2006 e 2007. Per ogni campagna viene esplicitata la strategia d’indagine sottesa alla scelta delle aree di in-tervento, e per ogni sepoltura scavata viene fornita una descrizione ragionata del contesto di rinvenimen-to e della tipologia rinvenimen-tombale, dei materiali scheletrici e relativi corredi, a cui si aggiunge un ricco apparato iconografico. Tali informazioni sono poi riproposte in forma sintetica nelle schede di catalogo curate da Rosanna Plà Orquín, che chiudono il volume.

Nel quarto capitolo vengono presentati i primi ri-sultati di una serie di analisi archeometriche sui resti ossei condotte in collaborazione con il Dipartimento di chimica dell’Università di Sassari. Tali analisi han-no permesso di determinare scientificamente le tem-perature di combustione a cui sono state sottoposte le ossa e di conseguenza di verificare e precisare ipotesi relative allo svolgimento di riti funerari diversificati, che trovano un riscontro diretto nella tipologia tom-bale e sono espressione di fasi d’uso della necropoli distinte sia cronologicamente che culturalmente.

ArcheoArte 2010, 1: 317-318 http://archeoarte.unica.it/ ISSN: 2039-4543

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318 -Recensioni

Nell’ultimo capitolo l’autore si sofferma su due problematiche che concernono i rituali in uso nella necropoli tra il VI e il V secolo. La prima è rappresen-tata dalla presenza di inumazioni in un momento in cui l’incinerazione era il rituale universalmente adot-tato, che qui viene interpretato come la testimonianza di una presenza di individui nordafricani in Sardegna precedente alla conquista cartaginese dell’isola. Men-tre la seconda è rappresentata dal rito che viene qui definito della “semicombustione”, che rappresenta un

dato nuovo relativamente alle conoscenze sui rituali funerari in uso nella Sardegna fenicia e punica.

In conclusione il libro di Michele Guirguis ha il merito di presentare e discutere dati che gettano nuova luce non solo sul microcosmo rappresentato da Monte Sirai, ma più in generale sui rituali funera-ri e per alcuni aspetti sui fenomeni sociali in atto in Sardegna e nel Mediterraneo tra età fenicia arcaica ed età punica.

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