LA STRUTTURA SEMPLICE: LE CARATTERISTICHE
Tipicamente nella struttura semplice la tecnostruttura è assente o molto limitata, vi sono pochi addetti allo staff di supporto, non vi è una rigida divisione del lavoro, la differenziazione fra le unità organizzative è minima, la gerarchia manageriale è poco sviluppata, la formalizzazione del comportamento è limitata e vi è un ricorso minimo alla pianificazione, alla formazione e ai meccanismi di collegamento.
La struttura semplice è, soprattutto, organica. Essa evita infatti il ricorso a tutte le soluzioni formali proprie di un’organizzazione e minimizza la dipendenza dagli specialisti di staff.
Nella struttura semplice, il coordinamento è assicurato in larga misura dalla supervisione diretta: in modo più specifico, il potere su tutte le decisioni importanti tende a essere accentrato nelle mani di chi occupa la posizione di vertice. Di conseguenza, il vertice strategico costituisce la parte più importante dell’organizzazione e, invero, la struttura semplice spesso comprende soltanto un vertice strategico costituito da una sola persona e un nucleo
LA STRUTTURA SEMPLICE: LE CARATTERISTICHE
Quando esiste il raggruppamento in unità, esso è prevalentemente di tipo funzionale, dove il coordinamento fra le unità è assicurato dal direttore generale. Analogamente, le comunicazioni si sviluppano in modo informale e si svolgono prevalentemente fra il direttore generale e tutti gli altri membri dell’organizzazione.
Anche il flusso di lavoro tende ad essere flessibile e le mansioni del nucleo operativo sono relativamente poco specializzate e intercambiabili.
Anche il processo decisionale è flessibile e l’accentramento del potere consente una rapida risposta. La formulazione della strategia è responsabilità esclusiva del direttore generale.
LA STRUTTURA SEMPLICE: LE CONDIZIONI
L’ambiente della struttura semplice tende a essere semplice e dinamico. Un ambiente dinamico comporta un’organizzazione di tipo organico: l’impossibilità di prevedere le caratteristiche future dell’ambiente non consente di realizzare il coordinamento attraverso la standardizzazione.
Il sistema tecnico non è sofisticato.
Solitamente ad adottare strutture semplici sono le nuove aziende poiché non hanno avuto il tempo di creare le proprie strutture direzionali e sono obbligate a fondarsi per il proprio funzionamento sulla leadership.
Un altro fattore che favorisce l’adozione della struttura semplice è costituito dalla coincidenza tra proprietà e controllo.
LA STRUTTURA SEMPLICE: LE TIPOLOGIE
Alcune aziende sono così piccole che per il coordinamento possono fondarsi, quasi in assenza della supervisione diretta da parte dei capi, sul reciproco adattamento: tali aziende rappresentano un ibrido che chiameremo «struttura semplicissima».
L’organizzazione sintetica, definita così da Thompson, è un’altra variante della struttura semplice che si manifesta quando un’ostilità molto elevata obbliga un’azienda ad accentrare il potere per dare una risposta rapida e coordinata.
I bisogni di potere danno vita a un’altra variante, ossia l’organizzazione autocratica: un direttore generale che accumula il potere ed evita la formalizzazione del comportamento considerandola una violazione del suo diritto di comandare per decreto adotta una struttura semplice. Quando invece il potere è conferito dai seguaci del leader, si parla di organizzazione carismatica.
LA STRUTTURA SEMPLICE: PROBLEMI
Nella struttura semplice, le decisioni concernenti la strategia e le attività operative sono accentrate nelle mani del direttore generale. Tale accentramento, da un lato, garantisce che la risposta strategica rifletta una completa conoscenza del nucleo operativo e ne favorisce anche la flessibilità e l’adattabilità, ma, dall’altro, provoca confusione fra problemi strategici e problemi operativi.
La struttura semplice rappresenta anche la configurazione più rischiosa, poiché dipende strettamente dalla salute e dalle particolarità di un’unica persona.
Un vantaggio peculiare della struttura semplice è costituito dal senso della missione da parte del leader. Questo fa sì che i dipendenti si identifichino con maggior forza nell’azienda. Altri però percepiscono questo fattore come troppo vincolante in quanto non sentono di lavorare per un’attività stimolante ma di essere al servizio di qualcuno.