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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Assistere il paziente per le

procedure invasive

(2)

Procedure invasive

• Toracentesi

• Paracentesi

• Rachicentesi

• Biopsia epatica

• Biopsia midollare

• Biopsia renale

(3)
(4)

Strumenti

 Aghi

attraverso la cute per il prelievo di

tessuti e/o di fluidi corporei, che poi

vengono inviati agli appositi laboratori

per essere esaminati.

Prevedono l’introduzione di:

(5)

...…..Nonostante oramai le tecniche di

prelievo di campioni siano ritenute

abbastanza sicure non sono

(6)

L’infermiere deve sapere come preparare il

paziente e/o la famiglia, come assisterlo

prima, durante e dopo la procedura, come e

cosa deve essere documentato.

Prendere visione delle linee guida relative

alla procedura

Verificare la presenza del consenso

informato

(7)

Processo di Nursing:

(8)

Accertare

Il paziente conosce la procedura?

E’ in grado di comprendere?(deficit

sensoriali)

E’già stato sottoposto in precedenza a

questo esame?

E’ in grado di assumere la posizione

necessaria?

Sa di essere allergico ad anestetici locali

eventualmente utilizzati?

(9)

Il paziente è digiuno?

Assume farmaci regolarmente, è in corso di

terapia?

Abbiamo una valutazione dei parametri vitali

“prima dell’esame”?

Conosciamo la diagnosi medica?

Ci sono patologie concomitanti che possono

creare problemi al momento dell’esame?

(10)

PIANIFICARE

Conoscere in sequenza gli atti

Assistere il paziente durante e dopo la

procedura

(11)

Attuare

Prestare attenzione a segni o sintomi che

potrebbero indicare l’insorgenza di

complicanze

Monitoraggio parametri vitali,

confronto con dati precedenti

(12)
(13)

Tutte le attività assistenziali devono

essere documentate nella cartella

infermieristica.

Comunicazione efficace tra i vari

operatori

continuità assistenziale migliora il

percorso terapeutico del paziente

(14)

diagnostica terapeutica

Toracentesi

esplorativa evacuativa

Serve a rimuovere il liquido (o aria) formatosi nella cavità pleurica a causa di…

(15)

Accertamento

Rx torace

Consenso informato

Valutazione funzione respiratoria:

simmetria del torace durante

l’inspirazione e l’espirazione, dispnea,

tosse ed escreato

(16)

Pianificazione

Risultati attesi dopo la procedura

Il paziente tollera bene la procedura Le condizioni respiratorie migliorano

Il paziente può mobilizzarsi senza disagio

Respiro non faticoso, migliora l’espansione polmonare e quindi lo scambio gassoso

(17)

Materiale occorrente

Guanti sterili e non

Camice sterile,mascherina, copricapo e occhialini (DPI)

Campo sterile,garze sterili e non sterili

Disinfettante per la cute e anestetico locale (lidocaina 1%)

Kit per toracentesi

Rubinetto di arresto a 3 vie e a 2 vie con prolunghe Provette sterili e non

Fonendoscopio e sfigmomanometro Contenitore per rifiuti speciali

(18)
(19)

Prima della procedura

Rimanere immobile Disagio anche se Minimo(dopo) Sensazione di pressione

(20)

Qualche cm al di sotto del margine sup del

versamento, se è presente aria 2°-3° spazio interc.sulla linea emicl

(21)

Durante la procedura:sostenere e

rassicurare il paziente

Sensazione di

freddo

di pressione

Sensazione

Invitare il

paziente a trattenersi

dal tossire

(22)

Dopo l’antisepsi della cute il medico usa un ago di piccolo calibro per iniettare l’anestetico locale nello spazio

intercostale

Il medico fa avanzare l’ago da toracentesi con la siringa collegata quando raggiunge lo spazio pleurico si può

aspirare con la siringa:

Alla siringa è collegato un rubinetto a 3 vie (una

collegata all’ago, una alla siringa e la terza al tubo di connessione collegato alla sacca di raccolta

Se si rimuove una notevole quantità di liquido l’ago

viene mantenuto in sede da un piccolo emostatico (punto) Dopo che l’ago è stato rimosso applicare una pressione

(23)
(24)
(25)

Dopo la procedura

Avvisare il paziente che deve rimanere a letto e che verrà effettuata una radiografia del torace

Registrare la quantità di liquido drenato e

documentarne la qualità (inviare lab se richiesto)

(26)

Monitoraggio parametri

vitali

 Tachipnea

asimmetria dell’escursione toracica durante la respirazione, debolezza

 vertigini,dispnea,

tosse incontrollabile, espettorato con sangue e schiumoso, tachicardia segni di ipossiemia

(27)

Pneumotorace e PNX iperteso: a causa della

rottura del parenchima polmonare o di una

parte del torace, si nota l’aumento della

pressione contenuta nello spazio pleurico,

causato dalla sola entrata dell’aria che non

trovando un'uscita comporta il collasso del

polmone colpito, prima si osserva uno

schiacciamento degli altri organi poi si arriva

all’arresto respiratorio.

(28)

Enfisema sottocutaneo:presenza di aria nel

sottocute (crepitio)

Infezione da pirogeni

Distress cardiaco ed edema polmonare: in

caso si drena una grande quantità di liquido

per spostamento

(29)

Paracentesi addominale

Diagnostica

Terapeutica

Effettuare esami

(30)

ACCERTAMENTO

Il paziente è affetto da coagulopatia? E’ affetto da occlusione intestinale?

Ha subito precedenti interventi chirurgici sull’addome?

Ha una Ipertensione portale con circolo collaterale?

Il paziente ha la vescica vuota?

E’ allergico a farmaci? (anestetico locale) Il paziente assume farmaci regolarmente?

(31)

ACCERTAMENTO

Conosciamo il peso del paziente e la sua circonferenza addominale?

Il paziente conosce la procedura? Ha firmato il consenso informato?

Abbiamo una valutazione respiratoria con

escursione del diaframma e il movimento della parete toracica?

(32)

PIANIFICAZIONE

(risultati attesi dopo la procedura)

 Il paziente si mobilizza senza difficoltà

 Il liquido prelevato è

limpido o lievemente tinto di sangue

 Si osserva una rid. della circonferenza addominale  Il paziente si sente

meglio

 Le condizioni respiratorie migliorano

 Tollera bene la proced.  La manovra può causare

trauma e tingere di sangue il liquido

 La riduzione è legata alla perdita del liquido

ascitico prelevato

 E’ alleviata la distensione  La distensione add.

Riduce l’escursione del diaframma

(33)

MATERIALE OCCORRENTE

Soluzione antisettica per lavaggio delle

mani

Set per paracentesi (toracentesi)

Soluzione antisettica per la cute

Compresse di garza sterile

Lidocaina 1%

(34)

Siringhe sterili 2 da 3 ml per

l’anestetico con ago 23-25 gauge e 4 da

50 ml con ago 18-21 gauge

Teli sterili

Guanti sterili

DPI

Metro per misurare la circonf. Add

MATERIALE OCCORRENTE

(35)
(36)
(37)

PRIMA DELLA PROCEDURA

Verificare che il paziente abbia un accesso venoso funzionante.

Aiutare il paziente ad assumere la posizione

supina se è necessario evacuare un’ampia quantità di liquido, o in decubito laterale se la quantità è minima.

Se il paziente è allettato è preferibile la posizione di Fowler (semiseduto)

La quantità di liquido viene stabilita attraverso la palpazione e la percussione dell’addome.

(38)

Dopo aver disinfettato la cute con clorexidina o con un antisettico a base di iodio si prepara un campo sterile con un telino forato.

Prima di procedere con la paracentesi bisogna iniettare un anestetico locale

Fatta l’anestesia si esegue una puntura nel sito di inserzione con un ago da paracentesi da 18 gauge e si inserisce il catetere da paracentesi.

Una volta introdotto il catetere da paracentesi, lo si connette a una siringa da 5-10 cc o a una

sacca di raccolta in base alla quantità di liquido da prelevare.

(39)

PROCEDURA

Al termine della paracentesi il punto di

incisione va coperto con una medicazione

sterile occlusiva per evitare la

fuoriuscita di liquido.

Non ci sono indicazioni specifiche sul

posizionamento del paziente dopo la

paracentesi; può essere utile però

sollevare leggermente la testata del

letto per facilitare la respirazione

.

(40)

Durante la procedura

Rassicurare il paziente sulla procedura Garantire il comfort al paziente e valutare le possibili complicanze Valutare ogni 15’ i PV Riduce l’ansia Aiuta il paziente a sopportare la procedura e consente di valutare se sospendere Individuare le possibili complicanze come lo shock (pallore, sudorazione profusa,tachicardia, ipotensione)

(41)

Dopo la procedura: controllo PV

• Controllo diuresi 24h • Misurare peso e circonf add • Esaminare caratt liquido • Osservare il paziente se manifesta disagio

 L’ematuria può essere traumatica

 Stabilisce le modifiche avvenute

 Il liquido è limpido o liev tinto

 Even. Dolore o disagio può indicare puntura degli

(42)

Complicanze

Ipotensione e shock ipovolemico

sanguinamento

Perforazione di un viscere o della vescica Infezione

(peritonite)

La paracentesi evacuativa può determinare un richiamo del

liquido "ex vacuo" dal torrente circolatorio al cavo

peritoneale, a ciò ne consegue un’ipovolemia e un’ipotensione (danno renale)

Legato alla manovra(ematoma) minimizzabile se sicuri che il paziente abbia la vescica vuota guida ecografica in caso di

dubbio sulla localizzazione del versamento ascitico

(43)

Registrare la procedura indicando se diagnostica o terapeutica

Indicare la quantità e le caratteristiche del liquido

Indicare se sono stati inviati camp Registrare la circonf. Add e il peso

Riferire al medico ogni deviazione della norma dei PV

Se il pz ha dolore addominale(lesione organi int.)

Se sangue nel punto di introduzione del catetere(controllo coag)

(44)

Rachicentesi

Introduzione di un ago spinale nello

spazio subaracnideo della colonna

vertebrale

Mis. Press del liquor

Prelievo del liquor Per esami

Iniettare anest Antib o sost

(45)

Accertamento

Il paziente ha compreso il significato della proc?

E’ in grado di assumere la posizione richiesta? E’ in grado di mantenere la posizione richiesta? E’ affetto da patologie che rappresentano

controindicazioni? (ipertensione endocranica, patologie deg delle articolazioni)

Abbiamo accertato le condizioni neurologiche del paz. e il controllo dei PV?

(46)

PIANIFICAZIONE

(risultati attesi dopo la proc)

Nella zona della puntura sia presente una minima quantità di drenaggio limpido o rosso Il paziente non accusa cefalea o abbia

(47)

PRIMA DELLA PROCEDURA

Far svuotare vescica e intestino al paziente

Sistemare il paziente nella posizione adatta

Spiegare al paziente che deve cercare di restare fermo

Avvertirlo che non deve tossire ma deve respirare profondamente

Spiegare le fasi che possono causare disagio

Evita disagi durante la P Il pz deve stare fermo per evitare che si

verifichino movimenti dell’ago spinale

La tosse o le modif del respiro alterano la press del liquor

Il paz preparato al

(48)

La più utilizzata è quella seduta, con le gambe di fuori dal letto, il tronco

incurvato in avanti, con la testa e d il tronco

poggiati su due cuscini posti su un piano più

(49)

Un’altra posizione è quella con il paziente in

decubito laterale, con la schiena vicino al margine del letto, il collo e gli arti inferiori flessi

rispettivamente su torace e addome. Le spalle e la pelvi devono essere perpendicolari al letto. Va posto un cuscino sotto la testa e, se necessario, fra la cresta iliaca e il margine costale inferiore per mantenere la colonna parallela al piano del letto.

(50)

-Teli sterili;

-Aghi spinali di differenti dimensioni muniti di

mandrino interno, sono lunghi dai 7-7,5 cm e sottili 18-20 G;

-Garze;

-Soluzione antisettica -Anestetico locale;

-Guanti sterili,

-Provette per esami chimici, colturali e citologici; -Dispositivi di protezione individuale;

-Cerotto.

-Manometro di Claude per misurare la pressione(?)

(51)
(52)

Disinfettare e delimitare il campo sulla linea mediana tra L4 e L5 o L5 e S1

Infiltrare con l’anestetico l’area interspinosa che si è scelta per la puntura, (punto di repere è la linea

orizzontale che congiunge le spine iliache posteriori, nel suo decorso essa incrocia l’apofisi spinosa di L4) inserire l’ago nel sottocutaneo

si introduce ulteriormente l’ago e quando si avverte una sensazione di cedimento si sfila il mandrino per verificare l’eventuale fuoriuscita di liquor.

(4-5 ml per l’esame)

(53)

DURANTE LA PROCEDURA

L’inf indossa i guanti e aiuta il medico a riempire le provette già etichettate Controllare livello di coscienza del pz Condizioni respiratorie Se intervengono segni di intorpidimento o

dolore irradiato lungo le gambe.

Rischio di trasm inf Le alterazioni del

diametro pupillare, dei

segni vitali sono indice di ipertensione endocranica Indicano segni di ipert endocranica

Possono derivare da irritazione dei nervi spinali

(54)
(55)

DOPO LA PROCEDURA

Controllare livello di coscienza del

paziente

Condizioni respiratorie

Se intervengono segni di intorpidimento

o dolore irradiato lungo le gambe.

Verificare che il paziente abbia

assunto la posizione supina in cui deve

rimanere di solito per 8-12 0re

(56)

Registrare la procedura eseguita

Le caratteristiche del liquor

Quantità di drenaggio sulla medicazione

Registrare i parametri e le modifiche dei

segni vitali

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