• Non ci sono risultati.

AUTORITHY LOCALI O FONDAZIONI PER LA GESTIONE DELLE PARTECIPAZIONI COMUNALI NELLE MULTIUTILITIES

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "AUTORITHY LOCALI O FONDAZIONI PER LA GESTIONE DELLE PARTECIPAZIONI COMUNALI NELLE MULTIUTILITIES"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

INDICE CAPITOLO PRIMO

EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA

IN TEMA DI SERVIZI PUBBLICI E PROPRIETA’ DELLE RETI 1. Cenni sulla nozione di servizio pubblico……….

2. Nozione di servizio pubblico nell’ordinamento delle autonomie locali……….……

3. L’evoluzione storico - normativa in materia di servizi pubblici locali. … 3.1 Dalla Legge Giolitti alla Legge n. 142 dell’8 giugno 1990………. 3.2 Legge n. 142 dell’8 giugno 1990………. 3.3 La Legge 488 del 2001……… 3.4 La Legge 326 del 2003 (Legge finanziaria per l’anno 2004) ……. 4. Le recenti modifiche………. 4.1 Il Disegno di Legge n. 772/2007Lanzillotta ……….. 4.2 Il Decreto Legge 112/2008 art. 23 bis……… 5. Le reti: separazione tra proprieta’ e gestione degli asset……… 5.1 La nozione di rete………. 5.2 Evoluzione della disciplina………..

5.3 Il regime transitorio: lo “scorporo” delle reti, impianti e altre dotazioni patrimoniali ex comma 9, art. 35 L 448/01………..

5.4 La separazione tra attività di gestione delle infrastrutture ed attività di erogazione del servizio……….

5.5 Il diritto di accesso………. 5.6 La governance delle infrastrutture di rete………..

(2)

SOCIETA’ AFFIDATARIE DEI SERVIZI

E MULTIUTILITIES COME MODELLO DI GESTIONE 1. Modalità di esercizio dei servizi pubblici locali di rilevanza economica 2. Gli affidamenti dei servizi pubblici locali con rilevanza economica 3. Affidamento a societa` miste

3.1 Il ruolo del socio privato nelle societa’ miste 3.2 L’attività extraterritoriale delle società miste. 3.3 Societa` partecipate e relative problematiche

4. Affidamento diretto ad una società a capitale interamente pubblico.

4.1 Gli affidamenti dei servizi pubblici locali con rilevanza economica, a società a capitale interamente pubblico, mediante procedura derogatoria (commi 3 e 4 dell’art. 23-bis).

4.2 Esternalizzazioni ed esercizio in-house di servizi pubblici locali 4.3 In House e relative problematiche

4.4 I requisiti: controllo analogo, partecipazione totalitaria di capitale pubblico ed il “soggetto dedicato”.

5. Le multiutilities

5.1 Il fenomeno delle multiutilities

5.2 Vantaggi delle multiutility: economie di scala e di scopo

5.3 L’orientamento governativo e la legislazione per il settore delle multiutilities

5.4 Alcune riflessioni in tema di modelli di crescita delle Public utilities locali 5.5 Il ruolo dell’attore locale nelle multiutility: stakeholder e shareholder

(3)

CAPITOLO TERZO

PROBLEMATICHE E CRITICITA’ DEGLI ATTUALI MODELLI DI GESTIONE 1. Premessa

2. Gestione del patrimonio e gestione delle imprese industriali: tra finalità pubbliche e finalità imprenditoriali.

3. Stasi delle privatizzazioni

4. Inadeguatezza ed insufficienza delle reti: necessità di ampliamento. 5. Incertezza normativa

6. Scarsa apertura al mercato

7. Inefficienza della gestione dei servizi pubblici: implicazioni negative in termini di prezzi (tariffe) e di ricorso ai sussidi pubblici.

8. Diverso grado di apertura dei servizi pubblici locali 9. Criteri di guida per la liberalizzazione del mercato

CAPITOLO QUARTO

UNA RIFORMA SUSSIDIARIA COME POSSIBILE SOLUZIONE 1. Premessa

2. Un nuovo ruolo dell’ente locale 3. Il principio di sussidiarietà: nozione

3.1 Le origini del principio di sussidiarietà ed il suo adeguamento

all’ordinamento italiano. Particolare riferimento alla riforma del Titolo V Cost.

3.2 Dimensione orizzontale del principio di sussidiarietà

3.3 Il superamento della dicotomia pubblico-privato. Il fenomeno del parternariato pubblico-privato

3.4 La sussidiarietà applicata al rapporto Stato- mercato.

3.5 I riflessi dell’applicazione del principio di sussidiarietà in senso orizzontale al regime dei servizi pubblici

(4)

CAPITOLO QUINTO

LE FONDAZIONI COME MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI

DA PARTE DELL’ENTE LOCALE 1. Premessa

2. Le fondazioni bancarie e “di partecipazione” come modello organizzativo per la gestione dei servizi pubblici da parte dell’ente locale

3. Le fondazioni bancarie

3.1 Principio di sussidiarieta’ e fondazioni bancarie

3.2 Forme di collaborazione tra fondazioni bancarie e enti locali 3.3 La presenza delle Fondazioni bancarie nelle multiutilities: il quadro

3.4 Le Fondazioni bancarie e le banche nel capitale e nel finanziamento delle multiutilities locali: prospettive

4. La fondazione di partecipazione

4.1 Origini e legittimazione giuridica della Fondazione di Partecipazione 4.2 Elementi caratterizzanti

4.3 Finalità pubbliche delle Fondazione di Partecipazione

5. Apertura al no profit per la gestione di servizi pubblici con rilevanza economica

6. La proposta: creare fondazioni patrimoniali di pubblica utilita’

6.1 Caratteristiche essenziali delle Fondazioni patrimoniali di pubblica utilità: aspetti positivi e negativi

6.2 Gli organi della Fondazione patrimoniale di pubblica utilità

6.3 Aspetti patrimoniali ed economico-aziendali della fondazione di pubblica utilità

6.4 Strumenti di finanziamento degli investimenti:emissione di titoli di debito a lungo termine e project financing

6.5 Perche’ il non profit: esperienze internazionali e miglior servizio 7. Altri modelli di impresa

(5)

7.1 Associazioni di comuni 7.2 Cooperative di utenti

7.3 Community Interest Companies

7.4 Proprietà municipale ed iniziative pubblico-privato 7.5 Il modello Lombardo

Riferimenti

Documenti correlati

Despite the change in antibiotic treatment and the transfusions of granulocytes and blood cells, the patient developed extremely critical conditions with persistence of neutropenia

Nello stato limite di collasso (SLC) per scorrimento, l’azione di progetto è data dalla componente della risultante delle forze in direzione parallela al piano di scorrimento

Per quanto riguarda il calcolo dei pali in zona sismica, le NTC 2008 riprendono, sostanzialmente, tutto quanto detto e introdotto dall’Ordinanza 3274/2003 su pali e fondazioni

6.4.3.3 Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) delle fondazioni miste Nel caso in cui il soddisfacimento della condizione (Ed <Rd) sia garantito dalla sola struttura

Nello stato limite di collasso (SLC) per scorrimento, l’azione di progetto è data dalla componente della risultante delle forze in direzione parallela al piano di scorrimento

In secondo luogo, la suddetta deliberazione delle Sezioni Riunite, nell’ottica di una valorizzazione della funzione di coordinamento della finanza pubblica che, parimenti, può

Negli ultimi decenni abbiamo visto trasportare “dalle istituzioni agli assistiti” grandi quantità di risorse economiche, che si sono rivelate del tutto inadeguate perché prive di