• Non ci sono risultati.

I controlli a distanza dell'attivita lavorativa

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "I controlli a distanza dell'attivita lavorativa"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Riassunto Con il presente lavoro viene affrontato il tema dei controlli a distanza dell’attività lavorativa, ponendo particolare attenzione agli aspetti della materia che nel tempo hanno mostrato maggiori segni di obsolescenza, dovuti soprattutto all’introduzione nel mondo del lavoro di tecnologie sempre più avanzate ed in grado di effettuare controlli sull’attività lavorative, ed evidenziando, così, un’esigenza di riforma non più trascurabile. In una prima parte viene esaminato il tema dei controlli a distanza alla luce dell’originaria disciplina prevista dallo statuto dei lavoratori e quindi risalente al 1970, agli albori della rivoluzione tecnologica; in seguito si passa ad esaminare le leggi successivamente intervenute a disciplinare materie che, spesso indirettamente, hanno esercitato un’influenza anche sul tema dei controlli a distanza dell’attività dei lavoratori e dunque sono stati analizzati in particolare la legge sulla privacy, confluita poi nel codice della privacy, che ha regolato il trattamento dei dati personali e ha apportato una maggiore tutela della riservatezza e la l. 148/2011 sulla contrattazione di prossimità che sembra aver permesso, a certe condizioni, di derogare quanto stabilito dall’art. 4 st. lav. Il presente lavoro continua, poi, con l’analisi dell’enorme evoluzione tecnologica intervenuta nella nostra società negli ultimi 40 anni, che ha comportato sia una rivoluzione sociale, sia una rivoluzione del mondo del lavoro, che ha indotto a ritenere che oggi sia in corso una quarta rivoluzione industriale, caratterizzata proprio dal massiccio impiego di sempre nuovi e diversi strumenti tecnologici che hanno permesso agevolazioni nell’organizzazione del lavoro (che è divenuta più semplice e snella grazie alle nuove tecnologie), ma che hanno reso

(2)

sempre più difficile esercitare un adeguato controllo sulla riservatezza delle persone. Viene poi esaminata la nuova disciplina sui controlli a distanza, introdotta dal Jobs Act e attuata ad opera dell’art. 23 d.leg. 151/2015, che ha novellato l’art. 4 st. lav. con l’intento di adeguare la disciplina alle innovazioni che negli ultimi 45 anni sono intervenute, comportando l’obsolescenza della vecchia disciplina, anche se non sempre le nuove soluzioni adottate convincono a pieno. Infine viene gettato uno sguardo sui più recenti interventi legislativi (in tema di privacy e nuove tecnologie) in grado di influenzare la disciplina dei controlli a distanza e quindi vengono esaminati in particolare “la dichiarazione dei diritti in internet”, approvata il 28 luglio 2015, il “pacchetto protezione dati”, approvato dall’UE il 14 aprile 2016 e costituito dal regolamento 2016/679 (in vigore dal 24 maggio) e della direttiva 2016/680 (in vigore dal 5 maggio) e infine sono esaminati i disegni di legge 2229 e 2233, attualmente in discussione in commissione, che affrontano il tema del lavoro agile.

Riferimenti

Documenti correlati

Routh Bode Nyquist Ea Routh Bode Nyquist Ev Bode

Routh Bode Nyquist Routh Bode Nyquist Bode

Com Cognome

Com Cognome

Ed è proprio facendo leva sul nuovo articolo 4 dello Statuto dei lavoratori che il Garante della privacy ha bloccato l’iniziativa dell’università «Gabriele D’Annunzio» di Chieti

Come è stato sottolineato, l’intervento riformatore si innesta in un più ampio processo di ridefini- zione degli istituti fondanti il diritto del lavoro, laddove – al di

Gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori possono

Il riferimento alle modalità d’uso degli strumenti ricomprendono anche le modalità con le quali il datore di lavoro effettuerà il controllo.. Nella sostanza, non si tratta di