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Lo sviluppo del settore turistico in Cina: descrizione, analisi, criteri di valutazione e prospettive future

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Academic year: 2021

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Capitolo 2 Il peso e ruolo del turismo in Cina oggi

2.1 L’integrazione tra la cultura e il turismo

Attualmente, le persone prestano maggiore attenzione alle esigenze spirituali, psicologiche che di fatto rappresentano anch’esse cultura, di conseguenza la domanda dei prodotti culturali aumenta in parallelo e progressivamente. La cultura e più in generale l’ambito dei beni e dei servizi culturali per la rilevanza economica e il conseguente effetto moltiplicatore sull’economia è a tutti gli effetti un settore produttivo. Con lo sviluppo dell’economia globalizzata, sia a livello internazionale che nazionale e locale nell’economia si manifesta un’evidente tendenza propulsiva dell’integrazione economica e culturale. Dal punto di vista sociale, il progressivo allargamento dei consumi culturali assume una grande importanza quale indicatore dell’aumento del benessere, della disponibilità di tempo libero e del livello d’istruzione delle persone e delle comunità. Di fatto, dunque, l’impatto della cultura sull’economia e sulla società è sempre più significativo.

La cultura è diventata un settore trainante dell’economia cinese. Nel 2011 la spesa delle famiglie cinesi nel settore educativo, ricreazionale e culturale ha raggiunto un valore pari a 1.522.83 miliardi di CYN, valore che rappresenta il 9,2% della spesa annua complessiva e che è aumentato del 15.4% rispetto al valore nel 2010 e del 43,8% rispetto al valore raggiunto nel 2006 (dati emersi nell’Annuario Statistico della Cina) (tabella 2.1). Il settore culturale ha un importante e crescente peso nell’ambito dell’economia nazionale: basti pensare che nel 2012 nel complesso il valore produttivo dell’industria culturale ha superato i 4.000 miliardi di CYN, valore che quindi è pari al 3% del valore complessivo del PIL del Paese.1

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Tabella 2.1 Le spese degli abitanti cinesi nell’ambito del settore educativo, ricreazionale e culturale nel periodo 2008-2011

(in miliardi di CYN)

2008 2009 2010 2011

La spesa complessiva 1116.704 1235.846 1407.586 1649.452 La spesa degli abitanti

delle aree rurali

276.773 290.053 319.746 373.946

Educazione, ricreazione e cultura

22.315 23.729 24.946 26.315

La spesa degli abitanti delle aree metropolitane

839.931 945.793 1087.840 1275.506 Educazione, ricreazione e

cultura

83.56 93.46 107.009 125.968

Fonte: Annuario Statistico della Cina (2012)

Oggi, i settori in crescita non sono più l’industria manifatturiera e produttiva, bensì sono dati dal terziario, dai servizi, e soprattutto dal turismo. L’industria turistica è già diventata un pilastro per l’economia mondiale ed è anche diventata una delle industrie più redditizie, essendo sempre in rapido sviluppo ed incremento. In particolare, in Cina il turismo rappresenta ”un’energia pulita” per il paese. Cosa significa questa espressione? Essa vuole indicare che, contrariamente all’industria manifatturiera e produttiva, il settore turistico rappresenta per la Cina una forma di economia a basso impatto di inquinamento e ad alto reddito.

Nel mercato globale, la cultura e il turismo sono temi cruciali per il futuro di un paese. La cultura è l’insieme delle ricchezze spirituali e materiali che sono create dagli uomini nel corso del processo di sviluppo economico. Il turismo è costituito da una serie di attività economiche i cui prodotti soddisfano determinate necessità di riposo, di svago, di cura, di conoscenza di luoghi nuovi, di partecipazione a manifestazioni ed incontri (sportivi, religiosi, culturali o d’affari), ed altri. Il panorama turistico comprende diverse tipologie di turismo, ma sicuramente la forma più affermata ad oggi è data

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dalla cultura che nel tempo è diventato un “marchio” internazionale. Il turismo culturale è la definizione corrente di una delle attuali tipologie di turismo, ed ovviamente sottintende una maggiore attenzione agli aspetti culturali all’interno delle iniziative turistiche. Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), il turismo culturale rappresenta tutti quei movimenti di persone motivate da scopi culturali come le vacanze studio, la partecipazione a spettacoli, a festival, ad eventi culturali, a visite a siti archeologici e a monumenti, e ai pellegrinaggi religiosi. Il turismo culturale è anche semplicemente il piacere di immergersi nello stile di vita locale e in tutto ciò che ne costituisce l’identità e il carattere. Da una parte, la cultura rappresenta l’anima e il contenuto principale per l’industria del turismo, dall’altra l’industria turistica è un vettore significativo per la cultura. La cultura costituisce un elemento importante per il settore turistico in quanto crea “distinzione e caratterizzazione” in un mercato globalizzato. Il rapporto fra turismo e cultura è biunivoco; quindi, contemporaneamente, il settore turistico gioca un ruolo fondamentale per la cultura, creando un indotto e un fatturato indispensabili per la conservazione del patrimonio culturale, per la “produzione” di cultura e per la creatività. In questo modo, il turismo culturale va a complementare gradualmente il turismo tradizionale.

Per il momento, l’industria del turismo culturale della Cina sta ancora attraversando la fase esplorativa e rappresenta ancora un veicolo importante per la trasformazione delle modalità dello sviluppo economico: il turismo culturale, quindi, desta l’attenzione del Governo centrale. Vale la pena citare alcuni passaggi istituzionali importanti fra cui:

a) settembre 2009, il Ministero della Cultura e l’Ente Nazionale per il Turismo proposero congiuntamente “le linee guida per la promozione dello

sviluppo congiunto tra cultura e turismo”, il che significa che in quella

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b) febbraio 2011, il Consiglio di Stato promulgò “il programma dello

sviluppo della riforma culturale nell’ambito del Dodicesimo Piano Quinquennale“, sottolineando l’importanza dell’incremento e della diffusione

del turismo culturale, e indicò “l’interscambio dinamico che sussiste fra il

settore turistico e la cultura”;

c) ottobre 2011, la sesta sessione plenaria dell’Undicesimo comitato centrale del Partito Comunista Cinese pose l’accento sulla promozione dell’industria culturale quale industria pilastro dell’economia nazionale, sottolineando altresì “l’importanza dello sviluppo e del consolidamento della

cultura nell’ambito del settore turistico”;

d) infine, nel 2012, il rapporto del Presidente identificò nell’assistenza sanitaria, nella cultura e nel turismo i tre punti cardine per l’incremento e il consolidamento della domanda interna. Quindi, da una parte questa linea politica riflette l’importanza del turismo culturale per lo sviluppo economico e sociale nazionale, creando dall’altra le condizioni opportune per lo sviluppo stesso attraverso una sempre più ampia attenzione alla cultura.

2.2 il ruolo del turismo culturale per un territorio

La cultura e il turismo hanno reciprocamente un rapporto vantaggioso, che è in grado di rafforzare l’attrattiva e la competitività di un luogo, di un territorio. La cultura crea autenticità nel mercato globale; in questo ambito le esperienze di turismo mettono in contatto le persone con le culture locali e ciò è significativo e importante. In molti casi, le destinazioni sono legate ad eventi culturali speciali che giocano un ruolo catalizzatore. Creare dunque un legame forte fra turismo e cultura può aiutare le destinazioni a diventare sempre più attraenti e competitive, diventando località di interesse, divertenti da visitare, nella quali addirittura anche andare a viver ed investire.

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turistica come marchio. La strategia del marchio può essere applicata ad un’area geografica come fonte di vantaggio competitivo per attrarre turisti, imprese, investimenti, persone di talento, e per trovare nuovi mercati in cui esportare. Senza dubbio, il turismo diventerà nei prossimi anni il settore di punta dell’economia mondiale. A causa dei problemi creati a livello ambientale dal tumultuoso e massiccio sviluppo, alcuni paesi hanno scelto di indirizzarsi a un nuovo modello di sviluppo turistico eco-sostenibile, vale a dire un turismo culturale in grado di armonizzare lo sviluppo economico e sociale con l’ambiente nella sua complessità. Il turismo culturale è uno dei settori di più rapida espansione e la cultura e l’industria creativa vengono sempre più utilizzate con l’obiettivo di promuovere il territorio. Le culture relative alla destinazione, soprattutto quelle speciali sono i punti di attrazione nelle scelte dei potenziali turisti. L’attrazione è la relazione tra il turista e il luogo da visitare che di fatto diventa simbolo delle aspettitative e dei sogni del turista, interpretando un ruolo importante nella creazione e nella crescita di una destinazione. Quindi, riguardo al territorio, quanto più importante è l’attrazione, tanto maggiore ne diventa la propria potenzialità. I punti di attrazione speciali e le caratteristiche culturali locali possono attirare moltissimi turisti, generando più reddito e aumentando la possibilità di crescita interna del territorio.

La Cina possiede una cultura antica, complessa, articolata ed affascinante. In queste caratteristiche sta la motivazione primaria che spinge le persone a diventare turisti nel territorio di questo paese. Le diverse sfaccettature della cultura cinese permettono all’industria turistica di presentare ai visitatori opportunità molto varie e diverse fra loro. Per quanto riguarda il valore dato in percentuale relativo alle motivazione legate al viaggio in Cina, da un sondaggio effettuato fra turisti americani, giapponesi, francesi, tedeschi e inglesi emerge quanto segue:

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• obiettivo: conoscere la vita e la cultura del popolo locale valore pari al 100%;

• obiettivo: conoscenza della cultura storica e culturale valore pari al 80%;

• obiettivo: visitare siti paesaggistici e di natura valore pari al 40%.

Da un altro sondaggio tra i soli turisti americani che già avevano avuto modo di conoscere il paese, è emerso quanto segue:

• obiettivo: conoscenza dei siti archeologici, antichi e storici valore pari al 26%;

• obiettivo: conoscenza delle usanze locali: valore pari al 56.7%.

Questo dimostra che lo sviluppo dell’industria turistica internazionale si fonderà sempre di più sulla concorrenza fra destinazioni di attrazione e che le imprese turistiche dovranno inventare sempre di più cultura. In questo modo, lo sviluppo turistico diventerà sostenibile, in quanto esso pur continuando ad avvalersi delle caratteristiche del luogo non le sfrutterà più in modo aggressivo ed eccessivo, puntando sulla varietà creativa della cultural e dei valori che ne deriveranno (riquadro 2.1)

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Riquadro 2.1 Una città cinese, luogo eletto per la coltivazione del tè: una metodologia di sviluppo dell’economia locale attraverso la cultura

tradizionale legata alla bevanda del tè

La Cina è la culla ed il paese del tè. Questa bevanda viene consumata in Cina da oltre 5.000 anni, è la bevanda preferita e apprezzata dai cinesi così come il caffè lo è per gli italiani. I cinesi danno molta importanza alla cortesia e alla formalità nell’accoglienza di persone amiche, di conoscenze e di visitatori forestieri. Nell’ambito dell’accoglienza a queste persone, offrire una tazza di tè è diventato nei secoli un rito tradizionale, composto da consuetudini, da regole e da formalità. Oggi, il tè non è più soltanto una parte fondamentale della vita quotidiana di molti cinesi, ma è diventato anche parte integrante e complementare della vita e della cultura cinese. In Cina, la più gran parte delle coltivazioni del tè sfruttano la cultura che si è creata intorno a questa bevanda dalle molteplici caratteristiche in modo da incrementare il flusso turistico in loco, aumentando le entrate locali.

Guizhou è una provincia cinese relativamente povera e sottosviluppata. Meitan è una contea situata nella parte settentrionale della provincia di Guizhou, con una superficie totale di 1.864 km. quadri ed una popolazione di 480.000 abitanti di cui 420.000 lavorano in settore agricolo. La contea di Meitan è conosciuta come la “Patria del Tè” in quanto è territorio molto fertile per questa tipologia di coltivazione nonché di elevata qualità; questa contea è l’area più estesa dell’intera provincia di Guizhou per la coltivazione delle foglie di tè con una superficie di 1.367 Km. quadri di coltivazioni di foglie di tè ed una produzione annuale il cui valore economico raggiunge e 400 milioni di CYN.

Nel 2010, il governo locale della contea di Meitan ha approvato la costruzione di un edificio a forma di teiera, alta quasi 74 metri, con una superficie complessiva di 5.000 metri quadri. Questa gigantesca teiera è

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accompagnata da un edificio più piccolo a forma di tazza: queste due strutture architettoniche inusuali ospitano un albergo, un ristorante e un museo sulla coltivazione delle foglie di tè e la cultura che si è sviluppata intorno a questa rinomata bevanda, apprezzata non solo in Cina ma in tutto il mondo. Dunque questo sito così particolare è diventato un luogo affascinante e un itinerario turistico particolare per tutti i conoscitori e gli amanti del tè.

Nel 2011, la contea di Meitan ha dato inizio ad un progetto di costruzione della “Città del Tè cinese”, nella parte occidentale della contea allo scopo di accelerare lo sviluppo economico e sociale di Meitan e allo scopo di raggiungere un fatturato economico-produttivo annuo di circa 9.6 miliardi di CNY (equivalente a 1,2 miliardi di Euro) che rappresenta un risultato economico indiscutibilmente straordinario. L’investimento complessivo è 800 milioni di CYN, con una superficie totale di circa 50 milioni di metri quadri. La

“Città del Tè cinese” costituisce dunque un importante anello della catena

industriale di Meitan che ha permesso l’accelerazione del ritmo di modernizzazione dell'agricoltura, migliorandone la logistica, la distribuzione ed incrementando sensibilmente il turismo nonché ottimizzando la pianificazione industriale. Oltre a ciò, esso concretizzato una nuova immagine del luogo, attirando in questo modo un incrementato flusso turistico nonché nuovi investitori nella contea di Meitan.

2.3 il processo di sviluppo del settore turistico in Cina

La presenza in Cina di un mercato turistico forte è dovuta innanzitutto alla ricchezza di risorse naturali e culturali del territorio. Come tutti sappiamo, la Cina è un paese in grado di unire alle vaste dimensioni del territorio (e, quindi, alla varietà di ambienti naturali: deserto, mare, montagna) una storia antichissima che ha lasciato in eredità un patrimonio artistico e culturale senza eguali.

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risale almeno a quattromila anni fa: si trattava essenzialmente di un turismo religioso che coinvolgeva le classi alte della società (l’imperatore, al vertice della gerarchia religiosa, e la sua corte). Nel VII secolo, con la diffusione del confucianesimo, emerge un secondo tipo di viaggiatore nella tradizione cinese: l’artista (il poeta e il pittore) che cercava di raggiungere la verità filosofica attraverso lo studio dei paesaggi. Nella millenaria storia cinese, i viaggi di piacere erano praticati dall’élite e dal loro entourage che solevano recarsi in altre località rispettivamente per motivi politici, di studio o per piacere personale. Molto più rara era sempre stata la presenza di viaggiatori stranieri poiché la Cina aveva sviluppato una chiusura verso gli altri paesi, tendendo a respingere gli stranieri. Il turismo internazionale verso la Cina, invece, era controllato dagli stranieri ricchi o avventurieri che dominavano il settore sia in qualità di turisti sia come uomini d’affari.

Dal 1949, anno di fondazione della Repubblica popolare, il turismo nazionale venne ostacolato in quanto considerato un’espressione dei vecchi valori borghesi e capitalisti, mentre il turismo internazionale, era strettamente controllato dallo Stato. In tal caso, il viaggio d’affari procedeva in parallelo con l’attività politica e i servizi, tra cui le agenzie di viaggio e i tour operator erano messi esclusivamente al servizio di residenti cinesi oltreoceano o di stranieri con permessi speciali.2 Proprio per questo motivo il turismo era visto come una sorta di attività diplomatica tra la Cina e il resto del mondo.

Nel 1978, con l’avvio della terza sessione plenaria dell’11°Comitato centrale del Partito Comunista Cinese, il Governo intraprese una nuova politica volta alla modernizzazione e ricostruzione dell’economia. Deng Xiaoping alla guida del Partito Comunista decise di aprire le porte della Cina al resto del mondo. Questa politica, che è denominata «politica della porta

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potenziare quello internazionale, concedendo incentivi per la realizzazione di alberghi adeguati agli standard europei ed internazionali, sviluppando centri commerciali di alto livello qualitativo destinati ai turisti, avviando un processo di valorizzazione del patrimonio culturale cinese e permettendo il libero accesso ai turisti in un numero crescente di città»3

.Parallelamente, anche il turismo domestico ebbe anche un forte sviluppo, grazie all’aumento del livello di vita e all’introduzione di un sistema nazionale di ferie (dai 7 giorni ai 15 giorni l’anno) e alla riduzione progressiva della settimana lavorativa a 5 giorni. Inoltre, importanti iniziative furono intraprese in merito alla costruzione di numero maggiore di infrastrutture e di servizi turistici, tra cui strutture ricettive, mezzi di trasporto, strade, parchi, uffici d’informazione e tanto altro ancora in questo modo. Il turismo è divenuto in poco tempo la principale attività economica del paese, la cui posizione e ruolo sono, infatti, diventati sempre più importante nell’economia nazionale. Negli ultimi anni, il rapido sviluppo del settore turistico riflette l’importante cambiamento e progresso che ha investito tutta la Cina. Oggi, la Cina è il secondo paese al mondo in cui il volore del PIL complessivo e diretto dato dal il settore turistico ha raggiunto il secondo livello più elevato al mondo. (tabella 2.2 e tabella 2.3).

3 Patrizia Battilani,Vacanze di pochi vacanze di tutti:L’evoluzione del turismo

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Tabella 2.2 Il valore del PIL diretto per il settore turistico nel 2013 (termini assoluti)

Termini assoluti

Paesi in cui il settore turistico rappresenta un contributo diretto (termini assoluti del settore turistico rispetto al PIL nel 2013)

2013

PIL diretto 2013 valore costante US$ MLD

1 Stati Uniti d’America 450.1

2 Cina 241.8 3 Giappone 108.6 4 Francia 100.4 5 Gran Bretagna 90.3 6 Italia 81.9 7 Brasile 77.0 8 Messico 74.7 9 Spagna 74.2 10 Germania 58.5

Fonte: WTTC, League Table Summary,www.wttc.org

Tabella 2.3 Il valore complessivo (termini assoluti) del settore turistico nel 2013

Termini assoluti

Paesi in cui il settore turistico rappresenta un contributo diretto (termini assoluti del settore turistico rispetto al PIL nel 2013)

2013

PIL totale 2013 valore costante US$ MLD

1 Stati Uniti d’America 1,415.8

2 Cina 850.1 3 Giappone 339.9 4 Gran Bretagna 268.6 5 Francia 246.2 6 Brasile 205.6 7 Spagna 203.8 8 ltalia 201.8 9 Messico 168.0 10 Germania 164.2

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Secondo la direzione del flusso di turisti, l’industria del turismo può essere ulteriomente suddivisa in tre diversi segmenti di mercato: viaggio “inbound” (Cina quale destinazione), “outbound” (paese straniero quale destinazione) e domestico. Nel contesto di uno sviluppo costante dell’economia cinese, l’industria del turismo cinese presenta un trend di sviluppo rapido, che ha attirato l’attenzione del mondo. Lo sviluppo del mercato del turismo “inbound” si è stabilizzato; nel frattempo, contemporaneamente, il mercato del turismo outbound e domestico stanno crescendo rapidamente.

2.4 Lo sviluppo esplosivo del mercato domestico

Il turismo è uno dei principali settori economici della Cina con un importante potenziale di sviluppo a lungo termine. Negli ultimi trent’anni, l’industria del turismo ha continuato a promuovere la crescita dell’economia nazionale, diventandone un settore chiave. Durante la fase iniziale della riforma e dell’apertura del paese verso i paesi occidentali, l’industria del turismo divenne un settore importante per lo scambio con l’estero; ne conseguì la nascita del turismo nazionale negli anni novanta a tal punto che esso è diventato un punto di forza nella crescita dell’economia nazionale. A partire dal nuovo secolo, il turismo cinese è entrato nella fase del “turismo di

massa”, rafforzando ulteriormente la sua funzione promozionale per la

crescita dell’economia nazionale. Secondo il rapporto ufficiale del Consiglio di Stato Cinese dal tema “criteri per l’accelerazione dello sviluppo dell’industria

turistica”, il turismo è visto come un settore strategico nell’economia nazionale

cinese che necessita di essere sempre più ampliato e diversficato, in corrispondenza con le esigenze del popolo cinese. Con il boom dei flussi turistici “outbound” dalla Cina nel XXI secolo, il paese ha cominciato a dedicarsi anche al turismo domestico e alle attività ad esso collegate per il

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benessere dei propri cittadini. Una relazione del 12° Piano Quinquennale cita apertamente questo aspetto: «We will comprehensively develop domestic

tourism, actively develop inbound tourism, and encourage the orderly development of outbound tourism. Equal emphasis is put on both protection and development of tourism resources. We will strengthen tourism infrastructure, promote major tourism sites and construct tourism routes».4

Attualmente, il reddito totale del turismo cinese rappresenta oltre il 4% del PIL, e sta diventanto un settore strategico dell’economia nazionale (Grafico 2.1). Nel 2012, l’industria del turismo cinese ha mantenuto un sviluppo stabile e rapido, bilanciandosi essenzialmente nel mercato “inbound”, mentre per quanto attiene l’”outbound” e il comparto domestico, entrambi hanno continuato a svilupparsi rapidamente.

4 Central Compilation & Translation Bureau, The Twelfth Five-Year Plan For

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Grafico 2.1 Contributo complessivo del settore turistico al PIL

Fonte: WTTC, Travel & Tourism Economic Impact 2014 CHINA

Il turismo è già diventato un modo di vivere del popolo cinese e anche un indice importante del miglioramento del tenore di vita. Nel 2012 le occasioni di viaggi domestici sono stati 2.957 miliardi, rappresentando quindi il 95.7% rispetto al numero complessivo dei viaggi. Tale dato corrisponde ad una crescità del 12% rispetto ai 2.641 miliardi di occasioni di viaggi domestici del 2011, realizzando un reddito annuale pari a CYN 2.59 milioni (+15.2% rispetto al 2011), mentre i numeri dei turisti nelle aree urbane e metropolitane sono stati 1.933 milioni, quelli rurali sono stati 1.024 milioni. I viaggi domestici con pernottamenti sono stati 1.303 milioni: classificando in base alla motivazione

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del viaggio come segue: viaggi per andare a trovare la famiglia e gli amici pari al 39%, viaggi turistici pari al 32%, viaggi d’affari pari al 13%, viaggi di piacere in senso generico pari al 11%, viaggi per la salute e il benessere pari al 3%. Nel 2012 le entrate generate dai viaggi domestici sono aumentate (+17.6%), attestandosi sui CNY 2270.62 miliardi (Tabella 2.4). La spesa per il turismo di piacere ha generato il 73.7% del contributo diretto del turismo al PIL (CNY 2,388.4 miliardi), rispetto al 26.3% per le spese del turismo d’affari (CNY 859,9 miliardi) (Grafico 2.2). Il turismo domestico costituisce un importante traino per i consumi, e il ruolo è accresciuto ulteriormente nel 2012.

Tabella 2.4 Viaggi domestici e valore correlato della spesa, 2008-12

2008 2009 2010 2011 2012

Viaggi domestici Milioni 1.172 1.902 2.103 2.641 2.957

Turisti urbani Milioni 703 903 1.065 1.687 1.933

Turisti rurali Milioni 1.099 999 1.038 954 1024 Spesa domestica Miliardi 874.93 1018.37 1257.98 1930.54 2270.62

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Grafico 2.2 I contributi del Turismo al PIL del paese nel 2012

Fonte: WTTC, Travel & Tourism Economic Impact 2013 CHINA

Lo sviluppo del turismo domestico è apprezzato dal Governo, non solo per il suo grande contributo economico, ma anche per il ruolo di polo trainante nello sviluppo della ristorazione, del settore alberghiero e delle agenzie di viaggio, ecc. Alla fine del 2012, le agenzie di viaggio registrate dalle statistiche ufficiali erano 24.944 (+5.3% rispetto al 2011), il totale delle loro attività ha raggiunto CNY 83.955 miliardi (+18.1% rispetto al 2011), le diverse agenzie di viaggio hanno raggiunto complessivamente un giro d’affari pari a CNY 337.48 miliardi (+17.5% rispetto al 2011). Nel settore alberghiero, 12.807 nuovi alberghi sono stati registrati dal sistema nazionale di gestione e di statistica suddiviso per categoria e stella, tra cui 11.367 sono entrati ufficialmente a far parte della disanima nel 2012. In base a questa analisi, questi 11.367 alberghi possiedono 1.497.200 camere e 2.677.400 posti letto, raggiungendo complessivamente un giro d’affari pari a CNY 243.02 miliardi. Il loro tasso medio annuale di occupazione delle camere è 59.5%. Da una

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ricerca del 2012, emerge che le strutture alberghiere a tre stelle rappresentano quasi la metà di tutti gli alberghi (47.3%) e anche come una simile proporzione valga per i posti letto (40.4%) (Tabella 2.4).

Tabella 2.5 Tipologia di alberghi, 2012

Categoria della struttura ricettiva Strutture (migliaia) Camere (diecimila) Posti letto (diecimila) Tasso di occupazione % Giro d’affari (Miliardi) Alberghi a 5 stelle 640 25.20 38.52 59.9 77.03 Alberghi a 4 stelle 2.186 43.74 82.80 60.6 82.96 Alberghi a 3 stelle 5.379 60.32 108.11 59.2 69.14 Alberghi a 2 stelle 3.020 19.75 36.93 57.3 13.60 Alberghi a 1 stelle 142 0.71 1.38 54.4 2.95 Totale 11.367 149.72 267.74 59.5 243.02

Fonte: China National Tourism Administration

Inoltre, grazie alle rapida urbanizzazione, l’aumento dei redditi disponibili e il progressivo annullamento delle restrizioni sui viaggi all’estero, il volume dei viaggi internazionali del viaggiatore cinese ha raggiunto 83 milioni nel 2012. La Cina è diventata il primo mercato nel mondo e il più grande “spender” in turismo internazionale a livello globale.

2.5 La crescita del turismo internazionale

Negli ultimi dieci anni uno dei settori economici che ha avuto la crescita maggiore a livello mondiale è il turismo. Il turismo ha sempre avuto e continuerà ad avere nel futuro un grandissimo potenziale dal punto di vista culturale, politico ed economico. Nel 2011, il Travel & Tourism ha generato 2.000 miliardi dollari del diretto PIL, inoltre con l’aggiunta degli impatti economici diretti e indotti, l’impatto complessivo del PIL del Travel & Tourism era pari a 6.300 miliardi dollari (OMT--Organizzazione mondiale del turismo). In particolare l’anno 2013 è stato un anno eccellente per il turismo

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adattarsi nel mercato globale in costante cambiamento. Per quanto sussistano le sfide economiche globali, i risultati del turismo internazionale hanno superato le aspettative, con ulteriori 52 milioni di turisti internazionali in giro per il mondo nel 2013 (OMT--Organizzazione mondiale del turismo, 2014).

Nel 2012, le entrate del turismo internazionale hanno raggiunto 50.028 milioni dollari (+3.2% rispetto al 2011) in Cina, ponendosi al quarto posto nel mondo, seguita da Stati Uniti d’America, Spagna e Francia. La spesa del turismo domestico ha generato l’89.7% del diretto contributo del turismo al PIL rispetto al 10.3% per le esportazioni dei visitatori (cioè, la spesa del visitatore straniero o delle entrate turistiche internazionali) (Grafico 2.3).

Grafico 2.3 Diverse componenti per i viaggi e il turismo, 2012

Fonte: WTTC, Travel & Tourism Economic Impact 2013 CHINA

Il viaggio “inbound” cinese ha avuto inizia nel 1978, con uno sviluppo ormai trentennale. Al contrario del turismo domestico, la dimensione del mercato “inbound” presenta un trend relativamente stabile. Nel 2012, gli arrivi turistici sono stati 132.40 milioni, tra cui gli arrivi internazionali sono stati

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27.19 milioni rappresentando il 20.54% (+0.52% rispetto al 2011) sul mercato “inbound”. Il tasso crescente degli arrivi turistici è diminuito dalla media annuale di 7.91% tra il 2001 e il 2005 alla media annuale di 2.21% tra il 2006 e il 2010, e alla media annuale di 1.24% del 2011, toccando il -2.23% del 2012 (Tabella 2.6). Il turismo “inbound” della Cina sta tornando ad una fase di crescita normale dopo aver attraversato un periodo di incremento straordinario, senza pari nel mondo, assestandosi attualmente su un trend non tanto di crescita quanto di consolidamento della posizione e del valore economico. Fino al 2005, anno in cui è stata superata dal Giappone, il primo mercato internazionale per la Cina è stata la Corea, che nel 2012 ha rappresentato circa il 15% del valore complessivo degli arrivi internazionali. Nel medesimo periodo qui esaminato, la Federazione Russa, gli Stati Uniti d’America e la Malesia rappresentavano rispettivamente il terzo, il quarto e il quinto mercato, crescendo rispettivamente del 102%, del 123% e del 164%. Durante la crisi finanziaria del 2008 e del 2009, le entrate generate dagli arrivi internazionali non sono aumentate di pari passo rispetto alle partenze. Tali entrati sono diminuite di circa il 5% rispetto al 2007, scendendo di poco al di sotto 40 miliardi di USD.

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Tabella 2.6 Turismo straniero: arrivi ed ingressi internazionali, 2001-12 Valore indicato in milione (criterio: persone/ingresso singolo)

Arrivi internazi

onali1

Cinque mercati principali Entrate

internazi onali (miliardi di USD)

Corea Giappone Russia USA Malesia

2001 11.23 1.68 2.39 1.20 0.95 0.47 17.79 2002 13.44 2.14 2.93 1.27 1.12 0.59 20.39 2003 11.40 1.95 2.25 1.38 0.82 0.43 17.41 2004 16.93 2.84 3.33 1.79 1.31 0.74 25.74 2005 20.26 3.55 3.39 2.22 1.56 0.90 29.30 2006 22.21 3.92 3.75 2.41 1.71 0.91 33.95 2007 26.11 4.78 3.98 3.00 1.90 1.06 41.92 2008 24.33 3.96 3.45 3.12 1.79 1.04 40.84 2009 21.94 3.20 3.32 1.74 1.71 1.06 39.68 2010 26.13 4.08 3.73 2.37 2.01 1.25 45.81 2011 27.11 4.19 3.66 2.54 2.12 1.25 48.46 2012 27.19 4.06 3.52 2.43 2.12 1.24 50.03

1.il dato relativo al valore numerico degli ingressi, ragionalto in base al criterio “persone/ingresso singolo”.

Fonti: China National Tourism Administration e National Bureau of Statistics of

China

Nel 2012, gli arrivi internazionali con pernottamenti nelle diverse province, regioni autonome e municipalità direttamente controllate nel paese sono stati 63.93 milioni, aumentando dell’8.0% rispetto al 2011. A livello regionale, le cinque destinazioni cinesi più frequentate dai visitatori stranieri sono la provincia di Canton (con il 12% degli arrivi internazionali), la provincia di Jiangsu, Shanghai, la provincia di Zhejiang e Pechino (Tabella 2.7).

(21)

Tabella 2.7 Pernottamenti di turisti stranieri, suddivisione per provincia nell’anno 2012 Provincai e/o Municipalità (*) Entrate internazionali (milione di USD) % rispetto al 2011 Numero pernottamenti turististranieri (in milione) % rispetto al 2011 Canton 15.611 12.3 7.73 4.7 Jiangsu 6.300 11.4 5.75 7.4 Shanghai (*) 5.493 -4.5 5.40 -2.6 Zhejiang 5.152 13.4 5.71 11.9 Pechino (*) 5.149 -4.9 4.34 -3.8 Fujian 4.226 16.3 1.67 15.5 Liaoning 3.264 20.3 3.89 16.7 Shandong 2.924 14.6 3.42 10.8 Tianjin (*) 2.226 26.8 0.64 0.9 Yunnan 1.947 21.0 3.30 15.8 Shaanxi 1.597 23.4 2.34 24.0 Anhui 1.563 32.5 1.90 26.1 Guangxi 1.279 21.6 1.93 15.7 Huibei 1.203 28.0 1.93 24.0 Chongqing (*) 1.168 20.7 1.53 20.3 Hunan 928 -8.5 0.91 -1.8 Heilongjiang 835 -9.0 1.95 0.5 Sichuan 798 26.5 1.51 25.1 Mongolia interna 772 15.1 1.51 5.0 Shanxi 720 27.0 1.20 21.8 Heinan 611 11.4 1.19 13.4 Xinjiang 551 18.4 0.49 13.1 Heibei 545 21.7 1.07 13.3 Jilin 495 28.4 1.01 19.1 Jiangxi 485 16.8 0.50 15.0 Hainan 348 -7.5 0.52 0.2 Guizhou 169 25.1 0.30 20.5 Tibet 106 -18.5 0.17 -28.0 Qinghai 24 -8.5 0.04 -8.6 Gansu 22 28.5 0.07 12.0 Ningxia 5 -12.0 0.01 -2.5

Fonti: China National Tourism Administration e National Bureau of Statistics of

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