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Strategie pornografiche di comunicazione. Dal Grande Fratello all’Isis

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Academic year: 2021

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Giulia Villa

Relatore - Franco Cavani

Correlatore- Matteo Vegetti

Strategie pornografiche di comunicazione.

Campagna di sensibilizzazione su attacchi di panico e ansia.

1.

2.

3. 4.

1. Video

Sequenza parziale di frame del video.

2. Saggio visivo

Interno del saggio, parte visiva. Segnalibro con rimando al video.

3. Saggio visivo

Interno del saggio, parte teorica.

4. Saggio visivo

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Abstract

La pornografia, fenomeno ampiamente diffuso, basa il suo comprovato successo tra la popolazione e il conseguente rica-vo economico non indifferente sull’ostensione pubblica di atti sessuali. I programmi televisivi di intrattenimento, fenomeno di altrettanto ampio successo, mostrano concorrenti alle pre-se con eventi di vita quotidiana, atti naturali che durante le riprese accadono realmente sulla loro pelle. Quali sono i punti di contatto tra queste tematiche così differenti? La risposta ri-siede nelle strategie pornografiche di comunicazione. Queste creano i dettami per comunicazioni prettamente visive che attingono dalla pornografia la caratteristica dell’ostensione di atti naturali di qualsiasi tipo (gesti, atti, eventi) ‒ nel caso della pornografia atti sessuali ‒ utilizzati per scopi differenti dal loro significato intrinseco: l’intrattenimento. Le immagini oggetto di queste comunicazioni hanno come nucleo comune emo-zioni e realtà, elementi garanti di ottimo successo in termini di audience e impatto diretto. L’obiettivo fondamentale e tutto fuorché semplice che le strategie pornografiche affidano alla comunicazione è la stimolazione dell’attenzione del pubblico talvolta morbosa, viva e pulsante sommersa quotidianamente da torrenti di informazioni.

Svolgimento

Nasce così un parallelo tra due fenomeni tra loro abissalmen-te, anche se solo apparentemente differenti: il genere televisi-vo dell’intrattenimento e l’organizzazione terroristica dell’Isis. La preliminare elaborazione di una base teorica circoscritta ha permesso di prendere in prestito i suddetti fenomeni, le-gati tra loro da una forte somiglianza, come esempi concreti, viventi e lampanti di utilizzo di strategie pornografiche di co-municazione. Le immagini prodotto dei fenomeni si trasfor-mano, dunque, in oggetto della comunicazione elaborata per la seguente tesi che si concretizza in due prodotti di design: un saggio visivo e un video.

Il primo è un piccolo libro al quale sono stati affidati due ruoli di base teorica, con l’apporto di un testo illustrante la teoria delle strategie. Il secondo è un video creato tramite l’abbi-namento meditato di immagini appartenenti a uno e all’altro fenomeno. Il collegamento tra gli artefatti avviene tramite l’inserzione di un codice QR Code su di un segnalibro posto all’interno del saggio.

L’ipercomunicazione sommerge, nella società odierna, il pubblico. Un torrente di

informazioni satura quest’ultimo, che fatica a considerare con reale attenzione i

messaggi ricevuti. Come destare quest’attenzione ormai spenta stimolando

l’in-teresse del pubblico? La tesi prende in considerazione una determinata tipologia

‒ o, per meglio dire ‒ strategia di comunicazione, che, sfruttando alcuni principi

direttamente derivanti dalla pornografia, riesce ad attrarre l’attenzione, talvolta

addirittura morbosa, del pubblico avvicinandolo in modo particolare ai messaggi

dei media.

Conclusioni

Risultato del progetto sono due artefatti tra loro complemen-tari la cui fruizione è rivolta a un pubblico eterogeneo che ha come unica caratteristica definita quella della volontà di im-pegno. Cosa significa? Lo scopo dei prodotti è la riflessione del pubblico, che necessita di sforzo, quindi impegno cognitivo su una teoria esposta sì chiaramente, ma solo tramite l’utilizzo di “indizi” che permettono dunque di comprendere il messaggio veicolato e aggiungere ad esso altri ingredienti quali riflessioni personali, intuizioni, collegamenti e aperture ad altre temati-che talvolta, perché no, antemati-che periferitemati-che o distanti rispetto a quelle esposte nella tesi.

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