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eBook per la Scuola | Guido Corradi, Monica Morazzoni | Stella polare | 3. Il mondo di oggi + 3. Atlante delle risorse + Codice di sblocco dell'area web | Loescher Editore

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Academic year: 2021

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(1)Espansioni online per docenti e studenti. Immagini e itinerari di geografia Stella Polare è un corso di geografia che utilizza insieme testi, carte e grafici. Le grandi immagini e le attività mirano a fornire gli strumenti necessari della geografia, mentre le schede metodologiche sono pensate per formare e affinare la capacità di studio autonomo. Elementi caratterizzanti di questo corso. I box di Studiare con metodo formano la capacità di studio.. Le tavole illustrate. Grandi tavole illustrate esemplificano alcuni temi fondamentali della geografia contemporanea.. Gli atlanti. Gli atlanti delle risorse e Le regioni d'Italia arricchiscono l’offerta cartografica dei volumi.. I racconti. Cinque racconti inediti accompagnano il volume 1 e consentono di introdurre in forma narrativa il tema di ogni unità.. I percorsi semplificati. I volumetti Come leggere… adattano i materiali alle specifiche necessità degli studenti con dif ficoltà linguistiche o di apprendimento.. + RISORSE ONLINE www.imparosulweb.eu. LibroLIM. il mondo di oggi. Studiare con metodo. 3 st ella polare. Le schede. Gli approfondimenti si concentrano sulle tematiche ambientali, sulla cittadinanza e sulle fonti antologiche della geografia.. Corradi, Morazzoni. stella polare. 3409. www.imparosulweb.eu. In copertina: Panorama di Jersey City, Midtown Manhattan, Ney York. © Rorem/Shutterstock. QUESTO VOLUME, PARTE DI UN’OPERA INDIVISIBILE, È DA CONSIDERARSI “FUORI COMMERCIO” IN QUANTO SPROVVISTO DI PREZZO, E NON CEDIBILE SEPARATAMENTE DAGLI ALTRI COMPONENTI DELLA CONFEZIONE.. Guido Corradi, Monica Morazzoni. S te l l a p ol ar e immagini e itinerari di geograf ia. 3. il mondo di oggi. Schede integrative Schede di approfondimento Schede di aggiornamento Sfogliabile del corso Ingrandimento delle immagini Esercizi interattivi. Test Giochi e percorsi di scrittura documentata. QUesto corso è costituito da: 978-88-201-3407-5 1 DALL’ITALIA ALL’EUROPA + 1 ATLANTE DELLE RISORSE + PER LE VIE DEL MONDO + LE REGIONI D’ITALIA 978-88-201-3408-2 2 L’EUROPA: STATI E ISTITUZIONI + 2 ATLANTE DELLE RISORSE 978-88-201-3409-9 3 IL MONDO DI OGGI + 3 ATLANTE DELLE RISORSE. PER L’INSEGNANTE E PER LA CLASSE 978-88-201-3231-6 RISORSE PER L’INSEGNANTE + CD-ROM CON PROVE E MATERIALI 978-88-201-7067-7 LIBROLIM. 3409_PH1. come leggere... 978-88-201-3410-5 COME LEGGERE… STELLA POLARE 1. 978-88-201-3411-2 COME LEGGERE… STELLA POLARE 2 978-88-201-3420-4 COME LEGGERE… STELLA POLARE 3. questo volume non è cedibile separatamente dagli altri componenti della confezione. 3409 Corradi,Morazzoni Stella polare 3. Il mondo di oggi + 3. Atlante. 3409_PH1_Corradi_IlMondo_06.indd 1. RISORSE ONLINE. 07/02/12 09:13.

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(3) Guido Corradi, Monica Morazzoni. St e l l a p o l a r e Immagini e itinerari di ge ografia. 3. I l mo n d o di o ggi. LOESCHER EDITORE Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_PPI_BZ4_001-008.indd 1. 19/01/12 17.36.

(4) . © Loescher Editore - Torino 2012 http://www.loescher.it. I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L’acquisto della presente copia dell’opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Fotocopie per uso personale (cioè privato e individuale), nei limiti del 15% di ciascun volume, possono essere effettuate dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Tali fotocopie possono essere effettuate negli esercizi commerciali convenzionati SIAE. o con altre modalità indicate da SIAE. Per riproduzioni ad uso non personale l’editore potrà concedere a pagamento l’autorizzazione a riprodurre un numero di pagine non superiore al 15% delle pagine del presente volume. Le richieste per tale tipo di riproduzione vanno inoltrate a: Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle Opere dell’ingegno (AIDRO) Corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org L’editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori del proprio catalogo editoriale. La fotocopia dei soli esemplari esistenti nelle biblioteche di tali opere è consentita, non essendo concorrenziale all’opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste, nel catalogo dell’editore, una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche. Nel contratto di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltà di cui all’art. 71-ter legge diritto d’autore. Maggiori informazioni sul nostro sito: http://www.loescher.it. Ristampe 6. 5. 4. 3. 2. 1. 2017. 2016. 2015. 2014. 2013. 2012. N. ISBN 9788820134099 Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di quest’opera, è possibile che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne scusiamo fin d’ora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dell’opera stessa, vorranno segnalarceli al seguente indirizzo: Loescher Editore s.r.l. Via Vittorio Amedeo II, 18 10121 Torino Fax 011 5654200 [email protected] Loescher Editore S.r.l. opera con sistema qualità certificato CERMET n. 1679-A secondo la norma UNI EN ISO 9001-2008 L’opera è frutto di un lavoro comune degli autori, che ne hanno insieme elaborato e discusso ogni parte. Più in particolare, per quanto riguarda il volume 3, a Guido Corradi si devono l’Unità 1 e i testi su Canada, Messico, Perú, Argentina, Marocco, Senegal, Kenya, Israele, Thailandia, Indonesia, Cina, Australia; a Monica Morazzoni si devono l’Unità 2, le introduzioni alle macroregioni dell’Unità 3 e i testi su Stati Uniti, Brasile, Egitto, Nigeria, Repubblica Sudafricana, Arabia Saudita, Iran, India, Giappone, terre polari. Realizzazione Coordinamento editoriale: Francesco Pastorelli Realizzazione editoriale: Capoverso s.r.l. - Torino - redazione: Paolo Bianco, Serena Nicolasi - impaginazione: Marco Ponsero, Maria Rita Cilia - disegni: Paolo Cassinis Progetto grafico: Segni d’Immagine - Bologna Ricerca iconografica: Emanuela Mazzucchetti, Patrizia Mangano Cartografia: Studio Aguilar - Milano Copertina: Graphic Center - Torino Fotolito: Graphic Center - Torino. Stampa: Rotolito Lombarda - Via Sondrio, 3 - Seggiano di Pioltello (MI) Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_PPI_BZD_001-008.indd 2. 25/01/12 15.21.

(5) Indice. Unità 1 . Conoscere il mondo. 9. Itinerario 1. La conoscenza geografica. 10 La Terra nell’universo 10 Pianeti, stelle, galassie 10 Grande o piccola? 11 La Terra in movimento nello spazio 12 I movimenti della Terra 12 Latitudine e zone climatiche 12  Solstizi ed equinozi 13 l I fusi orari 14 Il mondo reale e il mondo disegnato 16 La distorsione della superficie terrestre 16 Le principali proiezioni cartografiche 16 L’Europa al centro del mondo 17 Nuovi strumenti geografici 19 Satelliti e computer 19 I database 20 Il gis 20 Per fare il punto 21. Itinerario 2. Gli ambienti naturali. L’ambiente: una definizione L’ambiente equatoriale Le caratteristiche  La foresta stratificata La presenza dell’uomo Gli ambienti tropicali Le caratteristiche La presenza dell’uomo Noi e l’ambiente Deserti e vita Gli ambienti temperati Le caratteristiche  Le praterie temperate, «granai» del mondo. 24 24 24 24 25 26 27 27 29 30 32 32 33. La presenza dell’uomo. 34 L’ambiente subpolare 35 Le caratteristiche 35 La presenza dell’uomo 36  Gli ambienti di alta montagna 36 L’ambiente polare 37 Le caratteristiche 37 Vegetazione, fauna e presenza antropica 38 Per fare il punto 39. Itinerario 3. Popoli e culture. La realtà demografica mondiale L’«esplosione demografica» Una crescita squilibrata studiareconmetodo Leggere e descrivere un cartogramma Le lingue Le lingue nel mondo Alcune definizioni  Le lingue più parlate  Le lingue liturgiche Una o più lingue ufficiali Le religioni Le origini L’induismo Il buddismo L’ebraismo Il cristianesimo L’islam I colori della cittadinanza Il dominio culturale Per fare il punto La biblioteca di geografia La divinità nell’uomo. 42 42 42 43 44 45 45 45 45 46 46 47 47 48 48 48 49 49 50 51 54. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_PPI_BZ4_001-008.indd 3. 3. 19/01/12 17.36.

(6) Indice. Unità 2. Le grandi questioni dell’attualità. Le cause socio-politiche. 55. Itinerario 1. Il mondo globalizzato. 56 La globalizzazione 56 L’origine della globalizzazione 57 I fattori della globalizzazione 57 Le diverse forme della globalizzazione 58 La globalizzazione economica e il movimento no global La globalizzazione culturale La globalizzazione tecnologica e del sapere scientifico La globalizzazione geopolitica.  Gli effetti della globalizzazione: unità e frammentazione La globalizzazione ambientale. l Le migrazioni internazionali. Le organizzazioni internazionali: l’onu Nascita e composizione Principi e obiettivi Il funzionamento Altre organizzazioni internazionali Associazioni fra Stati Le organizzazioni non governative. I colori della cittadinanza Le agenzie dell’onu Per fare il punto. 58 59 60 60 61 61 62 64 64 64 65 66 66 67 68 69. Itinerario 2. Sviluppo e sottosviluppo. 72 Differenti livelli di qualità della vita 72 Le regioni del Nord e del Sud del mondo 73 Si può misurare lo sviluppo? 74 Più ricchezza = più sviluppo? 74 L’indice di sviluppo umano 74 I fattori dell’isu: il pil pro capite 75 I fattori dell’isu: la speranza di vita alla nascita I fattori dell’isu: il livello d’istruzione. Le cause del sottosviluppo Le cause geografiche Le cause storiche Le cause economiche Le cause demografiche 4. 3409_PH1_PPI_BZD_001-008.indd 4. 76 76 77 77 77 78 79. Il diritto alla sanità e all’istruzione Un diritto di tutti?  Il diritto delle donne all’istruzione Chi paga sanità e istruzione? Malattie del clima e della povertà Qualche miglioramento anche nel Sud del mondo... Malattie e povertà Le malattie più diffuse L’accesso ai farmaci. 79 80 80 81 81 82. 82 82 83 83 Analfabetismo e scolarizzazione 84 L’analfabetismo 84 La scolarizzazione: un fattore di sviluppo 84 studiareconmetodo Presentare un tema di attualità partendo da una carta 85 86 Conflitti e aree di crisi. I colori della cittadinanza Le guerre per l’acqua Per fare il punto. 87 89. Itinerario 3. L’economia nel mondo. L’attività agricola. La produzione e il commercio agricolo mondiale. L’agricoltura tradizionale. L’agricoltura di sussistenza. l L’agricoltura di piantagione. L’agricoltura capitalistica. Un’agricoltura per il mercato L’agroindustria. Allevamento, pesca, risorse forestali L’allevamento La pesca Le risorse forestali. Noi e l’ambiente Agricoltura e biotecnologie Localizzazione e delocalizzazione dell’industria I vantaggi della delocalizzazione Le aree di nuova industrializzazione I Paesi emergenti  Un’India nuova: Bangalore  Un esempio di delocalizzazione: le maquiladoras. 92 92 93 94 95 96 98 98 98 99 99 99 99 100 102 103 104 104 104 105. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 25/01/12 15.07.

(7) Indice I Paesi meno industrializzati. I colori della cittadinanza Le imprese. multinazionali Il terziario nel mondo. La terziarizzazione dell’economia Il terziario nel Sud del mondo.  Una classificazione delle attività terziarie  I nodi del traffico commerciale: i porti Collegamenti e reti di trasporto mondiali. Le direttrici del traffico mondiale Trasporti e sviluppo economico. Il commercio mondiale. Dove si sviluppa il commercio Che cosa si commercia. Le telecomunicazioni Il digital divide Per fare il punto. 105 106 107 107 107. Stati e continenti del mondo Le Americhe. 108. L’America Anglosassone. 109 109 109 109 110 110 110 112 112 113. Itinerario 4. Lo sviluppo sostenibile. L’impatto ambientale  Il decalogo di Legambiente per risparmiare energia Un’eredità per le generazioni future L’impoverimento delle risorse Crescita demografica e risorse  Il disastro ecologico del lago d’Aral Ambiente ed energia Le foreste L’acqua Le risorse ittiche Noi e l’ambiente La perdita della biodiversità Crescita economica e sostenibilità Il commercio equo e solidale I colori della cittadinanza Il microcredito Fare qualcosa per il clima I cambiamenti climatici. Unità 3. 116 116 116 117 118 118 118 119 119 120 120 121 122 123. 124 125 125 Le iniziative su scala globale 125 l Il Protocollo di Kyoto 126 Per fare il punto 128 La biblioteca di geografia Storia di Iqbal 131. Le molte Americhe. L’ambiente fisico Le regioni climatiche Megalopoli e aree spopolate. Stati Uniti. Il territorio. La morfologia I fiumi I laghi Il clima Le coste. La storia Popolazione e cultura. Le ondate di immigrazione Lo sviluppo demografico.  I nativi d’America. Una concentrazione non omogenea Le città.  Viaggio a Washington D.C. Lingua e religione  Una città unica Il melting pot L’economia Il settore primario. Le risorse naturali e l’industria Il settore terziario. Canada. Il territorio. La morfologia L’idrografia Il clima. La storia  I Grandi Laghi Popolazione e cultura Lingua e cultura Le città  Viaggio a Ottawa L’economia Il settore primario. Le risorse e l’industria Il settore terziario. Per fare il punto. 133 134 134 138 139 140 141 142 143 143 144 144 145 145 146 147 147 147 148 148 149 149 150 150 151 152 152 152 153 154 154 154 155 155 156 156 157 157 158 158 159 159 159 159 160. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_PPI_BZD_001-008.indd 5. 5. 25/01/12 15.07.

(8) Indice. L’America Latina L’ambiente fisico  Il canale di Panamá. Una molteplicità di etnie e culture Le regioni climatiche Società, lingue e religioni.  «Vuoti e pieni» nella distribuzione della popolazione I colori della cittadinanza Le civiltà precolombiane. Messico. Il territorio. La morfologia L’idrografia Il clima.  Le tappe fondamentali della storia La popolazione Le città L’economia  Viaggio a Città del Messico. Brasile. Il territorio. La morfologia Le coste L’idrografia Il clima .  Le tappe fondamentali della storia Popolazione e cultura Una società piena di contrasti Le città L’economia Il settore primario  Viaggio a Brasilia L’industria Il settore terziario Noi e l’ambiente L’Amazzonia. 162 163 163 164 165 166 166 167 168 168 168 169 169 169 170 170 170 171 172 173 173 173 173 173 174 174 174 175 176 176 176 177 177 178. Perú. 179. Argentina. 180 182. Per fare il punto. La biblioteca di geografia La conquista del Messico 184. L’Africa. 186. Il Nordafrica. Il deserto e l’idrografia Islamizzazione e colonizzazione europea Lo sviluppo economico. Egitto. Il territorio  Le tappe fondamentali della storia Popolazione e cultura  Il canale di Suez  Viaggio al Cairo L’economia Marocco Il territorio Storia e popolazione L’economia I colori della cittadinanza Uno Stato che... non esiste Per fare il punto. L’Africa subsahariana L’ambiente fisico.  Il Sahel  Un nuovo Stato. Climi e ambienti Un mosaico di popoli e culture Colonizzazione, indipendenza e problemi postcoloniali Grande povertà e grandi ricchezze. Senegal. Il territorio Storia e popolazione L’economia. Nigeria. Il territorio Popolazione e cultura L’economia Kenya Il territorio Popolazione e cultura L’economia. Repubblica Sudafricana Il territorio. La morfologia e le coste L’idrografia. 6. 3409_PH1_PPI_BZ4_001-008.indd 6. 190 191 192 193 194 194 194 195 196 196 197 198 198 198 199 200 201 202 203 204 205 206 206 208 209 210 210 210 211 212 212 212 214 215 215 216 216 218 218 218 219. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 19/01/12 17.36.

(9) Indice Il clima. La storia  Un difficile processo di armonizzazione Popolazione e cultura Le città La qualità della vita L’economia Per fare il punto. La biblioteca di geografia La partita del Sudafrica. L’Asia Il Medio Oriente. Ambienti naturali e antropici Un’area geografica instabile.  I curdi, popolo senza Stato. Arabia Saudita Il territorio. La morfologia e il clima. Popolazione e cultura Le città L’economia. La morfologia e il clima. 219 220 220 221 221 222 222 223. Popolazione e cultura L’economia Per fare il punto. Il subcontinente indiano. 256 Gli Stati e l’ambiente fisico 257 Il clima 258 I popoli e le culture 259 Il livello di sviluppo umano 259  Il Pakistan e il Bangladesh 259  Tensioni politiche interne e ai confini 260. 226. India (Unione Indiana) Il territorio. 228. La morfologia L’idrografia Il clima. 232 233 235 235. La storia Popolazione e cultura Cultura e lingua La qualità della vita Le città  Viaggio a New Delhi L’economia Il settore primario L’industria e le risorse Il settore terziario Per fare il punto. 236 236 236 237 237 238. Israele. 239 239 Il territorio  Le tappe fondamentali della storia 240 Popolazione e cultura 240 Le città 240  Viaggio a Gerusalemme 241 L’economia 242 I colori della cittadinanza La questione palestinese 243. Autorità Nazionale Palestinese (anp) 245. Per fare il punto. L’Asia centrale Popoli e culture. 246 248 250.  Il passaggio all’economia di mercato delle ex repubbliche sovietiche 250 I colori della cittadinanza Il faticoso cammino dell’Afghanistan 251. Iran.  Le tappe fondamentali della storia Il territorio. 252 253 253. 253 253 254 255. 261 262 262 262 262 263 264 264 264 264 266 267 267 267 268 269. La biblioteca di geografia Ormai siamo a un metro dal mare 270 La biblioteca di geografia Madre Teresa 271. Il Sud-Est asiatico. Gli Stati L’ambiente fisico Unità e diversità Livelli di sviluppo e condizioni di vita. 272 273 273 274 275. Thailandia. 277 277 278 278. Indonesia. 279 279 280 281 282. Il territorio Popolazione e cultura L’economia. Il territorio Popolazione e cultura L’economia Per fare il punto. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_PPI_BZ4_001-008.indd 7. 7. 19/01/12 17.36.

(10) Indice. L’Estremo Oriente. Alcuni importanti Paesi Etnie e religioni. I colori della cittadinanza Tensioni mai sopite in Corea. Cina. Il territorio. La morfologia L’idrografia Il clima Le coste. La storia  Lhasa, la capitale del Tibet Popolazione e cultura Lingua e cultura Le città  Le regioni amministrative speciali  Viaggio a Pechino L’economia Il settore primario L’industria e le risorse Il settore terziario. Giappone. Il territorio. La morfologia e l’idrografia Il clima. La storia  Il 6 agosto 1945 Popolazione e cultura Cultura e lingua Le città  Viaggio a Tokyo L’economia Il settore primario. L’industria e le risorse Il settore terziario. Per fare il punto. 8. 3409_PH1_PPI_BZ4_001-008.indd 8. 284 285 286 288 290 290 290 292 292 293 294 294 295 295 295 296 297 298 298 298 299 300 301 301 302 302 303 304 304 305 306 307 307 308 308 309. L’Oceania e le terre polari L’Oceania. La morfologia La varietà delle culture Economie forti ed economie deboli. Australia. Il territorio. La morfologia Le coste L’idrografia Il clima.  Le tappe fondamentali della storia Popolazione e cultura Le città  Viaggio a Canberra L’economia Il settore primario L’industria e le risorse Il settore terziario. Le terre polari. 312 316 317 317 318 319 320 320 320 320 320 320 321 321 322 323 323 323 323 324. L’Artico. 324 324 325. L’Antartide. 326 326 327 328. Territorio, clima, fauna Popolazione ed economia Territorio, flora e fauna Le risorse economiche Per fare il punto. Glossario illustrato. 331. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 19/01/12 17.36.

(11) Conoscere il mondo. 1. Unità. 1 La conoscenza geografica 2 Gli ambienti naturali 3 Popoli e culture. Obiettivi di apprendimento. Le parole chiave. Conoscere il mondo attraverso gli strumenti geografici nei suoi aspetti naturali e culturali. gis. Sistema solare • pianeti • Terra • fusi orari • proiezioni geografiche • database • • ambiente • ambiente equatoriale • ambiente tropicale • ambiente temperato • ambiente subpolare • ambiente polare • popolazione del pianeta • lingua, dialetto, lingua madre, lingua ufficiale • cristianesimo • ebraismo • induismo • buddismo • islam. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_U1_1_BZD_009-023.indd 9. 24/01/12 14.27.

(12) So. Unità 1 Itinerario 1. 1. Itinerario. ◀ 4-5 il mio. Atlante. La conoscenza geografica La Terra nell’universo Per gli antichi abitanti delle prime civiltà del Mediterraneo la Terra era un grande disco piatto circondato da un unico immenso oceano e sovrastato dalla volta del cielo, sulla quale si muovevano gli astri (pianeti e stelle fisse). Già nel v secolo a. C., però, alcuni filosofi greci pensarono che la Terra potesse essere una sfera. Anche Aristotele (iv secolo a. C.), uno dei più importanti uomini di cultura dell’antichità, immaginò una Terra sferica posta – immobile – al centro dell’universo; intorno ad essa gli altri corpi celesti descrivevano le loro orbite (teoria geocentrica). Era però necessario attendere la prima metà del xvi secolo perché l’uomo capisse che il nostro pianeta non si trova al centro dell’universo: il grande astronomo polacco Niccolò Copernico enunciò la teoria eliocentrica (la Terra ruota intorno al Sole, e non viceversa). Le osservazioni di Galileo Galilei, che si avvalse di uno strumento del tutto nuovo da lui messo a punto, il telescopio, provarono all’inizio del xvii secolo che Copernico aveva ragione.. 1. 1. 10. veduta della terra dallo spazio.  Pianeti, stelle, galassie. La Terra è un pianeta e insieme con altri sette «compagni» ruota intorno al Sole, la stella posta al centro del Sistema Solare. Mercurio, Venere, Terra e Marte sono definiti «pianeti interni»; sono i più vicini alla nostra stella, i più piccoli e quelli con la maggiore densità media. Giove, Saturno, Urano e Nettuno sono i «pianeti esterni», molto più lontani dal Sole, più grandi e meno densi. Il Sistema Solare comprende anche innumerevoli altri corpi celesti: oltre ai satelliti che fanno da corona alla maggior parte dei pianeti, vi sono gli asteroidi (o pianetini), le comete, le meteoriti, la polvere cosmica. Il Sistema Solare non è l’unico insieme di corpi celesti presenti nello spazio: esso fa parte di un enorme raggruppamento di stelle, pianeti e altri corpi che formano la Via Lattea, una dei milioni di galassie che popolano l’universo.. Orbita. Pianeta. Traiettoria, di solito di forma ellittica, che un corpo celeste compie attorno a un altro astro (ad esempio un pianeta attorno a una stella, o un satellite attorno a un pianeta).. Corpo celeste che orbita attorno a una stella ma che non produce energia (né luce né calore), di massa sufficiente per consentirgli di assumere una forma sferica e la cui forza di attrazione gravitazionale gli permette di mantenere libera da altri corpi di dimensioni paragonabili o maggiori la fascia di spazio entro cui si muove..  La conoscenza geografica. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 10. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 19/01/12 17.39.

(13) Sole Il Sole, che con una certa approssimazione possiamo considerare posto al centro del Sistema Solare, ha una massa gigantesca: qui è concentrato il 99,8% della massa dell’intero Sistema Solare.. Giove è il pianeta più grande del Sistema Solare.. Giove. Saturno Urano. Nettuno. Terra. Mercurio Venere. Marte. Mercurio è il pianeta più piccolo e quello più vicino al Sole (e dunque è il più caldo).. Marte è il pianeta più simile per struttura e dimensioni alla Terra; è soprannominato il «pianeta rosso» a causa del suo colore dominante, dovuto alla presenza di ossidi di ferro sulla sua superficie.. Saturno è celebre per gli anelli che lo circondano all’altezza del suo Equatore. La sua densità media è così bassa che potrebbe galleggiare su un ipotetico oceano sufficientemente grande da contenerlo.. 2. c ir co. km 63 68 ed io m. m. io. La superficie totale della Terra è pari a 510 000 000 di km2, ma solamente 150 300 000 km2 (il 29,5%) sono occupati da terre emerse; la restante parte è coperta dalle acque degli oceani e dei bacini marini.. 009 ,15 2k. Le dimensioni della Terra. un circolo meridiano 40. 3. gg. È un periodo di tempo lunghissimo, sebbene secondo gli scienziati corrisponda a meno di un terzo dell’età dell’universo. Se tale periodo diventasse pari a un’ora, la comparsa della nostra specie (Homo sapiens) sulla Terra sarebbe confinata agli ultimi 35 centesimi di secondo.. Le teorie scientifiche più accreditate affermano che la Terra (insieme con gli altri pianeti) si è formata circa 4,6 miliardi di anni fa, poco dopo la formazione del Sole; da allora, una lenta ma ininterrotta evoluzione l’ha trasformata nel pianeta che oggi conosciamo e che ci permette di vivere. Se la consideriamo all’interno del Sistema Solare, la Terra appare davvero minuscola: se fosse una pallina di 1 cm di diametro, il Sole sarebbe allora una sfera del diametro di 1 metro. Ma per l’uomo che vive sulla sua superficie la Terra appare grandissima: il suo raggio medio è pari a 6368 km (5 volte la distanza che separa Milano da Reggio di Calabria), la lunghezza dell’Equatore supera i 40 000 km, la sua superficie totale è di 510 000 000 di km2 (1700 volte la superficie dell’Italia). Ricordiamo che la Terra non è una sfera perfetta, ma è leggermente schiacciata ai poli; questa è la ragione per cui abbiamo parlato di «raggio medio»: infatti il raggio misurato dal centro del pianeta all’Equatore è più lungo di quello misurato a uno dei due poli di oltre 21 km.. ra. 4,6 miliardi di anni fa.  Grande o piccola?. raggio polare 6356,778 km. Il Sistema Solare. i za d ren e f n co. 2. raggio equatoriale 6378,160 km. 4 km nferenza dell’Equatore 40 076,59. Verifico le mie conoscenze • Quanti sono i pianeti presenti nel Si-. stema Solare? Cita i nomi di alcuni di essi. • Quali sono i pianeti più vicino a noi? • Che cos’è l’orbita di un corpo celeste?. Rifletto sul testo • La Terra può apparire un corpo ce-. leste molto grande o molto piccolo, a seconda dei corpi a cui la paragoniamo. Prova a fare qualche esempio in cui essa appare grande e qualche esempio in cui appare piccola.. cir.  La conoscenza geografica. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 11. 11. 19/01/12 17.39.

(14) Unità 1 Itinerario 1. ◀ 6-7 il mio. Atlante. La Terra in movimento nello spazio  I movimenti della Terra. Come tutti i corpi celesti dell’universo – anche quelli che a noi sembrano fissi nel cielo – la Terra è in costante movimento. In particolare, due sono i moti che hanno più conseguenze per la vita sul pianeta: il moto di rotazione su se stessa e il moto di rivoluzione intorno al Sole. •• Il moto di rotazione è il movimento che la Terra compie su se stessa, cioè ruotando attorno al proprio asse in modo simile a una trottola, in circa 24 ore. Tale moto determina l’alternanza fra ore di luce e ore di buio: infatti, poiché il pianeta ha una forma sferica, in un qualsiasi momento nel corso delle 24 ore solo una parte di esso è rivolto verso il Sole e, di conseguenza, ne viene illuminato. •• Il moto di rivoluzione è lo spostamento della Terra lungo la sua orbita intorno al Sole, percorso compiuto in 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi; tale movimento, combinato con il fatto che l’asse terrestre è inclinato di circa 66°33' rispetto al piano dell’orbita (quindi non è perpendicolare ad esso), determina l’alternarsi delle stagioni. Le diverse parti del globo ricevono dunque la luce solare per un periodo di tempo e con un’intensità differenti a seconda della posizione in cui il pianeta, nel corso della sua rivoluzione intorno al Sole, viene a trovarsi..  Latitudine e zone climatiche. In un dato momento dell’anno, a seconda della loro posizione rispetto all’Equatore (indicata dalla misura della latitudine, che come sappiamo si esprime in gradi misurati al centro della Terra), i differenti punti della superficie terrestre godono di una maggiore o minore esposizione ai raggi del Sole in termini di quantità (durata del periodo di luce) e in termini di qualità (intensità del calore trasmesso attraverso i raggi, che è massima quando essi giungono perpendicolari alla superficie e si riduce con l’aumento della loro inclinazione). La fascia della superficie terrestre compresa fra i due tropici, che al suo centro è percorsa dall’Equatore, non presenta nel suo insieme grandi differenze climatiche nell’ar-. 4. Le stagioni. 4. Uno stesso paesaggio nel corso delle quattro stagioni, determinate dal moto di rivoluzione della Terra.. 12. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 12. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 19/01/12 17.39.

(15) Solstizi ed equinozi. L’alternarsi delle stagioni è segnato da quattro momenti chiave, che corrispondono ai due solstizi e ai due equinozi. Il solstizio d’estate (che ogni anno si verifica tra il 20 e il 21 giugno) e il solstizio d’inverno (tra il 21 e il 22 dicembre) nell’emisfero boreale (o settentrionale) segnano l’inizio astronomico di queste due stagioni; sono i giorni in cui in tutte le parti del mondo è massima la differenza tra la lunghezza del periodo di luce e del periodo di buio. Nell’emisfero boreale durante. il solstizio d’estate si ha la massima durata del periodo di luce, mentre in quello stesso giorno nell’emisfero australe si ha il maggior numero di ore di buio e inizia l’inverno. Il contrario avviene nel solstizio d’inverno. Gli equinozi (di primavera, che ogni anno si verifica tra il 20 e il 21 marzo, e d’autunno, tra il 22 e il 23 settembre) sono i due giorni in cui ovunque sul pianeta la durata del periodo di luce e la durata del periodo di buio si equivalgono. L’asse di rotazione della Terra è inclinato di 66°33' rispetto al piano dell’orbita e rimane sempre parallelo a se stesso nell’intero arco dell’anno.. Il nostro emisfero è in buona parte rivolto verso il Sole e illuminato da esso: è il giorno del solstizio d’estate, in cui si ha il maggior numero di ore di luce; inizia l’estate astronomica.. 21 marzo EQUINOZIO DI PRIMAVERA. 21 giugno SOLSTIZIO D’ESTATE. e. mi. em. PRIMAVERA. linea d. ei sols. isf. sfe. er o. ro b. or e a l e. aust. ral e. INVERNO. tizi. afelio. perielio. ESTATE. li eq nea uin de oz gl i i. Sole. giorno: illuminato. SOLTIZIO D’INVERNO 22 dicembre. notte: buio. Durante i due equinozi il Sole illumina allo stesso modo l’emisfero boreale e quello australe: in ogni parte del pianeta si hanno 12 ore di luce e 12 ore di buio.. AUTUNNO. EQUINOZIO D’AUTUNNO 23 settembre. Il nostro emisfero è per la maggior parte in ombra: è il solstizio d’inverno, il giorno dell’anno con il minor numero di ore di luce; inizia l’inverno astronomico.. co dell’anno: la durata del periodo di luce e del periodo di buio subisce infatti variazioni poco significative, così come l’intensità dei raggi solari. Spostandosi invece dal tropico del Cancro verso nord e dal tropico del Capricorno verso sud, la situazione si modifica decisamente. A estati con giornate lunghe e calde si alternano inverni con poche ore di luce e basse temperature. Questo fenomeno si accentua avvicinandosi ai poli. A nord del circolo polare Artico (oltre i 66°33' N) e a sud del circolo polare Antartico (oltre i 66°33' S) la situazione climatica si fa estrema, raggiungendo le condizioni di massima differenziazione nell’arco dell’anno tra ore di luce e ore di buio: nel giorno che per l’emisfero boreale (o settentrionale) è il solstizio d’estate Rifletto su un disegno si hanno 24 ore di luce al polo Nord e 24 ore di buio al • Osserva il disegno e indica, tra le seguenti, polo Sud, mentre la situazione si inverte nel giorno del le date in cui nell’emisfero boreale il pesolstizio d’inverno (ci riferiamo sempre all’emisfero boriodo di luce è più lungo di quello di buio: reale). Ciò che rimane costante è la scarsa intensità dei 2 ottobre, 15 agosto, 21 giugno, 22 dicemraggi solari, che, pur variando nel corso dell’anno, si manbre, 2 marzo, 2 gennaio, 25 aprile, 1 magtengono sempre molto inclinati e determinano pertanto gio, 2 giugno. costantemente basse temperature.  La conoscenza geografica. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 13. 13. 19/01/12 17.39.

(16) I fusi orari. La Terra compie un continuo movimento di rotazione su se stessa, da ovest verso est; grazie a tale fatto, in diverse località poste sullo stesso parallelo ma su differenti meridiani il Sole si trova in diverse posizioni nel cielo: l’ora, quindi, non è uguale in ogni punto della superficie terrestre. Le linee azzurre sono i meridiani centrali dei fusi orari, quelli in base ai quali è determinata l’ora in uso all’interno di ciascun fuso.. sono. 24 porzioni di territorio al cui interno tutti i luoghi hanno la stessa ora. Le linee rosa delimitano le zone (fusi) entro cui l’ora è la stessa.. Meridiano di Greenwich. Ovest Est. Alaska ISLANDA. REGNO UNITO. Edmonton. New York. SPAGNA. OCEANO. STATI UNITI. San Francisco. New Orleans. UCRAINA. Roma. Madrid. TURCHIA. LIBIA. MESSICO SENEGAL. Dakar. Caracas VENEZUELA. COLOMBIA. Equatore. Se si viaggia verso ovest, attraversando la linea di cambiamento di data si va avanti di un giorno.. Lima. Addis Abeba. ANGOLA. Tropico del Capricorno. NAMIBIA. Rio de Janeiro. INA ARG. ENT. Santiago. PAC I FICO. BOLIVIA. AT L A N T I C O Buenos Aires. +5h 30’ INDIA +6h. Sin. REP. DEM. DEL CONGO TANZANIA. Luanda. +5h. Ko. ARABIA SAUDITA. CIAD SUDAN. Lagos. BRASILE. PERÚ. CILE. -3h 30’. MALI NIGER. IRAN. Il Cairo. MB. Città del Messico. Teheran. +3h 30’ +4h 30’. ALGERIA. Tropico del Cancro. KAZAKISTAN. O. Se si procede verso est, attraversando la linea di cambiamento di data si torna indietro di un giorno.. -3h 30’. Denver. Berlino. Londra Parigi. OCEANO. IC. OCEANO. FEDERA Mosca. CANADA. ZA. Anchorage. Cir. MADAGASCAR. MO. FED. RUSSA. SV EZ IA. Groenlandia. INDIAN. REPUBBLICA SUDAFRICANA. Città del Capo. Paesi aventi ora ufficiale con frazioni d’ora. Cir. +12 –12 24:00. Ricordati che…. –11. –10. –9. –8. –7. –6. –5. 01:00. 02:00. 03:00. 04:00. 05:00. 06:00. 07:00. –4 08:00. –3. –2. –1. 0. +1. +2. +3. +4. +5. +. 09:00. 10:00. 11:00. 12:00. 13:00. 14:00. 15:00. 16:00. 17:00. 18:. Roma. Quando a Roma sono le ore 12, a New York, che si trova molto a ovest, è l’alba, mentre a Pechino, migliaia di kilometri a est, è già sera.. 14. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 14. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 19/01/12 17.39.

(17) Per saperne di più. Fusi orari. hanno ampiezza di. sono delimitati da. sono stati istituiti da. 15 meridiani (15°) ciascuno. linee (immaginarie) in molti casi corrispondenti ai meridiani. una convenzione del 1893. o. ora. Circolo Polare Artico. Alaska. Un cartello stradale avverte che si sta entrando in un fuso orario differente.. FEDERAZIONE RUSSA. KAZAKISTAN. OCEANO. Pechino. ran. 0’ +4h 30’. +5h 45’. N. Linea di cambiamento di data. MONGOLIA GIAPPONE. CINA. Tokyo. Kolkata. +5h 30’ INDIA +6h 30’. Manila FILIPPINE. Singapore. INDONESIA. INDIANO. PAC I FICO. AUSTRALIA +9h 30’. Perth. Melbourne. NUOVA ZELANDA. Sydney. Misurare il tempo. Wellington. ra Circolo Polare Antartico. +4. +5. +6. +7. +8. +9. +10. +11. 16:00. 17:00. 18:00. 19:00. 20:00. 21:00. 22:00. 23:00. +12 –12. Differenza tra l’ora di Greenwich e l’ora locale. 24:00. Ore. New Yo. rk. Con una convenzione entrata in vigore nel 1893 si decise di dividere la Terra in 24 «fusi», cioè porzioni di territorio comprese fra due linee (corrispondenti ai meridiani), ognuno avente una propria ora. In linea generale, ciascun fuso comprende 15 meridiani (ovvero 15°). Si è stabilito per convenzione che in ogni località appartenente al medesimo fuso orario l’ora è la stessa e corrisponde a quella reale del meridiano centrale del fuso. Spesso le linee che delimitano i fusi non seguono esattamente quelle dei meridiani, ma sono state adattate ai confini politici degli Stati, i quali altrimenti si troverebbero con orari diversi all’interno del proprio territorio. Tuttavia, quando si tratta di Stati di grandi dimensioni, è inevitabile che vi siano più fusi orari sulla loro area. La linea del cambiamento di data, collocata convenzionalmente per intero nell’oceano, è l’antimeridiano del meridiano di Greenwich, considerato asse centrale del fuso orario identificato dal numero 0 (il primo fuso orario). Essa serve per non creare eccessiva confusione nel passaggio rapido, nella stessa direzione, da un giorno all’altro.. OCEANO. CAR. Il sistema orario internazionale. Pechino. Gli antichi greci divisero il giorno in 24 ore; a quell’epoca gli strumenti utilizzati per calcolare il tempo erano le clessidre (a sabbia o ad acqua), che però non servivano a indicare un momento preciso della giornata. Allo stesso modo, gli orologi solari dei romani non erano affidabili, poiché dipendevano dalle stagioni e dalle condizioni atmosferiche. Nel xiii secolo comparvero i primi orologi meccanici, ma sarà necessario attendere Galileo, la sua scoperta del pendolo e gli studi del fisico, astronomo e matematico C. Huygens per ottenere il primo vero orologio di precisione, realizzato nel 1647.. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_U1_1_BZD_009-023.indd 15. 15. 24/01/12 14.30.

(18) Unità 1 Itinerario 1. Il mondo reale e il mondo disegnato  La distorsione della superficie terrestre. La rappresentazione più fedele della Terra è certamente il globo terrestre (che comunemente chiamiamo mappamondo), sul quale tutte le forme della superficie del pianeta possono essere rappresentate nella giusta posizione, debitamente rimpicciolite in funzione della scala di riduzione, mantenendo le giuste proporzioni per quanto riguarda dimensione e forma. Le carte geografiche sono invece, inevitabilmente, rappresentazioni approssimate: è infatti impossibile riportare su un piano (quello della carta) una superficie curva (la superficie terrestre) senza deformarla. Ogni volta che si riproduce la superficie terrestre su un piano, la si distorce: tutte le carte vengono preparate non con la presunzione di renderle assolutamente esatte, ma di disegnarle nel modo più fedele possibile, con la minor quantità di distorsioni. Le deformazioni causate dalle proiezioni riguardano soprattutto le carte a piccola scala, come i planisferi. Nelle carte topografiche o nelle mappe, invece, la distorsione è praticamente nulla, poiché la sfericità della Terra non influisce nella rappresentazione di piccole aree. Il tipo di proiezione da usare viene in genere scelto dal cartografo in funzione di ciò che deve rappresentare. Ma una carta geografica non è comunque un documento «neutro»: come ogni prodotto umano, essa può esprimere un preciso punto di vista..  Le principali proiezioni cartografiche. Per riprodurre la superficie terrestre sul piano, è necessario distorcerla, immaginando di proiettarla su superfici cilindriche, coniche o piane. Si ottengono così rappresentazioni più o meno vicine alla realtà, ma mai del tutto fedeli ad essa. •• Nella proiezione cilindrica meridiani e paralleli appaiono come linee rette e tra loro perpendicolari. Principale conseguenza di questa proiezione è l’eccessivo ampliamento delle aree nelle zone polari rispetto a quelle equatoriali. Esempio di proiezione cilindrica è quella di Mercatore, che, con i dovuti accorgimenti, viene utilizzata per carte sulle quali vengono tracciate rotte marittime e aeree su lunghe distanze. È utile per identificare la diversa posizione degli Stati o di altri elementi geografici nel mondo. •• La proiezione conica si ottiene immaginando di «avvolgere» il globo terrestre in un cono; essa viene usata per rappresentare piccole porzioni di territorio, quelle più vicine alla parete del cono tangente alla superficie terrestre. Le aree rappresentate con questo tipo di proiezione sono di solito quelle polari. •• La proiezione piana, detta anche azimutale, si ottiene immaginando di proiettare la sfera terrestre su un piano. È polare se il piano è tangente a un polo, equatoriale se tangente a un punto sull’Equatore, obliqua se il piano è tangente a un qualsiasi punto tra polo (Nord o Sud) ed Equatore. È utile per rappresentare vaste porzioni della superficie terrestre. La maggior parte di queste proiezioni è tangente all’Equatore; quindi le «due Terre» che vengono rappresentate consentono una rapida analisi fisica o politica. 16.  La conoscenza geografica. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 16. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 19/01/12 17.39.

(19) 5. 6. La proiezione cilindrica e il suo sviluppo. UdAI_itin3_p034_D13b. UdAI_itin3_p034_D13b•bis  L’Europa. La proiezione conica e il suo sviluppo. UdAI_itin3_p034_D13a. al centro del mondo. UdAI_itin3_p034_D13a•bis. 7. La proiezione piana e il suo sviluppo. UdAI_itin3_p034_D13c. UdAI_itin3_p034_D13c•bis. Si disegnavano carte geografiche già nell’antichità e nel Medioevo, ma soprattutto nei secoli xvi e xvii – a seguito delle grandi esplorazioni geografiche – la cartografia ebbe grande sviluppo, grazie a una ricca produzione di carte commissionate dai sovrani delle maggiori potenze economiche e militari dell’epoca. Queste carte erano spesso tenute segrete perché destinate al controllo strategico dei territori, minacciati da continui assalti. In questa produzione, propria dell’inizio dell’epoca coloniale, l’Europa era sempre posta al centro delle carte: non solo perché era – letteralmente – collocata nel centro della tavola su cui era tracciata la carta, ma anche in termini di dimensioni. Nel 1569 il matematico, geografo e cartografo fiammingo Gerard de Cremer (più noto come Mercatore) propose una proiezione cartografica cilindrica, che ebbe un grande seguito e ancor oggi viene spesso utilizzata, soprattutto per le carte nautiche. Ma se osserviamo un planisfero di Mercatore, o almeno ispirato al suo modello, possiamo notare che vi è un’evidente sproporzione tra la rappresentazione delle superfici dell’Europa e del Nordamerica (e, più in generale, della parte superiore dell’emisfero settentrionale), e quella delle altre regioni del mondo, che risultano di dimensioni molto ridotte rispetto a come dovrebbero essere disegnate se fossero riprodotte nella corretta scala di riduzione. I territori di origine delle potenze coloniali apparivano così ben più vasti, in proporzione, di quelli che venivano colonizzati. Oggi, naturalmente, la tecnologia ci offre molte possibilità per verificare la reale proporzione tra le diverse parti della superficie terrestre. Ma persino nella terminologia comunemente utilizzata e accettata emerge ancora questa visione di un’Europa al «centro del mondo». Ad esempio, quando diciamo «Medio Oriente» è chiaro a tutti che parliamo della regione comprendente i territori che vanno dalla Siria, con Israele e la Giordania, fino all’Iran, includendo anche la penisola Arabica. L’espressione è valida dal punto di vista dell’orientamento solo se il riferimento è l’Europa: ma giapponesi, brasiliani e statunitensi usano la stessa espressione, che ha quindi assunto una valenza che va al di là della pura indicazione geografica. Lo stesso vale per le espressioni  La conoscenza geografica. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 17. 17. 19/01/12 17.39.

(20) Unità 1 Itinerario 1. 8. Il planisfero di Mercatore. Il planisfero di Mercatore è un esempio di carta conforme: in questo caso gli angoli fra le linee tracciate sulla carta sono uguali a quelli corrispondenti sulla superficie terrestre reale. Ogni elemento rappresentato conserva quindi la forma che ha sul globo; si perde però il rapporto di proporzionalità tra le superfici. La Groenlandia (estesa su 2 166 086 km2) sembra essere più grande dell’Africa (che misura circa 30,3 milioni di km2).. ◀ 8-9 il mio. Atlante. 9. Il planisfero di Peters. Le differenze nella rappresentazione del mondo derivate dalla scelta di un tipo di proiezione piuttosto che di un altro sono particolarmente evidenti se confrontiamo, ad esempio, il planisfero di Peters (a fianco) e quello di Mercatore (sopra).. 8 Vicino ai poli, le terre emerse appaiono larghe e schiacciate. La Groenlandia, ad esempio, nella realtà è più stretta e allungata in senso nord-sud.. Nella parte centrale i continenti appaiono fortemente allungati in senso verticale.. Il planisfero di Peters (storico e cartografo tedesco, 1916-2002) è un esempio di carta equivalente: l’estensione delle superfici riprodotte sulla carta corrisponde, ovviamente in scala, a quella delle superfici reali. Per mantenere l’equivalenza delle aree si perde, però, l’identicità tra la forma degli elementi rappresentati e quella degli elementi reali. Tutte le forme risultano alterate.. 9 Confronto due carte • Confronta la rappresentazione dell’Europa (10,3 milioni di km2), della Groenlandia (2,1 milioni di km2), del Brasile (8,5 milioni di km2) e quella dell’Africa (30,3 milioni di km2) nei planisferi di questa pagina e indica le principali differenze riscontrate.. 18.  La conoscenza geografica. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 18. «Oriente», «Occidente» o «Estremo Oriente». Rispetto agli Stati Uniti, ad esempio, l’Europa è a oriente e l’Asia è a occidente, ma parlando di «Oriente» gli americani si riferiscono sicuramente all’Asia. In definitiva, la posizione dominante dell’Europa tra il xvi e il xx secolo si manifesta in modo evidente anche nel linguaggio geografico del xxi secolo.. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 19/01/12 17.39.

(21) 10. Nuovi strumenti geografici. Tre diverse rappresentazioni.  Satelliti e computer. Le tre immagini mostrano la stessa porzione di territorio (la città di Taranto e i suoi immediati dintorni).. A. A. Questa è una carta geografica stradale, che per la scala di riduzione adottata possiamo classificare come corografica (carte con scala di riduzione compresa fra 1 : 200 000 e 1 : 1 000 000). Sono ben visibili le principali vie di comunicazione, i centri abitati contrassegnati dai loro nomi, la linea di costa. In una buona carta geografica il nord è sempre rappresentato in alto e ciò aiuta a orientarsi sul territorio. B. Questa è un’immagine satellitare della stessa area. All’ingrandimento prescelto le vie di comunicazione non sono molto visibili (lo sarebbero se l’immagine fosse più ingrandita), ma si percepisce chiaramente la posizione della città, dei centri abitati circostanti, persino degli edifici di maggiori dimensioni; è perfettamente distinguibile il limite tra la terra emersa e il mare, ma naturalmente non sono presenti i toponimi. La sola immagine satellitare può rendere difficile orientarsi in un territorio che non si conosce in modo approfondito.. B. Oggi la geografia si avvale di una strumentazione di ricerca sofisticata. Per la migliore conoscenza e analisi di un territorio è infatti indispensabile disporre di dati e informazioni accuratamente rilevati e catalogati. Per questo tipo di ricerca esistono istituti, enti, organizzazioni pubbliche e private. Da alcuni decenni i sempre più numerosi lanci di satelliti artificiali nello spazio hanno inaugurato una nuova era non solo per la geografia ma, più in generale, per il sapere umano. Attraverso le innumerevoli immagini fotografiche che ogni giorno vengono inviate sulla Terra, con l’ausilio dei potenti telescopi rivolti verso la sua superficie, si raccoglie una grande quantità di informazioni. Queste, a loro volta, orientano verso nuove e precise conoscenze, ad esempio sulle forme e le risorse della crosta terrestre, sui livelli di inquinamento, sull’uso del suolo, sul tempo atmosferico e sul clima, sul grado di urbanizzazione di una regione e così via. La mole di informazioni geografiche di cui si dispone crea, a sua volta, il problema della classificazione dei dati, per la quale è ormai indispensabile utilizzare i computer. C. In questa immagine le due rappresentazioni sono state riunite in un’unica tavola, che mescola elementi di diverso tipo mantenendo comunque una notevole chiarezza e leggibilità. Risulta possibile osservare le strade e leggere numerosi toponimi, e quindi si riesce a orientarsi facilmente nel territorio rappresentato con l’immagine satellitare, che da sola potrebbe risultare di difficile lettura.. C.  La conoscenza geografica. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_U1_1_BZD_009-023.indd 19. 19. 24/01/12 14.34.

(22) Unità 1 Itinerario 1 Database (o base di dati, banca dati) Archivio comprendente un insieme di dati riguardanti uno stesso argomento o più argomenti correlati tra loro, suddivisi in ordine logico, inserito in un sistema informatico e strutturato in modo da poter essere ordinato, aggiornato e consultato secondo criteri diversi..  I database. Un sistema utile a raccogliere tutto il materiale dedicato a un argomento è quello di concentrarlo in un database, organizzato in vari file. Immaginiamo di dover costruire il database ambientale di un territorio. In esso dovremmo raccogliere e suddividere le informazioni secondo precise voci, quali ad esempio: tipi di suolo; clima; fauna; vegetazione; risorse idriche; risorse a rischio; dati sull’inquinamento; aree agricole; aree industriali; aree minacciate da erosione, desertificazione e deforestazione. Un tale sistema di dati ben organizzato ci permetterà sia di avere un quadro d’insieme del territorio, sia di utilizzare facilmente quegli stessi dati per qualsiasi ulteriore necessità (tenere sotto controllo l’evolversi di un fenomeno o di una situazione, programmare eventuali difese ecc.)..  Il gis. 11. 20. Esempi di dati Gis raccolti al computer. Il gis, Sistema Informativo Geografico (Geographical Information System), è un sistema che permette di raccogliere, archiviare, controllare, elaborare, analizzare e presentare dati georeferenziati, cioè riferiti alla superficie terrestre. Questi dati vengono trattati da sistemi informatici tramite computer e sono poi rappresentati sotto forma di carte, tabelle, grafici o testo. Il materiale così raccolto consente di rispondere a domande specifiche (ad esempio: «Quanto distano due scuole tra loro?», «Da dove provengono e quali sono le caratteristiche delle persone che frequentano quella certa scuola, od ospedale, o museo?», «Qual è il sito migliore per costruire un nuovo complesso residenziale o una nuova struttura alberghiera?»). I gis sono particolarmente utili per lo studio del suolo, la gestione delle risorse di un territorio, dei servizi pubblici (elettricità, acquedotti, gas, reti telefoniche), delle reti di comunicazione, la localizzazione delle imprese e delle attività estrattive..  La conoscenza geografica. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 20. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 19/01/12 17.39.

(23) per fare. il Punto. La Terra nell’universo. Sintesi ragionata a. La Terra è un ................................... che ruota intorno al ................................... insieme a Mercurio, ..................................., ..................................., Giove, ....................................., Urano e .................................... Il Sistema Solare comprende molti altri corpi ................................... : i satelliti, gli ..................................., le ..................................., le meteoriti, la polvere cosmica. La Terra si è formata circa ............................................. di anni fa; non è una ........................ ................. perfetta, ma è leggermente schiacciata ai .................................... sfera • Saturno • pianeta • 4,5 miliardi • Marte • celesti • Venere • asteroidi • Sole • comete • poli • Nettuno. La Terra in movimento nello spazio. b. Il moto di ..................................................... è il movimento che la Terra compie ruotando attorno al proprio ..................................... in circa ..................................... ore, e determina l’alternanza tra ore di ..................................... e ore di ...................................... Con il moto di ...................................................., invece, la Terra percorre la sua .............................................. intorno al ............................................. in circa ............................................ giorni e 6 ore. Tale movimento determina l’alternarsi delle ............................................. 365 • rivoluzione • stagioni • 24 • luce • orbita • rotazione • Sole • buio • asse. I fusi orari. c. Il continuo movimento di .............................. della Terra fa sì che l’ora .............................. sia uguale in ogni punto della superficie terrestre. La Terra è stata divisa in 24 «..............................», ognuno avente una propria .............................., e si è stabilito che in ogni località appartenente al ............................................................ orario l’ora è la stessa. Si considera come ................................ fuso orario quello che ha come asse centrale il ............................................................................................. ; il suo antimeridiano, nella parte opposta del globo, è la linea di ........................................................................................... fusi • meridiano di Greenwich • non • cambiamento di data • medesimo fuso • rotazione • primo • ora. Il mondo reale e il mondo disegnato. d. La rappresentazione più fedele della Terra è il ....................................................................., su cui tutte le forme della superficie del pianeta vengono rappresentate nella giusta .................................................................., debitamente ............................................, mantenendo le giuste ............................................................ per quanto riguarda ............................................ ................ e forma. Le .............................. geografiche sono invece ........................................ ................................................. : ogni volta che si riproduce la superficie terrestre su un ............................................................, la si ............................................................. Per riprodurre la superficie terrestre è necessario quindi immaginare di proiettarla su superfici .............................., .............................. o piane. distorce •carte • posizione • cilindriche • dimensione • rimpicciolite • rappresentazioni approssimate • piano • globo terrestre • proporzioni • coniche. Nuovi strumenti geografici. e. Attraverso le innumerevoli ................................................................................. che vengono inviate dai .................................................................................. sulla Terra si raccoglie una grande quantità di informazioni. Queste, a loro volta, vengono raccolte, con l’utilizzo di .................................................., nei ................................................. computer • immagini fotografiche • database • satelliti artificiali.  La conoscenza geografica. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 21. 21. 19/01/12 17.39.

(24) per fare. Unità 1 Itinerario 1. il Punto. Esercizi La Terra nell’universo. 1. MM Completa il disegno inserendo le espressioni corrette.. La Terra in movimento nello spazio. 2. M Cancella l’alternativa sbagliata.. I fusi orari. a. Il dì e la notte hanno la stessa durata nei giorni degli equinozi / dei solstizi. b. D’estate è maggiormente illuminato l’emisfero boreale / australe. c. Quando nell’emisfero australe è primavera, nell’emisfero boreale è estate / autunno. d. Nel solstizio d’estate ci sono 24 ore di luce al polo Sud / Nord. e. Il moto di rotazione è il movimento della Terra intorno al Sole / sul proprio asse. 3. M Individua gli errori e correggili.. a. Il meridiano di Greenwich corrisponde a 180 gradi di longitudine. b. Nel 1893 una convenzione internazionale stabilì che la Terra fosse suddivisa in 28 «fusi» orari. c. Procedendo in direzione est si torna indietro di un’ora per ogni fuso orario. d. La linea di cambiamento di data corrisponde all’incirca al meridiano 0. e. In tutte le località all’interno di un fuso orario vige la stessa ora, corrispondente a quella effettiva del meridiano centrale di quel fuso. 4. MM Osserva la carta alle pp. 14-15 e, con l’aiuto di una carta politica dell’Europa, elenca gli Stati europei che si trovano nello stesso fuso dell’Italia.. .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... 5. M Rispondi alle domande.. a. All'epoca degli antichi greci che cosa si usava per misurare il tempo?. .......................................................................................................................................................................... b. Quando comparvero i primi orologi meccanici?. .......................................................................................................................................................................... c. In quale anno e da chi fu inventato il primo orologio considerato veramente preciso?. 22. ..........................................................................................................................................................................  La conoscenza geografica. 3409_PH1_U1_1_BZD_009-023.indd 22. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 24/01/12 14.37.

(25) Il mondo reale e il mondo disegnato. 6. MM Spiega brevemente sul quaderno in un testo (massimo 8 righe) quali sono le principali differenze tra il planisfero di Mercatore e il planisfero di Peters.. Nuovi strumenti geografici. 7. MM Definisci i termini e le espressioni elencati.. a. Database. .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... b. gis (Sistema Informativo Geografico, Geographical Information System). .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................................... 8. MMM Cerca in Internet sul motore di ricerca Google (Google Maps®) il luogo in cui vivi. Ingrandisci la rappresentazione cartografica fino a inquadrare il tuo quartiere. Stampa la carta e incollala qui sotto. Evidenzia quindi, con colori a tua scelta, i luoghi che frequenti abitualmente: ad esempio la tua casa, quella dei tuoi amici, la scuola, l’edicola, la piazza principale, i giardini pubblici, i negozi….  La conoscenza geografica. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_U1_1_BZ4_009-023.indd 23. 23. 19/01/12 17.39.

(26) Unità 1 Itinerario 2. 2. Itinerario. ◀ 34-35 il mio. Atlante. Piante megaterme Piante alla cui sopravvivenza sono necessarie temperature medie sempre superiori ai 20 °C e abbondante umidità.. 1. La lussureggiante vegetazione della foresta pluviale. La volta superiore della foresta pluviale del Borneo, in Malaysia (A); la foresta vista dall’interno, dal basso verso l’alto (B); lo strato più basso di una foresta pluviale, con arbusti, erbe, muschi e felci (C).. Gli ambienti naturali L’ambiente: una definizione L’interazione tra i due principali movimenti della Terra, rotazione e rivoluzione, è in stretta relazione con il verificarsi delle differenti condizioni climatiche sulla superficie del pianeta (vedi pp. 12-13). L’ambiente è l’insieme delle condizioni naturali, fisiche, chimiche e biologiche che si presentano all’interno di uno spazio definito in cui si svolge la vita degli organismi. Le diversità ambientali sono fondamentali per il differenziamento delle specie viventi e hanno portato, nel corso del tempo, alla formazione di insediamenti umani diversi tra loro. Ogni ambiente è determinato da una serie di fattori. Tra quelli fisici, tutti strettamente collegati alle diverse condizioni climatiche, i più importanti sono: •• la temperatura; •• la quantità di acqua disponibile; •• i caratteri del suolo; •• l’esposizione ai raggi solari.. L’ambiente equatoriale  Le caratteristiche. L’ambiente equatoriale è proprio delle regioni calde con escursione termica annua molto ridotta e precipitazioni abbondanti e ben distribuite nel corso dell’anno. Il clima di queste regioni non ha stagione invernale: la temperatura media mensile si aggira intorno ai 26 °C, permettendo la diffusione delle piante megaterme. Sono terre dalla fitta e lussureggiante vegetazione, coperte dalla foresta pluviale, all’interno della quale vive una ricchissima varietà di specie animali e vegetali. Nell’ambiente equatoriale trovano infatti il loro habitat i due quinti delle specie vegetali viventi sulla Terra (in un ettaro si possono contare. A. 24.  Gli ambienti naturali. 3409_PH1_U1_2_BZ4_024-041.indd 24. B. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 19/01/12 17.14.

(27) fino a 200 piante differenti). La vegetazione è sempreverde, poiché le piante non devono difendersi dal freddo e non conoscono le cicliche fasi di riposo e crescita. La più grande foresta pluviale del mondo è quella dell’Amazzonia, nell’America del Sud, estesa su una superficie di circa 7 milioni di km2 (23 volte l’Italia!). Seconda per estensione è quella dell’Africa centrale, che copre il bacino del fiume Congo.. La foresta stratificata. Nelle foreste equatoriali le ampie chiome delle piante ombreggiano perennemente il suolo, togliendo luce alle piante più basse; queste, per sopravvivere, si sono adattate all’ambiente, dando così vita a una foresta stratificata: •• il livello più alto è occupato da alberi emergenti (latifoglie sempreverdi), ricchi di fiori e frutti, che superano i 40-50 m di altezza; •• più in basso trovano posto altri due strati di alberi, con foglie più piccole, alti fra i 5 e i 40 m; •• al livello del suolo vive una fascia di arbusti che si adattano alla scarsa luminosità; •• lo strato più a contatto con il suolo comprende le piante erbacee.. Il suolo appare spesso quasi nudo e molto umido, poiché i detriti si decompongono rapidamente. L’aria calda e umida favorisce lo sviluppo di funghi, insetti e una grande quantità di microrganismi. Anche la fauna si adatta alla stratificazione vegetale. Il livello più alto è dominato da uccelli multicolori (pappagalli, colibrì). Più sotto i volatili dividono lo spazio con scimmie acrobate, pipistrelli, rettili, piccoli mammiferi, mentre a livello del suolo vivono mammiferi di non grandi dimensioni. Insetti e aracnidi sono presenti ovunque. Inoltre lungo i fiumi si trovano molte altre specie animali, come coccodrilli, caimani, tartarughe, anfibi.. 2 L’ambiente equatoriale si estende appunto sull’Equatore, poco a nord e poco a sud di esso, lungo una fascia distribuita su tre continenti (America del Sud, Africa centrale e Asia meridionale). Grandi foreste pluviali coprono anche buona parte degli arcipelaghi dell’Estremo Oriente asiatico.. La foresta pluviale più estesa del mondo è quella dell’Amazzonia, un vero e proprio «polmone verde» indispensabile per tutto il pianeta.. C. Cerco informazioni sulle carte • Con l’aiuto del planisfero po-. litico alle pp. 8-9 e di quello degli ambienti naturali alle pp. 34-35 dell’Atlante delle risorse, indica quali Stati sono interessati dalla presenza della foresta pluviale..  Gli ambienti naturali. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_U1_2_BZD_024-041.indd 25. 25. 24/01/12 14.43.

(28) Unità 1 Itinerario 2. ◀ 36-37 il mio. Atlante. 3. La deforestazione. Le aree di foresta pluviale nel SudEst asiatico sono oggetto di ampi disboscamenti. La fotografia mostra la selvaggia deforestazione in atto nell'isola di Sumatra (Indonesia)..  La presenza dell’uomo. L’ambiente della foresta pluviale non è favorevole alla vita dell’uomo. Apparentemente la foresta è ricca di risorse (frutta, tuberi, radici), ma esse sono disperse su superfici così vaste e così difficilmente raggiungibili da costringere gli abitanti a un’itinerante e faticosa raccolta, ostacolata anche dalla mancanza di vie di comunicazione e dai pericoli derivanti da insetti e microrganismi. Alla raccolta di frutti spontanei, alla caccia e alla pesca si accompagna una forma di agricoltura itinerante, praticata con il metodo del «taglia e brucia»: gli uomini abbattono gli alberi di una data area, incendiano il legname per fertilizzare il suolo e poi avviano la coltivazione. Il suolo, sfruttato intensamente per alcuni anni, si isterilisce rapidamente e viene poi abbandonato per ricominciare il ciclo su una nuova porzione di foresta. Generalmente occorre circa un secolo perché si rigeneri il tratto di terreno deforestato. Dove invece sono penetrate forme di economia più avanzata, la foresta viene aggredita da attività che ne riducono drasticamente la superficie: la ricerca di suoli per l’allevamento, il taglio del legname pregiato destinato all’esportazione (ebano, mogano, palissandro, tek), l’industria mineraria e, in alcune aree, come nel Sud-Est asiatico, la silvicoltura di piantagione (caucciù, cacao, palma da olio). Tale sfruttamento è assai preoccupante: queste foreste, le maggiori aree verdi del mondo per estensione, sono indispensabili «polmoni verdi», giacché la Terra non potrebbe «respirare» e mantenere la giusta quantità di ossigeno nell’atmosfera se non fosse per le piante che, grazie alla fotosintesi clorofilliana, trasformano l’anidride carbonica nel gas indispensabile per tutti i viventi.. 3. 26.  Gli ambienti naturali. 3409_PH1_U1_2_BZD_024-041.indd 26. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 24/01/12 14.43.

(29) Gli ambienti tropicali  Le caratteristiche. Graminacee Ampia famiglia di piante erbacee con fusto quasi sempre cavo e fiori molto piccoli riuniti in spighe. Fra le principali vi sono i cereali, la canna da zucchero e le canne di palude.. La savana si estende soprattutto in Africa, dove occupa vaste regioni sia dell’emisfero boreale sia di quello australe, dall’Atlantico all’oceano Indiano, sfumando verso il predeserto a nord e a sud (al centro vi è la foresta equatoriale), e nell’America meridionale, soprattutto in Brasile. Un ambiente simile alla savana è presente anche nell’Australia settentrionale.. In ciascuno dei due emisferi si estende un’ampia fascia che circonda il tropico (del Cancro a nord e del Capricorno a sud), in cui si sono individuati ambienti molto differenziati soprattutto in funzione della quantità media di pioggia; li indichiamo con la generica espressione di «ambienti tropicali», sebbene al loro interno si riconoscano alcuni tipi prevalenti di paesaggio: la savana, la steppa predesertica, il deserto, la giungla o foresta monsonica. •• Il clima della savana è caratterizzato da due stagioni, una calda e asciutta e una, più breve, fresca e umida. L’ambiente è dominato da una prateria di erbe alte anche due metri, tra cui prevalgono le graminacee, che nella stagione delle piogge formano una copertura verde brillante, mentre nella stagione secca si trasformano in uno strato secco e giallastro; la prateria è punteggiata di arbusti e alberi ad alto fusto (baobab, acacie, eucalipti) isolati o raccolti in piccoli gruppi, che si fanno sempre più radi quando ci si sposta verso le zone predesertiche. •• La steppa predesertica è una variante marginale, più asciutta, della savana; alberi e arbusti sono raggruppati in isolate macchie boschive o in fitte strisce lungo i corsi d’acqua. •• Nell’ambiente desertico si registrano le temperature più elevate di tutta la superficie terrestre, con massime diurne fino a 60 °C. Il clima è caratterizzato dalla quasi totale mancanza di piogge, anche per decenni. Il paesaggio è generalmente contraddistinto dalla presenza di dune di sabbia, o da vastedistese di ciottoli, o da superfici rocciose quasi pianeggianti punteggiate da sassi e blocchi di pietra. La vegetazione, già rada e discontinua nelle zone predesertiche, è quasi del tutto assente. La sua possibilità di sviluppo è legata alla quantità di pioggia e alle caratteristiche del suolo. Dove vi è. 4. L’ambiente desertico si estende per lo più attorno al tropico del Cancro, attraverso l’Africa settentrionale e l’Asia sud-occidentale, dall’oceano Atlantico alla pianura dell’Indo. Sahara, deserto Libico, Negev, deserti arabici e iraniani rientrano in questa amplissima fascia. In prossimità del tropico del Capricorno si incontrano altri deserti, meno ampi: i maggiori sono il Gran Deserto Australiano e il Kalahari africano.. La steppa predesertica è la zona di transizione che circonda il deserto e lo separa dai più umidi climi circostanti. Un esempio è la fascia che orla il margine meridionale del Sahara, il Sahel, termine arabo che significa «sponda (del deserto)».. L’ambiente monsonico interessa regioni dell’Asia affacciate sull’oceano Indiano: India, Pakistan, Bangladesh, Myanmar, Laos, Cambogia, Thailandia, Viet Nam e Cina..  Gli ambienti naturali. Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione. 3409_PH1_U1_2_BZD_024-041.indd 27. 27. 24/01/12 14.43.

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