• Non ci sono risultati.

Two Centuries after: Charles Dickens, a cura di Giannino Stoppani Cooperativa Culturale, Bologna, Compositori, 2012

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Two Centuries after: Charles Dickens, a cura di Giannino Stoppani Cooperativa Culturale, Bologna, Compositori, 2012"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Recensioni 307

sommario a quello analitico; il lavoro

è corredato con una completa nota

bi-bliografica (definita bibliografia) degli

scritti del e sul prolifico personaggio,

una dettagliata cronologia e un indice

dei nomi. Documenti, manoscritti e

dattiloscritti sono segnalati

descriven-doli nelle varie successive aree della

se-gnatura, autore/titolo/data,

descrizio-ne esterna fisica del materiale, note del

compilatore, stato di conservazione,

allegati, provenienza e precedenti

se-gnature di collocazione, indicazione di

edizione (se con varianti o

integrazio-ni) e bibliografia critica di riferimento.

E’ segnalata anche la corrispondenza

che analiticamente presenta, rispetto

alla precedente griglia di aree

descrit-tive, anche un campo per l’indicazione

dei nomi di mittente e destinatario,

numero di documenti. Ruini fu attivo

e instancabile fondatore e sostenitore,

scrittore e collaboratore di svariate

de-cine di testate di periodici italiani e la

sua corrispondenza, oltre recar traccia

di questa intensa operatività

intellet-tuale, testimonia anche legami con

editori del tempo (Utet, Laterza).

Anna Giulia Cavagna

Two Centuries after: Charles

Dickens, Bologna, Istituto

per i Beni Artistici Culturali

e Naturali della Regione

Emilia-Ro-magna, (tip. Compositori) 2012, 119

p.: ill, (Immagini e Documenti, 1)

ISBN 978-88-7794-762-8, € 20,00.

La pubblicazione raccoglie il materiale

proposto e discusso in occasione della

mostra ideata dalla cooperativa

cultu-rale Giannino Stoppani e promossa e

organizzata dall’ente Bologna Fiere,

durante l’annuale, ben consolidata e

conosciuta anche sul mercato estero

Fiera internazionale del Libro per

ra-gazzi 19 marzo-29 aprile 2012.

Pre-senta contributi (appositamente

com-missionati per la mostra o recuperati

da edizioni dickensiane) di studiosi di

editoria per il mondo giovanile

(infan-zia, ragazzi) ed esperti della letteratura

inglese (Antonio Faeti, Gino

Scata-sta, Mik Mannin, Brita Granström,

Grazia Dotti, Enzo Siciliano, Silvana

Sola). Qui si segnala soprattutto per

il corredo illustrativo (progetto

gra-fico Chialab) che accompagna i testi:

illustrazioni di alta o altissima qualità

tratte da storiche edizioni di Dickens,

italiane e straniere, che costituiscono

molto più che un gradevole corredo

iconografico del volume ora

distribu-ito. Di fatto quelle illustrazioni,

spes-so tratte da pubblicazioni di difficile

reperimento, per il noto fenomeno di

dispersione di questa editoria

ancora-ta alla fanciullezza, con intenti tra lo

svago e il pedagogico, sono

testimo-nianze di una evoluzione grafica, del

cambiamento delle tecniche

artisti-che e della ricezione stessa

dell’ope-ra dell’inglese. Molti disegni sono di

illustratori recenti che interpretano,

reinterpretano, attualizzano e

reinven-tano il testo. Dalle edizioni illustrate

patrocinate da Formiggini o

pubblica-te da Marzocco sino a Giunti o Rizzoli

(come pure da editori

anglo-america-ni) le immagini qui riproposte, veri

racconti nel racconto, hanno

sofisti-cata, studiata e raffinata resa segnica.

Quei disegni evocano nei loro tratti,

con il gusto artistico dell’ epoca che

li vide tipograficamente interagire

col pubblico, spettri di povertà nelle

(2)

308 bibliotheCAe.it

pubblicazioni di impronta o memoria

ottocentesca; compiaciuti interni

bor-ghesi negli stampati usciti in periodi

di benessere nazionale (italiano); acidi

colori di sapore futurista nelle edizioni

prodotte durante il ventennio; cupi e

angoscianti panorami quando

l’illu-strazione delle prose dickensiane son

pubblicate nella contemporaneità che

apprezza il racconto neogotico o

l’hor-ror. Anche il folto plotone dei

perso-naggi che animano romanzi e novelle

subisce trasformazioni nella resa

grafi-ca: si va da un pacioso protagonista di

Canto di Natale che pare il nipote del

belga Tintin, sino ad un Oliver Twist

che, almeno a me, pare invisibilmente

influenzato dalla grafica Manga. Sono

anche se non soprattutto le immagini

che servono, quale fonte e riferimento,

allo storico del libro novecentesco.

Anna Giulia Cavagna

Giuseppina z

AppellA

, Gli

stemmi, le imprese, gli

emble-mi,

Manziana, Vecchiarelli,

[2009], 138 p. : ill.

(Archi-tettura delle immagini. Quaderni di

iconografia e bibliologia, 2), ISBN

978-88-8247-237-5, € 15,00.

i

d

., L’ornamentazione, Roma,

Vecchiarelli, 2011, 166 p.: ill.

(Architettura delle

immagi-ni. Quaderni di iconografia

e bibliologia, 3), ISBN

978-88-8247-244-3, € 25,00.

I due fascicoli esaminati fanno parte di

una collana in cui il primo intervento,

qui non esaminato, riguardava Il

ri-tratto librario [2007], e che si struttura

in dieci capitoli o puntate successive.

Le prossime programmate uscite

ri-guarderanno lo studio dell’iniziale,

dei reimpieghi e delle derivazioni; la

lettura iconica e i codici interpretativi

dell’immagine; la legatura; il paratesto;

le immagini della tecnica applicate al

libro e un Repertorio finale (immagino

di fonti e letteratura critica). Un vasto

programma che se può sconcertare

per la sua ampiezza, e le infinite

mol-teplici competenze necessarie per

cor-rettamente aggredirlo, colma d’altro

canto un vuoto della storia del libro

italiano sul versante

dell’ornamenta-zione e del decoro, dell’illustradell’ornamenta-zione e

dell’immagine, che non ha una

convin-cente letteratura divulgativa generale

di concezione recente. È una tematica

che se ha avuto, in un passato recente

o lontano, monografie eccellenti e

pre-gevoli studi mirati a determinati

perio-di storici o precise correnti

iconogra-fiche o particolari generi editoriali, o

trattazioni esaustive e organicamente

strutturate, ha altresì sofferto di una

cronica carenza di manualistica

imme-diata e convincente, di pronto uso per

l’operatore di biblioteca, informativa e

accessibile, corretta o di buon livello.

L’impianto dunque dell’opera ha

indi-scussa utilità e finalità.

Lo sforzo di dominare la

debor-dante materia lo si coglie nella

struttu-ra che Z. ha imposto alla tstruttu-rattazione: il

volume dedicato a stemmi e emblemi

ad esempio, forse il più esaustivo sul

piano informativo e anche innovativo,

è strutturato in cinque punti

successi-vi che si occupano di arginare le

mol-teplici concettualità legate ai termini

esaminati. La disamina è strutturata

in cinque nuclei discorsivi centrati su

altrettanti argomenti distinti ma

Riferimenti

Documenti correlati

giusta per sottrarsi ad un carico emotivo troppo elevato.. Il tema della distanza non può essere eluso nei contesti professionali della cura proprio perché interroga la relazione

A due anni di distanza dal Seminario Internazionale sulla catalogazione de- gli incunaboli dall’omonimo titolo nato dalle sollecitazioni di Anna Manfron e Claudia

[r]

Dovranno dunque conservare la loro salute e tenere gli occhi aperti per racimolare i soldi necessari per pagare il prezzo della corsa a Rochester (residenza di Dickens).  Attenti

La Salvia deso/eana Atzei e Picci è una specie endemica della Sardegna, per molti anni considerata come una varietà della Sa/via se/area L. Ha utilizzi nel settore farmaceutico

durante il dogato di Cesare Durazzo; Gio Agostino fu accompagnato nel secondo viaggio da altri tre membri della famiglia: il fratello Marcello, Battista, o Baccio, figlio del

DGK a inhibitors reduce migration of the cancer cells (MCF7) Previous studies conducted in our laboratory demonstrated that the inhibition of DGK activity decreases

In occasione dell'iniziativa "Figure nel piatto", organizzata dalla Biblioteca Sala Borsa Ragazzi insieme alla Cooperativa culturale Giannino Stoppani, il settore