Come ricorda Josep Massot i Muntaner nella Nota editorial (pp. 7-10) che apre il volume, questo quinto tomo completa il progetto di riedizione delle Quatre grans cròniques, a partire dall’edizione che Ferran Soldevila pubblicò per i tipi della casa editrice Selecta nel 1971. Il progetto è stato approvato dalla Secció Històrico-Arqueològica dell’Institut d’Estudis Catalans nel 2002 e si è concretizzato nella pubblicazione di quattro volumi, dedicati rispettivamente al Llibre dels feits del rei Jaume I (2007), alla Crònica de Bernat Desclot (del 2008), alla Crònica de Ramon Muntaner (del 2011) e alla Crònica de Pere III el Cerimoniós (del 2014), tutti ristampati nel 2016, a dimostrazione della rilevanza, dell’impatto e della ricezione entusiastica di questa inestimabile riedizione da parte della critica e degli addetti ai lavori del settore. L’obiettivo dell’intera operazione – perfettamente raggiunto – era offrire testi corretti e accessibili, tutti fissati da Jordi Bruguera († 2010), corredati dai prologhi e dalle note di Soldevila. In particolare, per quanto concerne i materiali dell’editore precedente, i prologhi sono stati riprodotti nella veste originale, con l’avvertenza ovvia che sarebbe stato necessario integrarne i contenuti con gli esiti delle ricerche successive; le note, invece, sono state rielaborate a fondo, sopprimendone alcune, integrandone altre e aggiungendone molte altre ancora e, in generale, sono state aggiornate le informazioni che contene -vano, attingendo agli studi in materia apparsi dopo la prima edizione del 1971.
Questo quinto volume completa, dunque, lo studio delle cronache grazie al panorama sulla storiografia catalana medievale redatto da Maria Teresa Ferrer i Mallol († 2017) e all’indice onomastico e toponomastico delle Quatre grans cròniques allestito da Andreu Gabriel i Tomàs.
Lo studio di Ferrer i Mallol deriva dal lavoro svolto dalla studiosa recentemente scomparsa in occasione della sua partecipazione a un corso organizzato dall’Università di Saragozza nel 2011, i cui risultati sono stati raccolti nella miscellanea Monarquía, crónicas, archivos y cancillerías en los reinos hispano-cristianos: siglos XIII-XV (a cura di Esteban Sarasa, Zaragoza, Institución Fernando el Católico, 2014). Il contributo, pub -blicato a suo tempo in castigliano nel volume collettaneo, vi appariva col Les quatre grans Cròniques. V. Apèndix i índex, nota editorial de Josep Massot i Muntaner, Barcelona, Institut d’Estudis Catalans, Memòries de la Secció Històrico-Arqueològica CI, 2016, 212 pp.
Veronica ORAZI
Università degli Studi di Torino
Recensioni
titolo Las crónicas reales catalanas (pp. 77-144). In seguito è stato tradotto in catalano da Roser Ferrer i Riu e aggiornato dalla studiosa in vista della sua inclusione nel tomo ora recensito, in cui compare col titolo Les quatre grans cròniques: una visió de conjunt (pp. 13-73).
Il ricco indice onomastico e toponomastico di Andreu Gabriel i Tomàs (pp. 77-212) include i nomi dei personaggi, reali e letterari, che compaiono nelle cronache e nelle note di commento di cui sono corredate, ordinati alfabeticamente, salvo nel caso di santi, re, Infanti, conti e dei personaggi realmente esistiti o che rimandano alla tradizione letteraria di cui si ignora il cognome. L’indice raccoglie anche i nomi geografici, i titoli delle opere anonime e alcuni concetti chiave per la lettura e l’interpretazione di questi testi storiografici.
Questo quinto volume e i quattro che lo precedono rappresentano uno strumento di lavoro di immensa utilità e segnano la conclusione eccellente di un progetto ambizioso e quanto mai necessario e urgente. Gli studiosi del settore saranno di certo riconoscenti agli esperti che con acribia e competenze davvero notevoli si sono dedicati al progetto, portandolo a compimento in tempi tutto sommato brevi, considerando che si trattava di un’impresa a dir poco titanica; ne ricordiamo, quindi, i nomi in conclusione di questa sintetica ma doverosa nota informativa: Josep Massot i Muntaner, coordinatore e direttore del progetto; Jordi Bruguera, che si è fatto carico della revisione filologica dei testi; Maria Teresa Ferrei i Mallol, cui si deve la revisione storica e la sintesi storiografica raccolta nel quinto volume; e, infine, Andreu Gabriel i Tomàs, che ha allestito gli indici contenuti nell’ultimo tomo.