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17. Interazioni

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Academic year: 2021

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(1)

Le interazioni tra le popolazioni

Quando differenti specie frequentano lo

stesso tipo di habitat o sfruttano risorse

simili possono interagire tra loro.

(2)
(3)
(4)

PARASSITISMO

Alcuni autori includono il

parassitismo

, il

commensalismo

e il

mutualismo

in una

definizione più ampia di

simbiosi.

Altri intendono la simbiosi

come sinonimo di

(5)

PARASSITISMO

Interazione +/- dove la

popolazione parassita è di

taglia più piccola di quella

dell’ospite

In questa interazione il parassita ricava

vantaggio e l’ospite viene danneggiato,

ma

(6)

Parassitismo

Si definisce parassitismo quella

interazione in cui una specie (

parassita

) si

nutre di una piccola parte del corpo di un

altro organismo (

ospite

) vivendo sopra o

dentro l’ospite per almeno in una fase del

loro ciclo biologico.

(7)

Parassita

Il parassita ha le seguenti caratteristiche:

È generalmente più piccolo dell’ospite

Rimane strettamente associato al suo

ospite da cui trae nutrimento

Può provocare indebolimento, sterilità o

(8)

PARASSITISMO

Effetti del carbonchio del castagno nella regione meridionale degli

Appalachi, che illustra l’effetto che un organismo parassita (un fungo,

Endothia parasitica), introdotto nel Vecchio Mondo, ha avuto su un

ospite neo-acquisito (il castagno americano, Castanea dentata).

(9)

Endo- ed ecto-parasiti

Endoparassiti

vivono all’interno

dell’ospite

(tenie, nematodi,

microorganismi

portatori di malattie)

Ectoparassiti

vivono all’esterno

dell’ospite

(zecche, pulci,

zanzare, vischio,

diversi tipi di funghi

che attaccano le

piante, gli animali e

l’uomo stesso)

(10)

Endoparassiti

Il microparassita degli animali Trypanosoma brucei

è l’agente della

malattia del sonno

, che viene

trasmessa ai mammiferi da una

mosca tse-tse

che

inietta il parassita nel sangue dei mammiferi quando si

alimenta. Il parassita si moltiplica durante il suo ciclo

vitale nel sangue del mammifero.

(11)

Sopra: foglie di mais che manifestano

colorazione gialla dovuta all’infezione

dell’endoparassita delle piante

Physoderma zeae-maydis.

A destra: ciclo vitale del patogeno

(12)

Ectoparassiti

Microparassita degli animali. Otodectes cynotis

(a sinistra), un acaro responsabile della rogna

(13)

Ectoparassiti

Microparassita degli animali .Vari specie di zecche

che sono

parassiti

ematofagi

dell'uomo e di altri

animali, pericolosi agenti di trasmissione di

(14)

Ectoparassiti

Macroparassiti delle piante. Non avendo clorofilla,

le specie appartenenti al genere Orobanche

devono necessariamente assumere sostanze

elaborate dall’ospite

(15)

Ectoparassiti

Macroparassiti delle piante.

La Cuscuta (Cuscuta europea) è una specie parassita, in quanto caratterizzata dall’assenza di cotiledoni, di apparato radicale e di pigmenti fotosintetici e che, pertanto, vive come parassita di altri individui.

Il seme, caduto sul terreno, sviluppa un filamento di colore bianco che sopravvive a spese delle sostanze di riserva presenti nella struttura d’origine per circa 15 giorni. In presenza dell’individuo da parassitizzare, tale filamento forma degli austori che

penetrano nelle foglie, nei fusti o nei piccioli e che gli permettono di assumere direttamente sostanze nutritive elaborate dall’ospite. A

(16)

Ectoparassiti

Macroparassiti degli animali. Il pesce Spinarello

(Gasterosteus aculeatus) con i parassiti cestodi

(Schistocephalus solidus)

(17)

Parassitismo

Questa interazione ha un importante ruolo

ecologico.

I parassiti aiutano a mantenere la biodiversità di un

sistema, infatti:

indebolendo gli ospiti controllano la densità della

popolazione ospite. In questo modo ostacolano

la crescita dell’ospite che altrimenti potrebbero

portare altre specie all’estinzione, esercitando

un’eccessiva pressione su di esse come

(18)

PARASSITISMO

Evoluzione della coesistenza

nella relazione ospite-parassita

tra la mosca domestica (Musca

domestica) e la vespa (Nasonia

vitripennis) in uno studio di

laboratorio. A) Popolazioni

recentemente associate

oscillano violentemente, dal

momento che la densità, prima

dell’ospite (la mosca) e poi del

parassita (la vespa) crescono e

crollano. B) Popolazioni

derivate da colonie in cui le due

specie erano state associate

per due anni coesistendo in un

equilibrio più stabile senza

(19)

PARASSITISMO E PREDAZIONE

Parassiti e predatori che sono stati a lungo

in associazione con i rispettivi ospiti e

prede esercitano un effetto moderato,

neutro o addirittura vantaggioso

Parassiti o predatori neo-acquisiti sono i

(20)

AMENSALISMO

Interazione -/0 dove la popolazione 1 è

inibita e la popolazione 2 non è

influenzata (allelopatia)

Alcuni studiosi definiscono questa

interazione come competizione

(21)

AMENSALISMO

A) Veduta aerea di arbusti aromatici di

Salvia leucophylla e di Artemisia californica

che invadono la prateria annuale nella Santa

Inez Valley della California ed esibiscono

inibizioni biochimiche. B) Veduta ravvicinata

che mostra gli effetti di zonazione delle

tossine volatili prodotte dai cespugli di

Salvia, visibili sulla sinistra, al centro in A.

Tra A e B c’è una zona di due metri, scabra,

eccetto per poche, minute ed inibite piantine.

I sistemi radicali degli arbusti che si

estendono sotto a parte di questa zona sono

pertanto liberi da competizione con altre

specie. Tra B e C c’è una zona di prateria

inibita che consiste di piante più piccole e di

meno specie rispetto alla zona di prateria

non inibita visibile a destra di C.

(22)

COMMENSALISMO

Interazione +/0 tra due popolazioni di cui

una trae vantaggio da un’altra ma

quest’ultima non riceve né vantaggi né

svantaggi.

(23)

COMMENSALISMO

FORESI: un organismo ne usa un altro per abitarvi. Quest’orchidea bianca delle foreste tropicali si installa nella biforcazione di un tronco senza

(24)

COMMENSALISMO

FORESI: un animale si attacca ad un altro solamente per essere trasportato. Concerne molti artropodi; un esempio di tale tipo di

commensalismo sono per esempio gli acari su insetti o millepiedi su uccelli (In foto: Acari su una libellula)

(25)

COMMENSALISMO

METABIOSI: è un tipo di dipendenza più indiretta, in cui un secondo organismo utilizza qualcosa che il primo ha creato, dopo la morte di

quest'ultimo. Un esempio ne sono i granchi eremiti o i paguri, che usano le conchiglie dei gasteropodi per proteggere i loro corpi.

I paguri sono crostacei con addome ricurvo e molle. Per protezione l'animale lo infila nella conchiglia vuota di un gasteropode, mimetizzandosi poi con spugne o

(26)

MUTUALISMO

Interazione +/+ tra due popolazioni che

reca beneficio ad entrambe le specie.

La biomassa del mondo è costituita in gran parte da

mutualisti (la maggior parte delle piante con radici ha

micorrize mutualistiche; molte angiosperme dipendono

da impollinatori; un grandissimo numero di animali

possiede un intestino che contiene una comunità

mutualistica di microrganismi).

(27)

Mutualismo

Il vantaggio riguarda:

risorse alimentari

(ottenendo il cibo,

fornisce un “servizio” liberando il

partner dai parassiti o assicurando

l’impollinazione o la disseminazione)

protezione

dai nemici

ambiente favorevole

in cui accrescersi

e riprodursi

(28)

Mutualismo

Tipi di integrazione morfologica tra simbionti e ospiti. (a) Simbionti (cerchi colorati) e organismi ospiti (quadrati): (i) simbionti interamente sulla superficie (per esempio, microrganismi epifiti o epizoici); (ii) simbionti all'interno di organismi (per esempio, microrganismi del tratto digerente, come i microrganismi del rumine); (iii) simbionti all'interno di un organismo, parzialmente

extracellulari, parzialmente intracellulari, come nel caso delle alghe azzurre nelle spugne marine tropicali; (iv) simbionti interamente intracellulari.

(b) Ife fungine e radici di piante superiori: (v) funghi della rizosfera che non penetrano nelle radici; (vi) funghi delle micorrize ectotrofiche degli alberi forestali, che penetrano tra le cellule radicali, ma non alloro interno; (vii) funghi che penetrano nella radice e nelle cellule per mezzo di austori come nelle micorrize endotrofiche; gli austori sono racchiusi da una membrana dell'ospite.

(c) Simbionti e cellule ospiti individuali: (viii) simbionti in stretto contatto fisico con la superficie delle cellule

dell'ospite, ma anche in contatto con l'ambiente esterno (per esempio, licheni, Prochloron su ascidie); (ix) simbionti racchiusi da cellule dell’ospite, ma non al loro interno; (x) simbionte all'interno delle cellule dell'ospite, ma racchiuso in un vacuolo dell'ospite (la maggior parte dei simbionti

intracellulari); (xi) simbionti liberi nel cictoplasma (per esempio, batteri endonucleari).

(29)

Mutualismo

Gamberetti del genere

Alphaeus ed i gobidi del

genere Cryptocentrus

La sequenza di comportamento

durante l'uscita dal cunicolo nel

mutualismo del gamberetto

Alphaeus djiboutensis e del

pesce Cryptocentrus

cryptocentrus.

(a) Il gamberetto si muove a testa

avanti verso l'ingresso del

cunicolo; le antenne sono

alquanto sollevate obliquamente

in avanti, con gli apici separati da

una distanza di 2 - 3 cm. (b)

All'esterno del cunicolo il

gamberetto mantiene un'antenna

a contatto con il pesce.

(30)

Mutualismo

Un altro esempio è il Gobius, che talvolta vive insieme ad un

gamberetto. Il gamberetto scava e ripulisce una tana nella sabbia nel quale vivono sia il gamberetto che il pesce. Il gamberetto è quasi cieco, cosa che lo lascia

vulnerabile ai predatori quando si sposta sopra il livello del terreno. In caso di pericolo il pesce tocca il gamberetto con la coda per

avvertirlo. Quando ciò avviene, entrambi si ritraggono

(31)

Mutualismo

Il pesce pagliaccio

(Amphiprion) vive in

un’anemone marina, i cui

tentacoli paralizzano

rapidamente molti altri

pesci che li sfiorano. Il

pesce pagliaccio ottiene

protezione e cibo

nutrendosi dei resti

lasciati dai pesci uccisi

dall’anemone;

quest’ultima trae beneficio

dal pesce poiché questo

lo protegge da alcuni

predatori che si cibano di

anemoni.

(32)

Mutualismo

(33)

Mutualismo

Pesci pulitori-pesci clienti

Pesci pulitori

(circa 45 specie)

si cibano dei

parassiti dei

pesci clienti

(34)

Mutualismo

Gli uccelli si nutrono dei parassiti

dei grandi animali che traggono

vantaggio dalla pulizia e, spesso,

dal servizio di sentinella.

(35)

Mutualismo

Strutture dell'acacia Acacia cornigera che attraggono la formica mutualista

Pseudomyrmex ferruginea.

Corpi di Belt, ricchi di proteine, agli apici delle foglie, nettari alla base delle foglie, spine stipolari cave usate dalle formiche come siti di nidificazione.

(36)

Mutualismo

Acacia e formiche. L’acacia trae vantaggio dal fatto che le formiche attaccano

qualsiasi cosa attacca l’albero. Le formiche si

(37)

Mutualismo

Afidi - formiche. Le formiche proteggono gli afidi dai predatori; gli afidi

(38)

Le barriere coralline sono formate da polipi e alghe. Stipate in qualsiasi spazio disponibile nei tessuti del polipo, le alghe conferiscono ai coralli i loro colori

vivaci. E spesso superano il peso dei polipi, a volte del triplo, facendo appartenere i coralli più al regno vegetale che a quello animale.

Mutualismo

Grande Barriera Corallina Australiana dall'elicottero

(39)

Mutualismo

La pianta offre nettare, polline o entrambi,

che costano dal punto energetico, ma in

cambio riceve il beneficio della

impollinazione

incrociata.

Un’ampia varietà di animali sono entrati in

associazione di impollinazione con

angiosperme: comprendono innanzitutto

insetti ma anche colibrì, pipistrelli, piccoli

roditori e marsupiali.

(40)

Mutualismo

L’impollinazione può essere mediata da diversi vettori:

insetti

(

impollinazione entomofila

)

vento

(

impollinazione anemofila

)

uccelli

(

impollinazione ornitogama

)

pipistrelli e piccoli marsupiali

acqua (impollinazione idrofila)

uomo (impollinazione artificiale)

(41)

Mutualismo

Nei sistemi più semplici di impollinazione per

opera di insetti, il nettare o il polline viene

offerto in abbondanza ed esposto

liberamente ai visitatori indistintamente (es.

il rovo).

In altre piante, i fiori presentano strutture

specializzate che proteggono il nettare da

tutte le specie di insetti, tranne un piccolo

numero che ha parti boccali dotate

(42)

Mutualismo

Specializzazione del capolino nelle Ranunculaceae. La complessità dei nettàri restringe i tipi di specie che sono in grado di agire da impollinatori. (a) Ranuncolo strisciante (Ranunculus repens), (b) ficaria (R. ficaria), (c) Aconitum anglicum, (d)

Delphinium, (e) Aquilegia crysantha.

a

b

c

d

(43)
(44)

Mutualismo

L’ecosistema del

rumine

Dense popolazioni di batteri e protozoi sono presenti nel

rumine. Le comunità batteriche del rumine sono

costituite quasi esclusivamente da anaerobi obbligati.

Molte specie hanno specializzazioni metaboliche che le

vincolano alla vita

nell’ ambiente del rumine che

possiede caratteristiche esclusive.

Bacteroides succinogenes digerisce la cellulosa

Ruminococcus digerisce la cellulosa, il cellobiosio e lo xilosio Clostridium locheadii digerisce cellulosa e amido

Methanobacterium ruminantium utilizza l’idrogeno o il formiato come fonte

di energia

(45)

Mutualismo

I protozoi presenti

nell’

intestino

, ciliati, olotrichi e

entodiniomorfi,

sono

anch’essi

una

miscela

complessa di forme specializzate.

Un piccolissimo numero di protozoi è capace di

digerire la cellulosa, grazie alla presenza di simbionti

batterici propri. Molti protozoi ingeriscono batteri,

altri, come gli entodiniomorfi, predano altre specie di

protozoi.

(46)

Mutualismo

MICORRIZE sono associazioni mutualistiche che si instaurano tra le radici di molte piante (erbacce, arbustive ed arboree) e funghi del terreno. la pianta fornisce ai funghi simbionti gli zuccheri prodotti con la fotosintesi indispensabili al loro metabolismo, ma che essi non sono in grado di sintetizzare, i funghi micorrizici, a loro volta, metabolizzando gli elementi minerali presenti nel suolo e fornendoli alle radici della pianta, favoriscono un migliore stato nutrizionale della pianta.

(47)

Mutualismo

Radice delle leguminose e batterio

(48)

Mutualismo

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