• Non ci sono risultati.

IL FASCISMO CLASSE V

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "IL FASCISMO CLASSE V"

Copied!
18
0
0

Testo completo

(1)
(2)

L’ASPIRAZIONE AL TOTALITARISMO

La prima metà del XX secolo fu caratterizzata, oltre che dalle due terribili guerre mondiali, dall’apparizione delle tre grandi dittature:

 comunista nel 1917 in Russia;  fascista nel 1922 in Italia;

 nazionalsocialista in Germania nel 1933.

Esse furono diverse l’una dall’altra, soprattutto per quanto riguardava la struttura economica:

 quella comunista abolì il capitalismo;

 le altre due convissero con l’economia capitalista.

Tutte e tre le dittature ebbero in comune l’aspirazione alla nascita di un «uomo nuovo» e il tentativo di far penetrare le loro ideologie in tutti gli strati della società. Per questo motivo, esse ebbero caratteri totalitari e spesso sono state definite totalitarismi.

I tre dittatori, Mussolini, Stalin e Hitler, si proposero l’obiettivo della costituzione di regimi totalitari in cui esisteva un solo partito e una sola ideologia; le conquiste liberali, dalla libertà di stampa a quella di organizzazione, furono abolite in tutti e tre i Paesi.

(3)

In Italia Mussolini, che guidava il partito fascista ed il governo, dovette dividere il potere con il re Vittorio Emanuele III, che era, almeno nominalmente, il capo dello Stato. In Germania e nell’Unione Sovietica ciò non avvenne, perché Hitler e Stalin ebbero nelle proprie mani sia i rispettivi partiti e governi sia gli Stati. In Italia l’intento di costruire l’«uomo nuovo» fu ostacolato dalla presenza della Chiesa che impedì al fascismo di impadronirsi in maniera totalitaria dell’educazione dei giovani.

(4)

MUSSOLINI

capisce che:

la maggioranza degli italiani non approvava il grande numero di scioperi

poteva trovare sostegno culturale nel Futurismo si potevano costituire squadre punitive antioperaie

ampi settori aspettavano che qualcuno reprimesse gli scioperi

esaltava • la guerra • la velocità • il superuomo pertanto nel 1919 fonda i

Fasci italiani di combattimento

disprezzano lo stato parlamentare

sognano

una rivoluzione di destra

ammettono l’uso della violenza

indossano la camicia nera

sono organizzati in «squadracce» sostiene l’idea

• di uno stato forte • con un unico partito • e un unico capo

(5)

21 novembre 1920

a Palazzo d’Accursio (municipio di Bologna)

scontri armati tra fascisti e socialisti (il nuovo sindaco di Bologna era un socialista)

atto di nascita del fascismo ottiene l’appoggio di

agrari industriali

spedizioni punitive contro contadini e operai

in sciopero Novembre 1921

i Fasci entrano in parlamento e si trasformano in

Partito Nazionale Fascista

1922

• sciopero generale

• 24 ottobre discorso a Napoli

• MARCIA SU ROMA (28 ottobre) 30 ottobre il re incarica Mussolini di formare il governo Lo sciopero avrebbe dovuto fermare l’avanzata del fascismo: la sinistra chiedeva al governo di

imporre alle squadre fasciste il rispetto della

legge. Ma Mussolini rispose affermando

che lo sciopero era illegale e intervennero le camicie nere. Mussolini avrebbe voluto conquistare il potere attraverso le elezioni, ma la politica e il governo lo costringevano ad usare la forza.

(6)

MARCIA SU ROMA

Il 25 ottobre decise per la marcia su Roma. La sera del 27 ottobre, mentre le squadre fasciste erano pronte ad entrare a Roma (Mussolini era rimasto a Milano), Luigi Facta (presidente del consiglio) presentò al re il decreto per proclamare lo stato di assedio. Ma il sovrano rifiutò di firmarlo.

Il 30 ottobre Mussolini venne ricevuto dal re ed ebbe l’incarico di formare il nuovo governo: muore lo Stato liberale in Italia.

La mancata opposizione non era dovuta soltanto al cedimento di Vittorio Emanuele III; molti conservatori e moderati ritenevano che un governo Mussolini avrebbe posto fine agli scontri di piazza.

(7)

1922-1925: LA TRANSIZIONE VERSO UN

REGIME DITTATORIALE

La «marcia su Roma» del 28 ottobre 1922 non segnò l’inizio della dittatura fascista. Mussolini formò un governo di coalizione, con rappresentanti liberali e del Partito popolare.

ECONOMIA

Mussolini si servì dei pieni poteri per adottare una serie di misure per ridurre l’intervento dello Stato nella vita economica: agli imprenditori concesse sgravi fiscali, ai lavoratori ridusse la giornata lavorativa a otto ore.

POLITICA

 pose limitazioni all’attività degli oppositori e alla libertà di stampa;

 costituì il Gran Consiglio del fascismo, un organismo composto di capi e notabili fascisti e destinato ad affiancarsi al governo ufficiale come un governo parallelo;

 nel 1923 istituzionalizzò la Milizia volontaria per

la sicurezza nazionale (MVSN): il provvedimento

sembrò rispondere all’esigenza di tenere a freno le squadre fasciste, inserendole in una struttura istituzionale;

fece approvare la Legge Acerbo che assegnava i due terzi dei seggi alla lista che avesse riportato la maggioranza relativa dei voti.

(8)

Nell’aprile del 1924 si svolsero nuove elezioni sulla base della legge Acerbo. I fascisti riuscirono a formare una lista in cui entrarono anche uomini di altri partiti e che fu, perciò, definita “listone”. Grazie anche all’azione intimidatoria sugli avversari, il “listone” vinse le elezioni con il 65% dei voti e i tre quarti dei seggi.

Il deputato socialista Giacomo

Matteotti denunciò brogli e

violenze. Il 10 giugno fu rapito da un gruppo di fascisti

e ucciso. Il suo cadavere venne ritrovato soltanto il 16

agosto.

Le opposizioni, per protesta, abbandonarono i lavori parlamentari e si riunirono in sede separata. Era la cosiddetta

secessione dell’Aventino (così

come aveva fatto la plebe in contrasto con i patrizi nel V sec.

a.C.).

Il 3 gennaio del 1925, Mussolini pronunciò un celebre discorso alla Camera dei deputati in cui si assumeva la responsabilità politica, morale, storica di tutto l’accaduto e minacciava di stroncare con la forza la secessione.

È la svolta verso la

(9)

LA DITTATURA FASCISTA

La «marcia su Roma» del 28 ottobre 1922 non segnò l’inizio della dittatura fascista. Mussolini formò un governo di coalizione, con rappresentanti liberali e del Partito popolare.

Nel 1923 istituzionalizzò la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN): il provvedimento sembrò rispondere all’esigenza di tenere a freno le squadre fasciste, inserendole in una struttura istituzionale.

ECONOMIA

Mussolini si servì dei pieni poteri per adottare una serie di misure per ridurre l’intervento dello Stato nella vita economica: agli imprenditori concesse sgravi fiscali, ai lavoratori ridusse la giornata lavorativa a otto ore.

POLITICA

Sul piano politico pose limitazioni all’attività degli oppositori e alla libertà di stampa.

Fece approvare la Legge Acerbo che assegnava i due terzi dei seggi alla lista che avesse riportato la maggioranza relativa dei voti.

(10)

LEGGI FASCISTISSIME

1926

Tribunale speciale per la difesa dello Stato

agli oppositori inflisse pesanti condanne al carcere o al confino e costituì il principale strumento del regime per la repressione

giudiziaria. • Antonio Gramsci

• Giancarlo Pajetta arrestati

• Sandro Pertini • Palmiro Togliatti

Presidente della repubblica (1978 – 1985)

Segretario del PCI • Piero Gobetti

• fratelli Rosselli liberali assassinati

intellettuali marxisti

• Benedetto Croce

• professori universitari emarginati

fuggiti all’estero

1929

nasce il movimento antifascista Giustizia

(11)

OVRA polizia politica

1928

approvazione di una legge che trasformò in un organo

istituzionale il Gran Consiglio del

fascismo

1928

Legge elettorale

Gli elettori avrebbero potuto votare soltanto per una lista formata da candidati proposti da organizzazioni fasciste e convalidati dal Gran

Consiglio

1934

vengono istituite le

corporazioni

i rapporti di lavoro vengono regolati dall’alto

viene imposta una riduzione dei salari

(12)

11 febbraio 1929

Mussolini ottenne l’appoggio della Chiesa

PATTI LATERANENSI

 Lo Stato italiano riconobbe la sovranità della Chiesa sul territorio della Città del Vaticano,

mentre la Santa Sede riconosceva che Roma era capitale del Regno d’Italia.

 La religione cattolica fu proclamata religione di Stato, il matrimonio religioso fu reso valido, l’insegnamento della religione cattolica fu reso obbligatorio ed esteso a tutte le scuole del Regno, l’Azione cattolica fu l’unica organizzazione non fascista che continuò ad esistere.

 Ci fu anche un accordo finanziario con il quale il governo si impegnò a versare alla Città del Vaticano 1 miliardo e 750 milioni di lire.

Erano formati da un trattato (che regolava i rapporti tra Stato e Chiesa), un concordato e da una convenzione finanziaria.

Mussolini e il papa Pio XI

LA CONCILIAZIONE TRA STATO E CHIESA

(13)

SCUOLA , CULTURA E TEMPO LIBERO

La prima riforma introdotta dal fascismo fu quella della scuola (1923), la

riforma Gentile (dal nome del ministro Giovanni Gentile), che assegnava un

netto primato alle discipline umanistiche, introdusse una maggiore selezione, con esami di verifica alla fine dei cicli di studi e un esame di Stato.

Nel contempo, il regime cercò di avviare i giovani verso l’istruzione tecnica creando nuovi istituti professionali. L’obiettivo del regime era quello di fascistizzare la scuola per farne un veicolo privilegiato di propaganda.

Nel mondo intellettuale furono molte le figure importanti che diedero la loro adesione al fascismo: Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Maria Montessori (che poi se ne allontanò), Guglielmo Marconi. Molti intellettuali parteciparono alla più importante impresa culturale del regime, la redazione dell’Enciclopedia

Italiana, diretta da Gentile, realizzata in 32 volumi tra il 1929 e il 1937 con il

finanziamento dell’imprenditore Giovanni Treccani.

L’Opera nazionale dopo-lavoro (OND) organizzò il tempo libero degli italiani. Per i giovani c’era l’Opera nazionale balilla (ONB) e la Gioventù

italiana del littorio (GIL) che davano ai ragazzi un addestramento paramilitare. I

(14)

Agricoltura Agricoltura

bonifica delle paludi pontine bonifica delle paludi pontine

completamento acquedotto pugliese completamento acquedotto pugliese si rendono coltivabili 60.000 ettari

viene eliminata la malaria

Industria Industria costruzione nuove centrali elettriche costruzione nuove centrali elettriche ampliamento rete ferroviaria e stradale ampliamento rete ferroviaria e stradale le misure hanno successo per tre anni

(fino alla crisi mondiale del 1929)

LA POLITICA ECONOMICA

nascono le città di Sabaudia e Littoria (Latina)

(15)

crescita della popolazione

crescita della popolazione ritorno ad un’Italia contadinaritorno ad un’Italia contadina “quota novanta”“quota novanta”

campagna demografica

campagna demografica battaglia del granobattaglia del grano

per raggiungere l’autarchia, limitando le importazioni dall’estero, il regime sostenne

l’incremento di aree coltivate a grano e la modernizzazione delle tecniche di coltivazione.

LINEE GUIDA DELLA POLITICA ECONOMICA

rivalutare la lira per portarla al cambio di 90 lire per

sterlina

rivalutare la lira per portarla al cambio di 90 lire per

(16)

LA CRISI DEL 1929 E LO STATO

IMPRENDITORE

Alla crisi del 1929, il regime rispose intervenendo pesantemente nella vita economica del Paese.

 1931 nacque l’IMI (Istituto Mobiliare Italiano), una banca statale che interveniva finanziando le imprese al posto delle banche in crisi;

 1933 nacque l’IRI (Istituto per la ricostruzione industriale) che divenne azionista di maggioranza degli istituti bancari in difficoltà.

NASCEVA LO STATO IMPRENDITORE che controllava l’apparato industriale e

finanziario nazionale.

(17)

LA POLITICA ESTERA

Nel 1932 Mussolini, in difficoltà interne, Cominciò a rivendicare l’egemonia italiana

sul Mediterraneo

invasione dell’Etiopia guerra d’Etiopia (1935 – 1936)

nacque

l’Impero coloniale italiano

Etiopia Libia – Eritrea - Somalia questa guerra portò

alla rottura con Francia e Inghilterra e all’avvicinamento con la Germania.

1936 Asse Roma-Berlino 1939 Patto d’acciaio

(18)

L E LEGGI RAZZIALI

Nell’autunno 1938 vennero introdotte le leggi razziali che discriminavano coloro che non erano ariani. I non ariani vennero allontanati dalle scuole (sia come docenti che come allievi) e da tutti gli uffici pubblici. Gli ebrei erano allontanati da tutti i mezzi di informazione, non potevano ricorrere a medici ariani per curarsi, non potevano sposare gli ariani.

Furono stilate liste di ebrei che vennero utilizzate nel 1943 dai tedeschi per gli arresti e le deportazioni degli ebrei nei lager nazisti.

Riferimenti

Documenti correlati

Ripercorrendo la formazione di un giovane fobico, Ugazio ci offre l’esempio di una coppia composta da un uomo dinamico, indipendente, intraprendente, che avvia una società,

Tale risultato risultato differisce da quello trovato da Brennan e Buchanan (1980, Leviatano), dove t*=½η, tuttavia in quel modello il Leviatano non ha la necessità di

4 Così, infatti, l’ordinanza: «se il cardinale rilievo del valore della vita non esclude l’obbligo di rispettare la decisione del malato di porre fine alla propria esistenza

2) Alle misure specifiche di prevenzione e protezione da adottare per limitare tale rischio.... COSA DEVE FARE IL DATORE

Questo perché, diversamente dal decreto interministeriale del 25 marzo 2016 sulla detassazione del salario di produttività, che condizionava la concessione dello sgravio

SITI CONTAMINATI DA AMIANTO: MISURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE A TUTELA DEI LAVORATORI E DEGLI AMBIENTI DI

[r]

Quindi, in materia di limitazioni alla libera circolazione dei cittadini, una legge stabilisce le suddette limitazioni in linea generale e, in seguito, atti secondari