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Schede di sintesi sul triangolo

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

IL TRIANGOLO

Il triangolo è un poligono avente tre lati.

FORMULE

AREA: Il triangolo è equivalente a metà parallelogramma.

A = (b x h) : 2

da cui:

b= 2A : h e h= 2A : b

TRIANGOLO RETTANGOLO (a, b cateti; c ipotenusa)

Interpretazione geometrica delle formule

Teorema di Pitagora

a=

c

2

b

2

b=

c

2

a

2

c=

a

2

+

b

2

Tr. rettangolo emiquadrato (α=β=45°; γ=90°; a=b)

c=a

2 da cui a=

c

2

2

A=

a

2

2

oppure A=

c

2

4

Tr. rettangolo emiquilatero (α=30°; β=60°; γ=90°)

b=a

3 c= 2a da cui

a=b

3 3

A=a

2

3

2

oppure A=b

2

3

6

oppure A=

ab

2

Cioè 0,866 il quadrato di lato a

cioè 0,288 il quadrato di lato b. Il quadrato di lato b contiene quasi 3,5 volte il triangolo (verifica con un quadrato di lato con b=10 cm, rispettando gli angoli di 30° e 60°)

l'area del triangolo è metà del quadrato di lato a

l'area del triangolo è, anche, un quarto del quadrato di lato c

TRIANGOLO EQUILATERO (

α=β=γ=60° a=b=c=l

)

h=

l

2

3 da cui l=2 h

3

3

cioè 0,432 l² ovvero il 43% del quadrato costruito sul lato

A=a

2

3

2

=0,866 a

2

A=b

2

3

6

=0,288 b

2

A=

c

2

4

A=

a

2

2

A=1 2( l 2

3 x l)=l 2

3 4

(2)

ANGOLI DI UN TRIANGOLO

ANGOLI DI UN TRIANGOLO QUALSIASI

In un triangolo qualsiasi ( α+β +γ) = 180° e (δ+λ+ε) = 360° quindi:

α=180° - (β+γ) β =180° - (α+γ) γ =180° - (α+β)

Ogni angolo esterno è adiacente all'angolo interno aventi lo stesso vertice:

δ= 180° - α λ= 180° - γ ε= 180° - β

Ogni angolo esterno è uguale ai due angoli interni non adiacenti ad esso:

δ= (β+γ) λ= (α+β) ε= (α+γ)

ANGOLI DI UN TRIANGOLO ISOSCELE

In un triangolo isoscele due angoli sono congruenti:

α = γ = (180° - β) : 2 β = 180° - 2 α

Il triangolo equilatero ha:

α = γ = β = 60° δ= λ= ε= 120°

ANGOLI DI UN TRIANGOLO RETTANGOLO

In un triangolo rettangolo gli angoli acuti sono complementari:

γ = 90° - β β = 90° - γ

In un triangolo rettangolo isoscele:

γ = β = 45°

(3)

LATI DI UN TRIANGOLO

TRIANGOLO QUALSIASI

In un triangolo qualsiasi ogni lato è minore della somma e maggiore della

differenza degli altri due lati:

a< b +c e a > b– c

b< a+c e b >a–c

c < b–a e c > b+a

TRIANGOLO ISOSCELE

In un triangolo isoscele due lati sono congruenti e sono detti lati:

a=c

il lato diverso è detto base

TRIANGOLO RETTANGOLO

In un triangolo rettangolo due lati sono perpendicolari e sono detti cateti

Il lato diverso è detto ipotenusa

Nel triangolo rettangolo isoscele l'ipotenusa a= 1,41 b =

b

2

Nel triangolo rettangolo emiquilatero

(4)

PUNTI NOTEVOLI DEL TRIANGOLO

LE ALTEZZE DEL TRIANGOLO

GLI ASSI DEL TRIANGOLO

Il triangolo ha tre altezze che si

incontrano in punto detto

Ortocentro (O).

L'Ortocentro è esterno nel

triangolo ottusangolo, interno

nel triangolo acutangolo e

coincide con il vertice

dell'angolo retto nel triangolo

rettangolo

Il triangolo ha tre assi che si

incontrano in un punto detto

Circocentro (G)

Il circocentro è il centro della

circonferenza passante per i

tre vertici

Il circocentro è equidistante

dai vertici del triangolo

Il circocentro è esterno, tr. Ottusangolo, interno tr. Acutangolo, sul punto

medio dell'ipotenusa tr. Rettangolo.

LE BISETTRICI DEL TRIANGOLO

LE MEDIANE DEL TRIANGOLO

Il triangolo ha tre bisettrici

che si incontrano in un punto

detto Incentro.

L'incentro è sempre interno

L'incentro è il centro della

circonferenza tangente ai lati.

L'incentro è equidistante dai

lati

Il triangolo ha tre mediane

che si incontrano in un punto

detto Baricentro.

Il baricentro è sempre interno

Il baricentro divide ciascuna

mediana i due parti di cui

una è la metà dell'altra.

L'Ortocentro, il Circocentro, l'Incentro e il Baricentro sono detti Punti notevoli del triangolo.

Nel triangolo Isoscele l'altezza è anche mediana, bisettrice e asse e i punti notevoli sono tutti sulla stessa retta.

Nel triangolo equilatero le tre altezze sono, anche, mediane, bisettrici e assi e i quattro punti notevoli coincidono.

(5)

CRITERI DI CONGRUENZA

1° CRITERIO

2° CRITERIO

Due triangoli sono congruenti se hanno

due lati corrispondenti e l'angolo

compreso congruenti

Due triangoli sono congruenti se hanno un lato e i due angoli adiacenti

congruenti

3° CRITERIO

TRIANGOLO RETTANGOLO

Due triangoli sono

congruenti se hanno i lati

corrispondenti congruenti

1° Criterio – Due triangoli rettangoli sono congruenti se hanno rispettivamente congruenti i due cateti

2° Criterio – Due triangoli rettangoli sono congruenti se hanno rispettivamente congruenti un cateto e l'angolo acuto adiacente

3° Criterio – Due triangoli rettangoli sono congruenti se hanno rispettivamente congruenti un cateto e l’angolo acuto opposto.

4° Criterio –Due triangoli rettangoli sono congruenti se hanno rispettivamente congruenti l’ipotenusa e un angolo acuto.

(6)

CLASSIFICAZIONE

TRIANGOLI

SCALENO

Ha i tre lati e e i tre angoli diversi

ISOSCELE

Due lati congruenti (lati) e uno diverso (base). Due angoli congruenti, angoli alla base e l'altro, angolo al vertice

EQUILATERO

Ha i lati e gli angoli congruenti

ACUTANGOLO

Ha tutti gli angoli acuti

ACUTANGOLO SCALENO

ACUTANGOLO ISOSCELE

ACUTANGOLO EQUILATERO

RETTANGOLO

Un angolo retto e due acuti fra loro complementari. Due lati perpendicolari (cateti); il terzo, più lungo, ipotenusa

RETTANGOLO SCALENO

RETTANGOLO ISOSCELE

OTTUSANGOLO

Ha un solo angolo ottuso

OTTUSANGOLO SCALENO

OTTUSANGOLO ISOSCELE

COME COSTRUIRE UN TRIANGOLO ...

Data la misura dei tre lati

Data la misura di due angoli

equilatero

rettangolo data l'ipotenusa

Disegnare il primo lato AB; puntare il compasso in A con apertura AC e tracciare un arco; puntare il compasso in B con apertura BC e tracciare il secondo arco. L'intersezione fra i due archi è il punto C

Disegnare il primo lato AB. Dal punto A, con il goniometro, individua il primo angolo e traccia una semiretta; dal punto, con il goniometro individua il secondo angolo e traccia l'altra semiretta. Il punto di incontro delle due

Disegna il primo lato AB. Punta il compasso in A e traccia un arco di apertura AB e poi, con la stessa apertura, in B traccia un altro arco. Il punto di intersezione è il punto C.

Disegna l'ipotenusa AB e individua il punto medio O. Traccia una

semicirconferenza di raggio AO=OB. Qualsiasi triangolo nella

(7)

SIMILITUDINE NEI TRIANGOLI

QUALSIASI TRIANGOLO

TRIANGOLI RETTANGOLI

1° Criterio – Due triangoli sono simili se hanno rispettivamente congruenti gli angoli corrispondenti

α=α' β=β' γ=γ'

2° Criterio – Due triangoli sono simili se hanno due lati corrispondenti proporzionali e l'angolo compreso congruente.

AB : A'B'= BC : B'C' e β= β'

3° Criterio – Due triangoli sono simili se hanno i lati corrispondenti proporzionali.

AB : A'B'= BC : B'C' =AC : A'C'

1° Criterio – Due triangoli rettangoli sono simili se hanno rispettivamente congruente un angolo acuto

2° Criterio – Due triangoli rettangoli sono simili se hanno i due cateti corrispondenti proporzionali oppure se hanno un cateto e l'ipotenusa proporzionali e l'angolo l'angolo compreso congruente.

3° Criterio – Due triangoli rettangoli sono simili se hanno almeno i cateti corrispondenti proporzionali.

TEOREMI DI EUCLIDE

L'altezza relativa all'ipotenusa divide sempre il triangolo in tre triangoli rettangoli simili perché hanno gli angoli corrispondenti congruenti (terzo criterio)

AHC BHC ABC

AH, HC, AB sono rispettivamente cateti minori dei tre triangoli HC, HB, BC sono rispettivamente cateti maggiori dei tre triangoli AC, BC, AB sono rispettivamente ipotenuse dei tre triangoli AH è proiezione di AC su AB

HB è proiezione di BC su AB

1° teorema di Euclide – In un triangolo rettangolo ABC ciascun cateto è medio proporzionale fra la sua proiezione sull'ipotenusa e l'ipotenusa stessa.

AH : AC = AC : AB da cui

AC=

AHxAB

BH : BC = BC : AB da cui

BC=

BHxAB

2° teorema di Euclide – In un triangolo rettangolo ABC l'altezza relativa all'ipotenusa è medio proporzionale fra le proiezioni dei cateti sull'ipotenusa.

AH : CH = CH : BH da cui

CH=

AHxBH

Le proporzioni, dalle quali si hanno le tre formule principali, vengono utilizzate per calcolare la lunghezza di un elemento conoscendone due. Ad esempio, dalla prima proporzione AH : AC = AC : AB ricaviamo AH= AC²:AB e AB= AC²:AH.

Riferimenti

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