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Da Pinocchio a Harry Potter. 150 anni di illustrazione italiana dall'archivio Salani, 1862-2012, a cura di Giorgio Bacci, Milano, Salani, 2012

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teratura almanacchistica, romagnola e non solo. Dunque se ne plaude la ri-proposta editoriale qui arricchita con gli aggiornamenti del caso.

Anna Giulia Cavagna Da Pinocchio a Harry Pot-ter. 150 anni di illustrazione italiana dall’Archivio Salani, 1862-2012, a cura di Giorgio baCCi,

Milano, Salani, 2012, 302 p, ill., isbn

978-88-6256-942-2, € 30.

È questo il catalogo della Mostra tenuta a Milano nel 2012-2013 e ri-presentata in forma pressoché inte-grale a Villa del Mulinaccio di Vaia-no nel settembre-ottobre 2013. La versione toscana della mostra aveva però sottotitolo “biblioteche circo-lanti, figure e immagini dall’archivio Salani” in quanto dava spazio anche al movimento delle biblioteche po-polari e circolanti che insistevano sul territorio pratese.

A Prato, occorre ricordarlo, ap-parve nel 1861 per volontà di Anto-nio Bruni la prima biblioteca popo-lare italiana, pensata come strumento di crescita educativa, di formazione sull’esempio delle biblioteche inglesi di Manchester e la mostra regionale ne raccoglie documenti, testimonian-ze, libri quale interessante e neces-sario complemento della esibizione maggiore su un editore come Salani che del popolo intese interpretare gusti e aspirazioni.

In esposizione a Vaiano di Salani furono esposte circa 300 opere grafi-che (illustrazioni, bozzetti, copertine, disegni ecc.) provenienti dall’immen-so Archivio d’impresa che lo studiodall’immen-so Bacci, incardinato al Laboratorio Arti visive della Scuola Normale di Pisa (<http://www.artivisive.sns.it/index. html>) da tempo meritoriamente cura e studia avendone pubblicato un inventario “grafico illustrativo” on line. Con un meritorio progetto, unico in Italia, egli ha reso fruibile, 25mila illustrazioni di oltre 700 auto-ri e più di 200 grafici, collaboratoauto-ri di migliaia di volumetti usciti dalle tipografie dell’editore fiorentino. Si veda la pagina d’apertura dell’Ar-chivio Storico Salani in <http:// www.artivisive.sns.it/archivio_salani. html> con un profilo storico della struttura dell’archivio stesso e la ban-ca dati, realizzata da Bacci in siner-gia con Giulio Andreoletti, Andrea Ficini e la Dolmenweb Pisa <http:// www.artivisive.sns.it/salani/index. php>. Sono pagine in rete alle quali stranamente, e forse deplorevolmen-te per la conoscenza generale delle dinamiche editoriali del passato, mi pare che il moderno sito commercia-le <http://www.salani.it/chi_siamo. php> dell’odierna omonima casa edi-trice non rimandi e neppure segnali (ult. cons. gennaio 2014).

I motivi di eccezionalità e impor-tanza dell’archivio editoriale Salani sono analizzati e spiegati nelle pagine d’apertura dello studio di Bacci che marca la rilevanza nazionale dei col-laboratori grafici della casa editrice

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BiBliothecae.it

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specializzata in editoria per ragazzi e divulgativa, pervicacemente costrui-ta e retcostrui-ta da un abile programmatore che mai dimenticò le modeste origini popolane (era figlio di un fruttiven-dolo). Si tratta di artisti che rappre-sentarono in ogni epoca il meglio della grafica peninsulare, con figu-re nel passato quali Carlo Chiostri, Ezio Anichini, Luigi e Maria Augu-sta Cavalieri, Carlo Vitoli Russo, Ugo Signorini, Fiorenzo e Giovanni Faorzi, Gastone Rossini, mentre nel-la contemporaneità si affolnel-lano dise-gnatori e artisti quali Quentin Blake, Emanuele Luzzati, Mimmo Paladi-no, Tullio Pericoli, Grazia Nidasio, Sergio Staino e Altan. Il catalogo contiene un’intervista del curatore a: presidente L. Spagnol, vicepresi-dente G. Tognetti, amministratore e direttore editoriale M. Mazzitelli della Salani quali rappresentanti del-la casa editrice moderna. In un suc-cessivo intervento A. Gigli Marchetti spiega le ragioni del successo della casa storica e ne analizza vicende e catalogo in generale; E. Sàita studia e presenta l’archivio storico documen-tario degli editori per gli anni 1876-1987; P. Gibbin si occupa dei libri di musica; G. Mori delle collezioni Salani nella raccolta civica di stampe Bertarelli nella biblioteca milanese; W. Fochesato si sofferma sulla let-teratura prodotta dall’autodidatta e grande editore popolare Salani che con una crescita «costante e pazien-te» (p. 110) passa da fogli volanti li-bri d’avventura, centoni e rimasugli della mitologia medievale (i Reali di

Francia) a classici come Pinocchio sino alle opere di Diabolik; A. Faeti ritornando sulla «biblioteca dei miei ragazzi» una fortunatissima collana, offre articolate riflessioni sull’imma-ginario dei ragazzi che veniva ela-borato e proposto (creato), anche nella versione femminile della Stella Semplicina; P. Pallottino stende un prezioso contributo sulla storia della illustrazione Salani, commentando l’iconografia di una ottantina di im-magini con ragguagli biografici sugli illustratori che vi lavorarono. Bacci offre ben due corposi interventi: l’u-no prosopografico e celebrativo dei 150 anni della casa editrice ramme-morata nelle sue immagini, scelte con cura e intento esplicativo e didatti-co; l’altro sulla vicenda iconografica e sui canoni che ispirarono artisti e editore e che diedero vita alla illu-strazione più moderna e nuova che l’Italia conobbe nei tempi.

Il volume si chiude con una pun-tuale nota bibliografica e sitografia re-lativa all’editore studiato e una, sepa-rata, nota di bibliografia generale e di orientamento agli studi iconografici.

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