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PROGETTO: COLTIVAZIONE IN ACQUAPONICA DI ORTAGGI DA FOGLIA

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Academic year: 2021

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A.S.S.A.M.

Via dell’industria, 01 OSIMO (AN)

Osimo li, 28/05/2015

PROGETTO:

COLTIVAZIONE IN ACQUAPONICA DI ORTAGGI DA FOGLIA

PREMESSA

Nel mondo della ristorazione e non, sono molto ricercate le cosiddette “erbe di campo” rappresentate da essenze quali papavero, crispino, cicoria, tarassaco, bietola, spinacio, cima di rapa ecc. Per alcune di queste non vi è una coltivazione vera e propria, il poco prodotto reperito sul mercato proviene principalmente dalla raccolta, non sempre proficua, delle erbe nate spontaneamente su terreni incolti. Ci sono stati anche tentativi di coltivazione a pieno campo con risultati non sempre soddisfacenti per effetto della stagionalità.

Nel settore orticolo, da tempo, sono entrati in uso sistemi produttivi condotti al di fuori del terreno che impiegano l’acqua come veicolo per i nutrienti e substrati, sintetici o di natura organica, come sostegno o supporto per le piantine.

Questi tipi di impianti vengono realizzati in serra e si possono classificare in due categorie:

A CICLO APERTO – sistema di coltivazione con substrato( Organico, Inorganico, sintetico) con la possibilità di utilizzare:

- bancali con sabbia e ghiaia; - canaletta;

- vaso o cassetta con: irrigazione a goccia, subirrigazione, tappetino capillare; - sacco

A CICLO CHIUSO – coltivazione senza substrato a mezzo di liquido utilizzando i seguenti sistemi: - liquido statico;

- liquido recircolante; - idroponica galleggiante; - aereoponica;

- tecnica del film nutritivo.

Il sistema a ciclo aperto viene utilizzato principalmente per la coltivazione di ortaggi da bacca, mentre quello a ciclo chiuso per quelli a foglia.

Il progetto prevedeva di verificare la possibilità di coltivare queste essenze in un ambiente protetto non riscaldato utilizzando la tecnica del fuori suolo ed in particolare quella a ciclo chiuso denominata ACQUAPONICA. Si tratta di un sistema di produzione a mezzo liquido statico in cui le piante sono allevate su cassoni o vasche dove viene fatta ricircolare acqua di derivazione dall’allevamento di pesci di acqua dolce.

Questo sistema di coltivazione consente di ottenere un prodotto caratterizzato da buone caratteristiche qualitative, pulito e privo di residui di terreno ed ha anche il vantaggio di limitare il ricorso ad agro farmaci, oltre ad ottenere una produzione ittica da destinare al mercato alimentare o a quello obbistico. Il controllo puntuale delle condizioni ambientali e nutrizionali in coltivazione offre buone opportunità per ottimizzare: contenuto in nitrati, carica microbica, lavorabilità, caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Rende possibile anche una buona distribuzione nell’arco dei dodici mesi della produzione.

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DESCRIZIONE DEL PROGETTO:

L’ASSAM in data 09.04.2014, ha stipulato una convenzione con la Ditta Acquacoltura Italia con sede in Osimo per sviluppare un progetto che prevede la coltivazione di erbe a foglia associata all’allevamento dei pesci. In particolare il progetto ha la finalità di verificare la capacità produttiva di alcune essenze di ortaggi alimentate esclusivamente attraverso il ricircolo di acqua proveniente da vasche dove vengono allevati i pesci. I nutrienti necessari per la coltivazione degli ortaggi vengono ricavati dalle deiezioni prodotte dai pesci le quali attraverso l’azione di batteri specifici le trasformano in elementi assimilabili dalle piante.

Il progetto si articola attraverso l’impiego di:

- tre vasche capaci di contenere circa 500 litri di acqua ognuna per l’allevamento dei pesci, - due cassoni, della dimensione di 1 mq ognuno, contenenti argilla espansa,

- una vasca della dimensione di 1.2 mq contenete circa cm 500/600 litri di acqua dove far galleggiare delle zattere.

DESCRIZIONE PRIMA PROVA

La prova è stata avviata, introducendo all’interno di ogni vasca circa Kg 7 di pesci del genere Carpe Koi e ad innescare una flora batterica capace di trasformare le deiezioni dei pesci in sostanze nutritive assimilabili dalle piante.

Nel frattempo, su telaini in polistirolo da 60 fori, sono state seminate alcune essenze quali: Bietola da taglio, bietola rossa, cicoria selvatica, cicoria spadona, cima di rapa, crespino, papavero, spinacio. I telaini a semina avvenuta ( due per ogni essenza ) sono stati collocati all’interno di una camera di germinazione ad una temperatura media di circa 22 gradi ed un’umidità non inferiore all’80%.

Dopo circa una settimana i telaini con i semi germogliati sono stati collocati una metà, su uno dei due cassoni contenente argilla espansa, e l’altra metà a galleggiare all’interno della vasca contenente acqua.

Sul secondo cassone, si è provveduto ad effettuare la semina diretta delle essenze citate in precedenza interponendo fra queste e l’argilla espansa un foglio di agrovelo. I semi sono stati poi ricoperti con uno strato di circa 3/5 cm di perlite.

Il Responsabile del progetto Alfio Santinelli

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FOTO ESSENZE COLTIVATE:

bietola da taglio

bietola rossa

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cicoria selvatica

cime di rapa

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spinacio

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