• Non ci sono risultati.

Confronto tra cultivar di mandorlo in diverse condizioni colturali: risultati al settimo anno di attività

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Confronto tra cultivar di mandorlo in diverse condizioni colturali: risultati al settimo anno di attività"

Copied!
11
0
0

Testo completo

(1)

ANNAbI

DELLA FACOLTA' DI AGRARIA DELL' UNIVERSITA'

SASSARI

DIRETTORE: G. RIVOIRA

COMITATO DI REDAZIONE: M. DATTILO - S. DE MONTIS - F. F;\TICHENTI

C. GESSA -L. IDDA - F. MARRAS - P. MELIS - A. MILELLA - A. PIETRACAPRINA

R.PROTA-A. VODRET

studi s.ss.r.sl

ORGANO UFFICIALE

(2)

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

Istituto per lo Studio dei Problemi Bio-Agronomici delle Colture Arboree Mediterranee

(Direttore: Pro!. M. Agabbio)

A.M. FRAU' - M. PALA2

-G. NIEDDU3 - I. IBBA4

CONFRONTO TRA CULTIVAR DI MANDORLO IN DIVERSE CONDIZIONI COLTURALI. RISULTATI AL SETTIMO ANNO DI ATTIVITÀ

RIASSUNTO

Vengono riportati i risultati al settimo anno di impianto di una prova di confronto varietale tra sei cultivar di mandorlo dolce (<<Arrubia", «Cossu", «Filippo Ceo .. , «Tuono", «Nonpareil .. , e «Texas .. ) innestate su due portinnesti (pesco e mandorlo amaro) in coltura asciutta e irrigua ed allevate in tre ambienti ecologicamente differenti della Sardegna.

Le osservazioni effettuate hanno riguardato l'attività vegetativa e produttiva delle piante.

Tutte le varietà in esame hanno mostrato un maggiore sviluppo vegetativo e un incremento di produzione passando dalle tesi asciutte alle irrigue e dal portinnesto mandorlo amaro al pesco franco, con differenze altamente significative per la cultivar «Filippo Ceo .. e non significative per le cultivar .. Arrubia .. e «Nonpa-reil ... Le cultivar« Texas .. , «Arrubia .. e «Tuono .. hanno fatto registrare i maggiori sviluppi su entrambe le com-binazioni di innesto e con entrambi i regimi idrici, mentre le maggiori produzioni sono state fornite dalla cultivar americana «Texas .. e dalle pugliesi «Filippo Ceo .. e .. Tuono ...

Sono state inoltre rilevate differenze di sviluppo e di produzione tra i 3 ambienti di coltura in esame.

SUMMARY

The behaviour of six almond varieties (<<Arrubia .. , .. Cos!':u .. , «Filippo Ceo .. , «Tuono .. , «Nonpareil .. , «Texas .. ) grown for seven years on bitter almond and peach rootstocks in three different areas of Sardinia was stu-dies, together with the effect of dry-farming and irrigation.

Observations on plant growth and yield were made during the experiments.

Ali the varieties grew and yielded better under irrigation and on peach, with difference highly significative between the thesis for the cultivar «Filippo Ceo .. and not significative for the cultivar «Arrubia .. and «Non-pareil ...

Tne cultivar «Texas .. , «Arrubia .. , and «Tuono .. proved to have the best vigour on both the rootstoocks tested

1 Istituto di Coltivazioni Arboree Università di Sassari.

2 Centro Regionale Agrario Sperimentale della Sardegna.

3 Istituto per lo Studio dei Problemi Bio-Agronomici delle Colture Arboree Mediterranee. Con3iglio Nazionale delle

Ricerche.

(3)

142

and on both irrigated and dry-farming plots. while the cultivar "Texas» and "Filippo Ceo» and "Tuono» yiel-ded better.

Some difference on growth and yield due to environmental conditions were also found.

Nell'ultimo ventennio la mandorlicoltura mondiale è stata interessata da un

progres-sivo e consistente sviluppo che ha espresso, pur con alternanze annuali sensibili, con-tinui incrementi produttivi (5), in sintonia con la crescente domanda.

In Italia si è verificato un andamento diametralmente opposto (10) che è giunto in non

pochi casi all'abbandono di quello che è stato un tempo un settore trainante

dell'agri-coltura mondiale. I motivi di questa situazione sono da ricercarsi fondamentalmente nell'arretratezza delle tecniche colturali, nella maggiore remuneratività offerta da al-tre colture da frutto, e nella concorrenza esercitata dagli altri paesi produttori, in par-ticolare da quelli a mandorlicoltura piu recente e progredita.

Da ciò consegue che il rilancio della mandorlicoltura italiana deve necessariamente orientarsi sulla modernizzazione di tutto il processo produttivo, dall'impianto alla com-mercializzazione del prodotto, ma soprattutto sull'adozione di razionali tecniche col-turali delle quali diversi fondamentali aspetti restano ancora oggi estremamente di-battuti (4, 7, 8).

Il presente lavoro5, come già la nota preliminare (6) si prefigge di acquisire risposte

sperimentali utili alla definizione delle piu appropriate tecniche di coltura inerenti al-cune cultivar estere, nazionali e locali di mandorlo, allevate sui due piu diffusi portin-nesti e sottoposte a diversi regimi idrici (1, 2, 3, 9, 11).

MATERIALE E METODO

Lo studio è stato condotto in tre ambienti ecologicamente differenziati ed ha previsto

la valutazione comparativa di sei cultivar di mandorlo dolce di diversa provenienza, ciascuna innestata su due portinnesti, in coltura asciutta e irrigua.

Nei tre campi sperimentali sono state messe a confronto 24 tesi sperimentali, con disegno di tipo fattoriale, composte da parcelle principali rappresentate dalla coltura irrigua e asciutta, sub-parcelle costituite dai portinnesti (mandorlo amaro e pesco fran-co) e sub-sub-parcelle dalle cultivar (<<Arrubia» e «Cossu» locali, «Filippo Ceo» e «Tuo-no» dì provenienza pugliese, «Nonpareil» e «Texas» americane).

La distribuzione dell'acqua nelle parcelle irrigue è stata effettuata col sistema a

goc-5 Attività iniziata nell'ambito del progetto finalizzato «Miglioramento delle produzioni vegetali per fini alimentari e

industriali mediante interventi genetici», sottoprogetto «Frutta secca» del C.N.R., attualmente inserita nel proget-to finalizzaproget-to «Frutticoltura», sotproget-toprogetproget-to .. Mandorlo» del MAF-CASMEZ.

(4)

143 eia, adottando giocciolatori tipo Key-clip della portata di 61th e intervenendo settima-nalmente con 10 ore di irrigazione e due soli gocciolatori, per una irrigazione esclusi-vamente di soccorso.

Gli impianti sperimentali, ognuno della superficie di circa 1 ha, sono ubicati

rispetti-vamente in agro di Sassari, di Siniscola (NU) e di Uta (CA), quest'ultimo presso l'a-zienda del Centro Regionale Agrario Sperimentale.

I tre campi sono stati allestiti nel gennaio 1977 adottando il sistema di allevamento

a vaso ed un sesto di impianto di m 5,20 x 4,80.

Le osservazioni hanno riguardato i parametri biometrici relativi all'attività vegetativa (altezza e larghezza della chioma, diametro del tronco 5 cm sopra e sotto il punto d'innesto), l'epoca e l'entità della fioritura determinata visualmente con l'adozione di

valori indice6

, infine i livelli produttivi, espressi in chilogrammi di prodotto sgusciato

per pianta e per ettaro.

RISULTATI E DISCUSSIONE

A sei anni dall'impianto sono emerse sostanziali differenze nello sviluppo vegetativo raggiunto dalle varie cultivar nei tre campi sperimentali e nelle diverse tesi a con-fronto.

Dall'esame dei dati biometrici è possibile evidenziare a parità di portinnesto e di

regi-me idrico, sensibili differenze nello sviluppo dei mandorli nei tre campi speriregi-mentali. La generalità dei mandorli allevati in agro di Sassari ha manifestato infatti sia in am-biente irriguo che asciutto e soprattutto sul portinnesto pesco uno sviluppo maggiore nell'altezza e nella larghezza della chioma e nel diametro del tronco, rispetto alle al-tre due aree interessate. Unica eccezione rappresenta la cultivar americana "Texas», sulle cui piante, normalmente tra le meno sviluppate, sono state registrate le

maggio-ri altezze e larg~ezze nel campo di Uta (CA), sia su pesco franco che su mandorlo

amaro in ambiente irriguo.

La cultivar (Fig. 1, 2) più sviluppata è risultata nel complesso dei tre campi la sarda

"Arrubia» con valori massimi su pesco irriguo e minimi su mandorlo amaro asciutto.

Su mandorlo amaro irriguo, invece, l'accrescimento è stato maggiore che su pesco

asciutto. Questo comportamento si è verificato nella generalità delle cultivar con

dif-ferenze altamente significative nel confronto tra le località e le tesi asciutto-irriguo. Le differenze dovute al diverso portinnesto (pesco franco, mandorlo amaro). partico-larmente evidenti nel 1980 (Tab. 1) non sono risultate significative per le

culti-6 < 30 : scarsa fioritura:

30 - 60 : media fioritura:

(5)

E -2 <t N N W I- ;il LARGHEZZA (m) O I 2 O r T 1 ~ ~7~)./ . __ . ~~~r.'.

'';-

(

-'I;

Voi o" ~~r 0-',..,1 J-" \ ~I ~ Y ____ :~!~ l." ç.'" ~_;\: ..r-:'~-ll,-\. . ~

.

,']?

,~1.)./ .. .~~\!( -. -.;--.\:tf{-.:')

J/;-~/A"\

l N

,~~

_.~}~~X~T

..

~-~

.

0'--'r'~

1;

"':x.

("r~t-::<\,::::\":':

)

',.' a COSSU

C~':\

__

~ NESTO L::~ w cm o 2

tz

8 10,·2 ::E ,oo-ooo~,

--g

PORTINNESTO \~ O:>O~Oo()~.;'g~8. 10_.!..2 E

:;2

N N w ~1 <t 00000 LARGHEZZA (m) o 1 2 r -l r

/'~

'.~J~

v.~/h.f

.

"\'\\-~~

1~

<l.1Y

-'t;:r-""

,"

~

')' .p' r,,J."J

~/

- --,(,)j.'u

1

,~1I

~

,-y)

~

I. '

~~:t,~1f

~~M0

~-. 1/ .!)ì

I"~...

~1\iij--.r:~~

o l I I)<:r: ~)' ._"" .... \.JOo a I l ,\. ,ì\-' NO i NESTO~' N P A R E I L _o. cm

~"2'

~:

: \ -!: : : : :. PORTINNESTO

r;;c~//11O

" ... ~,,~'/ portmnesto PESCO

9

9

~S''n

."\'h ,(V "~'1/. . ~/l.'r"'Jr. I,J ~l.r Jf.:.'1: 'O\lr ' -,\'1 {Ir ; . 'l~

\t!y(

'I{

J-4~

)1

((~·f

-~

~...j'

_

{.{{ff~..\

<..

...

:\ -~~ N _' \ \~~d\.",

\'-r.,,;.:' J~~

-:(.:

/ 'I 'l' .,' \-. \\, a

#:1;~

\~/I1

~;~

( • .).\~l ,",1 .~J:," tJ-' ,(:".y,,;,

.

J

\,,\~., , ' " ,/, ARRUBIA

c

,

~\

.;::::\.

I.:;;:;::,

_

idoW1'-o~o8 10-'.2 ~;O~;0~"~ '.2 ~000~OO IOO()OOOOd ~O,.~,o6~O o \ ~~~W 9-~ -\ ..

\~f,~~f/t

-~~~

--_

.~1ril.

~il,!Ik,

, )

tM~r:;;

-

~"V{1ft<-[2'

'"

;c.',.;:

II~ ,':--\

~\~x~

~1~,

~~~~~~

~J,~~V~~J::90-~p'"

'5

~~-::-"'~yL....\~ ... -...?- W~....--r

)i

ì::--!

. )'(

~'-~~

.

a TUONO

(

'~"" ~::::::

:\

O~./.'J_~~6~, (~O ~o _~2 "(000ncO 1')-'0000r) C'ònCc> 0--O

,

.

-·ìY,il

_~V"t1

,,\o!

i-~

-.:::"Irt:! I . _ },,~;. \;Y. .... \r. t...\)v I

I,-!.&

':!(,:\'(;/

t

rtiE

~fs~~,l:I(r,,">.

\}\I\jJ~

\,z,f~_

:',.

/·è't~1\s-l'(~~

).\~k(.~'A~~>'~Y-!

C-~

l. \kT ... --7 ~-"-., V t-"l .. , ... I-....V " .... 'i-'~)\ ,~~ '\ ..-:"': 'l<) '-"-,,-'-;-'-;~. '\~r'~<"

V'

fì~r)~

..

,,~:;~':'

,

I"

I ' '\.... J_ a i ~ TEXAS ... .

(

...

"

(2)

...

.

::::::ì __ .::::::::L o ';! 4 6 a 10 12 o 2 4 6 8 10 12 ~~Oo~~Oo~60J -f'o O o O oOo O o1?oOoOl-~~ ~~o~~~~~ o

.&"

-~f~4

-~

,~~~~~'l.~~~

\

ì.P.r,n-~.r~

17-M

~~

, .

~

a ' FILIPPO CEQ.~

C3____

{;:::;;:L_

o 2 4 6 8 la 12 o 2 4 6 8 10 12

~

-OOOOOq --~oòooo-r 0000(",(>, Cl 00. o 00, o o __ ~o/ O?'-?oc:,j>,J'oO ~ -Fig. 1 -Valori biometrici medi relativi allo sviluppo raggiunto dalle sei varietà nel complesso dei tre campi sperimentali durante il quadriennio 1980-1983 (Portinnesto pesco). Growth in six almond varieties Four-annual average (1980-83) between three different areas (Rootstock peach). ~ ~

(6)

3' E I -2 « N N UJ ~ l' O LARGHEZZA (m) O l 2 -I : ''''' ...

~)../

,

-ll'-:}I

r.;;'

-.' ( " I Vi .,1'

~,~~

ì

~I'(

~'13h

ç " ... ,

~-i\.:

:r-:-~l!\.Y' ~ -/~ J~

\,:;.:.

a "'l

,

,.W!-·

:l'\~\V,''''' ,,--\yf{ J I

r

~/:J/\

\

fJ

,~i5

_.~~~~X~t,,~ ('r'~tl ~<:,\:::-,,: l \'1' ,::-I /~\ i COSSU o NESTO ç.~" ~ {~;;:. ~ -UJ cm o l 4 l. 8 ~ PORTINNESTO ("v°o::~;~ o ~. E « N N w ~l « (l. LARGHEZZA (m) 9 l ~

l'~

.r-1J~

,~::fìh

",~~Jrp

~f)lfc~~

Ut~1r

~I~)~I\~~

~*1~~

>\}lt/?Pj~

'l(

~~(j~~~

...

-:})\~!,

.

..",Z\\~~

~

,/~:. ".".,.;../', __ \{ .::-c:o.:',"~'....,..::..~~ )\. :,r-:'

<F.r-,)'\l·-Z'4~·,-!"

I il a NONPAREIL--. . ~ ') \ :, ~ -NESTO • cm PORTINNESTO ~;~ portlnnesto MANDORLO AMARO <I ;l.{I,

'hv

~, l'

.

~/~r;r(

")' .. '\0 ;.ìV '

,./f'(:t{

k'r'l-~'~~'&<:'­

~I/,._~:G~~~;;~

t' l' ,\\\'r: ::l-\'V {If ; '{. .

\\I\A~

'vfJ~

~j

J.{?ç

'I/O

~'~~\.:-! 'I.,ii:' \-., /\\' a

M1

..

~

'jX.IL-')<)<~/"J))3

,,\\1/1, I)o~ '( t _:).~'11 .. 1

C,

(;,.-l\

'(::-i"..::::ì

,..;

, )' \'I\~O'-" " ,I, \ ARRUBIA . ).'1'

'\,~

.

,*h

~Yr.1/·

.

~

it/&

")'tl/~7Y; ~t;v~\1\ I

t\~\,1;t~~r1~/

~

(~

J

\rKI}~

~\~~~

I~~

~~~~~.:-"'J''''~~~~

~ ~

w~~

'---)1'

\~~"

)~

''''F-a TUONO .'

'"

< .. '" 8 10 1; ,'. ,/ 2 .. 6 8 '~ ~ 2 O

r-\'~~1

\ì.J,~,/ ,\(r~ . : \~..,f,qr(.

'~~f"lb.!\a:..,,~

1):'11. ",,' 'i"'~-f­ ì (\' l'I "h :...-:,1 .-. ~_? .... ,\~>I -lI" ....

"":

!)\~I-'l~";'" '-;'. 'r J.l' "- a !

ì--I

:

~~,

,,~/fì'

,

''':/~'t,'

.-).~~r I

':I\lJ~~

,~~~,

\. \. \ ~ ,\",7

7'.-\~l

k~'A

\'~~Iy~

~

-~~~i

1

",'

:;f~~s.~-I~~' \ ... ,,)',.... I !

):c.

A TEXAS

g

\

ci :2::" ·~.·oà~:1'2 IO 11 ,?OOOO'~OOOOJ ~:~~~5~ 'V

~~4'

''*~W'

lf-~f;:~

~

.

~~.

a FILIPPO CEO. (); .. f) B '0'2 ~', -~" ,, -",-r-.:'_'.Y {: . Fig. 2 -Valori biometrici medi relativi allo sviluppo raggiunto dalle sei varietà nel complesso dei tre campi sperimentali durante il quadriennio 1980-1983 (Portinnesto mandorlo amaro). Growth in six almond varieties Four-annual average (1980-1983) between three different areas (Rootstock bitter almond). ~ 01

(7)

146

var «Nonpareil» e «Arrubia» nel corso di tutti .gli anni di osservazione, parzialmente significative per le cultivar «Tuono», «Texas» e «Cossu», e sempre altamente

signifi-cative per la cultivar «Filippo Ceo» la quale su pesco in ambiente asciutto è risultata

piu sviluppata che su mandorlo amaro, sia in irriguo che in asciutto.

Tab. 1 - Livello di significatività delle differenze riscontrabili nelle tesi esaminate in due parametri

dell'attivi-tà vegetativa (altezza e circonferenza nesto) nel corso del 1980

Significative differences in growth belween thesis during 1980

Cultivar Cossu Arrubia Texas Nonpareil Tuono Filippo Ceo n.s. = non significativo Altezza n.s. n.s. n.s. • • = significativo per P 0,05 = significativo per P 0.01 Località Asciutto-irriguo

Circonf. nesto Altezza Circonf. nesto

Portinnesto

Altezza Circonf. nesto

n.s. n.s.

n.s.

n.s.

n.s.

È perciò possibile delineare una distinzione delle cultivar in tre livelli di vigoria: infatti, alla «Texas», «Arrubia» e «Tuono» molto vigorose, seguono «Nonpareil» e la «Filippo Ceo» di media vigoria, mentre la varietà locale «Cossu» ha mostrato il minor vigore vegetativo sia nel confronto tra i portinnesti che fra gli ambienti di coltura.

Le osservazioni condotte sulla fenologia della fioritura, che si è protratta mediamente

per un periodo di circa 15 giorni, hanno evidenziato per ciascuna delle sei varietà in esame l'assenza di differenze significative sia tra le tesi asciutte e irrigue che tra quelle relative ai due portinnesti.

Qualche differenza emerge, invece, confrontando le epoche di fioritura delle diverse varietà nei tre campi sperimentali. Infatti in ogni ambiente la «Texas» e la «Tuono» hanno mostrato un ciclo di fioritura (inizio, piena e fine) posticipato, rispettivamente di circa 1 O e 8 giorni rispetto a quelli delle altre quattro cultivar.

L'attività produttiva, come quella vegetativa,

è

risultata notevolmente influenzata

dalle differenti condizioni pedoclimatiche caratteristiche dei tre campi sperimenta-li. Infatti, mentre a Uta le cultivar in osservazione hanno sempre espresso le minori produzioni, a Sassari e Siniscola si è verificato un andamento che non coincide con quello descritto per lo sviluppo vegetativo. Piu precisamente, l'impianto di Sini-scola ha esplicato nel complesso i maggiori incrementi annuali dei livelli produttivi,

(8)

pre-147 dominare nettamente nelle stagioni successive e in maniera accentuata nell'ultimo anno di osservazione. Quasi tutte le cultivar si sono mostrate sensibili al differente ambiente, tranne la «Nonpareil" e 1'«Arrubia" che non hanno mostrato differenze di produzione significative nel confronto tra le località.

Ancora più marcate appaiono le differenze produttive in funzione del regime idrico. Considerando le produzioni medie fornite nel corso dell'ultimo quadriennio delle sei varietà a confronto nel complesso dei tre campi sperimentali (Tab. 1, 2), risulta pale-se la positiva influenza epale-sercitata dall'irrigazione sia sulle piante aventi come sogget-to il mandorlo amaro sia su quelle innestate su pesco. L'analisi statistica dei risultati produttivi mostra differenze non significative tra la tesi asciutta e irrigua per le cv. "Non-pareil", «Arrubia" e «Cossu", parzialmente significative per "Tuono», "Texas» e alta-mente significative per la «Filippo Ceo".

Tab. 2 - Produzioni medie (g sgusciato/pianta) fornite dalle sei cultivar In esame nel complesso dei tre campi

sperimentali durante il periodo 1980-1983

Yield in six almond varieties. Four annual average (1980-1983) between three different areas

Cultivar Mandorlo amaro

Asciutto - _ . _ -Cossu 218,95 Arrubia 250,12 Texas 698,98 Nonpareil 291,10 Tuono 474,12 F. Ceo 442,40 n.s. = non significativo • • = significativo per P 0,05 = significativo per P 0,01 Irriguo 365,89 347,17 980,35 336,12 618,24 748,08

Pesco franco livello di significatività delle differenze

Asciutto Irriguo Località Irriguo Portinn.

363,47 523,53 n.s. 294,03 471,12 n.s. n.s. n.s. 831,67 1430,13 n.s. 378,85 499,13 n.S. n.s. n.s. 496,18 907,68 620,36 1097,40

Relativamente all'influenza del portinnesto, a conferma della tendenza evidenziatasi

durante le osservazioni preliminari, netta e generalizzata è risultata la superiorità del

pesco rispetto al mandorlo amaro che ha fatto registrare un incremento delle produ-zioni medie sia in asciutto che in irriguo, in ogni anno di osservazione ed in ciascun campo. Le differenze di produzione tra le tesi pesco e mandorlo amaro sono state altamente significative per la cultivar "Cossu." parzialmente significative per la culti-var «Filippo Ceo" e "Tuono .. e non significative per tutte le altre culticulti-var.

Esaminando i risultati riportati in tabella 1 e figura 3 indicanti le produzioni medie (g per pianta) ottenute nel quadriennio 1980-83 nel complesso dei tre campi

sperimen-tali è stata rilevata una produzione di 821 g per pianta nell'insieme delle cultivar

(9)

1400~ 1200~ I 1000+ I I 800~ i I 600+ 4001-(1) C (1) Ci 200+ i ~

oL

Cl) C o N ~ D

°T

O ~ 200+ 400

I

600 800 1000 1200 1400 '::~:-: ASCIUTTO l,_" IrlRIGUO ~

O

r~)\) _!..t.-\ ______ / COSSU

G:)

.

~~;.

:::::

::-~ ,

...

_~,.~ ~

~Q

~8f'" ,~~ \.;;;;; \ / ~

...

\.'-~ ARRUBIA C~" z;~~;

/

~( C~~~ port Innesto MANDORLO AMARO

u

~~ ~\,-J I ... I / ~3::" ~-~-" \~

....

\,~/ ~~) (

...

: ~ ~, ( / ~~,;,:,y

\",---,

~-1 .. • .. ;--, ( ) !';-=-7~ T E X AS '::::::~

C----)

~~;::/ '---... \ I

GD

~-'" • ;:::: ~-j (;;;;... )

c-:-).

C

'-,

~-:.;.;'. ~

,

...

\ ) ~0~~- \~:;: ~/ .:::T.--;.-a_h

C)

O

c--':-::::::' portlnnesto PESCO ~~\-I ~~

r::::~C

\

...

) ) ~ NONPAREIL ( ;-'J:)'" \ ... \~:::,. "

'~;;0C~

c--,:-:::::o,

=

~;y>rJ ~~

0:?ìO

~/ ~~O ~~

TUONO

~~~ \::::;;

~...!-- I~~O'

G/

~_t...L.L...::l . ~O~

C)

~,~

C7

~O

~O

~ ,/ (~O ~ / FILIPPO CEO ,-::~r~-ì \2?~/

"

Q?

"---,,

'::::;i

\

.

.~ ..----.--_~ (::::::') \ ) ~ "---'

L)

I~ ~ ~ Fig. 3 . Produzioni medie fornite ilei quadriennio 1980·83 dalle sei varietà in osservazione nel complesso dei 3 campi sperimentali. Yield in six almond varieties. Four·annual average (1980·83) between different areas. ~ 00

(10)

149 fornita su mandorlo amaro in irriguo (565 g per pianta), del 66% a quella dei mandorli

allevati su pesco in asciutto (497 g per pianta) e del 108% a quella delle piante su

mandorlo amaro in asciutto (395 g per pianta).

A tale comportamento, di validità generale, fa relativa eccezione la cultivar «Nonpa-reil», la quale ha dato risultati migliori su pesco in asciutto piuttosto che su mandorlo amaro in irriguo.

Ragguardevoli sono state le differenze tra i livelli di produzione mediamente

raggiun-ti nel corso del quadriennio dalle diverse culraggiun-tivar. La piu produtraggiun-tiva è risultata la

culti-var americana «Texas» (985 g per pianta) seguita dalla «Filippo Ceo» (727 g per pian-ta), «Tuono» (624 g per pianpian-ta), «Nonpareil» (376 g per pianpian-ta), ccCossu» (367 g per pianta) e ccArrubia» (339 g per pianta).

La superiorità della ccTexas», evidente in tutte le tesi dei tre campi sperimentali, è

ri-sultata particolarmente accentuata nelle piante innestate su mandorlo amaro in asciutto.

CONCLUSIONI

In base ai risultati raggiunti è possibile osservare una notevole influenza dell'ambien-te di coltura e delle pratiche agronomiche sull'attività vegetativa e su quella produtti-va delle produtti-varietà di mandorlo a confronto. Così il maggiore sviluppo delle piante,

diver-sificato all'interno delle cultivar, si è riscontrato in area di Sassari, mentre le maggiori

produzioni sono state raggiunte nel campo di Siniscola. Nel campo di Uta sono stati sempre registrati i minori sviluppi e le minori produzioni.

Le piante che hanno usufruito dell'irrigazione sono risultate in ogni ambiente ed in tutte le tesi, nettamente piu sviluppate e piu produttive delle corrispettive in asciutto, nonostante i bassi volumi idrici forniti. Un ulteriore incremento di questi potrebbe con-tribuire all'aumento dei livelli produttivi finora raggiunti.

Le differenze di produzione determinate dall'impiego della tecnica irrigua sono state proporzionalmente maggiori nelle piante innestate su pesco franco, portinnesto che ha anche determinato una maggiore vigoria vegetativa delle piante rispetto al man-dorlo amaro.

Per ciò che concerne, infine, il comportamento delle singole varietà è emersa una

palese differenziazione sia nell'attività vegetativa che in quella produttiva. Le cultivar ccTexas», ccArrubia» e c,Tuono» hanno fatto registrare i maggiori sviluppi in entrambe le combinazioni di innesto e con entrambi i regimi idrici. Ma. nel complesso delle tesi, le maggiori produzioni medie sono state fornite dalla cultivar americana «Texas» seguita dalle pugliesi "Filippo Ceo» e "Tuono». Produzioni inferiori si sono avute dalla ccNonpareil» e dalla «Cossu», a proposito delle quali occorre però consi

(11)

150

derare il ritardo dell'entrata in produzione e gli elevati incrementi produttivi espressi negli ultimi anni, ciò suggerisce un'ulteriore verifica dei risultati per esprimere

valuta-zioni piu precise a loro carico. La varietà meno produttiva in assoluto

è

risultata la

locale «Arrubia», nonostante abbia mostrato generalmente una notevole vigoria ve-getativa.

BIBLIOGRAFIA

1) AGABBIO M. (1978) . Indagine conoscitiva sulla mandorlicoltura sarda ... Studi Sassaresi», sez. III, Fasc. Agr. Univo Sassari, volo XXVI.

2) AGABBIO M., FRAU A.M. (1979) . Indagine sul patrimonio genetico del mandorlo in Sardegna: selezione di cloni idonei per una mandorlicoltura piu competitiva. Atti del Convegno Nazionale .. II miglioramento della coltu· ra del Mandorlo e del Nocciolo· Aspetti genetici e tecnici», Messina e Siracusa.

3) AGABBIO M., FRAU A.M. (1983) - Osservazioni quinquennali su 92 selezioni di mandorlo individuate nell'ambi· to del patrimonio varietale sardo ... Informatore agrario», XXX (44).

4) DAMIGELLA P., ALBERGHINA O. (1979) - Risultati preliminari di una prova di confronto tra 26 cultivar e cloni di mandorlo. Atti del Convegno Nazionale su: .. II miglioramento della coltura del Mandorlo e del Nocciolo· Aspetti genetici e tecnici», Siracusa 1, XII.

5) FAO (1977) • Production yearbook; 31.

6) FRAU A.M., AGABBIO M. (1979) . Confronto tra cultivar di mandorlo in diverse condizioni colturali. Risultati del primo triennio. Convegno su «II miglioramento della coltura del Mandorlo e del Nocciolo· Aspetti genetici e tecnici», Messina e Siracusa, 29-11/1, XII.

7) GALL H. (1977) - Prove di confronto di 12 cultivar di mandorlo innestate su Franco, Pesco e ibrido Pesco x

Mandorlo ... Atti della 38 Riunione del G.R.E.M.P.A.», 261-272.

8) MONASTRA F., PENNONE F. (1980) - Confronto tra due portinnesti del mandorlo, «Atti VI Convegno pomologi-co e Inpomologi-contro fruttipomologi-colo» - frutta secca -, Caserta 24 ottobre.

9) MONASTRA F. et ALÙ (1982) - Monografia di cultivar dì mandorlo. Ministero Agricoltura e Foreste, Roma. 10) MONASTRA F. (1983) - Stato attuale della coltura del mandorlo in Italia. Frutticoltura, V, 15.

11) MONASTRA F., CRISAFULLI A., MARCHESE F., ONDRADU G., PAVIA R., RIVALTA L. (1983) - Valutazione agronomica e pomologica di 70 cultìvar di mandorlo. Frutticoltura, V, 23.

Riferimenti

Documenti correlati

7 un fatto che viene anche ribadito in alcuni siti pro-palestinesi dopo l‘accaduto,25 e certamente in modo più autorevole ancora dall’Autorità Nazionale Palestinese stessa che parla

Anche in Italia la storiografia si tinge di verde nel solco tracciato in Francia da Emmanuel Le Roy Ladurie e in Inghilterra, in tempi più vicini, da studiosi come Kyle Harper e

Il progetto si propone di agire su due aspetti della filiera: quello della valorizzazione della mandorlicoltura sarda e quello del prodotto finito dolce attraverso l’ottenimento di

Further, as in the study published by Whittaker and Zimmermann, the first full casebook published following this methodology focuses on black letter law – rules, concepts, and

Differenze qualitative tra diverse tipologie di Dolcetto d'Ovada in base a diverse tecniche di vinificazione.. Confronto fra diverse tecniche di vinvificazione per la produzione del

Confronto tra Cultivar propagate per cime radicate adatte agli ambienti meridionali e la Cultivar provenienti da zone di moltiplicazione

Relazione finale sui risultati della ricerca (variabilità genetica del germoplasma pugliese). Natura dell'innovazione Innovazione di processo / prodotto Caratteristiche

Confronto dello sviluppo vegetativo e della produttività tra piante di Tonda Gentile delle Langhe ottenute da ceppaia e