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Academic year: 2021

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(1)

IL PERCORSO CLINICO ASSISTENZIALE

DELLA PERSONA PORTATRICE DI STOMIA

Università degli Studi di Roma I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Azienda Ospedaliera S. Camillo-Forlanini

Sede S. Camillo-Forlanini Roma

Relatrice: Prof. ssa Paola Cocchia Laureando: Daniele Filipponi

(2)

Individuare i problemi e le priorità

assistenziali relative alla persona

portatrice di stomia;

fornire una panoramica sull’intero

percorso assistenziale

(dall’informazione pre-operatoria al

follow-up post-operatorio).

(3)

Gli aspetti fondamentali dell’assistenza

infermieristica al paziente portatore di

stomia sono:

l’informazione pre-operatoria;

l’educazione post-operatoria;

gestione delle complicanze;

(4)

La parola “stomia” deriva dal Greco e significa “bocca”, “apertura”.

(5)

Generalmente si distinguono due

tipologie di stomie: quelle basse e quelle alte, classificate in base all’organo

(6)

ILEO  ILEOSTOMIA

COLON  COLOSTOMIA

VIE URINARIE  UROSTOMIA

09/12/10 6

COLOSTOMIA ILEOSTOMIA

(7)

ESOFAGO  ESOFAGOSTOMIA STOMACO  GASTROSTOMIA DIGIUNO  DIGIUNOSTOMIA 09/12/10 7 ESOFAGOSTOMIA DIGIUNOSTOMIA GASTROSTOMIA

(8)

una barriera per la cute;

una flangia;

una sacca di raccolta.

Possono essere:

monouso (di solito ad un pezzo);

riutilizzabili (a uno o a due

pezzi)

MONOUSO 1 PEZZO

MONOUSO 1 E 2 PEZZI RIUTILIZZABILE

(9)

Attraverso una comunicazione efficace l’infermiere deve:

infondere coraggio, fornendo

elementi di speranza;

esprimere empatia, vitalità e

disponibilità;

coinvolgere la “risorsa’’ famiglia

(10)

valutare gli obiettivi immediati e a lungo termine;

elaborare un piano di assistenza adeguato, completo e

personalizzato.

L’informazione pre-operatoria è fondamentale per questo tipo di pazienti, soprattutto per quanto

riguarda ciò che accadrà dopo l’intervento.

Approccio empatico da parte dell’infermiere = facilitazione del processo di accettazione e riabilitazione

(11)

far accettare al paziente e ai suoi familiari la nuova

immagine corporea;

insegnare al paziente a gestire il nuovo organo e avviarlo

a pratiche riabilitative (irrigazioni, diete, biofeedback, training pelvico);

sostenerlo con consulenze psicologiche e burocratiche; aiutarlo nella scelta e reperibilità dei giusti presidi;

favorire l’apprendimento delle nuove modalità di

(12)

monitoraggio e prosecuzione del percorso riabilitativo; gestione delle eventuali complicanze stomali;

verifica dell’idoneità e tollerabilità dei presidi scelti e

promozione dell’uso oculato e corretto degli stessi;

counselling per i bisogni e i problemi che si possono

presentare in un secondo tempo (socialità, sessualità, adattamento fisico e psicologico);

orientamento e creazione di un ponte con le figure

(13)

Le peculiarietà dell’assistenza al

paziente stomizzato hanno dato vita ad una figura specifica, di elevata

professionalità, capacità tecnica e attitudinale, in grado di gestire il

processo assistenziale nelle molteplici fasi psico-fisiche attraversate da

questo tipo di pazienti:

(14)

Si dovrebbe potenziare l’idea di un

ambulatorio a gestione infermieristica, che preveda una presa in carico della persona

stomizzata in tutto il suo percorso assistenziale, a garanzia di un corretto

supporto gestionale, informativo ed educativo.

(15)
(16)

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