UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SASSARI
GIORNATE DI INCONTRO-COLLABORAZIONE
TRA LE UNIVERSITA' DI PAVIA E SASSARI
FACOLTA’ DI FARMACIA E SCIENZE MM.FF.NN.
Esperienze Didattiche e Scientifiche delle Facoltà
Sotto gli auspici della
Convenzione-Quadro di Cooperazione Generale e Diretta
Pavia-Sassari
Pavia, 14
-
15 ottobre 2002
Aula Magna
15
INTERAZIONE DEL Ni(lI)
CON LA SEQUENZA C-TERMINALE DELLA PROTEINA CAP 43
Maria Antonietta Zoroddua, Laura Schinoccaa, Massimiliano Peanaa, Teresa Kowalik-Jankowskab, Henryk Kozlowskib, Konstantin Salnikowc, Max Costac
a
Dipartimento di Chimica & Facoltà di Farmacia, Università di Sassari, It; bFacoltà di Chimica, Università di
Wroclaw, Po; cDipartimento di Medicina Ambientale, New York University, USA
Il nichel è un metallo essenziale in tracce per molti batteri e piante1e può giocare un ruolo nel metabolismo di organismi superiori. In questi organismi è coinvolto in enzimi che catalizzano
reazioni sia non-redox (ureasi, gliossalasi I), che redox (idrogenasi, carbonio-monossido
deidrogenasi, superossido dismutasi), e proteine coinvolte nel trasporto, accumulo e regolazione delle concentrazioni del metallo. Come per la maggior parte dei metalli di transizione,
l'assorbimento, il trasporto e l'accumulo, la concentrazione intracellulare e biosintesi dei
Ni-metallo enzimi è fortemente regolata da proteine che legano specificatamente il nichel2.
Ciononostante, in certe condizioni, il nichel è un potente agente cancerogeno come
riportato dall'International Agency for Research on Cancer ( IARC )3. In particolare, un gene
viene indotto specificatamente da composti del nichel. Questo gene, chiamato Cap 43, viene
indotto in cellule polmonari A549, dopo esposizione per 4-6 ore sia a sali insolubili quali Ni3S2, che solubili quali NiCl24. Il gene Cap 43 codifica un m-RNA di 3.0-kb e si traduce in una proteina
di Peso Molecolare = 43000. L'induzione del gene è accompagnata da un aumento dei livelli
dello ione Ca2+ intracellulare, da cui il nome della proteina: Calcium protein43. Molti altri
metalli pesanti quali cadmio, mercurio, piombo e zinco sono anch'essi capaci di indurre
produzione di proteine quali metallotioneine e altre5. E' stato riportato che la funzione di queste proteine sia di detossificazione e protezione nei confronti dello stress ossidativo indotto dai metalli. La maggior parte di esse contengono domini siti di legame per ioni metallici. L'esame della sequenza amminoacidica della proteina Cap 43 rivela tuttavia che essa non contiene motivi
ricchi in cisteine o istidine, particolarmente attrattivi per ioni metallici. Tuttavia, essa contiene
nella porzione C-terminale, dalla treonina-341 alla glicina-370, una sequenza mono-istidinica di dieci amminoacidi che si ripete consecutivamente per tre volte: TRSRSH346
TSEG.(Thr-Arg-Ser-Arg-Ser-His-Thr-Ser-Glu-Gly). Tali sequenze possono giocare un ruolo critico nel metabolismo
dei metalli essendo capaci di legarli ai siti istidinici in modo cooperativo6.
Lo ione Ni(II) è capace di legare le istidine nella sequenza a 20-amminoacidi
(TRSRSHTSEG-TRSRSHTSEG) formando le specie NiH-3L e Ni2H-6L nella reazione l:1, 1:2 (L:Ni(II)), rispettivamente; con la sequenza a 30-amminoacidi (TRSRSHTSEG-
TRSRSHTSEG-TRSRSHTSEG) sono state evidenziate le seguenti specie in soluzione: NiH-3L, Ni2H-6L , Ni3H-1L
e Ni3H-6L per la reazione l:l, l:2, 1:3 (L:Ni(II)), rispettivamente.
1
R.P. Hausinger, Biochemistry of Nickel, vol 12, New York : Plenum Press, 1993
2
T. Eitinger, M.A. Mondrand-Berthelot, Arch. Microb. 173 (2000)
3
IARC, Lyon, France Monographs on the evaluation of carcinogenic risks
to humans. Chromium, Nickel and Welding, Vol. 49 (1990)
4
K. Salnikow, S. Cosentino, C. Klein, M. Costa ; Mol. Cell. Biol. 14 (1994) 851
5
M. Karin, H.R. Herschman, Science 204 (1979) 176-177
6
M.A. Zoroddu, T. Kowalik-Jankowska, H. Kozlowski, K. Sa1nikow, M. Costa,
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SASSARI
I GIORNATA DI INCONTRO-CONFRONTO
TRA LE UNIVERSITA’ DI PAVIA E SASSARI
FACOLTA’ DI FARMACIA E SCIENZE M.M.F.F.N.N.
Esperienze Didattiche e Scientifiche delle Facoltà
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INTERAZIONE DEL Ni(II) E DEL Cu(II) CON LA SEQUENZA C-TERMINALE DELLA PROTEINA CAP43
Maria Antonietta Zoroddu,a Laura Schinocca,a Massimiliano Peana,a Teresa Kowalik-Jankowska,b
Henryk Kozlowski,b Kostantin Salnikow,c Max Costac
aDipartimento di Chimica e Facoltà di Farmacia, Università di Sassari, It;
bFacoltà di Chimica, Università di Wroclaw, Po;
cDipartimento di Medicina Ambientale, New York University, USA
Riferimenti
1. R.P. Hausinger, in: Biochemistry of Nickel, Vol. 12, New York, Plenum Press (1993) 2. Eitinger T, Mandrand-Berthelot MA., Arch Microbiol. 2000 Jan;173(1):1-9
3. IARC, Lyon, France, Monographs on the evaluation of carcinogenic risks to humans. Vol. 49 (1990) 4. K. Salnikow, S. Cosentino, C. Klein, M. Costa, Mol Cell Biol, 14 (1994) 851-858.
5. Karin M, Herschman HR., Science. 1979 Apr 13;204(4389):176-7.
6. M.A. Zoroddu, T. Kowalik-Jankowska, H. Kozlowski, K. Salnikow and M. Costa, J. Inorg. Biochem. 85 (2001) 47-54