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14. Lettere a Euclide

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Academic year: 2021

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I membri della Redazione

scrivono una lettera per i

Dieci anni

di

Euclide

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Prefazione di Antonio Salmeri Prefazione di Antonio Salmeri Prefazione di Antonio Salmeri

In occasione dei 10 anni dalla messa in rete del primo nume-ro di Euclide.Giornale di matematica per i giovaniEuclide.Giornale di matematica per i giovaniEuclide.Giornale di matematica per i giovani, ho volu-to raccogliere le impressioni e i giudizi che i vari collaboravolu-to- collaborato-ri hanno di questo giornale.

Non mi serviva raccogliere in questo Ebook i vari giudizi perchè questi li ho raccolti nel mio cuore in tutti questi anni, ma ero desideroso tramandare ai posteri questi affettuosi pensieri che man mano mi sono giunti, ma solamente a me o sulle effimere email che inesorabilmente vanno perse e non costituiscono più, come un tempo, gli archivi della corrispon-denza sui quali sono stati tramandati episodi storici della nostra scienza, oggi va tutto perso, ma io, come ogni buon padre non desidero che quanto fatto, anche se molto meno di quanto avessi voluto, svanisca nell’oblio.

Ho quindi colto l’occasione del mio prossimo compleanno per chiedere a chi ha condiviso questi anni della mia vita un ri-cordo più che un giudizio di questi 10 anni di Euclide e la-scio allora il compito di continuare e migliorare quanto fatto sinora.

Momentaneamente il file contenente le 23 lettere sarà messo in rete il 29 aprile come cap. 14 nel N. 58 del nostro www.euclide-scuola.org

Sono in arrivo altre lettere, quando arriveranno queste lette-re diventeranno un Ebook con la collocazione finale.

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Aiello Loriana Aiello Loriana Aiello Loriana

La rivista” EUCLIDE” creata e diretta da Antonio Salmeri compie quest’anno 10 anni.

Il suo successo è dovuto non solo alla promozione della cul-tura e dell’‘informazione matematica al di fuori della ristret-ta cerchia degli addetti ai lavori ma soprattutto alla pubbli-cazione di articoli e lavori di studenti, di ogni ordine e gra-do, che in questi anni hanno raccontato le loro concrete esperienze didattiche, contribuendo ad una raccolta di buo-ne pratiche trasferibili in altri contesti. La rivista si è poi ampliata con

“EUCLIDE il giornale dei giovani” in cui la voce degli studenti ha avuto una maggiore eco estendendosi in ogni campo del sapere;

“EUCLIDE giornale di matematica del passato” in cui si fa riferimento alla dimensione storica e metodologica della matematica.

La rivista, in questi anni ha raccontato, ha incuriosito, ha fatto riflettere e si è arricchita di contenuti interessanti ed originali mettendo in primo piano sempre la creatività e l’en-tusiasmo dei nostri giovani che non si sono risparmiati nean-che durante la pandemia.

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Ballocco Liuba Ballocco Liuba Ballocco Liuba

Euclide è un progetto meraviglioso: un’esperienza di condivisione unica che mette generosamente a disposizione materiale prezioso e permette di conoscere persone eccezionali.

Tra queste spicca il papà di questa bellissima “creatura”: Antonio Salmeri, persona, tra l’altro, squisita e di rare capacità gestionali e di sintesi.

Ringrazio infinitamente Antonio Salmeri per avermi offerto la possibilità di vivere questa fantastica avventura entrando a far parte della famiglia di Euclide. Grazie!

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Biagini Anita Biagini Anita Biagini Anita Santucci Paola Santucci Paola Santucci Paola

Nel 2015 organizzammo una mostra laboratorio didattico dal titolo “Archimede: un museo itinerante” presso il Liceo B. Russell dove, a quei tempi, insegnavamo entrambe.

L’esperienza si è rivelata entusiasmante poiché ha coinvolto moltissimi studenti nel progetto; gli alunni erano le guide del museo, illustravano alcuni strumenti ideati da Archimede e realizzati da ragazzi di varie scuole superiori. Gli studenti erano entusiasti nello spiegare come erano stati realizzati gli exhibit, di cui a volte erano autori in prima persona. La visi-ta apervisi-ta al quartiere, ma soprattutto a studenti di scuole di ogni ordine e grado si è rivelata un successo, ma come era stata pubblicizzata?

Anche utilizzando una comunicazione tramite email alla li-sta Mathnews…e ora arrivi tu Antonio. Con la tua abituale curiosità per iniziative scientifiche che coinvolgono studenti, ti sei subito interessato, ci hai contattato, ricordo ancora quando con stupore abbiamo letto che in realtà eri talmente vicino alla scuola da intravederla dalle tue finestre…insom-ma è iniziato tutto cosi.

Naturalmente ci hai fatto subito conoscere meglio la rivista Euclide. Giornale di Matematica per i

Euclide. Giornale di Matematica per i

Euclide. Giornale di Matematica per i giovanigiovanigiovani, che una di noi aveva già utilmente consultato per alcuni riferimenti sto-rici per la sua tesi di dottorato, e da quel giorno abbiamo ini-ziato una stimolante collaborazione, abbiamo scritto e fatto

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scrivere i nostri studenti dei vari progetti che via via anda-vamo realizzando. Per questo te ne siamo grate e ti facciamo tanti auguri per il tuo compleanno e per tutte le belle inizia-tive che continui a gestire sulla rivista con il tuo spirito in-domabile e combattivo.

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Bianchini Silvana Bianchini Silvana Bianchini Silvana

Il 18 aprile ricorre il decimo compleanno di Euclide, un giorno che non posso non ricordare perché questo Giornale ha donato tanto al mio cuore e alla mia mente.

Durante la mia attività di Insegnante ho sempre voluto molto bene ai miei alunni, ho insegnato con tanta passione e ho lottato per far loro apprezzare la matematica che ho sempre amato con tutta me stessa.

Mio padre, un imprenditore, voleva che diventassi ingegnere per aiutarlo nella sua attività, mentre il mio professore di matematica mi diceva: Silvana dovrai scrivere un libro di matematica; di fatto ho scritto, insieme ad una mia collega, un libro di matematica che non ha avuto il successo che meritava: forse la nostra concezione della matematica non era adeguata a quei tempi e non è stata allora ben accolta. Eppure rileggendo oggi questo libro, lo vedo ancora positivo: grande importanza veniva attribuita all’aspetto culturale e allo sviluppo storico delle idee fondamentali della matematica con l’intento di favorire l’acquisizione del metodo matematico formativo delle capacità logiche e intuitive.

La scoperta dell’esistenza del giornale Euclide è stata casuale, ma felice in quanto ha dato inizio ad un percorso della mia esistenza che mi ha arricchito su molteplici aspetti.

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Non insegnando più da diversi anni è stato salutare entrare nella grande e numerosa famiglia di Euclide, in cui vige la collaborazione, il rispetto reciproco e la valorizzazione di quei principi fondamentali tipici di persone di cultura e di buon senso.

Ho avuto la possibilità di stare di nuovo a contatto con i temi della scuola, conoscere ragazzi di nuove generazioni, i loro problemi, le loro ansie, i loro desideri, le loro idee e mi sono trovata in perfetta sintonia con questo giornale rivolto ai giovani.

Purtroppo per più motivi non sono stata in grado di dedicare molto tempo a questo giornale e in definitiva ho ricevuto più di quanto avessi dato.

Adesso vorrei che i ragazzi si appassionassero sempre di più alla matematica che è basilare nella nuova società e vorrei scrivere per loro cose interessanti per far conoscere la bellezza della matematica, il suo animo, il suo volto umano che non è in contrasto con il suo rigore, fondamentale per la sua validità.

Non è facile: metto tutto l’impegno per riuscire. Questa è la mia promessa, il mio obiettivo. Intanto tante grazie.

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Chiummariello Assunta Chiummariello Assunta Chiummariello Assunta

Al Direttore della Rivista Euclide Antonio Salmeri

“L’aula rappresentava la società e a scuola si sperimentava “L’aula rappresentava la società e a scuola si sperimentava “L’aula rappresentava la società e a scuola si sperimentava la base del vivere civile... senza mai dimenticare che il la base del vivere civile... senza mai dimenticare che il la base del vivere civile... senza mai dimenticare che il com-pito della scuola è trasformare... in un popolo di cittadini pito della scuola è trasformare... in un popolo di cittadini pito della scuola è trasformare... in un popolo di cittadini pensanti” Mario Lodi

pensanti” Mario Lodi pensanti” Mario Lodi

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Ricordo ancora come fosse oggi, era aprile del 2014 e mi tro-vavo in copisteria a stampare i materiali per la mostra su Ar-chimede che stavamo allestendo a scuola, con un gruppo di ragazzi fantastici “I miei ragazzi di Archimede”, fu lì che casualmente sulla mia strada ho avuto l’onore e la fortuna di incontrarLa.

La rivista Euclide invece già la conoscevo per le mie ricerche bibliografiche di storia della matematica, per la ricchezza, l’attendibilità e la preziosità delle informazioni.

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Ricordo ancora come fosse oggi , era aprile del 2014 e mi trovavo in copisteria a stampare i materiali per la mostra su Archimede che stavamo allestendo a scuola, con un grup-po di ragazzi fantastici «I miei ragazzi di Archimede», fu li che casualmente, sulla mia strada ho avuto l’onore e la for-tuna di incontrarLa

La Rivsta Euclide invece già la conoscevo e la consul-tavo per le mie ricerche bibliografiche di storia della mate-matica, per la ricchezza, l’attendibilità e la preziosità delle informazioni.

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Quanti ricordi riaffiorano riempiendo il cuore di emo-zioni, soprattutto in questo momento commuovono ma dan-no anche la forza per andare avanti.

Gli incontri in sala professori e parlare di matematica e di didattica, dell’importanza della scrittura a mano e della necessità di sapere usare in modo costruttivo e produttivo le nuove tecnologie.

Con Euclide lì sempre pronto ad accogliere me insegnan-te e i miei studenti in una dimensione unica dove ognuno ha la possibilità di esprimersi e dove la condivisione diventa mezzo diffusione del sapere e collante di scambi umani.

Euclide un luogo dove i ragazzi hanno la possibilità di esprimersi, coltivare la propria creatività e sentirsi orgogliosi del lavoro svolto, protagonisti attivi. Euclide un ambiente di supporto alla didattica unico e irripetibile, che merita di esse-re coltivato con cura e custodito preziosamente.

E’ talmente grande e carico di potenzialità educative che fa sentire la responsabilità nell’agire e nel proporre temi.

Solo una persona preparata, di grande esperienza e uno essore umano indiscutibile, oltre che una disponibilità e sen-sibilità verso i giovani, poteva creare questa realtà e donare a noi insegnanti e ai nostri studenti un’opportunità di cresci-ta unica.

Grazie non sarà mai abbastanza

Con tanta stima, profonda gratitudine e sincero affetto Assunta

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4/27/2021 Euclide

Euclide Euclide Archivio Documenti Ebook Storia Didattica Libreria

Euclide

Euclide. Giornale di matematica per i giovani (EGMG)

Archivio EGMG

N. 57 (31 dicembre 2020) N. 58 (30 aprile 2021)

EGMG Notizie Regionali (EGMG.NR)

Euclide. Giornale dei giovani (EGG)

Archivio EGG

N. 11 (31 Dicembre 2020) N. 12 (30 giugno 2021)

Euclide. Giornale dei giovani - Disde matematiche (EGG.DM)

EGG Notizie regionali (EGG.NR) Euclide. Giornale di matematica del passato (EGMP)

Euclide

Materiali

Pagina Facebook di Euclide Documenti Euclide

Ebook

Storia della matematica Didattica

Euclide va in libreria

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4/27/2021 Euclide Avvisi 2021.1A 2021.1B 2021.1C 2021.1D

2021.GLM Premio Giuseppe Lo Manto - Bando Modalità stesura elaborati per Euclide. Giornale di matematica per i Giovani

Archimede

Euclide ISSN 2282-1287 · Direttore responsabile Antonio Salmeri Copyright © 2011-21 Euclide info@euclide-scuola.org

Responsabile tecnico Giovanni Salmeri

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Mary Ellen D’Innocenzo Mary Ellen D’Innocenzo Mary Ellen D’Innocenzo

la teoria della relatività rende evidenza di come il ritmo di un orologio in moto dipenda dalla velocità, e sotto un altro aspetto con la meccanica quantistica il concetto di moto non ha valore simultaneo con la velocità.

Tutto questo è misterioso, possiamo solo accettare che il corso della nostra esistenza si svolge in uno spazio non euclideo e probabilistico, ma è proprio Euclide che ha portato alla proba-bilità di una coincidenza spazio-temporale delle nostre vite, tramite la connessione di una persona preziosa nella mia esi-stenza.

Quindi non starò qui a scrivere del tuo numero di anni o gli eventi che sono accaduti, di gioia e dolore, di impegno e dedi-zione, che ho percorso intensamente leggendo la tua biografia, ma scriverò di quella armonia che proviene dal proposito di scoprire e far conoscere la scienza alla collettività, e in parti-colare ai giovani.

Ciò è dimostrazione di saggezza e amore per gli altri, ispirato e guidato dalla bellezza della matematica, tutto questo non finirà finché ci sarà quello che hai costruito, Euclide, il pas-saggio della conoscenza come bene in sé.

La peculiarità di ciò che hai costruito è una associazione di uomini, dove ognuno con il poco o molto che sa, confrontan-dosi compie un miracolo, la creazione di una unica forza,

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per-ché la ricerca della verità è un accordo comune tra degli uomi-ni.

Nella storia degli uomini sono stati compiuti molti passi verso la conoscenza, a livello subnucleare e a distanze siderali, ma siamo qui in una ricerca continua del senso di questa via che percorriamo.

Nello spazio-tempo tutta la nostra esistenza è un unico bloc-co, senza distinzione tra passato, presente e futuro, in una unica immagine quadridimensionale, dove massa ed energia sono equivalenti, dove la materia, come la conosciamo, è una condizione molto particolare dell’universo. Questa illusione del “qui” e “adesso” non ha senso, e non importa se ci cono-sciamo da quello che, tramite gli anni terrestri, corrisponde a 1,1% della tua vita e allo 2,3% della mia vita, non importa se non ci siamo mai incontrati a distanza di qualche metro, in te ho trovato un amico, un uomo di scienza, un esploratore del Caos e del Cosmo come me, la destinazione del nostro viaggio è ancora lontana.

Per questo la mia lettera non è di auguri, ma di “grazie” per questo percorso, che è stato fino ad oggi, la tua vita.

Grazie per essere in cammino. Grazie per essere in cammino.Grazie per essere in cammino.

La costruzione di Euclide è l'aver costruito un tempio ellenico che continuerà nel tempo, un luogo di collegamento tra il divi-no e l'umadivi-no, dove portare le proprie statue di terracotta, ma anche dove banchettare insieme.

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"terza cultura", il collegamento tra il mondo scientifico e il mondo.

Grazie e anche un grazie a tutte quelle persone che sono state così importanti per Euclide e per la tua vita che hanno termi-nato la loro esistenza.

Auguri. Insieme porteremo avanti questo tempio.

Le persone che fanno parte di Euclide sono state scelte da te con attenzione, proprio perché tra tutte le persone avevano delle caratteristiche di purezza e di lealtà e di grandi capa-cità. Grazie a tutti voi.

Aver incontrato Euclide per me è stato talmente importante, io che sono in un altro mondo che non riguarda la didattica, ma nel mio mondo, con a volte molti momenti di sconforto, terribili momenti, nonostante sia un luogo speciale e tanto im-portante per me, ho cercato di portare avanti il senso della scienza, a mio modo, il lavorare insieme per costruire, il senso di comunità, cosa che era già presente, non solo il profitto. Sono anche parte dell'associazione alpini, perché loro hanno obiettivi, dal punti di vista storico e sociale, del bene per gli altri, del sacrificio, dell'amore.

E aver incontrato Euclide è stato ancora più importante, mi ha fatto vedere che questo è possibile, che esiste, che si può es-sere creature in questa società che portano avanti il bene, la divulgazione.

Grazie Euclide, che i tuoi anni siano pari ai chicchi di grano su una scacchiera che raddoppiano in ogni casella successiva.

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La stazione di ZimàLa stazione di ZimàLa stazione di Zimà

Evgenij Aleksandrovič Evtušenko (poeta russo, 1933)

Partii…

Mi sentivo triste e puro, triste certamente, perché

avevo imparato qualcosa nella vita, ma che cosa,

non me ne sapevo ancora render conto. Bevvi la vodka coi vicini, in loro onore. Per l’ultima volta attraversai la mia Zimà.

Continuavo a camminare, triste e libero, e avendo superato l’ultimo quartiere,

salii su un monticello assolato e a lungo là rimasi.

Dall’alto vedevo l’edificio della stazione, i magazzini, i fienili e le case.

Mi parlò allora la stazione di Zimà. Ecco che mi disse la stazione di Zimà:

“Vivo modestamente, schiaccio noci, in silenzio emetto fumo dalle mie locomotive,

ma anch’io rifletto molto sull’epoca nostra, l’amo, e non vado contro la mia coscienza.

Tu non sei il solo al mondo

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Non t’affliggere, figliolo, se non hai risposto alla domanda che ti è stata fatta.

Abbi pazienza, osserva, ascolta. Cerca, cerca. Percorri tutta la terra.

Sì, la verità è buona, ma la felicità è migliore, eppure non c’è felicità senza verità.

Cammina per il mondo a testa alta, con il cuore e gli occhi in avanti,

e sul viso

l’umida sferza delle nostre conifere e sulle ciglia

lacrime e tempesta.

Ama gli uomini, e saprai capirli. Ricordati.

Io ti seguo.

Quando sarà difficile, tornerai da me… Va!”

E io andai. E sono in cammino.

Mio caro Antonio Salmeri. Mio caro Antonio Salmeri. Mio caro Antonio Salmeri.

Grazie per essere in cammino. Grazie per essere in cammino.Grazie per essere in cammino.

Con gratitudine, Con gratitudine, Con gratitudine,

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di Marco Stefania di Marco Stefania di Marco Stefania

Non sono una grande scrittrice di prosa; se mi avessero chie-sto di esprimere un giudizio con il linguaggio che più mi ap-partiene non avrei avuto dubbi a scrivere

Tante sono le rubriche e tanti gli spunti matematici reperibili in rete, ma Euclide è “di piùdi piùdi più”.

Mi sono avvicinata da sola alla scoperta di questo giornale cliccando qua e là alla ricerca sempre di letture, approfondi-menti, materiali nuovi da proporre prima di tutto a me e poi ai miei studenti. Ho ammirato per tanto tempo la bravura e l’entusiasmo di tutti i miei (adesso) “amici”, oltre che colle-ghi, così attivi, partecipi, pronti a condividere esperienze e materiali. La cosa più bella che Euclide mi ha regalato è la voglia di continuare a studiare per me stessa, di continuare a scoprirmi, ogni giorno, come “eterna allieva” che, con una classe di “compagni virtuali” si confronta, si appassio-na…non si annoia, vive!!! Sì, proprio così, vive, perché chi, come me, non ha “scelto” di studiare matematica ma lo fa perché non ne può fare a meno, questo piccolo (non proprio!) giornale rappresenta un luogo di confronto, studio, cresci-ta…liberi dagli schemi, dai tempi, dalle regole della scuola.

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Grande è l’opportunità che viene data ai nostri allievi; essi hanno la possibilità di approfondire tematiche, essere prota-gonisti attivi della propria formazione culturale, scrivere ar-ticoli e confrontarsi con altri studenti di tutte le scuole di Italia.

Da poco tempo sono editore della rivista “Euclide giovani” per la Sicilia. Non nascondo l’imbarazzo degli inizi (gli erro-ri nell’invio dei file, la password che non erro-riuscivo ad inseerro-ri- inseri-re!!!!); sono stata sempre incoraggiata ed aiutata e anche questo, per me, fa la differenza!! Siamo una famiglia, ed io mi sento, ormai, in famiglia!!!

Si dice sempre che dietro una grande donna c’è sempre un grande UOMO!!. Anche in questo caso è proprio vero; un

plauso particolare, quindi, va al “padre” di questa grande creatura, il nostro grande Antonio, per averci creduto e per continuare a crederci!!!

Ad maiora!!!!

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Favale Daniela Favale Daniela Favale Daniela

Ho conosciuto “Euclide scuola” alcuni anni fa quasi per ca-so, partecipando ad uno dei concorsi indetti; ricordo che i ra-gazzi dovevano esprimere il loro parere su come sarebbe sta-ta la vista-ta senza la matematica; lo avevo proposto ai miei alunni di prima media in apertura d’anno scolastico ed era stato un bel modo per farli esprimere e avvicinarli alla mate-ria in modo un po’ diverso dal solito.

Consegnati i lavori, ho conosciuto Antonio, l’anima e l’ani-matore della rivista, un personaggio davvero unico e dai mol-teplici interessi culturali. Ad un certo punto, mi ha chiesto di collaborare alla rivista, che reputo interessante in quanto è uno spazio che accoglie sia lavori di autori noti che lavori de-gli alunni delle nostre scuole.

Credo fermamente che offrire la possibilità di scrivere aiuti a fissare l’attenzione e soprattutto a riflettere, sviluppando il senso critico.

Nel corso degli anni poi Euclide si è via via ampliato, ag-giungendo nuove sezioni ed arricchendosi di contributi sem-pre più interessanti.

Al direttore Antonio va dato, tra gli altri, il merito di aver sempre cercato di ampliare gli orizzonti (penso alla nascita della rivista EGG che si affianca a EGMG e che offre la

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pub-blicare recensioni di libri e materiale didattico) e di introdur-re nel gruppo di collaboratori persone nuove e motivate.

E’ bello far parte della grande famiglia di Euclide scuola e ringrazio Antonio per la possibilità che mi ha offerto.

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Fellicò Lucia Fellicò Lucia Fellicò Lucia

Conosco Euclide fin dalla sua nascita, e conosco il Direttore Antonio Salmeri da molto prima. Mi ha sempre colpito, oltre che la sua competenza e la sua larghezza di vedute, il suo in-teresse e la sua generosità verso i giovani.

Trovo che sia questo il lato più bello di questo giornale, oggi conosciuto e apprezzato nel mondo della cultura scientifica. Io stessa ho partecipato, parecchi anni fa, con un articolo sul-la disgregazione delle certezze cui abbiamo assistito nel XX secolo. Ma, secondo le direttive del giornale, non ho lavorato da sola, ho bensì coinvolto nello studio una ex alunna, ed è stato molto gratificante vedere come ella si sia appassionata all’argomento.

Oggi leggo con piacere Euclide, e trovo in esso articoli interes-santi, in particolare apprezzo molto quelli sulla storia della didattica, come tutta la serie della scuola del tempo che fu, biografie di grandi matematici e fisici, articoli su argomenti specifici di matematica, sempre legati all’attualità, egregi la-vori di giovani appassionati di matematica.

È bello leggere lavori cui hanno partecipato intere classi, ed è bello scoprire in essi sia la passione degli insegnanti, sia l’en-tusiasmo degli alunni.

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L’interesse dei giovani è stato subito tale da indurre il diret-tore ad ampliare il loro spazio con un giornale che accoglie esclusivamente loro articoli, Euclide giornale dei giovani, EGG.

Infatti Euclide nel tempo si è ingrandito e si è ramificato, na-to come Euclide giornale di matematica dei giovani, EGMG, ha generato, oltre che EGG, EGMG.NR, con le notizie regio-nali, EGG.DM, disfide matematiche, EGMP giornale di ma-tematica del passato con interessanti articoli di illustri mate-matici del passato.

Lodevole infine l’iniziativa di numerosi concorsi, ultimo quel-lo su Dante, sempre legati ad argomenti attuali, e che hanno stimolato gli alunni a partecipare con pregevoli lavori.

Grazie, Direttore, per quello che fai, piacevole per la lettura di tutti, stimolante per gli insegnanti, a volte trampolino di lancio per giovani che forse domani diventeranno, anche per tuo merito, protagonisti del mondo scientifico.

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Ferri Antonella Ferri Antonella Ferri Antonella

Sono tornata indietro con la memoria per cercare di ricordare a quando risalisse il mio primo incontro con “Euclide”. Per questo viaggio a ritroso nel tempo mi è stato di aiuto una copia del giornalino scolastico, “La Voce del K.A.L.A.” che realizzavo con i miei alunni. Questo poiché ricordavo che in un numero avevamo pubblicato un articolo di un’alunna che raccontava dell’incontro, avvenuto a Roma, col nostro Direttore Antonio Salmeri. La copia del giornalino era datata dicembre 2012.

Da qui il passo successivo è stato quello di ricercare nell’Archivio di Euclide e … nel numero 5 del dicembre 2011, anno di nascita di Euclide … cosa trovo? L’elaborato “Fibonacci: non solo conigli”, prodotto realizzato per il concorso nazionale “La matematica al tempo di Dante” per il quale avevamo ottenuto, assieme ad altre nove scuole, una menzione che ci aveva dato l’onore di essere pubblicati su Euclide.

Da allora la partecipazione della Scuola Secondaria di primo grado di Gramolazzo (LU) e la mia collaborazione sono state pressoché costanti fino ad oggi.

Ma voglio tornare all’incontro “romano”, riportando quanto scrisse la mia ex alunna Rebecca Coiai. L’articolo raccontava della visita al Senato della Repubblica; visita

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che faceva parte di un premio giornalistico per ragazzi che avevamo vinto. Anni fortunati quelli!!!

L’articolo terminava così:

“Prima di pranzo, vicino al Pantheon, abbiamo incontrato Antonio Salmeri, curatore della rivista (on line) di matematica: “Euclide”. Ci siamo scambiati del materiale e tra quello che ho ricevuto, ho gradito particolarmente una copia (sulla quale mi è stata fatta una dedica) dell’edizione di “Euclide” che contiene l’articolo del quale avevo fatto un commento: “La bellezza e il sublime della matematica”. Mi è sembrato interessante anche un libro ricco di curiosità sui

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numeri primi. Mi ha fatto molto piacere incontrare il Dott. Salmeri e parlare con lui, anche perché ha pubblicato sul suo giornale alcuni articoli scritti da noi alunni della Scuola di Gramolazzo”.

Cosa leggo tra queste poche righe: l’interesse del nostro Direttore per i giovani e la volontà di valorizzarli, di dare spazio alle loro idee, proposte, sentimenti … e questa volontà iniziale è cresciuta nel tempo fino alla nascita di una testata completamente dedicata a loro: EGG (Euclide Giornale dei Giovani), dove possono esprimersi sia in forma scritta che grafica.

Inoltre si può leggere che quell’incontro ha, da subito, evidenziato la generosità (che ho potuto “toccare con mano” anche negli anni successivi in varie situazioni che voglio lasciare alla sfera privata ma per le quali sarò sempre grata al nostro Direttore) di un ingegnere appassionato di matematica e con la voglia di trasmettere questa sua passione alle giovani generazioni.

Desidero concludere questo breve ricordo ringraziando Antonio Salmeri … grande mente e grande cuore … per avermi fatto entrare nella famiglia di Euclide fin dalla nascita della rivista, ben dieci anni fa.

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Gennai Anna Maria Gennai Anna Maria Gennai Anna Maria

sono passati 10 anni da quando ricevetti la Sua prima email, e non me ne sono accorta. Eppure sono stati 10 anni intensi, di grande arricchimento professionale e culturale, grazie alla Sua instancabile attività e ai continui sproni e sollecitazioni a produrre, nonché a renderci partecipi dei Suoi fondamenta-li apporti in ogni campo del sapere.

Le auguro di cuore di proseguire per ancora tanti anni con lo stesso illuminante desiderio di stimolare incessantemente il lavoro del grande gruppo che ha costituito e che ha permesso, anche in un momento così difficile, di avvicinare tutte le re-gioni in un abbraccio.

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Giaconi Jacopo Giaconi Jacopo Giaconi Jacopo

È iniziato tutto per caso. Anzi, forse per gioco. E “gioco”1 è una parola tutt’altro che casuale… Matematica per gioco di Federico Peiretti è stato il primo di una serie di libri che han-no stimolato il mio interesse e indirizzato la mia passione per la Matematica. A quel tempo frequentavo solo la secon-da media, ma quella lettura fu per me così incisiva secon-da spin-germi, poco tempo dopo, a richiedere come regalo un altro vo-lume divulgativo dello stesso autore: Il matematico si diver-te. Di lì a poco sarebbe stato proprio il primo capitolo di que-sto libro (Ahmes. Divertimenti matematici nell’Antico Egit-to) a farmi entrare in contatto con Euclide. Giornale di Ma-tematica per i Giovani e col suo fondatore Antonio Salmeri. A quindici anni non è facile essere presi sul serio. Allo stesso tempo, sono proprio gli anni dell’adolescenza che producono un grande serbatoio di sogni e di aspettative sulla società e sulla vita che spesso continuano ad accompagnarti anche da adulto e che influenzano il tuo modo di approcciarti alla complessità del mondo. Nell’estate fra la prima e la seconda superiore, avevo il desiderio di condividere con qualcuno la gioia che avevo provato nel comprendere gli aspetti più ele-mentari della Matematica egizia. Tale interesse si era mate-1Allo stesso modo non credo che sia un caso che ludus in latino abbia il duplice significato di “gioco” e “scuola”.

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rializzato in una breve esposizione scritta sull’argomento, da cui traspariva l’entusiasmo un po’ ingenuo di chi crede di aver scoperto qualcosa di fantastico, ma non certo la padro-nanza dei metodi propri della ricerca storico-scientifica. In-somma, si trattava più di una sintesi ragionata e compilato-ria che non di un vero articolo di Stocompilato-ria della Matematica. Forse proprio per questo tutti i siti online e le riviste digitali di Matematica a cui lo avevo proposto non avevano preso neppure in considerazione la mia richiesta di condividerlo o perlomeno di suggerirmi un periodico a cui sottometterlo. Credo che non sia difficile immaginare quale possa essere sta-ta allora la delusione di quel ragazzino che si trovava per la prima volta a fare i conti con una realtà che appariva inac-cessibile e che vedeva la scrittura scientifica e la divulgazio-ne matematica quasi come un gioco riservato solo ai “gran-di”.

Poi la svolta: la scoperta di Euclide, un rapido scambio di email con Antonio Salmeri, alcune doverose correzioni al te-sto e infine la tanto attesa pubblicazione nel settembre 20162.

Dalla mia prima pubblicazione su Euclide sono ormai passa-ti ben cinque anni. Purtroppo (complici i vari impegni scola-stici) non sempre sono riuscito a partecipare alla vita della 2Non aggiungo altro sulla mia scoperta di Euclide, rimandando gli interessati alla lettera che scrissi in oc-casione degli otto anni della rivista e che si trova pubblicata nel N. 7 (31 ottobre 2019) di Euclide.

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rivista con quello stesso entusiasmo iniziale, ma senza dub-bio aver trovato in quel momento qualcuno che credesse nel mio lavoro è stato per me di fondamentale importanza per poter proseguire in quella direzione, arrivare a pubblicare su Angolo Acuto e su Archimede e diventare Collaboratore di Euclide.

Adesso ho 20 anni e sono uno studente universitario. Se ho scelto di iscrivermi a Matematica è stato per una passione antica che sono riuscito a comprendere grazie ai miei inse-gnanti, alla mia famiglia, ai miei amici e alle tante persone con cui sono entrato in contatto negli anni del Liceo, com-presa ovviamente la grande comunità di Euclide.

Non posso quindi che augurare lunga vita a questa rivista, nella speranza che altre studentesse e altri studenti possano in futuro trovare in Euclide il contesto favorevole per conti-nuare a credere, senza illusioni, nei propri sogni.

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Iacino Serenella Iacino Serenella Iacino Serenella

sei sempre stato una persona molto originale, e anche questa volta hai stupito tutti noi con la richiesta di avere come re-galo per il tuo 88° compleanno un pensiero scritto sul tuo giornale.

Certo, io per mia natura sono molto sintetica, ma cercherò co-munque di esprimere un mio pensiero su Euclide e di esterna-re i sentimenti che mi animano quando rivivo i ricordi comu-ni.

Mi sono avvicinata a questo giornale solo per caso e, inizial-mente anche con un po’ di diffidenza, ma attraverso Adria-na, amica comune, ci siamo conosciuti e abbiamo instaurato subito un rapporto di amicizia sincera e di collaborazione. Ma a differenza di Adriana, che ha visto con te i più profi-cui anni di Euclide, associati anche agli anni belli della so-cietà Mathesis, io ho vissuto solo gli ultimi due anni con voi, cercando di capire quale poteva essere il mio compito accanto a voi.

Ho creduto nello scopo di questo giornale per far avvicinare i giovani alla matematica e per dar voce ai loro desideri e alle loro aspirazioni e, a tal proposito, ho cercato di coinvolgere i miei studenti per apportare nuove idee e progetti futuri.

Tanti miei ragazzi hanno creduto in me e nelle tue parole e hanno partecipato numerosi scrivendo molti articoli; Sara

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Nota ad esempio ha dato lustro a Euclide andando a finire su PRISMA giornale della Bocconi!

L’entusiasmo per i risultati di partecipazione è stato talmen-te grande che hai deciso di affidarmi il ruolo di coeditore! Se non ci fosse stata la pandemia, avremmo avuto sicura-mente risultati diversi, maggiore partecipazione, avremmo ri-visto ancora pieno quel tavolo intorno al quale si sono seduti tanti giovani per discutere e collaborare.

Personalmente la pandemia mi ha bloccato in casa davanti a un computer, a preparare lezioni registrate, a lavorare tutto il giorno per la scuola e per i ragazzi, al punto da essermi momentaneamente estraniata e allontanata dal gruppo di Euclide.

E anche se vi seguo leggendo le mail, con molta tristezza ca-pisco che non riesco a stare al passo con tutti voi, non riesco a conciliare più tante cose, forse per stanchezza, forse perché la scuola non è più la stessa, e per questo mi sento in colpa e mi sento di deluderti e di non aver dato abbastanza.

Spero che vengano tempi migliori e che io possa ridare un ap-porto a questo meraviglioso giornale di cui tu ne sei l’anima. Con affetto ti auguro buon compleanno!

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Lanza Adriana Lanza Adriana Lanza Adriana

Mi è capitato spesso di rispondere alle tue mail, che annun-ciavano una nuova decisione riguardo la struttura di ”Eucli-de” o i suoi i contenuti, commentando: <Il nostro Direttore riesce sempre a sorprenderci e a stupirci>.

Anche in questo caso, la tua richiesta di un giudizio su “Eu-clide”, come regalo di compleanno, mi sorprende per la sua originalità e mi stupisce per la carica di emozioni che è riu-scita a suriu-scitare in me.

Ho visto nascere e crescere “Euclide” , discutendo spesso con te delle innovazioni che intendevi apportare, riconoscendo, alla fine, che le tue intuizioni erano sempre le più giuste. Non saprei dare, ora, un giudizio spassionato sul nostro giornale e preferisco parlarti, piuttosto, di <cosa rappresenta per me > .

La nascita di “Euclide” La nascita di “Euclide” La nascita di “Euclide”

La nostra amicizia, Antonio, è nata presso la Mathesis ro-mana. Dire che ti ho conosciuto in qualità di conferenziere sarebbe riduttivo. Con te si viaggiava nel mare dei numeri primi, si inseguiva il tempo nella storia dei calendari, si pas-sava dalla storia della Mathesis alle mostre di libri antichi o di antichi strumenti di calcolo.

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Quando, nel 2011, hai annunciato la pubblicazione di una rivista on-line, ho pensato a un organo della Mathesis roma-na, dove raccogliere documenti interessanti e notizie. La mia attenzione era catturata soprattutto dagli articoli di carat-tere storico: articoli di matematici, tratti delle principali rivi-ste scientifiche della prima metà del Novecento, storia della Mathesis e di altre associazioni culturali, tutto documentato dalle fonti , presenti nella inesauribile “Biblioteca di Eucli-de” . (Impossibile, poi, non ricordare la rubrica “ La scuola del tempo che fu”, con i pennini, i quaderni a righe e i pensie-rini dei ragazzi di un secolo fa).

Il riferimento ai giovani mi era parso del tutto marginale, li-mitato alla pubblicazioni degli elaborati segnalati al Premio Rizzi o comunque di lavori degni di nota per aver vinto qualche premio o per essere stati presentati nei cicli di confe-renze organizzate ogni anno dalla Mathesis romana, ai qua-li, su tuo suggerimento, l’allora presidente prof. Geronimo faceva partecipare gli studenti (con i loro insegnanti) in ve-ste di relatori.

Solo più tardi ho compreso che il ruolo principale di “Eucli-de” era quello di far rivivere le grandi riviste del passato de-dicate ai giovani appassionati alle discipline scientifiche. L’articolo “STORIA DEI GIORNALI DI MATEMATICA PER ISTORIA DEI GIORNALI DI MATEMATICA PER ISTORIA DEI GIORNALI DI MATEMATICA PER I GIOVANI

GIOVANI

GIOVANI”””, comparso nel terzo numero del 2011, mette in

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di divulgazione della scienza e di stimolo ai giovani affinché coltivassero l’interesse scientifico attraverso la partecipazio-ne attiva, la collaboraziopartecipazio-ne e il confronto, accettando anche le sfide nella risoluzione dei problemi proposti .

Certamente tu hai saputo cogliere l’opportunità di una pub-blicazione online che, oggigiorno, supera le difficoltà di stampa e favorisce la massima diffusione del giornale.

Il primo concorso, su un tema proposto dalla redazione del giornale, fu l’occasione, rinnovata ogni anno, di apprezzare ancora una volta la creatività dei ragazzi e la professiona-lità dei loro docenti.

Un concorso senza classifiche o premi che riusciva ugual-mente a gratificare i ragazzi con un attestato di partecipa-zione. La stimolante esperienza di pubblicare qualcosa e con-dividerla con gli altri, smentiva la mia deformazione profes-sionale che mi portava a esprimere giudizi di merito, più fa-vorevoli per alcuni elaborati, meno entusiastici per altri.

In poco tempo Euclide è diventata una grande comunità di docenti che, dalle varie regioni d’Italia, inviano le loro espe-rienze didattiche attraverso gli elaborati dei loro studenti , oppure articoli di interesse culturale, ma anche punto di ri-ferimento per i ragazzi maggiormente interessati che autono-mamente diventano giovani collaboratori scientifici.

In questi dieci anni hai dovuto spesso rivederne l’organizza-zione, man mano che l’offerta diventava sempre più ampia,

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e hai dovuto provvedere a creare sezioni e collaboratori con compiti specifici, salvando però, anzi incentivando, la coe-sione dal punto di vista umano, tanto che molti ormai parla-no di “Euclide” come di una grande famiglia.

Un ponte tra passato e futuro. Un ponte tra passato e futuro. Un ponte tra passato e futuro.

Se dovessi rappresentare con un ‘immagine il mio rapporto con “Euclide” disegnerei un grande ponte che da un lato mi riporta al passato mi ricorda nomi e avvenimenti legati alla mia educazione, alla mia formazione universitaria e profes-sionale, dall’altro mi consente il contatto con i giovani stu-denti, quindi col presente e con il futuro.

Ho avuto modo di conoscere meglio la storia dell’università “La Sapienza” , ricordare e approfondire le figure dei grandi maestri. Io stessa ho avuto l’opportunità di parlare di Raf-faele Lucaroni e di Lucio Lombardo Radice. Grazie ai docu-menti messi a disposizione dalla “Biblioteca di Euclide” ho potuto analizzare i libri di testo della scuola elementare del ventennio fascista, periodo che non ho vissuto ma di cui re-stava qualche retaggio, in ambito pedagogico, nelle scuole della mia infanzia.

Come, d’altro canto, tra le pagine di Euclide e nei messaggi a <<notizie>> posso discutere delle problematiche della scuola di oggi, delle novità, delle conquiste e dei successi.

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A conferma di questa duplicità, mi fa piacere ricordare due coraggiose e importante decisioni, da parte del Direttore di “Euclide”.

La prima è quella di far rinascere , all’interno di “Euclide” , la rivista “Angolo acuto” , ottenendo dagli eredi di Giuseppe Spinoso la concessione della testata. L’inconfondibile tratto del titolo e il simpatico angolo un po’ accigliato, mi hanno ri-portata indietro al 1970 e mi hanno ricordato un esile gior-nalino, con pochi foglietti ma con tanti problemi e articoli interessanti. Mi era capitato di leggerlo insieme ad altri giovani insegnanti di matematica ma non ne conoscevo bene la storia e la provenienza!

La seconda scelta, altrettanto coraggiosa dal mio punto di vista, è quella di aver dato vita a “Euclide Giornale dei Gio-vani”, scritto e diretto dagli studenti, una sorta di giornale di classe curato da una classe vastissima.

Ricordo l’interessante dibattito che hai avviato, tra i colla-boratori di ”Euclide”, per sondare in quante scuole circo-lassero giornalini di classe o di istituto e per conoscerne even-tualmente la struttura e i contenuti; il dibattito si è fuso in seguito con quello più generale sul confronto coi giornalini del passato e sulle differenze generazionali.

A dispetto di alcune perplessità o pregiudizi sui giovani d’oggi, i ragazzi scelti per costituire la redazione di E.G.G

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si sono dimostrati all’altezza della situazione e pieni di en-tusiasmo.

A questo punto non posso non ricordare le riunioni con i gio-vani <<nella sede di Euclide>, intorno al tavolo ovale, e le tue introduzioni di carattere storico - culturale, anch’esse occasioni di incontro tra <passato> e <presente>.

Immaginando di stare proprio intorno a quel tavolo, con tutta la famiglia di “Euclide” , concludo pertanto, con un virtuale ma felicissimo brindisi.

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Marincola Rosa Marincola Rosa Marincola Rosa

in occasione del prossimo compleanno nell’augurarti salute e serenità per molti altri lustri, voglio brevemente ricordare la storia della nostra collaborazione che coincide con quella di una bella e lunga amicizia.

Tutto è iniziato con una tua lettera allegata a un’email da-tata 6 ottobre 2012 che iniziava così: “L’Istituto storico ita-liano per il Medioevo mi ha comunicato che il lavoro realiz-zato dalla classe di cui Lei è la Referente, ha partecipato all’edizione 2011-2012 del premio Bruno Rizzi “La Mate-matica nel Medioevo”. Nel complimentarmi con Lei e con gli studenti per il lodevole impegno, Le comunico che il lavoro da Voi presentato potrà essere pubblicato nel Giornale on-li-ne “Euclide – Giornale di matematica per i Giovani”. Questo giornale è stato da me fondato per accogliere lavori di mate-matica, e scientifici in generale, elaborati da giovani studen-ti, oltre ad articoli di storia della matematica, della didattica e della scuola….”.

Da lì ha preso il via la mia collaborazione con Euclide e un’intensa attività epistolare col suo direttore che ha visto le mie classi cimentarsi nella stesura di articoli di matematica e di informatica per partecipare ai concorsi banditi annual-mente. Il bello di questi concorsi è che non alimentano lo spi-rito di competizione, bensì la collaborazione poiché

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l’impe-gno di tutti è sempre premiato con un bellissimo attestato di merito molto apprezzato e gradito dagli studenti.

Su tuo suggerimento la consegna degli attestati è sempre av-venuta con una piccola cerimonia che pur nella sua sempli-cità ha sempre contribuito alla valorizzazione del merito e su cui con le classi abbiamo relazionato in un breve articolo di cronaca per il giornale. Volentieri ho sempre risposto alle tue interviste sulla ricaduta e sulle motivazioni che mi spin-gevano a partecipare alle varie iniziative di Euclide, grazie ad esse mi inducevi a riflettere sulle azioni didattiche e le strategie messe in campo.

Negli anni la tua “creatura” si è arricchita sempre più di ru-briche, di articoli di matematici illustri, di articoli provenien-ti da tutte le scuole d’Italia e di altri giornali (Angolo Acu-to, Euclide. Giornale dei giovani), e-book, ecc. Il sito è stato più volte ristrutturato fino a diventare un prezioso archivio di idee e di risorse didattiche a disposizione di docenti, stu-denti e appassionati di matematica, di discipline scientifiche e non solo.

Nell’ultimo periodo la redazione si è ampliata grazie al tuo lavoro incessante ed è diventata una vera e propria rete so-ciale che coinvolge tantissimi docenti di tutte le regioni d’Italia. A tutti elargisci incarichi per incentivare la parteci-pazione e assicurare un futuro al giornale.

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Ciò che mi ha sempre colpito oltre alla tua straordinaria energia, lo spirito eclettico e il grande impegno è però la tua umanità. Hai sempre fatto con discrezione il primo passo. Sei sempre premuroso e attento alle persone, pronto a ricor-dare ogni ricorrenza e vuoi le foto dei ragazzi premiati per dare un volto ai nomi scritti sugli attestati. Sei sempre sensi-bile ai temi dell’inclusione mostrando grande apprezzamento per gli elaborati dei ragazzi con disabilità. Vuoi conoscere le loro storie, non sei mai stato un editore tout court, ma un amico, un nonno e un padre affettuoso per tutti. Ringrazio il Signore di avermi dato l’opportunità di incontrarti e con te di aver conosciuto (seppur solo virtualmente) la tua amabilis-sima Stefania, anche lei artefice di questo piccolo miracolo di nome Euclide. Grazie per l’esempio che ci regali con i tuoi racconti di vita, le tue creazioni e narrazioni con cui hai sa-puto reagire al dolore e alle tante avversità della vita tra-sformandole in impegno sociale e culturale.

Non voglio dilungarmi oltre perché sono sicura che ci saran-no molte altre lettere di buon compleansaran-no da scrivere, ti au-guro di doverne collezionare e stampare una lunghissima col-lana. Magari tra non molto, quando finirà questo tempo so-speso, ci rincontreremo e potremo fare una bella chiacchiera-ta davanti a una fetchiacchiera-ta di torchiacchiera-ta!

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Mattiozzi Daria Mattiozzi Daria Mattiozzi Daria

Raccolgo la richiesta del nostro esimio Direttore di scrivere un personale giudizio su Euclide.

Premetto che sono venuta a conoscenza di Euclide attraver-so una collega di scuola già collaboratrice del giornale, ormai già da sette anni. Euclide supportò con la presenza del suo Direttore la mostra scientifica organizzata nella mia scuola “Archimede e le sue idee”. Da quei giorni fu un crescendo di contatti e mi sono ritrovata a far parte della redazione, ruo-lo di cui sono profondamente onorata. Ora eccomi qui, chia-mata a scrivere un mio giudizio.

Devo dire che mi sento in profonda difficoltà, in quanto la parola giudizio mette essa stessa in difficoltà. Dal diziona-rio Treccani: “Nel linguaggio com., qualsiasi affermazione, verbale oppure scritta, la quale non sia una semplice consta-tazione di fatto, ma esprima un’opinione sulle qualità, il va-lore, il merito di persona o cosa; spesso quindi sinon. di pare-re, opinione, …”

Opinione sulle qualità, provo a sottolinearne alcune:

 è un giornale che raccoglie matematici e appassionati di tutto il paese ed oltre;

è un giornale online fruibile da tutti senza limiti di tempo, di spazio, di costi;

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 il sito web del giornale è chiaro, ordinato, di facile con-sultazione

 è un giornale che si è evoluto nel tempo, ad esempio di-ventando social, ma mantenendo sempre la sua integrità

Opinioni sui meriti

Euclide ha il merito di connettere persone lontane e ani-mare diversi punti di vista;

 è rivolto ai docenti e agli appassionati di matematica, ma il principale obiettivo è il giovane, ha il merito di inne-scare un volano di conoscenza e curiosità nei giovani presen-tando loro documenti antichi, documenti ai quali i giovani non potrebbero accedere se non in percorsi di studio successi-vi;

 ha il merito di proporre concorsi su vari temi. La strate-gia del concorso è vincente: può avvicinare alla materia gio-vani “insospettabili” poco disposti allo studio ordinario, ma molto stimolati dalle sfide proposte;

ha fatto nascere la sua estensione “Euclide giornale dei giovani” per lasciare una reale “eredità” ai giovani, avvici-nandoli non solo alla matematica, ma al giornalismo in gene-rale;

Quindi cosa potrei dire sul valore?

Il valore per me è molto grande. Euclide mi ha sicuramente stimolata in un percorso di crescita personale e professionale, costringendomi ad un continuo confronto con colleghi di

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tut-ta Itut-talia e dei vari ordini di scuola, facendomi conoscere altri gruppi di didattica della matematica, siti interessanti, riviste meritevoli. Euclide è riuscito anche a farmi mettere in gioco in ruoli a me non consoni (come scrivere articoli o recensioni di libri letti). Tutto ciò grazie alle continue sollecitazioni del Direttore e alla vivacità della mailing list.

D’altra parte, vedo anche qualche criticità: ad esempio è sempre difficile riuscire a coinvolgere gli studenti. Molti di loro, infatti, operano in una logica “utilitaristica”: se non vedono un riscontro del loro lavoro, non operano, non capen-do che il riscontro è il lavoro stesso. Sono molto lontani dall’ “art for art’s sake”. Però quando se ne conquista uno è vera-mente una grande soddisfazione. Ho avuto il piacere di par-tecipare ad alcune riunioni di EGG e vedere i giovani al la-voro è stato molto emozionante.

Vorrei concludere con una considerazione dal sapore promo-zionale: far parte di questo giornale è uno stimolo continuo a leggere di matematica, a scrivere di matematica, ma soprat-tutto a far leggere e far scrivere i propri alunni. Quindi evvi-va Euclide come volano di conoscenza e competenza.

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Meneghini Lorenzo Meneghini Lorenzo Meneghini Lorenzo

Euclide compie 10 anni ed è una grande festa...

una festa di Euclide, del suo fondatore e nostro stimato Di-rettore Antonio e di tutti noi...

Mi permetto una piccola considerazione, il periodo è per me molto difficile, dopo la scomparsa di mio padre... con il mondo della scuola che sembra "andare in balon" (con richieste sempre più assurde), con la mamma che necessita delle attenzioni che prima le dava il papà...

Quel che volevo dire, con molta semplicità, è che per me Eucde è una famiglia in cui ci si trova bene, ci si esprime in li-bertà (ed è una cosa molto apprezzata)... è stato forse il primo "luogo" - seppur virtuale - che ha dato voce alle mie considera-zioni sulla didattica ed ai miei studi storici (ancora embriona-li) sulla matematica... ed è un regalo che - ogni volta - Euclide fa a me... a noi...

non posso che esserne grato...

spero di riuscire presto a ritrovare un po' di equilibrio per ri-prendere a studiare e scrivere... ne avrei tanto bisogno

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Renzi Elena Renzi Elena Renzi Elena

Auguri a Euclide. La prima volta che ho digitato su Google Euclide Giornale di Matematica per i Giovani, mi si è aperta una pagina e un mondo.

Ordinatamente suddivisi i titoli, link che ci invitano e ci accolgono in un poliedrico universo dalle infinite sfaccettature come non magico gioco di scatole cinesi. Ogni link ti offre elenchi, ogni voce dei quali e ancora un link, una scatola da aprire pronta a offrirti la visione di un mondo nel quale passeggiare o avventurarsi ma sicuramente dal quale non vorresti mai uscire.

Non riesco a fare a meno di pensare al nostro ingegnere Antonio Salmeri che ha fortemente voluto tutto questo e che caparbiamente tenacemente l'ha realizzato facendo in modo che ognuno, insegnanti, studenti o semplicemente cultori della disciplina possano sentirsi gli artigiani che danno il loro contributo per tessere questa magnifica trama.

Esattamente 10 anni fa, il 18 Aprile 2011 nasceva questa magnifica realtà e quindi buon compleannobuon compleannobuon compleanno Euclide Giornale di Matematica Euclide Giornale di Matematica Euclide Giornale di Matematica per i Giovani

per i Giovani

per i Giovani e come si dice nelle “migliori famiglie” 100 di questi giorni!

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Righi Roberta Righi Roberta Righi Roberta

Nel 2011 feci partecipare alcuni studenti della mia classe, una seconda dell’indirizzo elettronico del Vallauri di Carpi (Mo), alla quarta edizione del Premio Bruno Rizzi indetto dal Ministero con una ricerca dal titolo “Quanto conta uno zero”. I ragazzi si misero con molto impegno e riuscirono a fa-re un bel lavoro. Aspettammo con ansia il risultato. Non vin-cemmo, ma il nostro lavoro ebbe la menzione con altri otto la-vori pervenuti da ogni parte d’Italia. Io considerai ottimo questo risultato, ma i ragazzi chiesero se avrebbero ricevuto qualcosa che testimoniasse il loro impegno. Io risposi che sol-tanto la classe vincitrice avrebbe ricevuto nel corso di una ce-rimonia organizzata dalla Mathesis una targa in ricordo che sarebbe andata alla scuola vincitrice.

Qualche giorno dopo ricevetti una lettera dalla Redazione di “Euclide.Giornale di matematica per i giovani” che il loro ar-ticolo sarebbe stato pubblicato su questa rivista on-line ed inoltre avrebbero ricevuto tutti i partecipanti un attestato di partecipazione e encomio dalla suddetta rivista. Grandissima fu la felicità dei ragazzi quando mostrai loro l’articolo pub-blicato e consegnai a ciascuno l’attestato con il proprio nome. Ovviamento il riconoscimento ottenuto mi spinse a far parte-cipare ogni anno ai concorsi banditi da Euclide con grande soddisfazione degli studenti, che vedevano pubblicati i loro

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lavori e mia che vedevo aumentare in loro l’interesse per la matematica.

Attestato consegnato ai partecipanti Attestato consegnato ai partecipanti Attestato consegnato ai partecipanti

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Ma ovviamente a questo punto cercammo di partecipare ad ogni concorso che veniva bandito, ma i lavori anche giudicati di ottimo livello, non venivano pubblicati

Una occasione molto importante fu l’anno dedicato ad Archi-mede per il quale l’Unione Matematica Italiana aveva bandi to un concorso avente queste modalità:

Il concorso è rivolto alle scuole secondarie di secondo gra-do e intende premiare progra-dotti di attività che riguardino aspetti del pensiero matematico di Archimede anche in senso ampio. Tali attività saranno svolte dagli studenti con modalità laboratoriale e saranno promosse e coordina-te da insegnanti, di cui uno almeno di discipline macoordina-tema- matema-tiche. In particolare, le attività potranno rientrare fra i laboratori che si svolgono nell’ambito dei progetti locali del Piano Nazionale Lauree Scientifiche.

L’argomento lo trovammo molto interessante e si decise di ri-costruire la moda in uso ai tempi di Archimede, per cui le ra-gazze si dettero da fare e ricostruirono vari abiti impegnando-si anche nella manifattura degli stesimpegnando-si.

Grandissima fu la nostra gioia quando ci fu comunicato che la nostra classe era risultata una delle cinque vincitrici del prestigioso premio e la cerimonia di premiazione si sarebbe svolta in un magnifico edificio della meravigliosa Siracusa al-la presenza del Presidente dell’UMI prof. Ciro Ciliberto.

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Carpi - Castello del Pio Carpi - Castello del PioCarpi - Castello del Pio

Grandissima fu la nostra gioia, ma soprattutto delle ragazze che avrebbero sfilato nel corso della cerimonia con gli abiti del tempo di Archimede, ma il rammarico fu che ovviamente a questa prestigiosa sfilata non avrebbero potuto assistere fami-liari e amici.

A questo punto io ebbi l’’idea di riproporre la stessa cerimonia a Carpi nei saloni del bellissimo castello prospiciente alla

piazza valutata la più grande d’Italia. Contattai la gerente del castello, alla quale chiesi anche di poter realizzare una conferenza-mostra di antichi strumenti di calcolo utilizzando la collezione privata del direttore di Euclide e con l’occasione parlare anche di Archimede. L’idea piacque molto ed io lo co-municai alla ragazze che furono ultra felici e non stavano in sè dalla gioia di potersi esibire in casa propria.

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Telefonai al lora ad Antonio Salmeri per invitarlo alla cerimo-nia e organizzare la mostra.

acconsentì immediatamente e mi chiese di avvisarlo con un certo anticipo.

Dopo un paio di mesi mi chiamò per avere notizie ed io risposi che non se ne faceva più niente in quanto il comune, per ospi-tare la manifestazione e la mostra, chiedeva una certa cifra che la scuola non aveva a disposizione e che quindi le ragazze erano rimaste malissimo.

A questo punto Antonio Salmeri mi rispose che avrebbe paga-to lui la cifra in quanpaga-to i giovani non devono subire delusioni. Ne fui felicissima, così come lo furono le ragazze che vedeva-no coronato il loro desiderio. Mi sovedeva-no chiesta più volte se esi-stono al mondo persone di così grande sensibilità verso i gio-vani. Questo è Euclide grazie al suo direttore.

Forse anche noi insegnanti dovremmo prendere esempio da Euclide e dal suo direttore.

Marcello Salmeri e Roberta Righi Marcello Salmeri e Roberta Righi Marcello Salmeri e Roberta Righi

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La conferenza-mostra fu fatta dal prof. Marcello Salmeri fi-glio di Antonio ed è stato anche quella ebbe enorme successo.

Alcuni strumenti di calcolo della mostra Alcuni strumenti di calcolo della mostra Alcuni strumenti di calcolo della mostra

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Partecipammo con grande interesse ai concorsi degli anni se-guenti, ma purtroppo dovetti lasciare la scuola in seguito ad un trasferimento a Londra della famiglia e non potetti più collaborare con i miei studenti a questo meraviglioso giornale.

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Rita Risdonne Rita Risdonne Rita Risdonne

Parlare del Giornale Euclide mi fa venire in mente tanti avve-nimenti della mia vita, professionali ma anche privati.

Conobbi il professor Antonio Salmeri nella mia scuola, l’IISS C. Darwin di Roma, quando collaboravo con la mia collega prof.ssa Assunta Chiummariello ( vedi foto in alto, al centro tra il professore e l’allora dirigente scolastico) nella realizza-zione del Museo di Archimede itinerante, in occasione dell’an-niversario del grande scienziato siracusano. Una mostra che ci portò anche alla Città della Scienza di Bagnoli.

Dunque, il professore fu invitato all’inaugurazione di tale mostra presso la nostra scuola, se ricordo bene era il 2014. Po-tei apprezzare il professore anche quando ci mostrò i suoi pre-ziosi strumenti di misura, quando venne all’inaugurazione della Biblioteca di Emma Castelnuovo del Movimento di

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Coo-perazione Educativa, sempre presso la nostra scuola, costitui-ta da libri e oggetti posseduti dalla grande divulgatrice mate-matica, allestita anche grazie ai nostri alunni che, attraverso l’attività di Alternanza scuola lavoro, organizzarono la bi-blioteca in maniera sistematica e professionale. Inoltre, il pro-fessor Salmeri partecipò anche alla premiazione, con consegna delle sue famose pergamene, così ricche ed eleganti, di uno dei tanti concorsi che puntualmente bandiva ogni anno.

Vengo, ora, al dunque. Il Giornale Euclide, prima quello della Matematica, poi quello dei Giovani, l’ho consultato spesso in passato, ricordandolo sempre ai miei alunni. Ne sono stata partecipe avendo scritto qualche articolo, mi ricordo quello sulle opinioni riguardanti l’Alternanza scuola lavoro nei licei e un altro sul legame tra la matematica e il ruolo di mamma, in occasione della festa della mamma. Diversi miei alunni scrissero anche loro alcuni articoli, di argomento scientifico ma anche di carattere generale. C’è stata anche la partecipa-zione a qualche concorso, come quello degli acronimi, con il quale i miei alunni si sono molto divertiti.

Ho apprezzato del Giornale anche i disegni, le ricette e la de-scrizione della nostra bella Roma, oltre a varie “chicche” sui nostri immensi scienziati, come Maiorana, in particolare.

Una volta, insieme alla mia collega Daria Mattiozzi, andai a trovarlo a casa. Apprezzai i bei ricordi che custodisce la sua dimora, in particolare quelle della sua splendida famiglia e dell’indimenticata moglie Stefania che, proprio in quegli anni,

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salì in cielo lasciando un vuoto incolmabile che ho potuto ve-rificare leggendo le poesie a lei dedicate e gli stupendi ricordi della sua vita. Noi tutti del Giornale, però, cechiamo di riem-pire, giorno per giorno, questo suo grande vuoto attraverso la vicinanza epistolare delle belle mail che ci scambiamo. Infat-ti, è proprio con l’assidua scrittura di mail o con l’utilizzo di un famoso social, sono venuta a conoscere la personalità po-liedrica del nostro caro professore, apprezzandone soprattutto la verve comica, autoironica e sempre cordiale.

Tutti noi siamo testimoni di questo aspetto umano del profes-sore, che mette, a volte, in secondo piano, l’importanza dei ruoli di prestigio e di responsabilità che ha ricoperto durante la sua lunga vita professionale. Tutto ciò grazie alla sua gran-de umiltà, uno gran-dei pregi più significativi che apprezzo nelle persone.

Tornando al nostro Giornale, un altro merito importante è stato quello di avermi fatto conoscere tante belle persone spar-se nella nostra Italia, con cui confrontarsi e prendere spunti. La più bella immagine che mi rimane, comunque, anche se for-se c’entra poco col Giornale, inguaribile romantica che sono, è quella del mazzolino di viole che il nostro professore fece tro-vare sul banco dell’aula della facoltà di Matematica alla Sa-pienza alla sua futura amata moglie. Luogo a me caro perché anch’io mi formai lì.

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Il prof. Salmeri durante l’inaugurazione della Biblioteca di Emma Castelnuovo

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Io, Rita Risdonne, durante l’inaugurazione del Museo di Archimede

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Sempre il prof. Salmeri durante l’inaugurazione del Museo di Archimede. Si può notare, a sinistra, il prof. Ghione dell’Uni-versità di Tor Vergata che ci coordinò nell’allestimento del Museo, soprattutto con l’ orologio ad acqua di Archimede.

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Salmeri Antonio Salmeri AntonioSalmeri Antonio

Caro Euclide, forse non ti aspettavi una lettera da me. Ti voglio ricor-dare che in questi giorni compi esattamente 10 anni e quindi è giusto festeggiare te. Mi domanderai per quale motivo io ti ho creato, esisto-no due motivi, uesisto-no legato al 1952 e l’altro al 2010.

Veniamo al primo: nel 1952 frequentavo l’ultimo anno del Liceo Scientifico “Arcangelo Scacchi” di Bari e come la maggior parte dei ragazzi ero innamorato della matematica ed ero ansioso di conoscere questa meravigliosa materia al di là dei programmi scolastici.

Il mio desiderio venne esaudito in quanto in quell’anno fu creata dal-la casa Editrice Felice Le Monnier di Firenze una rivista per studen-ti: La Scienza per i giovaniLa Scienza per i giovaniLa Scienza per i giovani contenente articoli di divulgazione, sto-ria della matematica e concorsi a premi, essa nacque come Supplemen-to della rivista Archimede nata nel 1949. Questi problemi che non erano affatto banali mi spinsero a studiare nuovi argomenti e quindi spaziare maggiormante nel meraviglioso mondo della matematica. La lettura di questa rivista costituì per me una notevole svolta culturale. Il secondo è conseguenza del primo. Si teneva quell’anno a Lucera la riunione della consulta dei presidenti di sezione della Mathesis ed io ero stato delegato a rappresentare la Sezione Romana Mathesis. Ogni presidente, o delegato, doveva proporre un argomento per avvicinare i giovani alla Mathesis. Io colsi l’occasione per proporre un supplemen-to del Periodico di Matematiche organo della Mathesis, dedicasupplemen-to ai giovani, eventualmente on line con la loro preziosa collaborazione, così come era stata La Scienza per i giovani per Archimede ed il

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Sup-plemento al Periodico di Matematica per il Periodico di Matematica. L’idea mi sembrava molto buona ed in linea con analoghe iniziative del passato.

L’accoglienza alla mia proposta fu entusiasta e pertanto detti incari-co a mio figlio Giovanni, già autore di analoga iniziativa per la Fa-coltà di Filosofia dell’Università Tor Vergata di Roma, di creare una rivista on line per poi consegnare il tutto al comitato di redazione del Periodico.

Preparai il primo numero che fu messo in rete il 18 aprile 2011 e quin-di contattai personalmente tutti i membri del Comitato quin-di Redazione del Periodico per poter consegnare il lavoro svolto e poterlo lanciare. Le mie richieste rimasero inevase in contrasto con l’entusiasmo inizia-le e pertanto per non andare perso il lavoro fatto, provai a continuar-lo da socontinuar-lo, cominciando a pubblicare i contributi segnalati dal Concor-so Miur - Mathesis, subito dopo fui io stesConcor-so a bandire concorsi ed al-cuni di essi hanno avuto grande successo, sia presso il congresso di di-dattica e divulgazione di Castel San Pietro, sia sulla rivista Prisma della Bocconi. Ma qui non espongo la lunga storia di Euclide, ma vo-glio dire cosa sei stato tu Euclide per me.

In un primo tempo ho avuto la gioia di lavorare insieme con Stefania, prematuramente scomparsa, infatti sino a quel momento avevamo avuto compiti separati: lei casa e figli ed io lavoro di progettazione, come impiegato prima e dirigente poi, presso l’ENI. E questa è stata per me un’occasione di crescita notevole, ho modificato migliorando il mio modo di scrivere, imparando moltissimo, a gestire i rapporti con altre persone al di fuori del mondo del lavoro.

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Ma la cosa più importante è stata quella di vivere da vicino il mondo dei giovani e di conoscere parallelamente meravigliose persone che non avrei avuto mai modo di frequentare. Io in compenso ho lavorato mol-tissimo per fare in modo che la tua vita, carissimo Euclide, non finis-se con la mia, infatti ho creato una struttura che sopravviverà al mio definitivo ritiro. Grazie Euclide!

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Elena Stante Elena Stante Elena Stante

Il mio incontro con la rivista “Euclide” è avvenuto nel 2015, quando ancora al suo interno era inglobata l’altra testata “Angolo Acuto”, allora generosamente adottata da Antonio Salmeri. Dal 2016 Eucli-de ha la sua singolare autonomia e, da allora sino ad oggi, si è arric-chita di contenuti, attraverso la partecipazione di tanti collaboratori molto attivi, che contribuiscono a farne una pubblicazione molto ap-prezzata.

Il suo vero motore, come tutti sanno, è il suo Direttore che con il suo amore e la sua passione per la cultura è per me, senza dubbio, una guida e un maestro di vita. Antonio mi fa conoscere la scuola del tempo che fu, attraverso tante pubblicazioni: dalle pagelle ai quader-ni, dai sussidiari alle memorie della scuola del regime fascista, rac-contandomi della sua vita e di alcuni momenti tristi che se parago-nati ai miei rendono questi più accettabili.

Antonio è anche molto abile nel disegno ed è un poeta; diversamente da me, gioca tanto bene con le parole da proporre il concorso con acronimi e sonetti , che tanto successo ha riscosso. Non credo che il gran numero di partecipanti avesse in mente solo la cifra messa in palio, ma piuttosto che ha valutato positivamente l’originalità della gara; i concorsi riservati agli studenti sono riusciti a suscitare l’inte-resse delle mie classi, che in genere disdegnano i concorsi anche quan-do prevequan-dono premi interessanti.

E ancora una delle fantastiche idee dell’instancabile e pertinace An-tonio, nata dalla straordinaria apertura nei confronti delle nuove

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