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Introduzione
Il melanoma maligno cutaneo è un tumore della pelle molto aggressivo che ha origine dai melanociti della cute e più raramente delle mucose. Il melanoma, generalmente, si presenta come lesione cutanea pigmentata con bordi irregolari e pigmentazione variegata che nella maggior parte dei casi origina de novo su cute apparentemente sana e solo in un numero limitato di soggetti insorge su un nevo melanocitico acquisito o congenito pre-esistente; in rari casi l’esordio è di tipo metastatico senza che sia evidente la lesione di origine.
Il melanoma maligno cutaneo rappresenta circa il 5% dei tumori della pelle e l’1% dei tumori maligni; nel mondo è al 16° posto tra i tumori più frequenti negli uomini ed è al 17° posto nelle donne. Fino a qualche decennio fa era considerata una neoplasia molto rara, ma ad oggi, si registrano notevoli aumenti dei tassi d’incidenza soprattutto negli Stati Uniti, nell’Europa Occidentale ed in particolare in Svezia. Anche in Italia, negli ultimi 7 anni i decessi attribuiti a melanoma maligno cutaneo sono molto aumentati, sia nelle donne sia negli uomini con punte d’incidenza superiori nell’Italia Settentrionale. Il dato comunque più rilevante è stato osservato in Australia nella regione del Qeensland ed in Nuova Zelanda. Al contrario questo tumore è poco frequente nelle popolazioni Asiatiche e Africane.
Nel 2008, sono stati riportati 197.000 nuovi casi di melanoma in tutto il mondo, e 46.000 pazienti sono deceduti a causa di tale malattia, classificandola perciò come la neoplasia della pelle più pericolosa. E’ quindi un importante problema di salute pubblica con un aumento d’incidenza del 3-8% l’anno, soprattutto tra gli individui giovani di età compresa tra i 35 e 50 anni e la popolazione di carnagione chiara dei paesi industrializzati.
Sono emersi tuttavia, sostanziali miglioramenti del tasso di sopravvivenza a 5 anni da melanoma riconducibili a notevoli progressi sia nella diagnosi precoce che rappresenta attualmente l’arma più efficace nel ridurre la mortalità da questa neoplasia, sia per quanto riguarda la terapia. Questi miglioramenti sono dovuti grazie a studi su fattori di rischio
6 ambientali (l’esposizione al sole), ma soprattutto a studi che permettono di classificare il melanoma dal punto di vista molecolare, cercando di capire i complicati processi che portano al suo sviluppo, alla sua progressione ed all’identificazione di biomarcatori clinicamente rilevanti per la sua scoperta precoce e per poter indirizzare i pazienti affetti da questa neoplasia ad una terapia più adeguata per il proprio tipo di aberrazione genetico-molecolare.
L’obiettivo di questa tesi è di dare una maggiore informazione sul melanoma maligno cutaneo, cercando di sensibilizzare la popolazione a questo tipo di neoplasia ancora ad oggi poco conosciuta, offrendo un’analisi completa della nascita, della crescita, della struttura, della diagnosi e delle varie forme di questo tumore. L’attenzione sarà particolarmente focalizzata sulle alterazioni genetiche ed epigenetiche, sulla classificazione istopatologica e molecolare e sulla farmaco-genomica di questa neoplasia.