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Nota sulla ceramica di VIII e VII secolo a.C. dallo scavo S. Marco nord-est a Caulonia

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Academic year: 2021

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(1)isbn 978-88-907175-9-8. 50° Convegno di Studi sulla Magna Grecia - Taranto 2010. *. Istituto per la storia e l’archeologia della Magna Grecia. Alle origini della Magna Grecia Mobilità migrazioni fondazioni. ta r a n t o 2 0 1 0.

(2) Alle origini della Magna Grecia Mobilità migrazioni fondazioni ATTI DEL CINQUANTESIMO CONVEGNO DI STUDI SULLA MAGNA GRECIA TARANTO 1-4 OTTOBRE 2010. Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia - Taranto MMXII.

(3) Sommario Premessa. 5. Introduzione. 7. Per una storia del problema Gli storici del XIX e XX secolo di fronte alla colonizzazione greca in Occidente (C. Ampolo). 11. La. nel. 35. Il dibattito (G. Maddoli, A. Mele, F. Frisone, A. Pontrandolfo, F. D’Andria, C. Ampolo). 61. colonizzazione. dibattito attuale. greca:. modelli. interpretativi. (E. Greco, M. Lombardo). L’area egea agli inizi del I Millennio (1000-750 a.C.) The form and structure of Euboean society in the Early Iron Age based on some recent research (A. Mazarakis Ainian). 71. Culti e cultura nella Grecia di età geometrica (1000-750 a.C.) (A. Duplouy). 101. Hygra keleutha. Maritime matters and the ideology of seafaring in the Greek epic tradition (J. P. Crielaard). 133. L’orizzonte euboico nell’Egeo ed i primi rapporti con l’Occidente (N. Kourou). 159. Achaia: one or two? (M. Petropoulos). 189. 1515.

(4) Pottery production of Achaea in the Northern Peloponnese during the time of colonization (A. Gadolou). 221. Il dibattito (E. Greco, A. Mele, M. Giangiulio, M. Lombardo, A. Duplouy, E. Greco, A. Pontrandolfo, E. Arena). 247. Tra Oriente e Occidente Mobilità mediterranea: traffici e presenze egee e orientali in Occidente tra IX e VIII sec. a.C. (D. Ridgway †). 257. Le isole ionie sulle rotte per l’Occidente (B. d’Agostino). 277. Le. e i. 305. Le origini coloniali tra memoria e tradizione (M.Giangiulio). 387. Pratiche culturali e rapporti tra colonia e metropoli (M. Lombardo). 397. La. 421. origini della. lirici. Magna Grecia:. i poemi omerici,. Esiodo. (A. Mele). ricerca archeologica e le manifestazioni rituali tra. metropoli e apoikiai. (E. Lippolis, V. Parisi). Il dibattito (M. Lombardo, P. Poccetti, M. Giangiulio, M. Lombardo). L’Occidente:. forme. e. processi. di. urbanizzazione. 471. e. territorializzazione. Processi di strutturazione territoriale: il caso di Taranto (T. E. Cinquantaquattro). 485. Mobilità, migrazioni e fondazioni nel Tarantino arcaico: il caso di L’Amastuola (G.-J. Burgers, J. P. Crielaard). 523. 1516.

(5) Il Salento nella prima Età del Ferro (IX - VII sec. a.C.): insediamenti e contesti (F. D’Andria). 549. Forme e processi di urbanizzazione e territorializzazione: l’area ionica tra Bradano e Cavone (A. De Siena). 593. Forme e processi di urbanizzazione e di territorializzazione nella fascia costiera ionica tra i fiumi Sinni e Basento (S. Bianco, L. Giardino). 609. Sibaritide: riletture di alcuni contesti funerari tra VIII e VII sec. a.C. (S. Luppino, F. Quondam, M. T. Granese, A. Vanzetti). 643. A Greek enclave at the Iron Age settlement della Motta (J. K. Jacobsen, S. Handberg). Timpone. 683. Crotone e Crotoniatide: primi documenti archeologici (fine VIII - inizio VII secolo a.C.) (R. Spadea). 719. Materiali greci e coloniali della prima fase dell’antica Kroton. Scavo 2009 nel quartiere settentrionale (D. Marino, M. Corrado, G. P. Mittica, F. Cristiano). 741. Il dibattito (V. Nizzo, E. Lippolis, A. Pontrandolfo, P. G. Guzzo, M. Lombardo, E. Greco, T. Cinquantaquattro, G.-J. Burgers, F. D’Andria, I. Tirloni, M. Lombardo, A. De Siena, S. Bianco, J. de La Geniere, S. Luppino, F. Quondam, L. Tomay). 803. of. (C. Sab-. 821. Locri Epizefiri. Nuovi scavi dell’Università di Torino (D. Elia, V. Meirano). 847. Hipponion, Medma e Caulonia: nuove evidenze archeologiche a proposito della fondazione (M. T. Iannelli, B. Minniti, F. A. Cuteri, G. Hyeraci). 855. Locri Epizefiri: bione). segni di una città in formazione. 1517.

(6) Nota sulla ceramica di viii e vii secolo a.C. dallo scavo S. Marco nord-est a Caulonia (M. R. Luberto). 913. L’area sacra dell’isolato Z a Messina e la ktisis di Zancle (M. Bacci, G. Tigano, M. Ravesi, G. Zavettieri). 927. Rhegion tra porthmòs e Sila silva (R. Agostino). 947. Calabria e area euboica (L. Mercuri). 969. Mobilità e dinamiche insediative nel golfo di Salerno (M. Cipriani, A. Pontrandolfo). 985. Elea: dalla Greco). fondazione alla formazione della città. (G.. 1015. La fascia altotirrenica calabrese tra comunità indigene e sub-colonie (G. Aversa). 1077. Forme e processi C. Carter). di territorializzazione a. 1103. Mégara Hyblaea: Tréziny). le domande e le risposte. Metaponto (J. (M. Gras, H.. 1131. e tante domande. 1149. Il dibattito (M. Lombardo, F. Frisone, E. Greco, A. Mele, E. Greco, M. Lombardo, E. Casavola, J. de La Genière, P. Poccetti, C. Ampolo, V. Nizzo, M. Gras, H. Tréziny, M. Gras, D. Mertens). 1171. Tavola rotonda (E. Greco, A. Pontrandolfo, M. Lombardo, F. Frisone, M. Lombardo, C. Ampolo, E. Lippolis, A. Pontrandolfo, M. Gras, V. Nizzo). 1183. Selinunte: l’eredità aperte (D. Mertens). di. Megara Hyblaea. Le rassegne archeologiche La Puglia (T. E. Cinquantaquattro). 1518. 1207.

(7) La Basilicata (A. De Siena) Napoli e Pompei (V. Sampaolo) Le Province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta (L. Rota) La Calabria (S. Bonomi) The Greek excavations in Sibari (M. Petropoulos). 1259 1307 1355 1405 1451. La cronaca (L. Pierri, G. Florido, A. Cervellera, C. Petrocelli, E. Greco, A. Siciliano, G. Maddoli, C. Pagano). 1477. Elenco contributi borse di studio anno 2010. 1489. Lista degli iscritti e dei partecipanti al convegno. 1491. Indici Indice dei nomi e delle località notevoli. 1499. Sommario. 1515. 1519.

(8) NOTA SULLA CERAMICA DI VIII E VII SECOLO A.C. DALLO SCAVO S. MARCO NORD-EST A CAULONIA*. I. ( Caulonia tra Crotone e Locri ha di recente risposto alla necessità di più $  ˆ 

(9)  

(10)            colonia achea di Caulonia, tradizionalmente considerata fondazione tarda dipendente, se non direttamente generata, da Crotone, con funzione di avamposto contro il possibile espansionismo locrese a Settentrione1. Un concreto contributo al superamento di «valutazioni pregiudiziali»2 sulla storia più antica del sito è offerto dai sempre più consistenti rinvenimenti di ceramiche databili nei K:::K:: (3, traccia evidente dell’esistenza di complessi, ma ancora poco chiari processi di formazione dell’insediamento. Il nucleo di frammenti che considereremo, quindi, seppure ridotto  

(11)   %        '  

(12)  

(13)  

(14)  

(15)     fonda la reimpostazione delle problematiche inerenti il primo orizzonte greco di Caulonia. : .    '           % K:::  (       %  

(16)       condotte in località S. Marco nord-est dalla missione dell’Università degli Studi di Firenze diretta da Lucia Lepore. La porzione di abitato qui individuata, collocata in un punto nevralgico dell’antico. 

(17) 

(18) '   %     

(19)   X  

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(34)  ' K::YK:  ()$        $

(35)   

(36)           % K:::4.. *. Ringrazio il Comitato Organizzatore del Convegno per la possibilità concessami di presentare questo contributo; profonda riconoscenza voglio manifestare alla Prof. Lucia Lepore che, con la consueta fiducia, mi ha affidato lo studio della ceramica arcaica dello scavo S. Marco nord-est. K    

(37)   $  

(38)    x   (  (   >

(39)  VK = # ?  "

(40) ~

(41) }†   

(42)  avuto ed ho la fortuna di condividere gioie e dolori di questo strano ‘mestiere’. Le foto e i disegni dei frammenti sono stati realizzati dalla scrivente; il coordinamento nell’esecuzione e la cura delle piante di scavo sono di Paola Turi. 1 Sul Convegno di Firenze ved. ora i relativi Atti Caulonia tra Crotone e Locri, in particolare quanto dichiarato da Lucia Lepore nella premessa, p. IX, e da M. Teresa Iannelli nelle conclusioni, p. 492; per una rassegna sulle fonti per la storia di Caulonia, per un’efficace disamina delle stesse e per un sunto della bibliografia precedente LOMBARDO 2010, in particolare pp. 7-11. 2 K Caulonia tra Crotone e Locri, premessa p. IX. 3 Da ultimo GAGLIARDI 2004 e MINNITI 2004, nonché il contributo di M. Teresa Iannelli in questo Convegno. 4 LEPORE 2010 per un quadro completo dello scavo in località S. Marco nord-est; ved. anche TURI, PALLECCHI 2010 (analisi archeometriche di ceramica figurata, a vernice nera e anfore. 913.

(43) Fig. 1. Caulonia, veduta dall’elicottero (Comando Sezione Aerea della Guardia di Finanza di >  ". A questa data risalgono tre frammenti di orli e vasche da attribuire ad altrettante protokotylai,  .          '  

(44)   breve orlo segnato esternamente e vasca a calotta5; della decorazione si conservano appena tracce di uno, forse due chevrons nel frammento n. 1 e resti di quattro tratti verticali allungati racchiusi   '  .  $  )6, mentre sono totalmente verniciate le.     

(45)  :        

(46) 

(47) .  delle indagini della missione fiorentina, mostra che ha avuto luogo dal 20 ottobre al 26 novembre 2010 nella Sala Comparetti della Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Firenze. 5 Sulla protokotyle corinzia in generale GGP, pp. 95-96, PFAFF 1988 e DE VRIES 2003. Dai citati studi in materia si evince che lo stadio in cui l’orlo appare estremamente basso e ridotto,        

(48)      % K:::  ( 6 <x]*H/ Xƒ#))/ )]†|w+' / ]` J`ÂH<)xLEPORE 2010, pp. 82 e 101, nota 8, figg. 6.3a e 6.15a; inv. 150093, saggio A, ƒ#|$   / )]†|w+' / )@J`Â`?$ dei due frammenti PFAFF 1988, pp. 54-55, nn. 37 e 40, fig. 11.. 914.

(49) Fig. 2. Pianta dello scavo in località S. Marco nord-est.. 915.

(50) Fig. 3. (    = :: Y"  = :. 916.

(51)

(52)      $  JJ7. Se le caratteristiche di impasto e vernici delle prime due protokotylai consentono con sicurezza l’assegnazione a fabbriche corinzie, per il terzo frammento elementi quali l’impasto rosato, lo spessore delle pareti della vasca - maggiore  .  $)Y 

(53)  '

(54)   

(55) 

(56)  

(57) '  l’attribuzione a produzioni euboiche, sulla scorta, tra l’altro, degli stretti confronti istituibili con analogo materiale da Otranto8. Il rilevamento di questa particolare morfologia vascolare in Italia    

(58) ' 

(59)   

(60)   x        di Paolo Orlandini per l’Incoronata9 e di Francesco D’Andria per Otranto e il suo territorio10, il quadro è andato articolandosi con nuovi, analoghi rinvenimenti dalle stesse località11 e da altri siti,  `12. Corretto ci sembra, dunque, ampliare la lettura dei dati cauloniati alla luce di una omogenea  .   '

(61)    } ~  

(62) 

(63)          

(64)   

(65)    fascia ionica dove questi materiali, pur costituendo sempre un indicatore delle presenza greca, possono assumere una doppia valenza a seconda dei contesti. Risulta, infatti, evidente che tale ceramica segna non solo l’esistenza di precoci contatti, variamente documentati anche in altre forme, tra l’elemento greco e le più ricche e organizzate comunità indigene locali, ma anche il passaggio di prospectors (verisimilmente coincidenti con i medesimi interlocutori delle comunità  

(66)     š    

(67)     stabili insediamenti greci. Non appare peregrino in questo secondo caso attribuire alle protokotylai rinvenute all’interno dei futuri perimetri urbani la funzione di fossile guida per la fase di. 7. :]*)| Xƒ#))/ H]†€Hw+ / J))|Â. 16. D’ANDRIA 1985, p. 346, fig. 15, in particolare frammento f Inv. OP 3-27 da Otranto; ibidem,  J] $ )      $    '       : <  # / Archeologia dei Messapi  ]+  @  K          % K:::  ( '  ' 

(68) '     

(69) .   (

(70)   x$FACELLA 2010, p. JJ <  ' "x  trilobata deposta entro una coppa di ’"   “'.    

(71) '    ' 9 ORLANDINI 1974-76. 10 D’ANDRIA 1985, pp. 341-352, figg. 14-15, 20-21; Archeologia dei Messapi, pp. 37-38, 43    ]JY]+K  11 Per Otranto D’ANDRIA 1995, pp. 472-476, figg. 7-8, 10-11; per l’Incoronata DENTI 2010, p. 311, fig. 99. 12 La morfologia in questione è, infatti, documentata anche a Taranto (ved. contributo di "  (

(72)  

(73) .   

(74)   (  (

(75)   CUOZZO et ALII, pp. 28 e 158-9, n. cat. ""X++$+| J)@ .     = :: "  = : e forse a Sibari da frammenti di ridotte proporzioni (Sibari II, p. 176, n. 359, fig. 180; Sibari III,  +)H  +J) $ +JH  +`* €       $  

(76)    "   . x JACOBSEN, HANDBERG 2010, pp. 228-9, nn. cat. A868-869, p. 240, n. cat. A929, commento alle pp. 19-21 e 225-226. Di poco più tarde le importazioni e le imitazioni locali di kotylai tardogeometriche dalla Sibaritide, vicine alle protokotylai per forma e decorazione, da ultimo discusse in QUONDAM 2009, pp. 158-162 e relative note; VANZETTI 2009, p. 182 e nota 18 a p. 196; JACOBSEN et ALII 2009, p. 214 per l’attribuzione alla locale produzione enotrio-euboica della protokotyle dalla tomba CR 1 di Macchiabate; un esemplare di imitazione locale dalla Locride in MERCURI )**++]*J (  Yœ   8. 917.

(77) Fig. 4. Coppe tipo Thapsos, sub-Thapsos e di tipo protocorinzio.. esplorazioni territoriali nel periodo che immediatamente precede le fondazioni dell’ultimo quarto K:::  (

(78)     Risale ai primi decenni della seconda metà dello stesso secolo una coppetta ad orlo. 918.

(79) Fig. 5. Kantharoi di tipo acheo..     .     

(80)  

(81)   $    .        

(82) '  .   J+13x

(83)         

(84) .  '  coloniale da esemplari molto più tardi con semplice decorazione a fasce, è inusuale nel periodo tardogeometrico, tanto più nella peculiare associazione di morfologia e sistema decorativo del tipo cauloniate che trova un perspicuo e pressoché esclusivo riscontro in un frammento dalla Stipe dei Cavalli di Pitecusa che Bruno d’Agostino considera imitazione locale delle kotylai Aetos 666, vicino anche alle protokotylai per via della decorazione14. Ancora a Pitecusa riporta un coperchio di oinochoe con base a disco, parete trilobata e presa cilindrica, in origine decorato all’interno $    

(85) 

(86)  J]15, convincentemente confrontabile con. LEPORE 2010, pp. 82 e 101, nota 10, figg. 6.3c-6.16b. Si conservano due frammenti  x]**@`# Xƒ#))/ *†€Hw+ / ]] 2,6, ø cm 9. 14 D’AGOSTINO@@+Y@@]+| H  K 15 Base integra, parete pertinente ricomposta da vari frammenti; inv. 150191; saggio A, ƒ#)) !Y[/ *†€|wJ /

(87) ' x J])]/ 

(88)   x ]|]($      Corinth XV, pp. ])Y]J)J)))$  Y)/      

(89) .    #'  #'   xSibari III, p. 81, n. 91; Sibari IV, p. 51, n. 2; JACOBSEN, HANDBERG 2010, pp. 203, 209-211, nn. cat. A822-A833A, in particolare il n. cat. A826, decisamente vicino per 13. 919.

(90) Fig. 6. Carta di distribuzione delle protokotylai d’importazione e d’imitazione in Italia meridionale.. un analogo coperchio di produzione locale dalla necropoli di S. Montano16. Questi due reperti trovano dunque, al momento, riscontri puntuali solo in ambito pitecusano, per giunta in produzioni  x   

(91)             i supposti rapporti intercorsi tra l’isola e l’areale ionico in periodo protocoloniale, indiziati da .   

(92)        17. Seguono undici frammenti di coppe tipo Thapsos e sub-Thapsos, tutti recanti una decorazione. forma, decorazione e caratteristiche tecniche al coperchio cauloniate e in virtù di questo forse con datazione più alta di quella indicata. 16 Pithekoussai I '`]`w)+Hw)/  NIZZO 2007, p. 138, categoria tipologica B150. 17 Si fa ovviamente riferimento all’askos nello stile a frange proveniente dalla tomba 325 di Pitecusa e allo scarabeo del Lyre Player Group   ' xMERCURI 2004, pp. 128-129 per un rapido sunto della questione e per i relativi riferimenti bibliografici.. 920.

(93) .   

(94)  ''   

(95)  ''+`Y*18. Singolarmente lo schema decorativo a pannello, peculiare della più tradizionale produzione della classe di Thapsos, compare.     # 

(96)      +     attardata con metopa accentuatamente dilatata e riempitivi a sigma irregolari19. Le coppe in questione costituiscono un’ulteriore conferma dei dati emersi per Caulonia dalle indagini dell’équipe guidata da Maria Cecilia Parra20; vero fossile guida della presenza stanziale 

(97)  

(98)   K:::  (     '

(99)      

(100) 

(101) '      21 con una preponderanza numerica legata al santuario di Punta Stilo che si esplicita e si arricchisce con i dati forniti dall’abitato, avvalorando l’ipotesi di una            %     

(102)    K:::  ( > testimonianze archeologiche attestano, quindi, a Caulonia una situazione del tutto analoga a quella messa in luce nelle colonie achee di Sibari e Crotone, dove la cronologia di fondazione, posta nell’arco dell’ultimo quarto del secolo dalle fonti storiche, è sostanziata proprio dalla presenza di coppe tipo Thapsos22. Chiudono questa sintetica rassegna tre frammenti di labbri e vasche presumibilmente pertinenti a kantharoi   ]23, che vanno ad arricchire il quadro tracciato da Luigina Tomay sulla distribuzione di questi manufatti in Italia meridionale24. "

(103).    .       

(104) 

(105)   

(106)       '      K::Y K:  (X  $    . 

(107) 'Y"   H

(108). $   

(109)   XH   

(110)   $         /      .  . 

(111)     .    H    

(112)  nord ed est che delimitano uno degli ambienti della casa di età classica detta “del Personaggio Grottesco”25, in livelli pesantemente intaccati dalle consistenti fondazioni di queste strutture. Il. 18. #   .    . $  

(113) <`xLEPORE 2010, pp. 82 e * @$`J'`]'/]**@+ Xƒ#))$   / *†€|w) ' / ))Â|]<Hx]*)] (ƒ#*+/  *†€|w)' / )@)<|xLEPORE 2010, nota 11, figg. 6.3d e 6.15d; ]**@] Xƒ#|$   / *†€|w)' / )+ 2,1, ø cm 18,5. 19 :]*J@ Xƒ#])/ *†€|w+'/ +]+| 18. Tra i tanti confronti possibili se ne citano solo alcuni dal santuario di Punta Stilo e dagli scavi

(114) ' xCAVAZZUTI)**)`*J)  /GAGLIARDI 2004, pp. 68-69 (tipo 1, variante /MINNITI)**++J]Y+J`*  +`Y+`)*)   20 K supra, nota n. 3. 21 K '' $ LEPORE 2010, p. 101, nota 13. 22 QUONDAM 2009, p. 162 e nota 98 a p. 172; VANZETTI 2009, p. 181 e nota 11 a p. 195, entrambe con bibliografia precedente; LUBERTO 2010, pp. 281-282 per Crotone. 23 Desidero ringraziare la dott. Tomay per la disponibilità immediata con la quale ha accettato di visionare disegni e foto dei frammenti in questione e per le opinioni espresse in materia. Fr. n. )x]*)H+/ Xƒ#))/ H]†€|w`   / )J` <Jx]*)H)/ Xƒ#))/ ]†|w'  / JH)< +x]*)*/ Xƒ#])/ H]†€|w+ ]*)H+/ )@+ 24 TOMAY 2002, pp. 339-347, in particolare carta di distribuzione alla fig. 11, p. 340. 25 > $            

(115)     .  x. 921.

(116) Fig. 7. Scavo S. Marco nord-est. Evidenziati a tratteggio i settori di rinvenimento delle ceramiche K:::K::  (. $    H 

(117)   

(118)   x. $. 

(119) 

(120) .   (ƒ#*+H 

(121)   $ '

(122)  ƒƒ##))+Y)+@ riempita con pietre di medie dimensioni, praticata alle spalle del complesso edilizio ellenistico (e 

(123) ' $

(124)    

(125)  

(126)  .   ''       %   )H$    :            

(127)    

(128)  appaiono comunque chiari, per le fasi più antiche, i prevedibili segni del pieno inserimento del territorio della futura Caulonia nelle rotte commerciali e di frequentazione della costa ionica legate a punti di riferimento sull’Adriatico quali, in primis, Otranto26. L’ipotesi della fondazione primaria. LEPORE 2010, pp. 91 e 95, fig. 6.40. 26 K   

(129)     

(130)     . 922.

(131) della colonia nel periodo immediatamente successivo è supportata, poi, dalle testimonianze    

(132)  

(133)   K:::  ( 

(134)    .      

(135) '     

(136)  %         

(137). K::  a.C. testimoniata dalle ceramiche provenienti tanto dallo scavo S. Marco nord-est che dal tempio e dagli altri settori dell’abitato indagati27. In questo caso come in altri, dunque, solo il documento archeologico riesce a riempire i vuoti, i «silenzi della tradizione»28     

(138)  

(139)       . Maria Rosaria Luberto. D’ANDRIA 1995. 27 K supra, nota 3. Circa 300 frammenti attribuibili a classi ceramiche di periodo arcaico,      %#  Y x  .

(140)    

(141)         '   :K  .  #  ( %  Mondo Antico dell’Università degli Studi di Firenze. 28 LOMBARDO 2010, p. 8.. 923.

(142) ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE Archeologia dei Messapi F. D’ANDRIA Archeologia dei Messapi, Catalogo della Mostra (Lecce, 7 ottobre 1990 - 7  @@& @@* Caulonia tra Crotone e Locri L. LEPORE, P. TURI   Caulonia tra Crotone e Locri, Atti del Convegno Internazionale <J* Y

(143) )**H<)** CAVAZZUTI 2001 I. CAVAZZUTI, 

(144) 

(145) 

(146) 

(147) 

(148) 

(149) 

(150)  

(151) {

(152)   , in M. CECILIA PARRA  ˜

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