Crescita economica e ambiente
Cap. 13 Becchetti, Bruni, Zamagni
• Come è possibile classificare le risorse ambientali in termini economici?
• Esiste un trade-off tra crescita e risorse ambientali?
• Se esiste, è possibile rimuoverlo?
Classificazione delle risorse ambientali
• RINNOVABILITA’:
– Capacità della risorsa di essere rigenerata
dall’ambiente stesso (abbastanza velocemente) una volta utilizzata;
– I beni di mercato sono riproducibili
• APPROPRIABILITA’:
– Capacità della risorsa di essere rivale ed escludibile – Bene rivale: il consumo di un individuo comporta la
sottrazione del consumo del bene da parte di altri
– Bene escludibile: è possibile escludere un soggetto dal consumo del bene
Matrice delle risorse ambientali
Rinnovabili Non rinnovabili
Appropriabili Legname Materie prime (rame,
petrolio, carbone)
Non appropriabili Pesca, qualità dell’aria Clima
Quattro tipi di risorse
• Le quattro categorie di risorse presentano problemi differenti:
•Le risorse appropriabili passano per il mercato:
il ruolo del mercato e quello dello istituzioni non di mercato (Stato o meccanismi di governo sovranazionali) nell’utilizzo delle risorse possono confliggere o essere complementari;
•Le risorse non appropriabili non passano per il mercato:
ma l’attività produttiva da parte dell’uomo può generare esternalità negative, e l’intervento delle istituzioni non di
mercato può essere necessario per evitare il deterioramento o il depauperamento della risorsa.
Risorse appropriabili e rinnovabili
• Sono risorse che passano per il mercato:
Il mercato ne può fare domanda eccessiva rispetto al tasso di riproduzione
•Per le risorse appropriabili e rinnovabili
(es.legname) il problema principale è legato al tempo di riproduzione della risorsa:
- se i tempi sono sufficientemente lunghi il saldo tra distruzione e riproduzione può essere
negativo.
• Opportune politiche ambientali da parte dello Stato sono necessarie per evitare il
depauperamento della risorsa
Risorse appropriabili e non rinnovabili
• Sono risorse che passano per il mercato
•Per le risorse appropriabili e non rinnovabili
(es.petrolio) il mercato attraverso il sistema dei prezzi può essere un efficace meccanismo per segnalare la scarsità:
Al ridursi dello stock di risorsa, cresce il prezzo Al crescere del prezzo, diventano
relativamente meno costosi beni sostituti
•Problema: nel breve periodo il segnale del prezzo può essere influenzato da altre condizioni, nel lungo periodo ha migliori probabilità di stimolare
l’innovazione di prodotti sostituti
Risorse non appropriabili e rinnovabili
•Le risorse non appropriabili e rinnovabili (es.
pesca e panorama) hanno le stesse
caratteristiche dei beni pubblici o quasi pubblici
• Sono necessari interventi pubblici da parte dello Stato per regolamentare il loro utilizzo.
• Sono risorse che non passano per il mercato:
il mercato non può risolvere il problema del loro eventuale deterioramento o depauperamento.
Risorse non appropriabili e non rinnovabili
•Le risorse non appropriabili e rinnovabili (es. clima) hanno le stesse caratteristiche dei beni pubblici,
spesso a livello globale
• Per i beni pubblici globali, la regolamentazione pubblica è complicata dalla necessità di un
coordinamento sovranazionale tra istituzioni pubbliche e private
• Sono risorse che non passano per il mercato:
il mercato non può risolvere il problema del loro eventuale deterioramento o depauperamento.
Circuito del reddito con risorse ambientali
Famiglie
Imprese
Mercato dei fattori Mercato dei beni
€
€
€
€
€
€
€
€
Ecosistema
Rifiuti, emissioni
Rifiuti, emissioni Risorse
Risorse
Circuito del reddito con risorse ambientali: i beni prodotti
• L’impatto sull’ambiente dell’attività produttiva e di consumo assume diverso rilievo a seconda del tipo di bene che viene prodotto e consumato:
– Beni rivali: il consumo di un individuo comporta la sottrazione del consumo del bene da parte di altri
• dà luogo a nuova produzione una volta consumato (es:
rasoio usa e getta)
– Beni non rivali: il consumo di un individuo non
comporta la sottrazione del consumo del bene da parte di altri
• non dà luogo a nuova produzione una volta consumato (es: cd-rom)
Circuito dei beni rivali
Famiglie
Imprese Mercato dei beni
rivali
Ecosistema
Rifiuti, emissioni
Rifiuti, emissioni Risorse
Risorse
Un bene rivale deve essere nuovamente prodotto dopo l’uso:
- Aumenta la quantità di rifiuti prodotta dalle famiglie
- Aumenta l’attività produttiva e la quantità di rifiuti prodotta dalle imprese
Un bene rivale deve essere nuovamente prodotto dopo l’uso:
- Aumenta la quantità di rifiuti prodotta dalle famiglie
- Aumenta l’attività produttiva e la quantità di rifiuti prodotta dalle imprese
Circuito dei beni non rivali
Famiglie
Imprese Mercato dei beni
non rivali
Ecosistema
Rifiuti, emissioni
Rifiuti, emissioni Risorse
Risorse
Un bene non rivale non deve essere nuovamente prodotto dopo l’uso:
- Produce relativamente meno rifiuti
Un bene non rivale non deve essere nuovamente prodotto dopo l’uso:
- Produce relativamente meno rifiuti
Circuito delle risorse ambientali
• Famiglie e imprese fanno uso di risorse
ambientali e producono output che hanno
impatto sulle risorse stesse (rifiuti ed emissioni)
• Utilizzando la classificazione della matrice dei beni ambientali, è possibile evidenziare un
utilizzo differente delle varie tipologie di risorse da parte di imprese e famiglie
• L’innovazione tecnologica può, in futuro,
modificare alcuni flussi, sia per entità che per destinazione
Circuito dei beni ambientali
Famiglie
Imprese
Non appropriabili e rinnovabili (es:
qualità dell’aria) Rifiuti, emissioni
Rifiuti, emissioni Risorse
Risorse Appropriabili e
rinnovabili (es. legname) Appropriabili e non
rinnovabili (es. petrolio, rame)
Non appropriabili e non rinnovabili
(es: clima)
Circuito dei beni ambientali
e possibili effetti dell’innovazione tecnologica
Famiglie
Imprese
Non appropriabili e rinnovabili (es:
qualità dell’aria) Rifiuti, emissioni
Rifiuti, emissioni Risorse
Risorse Appropriabili e
rinnovabili (es. legname) Appropriabili e non
rinnovabili (es. petrolio, rame)
Non appropriabili e non rinnovabili
(es: clima)
Innovazioni che riducono o eliminano la appropriabili nei cicli produttivi
Innovazioni che riducono o eliminano la necessità di utilizzare risorse
appropriabili nei cicli produttivi
Rifiuti = Risorse
Rifiuti = Risorse
Innovazioni che rendono i rifiuti
una risorsa appropriabile e
rinnovabile
Il problema economico delle emissioni
• Come visto in precedenza, al momento non si intravede un modo per evitare l’effetto
negativo di emissioni nocive, se non attraverso una regolamentazione/tassazione delle stesse
• È opportuno dunque valutare costi e benefici dell’imposizione di un vincolo sulle emissioni
Il problema economico delle emissioni
• IPOTESI SU COSTI E BENEFICI SOCIALI:
• Il costo sociale marginale delle emissioni nocive aumenta al crescere del volume di emissioni
• Il beneficio sociale marginale delle emissioni è positivo per bassi livelli di emissione (aumenta la produzione totale) ma decresce
all’aumentare del volume di emissioni
Il problema economico delle emissioni
Il livello di emissioni ottimale si ottiene in corrispondenza del volume di emissioni che determina un costo marginale uguale al beneficio marginale
Costo marginale sociale
Beneficio marginale
sociale
Volume emissioni Q*
Il problema economico delle emissioni
• IPOTESI SU COSTI E BENEFICI PRIVATI:
• Il costo privato marginale delle emissioni nocive aumenta al crescere del volume di emissioni, ma ad un tasso inferiore rispetto a quelli sociali
Nel costo sociale sono incluse le esternalità negative (inquinamento) che non sono incluse nel costo privato
• Il beneficio privato marginale delle emissioni è positivo per bassi livelli di emissione (aumenta la produzione totale) ma decresce all’aumentare del volume di emissioni (come per il beneficio
sociale)
Il problema economico delle emissioni
Il livello di
emissioni ottimale privato è maggiore del livello ottimale sociale
Costo marginale sociale Beneficio
marginale Sociale e Privato
Volume emissioni Q*
Costo marginale privato
Qp
Il problema economico delle emissioni
• Per costringere l’impresa a produrre la
quantità di emissioni ottimale per la società, il policy maker ha due strumenti a disposizione.
– Regolamentazione = introdurre un tetto massimo di emissioni
– Tassazione = introdurre una tassa (tassa
pigouviana) che faccia aumentare i costi marginali privati rendendoli uguali ai costi marginali sociali
Il problema economico delle emissioni
Vantaggi e svantaggi della regolamentazione/tassazione
Vantaggi: l’intervento del policy maker può indurre le imprese a ridurre le emissioni fino al livello ottimale sociale
Svantaggi: se l’intervento è condotto a livello locale o nazionale, le imprese possono trovare conveniente delocalizzare in altre zone o nazioni
Si può innescare una concorrenza al ribasso della
regolamentazione tra paesi al fine di attrarre investimenti industriali
Il problema economico delle emissioni
Possibili soluzioni
1. L’intervento di regolamentazione deve avere carattere globale e interessare tutti i paesi allo stesso modo
2. Trasferire sui consumatori l’onere della tassa, imponendo una tassa sui consumi di beni a maggiore impatto inquinante, a prescindere dal luogo di produzione
3. Politiche di sensibilizzazione che inducano nei consumatori una maggiore disponibilità a pagare per beni prodotti senza impatto sull’ambiente
Il trade-off tra crescita e ambiente
• Le soluzioni proposte per le emissioni hanno la caratteristica comune di indurre:
– O direttamente una riduzione della produzione – O indirettamente una riduzione della produzione
attraverso una contrazione della domanda
• Il trade off che emerge è che per migliorare la qualità dei beni ambientali è necessario ridurre l’attività
economica
• Tuttavia, la riduzione dell’attività economica in un
paese genera difficoltà nel finanziamento dei sistemi di welfare, nella riduzione del debito pubblico ecc.
Il trade-off tra crescita e ambiente
• Alcune proposte per superare il trade-off tra crescita e ambiente:
– Decrescita
– Curva di Kuznets ambientale – Rapporto Stern
Il trade-off tra crescita e ambiente:
la decrescita
• Nell’ambito di questo trade-off i teorici della decrescita si pongono decisamente a sfavore della crescita, argomentando che attraverso l’autoconsumo, l’autoproduzione e il baratto possono sopperire alle riduzioni di attività economica tradizionale favorendo la
conservazione dei beni ambientali
Il trade-off tra crescita e ambiente:
la curva di Kuznets ambientale
• La curva di Kuznets ambientale mostra un andamento campanulare nella relazione tra reddito pro capite e emissioni di CO2 per
addetto
• La curva di Kuznets ambientale è stata documentata:
– Sia attraverso il confronto tra paesi (cross-country) – Sia attraverso l’evoluzione di un paese nel tempo
Il trade-off tra crescita e ambiente:
la curva di Kuznets ambientale
• Gli argomenti a favore dell’esistenza della forma di U rovesciata sono:
– Evoluzione tecnologica (da agricoltura a industria e da industria a servizi)
– Economie di scala nell’abbattimento dei costi di inquinamento
– Evoluzione del consumo all’aumentare del reddito (dai beni necessari a beni di lusso, come la qualità
dell’ambiente)
– Maggiore regolamentazione e/o delocalizzazione, all’aumentare del reddito
Fasi di sviluppo nella curva di Kuznets
FASE A
Nelle società povere il degrado ambientale è minimo poiché le
attività economico-produttive della popolazione sono concentrate nell'agricoltura, i consumi sono a livello di sussistenza e reddito pro- capite è molto basso
FASE B
Nelle prime fasi dello sviluppo economico la diffusione delle industrie ha un forte impatto ambientale ed è causa di inquinamento
FASE C
Nelle società più ricche la qualità ambientale si trasforma in un bene scarso e i consumatori mostrano una maggiore disponibilità a pagare per il miglioramento dell’ambiente. La società adotta una politica
ambientale e si realizzano fenomeni di delocalizzazione produttiva. Il sistema economico si specializza nel settore dei servizi.
Fasi di sviluppo nella curva di Kuznets
Fase A: economia agricola, reddito pro-capite basso ( y0 ), basso
livello di emissioni.
Fase B: diffusione delle industrie, relazione crescente tra reddito e emissioni
Fase C : trasformazione da
economia industriale a economia dei servizi, raggiungimento di economie di scala nelle industrie residue, maggiore reddito pro
capite e spostamento dei consumi verso beni di lusso (qualità
ambientale), regolamentazione e delocalizzazione
In conclusione, secondo Kuznets la crescita
economica riduce la qualità ambientale fino a un determinato reddito (y1), a partire dal quale la relazione si inverte e ogni ulteriore aumento del reddito pro-capite ( y2 ) riduce il degrado ambientale
Limiti della curva di Kuznets
• Anche se si riduce l’emissione inquinante
(flusso) in una determinata fase di sviluppo, ciò non ci assicura che lo stock di risorsa
ambientale riesca a smaltire velocemente i flussi accumulati
• La relazione a campana è stata verificata solo per le emissioni di CO2 e non anche per altri tipi di emissioni
Il trade-off tra crescita e ambiente:
il rapporto Stern
• Nel 2005 il governo inglese ha commissionato uno studio sul cambiamento climatico a
Nicholas Stern, ex capo economista della Banca Mondiale
• Il rapporto evidenzia che:
– Senza interventi sulle emissioni di gas serra, il
riscaldamento globale provocherà perdite pari al 40% del PIL mondiale
– Sostenendo costi pari al 1% del PIL mondiale si possono evitare tali danni
Il trade-off tra crescita e ambiente:
il rapporto Stern
• Il rapporto Stern indica non un trade-off tra qualità ambientale e PIL ma una relazione positiva
• La motivazione della relazione positiva è nel fatto che la riconversione ambientale e
l’adeguamento industriale all’utilizzo di nuove fonti energetiche è uno dei più potenti fattori di crescita economica e innovazione