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L’aspetto generale del radargramma ottenuto è piuttosto uniforme (figura 6.35)

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Academic year: 2021

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6.5 Analisi dei profili rilevati sulle morene

I profili numerati dall’1 al 4 hanno richiesto un’ulteriore fase di elaborazione in quanto erano stati rilevati, per gran parte della loro lunghezza, lungo i pendii dell’anfiteatro morenico che circonda la piana di Campocatino. Il dislivello di quota tra i diversi punti del profilo ha reso necessaria l’applicazione di una correzione topografica. Come illustrato nel precedente capitolo, tale elaborazione, ha necessitato l’uso di un altro software, in quanto Gred aveva evidenziato dei problemi. La correzione topografica ha fornito dei radargrammi nei quali le tracce sono state, dapprima traslate fino alla quota indicata dal GPS, e successivamente riorientate per seguire il nuovo andamento impostato.

Il risultato delle operazioni sopradescritte è visibile nelle figure 6.35, 6.38, 6.41 e 6.44. Come già illustrato, l’analisi dei radargrammi rilevati sull’anfiteatro morenico aveva l’obiettivo di cercare i contatti interni tra morena e depositi fluvioglaciali e l’individuazione di riflessioni interpretabili come sovrapposizioni di materiale morenico deposto in tempi diversi.

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6.5.1 Analisi del profilo 1

Il profilo 1 è stato rilevato facendo scorrere il Georadar in direzione Sud- Nord sul deposito morenico esposto a Settentrione, per circa 104 m. Il rilevamento è iniziato nei pressi della strada sterrata che sovrasta il ramo meridionale della morena. L’aspetto generale del radargramma ottenuto è piuttosto uniforme (figura 6.35); tale omogeneità è dovuta, probabilmente, al fatto che il profilo è stato rilevato per intero al di sopra del materiale morenico.

In figura 6.36 è possibile osservare il primo tratto selezionato all’interno del radargramma. Esso evidenzia le riflessioni comprese all’incirca tra i 37 e i 50 m di lunghezza. Nella selezione sono evidenziati due set di riflessioni che appaiono avere direzioni discordanti; sono stati denominati F1 e F2.

Tale discordanza, pur se non molto evidente, unita alla sua localizzazione in corrispondenza di un dosso nel profilo del pendio, potrebbe far ipotizzare che in questo punto ci sia stata una sovrapposizione di materiale corrispondente a pulsazioni diverse del ghiacciaio.

(3)

1032 m s.l.m. S N

1007 m s.l.m.

Figura 6.35; Radargramma corretto topograficamente del profilo1;selezioni effettuate.

1032 m s.l.m.

Figura 6.35; Radargramma corretto topograficamente del profilo1; selezioni effettuate.

(4)

Distanza lungo il profilo (m)

37 50

Figura 6.36; Radargramma (in alto),radargramma con Facies (in mezzo), interpretazione (in basso); principali superfici di riflessione (linee in nero); contatto tra le due facies (tratteggio); F1: Facies 1; F2: Facies 2.

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Distanza lungo il profilo (m) 81 89

Figura 6.37; Radargramma (in alto),radargramma con Facies (in mezzo), interpretazione (in basso); principali superfici di riflessione (linee in nero);

contatto tra le due facies (tratteggio); F3: Facies 3; F4: Facies 4.

(6)

In figura 6.37 è mostrata la seconda selezione effettuata lungo il profilo 1.

Il tratto evidenziato è compreso all’incirca tra 80 e 90 m e mostra due set di riflessioni discordanti tra loro. Essi sono stati denominati F3 e F4. Il tratteggio rappresenta la superficie di riflessione che separa le due facies.

Anche in questo caso è plausibile ipotizzare che la discordanza evidenziata, posta in corrispondenza di un piccolo dosso nel profilo del pendio, possa essere dovuta ad una pulsazione della massa ghiacciata, che ha aggiunto materiale al cordone già deposto.

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6.5.2 Analisi del profilo 2

Il secondo profilo è stato rilevato sul medesimo lato del deposito morenico esposto a Nord a pochi metri di distanza dal profilo 1. Il rilevamento è iniziato dal margine della seconda cresta morenica presente su quel versante (si veda fig. 3.10) ed è proseguito per una lunghezza di circa 146 m. L’aspetto generale del profilo (figura 6.38) è meno omogeneo rispetto a quello del profilo 1. Sono presenti zone con riflessioni più marcate e zone con riflessioni meno evidenti. Le prime, probabilmente corrispondono alla presenza di materiale morenico più grossolano (e quindi più riflettente) rispetto al materiale circostante. Inoltre, negli ultimi metri di profilo è ben distinguibile una variazione nell’intensità, nella densità e nella profondità delle riflessioni. A queste differenze nella struttura interna del deposito si unisce il netto cambio nella topografia del profilo che diviene, negli ultimi metri, pianeggiante.

(8)

SE 1031 m s.l.m NO

1008 m s.l.m.

Figura 6.38; Radargramma corretto topograficamente del profilo 2;selezioni effettuate.

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In figura 6.39 è possibile osservare la prima selezione effettuata lungo il profilo in esame. Il tratto, scelto in corrispondenza di un piccolo dosso nella topografia, evidenzia la presenza di due distinti gruppi di riflessioni, che sono stati denominati F1 e F2. A separarli è presente una superficie di riflessione segnata con una linea tratteggiata. Anche in questo caso, la discordanza evidenziata all’interno del deposito può far ipotizzare che in questo tratto si siano sovrapposti detriti di origine glaciale deposti in due diversi momenti.

La seconda selezione (figura 6.40) è stata effettuata negli ultimi metri del profilo. Andando ad osservare il tratto in questione ingrandito, si nota una superficie di riflessione di forma sinuosa che tende ad approfondirsi nel procedere verso l’estremità del profilo (tratteggio); essa separa due gruppi di riflessioni (F3 e F4) ben distinti tra loro sia per forma che per configurazione. F3 appare costituito da riflessioni meno intense, planari e subparallele e si differenzia nettamente rispetto alle riflessioni osservate lungo il pendio. F4, invece, è composto da riflessioni più marcate che per forma e configurazione sono assimilabili a quelle che costituiscono il deposito morenico lungo il versante. La superficie di riflessione individuata in questa selezione potrebbe, ragionevolmente, rappresentare il limite tra i depositi della piana e quelli morenici ai quali i primi si sono sovrapposti.

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Distanza lungo il profilo (m) 70 59 Distanza lungo il profilo (m) 70

Figura 6.39; Radargramma (in alto),radargramma con Facies (in mezzo), interpretazione (in basso); principali superfici di riflessione (linee in nero);

contatto tra le due facies (tratteggio); F3: Facies 3; F4: Facies 4.

(11)

Figura 6.40; Radargramma (in alto),radargramma con Facies (in mezzo), interpretazione (in basso); principali superfici di riflessione (linee in nero);

contatto tra le due facies (tratteggio); F3: Facies 3; F4: Facies 4.

Distanza lungo il profilo (m)

121 147

(12)

6.5.3 Analisi del profilo 3

Il profilo numero tre è stato rilevato in direzione Nord-Sud partendo dall’argine morenico depositato sul versante montuoso esposto a Meridione. L’indagine ha avuto inizio da una zona posta nei pressi di alcune delle vecchie abitazioni del paese di Campocatino, ad una quota di circa 1022 m s.l.m. (come rilevato con il GPS). La sezione rilevata taglia per gran parte della sua lunghezza il deposito morenico e nei metri finali corre sopra una parte dell’area pianeggiante.

Scorrendo il radargramma ottenuto (figura 6.41) possiamo effettuare le seguenti osservazioni.

L’aspetto generale del radargramma sembra piuttosto uniforme fino a circa 109 metri. In questa prima parte della B-Scan le riflessioni sono piuttosto marcate e caratterizzate da sinuosità e continuità. Dopo i 109 m le riflessioni sono meno marcate e da 130 m fino alla fine del radargramma mutano anche nel loro aspetto generale. Per questo profilo sono state selezionate ed analizzate in particolare due aree (figure 6.42 e 6.43).

(13)

N S

Figura 6.41; Radargramma corretto topograficamente del profilo 3;selezioni effettuate.

1026 m s.l.m

1009 m s.l.m.

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In figura 6.42 è possibile osservare il primo tratto selezionato all’interno del radargramma. Esso mostra le riflessioni comprese all’incirca tra i 38 e i 70 m di lunghezza. Nella selezione sono evidenziati due set di riflessioni che appaiono avere direzioni discordanti; sono stati denominati F1 e F2.

Tale discordanza, piuttosto evidente, unita alla sua localizzazione in corrispondenza di un dosso nel profilo del pendio, potrebbe far ipotizzare che in questo punto ci sia stata una sovrapposizione di materiale corrispondente a pulsazioni diverse del ghiacciaio. Nello specifico si può ipotizzare che F2 sia stata deposta in seguito a F1 e che a quest’ultima si sia sovrapposta.

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38 Distanza lungo il profilo (m) 70

Figura 6.42; Radargramma (in alto),radargramma con Facies (in mezzo), interpretazione (in basso); principali superfici di riflessione (linee in nero); contatto tra le due facies (tratteggio); F1: Facies 1; F2: Facies 2.

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La seconda area della quale viene riportata l’analisi comprende circa 40 m di profilo e ne individua, almeno in parte, il tratto pianeggiante posto al termine (fig.6.43). Nel tratto analizzato è presente una superficie di discontinuità ben evidente (tratteggio). Tale superficie separa due zone con caratteristiche delle riflessioni ben distinte. F3 è stata interpretata come facies costituita da materiale morenico, essa è caratterizzata dalla presenza di numerose riflessioni il cui aspetto è già stato descritto in precedenza. F4 si distingue nettamente, in quanto le riflessioni sono meno numerose, parallele o sub parallele ed in molti tratti continue.

La situazione descritta e la sua localizzazione ci fa ipotizzare che la superficie di discontinuità sopra descritta corrisponda alla separazione tra morena e deposito di piana fluvioglaciale.

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120 Distanza lungo il profilo (m) 158

Figura 6.43; Radargramma (in alto),radargramma con Facies (in mezzo), interpretazione (in basso); principali superfici di riflessione (linee in nero);

contatto tra le due facies (tratteggio); F3: Facies 3; F4: Facies 4.

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6.5.4 Analisi del profilo 4

Il rilevamento del quarto profilo è iniziato dalla piana fluvioglaciale ed è proseguito per una lunghezza di 301 m lungo il pendio del cordone morenico esposto a Sud. Il radargramma in questione (figura 6.44) può essere suddiviso in due parti: la prima corrisponde alla zona pianeggiante, meno densa di riflessioni, e la seconda al pendio caratterizzato da una maggiore densità di segnali riflessi.

In considerazione della lunghezza e della peculiarità del quarto profilo, al suo interno sono state effettuate un numero superiore di selezioni.

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S Distanza lungo il profilo (m) N

Figura 6.44; Radargramma corretto topograficamente del profilo4;selezioni effettuate.

1008 m s.l.m

1049 m s.l.m

1008 m s.l.m

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Nella prima parte del profilo, pianeggiante e caratterizzata da riflessioni meno intense, sono state scelti tre tratti, dei quali viene di seguito riportata l’analisi. In figura 6.45 viene illustrata la prima selezione effettuata. Essa rappresenta un tratto di radargramma della lunghezza di circa 10 m, compreso tra 46 e 56 m e al suo interno sono state distinte due facies, denominate F1 e F2. La prima (F1) risulta composta da riflessioni caotiche e piuttosto sinuose, poste a profondità maggiore. La seconda (F2) corrisponde ad un set di riflessioni di forma planare, in configurazione parallela e piuttosto continue. La presenza di tali facies in questo tratto del radargramma rilevato nella piana può essere attribuita al succedersi di due diverse fasi deposizionali. In particolare si può ipotizzare che F1 corrisponda ad una fase di deposizione di tipo fluviale, mentre che F2 corrisponda ad una fase di tipo lacuo-palustre.

Nel lungo segmento di piana riportato nel radargramma 4, è stato possibile osservare un’altra facies tipica di questo ambiente deposizionale. In figura 6.46 sono, infatti, riportate due immagini nelle quali sono evidenti riflessioni la cui forma fa ipotizzare la presenza di paleocanali.

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Distanza lungo il profilo (m)

Figura 6.45; Radargramma (in alto),radargramma con Facies (in mezzo), interpretazione (in basso); principali superfici di riflessione (linee in nero);

contatto tra le due facies (tratteggio); F1: Facies 1; F2: Facies 2.

46 56

Distanza lungo il profilo (m)

(22)

65 69

Figura 6.46; Radargramma (in alto),radargramma con Facies (in mezzo), interpretazione (in basso); Paleocanali (P).

L’ultima selezione effettuata all’interno del quarto profilo è stata individuata lungo il pendio in corrispondenza di un piccolo dosso. Il segmento del quale viene riportata l’analisi corrisponde ad un set di riflessioni ben evidenti perchè poste vicino alla superficie, in un tratto nel quale le riflessioni superficiali appaiono piuttosto deboli. Il tratteggio corrisponde alla superficie di riflessione che delimita le due facies, denominate F3 e F4. Come si può notare nel disegno interpretativo, i due set appaiono discordanti. Anche in questo caso la discordanza, piuttosto evidente, unita alla sua localizzazione in corrispondenza di un dosso nel

73 76

Distanza lungo il profilo (m)

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236 Distanza lungo il profilo (m) 243

profilo del pendio, può far ipotizzare che in questo punto ci sia stata una sovrapposizione di materiale frutto di pulsazioni diverse del ghiacciaio.

Nello specifico si può ipotizzare che F4 sia stata deposta successivamente a F3 e che a quest’ultima si sia sovrapposta (fig. 6.47).

Figura 6.47; Radargramma (in alto),radargramma con Facies (in mezzo), interpretazione (in basso); principali superfici di riflessione (linee in nero); contatto tra le due facies (tratteggio); F3: Facies 3; F4: Facies 4.

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