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La nomenclatura chimica è regolamentata da un associazione internazionale: la IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry).

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Copyright ©2009 Zanichelli editore Le idee della chimica

La nomenclatura chimica è regolamentata da un’associazione internazionale: la IUPAC

(International Union of Pure and Applied Chemistry).

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La valenza rappresenta il numero di elettroni che l’atomo guadagna o mette in comune quando si lega ad altri atomi.

La valenza di un atomo corrisponde in genere al numero di legami che l’atomo può formare.

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Il numero di ossidazione (n.o.) rappresenta la carica che ogni atomo, in una molecola o in uno ione poliatomico, assumerebbe se gli elettroni di legame fossero assegnati all’atomo più

elettronegativo. Il n.o. ha sostituito il concetto di valenza.

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I composti si dicono:

binari se formati da due elementi;

ternari se costituiti da tre elementi.

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L’elemento più metallico, i cationi e gli atomi con numero di ossidazione positivo (meno

elettronegativi), si scrivono per primi, a sinistra nella formula. Seguono l’anione non metallico o poliatomico.

Per i composti binari l’ordine di scrittura é:

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Il nome di un

composto binario si

costruisce a partire da quello dell’elemento scritto a destra.

Gli indici delle formule vengono identificati attraverso dei prefissi.

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La nomenclatura tradizionale fa riferimento al numero di ossidazione degli elementi presenti

nella molecola del composto.

La notazione di Stock fa riferimento al numero di ossidazione che gli elementi presentano nella molecola, ma ne dà specificazione mettendoli tra parentesi in cifre romane.

La nomenclatura IUPAC indica la relazione fra il nome della sostanza e la sua formula chimica.

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I composti binari si possono distinguere in ionici e in molecolari.

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Gli idruri metallici sono composti dell’idrogeno con metalli fortemente elettropositivi (I e II

gruppo).

Gli idruri covalenti sono composti dell’idrogeno con semimetalli e non metalli (IV, V, VI gruppo).

Negli idruri l’idrogeno ha numero di ossidazione –1 e si trova a destra nella formula (CH4, NH3, CaH2).

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Si aggiunge alla radice del nome dell’ultimo elemento la desinenza -uro

(in pratica idruro), si scrive la preposizione di e si riporta il nome del primo elemento.

Va anche indicato il numero di atomi.

(nel caso di un solo atomo, si omette tale indicazione).

(14)

Gli idracidi sono composti formati da idrogeno e un non metallo.

Negli idracidi l’idrogeno ha numero di ossidazione +1 e si trova a sinistra nella formula.

HCN = acido cianidrico (ternario) è considerato comunque un idracido.

In acqua liberano ioni H+, pertanto sono acidi.

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Il nome tradizionale inizia con acido, seguito dalla radice del nome del non metallo, cui si aggiunge il suffisso -idrico.

Secondo la IUPAC, si aggiunge alla radice del nome dell’ultimo elemento la desinenza -uro, si scrive la preposizione di e si riporta il nome del primo elemento. Va anche indicato il numero di atomi

(nel caso di un solo atomo, si omette tale indicazione).

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L’ossigeno forma composti praticamente con tutti gli elementi della tavola periodica.

Con i metalli forma ossidi basici, con i non metalli dà luogo a ossidi acidi o anidridi.

Negli ossidi l’ossigeno ha numero di ossidazione –2 e si trova a destra nella formula (CO2, MgO).

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Per distinguere due ossidi dello stesso elemento, con diverso n.o. si usa:

suffisso -ico, per il n.o. maggiore suffico -oso, per il n.o. minore

Fe2O3 = ossido ferrico FeO = ossido ferroso

Per distinguere due ossidi dello stesso elemento, con più di due diversi n.o. si usa:

prefisso per- + suffisso -ico, per il n.o. maggiore suffisso -ico, per il n.o. intermedio

suffisso -oso, per il n.o. intermedio

prefisso ipo- + suffisso -oso, per il n.o. minore

vedi per es. le anidridi del cloro

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Nomenclatura OSSIDI BASICI

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Nomenclatura OSSIDI ACIDI o ANIDRIDI

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L’ossigeno forma anche degli ossidi particolari, detti perossidi, che

contengono due atomi di ossigeno legati tra loro.

Nei perossidi

l’ossigeno ha numero di ossidazione –1 e si trova a destra nella formula (H2O2).

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I principali composti ternari sono

gli idrossidi;

gli ossiacidi;

i sali degli ossiacidi.

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Gli idrossidi sono composti ionici formati da un metallo e dallo ione idrossido OH.

Nella formula il metallo si trova a sinistra e il gruppo ossidrile a destra:

Me(OH)n

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Nomenclatura degli idrossidi:

IUPAC: idrossido di, preceduto dal prefisso per il numero di ioni OH- presenti nella molecola;

Stock: si specifica il n.o. del catione e lo si riporta tra parentesi in cifre romane;

tradizionale: per metalli con due possibili n.o., si mette il suffisso –oso per il valore più piccolo e –ico per il più grande.

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Nomenclatura IDROSSIDI

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Gli ossiacidi sono composti formati da idrogeno, un non metallo e ossigeno.

Gli ossiacidi derivano dalla reazione fra un ossido acido (anidride) e una o più molecole d’acqua.

Nomenclatura degli ossiacidi

IUPAC:acido + non metallo con desinenza riferita al n.o. posto fra parentesi;

tradizionale:acido + non metallo con suffisso relativo al n.o.

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Nomenclatura OSSIACIDI

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Per distinguere gli ossiacidi che derivano da uno stesso ossido per combinazione con un numero diverso di molecole di acqua, la nomenclatura tradizionale usa i prefissi meta-, piro-, orto-.

Gli acidi del fosforo (V)

acido metafosforico acido pirofosforico

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Nomenclatura SALI BINARI

Si aggiunge alla radice del nome dell’ultimo elemento la desinenza -uro, si scrive la preposizione di e si riporta il nome del primo elemento.

Se ci sono più n.o. si usano i suffissi -oso e -ico.

Con la IUPAC, va anche indicato il numero di atomi (nel caso di un solo atomo, si omette tale indicazione).

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I sali ternari sono composti formati da un metallo, un non metallo e l’ossigeno.

Si possono ottenere per reazione tra un idrossido ed un ossiacido.

I sali ternari si formano per sostituzione degli atomi di idrogeno dell’ossiacido corrispondente con un metallo.

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Se i sali provengono da acidi poliprotici (con più di due atomi di idrogeno), la sostituzione può

risultare parziale e prendono il nome di sali acidi.

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