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PROCEDIMENTO UNICO di autorizzazione alla realizzazione ed all esercizio di un

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Academic year: 2022

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di autorizzazione alla realizzazione ed all’esercizio di un

impianto fotovoltaico a terra “La Piana”

di potenza 501 kW

da realizzarsi in Via Torraccia, in Comune di Sestola (MO)

Proponente:

Sig.ra Pattarozzi Maria Rosa

D.LGS. 387/2003

“Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità”

L.R. 26/2004

“Disciplina delle a programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia”

L. 241/1990

“Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”

D.M. SVILUPPO ECONOMICO 10.09.2010

“Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”

E SITO DEI LAVORI

DELLA C ONFERENZA DI S ERVIZI

L

UNEDÌ

, 5 S

ETTEMBRE

2011

APE 10/2011 Pagina 1 di 17

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APE 10/2011 Pagina 2 di 17

1. Premesse ... 3

1.1. Presentazione della domanda ... 3

1.2. Effetti del Procedimento unico ... 3

1.3. Componenti della Conferenza di Servizi...4

1.4. Informazione e partecipazione... 5

1.5. Lavori della Conferenza di Servizi ... 5

1.6. Pareri...6

1.7. Elenco elaborati ...6

2. Sintesi del Progetto Presentato dal Proponente... 8

2.1. Proponente ...8

2.2. Localizzazione...8

2.3. Caratteristiche dell’impianto ...8

2.4. Accesso all’impianto ...8

2.5. Recinzione e mitigazione...8

2.6. Elettrodotto e cabina di consegna...9

2.7. Dismissione...9

3. Valutazioni della Conferenza di Servizi ...10

3.1. Proprietà delle aree interessate dal progetto... 10

3.2. Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Modena ... 10

3.3. Compatibilità urbanistico-edilizia ...11

3.4. Aree protette ... 12

3.5. Vincolo idrogeologico ... 12

3.6. Controllo archeologico ... 13

3.7. Elettrodotto ed Allacciamento alla rete esistente... 13

3.8. Inquinamento elettromagnetico ... 13

3.9. Autorizzazione ad eseguire lavori su strada comunale ... 14

3.10. Fase di cantiere... 14

3.11. Dismissione... 14

4. Prescrizioni ... 15

5. Conclusioni... 17

(3)

1. PREMESSE

1.1. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Il giorno 16/05/2011 è pervenuta presso il Servizio Valutazioni, Autorizzazioni e Controlli Ambientali Integrati della Provincia di Modena, domanda ai sensi dell’art.12 del D.Lgs.387/2003, per avviare il procedimento unico di autorizzazione alla realizzazione ed all’esercizio dell’impianto fotovoltaico a terra “La Piana” di potenza 501 kW, da realizzare in Via Torraccia, nel Comune di Sestola (MO).

La domanda è pervenuta alla Provincia di Modena a firma della sig.ra Maria Rosa Pattarozzi, in qualità di titolare dell’impresa individuale Pattarozzi Maria Rosa, con sede legale in Via Torraccia n.12, in Comune di Sestola, ed è stata acquisita agli atti con prot. n. 47000/8.9.5 del 16/05/2011.

L’avvio del procedimento è coinciso con la presentazione dell’istanza, avvenuta il giorno 16/05/2011.

Il termine massimo per la conclusione del procedimento è individuato in novanta giorni, ai sensi del vigente art. 12 del Dlgs. 387/2003.

1.2. EFFETTI DEL PROCEDIMENTO UNICO

Ai sensi dell’art. 12 del Dlgs. 387/2003:

comma 1 “Le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli stessi impianti, autorizzate ai sensi del comma 3, sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti”;

comma 3 “La costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come definiti dalla normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli impianti stessi, sono soggetti ad un’autorizzazione unica, rilasciata dalla regione o dalle province delegate dalla regione, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell'ambiente, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, che costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico […]”;

comma 4 “L'autorizzazione di cui al comma 3 è rilasciata a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano tutte le Amministrazioni interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalità stabilite dalla legge 7 agosto 1990, n. 241 […]”.

Ai sensi dell’art. 3, LR. 26/2004, l’autorità competente per il procedimento è la Provincia di Modena.

La Conferenza di Servizi è stata convocata ai sensi dell’art.12 del Dlgs. 387/2003 al fine di acquisire le seguenti autorizzazioni o atti di assenso comunque denominati:

AUTORIZZAZIONI ENTE COMPETENTE

Autorizzazione alla realizzazione ed all’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica

da fonte rinnovabile (Dlgs. 387/2003) Provincia di Modena Permesso di Costruire (L.R. 31/2002) Comune di Sestola Autorizzazione ad eseguire lavori su strada

pubblica Comune di Sestola

Autorizzazione all’esecuzione di lavori su terreni

sottoposti a vincolo idrogeologico Comunità Montana del Frignano

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Nulla Osta Archeologico Soprintendenza per i beni archeologici

Nulla Osta per la realizzazione dell’elettrodotto

Ministero dello Sviluppo Economico - Comunicazioni

Ministero dello Sviluppo Economico – UNMIG

Ministero dei Trasporti e Navigazione – USTIF

Comando Militare Esercito Emilia Romagna Aeronautica Militare

Parere di competenza

ARPA – Sezione provinciale di Modena AUSL – Dipartimento Sanità Pubblica di Modena

Parere sulla connessione alla rete elettrica HERA Spa

Al momento della presentazione dell’istanza di Autorizzazione Unica, il proponente ha presentato una proposta di Variante al POC del Comune di Sestola per inserire l’area dell’impianto come “sito di possibile localizzazione di impianto fotovoltaico per la produzione di energia da fonte rinnovabile” nel POC. Nel frattempo, il Consiglio Comunale ha deliberato (Delibera n.32 del 22/07/2011) l’approvazione della versione del POC compendiata in base agli esiti della Conferenza di Servizi e della stipula del Protocollo di Intesa per la Sostenibilità del POC adottato rispetto alla disponibilità di risorse idriche. Tale versione comprende la controdeduzione alle osservazioni, tra cui quella accolta relativa all’impianto in oggetto (Oss. n.213 del 10/06/2010). Pertanto non è più necessaria l’acquisizione della Variante all’interno dell’Autorizzazione Unica.

1.3. COMPONENTI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI

La Conferenza di Servizi è formata dai rappresentanti legittimati dei seguenti Enti:

- Provincia di Modena;

- Comune di Sestola;

- Comunità Montana del Frignano;

- ARPA – Sezione provinciale di Modena;

- AUSL – Dipartimento Sanità Pubblica di Modena;

- Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna;

- Ministero dei Trasporti e Navigazione – USTIF;

- Comando Militare Esercito Emilia Romagna;

- Aeronautica Militare, Comando I Regione Aerea;

- Ministero dello Sviluppo Economico – UNMIG;

- Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni, Ispettorato Territoriale Emilia- Romagna;

- Agenzia delle Dogane di Modena.

È inoltre chiamato a partecipare ai lavori della Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 14ter, comma 2ter della L.241/1990 il gestore di pubblico servizio HERA Spa.

Alle riunioni della conferenza di Servizi ha partecipato, senza diritto di voto, anche il proponente ai sensi dell’art. 14ter, comma 2bis della vigente L. 241/1990.

Va dato atto che i rappresentanti legittimati degli Enti partecipanti alla Conferenza di Servizi sono:

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Provincia di Modena Alberto Pedrazzi

Comune di Sestola Giovanni Cerfogli

ARPA – Sezione provinciale di Modena Daniela Sesti

AUSL Modena Andrea Gruppioni

1.4. INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE

Ai sensi della L. 241/1990, l’avvio del procedimento è stato comunicato al proponente, con nota prot. 54874/8.9.5 del 09/06/2011 ed ai componenti della Conferenza di Servizi con nota prot.

54885/8.9.5 del 09/06/2011.

L’avviso di deposito è stato inoltre pubblicato:

- sul BURER n. 92/2011 del 22/06/2011;

- all’Albo Pretorio del Comune di Sestola dal 22/06/2011 al 21/08/2011;

- sul sito web della Provincia di Modena, a partire dal giorno 22/06/2011.

La documentazione tecnica è stata depositata per 60 giorni, a disposizione dei soggetti interessati, presso la Provincia di Modena – Unità Operativa VIA, V.le Barozzi n. 340, Modena.

Entro il termine del 21/08/2011 non sono pervenute, alla Provincia di Modena, osservazioni scritte in merito al progetto.

1.5. LAVORI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI

La Conferenza di Servizi si è insediata il giorno 27/06/2011, per l’illustrazione del progetto da parte del proponente, per l’organizzazione dei lavori della Conferenza, nonché per la verifica della completezza della documentazione presentata.

La Conferenza di Servizi ha verificato la completezza della documentazione presentata ed ha richiesto al proponente, con nota del responsabile del procedimento, prot. n. 67418/8.9.5 del 14/07/2011 alcune integrazioni riportate di seguito:

In merito agli aspetti urbanistici, è necessario produrre la seguente documentazione:

1. chiarimenti in merito alla proprietà delle aree interessate dall'intervento, foglio 12 mappali 183, 184 e 362, in quanto dalle visure catastali presentate risultano di altri proprietari;

2. in riferimento alla D.A.L. RER 06/12/2010 n. 28 ed alla circolare regionale prot.

PG.2011.0098128 del 18/04/2011 recante “Integrazioni alle “Prime indicazioni sui titoli idonei per la realizzazione di impianto fotovoltaico…” di cui alla nota n. 84824 del 4/4/2011”, occorre che i contratti di affitto agrario per le aree “asservite” all’impianto fotovoltaico diano conto dell’esplicito assenso dei proprietari all’utilizzazione del fondo per la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Tale specificazione assicura la certezza dei rapporti giuridici e l’opponibilità del divieto di utilizzare le aree già computate ai fini della realizzazione di impianti fotovoltaici allo scopo di realizzare nuovi impianti, anche a seguito di frazionamento. Si ricorda, inoltre, che il contratto di affitto deve avere una durata pari (o superiore) al periodo di esercizio dell’impianto, commisurato alla vita utile dello stesso ed al tempo necessario per le operazioni di ripristino.

In merito all’inquinamento elettromagnetico:

3. il progetto dell’impianto fotovoltaico prevede la realizzazione di una cabina elettrica di trasformazione in MT, per la quale si chiede venga indicata la Distanza di Prima Approssimazione ( DPA ) calcolata secondo “la metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti” approvata con Decreto del Ministero dell’Ambiente del 29 maggio 2008.

La richiesta di integrazioni ha sospeso i termini per la conclusione della procedimento.

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In data 08/08/2011 (ns. prot. 75011/8.9.5 del 11/08/2011) sono state presentate, presso la Provincia di Modena, le integrazioni richieste ed il proponente ha comunicato di avere provveduto alla trasmissione della documentazione integrativa ai componenti della Conferenza di Servizi.

La riunione conclusiva dei lavori della Conferenza di Servizi è stata programmata per il giorno 05/09/2011.

I verbali delle conferenze sono depositati presso gli Uffici dell’Autorità competente, Provincia di Modena.

1.6. PARERI

Durante lo svolgimento dei lavori del procedimento unico, sono pervenute le seguenti espressioni in merito al progetto:

- AUSL Modena, Dipartimento di Sanità Pubblica, parere igienico sanitario favorevole, espresso in Conferenza del 05/09/2011

- Comune di Sestola, parere urbanistico-edilizio favorevole, espresso in Conferenza del 05/09/2011

- ARPA Sezione provinciale di Modena – Servizio Sistemi Ambientali, parere favorevole con prescrizioni, prot. 13242 del 02/09/2011

- Aeronautica Militare, nulla osta alla realizzazione dell’impianto, prot. 17136 del 26/07/2011 - Comunità Montana del Frignano, Esenzione temporanea Vincolo Idrogeologico, prot. 1695 del

07/04/2011

- HERA Spa, parere favorevole in merito all’allacciamento alla rete di distribuzione elettrica, come da preventivo accettato dal proponente in data 11/05/2011.

1.7. ELENCO ELABORATI

Ai fini del procedimento unico di autorizzazione è stato preso in considerazione il Progetto Definitivo dell’opera, costituito dagli elaborati elencati di seguito.

- ALLEGATO A: VISURA CAMERALE, CERTIFICATO DI DESTINAZIONE URBANISTICA, VISURE CATASTALI, VERIFICA SUPERFICI IN DISPONIBILITÀ, CONTRATTI DAFFITTO

- ALLEGATO B: RICHIESTA VARIANTE AL POC COMUNE DI SESTOLA, DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ COMUNE DI

SESTOLA, RICHIESTA PARERE IN MERITO AL VINCOLO IDROGEOLOGICO, RICHIESTA PREVENTIVO ALLACCIAMENTO

HERA, ACCETTAZIONE PREVENTIVO HERA, AUTORIZZAZIONE VINCOLO IDROGEOLOGICO

- TAV.1 PLANIMETRIA GENERALE E INSTALLAZIONE CENTRALE FOTOVOLTAICA PARTICOLARE STRUTTURE DI SOSTEGNO

- TAV.2 CABINA ELETTRICA BT/MT PIANTA, PROSPETTI, SEZIONE, LAY-OUT

- TAV.3 SOVRAPPOSIZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO-CATASTALE-CTR

- TAV.4 ELETTRODOTTO E PUNTO DI CONNESSIONE RETE HERA

- TAV.5 SCHEMA ELETTRICO UNIFILARE MT-BT IMPIANTO FOTOVOLTAICO

- TAV.6 PROGETTO DI DISMISSIONE A FINE VITA DELLIMPIANTO

- TAV.7 ESTRATTO DELLATTUALE STRUMENTO URBANISTICO E PROPOSTA DI VARIANTE AL POC

- TAV.8 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA E FOTOINSERIMENTO

- TAV.9 COMUNICAZIONE SOPRINTENDENZA BENI ARCHEOLOGICI E COPIA LETTERA RICHIESTA

- TAV.10 PLANIMETRIA TELECOM PER SEGNALAZIONE INTERFERENZE E COPIA LETTERA DI RICHIESTA

- CONTRATTO DI AFFITTO DI FONDO RUSTICO/TERRENO AGRICOLO TRA QUERCIAGROSSA ADRIANO, BONUCCHI ERMELINA E PATTAROZZI MARIA ROSA DEL 5/2/2011

- RELAZIONE TECNICA IMPIANTO

- VALUTAZIONE PRELIMINARE DI IMPATTO AMBIENTALE (SCREENING) INTEGRAZIONI AGOSTO 2011

- ROGITO DI ACQUISTO TERRENI FOGLIO 12 MAPPALI 183-184-362

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- CONTRATTI DAFFITTO CON LESPLICITO ASSENSO ALLUTILIZZO DEL FONDO PER LIMPIANTO FOTOVOLTAICO TRA QUERCIAGROSSA ADRIANO, BONUCCHI ERMELINA E PATTAROZZI MARIA ROSA E TRA PATTAROZZI CORRADO,

BONETTINI MILENA E PATTAROZZI MARIA ROSA

- PRELIMINARE DI SERVITÙ ELETTRODOTTO

- CALCOLO DELLA DISTANZA DI PRIMA APPROSSIMAZIONE DPA

- TAVOLA 4B PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO NON INTEGRATO A TERRA DI POTENZA 500 KW DENOMINATO LA PIANA” – SETT. 2011

- TAVOLA SCHEMA CABINA IMPIANTO FOTOVOLTAICO 500 KW – SETT. 2011

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2. SINTESI DEL PROGETTO PRESENTATO DAL PROPONENTE 2.1. PROPONENTE

La sig.ra Maria Rosa Pattarozzi ha costituito l’omonima ditta individuale per la produzione e la vendita di energia elettrica tramite impianto fotovoltaico, iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Modena in data 11/02/2011.

2.2. LOCALIZZAZIONE

L’area oggetto dell’intervento progettuale di circa 7.534 mq si colloca in località Vesale nel Comune di Sestola, in una radura, priva di alberature, con giacitura quasi pianeggiante, attualmente ad uso agricolo seminativo.

Catastalmente, l’area ricade al Foglio 12, mappali 183, 184 e 362 (catasto terreni) di proprietà della Sig.ra Pattarozzi Maria Rosa.

Il PSC classifica tale territorio come "Ambito agricolo di rilievo paesaggistico" ARP ai sensi dell'art. A-18 della LR 20/00, e consente su di esso gli usi A1, A2, A3, A4, A5, A6, A7, A8, A9, A10, A11.

2.3. CARATTERISTICHE DELLIMPIANTO

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra della potenza totale di 501 kWp, a fianco di un impianto esistente di 496 kW.

L'impianto consta di 2.320 pannelli fotovoltaici rigidi raggruppati in 11 corpi, per un’occupazione in pianta di 3.640 mq. Tale disposizione consentirà di minimizzare l'altezza da terra ed occupare una ridotta superficie di terreno agricolo. Saranno limitati il più possibile scavi e movimenti di terra, poiché si prevede di operare senza alcuna modifica al piano di campagna, seguendo quello che è il naturale andamento e la pendenza del sito.

I moduli verranno installati su una struttura costituita da un’intelaiatura portante realizzata con elementi metallici in acciaio zincato ancorati direttamente a terra mediante infissione meccanica.

L'impostazione dell'impianto tiene conto della presenza nelle immediate vicinanze del sito di una linea aerea in media tensione (15 kV) posizionata a sud dell'area e del collegamento con l’altro impianto realizzato in aderenza, in cui sono già presenti le polifore di collegamento alla rete.

È prevista l’installazione di una cabina di trasformazione, misura e consegna sul lato est dell’impianto adiacente Via Casa Ricci, da cui parte l’elettrodotto di allacciamento alla rete elettrica.

Si stima una produzione di circa 570.000 kWh/anno.

2.4. ACCESSO ALLIMPIANTO

L’accesso avverrà da Via Casa Ricci, senza interventi sulla viabilità esistente. È prevista la realizzazione di un cancello di ingresso a fianco della cabina elettrica.

La viabilità interna, minima ed essenziale, necessaria per la manutenzione degli apparati, non richiederà il rimodellamento del terreno che si presenta sufficientemente pianeggiante.

2.5. RECINZIONE E MITIGAZIONE

L'area sarà recintata in modo permanente con pali in ferro verniciato color verde a sostegno di una rete elettrosaldata color verde, di altezza non inferiore a m 2, e sarà dotata di un sistema di mitigazione da concordare con il Comune di Sestola, siepe arboreo/arbustiva o telo ombreggiante verde.

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Sarà installato un sistema anti-intrusione e videosorveglianza e illuminazione, a norma della L.R.

sull’inquinamento luminoso.

2.6. ELETTRODOTTO E CABINA DI CONSEGNA

La soluzione tecnica per la connessione individuata da HERA Spa prevede l’inserimento in antenna sulla linea elettrica esistente a 15 kV denominata “Gaiato” uscente dalla cabina primaria AT/MT “C.P. Pavullo”. In particolare si sfrutta la connessione già attività per l’impianto fotovoltaico adiacente, collegando la cabina di consegna con la cameretta MT esistente antistante la cabina elettrica dell’altro impianto, tramite un elettrodotto interrato di 81 m, fiancheggiante la strada comunale Via Casa Ricci.

L’elettrodotto si sviluppa per un breve tratto sul terreno sul quale si sviluppa il campo fotovoltaico, poi principalmente su strada pubblica, fino alla cameretta esistente posta su terreno agricolo di proprietà di terzi soggetti.

Il tracciato dell’elettrodotto è individuato graficamente nel documento TAV.4 ELETTRODOTTO E PUNTO DI CONNESSIONE RETE HERA di febbraio 2011.

2.7. DISMISSIONE

Al termine della vita utile dell’impianto (almeno 25 anni), avverrà la dismissione completa dell’impianto ed il ripristino del sito in condizioni analoghe allo stato originario. La dismissione dell’impianto avverrà tramite opportuna rimozione di tutti gli elementi costitutivi l’impianto stesso, la loro separazione per tipologia di rifiuto e il loro corretto recupero e smaltimento, anche tramite ditte autorizzate e specializzate.

I costi delle opere di smantellamento e ripristino dei terreni sono stati complessivamente stimati in € 13.250. A tale scopo il proponente si impegna alla corresponsione all’atto d’inizio dei lavori di una cauzione a garanzia dell’esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere di messa in pristino a favore dell’amministrazione comunale mediante fideiussione bancaria o assicurativa.

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3. VALUTAZIONI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI

3.1. PROPRIETÀ DELLE AREE INTERESSATE DAL PROGETTO

La costruzione dell'impianto fotovoltaico, da realizzarsi sul territorio del Comune di Sestola (MO), interesserà terreni di proprietà della sig.ra Maria Rosa Pattarozzi, individuati al catasto terreni del Comune di Sestola al foglio 12 Particelle 183, 184 e 362, come da atto notarile di compravendita del 04/02/2011.

Un tratto di elettrodotto fino al collegamento alla cameretta esistente adiacente la cabina elettrica dell’impianto fotovoltaico confinante, interessa il terreno (foglio 12 mappale 215) di proprietà dei signori Adriano Querciagrossa e Ermelina Bonucchi, che hanno firmato un preliminare di costituzione di servitù di elettrodotto interrato, in attesa di costituire poi la servitù inamovibile di elettrodotto.

Come previsto dalla Deliberazione dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna 6 Dicembre 2010, n. 28, l'area recintata effettivamente utilizzata dall'impianto di 7.535 mq risulta inferiore al 10% dell'area in disponibilità della proponente pari a 75.582 mq, come dimostrano i contratti d’affitto di fondo rustico/terreno agricolo stipulati in data 25/07/2011 tra la sig.

Pattarozzi e i sigg. Querciagrossa Adriano e Bonucchi Ermelina (f. 12 mapp. 206, 208, 213, f. 21 mapp. 289, 290 e f. 19 mapp. 91) e Pattarozzi Corrado e Bonettini Milena (f. 12 mapp. 3, 4, 5, 6, 8, 17, 18, 19, 20, 21, 23, 39, 40, 47, f. 7 mapp. 453, 454, f. 8 mapp. 226, 232, 252).

3.2. PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP) DI MODENA

Il titolo 14 delle norme del PTCP classifica la zona di interesse come “Ambito agricolo di rilievo paesaggistico di interesse provinciale”, definito, ai sensi dell’art. A-18 della L.R. 20/2000, come parti del territorio rurale caratterizzati dall’integrazione del sistema ambientale e del relativo patrimonio naturale con l’azione dell’uomo volta alla coltivazione e trasformazione del suolo.

Si riporta di seguito una sintesi della disciplina delle tutele del PTCP, interessate dall’opera in progetto:

Art.14 – Riduzione del rischio sismico e microzonazione sismica

L’opera in esame ricade parzialmente in un’Area potenzialmente instabile e soggetta ad amplificazione per caratteristiche litologiche e parzialmente in un’Area potenzialmente non soggetta ad effetti locali, come desumibile dalla tav. 2.2 “Rischio sismico: carta delle aree suscettibili di effetti locali” del PTCP.

Tale Carta “identifica le parti di territorio suscettibili di amplificazione del moto sismico e di altri tipi di effetti locali quali, ad esempio, cedimenti, instabilità dei versanti, fenomeni di liquefazione, rotture del terreno, ecc.”, come definito dal comma 1.

La prescrizione del comma 3 stabilisce che “La “Carta delle aree suscettibili di effetti locali” distingue le aree sulla base degli effetti locali attesi in caso di evento sismico e […] individua le necessarie indagini ed analisi di approfondimento che devono essere effettuate dagli strumenti di pianificazione a scala comunale”. Nello specifico, per le due zone in esame sono previsti, rispettivamente per l’Area potenzialmente instabile e soggetta ad amplificazione per caratteristiche litologiche:

“Studi: valutazione del coefficiente di amplificazione litologico e del grado di stabilità del versante in condizioni dinamiche o pseudostatiche;

microzonazione sismica: approfondimenti di III livello.”.

Per l’Area potenzialmente non soggetta ad effetti locali:

“Studi: indagini per caratterizzare Vs30; in caso Vs30 ≥ 800 m/s non è richiesta nessuna ulteriore indagine, in caso Vs30 < 800 m/s è richiesta la valutazione del coefficiente di amplificazione litologico;

microzonazione sismica: valutazione degli effetti della topografia; in caso Vs30<800 m/s valutazione anche del coefficiente di amplificazione litologico”.

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Art. 15 – Zone ed elementi caratterizzati da fenomeni di dissesto idrogeologico e instabilità La proposta di impianto in oggetto ricade all’interno di una zona interessata da frane quiescenti, ovvero i corpi di frana che non hanno dato segni di attività negli ultimi 30 anni, compresi i relativi coronamenti, e per le quali il fenomeno può essere riattivato dalle sue cause originali, compresi gli scivolamenti di blocchi, le espansioni laterali e le Deformazioni Gravitative Profonde di Versante (D.G.P.V.). Il PTCP, al comma 5 del citato articolo, consente la realizzazione di infrastrutture di pubblica utilità previo studio di compatibilità dell’intervento con lo stato di dissesto esistente, volto a dimostrare la non influenza negativa sulle condizioni di stabilità del versante e di rischio per la pubblica utilità e nei casi in cui ne sia dimostrata la necessità e la impossibilità di alternative.

Art. 89 – Indirizzi e direttive per la localizzazione degli impianti per lo sfruttamento di Fonti Energetiche Rinnovabili e la minimizzazione degli impatti ad essi connessi.

In relazione agli impianti fotovoltaici il PTCP fornisce i seguenti criteri localizzativi:

“Sono fattori escludenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra:

a) le zone agricole che gli strumenti urbanistici vigenti qualificano come di particolare pregio e/o nelle quali sono espressamente inibiti interventi di trasformazione non direttamente connessi all’esercizio dell’attività agricola;

b) le opere che comportano la impermeabilizzazione di suoli;

c) i siti della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS);

d) le zone A e B dei parchi regionali;

e) le riserve naturali regionali e le aree di riequilibrio ecologico.”

L’esclusione di cui sopra non si applica agli impianti:

a) esclusivamente finalizzati alla produzione per autoconsumo;

b) con potenza elettrica nominale fino a 20 kWp;

c) realizzati sulle coperture degli edifici o fabbricati agricoli, civili, industriali o sulle aree pertinenziali a essi adiacenti;

d) da realizzarsi in aree industriali dismesse”.

Dalla verifica effettuata rispetto alle disposizioni del vigente PTCP, si ritiene che non sussistano elementi ostativi alla realizzazione del progetto.

3.3. COMPATIBILITÀ URBANISTICO-EDILIZIA

Il Comune di Sestola sotto il profilo urbanistico-edilizio ha espresso parere favorevole in sede di Conferenza di Servizi.

L’area risulta classificata dal Piano Strutturale Comunale come "Ambito agricolo di rilievo paesaggistico" ARP ai sensi dell'art. A-18 della LR 20/00, dove sono consentiti gli usi A1, A2, A3, A4, A5, A6, A7, A8, A9, A10, A11.

Al momento della presentazione dell’istanza di Autorizzazione Unica, il proponente ha presentato una proposta di Variante al POC del Comune di Sestola per inserire l’area dell’impianto come “sito di possibile localizzazione di impianto fotovoltaico per la produzione di energia da fonte rinnovabile” nel POC. Nel frattempo, il Consiglio Comunale ha deliberato (Delibera n.32 del 22/07/2011) l’approvazione della versione del POC compendiata in base agli esiti della Conferenza di Servizi e della stipula del Protocollo di Intesa per la Sostenibilità del POC adottato rispetto alla disponibilità di risorse idriche. Tale versione comprende la controdeduzione alle osservazioni, tra cui quella accolta relativa all’impianto in oggetto (Oss. n.213 del 10/06/2010).

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3.4. AREE PROTETTE

L’area non è interessata dalla presenza di Parchi o Riserve Naturali né siti di importanza comunitaria (SIC) o zone di protezione speciale (ZPS), di cui alla rete ecologica Rete Natura 2000 ai sensi della Direttiva comunitaria “Habitat” ed “Uccelli”.

3.5. VINCOLO IDROGEOLOGICO

La Comunità Montana del Frignano, Settore Difesa del suolo, in data 07/04/2011, prot. n. 1695, ha autorizzato la sig.ra Pattarozzi Maria Rosa ad eseguire i soli movimenti di terreno necessari per la realizzazione di un impianto fotovoltaico non integrato a terra, in conformità al progetto esecutivo agli atti, in località Vesale - La Torraccia del Comune di Sestola in area sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi del Regio Decreto 30/12/1923 n. 3267. L’atto autorizzativo non modifica le previsioni degli strumenti di pianificazione.

L'autorizzazione è subordinata al rispetto delle seguenti prescrizioni:

1) che gli scavi siano avviati in stagione favorevole, non piovosa, realizzando contestualmente le opere di consolidamento relative e quelle di eduzione delle acque, in modo da evitare che nell'abbandono anche temporaneo degli stessi abbiano a verificarsi smottamenti o frane;

2) che i lavori siano eseguiti in modo da limitare gli scavi ed i movimenti di terreno al minimo indispensabile;

3) che sul lotto di terreno sopra descritto resti vietata qualsiasi altra costruzione diversa da quella descritta negli elaborati progettuali acquisiti agli atti;

4) che si regimi lo scolo delle acque con idonee opere di raccolta e smaltimento al fine di prevenire fenomeni di erosione, scolo improprio e ristagno;

5) che i movimenti di terreno e gli scavi siano eseguiti così come sono ubicati nelle planimetrie del progetto esecutivo acquisito agli atti;

6) che nell’esecuzione degli scavi siano compiutamente attese le prescrizioni tecniche indicate alle pag. 13, 14 e 15 della relazione geologica-geotecnica a firma del Dott. Geol. Sasso Franco e della relazione geologica-geotecnica integrativa a firma del Dott. Geol. Cocetti Marcello e che siano attuati tutti gli accorgimenti tecnici previsti dallo stesso al fine di mantenere la stabilità del versante su cui insistono i lavori in argomento;

7) il materiale di risulta proveniente da scavi o sbancamenti del quale non vengono fornite indicazioni e garanzie di corretto utilizzo nell’area di cantiere o in altra area individuata di concerto con la Comunità Montana, potrà essere impiegato nel rispetto delle leggi vigenti; in caso contrario il materiale dovrà essere conferito in discarica autorizzata;

8) che per eventuali danni arrecati a cose o persone in dipendenza della esecuzione dei lavori suddetti, il titolare dell'autorizzazione si assuma piena e completa responsabilità, estraniando al riguardo la Comunità Montana.

Nel caso di inosservanza delle prescrizioni impartite si procederà contro i trasgressori ai sensi di legge.

Della data d’inizio lavori si richiede sia inviata preventiva comunicazione alla Comunità Montana del Frignano (Via Giardini, 15 Pavullo nel Frignano MO), in tempo utile per poter predisporre sopralluoghi e per esercitare i controlli atti a verificare il rispetto delle prescrizioni di cui sopra.

La Direzione Lavori entro 30 giorni dal termine degli scavi e/o movimenti di terreno, dovrà comunicare alla Comunità Montana del Frignano l'ultimazione degli stessi, certificando contestualmente di essersi attenuta al puntuale rispetto delle prescrizioni qui impartite.

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La presente autorizzazione non costituisce titolo abilitativo all'esecuzione degli interventi, qualora la normativa vigente preveda per tali opere l'acquisizione di ulteriori titoli autorizzativi rilasciati dagli enti competenti in materia edilizia/urbanistica, ambientale ecc.

La presente autorizzazione viene inoltre rilasciata fatti salvi eventuali diritti di terzi.

La presente autorizzazione ha efficacia entro i termini di validità della concessione edilizia/autorizzazione comunale o, in assenza di specifico atto amministrativo comunale che definisca i tempi, per la durata di mesi diciotto dalla data del presente atto.

3.6. CONTROLLO ARCHEOLOGICO

La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna ha richiesto con nota prot. 7325 del 30/05/2011 l’esecuzione di sondaggi stratigrafici preliminari, che sono stati eseguiti in data 31/08/2011 alla presenza del funzionario della Soprintendenza dott. Mercuri, ed hanno dato esito negativo dal punto di vista dei rinvenimenti archeologici. Poiché la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna non ha però ancora espresso parere favorevole alla realizzazione delle opere in progetto, si prescrive che prima del rilascio dell’autorizzazione unica, deve essere acquisito il suddetto Nulla Osta.

3.7. ELETTRODOTTO ED ALLACCIAMENTO ALLA RETE ESISTENTE

Per le caratteristiche indicate in progetto, l’elettrodotto non necessita dell’autorizzazione ai sensi della LR. 10/1993. Dal punto di vista tecnico, non sono stati rilevati elementi ostativi alla realizzazione dell’elettrodotto.

Durante lo svolgimento dei lavori della Conferenza di Servizi sono stati acquisiti, ai sensi della DGR 1965/1625, i pareri favorevoli da parte del Comune di Sestola, ARPA, AUSL e Provincia di Modena.

L’Aeronautica Militare ha rilasciato il Nulla Osta (prot. n. 17136 del 26/07/2011) alla realizzazione dell’impianto, in quanto non interferisce né con sedimi/infrastrutture intestati all’Aeronautica né con servitù prediali o militari (ex L.898/76) a loro servizio.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – USTIF, il Ministero dello Sviluppo Economico- UNMIG, il Ministero dello Sviluppo Economico-Comunicazioni ed il Comando Militare Esercito, pur regolarmente convocati, non hanno partecipato ai lavori della Conferenza, né hanno manifestato in altro modo il proprio parere; pertanto, ai sensi dell’art 14ter della L. 241/1990, se ne considera acquisito l’assenso.

HERA Spa ha espresso parere favorevole in merito all’allacciamento alla rete di distribuzione elettrica, come rappresentato graficamente dal tratto rosso tratteggiato, nel documento TAV.4

ELETTRODOTTO E PUNTO DI CONNESSIONE RETE HERA di febbraio 2011.

In conformità con quanto stabilito dalla Delibera AEEG ARG/elt n.99/08 e s.m.i. (Testo integrato delle connessioni attive – TICA), e secondo quanto concordato fra il proponente ed HERA, l’impianto di rete per la connessione, ossia il tratto di elettrodotto dalla cabina di consegna al punto di allacciamento alla rete elettrica esistente, una volta realizzato e collaudato, sarà ceduto ad HERA S.p.A. prima della messa in servizio e entrerà a far parte della rete di distribuzione di proprietà del gestore di rete. Pertanto l’autorizzazione all’esercizio dell’impianto di rete sarà rilasciata ad HERA Spa, in quanto concessionario unico della distribuzione di energia elettrica per il territorio in esame.

3.8. INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

Per la cabina utente attrezzata con trasformatore da 250 kVA, seguendo la procedura semplificata del DM 29/05/2008 è stata calcolata la Distanza di prima approssimazione (Dpa) che è risultata essere pari a 1,5 m. Per il locale HERA di consegna, nell’ipotesi che possa essere attrezzato con un

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trasformatore da 630kVA, seguendo la procedura semplificata del DM 29/05/2008 è stata calcolata la Distanza di prima approssimazione (Dpa) che arrotondata al mezzo metro superiore è risultata essere pari a 2 m.

Da quanto dichiarato dal proponente, all’interno di tali Dpa non sono individuati luoghi a permanenza non inferiore alle quattro ore giornaliere, in ottemperanza ai disposti normativi del DPCM 8/7/03 (art.4), che fissa in 3 µT l’obiettivo di qualità, ai fini della progressiva minimizzazione dell’esposizione nella progettazione di nuovi elettrodotti.

Considerato, quindi, che l’allacciamento al punto di connessione della rete MT esistente, verrà realizzato con cavo elicordato del tipo ARG7H1RX, per il quale le fasce associabili hanno ampiezza ridotta, inferiore alle distanze previste dal Decreto Interministeriale n. 449/88 e dal Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 16 gennaio 1991, ARPA ritiene che gli impianti in oggetto siano conformi a quanto previsto dalle normative vigenti in materia di campi elettromagnetici generati da elettrodotti.

3.9. AUTORIZZAZIONE AD ESEGUIRE LAVORI SU STRADA COMUNALE

In sede di Conferenza di Servizi del 05/09/2011, il Comune di Sestola ha espresso parere favorevole alla realizzazione di lavori sulla strada comunale Via Casa Ricci per la posa dell’elettrodotto interrato di connessione alla rete elettrica, nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

- Scavo a profondità minima cm 60 con trasporto in discarica del materiale;

- Rinfianco in getto di calcestruzzo magro fino a livello stradale con fettuccia di segnalazione di cavi elettrici

- Esecuzione di tappeto d’usura granulometria 0/12 in tutta la larghezza della sede stradale interessata dai lavori di scavo.

3.10. FASE DI CANTIERE

In materia di Inquinamento acustico si ritiene che l'attività di cantiere in progetto, vista la sua temporaneità, rientri tra quelle soggette, ai sensi dell'art. 11 della LR 9 maggio 2001, n. 15, ad autorizzazione comunale, che può essere rilasciata anche in deroga ai limiti fissati all'art. 2 della L n. 447/1995 sulla base dei criteri stabiliti con delibera di Giunta Regionale n. 45 del 21 gennaio 2002.

3.11. DISMISSIONE

L’art.12 del D.Lgs. 387/2003 prevede che a fine vita dell’impianto, questo e le relative opere accessorie siano completamente dismessi ed il territorio ripristinato alla precedente destinazione d’uso.

Prima dell’inizio dei lavori, il proponente dovrà presentare apposita fideiussione bancaria o assicurativa a garanzia della dismissione dell’impianto e del ripristino dello stato dei luoghi, sulla base del “Piano di dismissione dell’impianto”, a favore dell’Amministrazione Comunale di Sestola, per un importo pari a € 13.250. Tale fideiussione deve essere fornita per tutta la durata di esercizio dell'impianto maggiorata di due anni e rivalutata sulla base del tasso di inflazione programmata ogni 5 anni.

Il nuovo tratto di elettrodotto di allacciamento alla rete elettrica sarà ceduto dal proponente ad HERA e pertanto, in conformità con quanto stabilito dalla Delibera AEEG ARG/elt n.99/08 e s.m.i. (Testo integrato delle connessioni attive – TICA), la dismissione dell’impianto prevista ai sensi dell’art.12 del Dlgs. 387/2003, non riguarda l'impianto di rete per la connessione, che potrà rimanere nelle disponibilità del gestore della rete di distribuzione elettrica.

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4. PRESCRIZIONI

COMPATIBILITÀ URBANISTICA ED EDILIZIA

1. L’inizio dei lavori deve avvenire entro un termine di 1 anno e la conclusione dei lavori deve avvenire entro un termine di 3 anni, dal rilascio dell’Autorizzazione Unica. Decorsi tali termini, salvo richiesta di proroga, l’Autorizzazione Unica perde efficacia.

2. Prima dell’inizio dei lavori, il proponente dovrà presentare apposita fideiussione bancaria o assicurativa a garanzia della dismissione dell’impianto e del ripristino dello stato dei luoghi, sulla base del “Piano di dismissione dell’impianto”, a favore dell’Amministrazione Comunale di Sestola, per un importo pari a € 13.250. Tale fideiussione deve essere fornita per tutta la durata di esercizio dell'impianto maggiorata di due anni e rivalutata sulla base del tasso di inflazione programmata ogni 5 anni.

3. Prima del rilascio dell’autorizzazione unica, deve essere acquisito il Nulla Osta alla realizzazione delle opere in progetto della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna.

VINCOLO IDROGEOLOGICO

4. Gli scavi devono essere avviati in stagione favorevole, non piovosa, realizzando contestualmente le opere di consolidamento relative e quelle di eduzione delle acque, in modo da evitare che nell’abbandono anche temporaneo degli stessi abbiano a verificarsi smottamenti o frane.

5. I lavori devono essere eseguiti in modo da limitare gli scavi ed i movimenti di terreno al minimo indispensabile.

6. Sul lotto di terreno sopra descritto è vietata qualsiasi altra costruzione diversa da quella descritta negli elaborati progettuali acquisiti agli atti.

7. Deve essere regimato lo scolo della acque con idonee opere di raccolta e smaltimento al fine di prevenire fenomeni di erosione, scolo improprio e ristagno.

8. I movimenti di terreno e gli scavi devono essere eseguiti così come sono ubicati nelle planimetrie del progetto esecutivo acquisito agli atti.

9. Nell’esecuzione degli scavi devono essere compiutamente attese le prescrizioni tecniche indicate alle pag. 13, 14 e 15 della relazione geologica-geotecnica a firma del Dott. Geol. Sasso Franco e della relazione geologica-geotecnica integrativa a firma del Dott. Geol. Cocetti Marcello e devono essere tutti gli accorgimenti tecnici previsti dallo stesso al fine di mantenere la stabilità del versante su cui insistono i lavori in argomento.

10. Il materiale di risulta proveniente da scavi o sbancamenti del quale non vengono fornite indicazioni e garanzie di corretto utilizzo nell’area di cantiere o in altra area individuata di concerto con la Comunità Montana, potrà essere impiegato nel rispetto delle leggi vigenti; in caso contrario il materiale dovrà essere conferito in discarica autorizzata.

11. Per eventuali danni arrecati a cose o persone in dipendenza della esecuzione dei lavori suddetti, il titolare dell'autorizzazione si assume piena e completa responsabilità, estraniando al riguardo la Comunità Montana.

12. Della data d’inizio lavori deve essere inviata preventiva comunicazione alla Comunità Montana del Frignano (Via Giardini, 15 Pavullo nel Frignano MO), in tempo utile per poter predisporre sopralluoghi e per esercitare i controlli atti a verificare il rispetto delle prescrizioni di cui sopra.

13. La Direzione Lavori entro 30 giorni dal termine degli scavi e/o movimenti di terreno, dovrà comunicare alla Comunità Montana del Frignano l'ultimazione degli stessi, certificando contestualmente di essersi attenuta al puntuale rispetto delle prescrizioni qui impartite.

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LAVORI SU STRADA COMUNALE

14. Lo scavo deve avere a profondità minima cm 60 con trasporto in discarica del materiale;

15. Deve essere realizzato il rinfianco in getto di calcestruzzo magro fino a livello stradale con fettuccia di segnalazione di cavi elettrici

16. Deve essere realizzato il tappeto d’usura granulometria 0/12 in tutta la larghezza della sede stradale interessata dai lavori di scavo.

CANTIERE

17. Le macchine e le attrezzature di cantiere utilizzate devono essere conformi alle Direttive CEE in materia di emissione acustica ambientale, così come recepite dalla legislazione italiana.

18. Devono essere garantite adeguate aree di stoccaggio delle materie prime, nonché adeguate aree distinte di deposito degli eventuali rifiuti generabili. In particolare gli eventuali rifiuti di natura liquida devono essere adeguatamente posti in fusti dotati di coperchio e alloggiati in area dotata di bacino di contenimento.

19. Le eventuali cisterne di gasolio, a supporto dei mezzi utilizzati durante la fase di cantiere, devono essere disposte fuori terra e dotate di bacino di contenimento.

20. I rifiuti prodotti devono essere gestiti secondo la normativa vigente.

21. All’interno del cantiere deve inoltre essere presente materiale assorbente da utilizzarsi in caso di situazioni di emergenza legate ad accidentali sversamenti sul suolo di sostanze liquide inquinanti, di cui deve essere peraltro data, prontamente, comunicazione alle Autorità competenti.

22. Si deve procedere alla bagnatura periodica dell'area oggetto di intervento e delle piste non asfaltate con frequenza congrua al periodo meteorologico.

23. I mezzi destinati al trasporto dei materiali di approvvigionamento e di risulta devono essere dotati di idonei teli di copertura e devono essere conformi alle ordinanze comunali e provinciali, nonché alle normative ambientali relative alle emissioni dei gas di scarico degli automezzi.

24. Deve essere rispettata la velocità ridotta sulla viabilità di servizio al fine di contenere il sollevamento delle polveri.

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