• Non ci sono risultati.

VERBALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 21 DICEMBRE 2020

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "VERBALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 21 DICEMBRE 2020"

Copied!
39
0
0

Testo completo

(1)

1

VERBALE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 21 DICEMBRE 2020

_____________________________________________________________________________________

L’anno 2020, il giorno 21 del mese di dicembre alle ore 11.00 si è riunito in videoconferenza il Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano – Azienda Speciale, previa convocazione inviata per mezzo di posta elettronica certificata nonché agli indirizzi mail di ogni componente per conto del Presidente del CDA il giorno 15.12.2020 (Prot. Uff. Ambito n. 13560).

Le modalità di svolgimento della seduta, per mezzo di videoconferenza su piattaforma online, occorrono in virtù della crisi epidemiologica che ha colpito l’Italia e la Lombardia in particolare e come tale limita gli spostamenti su tutto il territorio nazionale non consentendo la presenza congiunta, presso la sede istituzionale, dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Revisore Unico, del Direttore Generale in funzione di Segretario Verbalizzante e personale della Segreteria di Direzione con funzione di Segreteria del Consiglio di Amministrazione.

Richiamato l’art. 73 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, al primo comma, espressamente dispone: “Al fine di contrastare e contenere la diffusione del virus COVID-19 e fino alla data di cessazione dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020, i consigli dei comuni, delle province e delle città metropolitane e le giunte comunali, che non abbiano regolamentato modalità di svolgimento delle sedute in videoconferenza, possono riunirsi secondo tali modalità, nel rispetto di criteri di trasparenza e tracciabilità previamente fissati dal presidente del consiglio, ove previsto, o dal sindaco, purché siano individuati sistemi che consentano di identificare con certezza i partecipanti, sia assicurata la regolarità dello svolgimento delle sedute e vengano garantiti lo svolgimento delle funzioni di cui all’articolo 97 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonché adeguata pubblicità delle sedute, ove previsto, secondo le modalità individuate da ciascun ente.”

Richiamato altresì il Regolamento di funzionamento delle sedute del Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio d’Ambito che all’art 2 comma 3 prevede la possibilità che le adunanze abbiano luogo secondo la modalità della videoconferenza.

Ritenuto pertanto di adottare il presente modello di deliberazione sino a quando la crisi epidemiologica non consentirà al Consiglio di Amministrazione di riunirsi secondo le consuete modalità e che il Direttore Generale ed il Presidente apporranno la relativa sottoscrizione di competenza trasmettendosi la documentazione a chiusura delle adunanze affinché, successivamente e nel rispetto dei termini di legge, gli uffici procedano alla pubblicazione all’Albo Pretorio e nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale.

Sono presenti:

Nominativo Ruolo Presente Assente

Egidio Fedele Dell’Oste Presidente X

Paolo Sabbioni Vicepresidente X

Ileana Musicò Consigliere X

Angelo Rocchi Consigliere X*

Pamela Tumiati Consigliere X

*Il Consigliere Rocchi partecipa alla seduta dalle ore 11:30

Nominativo Ruolo Presente Assente

Ivana Colangelo Revisore Unico X

(2)

2

Riconosciuto il numero legale degli intervenuti il Presidente passa alla trattazione del Punto 1 posto all’ordine del giorno: Approvazione del verbale della seduta del 30.11.2020.

Data lettura del verbale della seduta del Consiglio di Amministrazione del 30.11.2020.

Considerato che il medesimo è già stato anticipato a mezzo mail a tutti i Consiglieri il 15.12.2020 (Prot. Uff.

Ambito n. 13579) e che nessuna osservazione risulta pervenuta agli uffici da parte dei medesimi membri del Consiglio.

La presente deliberazione non comporta alcun onere di spesa in capo all'Azienda Speciale.

Per il presente atto non è richiesta la pubblicazione in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs.

33/2013

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

1. di approvare il verbale del Consiglio di Amministrazione relativo alla seduta del 30 novembre 2020 nei termini illustrati;

2. di incaricare il Direttore Generale di procedere all’inserimento del verbale approvato al “libro verbali” quale esito della seduta del 30 novembre 2020;

3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente e pertanto non è dovuto il parere di regolarità contabile

Il Presidente, dopo ampia discussione, e sentito anche il Direttore Generale in merito alla proposta passa alla votazione

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTE le premesse in ordine alle modalità di svolgimento dell’adunanza VISTA la proposta di deliberazione redatta all’interno;

PRESO ATTO dei riferimenti normativi citati e delle considerazioni formulate;

RITENUTO, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, statutarie e regolamentari di assumere decisioni al riguardo;

VISTO il parere di regolarità tecnica espresso dal Direttore Generale Avv. Italia Pepe ai sensi dell’art. 49 del T.U. 267/2000;

con n. 3 voti favorevoli espressi nei modi previsti dalla normativa vigente.

DELIBERA

1) di approvare la proposta di deliberazione redatta all’interno, dichiarandola parte integrante del presente atto;

2) di incaricare il Direttore ed i Responsabili dei competenti Uffici di provvedere agli atti consequenziali;

3) data l’urgenza di dichiarare la presente deliberazione, con gli stessi voti unanimi e con separata votazione, immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.

Si da atto che il presente deliberato è rubricato al numero 1 degli atti deliberativi della seduta del Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2020.

(3)

3

La riunione prosegue con la trattazione del punto n. 02 posto all’ordine del giorno: Informativa in ordine alla Costituzione del Fondo Risorse Decentrate per il personale non dirigente e dirigente.

Il Presidente passa la parola al Direttore Generale Avv. Italia Pepe per l’illustrazione del punto.

Considerato che il d.lgs. 165/2001 artt. 40 e ss. impone a tutte le amministrazioni la costituzione del fondo per le risorse decentrate, che rappresenta il presupposto per l’erogazione del salario accessorio ai dipendenti;

la costituzione del fondo per le risorse decentrate costituisce una competenza di ordine gestionale e le risorse destinate ad incentivare le politiche di sviluppo delle risorse umane e della produttività sono annualmente determinate sulla base delle disposizioni contrattuali e legislative vigenti, tenendo conto delle disponibilità economico-finanziarie dell’Ente nonché dei nuovi servizi o dei processi di riorganizzazione finalizzati ad un accrescimento di quelli esistenti che si intendono attivare nel corso dell’anno.

Richiamato il Dlgs 165/2001 e s.m.i. ai sensi del quale la predisposizione dei Fondi risorse decentrati spetta alle Amministrazioni di cui all’art. 1 comma 2 del citato Decreto Legislativo e pertanto l’Azienda Speciale, non essendo una ricompresa nel suddetto elenco come Pubblica Amministrazione, non è tenuta alla redazione dei suddetti Fondi.

Considerato tuttavia che la Città Metropolitana di Milano, sin dal 2017, ha disposto che l’Ufficio d’Ambito debba predisporre i sopraccitati Fondi al pari delle altre Amministrazioni di cui al citato articolo.

Richiamato in particolare l’art. 67 del CCNL 21.05.2018 relativo al personale del Comparto funzioni locali per il triennio economico 2016 - 2018 del personale non dirigente che disciplina la costituzione del fondo, il quale dopo aver confermato le modalità di costituzione del fondo già inserite all’art. 31 del CCNL sottoscritto in data 22.01.2004 che distingue le risorse decentrate in due categorie, risorse stabili e risorse variabili, ha introdotto una nuova disciplina per la determinazione del fondo delle risorse stabili che ricomprende tutte le fonti di finanziamento che hanno caratteristica della certezza, della stabilità e della continuità nel tempo e delle risorse variabili che ricomprende importi qualificati come eventuali e variabili di anno in anno.

Rilevato che il fondo risorse decentrate per il personale non dirigente per l’anno 2020 ammonta ad € 106.093,14 così suddiviso:

RISORSE STABILI - articolo 67 CCNL 2018 - € 82.158,94 RISORSE VARIABILI - articolo 67 CCNL 2018 - € 20.000,00

Considerato infine che per quanto attiene alla costituzione del Fondo risorse decentrate personale dirigente, non essendo ancora stato sottoscritto il nuovo CCNL, nulla è stato modificato nella costituzione del Fondo rispetto agli anni passati.

Atteso che in data 13.11.2020 (Prot. Uff. Amb. n. 12129) i suddetti fondi sono stati anticipati alla Città Metropolitana di Milano per preventiva condivisione e che in data 09.12.2020 (PRot. Uff. Amb. n. 13331), il Settore competente, ha comunicato che i fondi così come elaborati non presentano irregolarità.

Richiamate pertanto le Determinazioni Dirigenziali n. 13362 e n. 13365 del 10.12.2020.

Atteso che in data 11/12/2020 (Prot. Uff. Amb. n. 13408) i Fondi Risorse decentrate sono stati inoltrati al Revisore Unico al fine dell’espressione del parere di competenza, da rendersi in seno alla riunione del Consiglio di Amministrazione.

Richiamato il parere positivo del Revisore Unico (Prot. Uff. Amb. n. 13885 del 21.12.2020), agli atti della presente Deliberazione.

La presente deliberazione comporta oneri di spesa in capo all'Azienda Speciale.

(4)

4

Per il presente atto è richiesta la pubblicazione in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs. 33/2013.

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

1. di essere informato della Costituzione del Fondo Risorse Decentrate per il personale non dirigente per l’anno 2020 come da Determinazione Dirigenziale n. 13362 del 10.12.2020, allegata e parte integrante della presente deliberazione;

2. di essere informato della Costituzione del Fondo Risorse Decentrate per il personale dirigente per l’anno 2020 come da Determinazione Dirigenziale n. 13365 del 10.12.2020, allegata e parte integrante della presente deliberazione;

3. di dare mandato al Direttore Generale di inoltrare la presente deliberazione alla Città Metropolitana di Milano ed alle Rappresentanze Sindacali;

4. di demandare al Direttore Generale l’adozione di tutti gli adempimenti conseguenti;

5. di dare atto che la presente deliberazione comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente e pertanto è dovuto il parere di regolarità contabile;

6. di demandare al Direttore Generale per il tramite dei competenti uffici la pubblicazione del presente provvedimento in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs. 33/2013;

Il Presidente, dopo ampia discussione, e sentito anche il Direttore Generale in merito alla proposta passa alla votazione

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTE le premesse in ordine alle modalità di svolgimento dell’adunanza VISTA la proposta di deliberazione redatta all’interno;

PRESO ATTO dei riferimenti normativi citati e delle considerazioni formulate;

RITENUTO, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, statutarie e regolamentari di assumere decisioni al riguardo;

VISTO il parere di regolarità tecnica espresso dal Direttore Generale Avv. Italia Pepe ai sensi dell’art. 49 del T.U. 267/2000;

con n. 3 voti favorevoli espressi nei modi previsti dalla normativa vigente

DELIBERA

1) di approvare la proposta di deliberazione redatta all’interno, dichiarandola parte integrante del presente atto;

2) di incaricare il Direttore ed i Responsabili dei competenti Uffici di provvedere agli atti consequenziali;

3) data l’urgenza di dichiarare la presente deliberazione, con gli stessi voti unanimi e con separata votazione, immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.

(5)

5

Si da atto che il presente deliberato è rubricato al numero 2 degli atti deliberativi della seduta del Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2020.

La riunione prosegue con la trattazione del punto n. 03 posto all’ordine del giorno: Adozione del Piano triennale del fabbisogno del personale 2021-2023.

Il Presidente passa la parola al Direttore Generale Avv. Italia Pepe per l’illustrazione del punto.

Richiamate le disposizioni in materia di personale - c.d. Decreto Madia, D.L. 24.04.2017 n. 50, convertito in Legge 21.06.2017 n. 96 e D.lgs. 25.05.2017 n. 75 - che prevedono, tra l’altro, la predisposizione di un Piano Triennale dei fabbisogni del personale, la cui assenza non consente di procedere, per le Amministrazioni interessate ad alcun tipo di assunzione.

Richiamata la Deliberazione n. 3 del 11/11/2019 con la quale il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Piano triennale di Fabbisogno del Personale per il triennio 2020/2022, trasmessa successivamente alla Città Metropolitana di Milano con richiesta di modifica delle Linee di indirizzo in materia di funzionamento, di politiche organizzative e di personale per l'Azienda speciale.

Dato atto che a seguito dell’“Aggiornamento delle Linee di indirizzo in materia di funzionamento, di politiche organizzative e di personale per l'Ufficio d'Ambito della Città metropolitana di Milano Azienda Speciale – ATO per il triennio 2019-2021” deliberato dal Consiglio Metropolitano in data 25/09/2019 (R.G.

n. 39/2019) e successivamente adottato con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 6 del 07/10/2019, Città Metropolitana di Milano non ha più emanato provvedimenti di indirizzo in materia di personale per l’Azienda Speciale

Richiamata la nota del Segretario Generale del 07.10.2019 (prot. Uff. Ambito n. 12018) con la quale è stato chiarito che nulla osta a che l’Azienda Speciale provveda alla sostituzione del personale che cessa per cause diverse dal pensionamento e che pertanto l’ATO è tenuta a ricoprire i posti che via via si rendessero vacanti.

Considerato che la Città Metropolitana non ha preliminarmente fornito all’Azienda Speciale le opportune direttive per il triennio 2020-2022, avendo disposto con le attuali Linee di indirizzo esclusivamente per l’anno 2019.

Richiamata la comunicazione del Segretario Generale del 23/09/2020 (Prot. Uff. Amb.) con la quale evidenziava che, salvo successive modifiche, le linee di indirizzo emanate per l’anno 2019 si intendevano confermate anche per il 2021.

Atteso che il Piano dei fabbisogni del personale, da adottarsi in coerenza con la pianificazione pluriennale delle attività e delle performance, deve essere aggiornato annualmente, affinché possa sempre includere quale orizzonte temporale il triennio successivo.

Richiamato il Piano Triennale di Fabbisogno del Personale 2021-2023, allegato alla presente deliberazione di cui ne costituisce parte integrante.

Ritenuto, in coerenza con la pianificazione pluriennale delle attività e delle performance, al fine di impostare corrette politiche del personale anche in funzione della razionalizzazione e contenimento dei relativi costi economici e finanziari, necessario adottare il Piano dei fabbisogni del personale.

La presente deliberazione comporta oneri di spesa in capo all'Azienda Speciale.

Per il presente atto è richiesta la pubblicazione in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs. 33/2013.

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

(6)

6

1. di adottare il Piano Triennale di Fabbisogno del personale 2021-2023 allegato alla presente Deliberazione di cui ne costituisce parte integrante per tutte le motivazioni ivi esplicitate;

2. di demandare al Direttore Generale l’inoltro del PTFP alla Città Metropolitana di Milano perché ne verifichi la coerenza e possa dettare nuovi indirizzi per il triennio 2021/2023;

3. di demandare al Presidente, per conto dell’intero Consiglio di Amministrazione, di avanzare istanza alla Città Metropolitana di Milano di un aumento della pianta organica per una unità di personale di cat D1 tecnica, per le motivazioni indicate nella proposta parte integrante della presente Deliberazione;

4. di dare atto che la presente deliberazione comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente e pertanto è dovuto il parere di regolarità contabile;

5. di demandare al Direttore Generale, per il tramite dei competenti uffici, la pubblicazione del presente provvedimento in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs. 33/2013 nel rispetto della normativa sulla privacy.

Il Presidente, dopo ampia discussione, e sentito anche il Direttore Generale in merito alla proposta passa alla votazione

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTE le premesse in ordine alle modalità di svolgimento dell’adunanza VISTA la proposta di deliberazione redatta all’interno;

PRESO ATTO dei riferimenti normativi citati e delle considerazioni formulate;

RITENUTO, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, statutarie e regolamentari di assumere decisioni al riguardo;

VISTO il parere di regolarità tecnica espresso dal Direttore Generale Avv. Italia Pepe ai sensi dell’art. 49 del T.U. 267/2000;

con n. 3 voti favorevoli espressi nei modi previsti dalla normativa vigente

DELIBERA

1) di approvare la proposta di deliberazione redatta all’interno, comprensiva del Piano Triennale di fabbisogno del personale, dichiarandola parte integrante del presente atto;

2) di incaricare il Direttore ed i Responsabili dei competenti Uffici di provvedere agli atti consequenziali;

3) data l’urgenza di dichiarare la presente deliberazione, con gli stessi voti unanimi e con separata votazione, immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.

Si da atto che il presente deliberato è rubricato al numero 3 degli atti deliberativi della seduta del Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2020.

Il Consigliere Angelo Rocchi partecipa alla seduta dalle ore 11:30.

La riunione prosegue con la trattazione del punto n. 04 posto all’ordine del giorno: Approvazione del Regolamento per l’acquisizione di beni, servizi e forniture.

Il Presidente passa la parola al Direttore Generale Avv. Italia Pepe per l’illustrazione del punto.

(7)

7

Richiamato il Piano delle Performance 2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione con deliberazione n. 8 del 04.05.2020, il quale prevede, all’obiettivo 7, avente ad oggetto “Regolamento sul Procedimento delle gare pubbliche dell’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano” i seguenti step:

- step 1 la redazione di uno schema di Regolamento in materia di gare pubbliche e modulistica entro la prima seduta utile dopo il 31/07;

- step 2 l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Regolamento suddetto nella versione definitiva entro la prima seduta utile dopo il 30/11;

Considerato che il suddetto schema di Regolamento è stato sottoposto all’attenzione del Consiglio e approvato con deliberazione n. 2 del 14 settembre 2020 invitando gli uffici ad eseguire alcuni approfondimenti.

Dato atto che il presente Regolamento è stato pertanto assoggettato a modifiche ed integrazioni, ponendo particolare attenzione alla formulazione degli articoli concernenti la congruità delle offerte nonché le definizioni di offerte anormalmente basse e il calcolo della soglia di anomalia. Si è provveduto altresì a eliminare la sezione VI MODULISTICA in considerazione del fatto che non è possibile predisporre moduli generici per le procedure di cui trattasi, tenendo conto della specificità di ogni gara, dell’oggetto dell’affidamento, nonché del criterio di aggiudicazione. La modulistica avrebbe dovuto agevolare i lavori interni degli uffici e tuttavia data la specificità della materia non si ritiene, come detto, di procedere a semplificazione rischiando in tal modo di incorrere in errore non tenendo conto di ogni singolo caso di specie.

Dato atto che, così come formulato nella sua versione definitiva, il Regolamento costituisce altresì un valido supporto operativo sia per i dipendenti dell’Azienda sia per gli operatori economici che intendano partecipare alle gare indette da ATO.

Richiamato altresì il Regolamento di Contabilità e dei Contratti dell’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano approvato con deliberazione n. 6 del 30.09.2015 che tuttavia, in virtù delle recenti novità normative in materia di gare, appare ormai del tutto desueto non contenendo peraltro una disciplina puntuale rispetto alla gestione dei procedimenti di gara pubblica.

Dato atto che, alla luce del presente Regolamento, risulta necessario modificare/abrogare alcuni articoli come di seguito indicato:

Regolamento di Contabilità in vigore Regolamento di Contabilità modificato 32.2. L’attività contrattuale è disciplina dal presente

Regolamento e della normativa vigente, in particolare dal D.lgs. 163/2006 e s.m., applicandosi le procedure aperte, ristrette e negoziate contemplate dal citato decreto legislativo.

32.2 L’attività contrattuale è disciplina dal Regolamento per l’acquisizione di beni, servizi e forniture dell’Ufficio d’Ambito nonché dalla normativa vigente, in particolare dal D.lgs. 163/2006 e s.m.i..

33.1.I contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, sono disciplinati dalla normativa vigente .

33.1.I contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, sono disciplinati dalla normativa vigente, nonché dal Regolamento per l’acquisizione di beni, servizi e forniture dell’Ufficio d’Ambito

Art. 39 - Cottimo fiduciario

39.1. Per i servizi e le forniture di importo inferiore o pari ad €. 20.000, l’affidamento può avvenire tramite cottimo fiduciario, nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione e parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei individuati in base ad opportune indagini di mercato.

39.2. La procedura di cottimo fiduciario avviene, anche per via telematica, mediante gara negoziata

Art. 39 Abrogato

(8)

8 informale ed implica la richiesta di presentazione di offerte a fronte di lettera di invito, contenente tutti dati necessari.

Dato atto altresì che la presente deliberazione non comporta onere di spesa in capo all'Azienda Speciale.

Per il presente atto è richiesta la pubblicazione in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs. 33/2013.

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

1. di approvare il “Regolamento per l’acquisizione di beni, servizi e forniture” per le motivazioni e nei termini di cui alla relazione tecnica parte integrante della presente deliberazione;

2. di dare atto che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente e pertanto non è dovuto il parere di regolarità contabile;

3. di demandare al Direttore Generale, per il tramite dei competenti uffici, la pubblicazione del presente provvedimento in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs. 33/2013.

Il Presidente, dopo ampia discussione, e sentito anche il Direttore Generale in merito alla proposta passa alla votazione

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTE le premesse in ordine alle modalità di svolgimento dell’adunanza VISTA la proposta di deliberazione redatta all’interno;

PRESO ATTO dei riferimenti normativi citati e delle considerazioni formulate;

RITENUTO, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, statutarie e regolamentari di assumere decisioni al riguardo;

VISTO il parere di regolarità tecnica espresso dal Direttore Generale Avv. Italia Pepe ai sensi dell’art. 49 del T.U. 267/2000;

con n. 4 voti favorevoli espressi nei modi previsti dalla normativa vigente DELIBERA

1) di approvare la proposta di deliberazione redatta all’interno, comprensiva del Regolamento per l’acquisizione di beni, servizi e forniture, dichiarandola parte integrante del presente atto;

2) di incaricare il Direttore ed i Responsabili dei competenti Uffici di provvedere agli atti consequenziali;

3) data l’urgenza di dichiarare la presente deliberazione, con gli stessi voti unanimi e con separata votazione, immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.

Si da atto che il presente deliberato è rubricato al numero 4 degli atti deliberativi della seduta del Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2020.

La riunione prosegue con la trattazione del punto n. 05 posto all’ordine del giorno: Studio specialistico di fattibilità sulla gestione separata delle acque meteoriche dalla fognatura e utilizzo di acqua di prima falda.

Il Presidente passa poi la parola al Direttore Generale Avv. Italia Pepe per l’illustrazione del punto.

(9)

9

La ricerca di una gestione razionale delle acque, che promuova lo sviluppo e la realizzazione di sistemi di adduzione/distribuzione e di raccolta di “acqua tecnica” (non potabile) per usi compatibili è un obiettivo strutturale dell’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano1 strategicamente impartitole dalla Città Metropolitana di Milano2.

L’ATO, per perseguire il suddetto fine, ha affidato al Politecnico di Milano3 uno studio specialistico di fattibilità per dimostrare o meno l’opportunità di perseguire l’obiettivo di soddisfare i fabbisogni idrici non solo attraverso la fornitura di acque dalle elevate caratteristiche qualitative, che dovrebbero essere destinate esclusivamente agli usi idropotabili, bensì anche attraverso acque qualitativamente meno pregiate da destinare ad attività e servizi che, pure essendo idro esigenti, non necessitano di acqua potabile.

Tale studio, tuttora in corso di redazione, affronterà l’analisi dei costi/benefici (con stime parametriche), a livello di ATO, connessi all’attuazione di un sistema di infrastrutture idrauliche dedicate alla distribuzione e al recupero di acque non potabili sul territorio; contestualmente definirà una metodologia progettuale di supporto alla successiva progettazione esecutiva delle opere. Lo studio svilupperà infine n. 2 esempi applicativi su bacini di piccole dimensioni, finalizzati a dar corso alla effettiva realizzazione delle opere necessarie a perseguire l’obiettivo; tali interventi verranno a tal fine inseriti nella Programmazione d’Ambito nel secondo semi periodo regolatorio.

Per l’attuazione del progetto, che in virtù della connessa strategicità è stato inserito nel Piano Performance aziendale, è stata avanzata, per il tramite della Città Metropolitana di Milano alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Europee - una richiesta di finanziamento di due milioni di euro nell’ambito del Recovery Plan.

Lo studio di fattibilità risulta articolato in due fasi così organizzate:

FASE 1

1.1 individuazione e classificazione delle acque cosiddette “di seconda qualità”;

1.2 definizione delle possibili strategie per la loro gestione, uso e riuso;

1.3 analisi e stima dei principali parametri per la quantificazione dei volumi e dei flussi;

1.4 analisi dei possibili fattori limitanti la loro implementazione pratica in ambiti urbani esistenti;

1.5 fattibilità dei singoli interventi, con un’analisi costi-benefici con stime parametriche e la valutazione degli impatti sul territorio;

1.6 definizione di una metodologia progettuale delle opere.

FASE 2

2.1 individuazione di due casi di studio, a livello di piccola sotto-area urbana omogenea, su cui analizzare le potenziali strategie applicabili;

2.2 studio di massima degli interventi di retro-fitting urbano e infrastrutturale necessari per implementare le strategie specificamente individuate per ciascun caso di studio;

2.3 analisi dei costi-benefici con stime parametriche e gli impatti connessi all’attuazione di un sistema di infrastrutture idrauliche dedicate alla distribuzione e al recupero di acque non potabili sul territorio;

2.4 divulgazione dei risultati dello studio attraverso un workshop tematico, da organizzare congiuntamente con l’Ufficio d’Ambito.

La realizzazione del lavoro è altresì articolata in n.5 step temporali, i primi due destinati all’approfondimento dei contenuti della prima fase, ed i restanti a quelli della seconda fase, nel rispetto del programma di scadenze concordato in sede di contratto.

In data 14.10.2020 (prot. Uff. Ambito n. 10678) il Politecnico di Milano ha trasmesso un elaborato con i risultati di un’analisi preliminare nella quale sono stati sviluppati, come previsto dal contratto, gli aspetti relativi ai primi 4 punti della fase 1:

1 Obiettivo n. 1 del Piano Performance 2020 dell’Azienda Speciale.

2 Obiettivo n. 5 del Piano strategico triennale 2019-2021 della Città Metropolitana di Milano.

3 Mediante stipula, in data 17/01/2020, del contratto di prestazione su commissione n. CIG-8022953E3F

(10)

10

L’analisi ha portato all’identificazione di una serie di categorie di acque oggetto di indagine, definite come acque “da risorse idriche non convenzionali” piuttosto che “acque di seconda qualità” in coerenza al principio per cui sarebbe opportuno valutare la loro qualità in relazione allo specifico utilizzo e non in base alla mera attitudine delle stesse ad essere destinate all’uso potabile. Le acque individuate sono quelle di seguito elencate:

 “acque di pioggia”, ovvero le acque derivanti dal deflusso originato dalla pioggia sulle superfici di copertura degli edifici;

 “acque meteoriche”, ovvero le acque di pioggia derivanti dal dilavamento di superfici urbane diverse dalle coperture di edifici (per es. strade, piazze, marciapiedi, cortili interni, parcheggi, ecc..);

 “acque di falda”, che in questo rapporto sono state considerate sono quelle accumulate negli acquiferi più superficiali, escludendo quindi le acque provenienti dagli acquiferi più profondi, che sono tradizionalmente utilizzati come risorsa per l’approvvigionamento idrico;

 “acque superficiali”, che comprendono le acque presenti in corpi idrici superficiali, naturali o artificiali, quali fiumi, torrenti, canali, laghi, bacini idrici;

 “acque di depurazione”, derivanti dalla depurazione delle acque reflue urbane e che sono disponibili all’uscita degli impianti di trattamento;

 “acque grigie”, ovvero tutte quelle di origine domestica, escluse quelle di flussaggio dei WC, cioè quelle che provengono dagli scarichi di lavandini, docce e vasche da bagno, lavabiancheria e lavastoviglie;

 “Acque tecniche e di processo”, che subiscono alterazioni qualitative in conseguenza del loro uso nei cicli tecnologici dei processi produttivi.

Per ciascuna delle succitate tipologie di acque da fonti non convenzionali sono state effettuate stime dei principali parametri per la quantificazione dei relativi volumi e dei flussi e sono state definite, passando in rassegna limiti e possibilità di impiego, le possibili strategie per la gestione, l’uso ed il riuso, tenendo conto di fattori quali la qualità delle acque (e l’eventuale necessità di trattamento delle stesse) e la disponibilità spaziale e temporale della risorsa.

L’analisi ha posto in evidenza, in particolare, i seguenti aspetti:

 possono essere adottate diverse forme di gestione finalizzate all'uso delle diverse acque non convenzionali;

 l’importanza di incrementare il riuso delle acque che, a seguito di utilizzo, generalmente sono destinate allo scarico in un corpo idrico, naturale o artificiale, nel suolo o nel sottosuolo, sia per preservare la qualità dei corpi idrici ricettori, sia per far fronte a problematiche legate alla carenza della risorsa idrica che si prevedono essere sempre più cogenti nel territorio dell’ATO nei prossimi decenni;

 il riuso potrebbe essere sia a scopo potabile (diretto o indiretto a seguito di reimmissione in falda), che a scopo non potabile. A tal fine, sono state individuate le seguenti modalità di riutilizzo:

 irrigazione a scopo agricolo,

 uso industriale (acque di processo, lavaggio, raffreddamento ecc.),

 uso ricreativo (innevamento, irrigazione di parchi ecc.),

 valorizzazione ambientale (ripristino delle zone umide, rifornimento corpi idrici ecc.),

 riuso interno agli edifici (per sciacquoni, aria condizionata, lavatrici),

 uso urbano (pulizia stradale, lavaggio auto, uso antincendio).

La narrazione è corredata da approfondimenti dei riferimenti normativi di settore (nazionali e internazionali) e da richiami di casi studio.

Traendo un bilancio dalle risultanze dell’analisi, i vantaggi che sarebbero apportati dalla realizzazione del progetto sarebbero cospicui. Tra i benefici conseguibili, in particolare, si possono menzionare:

 il risparmio di acqua potabile dalle alte caratteristiche qualitative;

 la tutela delle fonti di approvvigionamento idropotabile;

 l’aumento dell’efficienza depurativa (la diluizione dei reflui urbani con acque di restituzione di scambi termici, di falda ecc. se recapitate nella fognatura unitaria riducono la capacità dei depuratori di abbattere inquinanti);

 l’aumento della capacità di volanizzazione degli attuali sistemi fognari;

(11)

11

 l’efficienza energetica conseguibile con la possibilità di consentire una più agevole installazione dei di sistemi di riscaldamento/raffrescamento a pompa di calore;

 la riduzione dei costi di esercizio e manutenzione derivanti da un minore utilizzo di energia per il pompaggio e da un minore utilizzo di sostanze chimiche nel trattamento e nello smaltimento;

 la ridotta dipendenza per l’approvvigionamento delle acque da fonti superficiali e sotterranee;

 benefici in termini occupazionali;

 il maggiore riutilizzo a scopo irriguo delle acque derivanti dai depuratori;

 minori costi rispetto allo sviluppo di nuove fonti:

 riduzione, differimento o eliminazione della necessità di ampliamenti di capacità delle infrastrutture esistenti.

A fronte degli aspetti positivi - che renderebbero comunque indicata la realizzazione del progetto - sono stati tuttavia anche evidenziati alcuni limiti legati alle specifiche modalità di utilizzo (ad es. possibilità di eutrofizzazione e contaminazione dei corpi d’acqua, fenomeni di corrosione degli impianti industriali), oltre che una serie di fattori limitanti l’implementazione dei sistemi di gestione integrata dell’acqua in ambiti urbani esistenti, quali:

 fattori legali/amministrativi - si evidenzia come una conoscenza chiara e diffusa della normativa di settore da parte di tutti gli Enti interessati potrebbe essere determinante per il successo nell'attuazione della gestione integrata dell'acqua e per la pianificazione del riutilizzo delle risorse idriche non convenzionali. Vengono, quindi, riportate possibili misure per la definizione di un quadro legislativo più idoneo rispetto a quello attuale (ad es. l’identificazione degli usi accettabili per la comunità, degli utenti e delle quantità di acqua, il coordinamento tra i vari Enti pubblici e tra soggetti pubblici e soggetti privati, la definizione di standard di prestazione ecc.), evidenziando in particolare la necessità di avvalersi di strumenti organizzativi che consentano la compensazione della frammentazione delle competenze, generando sintesi tra i diversi sistemi di potestà amministrativa e le differenti tipologie di interessi legittimi.

La prospettiva auspicata (che porterebbe anche ad un più agevole controllo, in relazione sia allo sfruttamento e alla tutela delle risorse ambientali, sia al potenziale inquinamento dell’ambiente) è quella della costituzione di un’Entità Amministrativa che faccia sintesi di tutte le competenze attuali su questo tipo di risorse e che quindi sia in grado di seguire e gestire in un iter unico tutte le procedure autorizzative e di controllo. La costituzione di questa entità e la definizione della sua forma giuridica, richiede un processo politico, legislativo, amministrativo e organizzativo che dovrebbe essere attivato e coordinato a livello di Governo regionale, con il coinvolgimento di altri enti territoriali quali Distretto Idrografico, Provincie, Comuni, ASL, ATO, Consorzi idrici, Gestori del Servizio Idrico Integrato, ecc..

 fattori tecnici - si rappresentano le debolezze nelle pratiche tradizionali di gestione dell'acqua, che si concentrano su singole risorse o utilità, e si evidenzia come la gestione integrata dell'acqua sia un mezzo per migliorare l’utilizzo delle risorse idriche e ridurre il volume delle acque reflue mediante il recupero delle stesse. Questo renderebbe tuttavia necessaria l’implementazione e la gestione di infrastrutture acquedottistiche analoghe a quelle utilizzate per l’utilizzo dell’acqua potabile, la creazione di reti duali con maggiore complessità impiantistica e rischi di equivoci nella realizzazione degli allacciamenti, la necessità di far fronte a necessità di accumulo differenti rispetto a quelle proprie delle acque ad uso potabile (tenendo conto le portate di punta delle acque da fonti non convenzionali rispondono a criteri differenti rispetto a quelle delle acque potabili) ed altri accorgimenti di natura tecnica;

 fattori economici - si fa presente come i sistemi di utilizzo di acque da fonti non convenzionali rimangano relativamente poco diffusi soprattutto a causa della mancanza di attrattiva economica e della percezione di bassi ritorni sugli investimenti e si sottolinea la necessità di misure politiche che garantiscano la sostenibilità finanziaria dei sistemi di uso dell'acqua non potabile senza generare costi supplementari per gli utenti. L’analisi viene condotta identificando tre parametri su cui basare tali politiche: prezzi e recupero dei costi, domanda del consumatore e modelli di consegna. Si reputa, in riferimento agli scenari futuri, che la progressiva espansione della domanda di acque da fonti non convenzionali potrebbe generare nel tempo una maggiore economicità della risorsa, pur non disponendo ad oggi di elementi sufficienti per una precisa previsione dei prezzi;

(12)

12

 fattori sociali/culturali - vengono riportati i possibili impatti che il riutilizzo delle acque da fonti non convenzionali potrebbero avere in relazione alla salute pubblica e si relaziona in merito ai problemi in termini di accettazione da parte degli utenti emersi dalle indagini condotte, esprimendo pertanto la necessità di un’adeguata e diffusa campagna di informazione tesa a sensibilizzare tutti gli stakeholders (utenti, operatori, istituzioni) in merito benefici conseguibili, in modo da dissipare le eventuali perplessità nel merito.

L’elaborato predisposto dal Politecnico di Milano, con i risultati dell’analisi preliminare degli aspetti relativi ai primi 4 punti della fase 1 del contratto, è stato trasmesso alla Città Metropolitana di Milano e ai gestori Cap Holding Spa e MM SpA con nota del 27.10.2020 (prot. 11245).

In data 15-12-2020 il Politecnico di Milano, con comunicazione e-mail prot. 13620, ha provveduto alla trasmissione di un secondo rapporto in cui sono stati sviluppati i temi previsti ai punti 5 e 6 della fase 1 del contratto:

1.5 fattibilità dei singoli interventi, con un’analisi costi-benefici con stime parametriche e la valutazione degli impatti sul territorio;

1.6 definizione di una metodologia progettuale delle opere.

Il documento è attualmente in fase di analisi da parte del personale del Servizio che fa parte del Tavolo Tecnico appositamente istituito all’uopo.

Dato atto che la presente deliberazione non comporta onere di spesa in capo all'Azienda Speciale.

Per il presente atto è richiesta la pubblicazione in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs. 33/2013.

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

1. di prendere atto dello stato di avanzamento dello studio specialistico di fattibilità sulla gestione separata delle acque meteoriche dalla fognatura e utilizzo di acqua di prima falda, nei termini di cui alla relazione tecnica parte integrante del presente atto;

2. di prendere atto che per la redazione dello studio di fattibilità di cui al precedente punto e per la realizzazione delle opere idrauliche ad esso collegate è stata avanzata una richiesta di finanziamento di due milioni di euro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Europee - per il tramite della Città Metropolitana di Milano;

3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente e pertanto non è dovuto il parere di regolarità contabile;

4. di demandare al Direttore Generale, per il tramite dei competenti uffici, la pubblicazione del presente provvedimento in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs. 33/2013.

Il Presidente, dopo ampia discussione, e sentito anche il Direttore Generale in merito alla proposta passa alla votazione

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

VISTE le premesse in ordine alle modalità di svolgimento dell’adunanza VISTA la proposta di deliberazione redatta all’interno;

PRESO ATTO dei riferimenti normativi citati e delle considerazioni formulate;

RITENUTO, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, statutarie e regolamentari di assumere decisioni al riguardo;

VISTO il parere di regolarità tecnica espresso dal Direttore Generale Avv. Italia Pepe ai sensi dell’art. 49 del T.U. 267/2000;

con n. 4 voti favorevoli espressi nei modi previsti dalla normativa vigente

(13)

13 DELIBERA

1) di approvare la proposta di deliberazione redatta all’interno, dichiarandola parte integrante del presente atto;

2) di incaricare il Direttore ed i Responsabili dei competenti Uffici di provvedere agli atti consequenziali;

3) data l’urgenza di dichiarare la presente deliberazione, con gli stessi voti unanimi e con separata votazione, immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.

Si da atto che il presente deliberato è rubricato al numero 5 degli atti deliberativi della seduta del Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2020.

Il Consiglio tutto decide di sospendere la trattazione del punto n. 6 posto all’ordine del giorno avente ad oggetto “Studio di fattibilità inerente l’unificazione delle gestioni del SII all’interno dell’ATO della Città Metropolitana di Milano” rimandando la relativa deliberazione a successiva seduta al fine di consentire ai membri del Consiglio di Amministrazione di effettuare i dovuti approfondimenti in merito al completamento dello studio specialistico intermedio di valutazione delle sinergie gestionali e economico-finanziarie derivanti dall’unificazione delle gestioni del S.I.I. all’interno dell’ATO della Città Metropolitana di Milano condotto dalla società Paragon Business Advisor Srl.

La riunione prosegue con la trattazione del punto n. 07 posto all’ordine del giorno: Aggiornamento delle tariffe del Servizio Idrico Integrato per il quadriennio 2020-2023 ai sensi della deliberazione ARERA n. 580 del 27 dicembre 2019, compreso aggiornamento del Piano d’Ambito.

Il Presidente passa poi la parola al Direttore Generale Avv. Italia Pepe per l’illustrazione del punto.

Allo stato attuale, all’interno dell’ATO della Città Metropolitana di Milano risultano essere vigenti due distinti documenti di Piano d’Ambito afferenti a due specifici ambiti tariffari, ovvero:

 quello relativo al territorio della Città Metropolitana della Provincia di Milano - Città di Milano - esclusa – in cui opera il Gestore Cap Holding S.p.A.4 ;

 quello relativo al territorio della Città di Milano, all’interno del quale opera il Gestore MM S.p.A.5. Il presente aggiornamento del Piano d’Ambito, articolato in due differenti relazioni, risulta essersi reso necessario al fine di adeguare i contenuti dei succitati Documenti al vigente contesto regolatorio dettato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), nonché per modificare ed adeguare il Piano degli Investimenti ed il relativo Piano Economico Finanziario alle attuali/future esigenze del territorio e per ottemperare a quanto previsto dalla normativa di settore.

L’aggiornamento, effettuato contestualmente alla predisposizione tariffaria per il terzo periodo regolatorio 2020-2023 secondo le disposizioni impartite dalla deliberazione ARERA n. 580/2019/R/Idr, è redatto in conformità alla D.G.R. 26 novembre 2019 n. XI/2537 “Approvazione delle linee guida regionali per l’aggiornamento dei piani d’ambito del servizio idrico integrato” ed illustra, tra le altre cose, i dati tecnici relativi all’attuale assetto delle infrastrutture del Servizio Idrico Integrato ed i livelli di prestazione offerti dai due Gestori affidatari del SII, definiti secondo la disciplina della Regolazione della Qualità Tecnica di cui alla deliberazione ARERA n. 917/2017/R/Idr.

Attraverso il calcolo dei macro-indicatori (M1, M2, M3, M4, M5 ed M6) è stato infatti definito il livello base di prestazione attualmente offerta da ciascun operatore (detta anche “classe di partenza”) per ciascun servizio, a cui sono stati associati differenti obiettivi tecnici di miglioramento/mantenimento che i gestori sono tenuti a conseguire sulla base dei target fissati dal sopra indicato provvedimento di regolazione della Qualità Tecnica.

4 in forza della Convenzione di Affidamento stipulata in data 20/12/2013, successivamente aggiornata e sottoscritta in data 29/06/2016;

5 in forza della Convenzione di Affidamento stipulata in data stipulata in data 28/11/2007, successivamente aggiornata e sottoscritta in data 03/06/2016);

(14)

14

Le relazioni di aggiornamento del Piano d’Ambito contengono altresì due appendici costituite dalla

“Relazione di accompagnamento relativa agli obiettivi di qualità per il biennio 2020-2021, al programma degli interventi e al piano delle opere strategiche (pos)” e dalla “Relazione di accompagnamento alla predisposizione tariffaria mti-3”, predisposte in conformità alla determinazione ARERA n. 1/2020 che rappresentano, insieme al tool di calcolo della tariffa e alla programmazione degli interventi, la specifica documentazione da trasmettere all’Autorità ai fini dell’approvazione della proposta tariffaria predisposta dall’Ufficio d’Ambito.

Si presenta di seguito una sintesi degli argomenti trattati all’interno delle relazioni di aggiornamento del Piano d’Ambito oltre che ad una presentazione, sempre in sintesi, degli attuali livelli si servizio offerto dai Gestori, dei relativi obiettivi assegnati, degli investimenti programmati in relazione ad i livelli tariffari che sono stati definiti.

Agglomerati6

Come noto l’appartenenza o meno di un centro o nucleo abitato ad un agglomerato ne determina l’inserimento nell’organizzazione e gestione del Servizio Idrico Integrato (SII).

Attualmente il territorio nell’ATO della Città Metropolitana di Milano è costituito da n. 44 agglomerati, comprendenti 132 Comuni7 ricadenti territorialmente nella Città Metropolitana, oltre a 15 Comuni della Provincia di Monza e Brianza, 4 Comuni della Provincia di Lodi ed 1 Comune della Provincia di Varese.

Il Gestore Cap Holding SpA opera in 43 agglomerati del territorio dell’ex Provincia di Milano, mentre all’interno dell’agglomerato della Città di Milano la gestione del SII è affidata al Gestore MM SpA.

Al fine di fornire un quadro di sintesi delle dimensioni attuali degli agglomerati, in termini di carichi generati all’interno degli stessi, si riporta il seguente prospetto.

GRANDEZZE

VALUTATE U.d.M. Agglomerati Attuali

Territorio di competenza Gestore Cap Holding Spa

Territorio di competenza Gestore MM Spa

Numero agglomerati N. 44 43 1

Carichi e potenzialità attuale

Popolazione civile servita Ab. 3.295.227 1.955.137* 1.340.090***

Carico Tot. generato

(civile + industriale) AE 4.606.723 2.650.858* 1.955.865

Carico Tot. intercettato AE 4.606.723 2.650.858 1.955.865

Carico Tot. Non

intercettato AE 0 0 0

Carico percentuale medio

intercettato % 100 100 100

Deficit depurazione AE 5.298 5.298 0

Potenzialità Max.

disponibile AE 5.539.620 3.239.620** 2.300.000****

*il dato non comprende la popolazione equivalente dei quartieri est di Milano;

** gli impianti gestiti da Cap holding Spa trattano anche il carico generato dai quartieri orientali del Comune di Milano pari a 88.074 A.E. (Linea 2 Peschiera Borromeo);

*** il dato di popolazione civile servita comprende i quartieri est del Comune di Milano depurati presso l'impianto di depurazione di Peschiera Borromeo (Linea 2) Gestito da Cap Holding Spa;

**** dato riferito alla capacità di trattamento degli impianti di Milano San Rocco e Nosedo;

6 Il D.Lgs. 152/06 e s.m.i. definisce quale agglomerato “l’area in cui la popolazione, ovvero le attività produttive, sono concentrate in misura da rendere ammissibile, sia tecnicamente che economicamente in rapporto anche ai benefici ambientali conseguibili, la raccolta e il convogliamento in una fognatura dinamica delle acque reflue urbane verso un sistema di trattamento o verso un punto di recapito finale”.

7 I Comuni di Cerro al Lambro e San Zenone al Lambro fanno parte dell’agglomerato AG09804601 - Salerano sul Lambro dell’ATO Provincia di Lodi.

(15)

15

Si precisa che all’interno dei documenti di Piano vengono confermate le determinazioni del 2018, in termini di carichi generati e di perimetro degli agglomerati, fatti salvi alcuni aggiornamenti che derivano dalla conclusione dei lavori per la dismissione di scarichi non depurati in corpo idrico e per l’individuazione di due nuovi piccoli agglomerati nella frazione di Cascate del Comune di Cassano d’Adda. Sono stati invece apportati degli aggiornamenti alle previsioni dei carichi generati al 2025 derivanti dal futuro collettamento di alcune aree situate in Località Fornace a Peschiera Borromeo, per la creazione di un nuovo polo commerciale in Comune di Segrate, per la modifica dell’assetto delle reti in una porzione del Comune di Cerro Maggiore e del Comune di Castellanza oltre che per tener conto del carico che deriverà dalla nuova Biopiattaforma integrata CAP nel Comune di Sesto San Giovanni. Per i relativi dettagli/approfondimenti si rimanda al capitolo 1 delle relazioni di Piano d’Ambito.

Servizio di Fognatura

In relazione al servizio di fognatura va sottolineato che il rilevamento delle reti da parte dei due Gestori del SII è stato completato in tutti i comuni dell’ATO della Città Metropolitana di Milano.

Il Gestore Cap Holding gestisce 4.963,67 km di reti miste, 441,37 km di reti nere e 1.042,30 km di reti bianche; l’80% di queste reti sono state posate da più di 50 anni.

Le reti fognarie gestite da MM Spa sono in prevalenza miste con un’estensione complessiva pari a 1.582,9 Km ed un’età media che per oltre il 70% delle condotte supera i 50 anni di posa.

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente al fine di determinare il livello di servizio offerto dai Gestori, con Deliberazione n. 917/2017/R/idr, ha introdotto la disciplina della Qualità Tecnica ed in particolare per il servizio di fognatura ha previsto il calcolo del macro indicatore M4 relativo "Adeguatezza del sistema fognario" (cui è associato l'obiettivo di minimizzare l'impatto ambientale derivante dal convogliamento delle acque reflue), definito - secondo una logica multi-stadio - considerando: i) la frequenza degli allagamenti e/o sversamenti da fognatura8; ii) l'adeguatezza normativa degli scaricatori di piena9; iii) il controllo degli scaricatori di piena10.

Si riporta di seguito una sintesi dell’esito dell’istruttoria svolta nel 2020 relativamente alle performance dei due gestori nelle annualità 2018-2019 ed i relativi obbiettivi minimi previsti.

Performance Raggiunta 2018/2019 Obiettivi da conseguire 2020/2021

M4a 2018 2019 M4a 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

0,741 0,406 CAP Holding S.p.A.

- -

MM S.p.A. 0,697 0,505 MM S.p.A. - -

Performance Raggiunta 2018/2019 Obiettivi da conseguire 2020/2021

M4b 2018 2019 M4b 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

13,31% 0,00% CAP Holding S.p.A.

- -

MM S.p.A. 0,00% 0,00% MM S.p.A. -

Performance Raggiunta 2018/2019 Obiettivi da conseguire 2020/2021

M4c 2018 2019 M4c 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

0,00% 0,14% CAP Holding S.p.A.

- -

MM S.p.A. 0,00% 0,00% MM S.p.A. - -

Classe Raggiunta 2018/2019 Classe da raggiungere 2020/2021

8 Numero di episodi di allagamento da fognatura mista, bianca e di sversamento da fognatura nera, verificatisi ogni 100 km di rete fognaria totale gestita.

9 Rapporto tra il numero di scaricatori di piena non conformi alla normativa e il numero degli scaricatori totali.

10 Rapporto tra il numero di scaricatori non ispezionati dal gestore nell’anno di riferimento o non dotati di sistemi di rilevamento automatico dell’attivazione ed il numero totale degli scaricatori esistenti.

(16)

16

M4 2018 2019 M4 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

C A CAP Holding

S.p.A.

A A

MM S.p.A. A A MM S.p.A. A A

Per entrambi i Gestori, per l’anno 2019, la classe di appartenenza è la A. Tale posizionamento deriva in parte da un cambio della normativa di riferimento. Con l’emanazione da parte della Regione Lombardia del nuovo Regolamento Regionale n. 6/2019, all’art. 14 viene infatti fornita una tempistica di due anni, dall’entrata in vigore del medesimo regolamento, entro la quale è necessario predisporre uno specifico Programma di riassetto delle fognature e degli sfioratori.

La redazione del programma di riassetto è basato sulla ricognizione dello stato delle reti e dei manufatti di sfioro e sugli esiti delle relative modellazioni idrauliche. Tale programma contiene la valutazione degli effetti ambientali delle scelte effettuate, definisce le tempistiche di attuazione ed è redatto tenendo conto di criteri di priorità nella scelta degli agglomerati, degli sfioratori e delle reti oggetto degli interventi.

Al fine di fornire un quadro sullo stato d’avanzamento delle fasi propedeutiche alla redazione del suddetto Piano si riporta la seguente tabella di sintesi relativa agli agglomerati in cui la gestione del SII è affidata alla società Cap Holding SpA.

Denominazione agglomerato

Mappatur a

Monitoraggi o

Modellazion e

Analisi sfioratori

Masterpla n

Avanzament o complessivo AVANZAMENTO

PIANO RIASSETTO

20% 12,35% 16,45% 5,55% 2,83% 57,18%

Per quanto riguarda la città di Milano, la relativa rete fognaria è stata modellata e analizzata per definire le azioni necessarie volte al conseguimento degli obiettivi di cui al sopraindicato Regolamento Regionale n.

6/2019. Il Piano di Riassetto delle fognature e degli sfioratori dovrà tenere in considerazione le caratteristiche peculiari della fognatura di Milano in termini di capacità volumetrica di invaso intrinseca connessa alla sua singolare architettura a “maglia chiusa”, in grado di distribuire in modo automatico i flussi eccedenti in caso di eventi meteorici intensi verso zone della città con una minore sollecitazione.

Attualmente risultano in corso le attività di definizione delle modalità di trattamento delle acque di prima pioggia degli sfioratori con impossibilità di realizzazione di sistemi di trattamento conformi alle linee guida regionali e la progettazione delle vasche di laminazione degli sfioratori in testa agli impianti di depurazione di Milano San Rocco e Nosedo.

Per entrambi i Gestori l’obbiettivo, legato al macro-indicatore M4, per le annualità 2020 – 2021 è di mantenimento della classe A.

Servizio di Depurazione

Gli impianti di depurazione a servizio del territorio dell’ATO della Città Metropolitana di Milano sono 44, di cui n.42 inclusi nel perimetro gestionale di CAP Holding S.p.A. e n. 2 gestiti da MM S.p.A.

Per quanto attiene il sub-ambito di Cap Holding S.p.A., il seguente grafico mostra che gli impianti che hanno una potenzialità di progetto superiore o uguale a 100.000 A.E. rappresentano quasi un terzo degli impianti gestiti. Sono inoltre presenti 7 impianti di potenzialità inferiore ai 2.000 A.E. e 9 impianti con potenzialità compresa tra 2.000 AE e 10.000 AE.

(17)

17

<2.000 17%

2.000 10.000 21%

10.000 20.000 9%

20.000 50.000 17%

50.000 100.000 10%

≥ 100.000 26%

In relazione al carico trattato risulta che più dell’80% del carico complessivo generato viene trattato presso gli impianti con potenzialità superiore a 100.000 A.E.

Per quanto attiene, invece, il sub-ambito MM S.p.A., il carico inquinante viene conferito agli impianti di Milano Nosedo (avente potenzialità pari a 1.250.000 A.E.), Milano San Rocco (avente potenzialità di progetto pari a 1.050.000 A.E.) e, per i quartieri orientali, ad una specifica linea dell’impianto di trattamento di Peschiera Borromeo (linea avente potenzialità di progetto pari a 200.000 A.E., in gestione alla società Cap Holding Spa).

Per quanto riguarda il servizio di depurazione con la regolazione della Qualità Tecnica è stato introdotto il macro-indicatore M6 "Qualità dell'acqua depurata" (cui è associato l'obiettivo di minimizzare l'impatto ambientale collegato al trattamento dei reflui, con riguardo alla linea acque), definito come tasso di superamento dei limiti dei campioni di acqua reflua scaricata11. Si riportano di seguito i risultati derivanti dall’istruttoria eseguita nel 2020 e riferita alle performance degli anni 2018-2019, oltre agli obbiettivi minimi da perseguire nelle annualità 2020-2021.

Performance Raggiunta 2018/2019 Obiettivi da conseguire 2020/2021

M6 2018 2019 M6 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

13,15% 5,65% CAP Holding S.p.A.

4,80% 4,32%

MM S.p.A. 9,45% 3,43% MM S.p.A. 3,09% 2,78%

Classe Raggiunta 2018/2019 Classe da raggiungere 2020/2021

M6 2018 2019 M6 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

D C CAP Holding

S.p.A.

B B

MM S.p.A. C B MM S.p.A. B B

Si evidenzia che per il 50% degli impianti di depurazione gestiti da Cap Holding Spa è previsto il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue depurate.

Si sottolinea inoltre che il 59% delle acque depurate dagli impianti di Milano San Rocco e Milano Nosedo vengono riutilizzate in agricoltura.

Servizio di depurazione – Gestione dei fanghi

Nella seguente tabella si riporta il totale dei quantitativi di fango in uscita dagli impianti di depurazione gestiti da Cap Holding Spa e da MM Spa, nell’anno 2019.

Quantità di Quantità di

11 Rapporto tra il numero di campioni analizzati che non sono conformi ai limiti imposti dalla normativa ed il numero di campioni totali analizzati.

(18)

18 Gestore fanghi tal quali

in uscita dall'impianto [t]

Sostanza secca [%]

fanghi in uscita dall’impianto

[t SS]

CAP Holding S.p.A.

75.743 31,3% 23.673

MM S.p.A. 59.021 33,4% 19.724

La seguente tabella riporta, invece, i vari destini di recupero/smaltimento dei fanghi di depurazione (sempre in riferimento all’anno 2019):

Gestore

Quantità di fanghi in uscita

dall’impianto destinati allo smaltimento in discarica [t SS]

Quantità complessiva di

fanghi di destinati al

riutilizzo/

recupero [t SS]

di cui spandimento

diretto in agricoltura [t

SS]

di cui per produzione di

compost [t SS]

di cui in termovaloriz-

zatori, cementifici e

altro [t SS]

CAP Holding S.p.A.

2.267 21.406 5.569 7.951 7.886

MM S.p.A. 0 19.724 9.880 0 9.844

La regolazione della Qualità Tecnica, in relazione alla gestione dei fanghi derivanti dagli impianti di depurazione, prevede il calcolo del macro-indicatore M5 "Smaltimento fanghi in discarica" (cui è associato l'obiettivo di minimizzare l'impatto ambientale collegato al trattamento dei reflui, con riguardo alla linea fanghi), definito come rapporto tra la quota dei fanghi di depurazione misurata in sostanza secca smaltita in discarica e la quantità di fanghi di depurazione misurata in sostanza secca complessivamente prodotta. Si riportano di seguito i risultati derivanti dall’istruttoria eseguita nel 2020 e riferita alle annualità 2018-2019.

Performance Raggiunta 2018/2019 Obiettivi da conseguire 2020/2021

M5 2018 2019 M5 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

6,78% 9,58% CAP Holding S.p.A.

- -

MM S.p.A. 0,00% 0,00% MM S.p.A. - -

Classe Raggiunta 2018/2019 Classe da raggiungere 2020/2021

M5 2018 2019 M5 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

A A CAP Holding

S.p.A.

A A

MM S.p.A. A A MM S.p.A. A A

L’obbiettivo per le annualità 2020-2021, per tutti e due i gestori, è il mantenimento della classe A.

Servizio di Acquedotto

Relativamente al servizio di acquedotto nella seguente tabella è riportata la lunghezza delle adduttrici e della rete di distribuzione, per i due sub-ambiti.

CAP Holding

S.p.A. MM S.p.A.

Lunghezza totale delle condotte di adduzione e distribuzione, escluse le

derivazioni d’utenza

[km] 6.442 2.193

di cui lunghezza rete principale di

adduzione (La) [km] 66 99

(19)

19 di cui lunghezza rete principale di

distribuzione (Ld) [km] 6.376 2.094

L’80% delle condotte di acquedotto posate net territorio gestito da CAP Holding S.p.A ha un’età superiore ai 50 anni. Mentre per il territorio della Città di Milano il 39% delle condotte presenta un’età di posa superiore a 50 anni, tuttavia il 37 % ha un’età di posa tra 30 e 50 anni.

I sistemi acquedottistici dei due sub-ambiti si compongono altresì delle seguenti infrastrutture:

Elementi della rete Cap Holding S.p.A. MM S.p.A.

Pozzi per l’emungimento

dell’acqua di falda n.715 n. 588

Centrali di potabilizzazione adibite al trattamento chimico/fisico del 60% delle acque prelevate dalla falda, al fine di garantire - ove necessario - la conformità delle loro caratteristiche alle normative

n. 279 (60% di acqua trattata) n. 33 (circa 80% di acqua trattata)

Si riportano di seguito alcune informazioni in merito ai volumi di acqua emunta e trattata/messa in rete dagli impianti gestiti da CAP Holding S.p.A e da MM S.pA.

Cap Holding S.p.A. Volume emunto 2019 [m3] Volume prelevato dall'ambiente

(Sollevato) 260.730.427

Volume Importato da altri sistemi 603.587 Ingresso complessivo al sistema

acquedotto 261.334.014

Volume complessivo delle perdite 56.114.644 Acqua potabile immessa nel sistema di

distribuzione (esclusa acqua esportata) 257.686.791

MM S.p.A. Volume emunto 2019 [m3] Volume prelevato dall'ambiente

(Sollevato) 211.957.635

Volume Importato da altri sistemi 121.731 Ingresso complessivo al sistema

acquedotto 212.079.366

Volume complessivo delle perdite 29.843.432 Acqua potabile immessa nel sistema di

distribuzione (esclusa acqua esportata) 211.150.417

Per la definizione del livello di prestazione attualmente offerta da ciascun operatore relativamente al Servizio di acquedotto sono stati introdotti i seguenti macro-indicatori M1, M2 ed M3:

 macro-indicatore M1 - "Perdite idriche", (cui è associato l'obiettivo di contenimento delle dispersioni, con efficace presidio dell'infrastruttura acquedottistica), definito tenendo congiuntamente conto sia delle perdite idriche lineari (M1a)12, sia delle perdite percentuali (M1b)13;

 macro-indicatore M2 - "Interruzioni del servizio", (cui è associato l'obiettivo di mantenimento della continuità del servizio, anche attraverso una idonea configurazione delle fonti di approvvigionamento), definito come somma delle durate delle interruzioni annue programmate e non programmate, moltiplicate per il numero di utenti finali serviti soggetti alla interruzione stessa, e rapportata al numero totale di utenti finali serviti dal gestore;

12 Rapporto tra volume delle perdite idriche totali e lunghezza complessiva della rete di acquedotto nell’anno considerato

13 Rapporto tra volume delle perdite idriche totali e volume complessivo in ingresso nel sistema di acquedotto nell’anno considerato.

(20)

20

 macro-indicatore M3 -"Qualità dell'acqua erogata" (cui è associato l'obiettivo di una adeguata qualità della risorsa destinata al consumo umano), definito, secondo una logica multi-stadio, tenendo conto:

i) dell'incidenza delle ordinanze di non potabilità14; ii) del tasso di campioni interni non conformi15; iii) del tasso di parametri da controlli interni non conformi16;

Si riportano di seguito i risultati, per i macro-indicatori M1, M2 e M3, derivanti dall’istruttoria svolta nell’anno 2020 e riferita alle annualità 2018-2019, con l’indicazione dei relativi obbiettivi minimi.

Performance Raggiunta 2018/2019 Obiettivi da conseguire 2020/2021

M1a 2018 2019 M1a 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

24,40 23,87 CAP Holding S.p.A.

23,39 22,92 MM S.p.A. 40,27 37,28 MM S.p.A. 35,79 34,36 Performance Raggiunta 2018/2019 Obiettivi da conseguire 2020/2021

M1b 2018 2019 M1b 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

21,95% 21,47% CAP Holding S.p.A.

MM S.p.A. 15,01% 14,07% MM S.p.A.

Classe Raggiunta 2018/2019 Classe da raggiungere 2020/2021

M1 2018 2019 M1 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

B B CAP Holding

S.p.A.

B B

MM S.p.A. D C MM S.p.A. C C

Per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento relativi al macro-indicatore M1 sono stati previsti dai due Gestori interventi tesi al monitoraggio delle reti acquedottistiche, al controllo delle pressioni della rete, alla posa di nuove condotte ovvero al ripristino di condotte esistenti. Sono altresì in corso campagne di rinnovamento del parco contatori, che comporteranno una significativa riduzione delle loro età di posa ed un migliore controllo delle perdite apparenti.

Performance Raggiunta 2018/2019 Obiettivi da conseguire 2020/2021

M2 2018 2019 M2 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

0,51% 0,52% CAP Holding S.p.A.

- -

MM S.p.A. 0,31% 0,42% MM S.p.A. - -

Classe Raggiunta 2018/2019 Classe da raggiungere 2020/2021

M2 2018 2019 M2 2020 2021

CAP Holding S.p.A.

A A CAP Holding

S.p.A.

A A

MM S.p.A. A A MM S.p.A. A A

14 Numero di utenze interessate da sospensioni o limitazioni dell’uso della risorsa ai fini potabili, correlato al numero di giorni nell’anno per cui sono risultate vigenti le medesime sospensioni o limitazioni d’uso, e infine rapportato al numero complessivo di utenti finali allacciati al servizio di acquedotto

15 Rapporto tra il numero di campioni di acqua analizzati dal gestore nell’ambito dei controlli interni che non rispetta i limiti imposti dalla normativa e il numero complessivo di campioni di acqua analizzati dal gestore nell’ambito dei detti controlli interni.

16 Rapporto tra il numero di parametri non conformi ai limiti imposti dalla normativa nei campioni di acqua analizzati nell’anno dal gestore nell’ambito dei controlli interni ed il numero complessivo di parametri analizzati.

Riferimenti

Documenti correlati

I docenti di tutti gli ordini di scuola dovranno prevedere azioni di supporto agli alunni in difficoltà senza trascurare la valorizzazione delle eccellenze, come volano per

Per la redazione del Programma annuale delle attività turistiche 2021, le cui linee di indirizzo sono già state approvate durante le sedute precedenti di CdA e di Assemblea

Si precisa che l’attività svolta dal gestore grossista Cap Holding riguarda il servizio di collettamento e depurazione di 22 comuni della Provincia di Monza e

Nell'ambito del panorama delle teorie dello sviluppo cognitivo indichi il candidato quelle che ritiene più significative evidenziandone le caratteristiche principali con

• prendere atto [...] della relazione a cura del Consulente dell'Ufficio d'Ambito, depositata agli atti, anche alla luce del fatto che gli accantonamenti Cipe Ex

107/2015 all’articolo 1, comma 7, dalla lettera a alla lettera s; nonché: iniziative di formazione per le alunne e gli alunni, compresa la conoscenza delle procedure di primo

Le  critiche  che  da  qualche  parte  investono  la  gestione  dell’Istituto  non  tengono  nel  giusto  conto  alcuni  macroscopici  fattori  di 

Il quadro di finanza pubblica e le misure di contenimento della spesa, unitamente alla progressiva erosione delle capacità assunzionali che, come più avanti si avrà modo di