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Integrazione - 6a (13019 KB)

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INDICE

1. L’IDEA DI PAESAGGIO ... 2

2. L’EVOLUZIONE STORICA DEL PAESAGGIO ... 4

3. I PARAMETRI DI LETTURA DEL PAESAGGIO ... 6

4. I CARATTERI DEI LUOGHI ... 9

5. LINEE GUIDA DETTATE DAL PTRC A VALENZA PAESAGGISTICA ... 12

6. I CARATTERI ARCHITETTONICI DELL’INTERVENTO ... 13

7. ALCUNI ESEMPI ... 15

8. FOTOINSERIMENTI... 17  

(3)

 

2   

 

1. L’IDEA DI PAESAGGIO

Nella più recente accezione, il paesaggio agrario, già definito come la forma impressa dall'uomo al paesaggio naturale nel corso delle proprie attività agricole, ha lasciato il posto al paesaggio esteso a tutto il territorio, dagli spazi naturali agli ambiti rurali, urbani e periurbani.

La Convenzione europea del paesaggio lo definisce come parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interazioni.

Il concetto di paesaggio si è venuto evolvendo dal significato puramente estetico-percettivo a forma di un determinato ambiente, definito dalle caratteristiche fisiche, biologiche e antropiche di un certo territorio.

Pertanto una analisi paesaggistica del territorio richiede di considerare almeno tre aspetti, tra loro spesso sovrapposti:

a) i caratteri identitari dei luoghi b) le valenze naturalistiche

c) la qualità estetica dei luoghi: è l’elemento legato alla percezione dei luoghi

Il paesaggio storico documenta l’incessante processo di stratificazione e trasformazione e testimonia le varie fasi evolutive del territorio. Spicca in particolare l’elevata diffusione dei prati, nelle mappe della Kriegskarte, redatta da Anton Von Zach nel 1798 e qui sotto riportata.

Il paesaggio rurale deve le sue caratteristiche al costante intervento dell’uomo ed è soggetto a trasformazioni conseguenti a modificazioni della redditività dei fattori produttivi impiegati in agricoltura.

D’altra parte la collettività esprime sempre più tre tipi di domande, in relazione al territorio rurale:

 tutela degli ambienti di pregio;

 uso ricreativo degli spazi agricoli;

Ambito di Valutazione

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 salvaguardia dei beni storici e culturali.

Nell’attuale nozione di paesaggio agrario si possono quindi rilevare due aspetti predominanti:

 l’interazione tra paesaggio agrario e attività agricola, tant’è che il primo va inteso come forma dell’agroecosistema;

 la valenza ambientale, riferita alla capacità di un paesaggio agrario di conservare il patrimonio biogenetico negli ecosistemi;

La pressione insediativa ha determinato la presenza crescente di detrattori visivi, quali:

 gli elettrodotti ad alta tensione

 gli impianti di depurazione delle acque reflue

 i nastri autostradali e le opere connesse

 gli allevamenti zootecnici industriali

Il mosaico paesistico comprende numerose tipologie: da quelle rurali a buona integrità fondiaria con diversa dotazione di siepi, agli ambiti agricoli con presenza di edificato rado, agli ambiti con insediamenti diffusi in zona agricola, ai contesti periurbani.

Particolare rilevanza hanno i paesaggi montani e collinari, percepibili a seconda del profilo e della morfologia del versante. Il mosaico paesistico comprende le seguenti tipologie:

1. Ambito collinare a buona diffusione di vigneti con rete ecologica ben conservata

2. Ambito di alta pianura con buona percezione dei caratteri rurali e buona dotazione di verde verticale

3. Ambito di alta pianura alterato dalla presenza di edificato sparso, con verde verticale frammentato 4. Ambito di bassa pianura con buona integrità fondiaria e rete ecologica ben conservata

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4   

 

2. L’EVOLUZIONE STORICA DEL PAESAGGIO

Una attenta lettura dei caratteri paesaggistici che strutturano il sistema territoriale più prossimo all’ambito di valutazione, non può non prescindere da un’analisi dei cambiamenti morfologici dei luoghi. Le immagini riportate nella pagina successiva vogliono illustrare come il territorio abbia subito significative trasformazioni soprattutto dal punto di vista insediativo, dagli anni ’60 ad oggi.

L’ortofotopiano del 1968 mostra come la principale via di collegamento tra i centri urbani di Susegana, Conegliano e San Fior fosse la SS 13 Pontebbana. Questa infrastruttura non rappresentava però l’asse principale di sviluppo del sistema insediativo residenziale; quest’ultimo poggiava quasi esclusivamente sulla viabilità secondaria di collegamento tra i vari centri urbani, con spostamenti brevi e veloci.

L’utilizzo della SS13 avveniva quasi esclusivamente per spostamenti a lunghe tratte, principalmente caratterizzati da un sistema di trasporto costituito dai mezzi pesanti, propri delle intense attività produttive e commerciali che in quegli anni iniziavano a costituirsi e svilupparsi (in prossimità di Susegana risulta ben evidente come si sia già sviluppata una prima area produttiva).

La struttura urbana residenziale di Conegliano nasce a ridosso della tratta ferroviaria Venezia-Udine;

l’espansione non si rivolgeva a sud verso la SS13 ma piuttosto seguiva gli assi viari a nord, di collegamento con Tarzo.

Da Conegliano verso San Fior il territorio non presentava un livello di antropizzazione elevato, ma veniva principalmente utilizzato per attività agricole. Era però già presente, presso il nostro ambito di intervento, il corpo principale delle Fonderie Zoppas.

Analizzando ora l’ortofotopiano del 2013 risulta ben evidente come l’intenso sistema industriale e commerciale sia andato sviluppandosi proprio a ridosso della SS13, definendo una struttura continua che parte da Susegana e termina proprio con l’area industriale di San Fior dove ricade il nostro ambito di intervento. Questo tratto di Pontebbana, per le descritte caratteristiche, viene chiamato “Strada Mercato”.

Se analizziamo l’intensa rete infrastrutturale ad oggi presente, costituita dalla SS13, dalla tratta Ferroviaria Venezia-Udine, dall’autostrada A27 Venezia-Belluno con la recente apertura del tratto di A28 Conegliano- Portogruaro, possiamo senza dubbio afferma quanto, dal punto di vista logistico, questo territorio sia risultato e tutt’ora risulti appetibile per l’insediamento e lo sviluppo del settore secondario e terziario.

Focalizzando poi l’attenzione sull’ambito di progetto, possiamo evidenziare come il “triangolo” nato dall’intersezione tra SS13-Autostrada A27-Ferrovia Venezia-Udine si stato destinato a ricevere attività quasi esclusivamente produttive, impermeabilizzandone completamente l’intera superficie.

(6)

   

“Strada Mercato” 

SS13 Pontebbana 

Susegana 

Conegliano 

Ferrovia 

San Fior 

Autostrada A27 

Autostrada A28  Ambito di 

progetto 

Ortofotopiano 2013

“Strada Mercato”  

SS13 Pontebbana 

Susegana 

Conegliano 

Ferrovia 

San Fior  Ambito di 

progetto 

Ortofotopiano 1968

(7)

 

6   

 

3. I PARAMETRI DI LETTURA DEL PAESAGGIO

Il sistema infrastrutturale che caratterizza l’intorno territoriale risulta definito da un’intensa rete viabilistica di carattere sia sovracomunale che locale (vedi schema illustrativo successivo).

La Strada Statale 13 Pontebbana è senza dubbio il principale elemento di collegamento tra le realtà urbane coneglianesi, oltre che ad essere una delle strade maggiormente trafficate per gli spostamenti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Schema rappresentativo sistema infrastrutturale

Il tratto della SS 13 più prossimo all’area interessata dalla presente valutazione, ovvero quello che collega il centro urbano di Susegana con San Fior, passando per Conegliano, viene definito “Strada mercato”, per l’intensa impronta urbana costituita quasi esclusivamente da attività commerciali, direzionali e produttive.

L’autostrada A27, che collega Venezia a Belluno, taglia il territorio in senso nord-sud e costituisce il primo elemento di connessione per le lunghe tratte.

La linea ferroviaria Venezia-Trieste definisce invece un importante segno territoriale ovest-est.

L’intersezione tra questi tre elementi fisici da luogo ad un’area produttiva completamente satura (su cui insiste la nostra area di progetto) ed altamente antropizzata.

(8)

   

Dalla successiva immagine risulta invece evidente come l’impronta urbana dettata dall’intenso sistema edificato limitrofo all’area di intervento, che si è definito nel corso degli anni lungo la viabilità principale sopradescritta descritta, possa esser facilmente scomposta in due distinte categorie:

1- Macro strutture 2- Micro strutture

Le prime risultano rappresentative del compatto sistema produttivo e commerciale che si sviluppa quasi esclusivamente lungo la SS13 Pontebbana e che risultano caratterizzare sia l’area di intervento che il suo immediato intorno. L’ambito oggetto di valutazione segna il limite orientale delle “macro strutture”, oltre il quale la fitta rete insediativa che parte da Susegana inizia ad allentarsi verso il centro urbano di San Fior.

Schema rappresentativo impronta urbana

Analizzando inoltre le destinazioni d’uso prevalenti nell’intorno dell’ambito (vedi Tav. 10 – Individuazione attrattori di criticità e cumulo degli impatti) risulta evidente come la nostra area di intervento sia l’unico punto della struttura insediativa, sviluppata lungo la SS13 Pontebbana, sul quale si vanno a toccare Sistema Residenziale (loc. Borgo Mariano) con Sistema Produttivo. L’unico elemento di separazione fisica risulta la stessa SS13, in uno dei suoi punti però più critici, vista l’intersezione e l’incrocio a “T” con Via Palladio.

Per le restanti aree urbane lungo la SS13 il passaggio da residenziale a produttivo viene sempre intervallato dal sistema commerciale/direzionale.

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8   

 

Se infine andiamo ad analizzare nel dettaglio il “triangolo” industriale formato tra Autostrada A28-SS13 Pontebbana–Ferrovia VE/TS possiamo benissimo notare come l’area sia quasi completamente impermeabilizzata, ad esclusione di alcune ridotte aree verdi prossime alle attività produttive.

Schema rappresentativo del livello di impermeabilità

Estratto Tav. 10 - Individuazione attrattori di criticità e cumulo degli impatti

(10)

   

4. I CARATTERI DEI LUOGHI

La documentazione fotografica e la planimetria illustrativa dello stato dei luoghi riportate nelle pagine successive, mostrano chiaramente il forte carattere antropico dell’area.

Risulta ben evidente come l’attuale configurazione paesaggistica più prossima all’ambito di analisi sia quasi esclusivamente caratterizzata da spazi, strutture e “viste” proprie di un sistema produttivo intenso; poco spazio viene lasciato all’idea primaria di paesaggio con elementi e caratteri prettamente naturali. L’unico elemento identificativo di questo concetto di paesaggio risulta Villa Liccer, “soffocato” però dalle limitrofe attività, annullandone così il forte carattere storico-culturale.

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GAVINOX

Impianto di betonaggio

Ex cava

Ex cava Veneta

Nastri

Ilsa

Veneta Nastri

De Nardi

Dal Bo Mobility

Veneta Nastri

Vittinox

PiaveInox Apinox

Masottina OMAD

Metalsystem

Cursal DaRonch

Neonpiave Lacoplast Cettolin

autodemolizioni

Domoveneta Fotorama

Autoparco

ROSADA

Leidal

Autogiada

Teporlux

Giesse FORD

Ex BMW

ROSADA ROSADA

Sportsystem

Peron metallurgica Siapi

Permasteelisa Effeuno

Dualplast Kastel

Elettrogamma

Filinox

Pietrobin

Esercizi commerciali

Reos

Giuriato gomme

Esercizi commerciali

Esercizi commerciali

Villa Liccer

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2 3

4 5

6

2

3

7

8

8

4

5

6 7

a.Documentazione fotografica

(13)

2 3

4 5

6 7

2

3

4

5 6

7

1 1

b.Documentazione fotografica (

viste dall'area d'intervento)

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12   

 

5. LINEE GUIDA DETTATE DAL PTRC A VALENZA PAESAGGISTICA

Il progetto, prevedendo una radicale trasformazione urbana e funzionale dell’ambito con l’inserimento di destinazioni d’uso compatibili, risulta rispettoso delle linee guida dettate dal Piano Territoriale Regionale di Coordinamento con Valenza Paesaggistica.

L’area ricade all’interno dell’Unità di Paesaggio 20 “Alta Pianura di Sinistra Piave” per la quale, il PTRC detta, tra le altre, le successive linee guida:

- 22. Qualità urbana degli insediamenti:

22a. Promuovere interventi di riqualificazione del tessuto insediativo caratterizzato da disordine e frammistione funzionale;

- 27. Qualità urbanistica ed edilizia e vivibilità dei parchi commerciali e delle strade mercato 27f. Incoraggiare la riqualificazione degli spazi aperti e dei fronti edilizi delle strade mercato

Considerando gli aspetti paesaggistici viene inoltre doveroso rapportarsi anche con l’Unità di Paesaggio 16

“Prealpi e Colline Trevigiane”; unità prossima all’ambito di valutazione e che interessa il territorio nord delle Prealpi Trevigiane.

Le linee guida più significative risultano essere:

- 22. Qualità urbana degli insediamenti:

22a. Promuovere interventi di riqualificazione del tessuto insediativo caratterizzato da disordine e frammistione funzionale.

- 26. Qualità urbanistica ed edilizia degli insediamenti produttivi

26d. Promuovere un migliore inserimento paesaggistico ed ambientale delle aree produttive, anche sulla base di adeguati studi sulla percezione visiva e sociale.

- 27. Qualità urbanistica ed edilizia e vivibilità dei parchi commerciali e delle strade mercato 27f. Incoraggiare la riqualificazione degli spazi aperti e dei fronti edilizi delle strade mercato

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13 

   

6. I CARATTERI ARCHITETTONICI DELL’INTERVENTO

L’intervento  progettato  si  contraddistingue  per  il  suo  carattere di segno eminentemente “orizzontale”, laddove la  dimensione  planimetrica  prevale  nettamente,  in  termini  di  peso semantico, sugli alzati. 

Per  questa  ragione  le  scelte  effettuate  intendono  confermare tale valenza, attraverso l’impiego di un insieme  si segni elementari assemblati a formare l’identità dei fronti  dell’edificio,  rimandando  alla  stratificazione  semantica  propria  del  paesaggio  in  cui  è  inserito  l’intervento,  caratterizzato  da  diverse  fasi  sovrapposte  di  antropizzazione.  

Le  facciate  risultano  determinate  dalla  sovrapposizione  di  un numero limitato di elementi base in acciaio microforato,  con  campiture  omogenee  di  colore,  dalla  cui interazione  si  ottiene  una  superficie  costantemente  mossa  ed  articolata,  seppure  su  piani  prossimi  tra  di  loro  nel  senso  della  profondità.  Il  nastro  che  così  si  forma  cinge  il  fabbricato  vero  e  proprio,  determinando  una  zona  d’ombra,  corrispondente  con  il  percorso  coperto,  che  “stacca”  il  nastro dal suolo, rendedolo magiormente percepibile come  un  segno  di  mediazione  fra  la  tessitura  del  paesaggio  circostante ed il contenitore funzionale vero e proprio. 

L’alternanza degli elementi metallici, oltre a determinare la  plasticità  della  facciata,  permette  la  collocazione  di  sistemi  puntuali  di  illuminazione,  diffusi  ed  a  bassa  intensità  luminosa,  in  grado  di  caratterizzare  il  fronte  dell’edificio  nell’oscurità,  pur  senza  ricorrere  ad  invadenti illunimazioni  artificiali. 

Le strutture selezionate per la realizzazione dell’intervento,   

 

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14   

 

di tipo metallico, ben si prestano alla riduzione della densità materiali delle facciate, ottenuta applicando  diversi  tipi  e  diverse  gradazioni  delle  forature  dei  pannelli  base  di  metallo,  che  costituiranno  il  nastro  aggettante del fabbricato. 

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Prospetti studio rivestimenti

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15 

   

7. ALCUNI ESEMPI

   

Si riportano nelle prossime schede alcuni esempi di interventi che hanno adottato una scelta progettuale,  relativa alla facciata dell’edificio, simile a quanto proposto per questa nostra ipotesi progettuale. 

Viene riportata una documentazione fotografica di quanto realizzato per :  - Aeroporto Orio al Serio (BG); 

- Ipermercato Panorama (TV). 

Infine,  viene  riportata  una  scheda  illustrativa  di  un esempio  di  parco  commerciale  (Maraville  di  Bologna),  con  scelta  progettuale  diversa  da  quanto  proposto  per  il  nostro  intervento  (strutture  prefabbricate  con  facciate attrezzate esclusivamente con pensiline).  

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16   

 

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Supermercato Panorama (TV)

Alcuni esempi similari

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Immagini rappresentative

Planimetria di progetto Intervento realizzato

Alcuni esempi similari (Parco Commerciale Maraville - BO)

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17 

   

8. FOTOINSERIMENTI

 

Si allegano  fotoinserimenti dell’intervento proposto. 

 

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Planimetria individuazione coni visuali - scala 1:2.000

Vista C

Vista D Vista A

Vista B

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Fotoinserimento e foto stato di fatto - Vista B

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Fotoinserimento e foto stato di fatto - Vista D

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