EUROPROGETTI s.r.l.
Richiesta di ampliamento della specificazione merceologica del codice CER 19.12.04
Progetto definitivo
Integrazioni nell’ambito della procedura AIA richieste con nota prot. 2017/0063294 del 20/07/2017 della Provincia di Treviso
Ing. Stefano NERVIANI
ELABORATO
B.11
Professionisti Fase progettuale
Oggetto
Professionisti SN-ap
A. Redazione documento
n.pagine 29
n.allegati 4
B. Lista di distribuzione
Industria Cementi Giovanni Rossi Spa Stabilimento di Pederobba
Via San Giacomo 18 - 31040 – Pederobba (TV)
1 copia
REV DESCRIZIONE DATA REDATTO CONTROLLATO APPROVATO
0 EMISSIONE 29/09/2017 Cementi Rossi S.NERVIANI S.NERVIANI
1 2 3
File: 813_ej.16.021.005.0015.doc
Il presente documento è stampato su carta ecologica certificata
IL PRESENTE ELABORATO E' TUTELATO SUI DIRITTI D'AUTORE DALLE LEGGI NR. 633 DEL 22.04.1942 E NR. 1485 DEL 14.12.1942. OGNI RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE , EFFETTUATA SENZA LA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE, RISULTA PERTANTO PRO
I NDICE
1. P UNTO 1: AGGIORNAMENTO DEL QUADRO AMBIENTALE RIPORTATO A PAGINA 18
DELL ’A UTORIZZAZIONE VIGENTE , LA 444/2015 DEL 22.12.2015 5 2. P UNTO 2: PRECISAZIONI CIRCA IL MANTENIMENTO NELLA PROSSIMA AUTORIZZAZIONE
DELL ’ UTILIZZO DELLE FARINE ANIMALI E GRASSI DI CUI AL CER 020203 9 3. P UNTO 3 : A CQUISIZIONE DI UNA TAVOLA AGGIORNATA DELLO SNODO GAS E DELLE
RELATIVE EMISSIONI IN ATMOSFERA CON NUMERAZIONE DEI CAMINI . 10 4. P UNTO 4: DOCUMENTARE LA PRESENZA , TIPOLOGIA ED UTILIZZO DI TUTTE LE
SORGENTI RADIOATTIVE NELLO STABILIMENTO 12
5. P UNTO 5: DETTAGLIARE GLI ADEGUAMENTI IMPIANTISTICI E / O GESTIONALI PREVISTI
PER LA PROGRESSIVA RIDUZIONE DEGLI OSSIDI DI AZOTO EMESSI DAL CAMINO 16. 13 6. P UNTO 6. I NTEGRARE LA TABELLA 2.1.3 DEL PMC PROPOSTO CON I CONTROLLI
PREVISTI PER LA GESTIONE DEL SISTEMA DI INIEZIONE UREA ED ABBATTIMENTO DEGLI
OSSIDI DI AZOTO 16
7. P UNTO 7: S CHEMA DI FLUSSO , COMPOSIZIONE E MONITORAGGI EFFETTUATI DALL ’ AZIENDA SULLE POLVERI , RACCOLTE DAL FILTRO A MANICHE DEL CAMINO PE16,
ED INTRODOTTE NEL CEMENTO PER IL CONTENIMENTO DI ALCUNI METALLI E DEI
COMPOSTI DEL CLORO ( RIF . P AG . 24 RELAZIONE TECNICA ALLEGATO B.01 ) 17 8. P UNTO 8 : AGGIORNARE IL DOCUMENTO DI VERIFICA DELLA RELAZIONE DI
RIFERIMENTO ( ALLEGATO B.09) ESPLICITANDO I QUANTITATIVI DELLE SOSTANZE PERICOLOSE , SUDDIVISE PER CLASSI , RISPETTO ALLE SOGLIE DEFINITE AL PUNTO 2
DELL ’ ALLEATO 1 AL D.M. 272 DEL 13.11.2014. A GGIORNARE INOLTRE I RIFERIMENTI RIPORTATI NELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA E RELATIVI ALLA SOSTITUZIONE
SERBATOI INTERRATI PRESENTI NELLO STABILIMENTO . 21
9. P UNTO 9 : INDICARE IL NOMINATIVO DEL LEGALE RAPPRESENTANTE CHE DISPONE DEI REQUISITI SOGGETTIVI ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI O DELL ’ EVENTUALE DELEGATO ,
DOTATO DI DELEGA ESPRESSA 22
10. P UNTO 10: CON RIFERIMENTO ALLA D.G.R.V. 242/2010 VANNO INSERITE NEL PMC
PROPOSTO LE INFORMAZIONI PREVISTE IN ALLEGATO D, TABELLE 1.1.2, 1.1.4 E 1.1.5
DELLA CITATA DELIBERA REGIONALE ( ANALISI RIFIUTI IN INGRESSO , ANALISI SUI RIFIUTI
PRODOTTI E CONTROLLO RADIOMETRICO DEI RIFIUTI METALLICI ). 23 11. P UNTO 11 C ON RIFERIMENTO ALLA D.G.R.V. 241/2010 VANNO INSERITE NEL PMC
PROPOSTO LE INFORMAZIONI PREVISTE IN A LLEGATO D, TABELLA 1.5.3… 25
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4 12. P UNTO 12 C OMPLETARE L ’ ELABORATO A01 DEL C APITOLO 10 – Q UADRO DI
R IFERIMENTO P ROGRAMMATICO – PER QUELLO CHE ATTIENE IL “P IANO R EGIONALE DI
G ESTIONE DEI RIFIUTI 26
Allegati:
I. Tavola snodo gas
II. Relazione relativa alla presenza, tipologia ed utilizzo delle sorgenti radioattive III. Schema di recupero polveri dal filtro PE16
IV. Visura Camerale Industria Cementi Giovanni Rossi SpA
1. P UNTO 1: AGGIORNAMENTO DEL QUADRO AMBIENTALE RIPORTATO A PAGINA 18
DELL ’A UTORIZZAZIONE VIGENTE , LA 444/2015 DEL 22.12.2015
Di seguito si fornisce l’aggiornamento al 2016/2017 del quadro ambientale.
Tabella di paragrafo C.1:
Da analisi continue:
Anno Ore lavorate CO
(t/anno) C.O.T.
(t/anno) HCl
(t/anno) HF
(t/anno) NOx
(t/anno) PM
(t/anno) SO2 (t/anno) 2016 6.030 398,71 13,76 0,028 0,0017 346,27 2,77 0,339
Da analisi periodiche:
Anno Ore lavorate I.P.A.
(kg/anno) PCDD/F
(g/anno) Cd + Tl
(kg/anno) Hg (kg/anno)
Somma Sb + V (kg/anno)
2016 6.030 0,18 0,003 1,42 6,28 1,42
Tabella di paragrafo C.4 :
SIGLA
SCARICO TIPOLOGIA
ACQUE REFLUO MODALITA’ DI SCARICO
PORTATA MEDIA ANNUA
(m
3)
CORPO RECET
TORE SISTEMA DI ABBATTIMENTO
SF1 domestiche discontinuo 3.000 fiume
Piave depuratore biologico SF2 industriali di
raffreddamento e meteoriche
continuo 1.200.000 fiume
Piave bacino di sedimentazione con disoleatore
Tabella di paragrafo C.1 Rumore
Nel luglio 2017 sono stati misurati dall’azienda i livelli di rumore lungo l’intero perimetro della cementeria; le misurazioni lungo il lato ovest (dal n.4 al n.15) sono state effettuate a confine oltre le mura di recinzione, tutte le altre sono state compiute sempre a confine (tranne pos. 21) ma internamente all’area di pertinenza della ditta.
Le misure sono state eseguite nei seguenti tempi di riferimento, T
R:
• diurno tra le h 06.00 e le h 22.00
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6 e nei seguenti tempi di osservazione, T
O:
• diurno – dalle ore 08.48 alle ore 09.45 e dalle ore 14.26 alle ore 15.05
• notturno – dalle ore 22.02 alle ore 02.05
Posiz Area Leq dB
(A)periodo
notturno periodo diurno 5 lato ovest- a confine con la linea ferroviaria, presso cabina elettrica “C” 52,2 53,1 14 lato ovest- a confine con la linea ferroviaria, di fronte zona frantumazione 49,7 57,5 18 lato sud – a confine con golena Piave, preso cabina metano 60,4 67,1 23 lato est – a confine con golena Piave, di fronte zona macinazione crudo
46,4 52,9
A
(1,5 m) Presso il nucleo abitativo situato a sud-ovest della stazione ferroviaria 49,0 51,9 A
(4 m) Presso il nucleo abitativo situato a sud-ovest della stazione ferroviaria 49,7 52,6 B Presso l’area golenale a est dello stabilimento al di fuori della fascia di
transizione 34,4 40,9
Tabella C6 – punti di misura
Inoltre, vista la durata dell’Autorizzazione Integrata Ambientale che rende quasi subito obsoleti i dati di esercizio, si propone l’aggiornamento annuale dei dati chiesti e cioè che la Società, entro il 30 giugno di ogni anno, invii agli Enti di Controllo che le verranno indicati, tutti i dati oggi riportati nel quadro ambientale dell’ AIA in vigore ed in particolare:
Tabella di par. C.1 : Emissioni in atmosfera; Flussi di massa annuali dei seguenti inquinanti:
Da analisi in continuo:
• CO
• C.O.T.
• HCl
• HF
• NO
X• PM
• SO
2Da analisi periodiche:
• I.P.A.
• PCDD/F
• CD+Tl
• Hg
• Somma Sb+V
Tabella di par. C.4: Emissioni idriche; Portata media annua dei punti di scarico SF1 ( scarichi civili ) ed SF2 ( industriali e meteoriche )
Tabella di par. C.4 : Rumore; Trasmissione, ogni tre anni, della campagna di misure effettuate da tecnico qualificato accompagnata da una relazione di riportante eventuali interventi di migliorie impiantistiche o organizzative effettuate.
In questo modo si eviterà di avere una serie di tabelle sempre attuali invece che destinate a diventare obsolete dopo poco tempo.
Il formato sarà esattamente quello delle attuali tabelle.
In aggiunta a quanto indicato e richiesto riteniamo di fare cosa utile aggiornando i quadri delle Autorizzazioni elencate ai punti A.3 ed A.4 dell’ AIA in vigore.
Norme di riferimento
Ente competente
Estremi
autorizzazione Data rilascio Data scadenza Oggetto ARIA D.Lgs
133/2005 D.Lgs 152/2006
Provincia di
Treviso n. 477/2006 05/07/2006 04/07/2010 Emissioni in atmosfera e recupero rifiuti RIFIUTI
ACQUA
D.Lgs 152/2006 L.R. 33/1985
Provincia di Treviso
n.159/2007 e n. 322/2007
(modifica)
26/02/2007
23/05/2007 26/02/2011 Scarico acque reflue provenienti
da stabilimento D.Lgs
152/2006 Comune di
Pederobba n. 11/99 01/09/2006 31/08/2010 Scarico acque civili in corpo idrico
superficiale
AIA D. Lgs.
152/06 Provincia di Treviso
444/2015 22/12/2015 22/12/2023 Autorizzazione
Integrata
Ambientale
85/2017 21/02/2017 21/02/2029
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8 Altre autorizzazioni
Norme di
riferimento Ente
competente Estremi
autorizzazione Data rilascio e/o
presentazione Data
scadenza Oggetto
ACQUA
R.D.
1775/1933 artt. 3 e 4 L. 36/1994 DGRV 2911 del
11/10/2005
Regione Veneto Ufficio del Genio Civile di
Treviso
Pratica 1034 (Decreto n.
796 del 15.12.2015)
Concessione Genio civile di Treviso (prot.
interno 515399 del 18/12/2015)
31/12/2035
Concessione di derivazione acqua per uso
industriale (0,333 moduli)
PREVEN ZIONE INCENDI
Art. 5 DPR 151/2011
Ministero dell’Interno
Comando Provinciale dei
Vigili del Fuoco di
Treviso
CPI pratica n.
29121 prot. n.
6426/2017 24/05/2017 24/05/2022 Certificato di Prevenzione
Incendi
DEPOSI TO OLI MINERA
LI
R.D. n.1303 del 20 luglio
1934
Ministero dell’Industria
del Commercio e dell’Artigianato
decreto n.
16358 08/10/1997
10/08/2016 Licenza TVY00677T
(non ha scadenza ma verifica ogni 15
anni)
Deposito oli
minerali
2. P UNTO 2: PRECISAZIONI CIRCA IL MANTENIMENTO NELLA PROSSIMA AUTORIZZAZIONE DELL ’ UTILIZZO DELLE FARINE ANIMALI E GRASSI DI CUI AL CER 020203
Farine e grassi animali non vengono più impiegate dal 2006, dal termine dell’emergenza sanitaria della BSE e gli stoccaggi allora in uso per questi materiali sono oggi destinati agli pneumatici triturati.
All’ epoca l’impiego di farine e grassi in sostituzione di combustibili tradizionali per la produzione del clinker fu di grande aiuto per i produttori locali che riuscirono ad adempiere in modo relativamente agevole alle pressanti prescrizioni legislative.
L’Azienda intende quindi mantenere attiva la possibilità di un impiego, che, seppur remota come possibilità, non è neppure escludibile a priori.
Nel caso in cui si verificassero le condizioni per tornare ad usare prodotti di origine animale, l’Azienda provvederà ad informare preventivamente e con congruo anticipo l’Autorità per concordare eventuali e particolari modalità operative di controllo e di gestione.
Attualmente i depositi in passato utilizzati per lo stoccaggio delle farine animali sono occupati dagli
pneumatici triturati; di conseguenza l’utilizzo delle farine stesse è subordinato allo svuotamento di almeno
uno dei depositi e della linea di trasporto al forno dedicata. Quest’operazione richiede circa due giorni per
essere portata a termine. La linea di carico dei depositi che verrebbero destinati alle farine animali è separata
da quella degli pneumatici ed è pronta all’uso.
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3. P UNTO 3 : A CQUISIZIONE DI UNA TAVOLA AGGIORNATA DELLO SNODO GAS E DELLE RELATIVE EMISSIONI IN ATMOSFERA CON NUMERAZIONE DEI CAMINI .
Si veda la tavola dell’Allegato I, per comodità riportata anche in Figura 1. Lo snodo gas, costituito da una cassone in lamiera nervata, presenta:
• Un ingresso per i gas provenienti dal forno
• Un ingresso per una parte dell’aria del raffreddatore del clinker
• Una uscita di gas caldi costituiti totalmente da gas del forno a basso ossigeno per l’essicazione del pet- coke e diretta quindi ai “mulini carbone”. Il ridotto contenuto di ossigeno è garanzia di assenza di combustione nel processo di essicazione-macinazione del pet-coke (PE 60 e PE 61 )
• Una uscita di gas/aria calda verso i mulini della farina MF3 ed MF4 per l’essicazione della materia prima; i gas in uscita dai mulini vengono convogliati al filtro del forno e di qui al camino PE 16.
• Una uscita di gas/aria calda verso l’ essiccatore delle materie prime (PE 32 )
• Una uscita diretta verso il filtro ( previo passaggio attraverso al torre di condizionamento ) del PE 16 di quanto non prelevato dalle utenze di gas/aria calda.
Ogni “utenza” di gas/aria calda preleva quanto necessario ai propri fabbisogni grazie ad una regolazione
della temperatura in uscita dal singolo impianto ed un ventilatore a giri variabili .
Figura 1: Schema Snodo Gas
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4. P UNTO 4: DOCUMENTARE LA PRESENZA , TIPOLOGIA ED UTILIZZO DI TUTTE LE SORGENTI RADIOATTIVE NELLO STABILIMENTO
Per la trattazione di questo argomento si rimanda alla relazione, riportata in Allegato II, redatta dagli Esperti
Qualificati che si occupano della supervisione della gestione delle sorgenti radioattive presenti in
stabilimento.
5. P UNTO 5: DETTAGLIARE GLI ADEGUAMENTI IMPIANTISTICI E / O GESTIONALI PREVISTI PER LA PROGRESSIVA RIDUZIONE DEGLI OSSIDI DI AZOTO EMESSI DAL CAMINO 16.
Il sistema per il controllo degli ossidi di azoto, basato sulla tecnica SCR è già descritto nel SIA. Di seguito si descrivono i dettagli richiesti.
• Ottimizzazione impiantistica. Alla luce delle esperienze fin qui maturate, sembra opportuno, per assicurare la continuità del dosaggio, inserire un trituratore alla bocca di scarico del silo di deposito (vedi tavola 1). L’urea infatti è fortemente igroscopica ed i granuli tendono ad agglomerarsi per effetto dell’umidità superficiale e della permanenza nel silo; questo fenomeno ha come immediata conseguenza, la possibilità di una parziale ostruzione della bocca di scarico e la possibilità di una irregolarità di funzionamento della bilancia a nastro. Il frantumatore risolverà questo problema assicurando una omogeneità granulometrica costante nel tempo.
• Distribuzione nel precalcinatore. Alcune prove sono state fatte, come riportato nel SIA, e si intende proseguire nell’indagine; il precalcinatore del forno di Pederobba garantisce lunghi tempi di permanenza nella finestra ideale di temperatura per la riduzione degli ossidi di azoto e, probabilmente, è possibile ottimizzare l’efficacia dell’urea con differenti modalità di alimentazione. Si tratta di prove di lunga durata il cui scopo è quello di stabilire se:
- A parità di numero di punti di introduzione nel sistema (oggi uno), sia possibile individuare altri punti per ottimizzare il processo di riduzione.
- Una volta individuata questa posizione verificare se dividendo il flusso di urea nella sezione trasversale del precalcinatore si notino effetti positivi sul meccanismo di riduzione degli ossidi di azoto
• Ottimizzazione gestionale. Già oggi l’avviamento e la portata di urea sono pilotati dal valore di NOx al camino del PE 16 attraverso un sistema di regolazione PID, tuttavia il ritardo nella risposta rende piuttosto complessa la messa a punto dell’ algoritmo di controllo. Nel corso del 2018 sarà installato sull’
impianto di cottura della cementeria di Pederobba un avanzatissimo software di gestione e controllo, uno Sistema Esperto basato anche su tecniche predittive per l’ottenimento dell’obiettivo desiderato ( costanza di un particolare parametro, ad es. ). Lo scopo del Sistema Esperto è l’ottimizzazione dello stesso processo industriale ad entrambi i suddetti livelli:
- Massima stabilizzazione del processo produttivo
- Raggiungimento ed affinamento degli obiettivi di rispetto limiti emissivi, ottimizzazione qualità, minimizzazione consumi specifici
Il Sistema Esperto funziona come un utente esterno dell’esistente Sistema Centralizzato di Controllo:
riceve dai server dello stesso tutti i segnali ed i dati necessari ed, una volta eseguiti valutazione e calcoli
necessari, comanda le regolazioni come un operatore virtuale.
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14 - Determinazioni fisiche e matematiche (per le operazioni più semplici);
- Logica booleana (per i processi decisionali base);
- Logica fuzzy (per le strategie a più ingressi/uscite);
- Logica neurale (con simulazione della logica umana);
- Modulo Predittivo Lineare / Predittivo Non Lineare (per i processi che richiedono previsioni dei comportamenti, anche con informazioni incomplete);
Lo scopo ultimo è quello di controllare l’andamento delle variabili di processo in tempo reale ed impostare automaticamente i valori di input delle variabili controllate fino al raggiungimento dei target desiderati.
Di seguito un esempio dei risultati attesi per singola variante regolata.
Nella particolare applicazione dello Stabilimento di Pederobba di Industria Cementi Giovanni Rossi S.p.A.
il Sistema Esperto sovraintenderà la gestione del forno di e mediante le suddette tecniche di controllo di variabili verranno impostati dalla programmazione gli obiettivi di:
- Miglioramento dei parametri di costanza di qualità del prodotto (riduzione dello scarto quadratico medio delle grandezze osservate e confidenza nel mantenimento degli standard di qualità impostati);
- Riduzione nell’impiego dei combustibili per migliorata stabilità dei processi di produzione;
Parametro i-esimo
Tempo Set Point Manuale
Set Point Ottimizzato
Funzionamento Manuale
Funzionamento Automatico con Sistema Esperto
Stabilizzazione
Ottimizzazione
Miglioramento
- Stabilizzazione dei consumi elettrici (eliminazione delle pendolazioni) e miglioramento dei transitori in processo;
- Miglioramento nel controllo delle emissioni, non solo derivati dai precedenti punti.
Ci si aspetta, con queste soluzioni tecniche di rispettare, nel modo migliore possibile, il limite imposto per gli ossidi di azoto al camino del PE16.
Infatti, mentre oggi il sistema di regolazione prende in considerazione il valore dell’ NO
xal camino ( grandezza regolata ) e fa intervenire l’urea in base allo scostamento dal valore limite prefissato, il Sistema Esperto, grazie all’ implementazione dei principi della fuzzy logic, permette di tenere conto di più variabili e di lunghi tempi di risposta.
Ad esempio si potranno inserire nella regolazione grandezze quali:
• Valore dell’ NO
xall’ uscita del precalcinatore ( uscita terzo stadio del precalcinatore )
• Ossigeno e temperatura in vari punti dell’ impianto
• Risposta “statistica” del valore emissivo in base alla portata dell’ urea per ottimizzare le quantità
• Controllo dell’ ammoniaca
Tuttavia, se questa serie di interventi si dimostrasse insufficiente allo scopo, l’Azienda implementerà, nei
tempi assegnati dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, altre tecniche impiantistiche e gestionali per il
raggiungimento dell’obiettivo fissato per le emissioni di ossidi di azoto.
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6. P UNTO 6. I NTEGRARE LA TABELLA 2.1.3 DEL PMC PROPOSTO CON I CONTROLLI PREVISTI PER LA GESTIONE DEL SISTEMA DI INIEZIONE UREA ED ABBATTIMENTO DEGLI OSSIDI DI AZOTO
Alla presente documentazione è allegato il Piano di Monitoraggio e Controllo (elaborato B.08 revisione 1) revisionato come richiesto.
In particolare nella tabella 2.1.3 sono stati inseriti i seguenti controlli previsti per la gestione del sistema di iniezione urea ed abbattimento degli ossidi di azoto
- Ogni settimana: prova dell’impianto con iniezione di urea per 10 min. No registrazione.
- Ogni mese: pulizia del dosatore e controllo; registrazione tramite emissione di ordine di Lavoro e successiva rendicontazione.
- Annualmente: taratura del dosatore a nastro; registrazione sull’ apposito registro dei dosatori.
7. P UNTO 7: S CHEMA DI FLUSSO , COMPOSIZIONE E MONITORAGGI EFFETTUATI DALL ’ AZIENDA SULLE POLVERI , RACCOLTE DAL FILTRO A MANICHE DEL CAMINO PE16, ED INTRODOTTE NEL CEMENTO PER IL CONTENIMENTO DI ALCUNI METALLI E DEI COMPOSTI DEL CLORO ( RIF . P AG . 24
RELAZIONE TECNICA ALLEGATO B.01 )
La figura sottostante descrive il ciclo di spillamento di una parte delle polveri recuperate. Lo schema sottostante è riportato anche in Allegato III e nella Figura 2.
In magenta sono indicate le polveri recuperate dal filtro a maniche del PE 16 ed in verde il percorso delle polveri spillate per essere inviate ai mulini del cemento.
Il punto di campionamento è posto appena sopra la valvola rotativa che scarica nel trasporto pneumatico.
Come riportato nel SIA le polveri spillate vengono utilizzate tal quali nella produzione dei cementi per migliorane le caratteristiche reologiche con un contemporaneo effetto di riduzione di alcuni metalli e del cloro nella farina re-introdotta nel circuito di alimentazione del forno.
Tale utilizzo è conforme alla norma di prodotto UNI EN 197-1 (paragrafo 5.3 “componenti secondarie”).
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Figura 2: Schema recupero polveri filtro PE 16
Di seguito si allega una tabella che riporta la composizione media registrata nel 2016 delle polveri spillate
(CKD) ed usate tal quali come componente dei cementi in misura inferiore al 5 % in peso (come da Norma
EN 197- 1 relativamente ai costituenti secondari dei cementi).
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20 Il documento riportato è emesso dal Laboratorio Centrale di Ricerca e Sviluppo (LCRS) e le analisi sono state realizzate secondo le metodiche indicate.
Il campione è stato così composto:
- Polveri recuperate (o CKD) : campione composto da prelievi almeno settimanali eseguiti per singolo turno nel/i giorno/i di prelievo ( di norma due volte/settimana)
Tale materiale verrà caratterizzato nell’ambito dei monitoraggi effettuati per il Piano dei controlli del sistema qualità e ambiente aziendale.
Si propone di la seguente frequenza e modalità di campionamento:
- Sul campione medio settimanale, ottenuto dagli spot giornalieri, analisi dei seguenti parametri: SiO
2, Al2O
3, Fe2O
3, CaO, MgO, SO
3, K
2O, Na
2O, Cl, TiO
2, P
2O
5, As - Cd - Co - Cr - Cu - Hg Ni - Pb - Sb - Sn - Tl - V
- Sul campione medio annuale, ottenuto cumulando una quantità prefissata di ogni media settimanale, analisi dei seguenti parametri: CO2, Perdita per calcinazione, H
2O, SiO
2, Al
2O
3,TiO
2, P
2O
5,Fe
2O
3, Mn
2O
3, MgO, CaO, SO
3,. K
2O, Na
2O, Cl, Metalli pesanti (As - Cd - Co - Cr - Cu - Hg Ni - Pb - Sb - Sn - Tl – V)
La Società propone di inviare il dato medio annuale insieme al riepilogo dei dati ambientali e di esercizio previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale entro il 30 Aprile di ogni anno.
I dati delle singole analisi verranno conservate per almeno due anni in stabilimento.
Il controllo proposto è stato inserito nel PMC revisionato (elaborato B.08 revisione 1), tabella 1.1.4.
8. P UNTO 8 : AGGIORNARE IL DOCUMENTO DI VERIFICA DELLA RELAZIONE DI RIFERIMENTO
( ALLEGATO B.09) ESPLICITANDO I QUANTITATIVI DELLE SOSTANZE PERICOLOSE , SUDDIVISE PER CLASSI , RISPETTO ALLE SOGLIE DEFINITE AL PUNTO 2 DELL ’ ALLEATO 1 AL D.M. 272 DEL
13.11.2014. A GGIORNARE INOLTRE I RIFERIMENTI RIPORTATI NELLA DOCUMENTAZIONE
TECNICA E RELATIVI ALLA SOSTITUZIONE SERBATOI INTERRATI PRESENTI NELLO STABILIMENTO .
Con la presente documentazione viene ripresentato il documento di Verifica della sussistenza dell'obbligo di
presentazione della relazione di riferimento (elaborato B.09 revisione 1) revisionato come richiesto.
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9. P UNTO 9 : INDICARE IL NOMINATIVO DEL LEGALE RAPPRESENTANTE CHE DISPONE DEI REQUISITI SOGGETTIVI ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI O DELL ’ EVENTUALE DELEGATO , DOTATO DI DELEGA ESPRESSA
Il Direttore della cementeria di Pederobba, Ing. Gennaro Verbaro, nominato con atto del 28/05/2005 quale Procuratore della Industria Cementi Giovanni Rossi SpA, in virtù delle deleghe a lui conferite, è il responsabile della gestione dei rifiuti nel sito produttivo e nelle cave e miniere collegate.
I contenuti della procura sono consultabili nella Visura di Evasione del Registro Imprese – Archivio ufficiale della CCIAA di Piacenza.
Si veda allegato IV (Visura completa Cementirossi ove si evincono i poteri dei procuratori con riportato il testo
completo delle procure ).
10. P UNTO 10: CON RIFERIMENTO ALLA D.G.R.V. 242/2010 VANNO INSERITE NEL PMC PROPOSTO LE INFORMAZIONI PREVISTE IN ALLEGATO D, TABELLE 1.1.2, 1.1.4 E 1.1.5 DELLA CITATA DELIBERA REGIONALE ( ANALISI RIFIUTI IN INGRESSO , ANALISI SUI RIFIUTI PRODOTTI E CONTROLLO RADIOMETRICO DEI RIFIUTI METALLICI ).
Alla presente documentazione è allegato il Piano di Monitoraggio e Controllo (elaborato B.08 revisione 1) revisionato come richiesto.
In particolare sono state inserite le seguenti tabelle
Tabella 1.1.2 del D.G.R.V. 242/2010 allegato D: Viene inserita nel PMC la tabella 1.8.1.1 con tutte le determinazioni richieste dal D.G.R.V. . L’ attuale tabella “1.8.1 Controllo dei rifiuti in ingresso” rimanda alla voce “caratterizzazione/analisi allo specifico punto della 1.8.1.1.
Nelle tabelle 1.8.1 ed 1.8.1.1 sono incluse anche le plastiche CER 19 12 04.
A questo proposito aggiungiamo alla presente documentazione una integrazione volontaria a ulteriore motivazione delle scelte fatte nell’ individuazione del materiale usato a Piacenza e di cui si chiede la possibilità di uso anche a Pederobba.
Il cementificio di Piacenza usa questo materiale (CER 191204) dal 2006 e da allora sono state effettuate numerose e sistematiche campagne di misura, anche da parte di ARPAE, che sono poi state utilizzate come base per le simulazioni degli scenari emissivi del forno di Pederobba.
Il materiale di cui al codice CER 191204 è prodotto e conferito alla cementeria di Piacenza da molti fornitori ed è sottoposto ad una specifica merceologica ben precisa.
La qualità del prodotto è determinante ai fini dell’uso nel forno da cemento e questo comporta che per l’omologa del rifiuto plastico conferito sia stato imposto ai fornitori di adottare procedure previste nel DM 22/2013 limitatamente alle modalità di campionamento ed alle frequenze.
Pur chiedendo poi ad ognuno di essi di essere dotati di un Sistema di Gestione della Qualità, il cementificio di Piacenza ha messo a punto un sistema di campionamento ed analisi del materiale del tutto indipendente da eventuali analisi fatte dal fornitore all’ interno del suo ciclo di preparazione del materiale con lo scopo di accertare la costanza delle plastiche inviate la forno come combustibile, il rispetto delle emissioni per alcuni parametri ed il rispetto delle Norme di Settore per la produzione di cemento per quanto riguarda componenti minori specifici (Cloro , nella fattispecie che la Norma EN 197-1 impone essere inferiore allo 0,1 % ).
Le procedure scelte ed applicate hanno dimostrato nel tempo la loro efficacia sia nei confronti delle emissioni in atmosfera sia nella rispondenza ai limiti fissati per i parametri merceologici e chimici, come attestato anche dai numerosi controlli eseguiti anche da ARPAE fin dall’ inizio dell’uso delle plastiche CER 191204.
Le stesse procedure di controllo sono incluse nel PMC proposto per Pederobba
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24 Tabella 1.1.4 del D.G.R.V. 242/2010 allegato D : Viene inserita nel PMC la tabella 1.8.2.1 con tutte le determinazioni richieste dal D.G.R.V. . L’ attuale tabella “1.8.2 Rifiuti prodotti” rimanda alla voce
“caratterizzazione/analisi allo specifico punto della 1.8.2.1.
Si specifica che i rifiuti riportati in tabella 1.8.2 di cui l’AIA richiede il controllo e la trasmissione del certificato all’ Ente di Controllo costituiscono un elenco non esaustivo e definitivo in quanto altri rifiuti potrebbero essere prodotti nell’ambito delle attività di manutenzione e servizio. In ogni caso la procedura sarà la stessa e per ogni rifiuto prodotto si provvederà all’ esecuzione di campionamento ed analisi affidati a terzi specializzati.
D’altra parte questa procedura è richiesta in primis dalle aziende a cui i rifiuti vengono conferiti.
Tabella 1.1.5 del D.G.R.V. 242/2010 allegato D: Viene inserita nel PMC la tabella 1.8.3 relativa al controllo radiometrico dei rifiuti ferrosi usati nel ciclo produttivo della produzione del clinker ed attualmente in uso (CER 10 02 10, CER 12 01 01, CER 12 01 02). Il controllo verrà eseguito da personale di stabilimento appositamente informato e formato dagli Esperti Qualificati che provvederanno anche a redigere tutte le procedure necessarie allo scopo incluse quelle per la segregazione di eventuale materiale non conforme e che saranno tenute in cementeria a disposizione degli Enti d Controllo.
Si terrà traccia per tre anni di tutti controlli effettuati ma verranno trasmessi solo quelli difformi, di cui, ovviamente, si darà eventualmente immediata informazione agli Enti preposti questo controllo.
Ricordiamo comunque che il materiale ferroso circolante nell’Unione Europea proviene da acciaierie/fonderie che hanno l’obbligo del controllo radiometrico dei materiali in ingresso e del prodotto finito in uscita dalla fonderia (dalla cui lavorazione provengono le scaglie ) e l’assenza della radioattività è garantita all’origine.
Quanto sarà predisposto nello stabilimento di Pederobba è una ulteriore garanzia che si aggiunge al sistema
di controllo europeo già in atto.
11. P UNTO 11 C ON RIFERIMENTO ALLA D.G.R.V. 241/2010 VANNO INSERITE NEL PMC PROPOSTO LE INFORMAZIONI PREVISTE IN A LLEGATO D, TABELLA 1.5.3…
Si specifica che tutti i leganti e cementi prodotti nella cementeria di Pederobba rispondono alle Norme Armonizzate Europee EN 197-1 ed EN 197-2 che fissano in modo univoco le caratteristiche di composizione dei vari tipi di cementi e le modalità di controllo del sistema produttivo.
Sia i prodotti sia il ciclo produttivo sono soggetti a costante controllo e verifica delle caratteristiche da parte di
Enti terzi notificati.
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12. P UNTO 12 C OMPLETARE L ’ ELABORATO A01 DEL C APITOLO 10 – Q UADRO DI R IFERIMENTO
P ROGRAMMATICO – PER QUELLO CHE ATTIENE IL “P IANO R EGIONALE DI G ESTIONE DEI RIFIUTI Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti è stato approvato con DCR n. 30 del 29/04/2015. Nell’elaborato C viene descritto lo stato di fatto del sistema di gestione dei rifiuti speciali e vengono individuati gli scenari previsti per la gestione futura.
Attualmente i rifiuti del capitolo CER 19 sono cosi gestiti: a recupero di materia circa il 38%, a operazioni di pretrattamento o smaltimento circa il 58%, a recupero energetico e incenerimento meno del 4%.
Nel grafico successivo è illustrato l’andamento 2009-2010 dei rifiuti non pericolosi gestiti nelle diverse macroattivita:
Le attività produttive che hanno utilizzato i rifiuti come combustibile sono illustrate nella seguente figura,
suddivise in categorie economiche.
La principale industria utilizzatrice di rifiuti e quella della produzione di calce e cemento, seguita dalla produzione di energia elettrica e dall’industria del mobile.
Gli scenari individuati dal Piano relativi alla gestione dei rifiuti speciali fanno riferimento ai seguenti obiettivi:
1. ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti speciali 2. favorire il riciclaggio, ossia il recupero di materia a tutti i livelli
3. favorire le altre forme di recupero, in particolare il recupero di energia: rappresenta una finalità che deve essere perseguita sotto l’spetto dell’innovazione, in quanto può garantire sviluppo tecnologico, opportunità di riduzione degli impatti ambientali, nonché il rilancio economico. Dopo il recupero di materia deve essere massimizzato il recupero energetico. In questo senso deve essere promosso e sostenuto il recupero energetico del combustibile da rifiuto (CDR-CSS) negli impianti industriali esistenti in sostituzione dei combustibili fossili tradizionali.
4. valorizzare la capacità impiantistica esistente: un principio fondamentale che sarà applicato e quello di valorizzare appieno la potenzialità già installata sul territorio, anche con ristrutturazioni impiantistiche, per gestire quei flussi di rifiuti che attualmente costituiscono la domanda inevasa, evitando l’utilizzo di nuovi siti e la realizzazione di nuovi impatti sul territorio già pesantemente industrializzato, evitando il consumo di suolo e salvaguardando in particolare il suolo agricolo.
5. minimizzare il ricorso alla discarica, in linea con la gerarchia dei rifiuti 6. applicare il principio di prossimità alla gestione dei rifiuti speciali
I flussi individuati negli scenari di gestione considerati dal piano sono così sintetizzabili:
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• per i rifiuti non pericolosi, destinati in parte fuori regione e in parte in discarica, l’opportunità di incrementare il recupero di materia e il recupero di energia.
Il Piano di gestione dei rifiuti definisce i seguenti scenari:
• Nello scenario 0 è previsto che, nel periodo di riferimento, le percentuali di ripartizione dei rifiuti (prodotti+importati) rimangano uguali a quelle del 2010.
• Nello scenario 1 vengono, invece, previste le seguenti azioni:
- Gestione di alcuni flussi di esportazione: si e stabilito di gestire i flussi significativi di esportazione all’interno della Regione, secondo la gerarchia dei rifiuti.
- Ottimizzazione dei flussi avviati in discarica: si e stabilito di gestire alcuni flussi significativi attualmente avviati in discarica con attività di trattamento in linea con la gerarchia dei rifiuti.
• Nello scenario 2, ferme restando le azioni migliorative sulla gestione previste per lo scenario 1, i quantitativi residuali di rifiuti, individuati in quelli avviati a operazioni di smaltimento, sono considerati “non prodotti” in quanto le analisi dei cicli di vita dei rifiuti, applicati ai cicli produttivi consentono la riduzione a valori prossimi allo zero di quei flussi non recuperabili. Ciò comporta l’utilizzazione nei processi produttivi di materie prime completamente riciclabili/recuperabili e a basso tenore di sostanze pericolose
Le azioni di piano proposte per i rifiuti non pericolosi sono le seguenti:
Gli interventi in progetto contribuiscono al perseguimento degli obiettivi del Piano di gestione dei rifiuti in quanto permettono di valorizzare dal punto di vista energetico materiali che non possono essere di fatto destinati a recupero di materia e che verrebbero smaltiti in discarica o destinati all’incenerimento.
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ALLEGATO I
Tavola snodo gas
ARIA DA
RAFFREDDATORE CLINKER
TORRE CONDIZIONAMENTO GAS
SNODO
SMISTAMENTO GAS
MULINO CARBONE 2
MULINO CARBONE 1
MULINO FARINA 3
MULINO FARINA 4
FILTRI A MANICHE
ELETTROFILTRO MULINO FARINA 4
ELETTROFILTRO MULINO FARINA 3
GAS PER ESSICCATOIO GAS DA FORNO
DESCRIZIONE
POS. MATERIALE PESO NOTE
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ALLEGATO II
Relazione relativa alla presenza, tipologia ed utilizzo delle sorgenti radioattive
ALLEGATO III
Schema di recupero polveri dal filtro PE16
DESCRIZIONE
FP3
CIRCUITO RECUPERO POLVERI DA
POS. MATERIALE PESO NOTE
6362 00
11/08/17
Suman --
MC4
MC3
MC2 MC1
SOFFIANTE TRASPORTO PNEUMATICO DEPOSITO
CORRETTIVI MULINI CEMENTO
NASTRO PESATORE TRAMOGGIA ALIMENTAZIONE FARINA AL FORNO
MULINI CEMENTO NASTRI PESATORI PRESA DI CAMPIONAMENTO
SU SPILLAMENTO DELLE POLVERI INVIATE AI MULINI CEMENTO
FILTRO A MANICHE PE16
AL FORNO
(IN VERDE EVIDENZIATO LO SPILLAMENTO PER I CEMENTI)
ALLEGATO IV
Visura Camerale Industria Cementi Giovanni Rossi SpA
VISURA DI EVASIONE
INDUSTRIA CEMENTI GIOVANNI ROSSI S.P.A.
DATI ANAGRAFICI
Indirizzo Sede legale PIACENZA (PC) VIA CAORSANA 14 CAP 29122 STRADARIO 00124
Indirizzo PEC [email protected] ossi.it
Numero REA PC - 31574
Codice fiscale 00116670332 Forma giuridica societa' per azioni
Estremi di firma digitale
Servizio realizzato da InfoCamere per conto delle Camere di Commercio Italiane Documento n . T 250691650 estratto dal Registro Imprese in data
27/07/2017
1 Informazioni da statuto/atto costitutivo 2 Capitale e strumenti finanziari
3 Soci e titolari di diritti su azioni e quote 4 Amministratori
5 Sindaci, membri organi di controllo 6 Titolari di altre cariche o qualifiche
7 Trasferimenti d'azienda, fusioni, scissioni, subentri 8 Attività, albi ruoli e licenze
9 Sede ed unità locali
10 Storia delle modifiche dal 10/07/2017 al 10/07/2017
1 Informazioni da statuto/atto costitutivo
Registro Imprese Data di iscrizione: 19/02/1996
Sezioni: Iscritta nella sezione ORDINARIA Estremi di costituzione Data atto di costituzione: 22/10/1934 Sistema di amministrazione
consiglio di amministrazione (in carica)
Oggetto sociale
LA SOCIETA' HA PER OGGETTO L'ATTIVITA' DI PRODUZIONE, IL COMMERCIO E LE APPLICAZIONI DEI CEMENTI, DELLE CALCI E IN GENERE DEI LEGANTI SIA IDRAULICI,SIA DI OGNI ALTRA SPECIE E DI MATERIALI DA COSTRUZIONE IN GENERE, MANUFATTI IVI
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Estremi di costituzione
iscrizione Registro Imprese Codice fiscale e numero d'iscrizione: 00116670332 del Registro delle Imprese di PIACENZA
Precedente numero di iscrizione: PC032-5418 Data iscrizione: 19/02/1996
sezioni Iscritta nella sezione ORDINARIA il 19/02/1996
informazioni costitutive Data atto di costituzione: 22/10/1934
Sistema di amministrazione e controllo
durata della società Data termine: 31/12/2050
sistema di amministrazione e Sistema di amministrazione adottato: tradizionale
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Oggetto sociale
LA SOCIETA' HA PER OGGETTO L'ATTIVITA' DI PRODUZIONE, IL COMMERCIO E LE APPLICAZIONI DEI CEMENTI, DELLE CALCI E IN GENERE DEI LEGANTI SIA IDRAULICI, SIA DI OGNI ALTRA SPECIE E DI MATERIALI DA COSTRUZIONE IN GENERE, MANUFATTI IVI COMPRESI, COSI' COME DI QUALSIASI DERIVATO OD AFFINE, IVI INCLUSA OGNIATTIVITA' COMPLEMENTARE E ACCESSORIA ALLA PRODUZIONE E AL COMMERCIO DEI PRODOTTI SOPRA ELENCATI, INCLUSI IL TRASPORTO E I RELATIVI IMBALLAGGI. NELL OGGETTO RIENTRA PURE LA RICERCA E LA COLTIVAZIONE DI OGNI MATERIALE DI MINIERA E DI CAVA, NONCHE' LO SVOLGIMENTO, DIRETTO O INDIRETTO, DI ATTIVITA' NEL SETTORE IMPIANTISTICO. LA SOCIETA' POTRA' INOLTRE ESERCITARE L ATTIVITA' DI PRODUZIONE PER UTILIZZO PROPRIO O PER LA VENDITA A TERZI DI ENERGIA DA FONTI ALTERNATIVE. LA SOCIETA' PUO' COMPIERE OGNI OPERAZIONE MOBILIARE ED
IMMOBILIARE, OTTENERE CONCESSIONI AMMINISTRATIVE COMUNQUE AFFERENTI LO SCOPO SOCIALE, RICEVERE E CONCEDERE MANDATI DI RAPPRESENTANZA O DI COMMISSIONE PER I PRODOTTI E, IN GENERE, PER LE ATTIVITA' CHE RIGUARDANO LO SCOPO SOCIALE, COMPIERE TUTTI GLI ATTI COMMERCIALI, INDUSTRIALI E FINANZIARI, COMUNQUE INTESI AL RAGGIUNGIMENTO DELLO SCOPO SOCIALE. TALE VINCOLO NON E' CONDIZIONATO, NE' LIMITATIVO QUALORA TRATTASI DI ASSUMERE, CEDERE, DISPORRE O COMUNQUE NEGOZIARE O GESTIRE IN TUTTO O IN PARTE INIZIATIVE CHE ABBIANO ATTINENZA CON IL CAMPO DELLA SOCIALITA' O ATTIVITA' RICREATIVE O CULTURALI. LA SOCIETA' POTRA' INOLTRE, IN VIA SECONDARIA ED OCCASIONALE: 1) COMPIERE TUTTE LE OPERAZIONI COMMERCIALI, INDUSTRIALI E FINANZIARIE, MOBILIARI ED IMMOBILIARI CHE SARANNO RITENUTE NECESSARIE OD UTILI PER L'ATTUAZIONE DELL'OGGETTO SOCIALE, NONCHE' PRESTARE FIDEJUSSIONI, GARANZIE REALI E PERSONALI PER OBBLIGAZIONI DI TERZI, ANCHE NON SOCI, A FAVORE DI BANCHE E DI TERZI IN GENERE NELLE FORME PIU' OPPORTUNE; 2) ASSUMERE, SIA DIRETTAMENTE CHE INDIRETTAMENTE, INTERESSENZE E PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETA' OD IMPRESE SIA ITALIANE CHE STRANIERE. TUTTE LE ATTIVITA' DEVONO ESSERE SVOLTE NEI LIMITI E NEL RISPETTO DELLE NORME CHE NE DISCIPLINANO L'ESERCIZIO; IN PARTICOLARE, LE ATTIVITA' DI NATURA FINANZIARIA DEBBONO ESSERE SVOLTE IN OSSEQUIO AL DISPOSTO DELLE LEGGI IN MATERIA E, IN SPECIE, DELLA LEGGE 23 NOVEMBRE 1939, N. 1966, SULLA DISCIPLINA DELLE SOCIETA' FIDUCIARIE E DI REVISIONE; DELLA LEGGE 7 GIUGNO 1974, N. 216, IN TEMA DI CIRCOLAZIONE DI VALORI MOBILIARI E DI SOLLECITAZIONE AL PUBBLICO RISPARMIO;
DELLA LEGGE 5 AGOSTO 1981 N. 416, IN TEMA DI IMPRESE EDITORIALI; DELLA LEGGE 23 MARZO 1983 N. 77, IN TEMA DI FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO MOBILIARE; DELLA LEGGE 10 OTTOBRE 1990 N. 287, IN TEMA DI TUTELA DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO; DELLA LEGGE 2 GENNAIO 1991 N. 1, IN TEMA DI ATTIVITA' DI
INTERMEDIAZIONE MOBILIARE; DEL D.LGS. 1 SETTEMBRE 1993 N. 385, IN MATERIA DI ATTIVITA' BANCARIA E FINANZIARIA; DELL'ART. 16, LEGGE 7 MARZO 1996 N. 108, IN TEMA DI MEDIAZIONE E CONSULENZA DI FINANZIAMENTI; DEL D. LGS. 24 FEBBRAIO 1998 N. 58, IN MATERIA DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA; NONCHE' NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA IN TEMA DI ATTIVITA' RISERVATE AD ISCRITTI A COLLEGI, ORDINI O ALBI PROFESSIONALI.
Poteri
poteri associati alla carica di Consiglio D'amministrazione
LA SOCIETA' E' AMMINISTRATA DA UN CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE.
ORGANO DI VIGILANZA E' IL COLLEGIO SINDACALE.
GLI AMMINISTRATORI POSSONO NON ESSERE SOCI, DURANO IN CARICA PER UN ANNO E SCADONO ALLA DATA DELL'ASSEMBLEA CONVOCATA PER L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO RELATIVO ALL'ESERCIZIO DELLA LORO CARICA.
GLI AMMINISTRATORI SONO RIELEGGIBILI.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E' COMPOSTO DA UN MINIMO DI CINQUE AD UN MASSIMO DI QUINDICI MEMBRI, A SECONDA DI QUANTO DELIBERER' L'ASSEMBLEA ORDINARIA AL MOMENTO DELLA NOMINA.
IL CONSIGLIO NOMINA FRA I SUOI MEMBRI IL PRESIDENTE, QUANDO A CIO' NON PROVVEDE L'ASSEMBLEA; PUO' INOLTRE NOMINARE UNO O PIU' VICE PRESIDENTI, UNO O PIU' AMMINISTRATORI DELEGATI ED UN SEGRETARIO, ANCHE IN VIA PERMANENTE ED ANCHE ESTRANEO AL CONSIGLIO STESSO. INOLTRE IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PUO' NOMINARE DIRETTORI, PROCURATORI AD NEGOZIA ANCHE ESTRANEI AL CONSIGLIO ED ANCHE NON DIPENDENTI, PER DETERMINATI ATTI O CATEGORIE DI ATTI OLTRE A PROCURATORI SPECIALI, DETERMINANDONE I POTERI E I COMPENSI.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E' CONVOCATO DAL PRESIDENTE O DAL VICE PRESIDENTE, SE DEL CASO, ANCHE IN LUOGO DIVERSO DALLA SEDE SOCIALE, PURCHE' IN
Visura di evasione • di 3 49
RICHIESTA SCRITTA DA ALMENO TRE DEI SUOI MEMBRI O DAL COLLEGIO SINDACALE.
LA CONVOCAZIONE VIENE FATTA DAL PRESIDENTE O DAL VICE PRESIDENTE CON LETTERA DA SPEDIRE ALMENO TRE GIORNI PRIMA A CIASCUN MEMBRO DEL CONSIGLIO E DEL COLLEGIO SINDACALE O, IN CASO DI URGENZA, CON TELEGRAMMA, TELEFAX O MESSAGGIO DI POSTA ELETTRONICA DA SPEDIRE ALMENO UN GIORNO PRIMA.
SI RITERRANNO COMUNQUE VALIDAMENTE COSTITUITE LE RIUNIONI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, ANCHE IN DIFETTO DI FORMALE CONVOCAZIONE, QUANDO SIANO PRESENTI TUTTI GLI AMMINISTRATORI E TUTTI I SINDACI EFFETTIVI.
ART. 23
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E' VALIDAMENTE COSTITUITO CON LA PRESENZA DELLA MAGGIORANZA DEI SUOI MEMBRI E DELIBERA CON IL VOTO FAVOREVOLE DELLA MAGGIORANZA ASSOLUTA DI TUTTI I SUOI MEMBRI.
LE RIUNIONI DEL CONSIGLIO SONO PRESIEDUTE DAL PRESIDENTE O, IN MANCANZA, DAL VICE PRESIDENTE O, IN MANCANZA, DAL MEMBRO PI ANZIANO DI NOMINA DEI
CONSIGLIERI.
LE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DEVONO CONSTARE DA VERBALE SOTTOSCRITTO DAL PRESIDENTE E DAL SEGRETARIO. LE RIUNIONI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SI POTRANNO SVOLGERE CON INTERVENTI DISLOCATI IN PI LUOGHI, CONTIGUI O DISTANTI, PER AUDIOCONFERENZA O VIDEOCONFERENZA A CONDIZIONE CHE SIANO RISPETTATI IL METODO COLLEGIALE ED I PRINCIPI DI BUONA FEDE E DI PARITA' DI TRATTAMENTO DEI CONSIGLIERI; E' PERTANTO NECESSARIO CHE:
- SIA CONSENTITO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE O, IN MANCANZA, AL VICE PRESIDENTE O, IN MANCANZA, AL MEMBRO PIU' ANZIANO DI NOMINA DEI
CONSIGLIERI DI ACCERTARE L'IDENTITA' E LA LEGITTIMAZIONE DEGLI INTERVENUTI, DISTRIBUENDO AGLI STESSI VIA FAX O A MEZZO POSTA ELETTRONICA LA DOCUMENTAZIONE PREDISPOSTA PER LA RIUNIONE, DI REGOLARE LO SVOLGIMENTO DELL'ADUNANZA, DI CONSTATARE E PROCLAMARE I RISULTATI DELLA VOTAZIONE;
- SIA CONSENTITO AL SOGGETTO VERBALIZZANTE DI PERCEPIRE ADEGUATAMENTE GLI EVENTI ASSEMBLEARI OGGETTO DI VERBALIZZAZIONE;
- SIA CONSENTITO AI CONSIGLIERI DI PARTECIPARE ALLA DISCUSSIONE ED ALLA VOTAZIONE SIMULTANEA SUGLI ARGOMENTI ALL'ORDINE DEL GIORNO;
- VENGANO INDICATI NELL'AVVISO DI CONVOCAZIONE I LUOGHI AUDIO/VIDEO COLLEGATI A CURA DELLA SOCIET , NEI QUALI I CONSIGLIERI POTRANNO AFFLUIRE.
SUSSISTENDO QUESTE CONDIZIONI, LA RIUNIONE SI CONSIDERA TENUTA NEL LUOGO IN CUI SI TROVANO IL PRESIDENTE ED IL SEGRETARIO.
ART. 24
SE NEL CORSO DELL'ESERCIZIO VENGONO A MANCARE UNO O PIU' AMMINISTRATORI, GLI ALTRI PROVVEDONO A SOSTITUIRLI CON DELIBERA APPROVATA DAL COLLEGIO SINDACALE PURCHE' LA MAGGIORANZA SIA COMPOSTA DA AMMINISTRATORI NOMINATI DALL'ASSEMBLEA.
GLI AMMINISTRATORI COSI' NOMINATI RESTANO IN CARICA SINO ALLA SUCCESSIVA ASSEMBLEA.
QUALORA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SIA COMPOSTO DA AMMINISTRATORI NOMINATI DALL'ASSEMBLEA E DA AMMINISTRATORI COOPTATI E VENGA MENO LA MAGGIORANZA DEGLI AMMINISTRATORI NOMINATI DALL'ASSEMBLEA, QUELLI RIMASTI IN CARICA DEBBONO CONVOCARE L'ASSEMBLEA PER LA SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI MANCANTI.
GLI AMMINISTRATORI COSI' NOMINATI SCADONO INSIEME A QUELLI IN CARICA ALL'ATTO DELLA LORO NOMINA.
COMUNQUE, OVE CESSI, PER QUALSIASI MOTIVO DALLA CARICA LA MAGGIORANZA DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, SIANO ESSI NOMINATI DALL'ASSEMBLEA O COOPTATI SI INTENDERA' DECADUTO IMMEDIATAMENTE L'INTERO CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE.
IN TAL CASO L'ASSEMBLEA PER LA NOMINA DEL NUOVO CONSIGLIO CONVOCATA D'URGENZA DAL COLLEGIO SINDACALE IL QUALE PUO' NEL FRATTEMPO COMPIERE GLI ATTI DI ORDINARI A
AMMINISTRAZIONE.
AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SPETTANO TUTTI I POTERI PER LA GESTIONE
ORDINARIA E STRAORDINARIA DELLA SOCIET ED HA FACOLT DI COMPIERE TUTTI GLI ATTI CHE RITIENE OPPORTUNI PER L'ATTUAZIONE DEGLI SCOPI SOCIALI, ESCLUSI SOLTANTO QUELLI CHE LA LEGGE E LO STATUTO RISERVANO ALL'ASSEMBLEA DEI SOCI. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA QUINDI, TRA LE ALTRE, LE FACOLT DI CONTRARRE MUTUI PASSIVI, CON O SENZA GARANZIA IPOTECARIA, CON ENTI PUBBLICI O PRIVATI, RILASCIARE A PRIVATI, AD ENTI PUBBLICI E AD AZIENDE ED ISTITUTI DI CREDITO
ASSUMERE COMPARTECIPAZIONI IN SOCIET O IMPRESE AI SENSI DELL'ART. 3 DEL PRESENTE STATUTO; ACQUISTARE, CONFERIRE, PERMUTARE MOBILI REGISTRATI (IVI COMPRESI AUTOVEICOLI, AEROMOBILI E NAVI) ED IMMOBILI, CONSENTIRE ISCRIZIONI, CANCELLAZIONI, RIDUZIONI, SURROGAZIONI, POSTERGAZIONI ED ANNOTAMENTI IPOTECARI IN GENERE; RINUNZIARE AD IPOTECHE LEGALI ED ESONERARE I CONSERVATORI DEI REGISTRI IMMOBILIARI DA RESPONSABILIT ; COMPIERE OPERAZIONI PRESSO GLI UFFICI DEL DEBITO PUBBLICO, DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI E PRESSO OGNI ALTRO UFFICIO PUBBLICO E PRIVATO; COMPIERE OGNI SORTA DI OPERAZIONI BANCARIE ATTIVE E
PASSIVE.
AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN VIA NON ESCLUSIVA, MA IN CONCORSO CON LA COMPETENZA ASSEMBLEARE, SPETTA ANCHE LA COMPETENZA PER ADOTTARE LE DELIBERAZIONI CONCERNENTI LA FUSIONE NEI CASI PREVISTI DAGLI ARTICOLI 2505 E 2505BIS C.C., L'ISTITUZIONE O LA SOPPRESSIONE DI SEDI SECONDARIE, LA RIDUZIONE DEL CAPITALE IN CASO DI RECESSO DEL SOCIO, GLI ADEGUAMENTI DELLO STATUTO A DISPOSIZIONI
NORMATIVE, IL TRASFERIMENTO DELLA SEDE SOCIALE NEL TERRITORIO NAZIONALE, E L'EMISSIONE DI STRUMENTI FINANZIARI SALVI I CASI IN CUI SIA PREVISTA DALLA LEGGE L'INDEROGABILE COMPETENZA DELL'ASSEMBLEA DEI SOCI.
LA PRESENTE ENUMERAZIONE SI INTENDE SOLTANTO ESEMPLIFICATIVA E NON TASSATIVA, NEI LIMITI DI QUANTO CONSENTITO DALLA LEGGE.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, NEI LIMITI PREVISTI DALL'ART. 2381 C.C., PU DELEGARE PROPRIE ATTRIBUZIONI AD UNO O PI DEI SUOI COMPONENTI OVVERO AD UN COMITATO ESECUTIVO COMPOSTO DA ALCUNI DEI SUOI MEMBRI, DETERMINANDO I LIMITI DELLA DELEGA E DEI POTERI ATTRIBUITI.
GLI ORGANI DELEGATI RIFERISCONO AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E AL COLLEGIO SINDACALE, AI SENSI DI LEGGE.
IL COMITATO ESECUTIVO, SE NOMINATO, SI COMPONE DA UN MINIMO DI TRE AD UN MASSIMO DI UNDICI MEMBRI. I MEMBRI POSSONO IN OGNI TEMPO ESSERE REVOCATI O SOSTITUITI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE.
SEGRETARIO DEL COMITATO IL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, SE NOMINATO, O ALTRIMENTI UN MEMBRO DESIGNATO DAL PRESIDENTE.
PER LA CONVOCAZIONE, LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO ESECUTIVO VALGONO LE NORME PREVISTE PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE; LE DELIBERAZIONI SONO PRESE A MAGGIORANZA DEI VOTI DEI PRESENTI E VOTANTI; IL DIRETTORE GENERALE MEMBRO DI DIRITTO DEL COMITATO ESECUTIVO.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PU NOMINARE TRA I SUOI COMPONENTI UN DIRETTORE GENERALE, DETERMINANDONE LE FUNZIONI E LE ATTRIBUZIONI ALL'ATTO DELLA NOMINA.
IL DIRETTORE GENERALE SI AVVALE DELLA COLLABORAZIONE DEL PERSONALE DELLA SOCIET ORGANIZZANDONE LE ATTRIBUZIONI E LE COMPETENZE FUNZIONALI.
L'ASSEMBLEA DETERMINA IN UN IMPORTO COMPLESSIVO LA REMUNERAZIONE DI TUTTI GLI AMMINISTRATORI, INCLUSI QUELLI INVESTITI DI PARTICOLARI CARICHE.
L'ASSEMBLEA PUO' ANCHE ACCANTONARE A FAVORE DEGLI AMMINISTRATORI INVESTITI DI PARTICOLARI CARICHE, NELLE FORME REPUTATE IDONEE, UNA INDENNIT PER LA RISOLUZIONE DEL RAPPORTO DA LIQUIDARSI ALLA CESSAZIONE DEL MANDATO.
CON RIFERIMENTO ALL'ART. 11, COMMA 6, DEL D. LGS. 18.12.1997, N. 472, LA SOCIETA' ASSUME A PROPRIO CARICO, ANCHE NEI CONFRONTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI O DEGLI ENTI CHE GESTISCONO I TRIBUTI, IL DEBITO PER SANZIONI CONSEGUENTI A VIOLAZIONI CHE I RAPPRESENTANTI DELLA SOCIETA' COMMETTANO NELLO SVOLGIMENTO DELLE LORO MANSIONI E NEI LIMITI DEI LORO POTERI.
L'ASSUNZIONE VALE NEI CASI IN CUI IL RAPPRESENTANTE ABBIA COMMESSO LA VIOLAZIONE SENZA DOLO ED E' IN OGNI CASO ESCLUSA QUANDO CHI HA COMMESSO LA VIOLAZIONE ABBIA AGITO VOLONTARIAMENTE IN DANNO DELLA SOCIETA'.
E' ALTRESI' ESCLUSA NEI CASI IN CUI LA COLPA ABBIA QUELLE CONNOTAZIONI DI PARTICOLARE GRAVITA' DEFINITE DALL'ART. 5, COMMA 3, DEL D. LGS. N. 472/1997.
LA PARTICOLARE GRAVITA' DELLA COLPA SI INTENDE PROVATA QUANDO I GIUDICI
TRIBUTARI, INVESTITI DELLA CONTROVERSIA, SI SARANNO PRONUNCIATI IN SENSO ANALOGO O QUANDO VENGA RICONOSCIUTO DALLO STESSO AUTORE DELLA VIOLAZIONE CHE LE PROVE FORNITE DALL'UFFICIO O DALL'ENTE ACCERTATORE SONO TALI DA RENDERE EVIDENTE ED INDISCUTIBILE LA MACROSCOPICA INOSSERVANZA DI ELEMENTARI OBBLIGHI TRIBUTARI.
LA RAPPRESENTANZA E LA FIRMA SOCIALE, DI FRONTE AI TERZI ED IN GIUDIZIO, SPETTA CON FIRMA LIBERA AL PRESIDENTE E AL VICE PRESIDENTE E, SE NOMINATI,
ALL'AMMINISTRATORE DELEGATO O AGLI AMMINISTRATORI DELEGATI E AL DIRETTORE GENERALE PER LA ESECUZIONE DI TUTTE LE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO E, SE ESISTENTE, DEL COMITATO ESECUTIVO. SPETTA INOLTRE A QUELLE PERSONE, EVENTUALMENTE ANCHE ESTRANEE AL CONSIGLIO STESSO E DA QUESTO DESIGNATE,
NELL'AMBITO DEI POTERI LORO ATTRIBUITI, CON LE MODALITA' DI FIRMA DA DETERMINARS I
ALL'ATTO DELLA NOMINA.
Visura di evasione • di 5 49
PERTINENZA, SPETTA DISGIUNTAMENTE LA RAPPRESENTANZA DELLA SOCIETA' IN GIUDIZIO CON FACOLTA', RISPETTIVAMENTE E A TITOLO ESEMPLIFICATIVO, DI PROMUOVERE, RESISTERE E INTERVENIRE E COMUNQUE PARTECIPARE AD OGNI TIPO DI AZIONI ED ISTANZE GIUDIZIARIE ED AMMINISTRATIVE, PER OGNI GRADO DI GIURISDIZIONE, IVI COMPRESI I GIUDIZI DI REVOCAZIONE E CASSAZIONE E DI NOMINARE E REVOCARE ALL'UOPO AVVOCATI E PROCURATORI ALLE LITI, PERITI E CONSULENTI TECNICI NONCHE' PROCURATORI GENERALI O
SPECIALI IVI COMPRESI TUTTI I CASI IN CUI LA LEGGE RICHIEDA LA PRESENZA IN UDIENZA DELLA PARTE.
Altri riferimenti statutari modifiche statutarie, atti e fatti soggetti a deposito
VIENE ADOTTATO UN NUOVO TESTO DI STATUTO SOCIALE.
VIENE ADOTTATO UN NUOVO TESTO DI STATUTO SOCIALE.
*REPORT DEI PAGAMENTI VERSO I GOVERNI PER ATTIVITA' ESTRATTIVE RIF ART. 5 DEL D.LGS 139/2015
modifica articoli dello statuto
VENGONO MODIFICATI GLI ARTICOLI 3 E 5 DELLO STATUTO SOCIALE2 Capitale e strumenti finanziari
Capitale sociale in Euro Deliberato: 26.000.000,00 Sottoscritto: 26.000.000,00 Versato: 26.000.000,00
3 Soci e titolari di diritti su azioni e quote
Elenco dei soci e degli altri titolari di diritti su azioni o quote sociali al 10/07/2017
pratica con atto del 15/06/2017 Data deposito: 10/07/2017 Data protocollo: 10/07/2017 Numero protocollo: PC-2017-12438
L'impresa ha depositato, insieme al bilancio, dichiarazione che l'elenco dei soci e degli altri titolari di diritti su azioni e quote sociali alla data dell'atto non è variato rispetto all'ultimo depositato
capitale sociale Capitale sociale dichiarato sul modello con cui è stato depositato l'elenco dei soci:
26.000.000,00 Euro
Proprieta' Quota composta da: 43.849.986 azioni ordinarie pari a nominali: 22.801.992,72 Euro
DUE MARI S.R.L. Codice fiscale: 01942410265
Denominazione del soggetto alla data della denuncia: DUE MARI SRL Tipo di diritto: proprieta'
Proprieta' Quota composta da: 69.505 azioni ordinarie pari a nominali: 36.142,60 Euro
VECCHI MAURIZIO Codice fiscale: VCCMRZ68S28G535X
Tipo di diritto: proprieta'
Proprieta' Quota composta da: 69.505 azioni ordinarie pari a nominali: 36.142,60 Euro
VECCHI VALERIA Codice fiscale: VCCVLR67E42G535E Tipo di diritto: proprieta'
Proprieta' Quota composta da: 2.607.382 azioni ordinarie pari a nominali: 1.355.838,64 Euro
INDUSTRIA CEMENTI GIOVANNI ROSSI S.P.A.
Codice fiscale: 00116670332
Denominazione del soggetto alla data della denuncia: INDUSTRIA CEMENTI GIOVANNI ROSSI SPA
Tipo di diritto: proprieta'
Proprieta' Quota composta da: 664.617 azioni ordinarie pari a nominali: 345.600,84 Euro
MATATHIAS ASTRID Codice fiscale: MTTSRD58C49Z115O Cittadinanza: svizzera
Tipo di diritto: proprieta'
Proprieta' Quota composta da: 664.572 azioni ordinarie pari a nominali: 345.577,44 Euro
MATATHIAS SAM Codice fiscale: MTTSMA61M10Z115G
Cittadinanza: svizzera Tipo di diritto: proprieta'
Proprieta' Quota composta da: 1.302.210 azioni ordinarie pari a nominali: 677.149,20 Euro
FERRO NINO Codice fiscale: FRRNNI22L13Z133D
Cittadinanza: svizzera Tipo di diritto: proprieta'
Proprieta' Quota composta da: 9.000 azioni ordinarie pari a nominali: 4.680,00 Euro
FERRO ERNESTO Codice fiscale: FRRRST62S03Z133B
Cittadinanza: svizzera Tipo di diritto: proprieta'
Proprieta' Quota composta da: 9.000 azioni ordinarie pari a nominali: 4.680,00 Euro
FERRO ILDA DEBORA Codice fiscale: FRRLDB66H64Z133P Cittadinanza: svizzera
Tipo di diritto: proprieta'
Proprieta' Quota composta da: 9.000 azioni ordinarie pari a nominali: 4.680,00 Euro
FERRO BARBARA Codice fiscale: FRRBBR61S53Z133B
Cittadinanza: svizzera
Tipo di diritto: proprieta'
Visura di evasione • di 7 49
pari a nominali: 175.686,68 Euro COHEN AVRAHAM NATAN Codice fiscale: CHNVHM55L29Z226S
Cittadinanza: israele Tipo di diritto: proprieta'
Proprieta' Quota composta da: 337.859 azioni ordinarie pari a nominali: 175.686,68 Euro
PERETZ LEAH Codice fiscale: PRTLHE57E61Z226S
Cittadinanza: israele Tipo di diritto: proprieta'
4 Amministratori
Presidente Consiglio Amministrazione
AONZO FRANCESCA Rappresentante dell'impresa Consigliere Delegato VECCHI MAURIZIO
Consigliere MARAZZI GIACOMO
Consigliere VECCHI MARIO
Consigliere ROVEDA ALDO
Consigliere VECCHI MASSIMO
Consigliere VECCHI VALERIA
Consigliere FERRO ERNESTO GIULIO
Forma amministrativa adottata
consiglio di amministrazione Numero amministratori in carica: 8
Elenco amministratori
Presidente Consiglio Amministrazione
AONZO FRANCESCA Rappresentante dell'impresa
Nata a PIACENZA (PC) il 06/03/1940 Codice fiscale: NZAFNC40C46G535L
domicilio RIVERGARO (PC) VIA CASE LEONI 3 CAP 29029
carica consigliere
Nominato con atto del 15/06/2017
Durata in carica: fino approvazione del bilancio al 31/12/2017
carica presidente consiglio amministrazione
Nominato con atto del 15/06/2017
Durata in carica: fino approvazione del bilancio al 31/12/2017
carica
PERMUTA DI BENI MOBILI REGISTRATI (IVI COMPRESI AUTOVEICOLI, AEROMOBILI E NAVI) CHE, PER STATUTO SONO DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E CHE QUESTI, CON LA PRESENTE DELIBERA, AVENDONE I POTERI HA INTERAMENTE DELEGATO AL PRESIDENTE. QUESTI POTRA' CONCEDERE PROCURE A TERZI E REVOCARLE PURCHE' SIANO PERTINENTI CON I POTERI A LUI CONFERITI CON LA PRESENTE DELIBERA.
Consigliere Delegato
VECCHI MAURIZIO Nato a PIACENZA (PC) il 28/11/1968 Codice fiscale: VCCMRZ68S28G535X
domicilio PIACENZA (PC) VIA CAMILLO CAVOUR 58 CAP 29121
carica consigliere delegato
Nominato con atto del 15/06/2017
Durata in carica: fino approvazione del bilancio al 31/12/2017
poteri
CONFERIRE ALL' AMMINISTRATORE DELEGATO IL DR. MAURIZIO VECCHI, TUTTI I PIU' AMPI POTERI PER LA GESTIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELLA SOCIETA' ESCLUSI SOLTANTO QUELLI QUI DI SEGUITO ELENCATI: A) CONTRARRE MUTUI PASSIVI CON GARANZIA IPOTECARIA; B) RILASCIARE FIDEJUSSIONI, GARANZIE PERSONALI E REALI A FAVORE DI TERZI, CON LA SOLA ESCLUSIONE DI AUTOVEICOLI; C) COMPIEREDIRETTAMENTE O IN PARTECIPAZIONE CON TERZI OPERAZIONI IMMOBILIARI; D) ACQUISTARE, CONFERIRE E PERMUTARE IMMOBILI. IL DOTT. MAURIZIO VECCHI POTRA' CONCEDERE PROCURE A TERZI E REVOCARLE PURCHE' SIANO PERTINENTI CON I POTERI A LUI CONFERITI CON LA PRESENTE DELIBERA.