Comune di Grottaferrata
Provincia di Roma
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)
OGGETTO: Lavori di manutenzione straordinaria di via e piazze nel Comune di Grottaferrata COMMITTENTE: Comune di Grottaferrata.
CANTIERE: -, Grottaferrata (Roma)
Grottaferrata, 10/07/2017
IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA
_____________________________________
(Ingegnere Di Domenico Andrea) per presa visione
IL COMMITTENTE
_____________________________________
(Geom. Antonelli Enrico )
Ingegnere Di Domenico Andrea Via Vincenzo del Grande, 17
00044 Frascati (RM)
Tel.: 069421877 - Fax: 069426963 E-Mail: [email protected]
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LAVORO
(punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:
Natura dell'Opera: Opera Stradale
OGGETTO: Lavori di manutenzione straordinaria di via e piazze nel Comune di Grottaferrata
Importo presunto dei Lavori: 427´179,71 euro
Dati del CANTIERE:
Indirizzo
CAP: 00046
Città: Grottaferrata (Roma)
COMMITTENTI
DATI COMMITTENTE:
Ragione sociale: Comune di Grottaferrata
Indirizzo: Piazzetta Eugenio Conti, 1
CAP: 00046
Città: Grottaferrata (RM)
Telefono / Fax: 06945401679 0694315355
nella Persona di:
Nome e Cognome: Enrico Antonelli
Qualifica: Geom.
Indirizzo: Piazzetta Eugenio Conti, 1
CAP: 00046
Città: Grottaferrata (RM)
RESPONSABILI
(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Progettista:
Nome e Cognome: Andrea Di Domenico
Qualifica: Ingegnere
Indirizzo: Via Vincenzo del Grande, 17
CAP: 00044
Città: Frascati (RM)
Telefono / Fax: 069421877 069426963
Indirizzo e-mail: [email protected]
Codice Fiscale: DDMNDR69R03H501U
Partita IVA: 07642371004
Data conferimento incarico: 29/06/2017
Direttore dei Lavori:
Nome e Cognome: Andrea Di Domenico
Qualifica: Ingegnere
Indirizzo: Via Vincenzo del Grande, 17
CAP: 00044
Città: Frascati (RM)
Telefono / Fax: 069421877 069426963
Indirizzo e-mail: [email protected]
Codice Fiscale: DDMNDR69R03H501U
Partita IVA: 07642371004
Data conferimento incarico: 29/06/2017
Responsabile dei Lavori:
Nome e Cognome: --- --- Qualifica: ---
Indirizzo: ---
CAP: ---
Città: --- (---) Telefono / Fax: --- --- Indirizzo e-mail: ---
Codice Fiscale: ---
Partita IVA: ---
Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:
Nome e Cognome: Andrea Di Domenico
Qualifica: Ingegnere
Indirizzo: Via Vincenzo del Grande, 17
CAP: 00044
Città: Frascati (RM)
Telefono / Fax: 069421877 069426963
Indirizzo e-mail: [email protected]
Codice Fiscale: DDMNDR69R03H501U
Partita IVA: 07642371004
Data conferimento incarico: 29/06/2017
Coordinatore Sicurezza in fase di esecuzione:
Nome e Cognome: Andrea Di Domenico
Qualifica: Ingegnere
Indirizzo: Via Vincenzo del Grande, 17
CAP: 00044
Città: Frascati (RM)
Telefono / Fax: 069421877 069426963
Indirizzo e-mail: [email protected]
Codice Fiscale: DDMNDR69R03H501U
Partita IVA: 07642371004
Data conferimento incarico: 29/06/2017
IMPRESE
(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
DOCUMENTAZIONE
Documentazione da custodire in cantiere
Ai sensi della vigente normativa le imprese che operano in cantiere dovranno custodire presso gli uffici di cantiere la seguente documentazione:
- Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata all'impresa esecutrice che la deve affiggere in cantiere - art. 99, D.Lgs. n. 81/2008);
- Piano di Sicurezza e di Coordinamento;
- Fascicolo con le caratteristiche dell'Opera;
- Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi aggiornamenti;
- Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori;
- Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
- Documento unico di regolarità contributiva (DURC)
- Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
- Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
- Copia del Libro Unico del Lavoro per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;
- Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di ispezioni dei cantieri (A.S.L., Ispettorato del lavoro, INAIL (ex ISPESL), Vigili del fuoco, ecc.);
- Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione;
- Certificati di idoneità per lavoratori minorenni;
- Tesserini di vaccinazione antitetanica.
Inoltre, ove applicabile, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione:
- Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice);
- Autorizzazione per eventuale occupazione di suolo pubblico;
- Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali (eventuali);
- Autorizzazioni o nulla osta eventuali degli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, Soprintendenza archeologica, Assessorato regionale ai Beni Ambientali, ecc.);
- Segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati in prossimità di parti attive.
- Denuncia di installazione all'INAIL (ex ISPESL) degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg, con dichiarazione di conformità a marchio CE;
- Denuncia all'organo di vigilanza dello spostamento degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg;
- Richiesta di visita periodica annuale all'organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg;
- Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con capacità superiore ai 200 kg, completi di verbali di verifica periodica;
- Verifica trimestrale delle funi, delle catene incluse quelle per l'imbracatura e dei ganci metallici riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamenti;
- Piano di coordinamento delle gru in caso di interferenza;
- Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere;
- Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature;
- Dichiarazione di conformità delle macchine CE;
- Libretto matricolare dei recipienti a pressione, completi dei verbali di verifica periodica;
- Copia di autorizzazione ministeriale all'uso dei ponteggi e copia della relazione tecnica del fabbricante per i ponteggi metallici fissi;
- Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) per i ponteggi metallici fissi;
- Progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se alto più di 20 m o non realizzato secondo lo schema tipo riportato in autorizzazione ministeriale;
- Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico da parte dell'installatore;
- Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell'installatore;
- Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta abilitata, prima della messa in esercizio;
- Dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, effettuata dalla ditta abilitata;
- Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (ai sensi del D.P.R. 462/2001);
- Comunicazione agli organi di vigilanza della "dichiarazione di conformità " dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche.
Numeri di telefono utili
ACEA
800/130.335
Carabinieri Grottaferrata 06/94315505
Carabinieri pronto intervento 112
Croce Rossa Italiana 06/9362847
ENEL numero verde generale segnalazione guasti 800/803.500
ITALGAS numero verde generale segnalazione guasti 800/900.999
Polizia di Stato 06/9428671
Polizia municipale 06/9454051
Servizio emergenza sanitaria 118
Soccorso Pubblico Emergenza 113
Vigili del Fuoco
115
DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE
(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
L'intervento è dislocato all'interno delle rete stradale cittadina del comune di Grottaferrata ed ha lo scopo di ripristinare l’uniformità della superficie viaria e di fornire idonee prestazioni in termini di aderenza e sicurezza stradale.
Le lavorazioni hanno lo scopo di ripristinare l’uniformità della superficie viaria e di fornire idonee
prestazioni in termini di aderenza e sicurezza stradale. La viabilità oggetto di intervento è stata
individuata di concerto con gli uffici tecnici del comune di Grottaferrata, secondo i criteri di
importanza e di livello di ammaloramento.
DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA
(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Le lavorazioni riguardano il ripristino della pavimentazione di parte della superficie viaria del Comune di Grottaferrata, come di seguito indicato
Viabilità principale:
1. V.le I Maggio
2. Tratto di Via di Rocca di Papa 3. Tratto di V.le Kennedy
4. Tratto Via Anagnina 5. Via Matteotti
6. Via Piave
7. Tratto Via delle Sorgenti 8. L.go XXV Aprile
9. Via della Cipriana
Gli interventi previsti sono diversificati in base alla tipologia di viabilità sulla quale intervenire e soprattutto in base allo stato di usura.
In particolare sono stati previsti i seguenti tipi di interventi:
1. Rifacimento del solo strato di usura (Tappetino)
2. Rifacimento dello strato di usura e del sottostante Binder
Su tutti gli interventi è stato previsto il rafforzamento della segnaletica orizzontale. Solo
per alcuni tratti è stata prevista la posa in opera di arredi urbani. In Via di Rocca di Papa è
stata prevista anche la realizzazione di un cavidotto per l’illuminazione pubblica, per un
tratto di lunghezza pari a 60 ml.
AREA DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE
(punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
L'intervento è dislocato all'interno delle rete stradale cittadina del comune di Grottaferrata ed ha lo scopo di ripristinare l’uniformità della superficie viaria e di fornire idonee prestazioni in termini di aderenza e sicurezza stradale.
FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE
(punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Strade
Le lavorazioni si sviluppano tutte lungo la viabilità ordinaria. Verrà posta la massima attenzione alla cantierizzazione; risulta evidente come i rischi conseguenti siano da individuarsi nella possibilità di incidenti o investimenti. Per minimizzare tali rischi, si provvederà a posizionare opportuna segnaletica agli accessi del cantiere e a destinare alcuni operai a facilitare l'immissione nella viabilità ordinaria delle auto e degli automezzi provenienti dal cantiere (rischio investimento).
L’accesso al cantiere avverrà dalla viabilità ordinaria pertanto occorrerà prestare la massima attenzione al fine di evitare collisioni con il traffico veicolare esistente.
Misure di prevenzione degli addetti
Ogni qualvolta non risultino attuabili le misure di protezione collettiva, si dovranno utilizzare i D.P.I.
Dispositivi di protezione individuale
Tutti i lavoratori esposti al rischio di investimento devono essere muniti di indumeti ad alta visibilità.
Pronto soccorso e misure di emergenza
Qualora l’infortunato presenti i sintomi gravi da investimento sarà fatto obbligo al personale presente in cantiere di non movimentare per alcuna ragione la persona infortunata fino all’arrivo dei mezzi e del personale di soccorso.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Strade: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Per i lavori in prossimità di strade i rischi derivanti dal traffico circostante devono essere evitati con l'adozione delle adeguate procedure previste dal codice della strada.
Particolare attenzione deve essere posta nella scelta, tenuto conto del tipo di strada e delle situazioni di traffico locali, della tipologia e modalità di delimitazione del cantiere, della segnaletica più opportuna, del tipo di illuminazione (di notte e in caso di scarsa visibilità), della dimensione delle deviazioni e del tipo di manovre da compiere.
Riferimenti Normativi:
D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.30; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.31; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.40; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 1.
Rischi specifici:
1) Investimento;
RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE
(punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Abitazioni
Lungo le strade oggetto d'intervento sono presenti gli accessi da e verso le abitazioni private. Per questo motivo le riprese degli accessi saranno realizzate con tempistiche e modalità concordate con i titolari dei passaggi carrabili.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Rumore e polveri: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare o ridurre al minimo l'emissione di rumore e polveri.
Al fine di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti più rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore. Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità devono essere autorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura, per il caricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione, ecc.
Rischi specifici:
1) Rumore;
2) Polveri;
DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE
(punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Data la natura del cantiere non sono presenti elementi idrogeologi caratterizzanti l'intervento
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
$CANCELLARE$
In questo raggruppamento andranno considerate le situazioni di pericolosità, e le necessarie misure preventive, relative all'organizzazione del cantiere.
Secondo quanto richiesto dall'Allegato XV, punto 2.2.2 del D.Lgs. 81/2008 tale valutazione dovrà riguardare, in relazione alla tipologia del cantiere, l'analisi di almeno i seguenti aspetti:
a) modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni;
b) servizi igienico-assistenziali;
c) viabilità principale di cantiere;
d) gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo;
e) gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;
f) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'art. 102 del D.Lgs. 81/2008 (Consultazione del RLS);
g) le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'art. 92, comma 1, lettera c) (Cooperazione e coordinamento delle attività);
h) le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali;
i) la dislocazione degli impianti di cantiere;
l) la dislocazione delle zone di carico e scarico;
m) le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti;
n) le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.
$CANCELLARE$
Norme di comportamento
Allo scopo di controllare periodicamente le misure di sicurezza adottate, per verificarne lo stato di funzionalità, efficienza e rispondenza alle norme legislative o per provvedere alla risoluzione di situazioni particolari che potrebbero accadere durante lo svolgimento dei lavori, il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione organizzerà delle riunioni dedicate alla sicurezza coinvolgendo, oltre che il Responsabile Tecnico di cantiere, anche il Direttore dei Lavori ed i Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’ Impresa Appaltatrice e delle eventuali Imprese subappaltatrici.
Le riunioni avranno luogo ogniqualvolta sia ritenuto opportuno dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione e con cadenza almeno mensile tramite semplice convocazione telefonica o a mezzo di fax.
Durante le riunioni verranno trattati i seguenti argomenti:
• controllo e verifica dell’attuazione del Piano di Sicurezza;
• coordinamento degli interventi, con particolare riguardo alle interferenze tra le diverse Imprese o fasi lavorative;
• esame di situazioni particolari, dovute a determinate lavorazioni, con l’indicazione di eventuali misure preventive finalizzate al conseguimento della tutela dei lavoratori;
• redazione di rapporti riguardanti eventuali incidenti ed infortuni;
• esame delle cause che hanno determinato eventuali incidenti, anche senza infortunio, occorsi nell’ambito del cantiere, al fine di individuare le misure atte a prevenirne il ripetersi;
• promozione ed indirizzo delle attività di prevenzione e protezione.
Di ogni riunione verrà redatto un verbale.
I lavoratori operanti sono tenuti all’osservanza delle norme di legge per la prevenzione degli infortuni e delle specifiche disposizioni aziendali. In particolare dovranno essere seguite le seguenti norme:
1) è assolutamente vietato eseguire indebitamente lavori che esulino dalla propria competenza;
2) l’accesso nell’area lavori è riservata al solo personale autorizzato ed è espressamente vietato introdurre persone estranee;
3) all’interno dei cantieri dovranno essere rispettate tutte le norme di circolazione indicate dalla cartellonistica;
4) è assolutamente vietato introdursi in zone di cantiere o locali per i quali sia vietato l ’ingresso alle persone non autorizzate;
5) i lavoratori dovranno mantenere pulito ed ordinato il posto di lavoro;
6) è assolutamente vietato consumare alcolici o fare uso di sostanze stupefacenti durante il lavoro;
7) eventuali visitatori autorizzati dovranno essere sempre e comunque accompagnati da personale dell’Impresa per tutto il loro tempo di permanenza nel cantiere ed in tutti i loro spostamenti.
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Le Imprese ed i lavoratori addetti alla realizzazione dell’opera dovranno operare nel pieno rispetto delle norme di legge inerenti la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro.
Dovranno, inoltre, essere rispettate le specifiche disposizioni di sicurezza indicate nel presente P.S.C. e nel P.O.S.
Nel caso di accertate violazioni, previa contestazione scritta alle Imprese ed ai lavoratori autonomi interessati, il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione adotterà direttamente o segnalerà al Committente i provvedimenti ritenuti più opportuni ai fini della salvaguardia dell’incolumità fisica dei lavoratori quali, ad esempio, richiami formali al rispetto delle norme di prevenzione infortuni, allontanamento dal posto di lavoro, sanzioni pecuniarie, temporanea sospensione dei lavori sino al ripristino delle condizioni di sicurezza. La comunicazione dei provvedimenti disciplinari sarà eseguita appunto attraverso verbali consegnati direttamente
all’Appaltatore con l’indicazione della mancanza riscontrata e dei termini per l’eventuale rientro nella norma.
Nel caso in cui il Committente od il Responsabile dei Lavori da esso delegato non adotti alcun provvedimento in merito alle segnalazioni effettuate, senza fornire idonea motivazione, il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione dovrà provvedere a denunciare l’inadempienza all’Azienda Sanitaria Locale territoriale competente ad alla Direzione Provinciale del Lavoro.
NOTIFICA DI DANNI ED INFORTUNI - SCHEDA D’INFORTUNIO
Per ogni avvenimento infortunistico o per ogni danneggiamento a cose sarà redatta da parte dell’Appaltatore una “scheda d’infortunio”, allo scopo di accertare le circostanze e le cause che hanno determinato l’accadimento, nonché il rispetto delle misure di sicurezza previste e le modalità operative eseguite. Copia di tale scheda dovrà essere trasmessa, entro 24 ore, al Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione con lo scopo di dare comunicazione di qualunque evento accaduto nell’area di cantiere, onde intraprendere eventuali correttivi alfine di evitare, per quanto possibile, il ripetersi dell ’accadimento riscontrato.
PRECISAZIONI CIRCA LE RESPONSABILITA’ DELL’APPALTATORE
E’ responsabilità dell’Appaltatore assicurarsi che i lavoratori operanti sotto la sua direzione o controllo, compreso il personale di altre ditte ed i lavoratori autonomi che per qualsiasi motivo si trovino in cantiere, siano addestrati e formati sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro. L’Appaltatore deve informare i propri dipendenti dei rischi relativi a tutte le attività da espletare, sia relativamente a quelle inerenti al luogo in cui si realizzeranno le opere, nonché provvedere alla formazione del personale adibito a specifiche lavorazioni ed attività, che possano comportare rischi per l’incolumità e la salute.
Area di Cantiere
L’intervento ha lo scopo di ripristinare l’uniformità della superficie viaria e di fornire idonee prestazioni in termini di aderenza e sicurezza stradale. La viabilità oggetto di intervento è stata individuata di concerto con gli uffici tecnici del comune di Grottaferrata, secondo i criteri di importanza e di livello di ammaloramento.
Le strade individuate sono le seguenti:
V.le I Maggio
Via di Rocca di Papa V.le Kennedy
Via Anagnina Via Matteotti Via Piave
Via delle Sorgenti L.go XXV Aprile Via della Cipriana
Per ogni zona sarà predisposta un’area di cantiere per il ricovero di mezzi, di materiali e con gli apprestamenti necessari secondo quanto prescritto dal D.Lgs.81/2008, e sarà localizzata, in base alle esigenze logistiche dell’impresa ed in base alle necessità della Pubblica Amministrazione, per creare minor disagio possibile alla viabilità locale.
Segnalamento del cantiere
Per essere visibile e leggibile, la segnaletica avrà le seguenti caratteristiche:
avere forma, dimensioni, colori, simboli e caratteri regolamentari;
avere un numero limitato di segnali (non devono essere posizionati sullo stesso supporto o affiancati più di due/tre segnali);
avere un corretto posizionamento (giusto spazio di avvistamento, orientamento e cura della verticalità);
essere in buono stato (non devono essere impiegati segnali deteriorati o danneggiati).
Avvicinandosi al cantiere deve essere obbligatoriamente posizionato ed installato il segnale LAVORI (fig. II. 383 art. 31), corredato da un pannello integrativo, che indica la lunghezza del tratto interessato, se supera i 100m, seguito poi dai segnali, come previsti dagli schemi segnaletici del Disciplinare, posizionati in verticale su supporti zavorrati.
Nel caso specifico deve essere inoltre previsto il cartello “CORSIE A LARGHEZZA RIDOTTA” (fig. II. 391/c art. 31), utilizzato per presegnalare un tratto di strada nel quale la/e corsia/e è/sono di larghezza ridotta.
Elemento importantissimo per la guida in un cantiere stradale è la segnaletica orizzontale, che deve avere le seguenti caratteristiche:
le strisce longitudinali continue e discontinue per indicare i margini, la separazione dei sensi di marcia e le corsie;
le frecce direzionali o le iscrizioni con la grafica e le dimensioni previste per la segnaletica orizzontale permanente;
i dispositivi integrativi (coni, cilindri, delineatori flessibili, ecc.).
Le caratteristiche di base per la segnaletica orizzontale di cantiere faranno riferimento alla Norma UNI EN 1436.
Qualora necessario, si possono eventualmente usare dispositivi integrativi rafforzativi della segnaletica orizzontale; questi devono riflettere luce gialla e non devono avere altezza superiore a 2,5 cm; si applicano con un adesivo alla pavimentazione in modo da non distaccarsi con le sollecitazioni del traffico, ma al contempo devono essere facilmente rimossi senza lasciare traccia al termine dei lavori.
Tali dispositivi devono obbligatoriamente essere omologati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti; comunemente si usano i marker (detti anche occhi di gatto).
Non devono essere posti in opera segnali temporanei e segnali permanenti in contrasto tra loro; a tal fine i segnali permanenti devono essere rimossi od oscurati se in contrasto con quelli temporanei, ed allo stesso modo deve essere coperta la segnaletica esistente, se questa può provocare interferenza con il segnalamento di cantiere.
Ultimati i lavori, i segnali temporanei, sia verticali che orizzontali, devono essere immediatamente rimossi senza lasciare traccia, e si deve provvedere a ripristinare la segnaletica orizzontale e verticale permanente eventualmente aggiornata sulla base delle nuove prescrizioni.
Nelle tratte di arteria interessate dai cantieri devono essere previsti opportuni limiti di velocità (indicativamente pari a 30 km/h, per non interferire in maniera troppo pesante sul normale deflusso veicolare).
La limitazione di velocità deve essere attuata a decrescere per blocchi (livelli) di 20 km/h ordinariamente dalla normale velocità prevista; il numero dei diversi segnali da utilizzare deve essere (come generalmente previsto) al massimo pari a tre.
La limitazione di velocità deve essere imposta agli utenti attraverso il segnale di "limite massimo di velocità". L'utente deve sempre sapere perché la velocità e' limitata; pertanto, il segnale di limite massimo di velocità non deve mai essere il primo segnale incontrato dall'utente e occorre quindi posizionarlo dopo un segnale di pericolo.
Nell'ambito dell'area di cantiere, il segnale di "limite massimo di velocità" deve essere ripetuto ogni volta che il tratto di strada interessato è più lungo di 1,0 Km.
La segnaletica di fine prescrizione è obbligatoria; sarà attuata con un segnale di "Fine limitazione di velocità ” o di “Via libera”, in concomitanza con le segnalazioni di fine cantiereIl sistema segnaletico temporaneo completo risulta quindi così composto:
una segnaletica di avvicinamento situata a monte della zona pericolosa da segnalare;
una segnaletica di posizione collocata immediatamente a ridosso e lungo la zona interessata;
una segnaletica di fine prescrizione collocata a valle della zona interessata.
Data l’importanza dei cantieri che interesseranno la viabilità, la segnaletica di avvicinamento deve essere preceduta da una lanterna a luce gialla lampeggiante di grande diametro (minimo 30 cm) in previsione di possibili formazioni di coda, modulandone la distanza dal primo segnale in funzione della prevedibile entità della coda stessa; l'obiettivo è pertanto quello di cantierizzare assicurando costantemente l'attuale situazione di una corsia per senso di marcia, evitando con apposite barriere (ad esempio new-jersey) le manovre improprie di attraversamento che potrebbero costituire la principale causa di rallentamento e potenziale pericolo.
Il normale deflusso veicolare viene assicurato, nelle condizioni di traffico rilevato, garantendo, come già precedentemente descritto, una sede carrabile provvisoria larga almeno 3,00 m per senso di marcia.
Segnalamento deviazioni del traffico
Durante le diverse fasi di esecuzione dei lavori devono essere adottate tutte quelle soluzioni atte a non interrompere il traffico, garantendo al transito dei veicoli la massima sicurezza; presso le varie intersezioni si deve quindi preferibilmente rendere possibile, nei limiti imposti dalle opere da realizzare e garantendo come detto la necessaria sicurezza, la normale esecuzione delle manovre precedentemente consentite.
L’esecuzione dei lavori per fasi (corrispondenti a zone ben delimitate e definite) consente di mantenere, sulle direttrici principali, ovvero quelle interessate dai maggiori flussi veicolari, la continuità del traffico per tutta la durata dei lavori.
Laddove non fosse possibile permettere alcune manovre, si deve agire deviando i flussi veicolari lungo una viabilità alternativa
Recinzione del cantiere, accessi e segnalazioni
Il progetto prevede la realizzazione di una recinzione che separa le aree di lavoro da quelle percorribili; quest'ultime protette da teli antipolvere.
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Recinzione del cantiere, accessi e segnalazioni: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
L'accesso alle zone corrispondenti al cantiere deve essere impedito mediante recinzione robusta e duratura, munita di segnaletica ricordante i divieti e i pericoli.
Quando per la natura dell'ambiente o per l'estensione del cantiere non sia praticamente realizzabile la recinzione completa, è necessario provvedere almeno ad apporre sbarramenti e segnalazioni in corrispondenza delle eventuali vie di accesso alla zona proibita e recinzioni in corrispondenza dei luoghi di lavoro fissi, degli impianti e dei depositi che possono costituire pericolo.
Per i cantieri e luoghi di lavoro che hanno una estensione progressiva i cantieri stradali devono essere adottati provvedimenti che seguono l'andamento dei lavori e comprendenti, a seconda dei casi, mezzi materiali di segregazione e segnalazione, oppure, uomini con funzione di segnalatori o sorveglianti.
Recinzioni, sbarramenti, cartelli segnaletici, segnali e protezioni devono essere di natura tale da risultare costantemente ben visibili. Ove non risulti sufficiente l'illuminazione naturale , gli stessi devono essere illuminati artificialmente; l'illuminazione deve comunque essere prevista per le ore notturne.
Viabilità principale di cantiere
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Viabilità principale di cantiere: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Per l'accesso al cantiere dei mezzi di lavoro devono essere predisposti percorsi e, ove occorrono mezzi di accesso controllati e sicuri, separati da quelli per i pedoni.
All'interno del cantiere, la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione su strade pubbliche, la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Le strade devono essere atte a resistere al transito dei mezzi di cui è previsto l'impiego, con pendenze e curve adeguate ed essere mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
La larghezza delle strade e delle rampe deve essere tale da consentire un franco di almeno 0,70 metri oltre la sagoma di ingombro massimo dei mezzi previsti. Qualora il franco venga limitato ad un solo lato, devono essere realizzate, nell'altro lato, piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a 20 metri una dall'altra.
Rischi specifici:
1) Investimento;
Accesso dei mezzi di fornitura materiali
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Accesso dei mezzi di formitura materiali: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
L'accesso dei mezzi di fornitura dei materiali dovrà sempre essere autorizzato dal capocantiere che fornirà ai conducenti opportune informazioni sugli eventuali elementi di pericolo presenti in cantiere. L'impresa appaltatrice dovrà individuare il personale addetto all'esercizio della vigilanza durante la permanenza del fornitore in cantiere.
Rischi specifici:
1) Investimento;
Dislocazione delle zone di carico e scarico
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Dislocazione delle zone di carico e scarico: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Le zone di carico e scarico andranno posizionate: a) nelle aree periferiche del cantiere, per non essere d'intralcio con le lavorazioni presenti; b) in prossimità degli accessi carrabili, per ridurre le interferenze dei mezzi di trasporto con le lavorazioni; c) in prossimità delle zone di stoccaggio, per ridurre i tempi di movimentazione dei carichi con la gru e il passaggio degli stessi su postazioni di lavoro fisse.
Rischi specifici:
1) Investimento, ribaltamento;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Zone di deposito attrezzature
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Zone di deposito attrezzature: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Le zone di deposito delle attrezzature di lavoro andranno differenziate per attrezzi e mezzi d'opera, posizionate in prossimità degli accessi dei lavoratori e comunque in maniera tale da non interferire con le lavorazioni presenti.
Rischi specifici:
1) Investimento, ribaltamento;
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Zone di stoccaggio materiali
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Zone di stoccaggio materiali: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Le zone di stoccaggio dei materiali devono essere identificate e organizzate tenendo conto della viabilità generale e della loro accessibilità. Particolare attenzione deve essere posta per la scelta dei percorsi per la movimentazione dei carichi che devono, quanto più possibile, evitare l'interferenza con zone in cui si svolgano lavorazioni.
Le aree devono essere opportunamente spianate e drenate al fine di garantire la stabilità dei depositi. È vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi; qualora tali depositi siano necessari per le condizioni di lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature o sostegno preventivo della corrispondente parete di scavo.
Rischi specifici:
1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
2) Investimento, ribaltamento;
Consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Consultazione del RSL: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e di coordinamento e delle modifiche significative apportate allo stesso, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice dovrà consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e fornirgli tutti gli eventuali chiarimenti sul contenuto del piano. In riferimento agli obblighi previsti sarà cura dei datori di lavoro impegnati in operazioni di cantiere indire presso gli uffici di cantiere o eventuale altra sede riunioni periodiche con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. I verbali di tali riunioni saranno trasmessi al Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione.
Cooperazione e coordinamento delle attività
Misure Preventive e Protettive generali:
1) Cooperazione e coordinamento delle attività: misure organizzative;
Prescrizioni Organizzative:
Prima dell'inizio dei lavori ed ogni qualvolta si ritenga necessario, il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione può riunire i Datori di Lavoro delle imprese esecutricie ed i lavoratori autonomi per illustrare i contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento, con particolare riferimento agli aspetti necessari a garantire il coordinamento e la cooperazione, nelle interferenze, nelle incompatibilità, nell'uso comune di attrezzature e servizi.
Coordinamento tra imprese e i lavoratori autonomi
La cooperazione ed il coordinamento tra più imprese e tra queste ed i lavoratori autonomi dovrà essere regolato attraverso due attività principali:
Il coordinamento attraverso riunioni programmate con le ditte interessate;
·
La formazione e l’informazione delle maestranze coinvolte nelle attività delle imprese coinvolte.
·
Coordinamento tra le ditte che interverranno nel corso dei lavori
Il PSC deve contenere le prescrizioni operative per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti e le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni; nel caso in cui permangono rischi di interferenza, indica le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, atti a ridurre al minimo tali rischi.
Formazione ed informazione del personale
Fermi restando gli obblighi di legge in merito alla attività di formazione ed informazione delle maestranze., è opportuno che in sede di programmazione delle attività vengano disposte delle riunioni specifiche nei casi di attività simultanee svolte tra ditte diverse o da gruppi di lavoro appartenenti alla medesima impresa.
L’attività di formazione ed informazione dovrà altresì essere integrata nel caso di lavorazioni particolari o che presentano rischi particolari per le quali si prevede l’adozione di specifiche modalità di esecuzione.
Disposizioni per il coordinamento dei Piani Operativi con il Piano di Sicurezza
I datori di lavoro delle imprese esecutrici dovranno trasmette il proprio Piano Operativo al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione con ragionevole anticipo rispetto all'inizio dei rispettivi lavori, al fine di consentirgli la verifica della congruità degli stessi con il Piano di Sicurezza e di Coordinamento.
Il coordinatore dovrà valutare l'idoneità dei Piani Operativi disponendo, se lo riterrà necessario, che essi vengano resi coerenti al Piano di Sicurezza e Coordinamento; ove i suggerimenti dei datori di lavoro garantiscano una migliore sicurezza del cantiere, potrà, altresì, decidere di adottarli modificando il Piano di Sicurezza e di Coordinamento.
Il POS é redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell’articolo 16 del presente decreto, e successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi:
a) i dati identificativi dell'impresa esecutrice, che comprendono:
il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
·
la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;
·
i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle
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emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
il nominativo del medico competente ove previsto;
·
il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
·
i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;
·
il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per
·
conto della stessa impresa;
b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice;
c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;
d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza;
f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore;
g) l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
l) la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.
Formazione ed informazione dei lavoratori
un programma di formazione ed informazione dei lavoratori.
ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE/FORMAZIONE
Ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici dovrà prevedere un programma d’informazione/formazione sulla sicurezza per i propri addetti, con specifico riferimento alle problematiche del cantiere in oggetto e ai contenuti del Piano di Sicurezza e Coordinamento.
Nel programma di formazione, contenuto nel documento di valutazione di cui all’art. 28 comma del D.Lgs. 81/2008, dovranno essere analizzati gli argomenti riportati a scopo indicativo nel presente capitolo.
Ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici dovrà fornire alle maestranze, prima dell’inizio delle attività lavorative, indicazioni relative ai contenuti del Piano di Sicurezza e coordinamento e del POS, con particolare riferimento a:
i rischi specifici del luogo in cui si andrà ad operare;
i rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia;
le regole di circolazione all’interno del cantiere;
le zone di sosta autorizzate;
le zone pericolose (pendenze, sagome di ingombro ristrette, peso limitato, suolo non stabilizzato, ecc.);
la presenza di altri lavori che nelle immediate vicinanze attendono ad altre lavorazioni;
la presenza di canalizzazioni, cavi sotterranei o aerei.
Nell’affidamento dei lavori all’interno del cantiere ad imprese subappaltatrici o a lavoratori autonomi, l’Appaltatore dovrà:
verificare l'idoneità tecnico professionale delle imprese e/o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in subappalto;
verificare l'avvenuta formazione/informazione del personale
fornire agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici dell’ambiente in cui dovranno operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate.
Inoltre i datori di lavoro delle imprese dovranno coordinarsi e cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavoratori delle diverse imprese coinvolte nella esecuzione complessiva dell’opera.
Il datore di lavoro avrà cura di distribuire ai lavoratori il materiale informativo relativamente a:
i rischi per la sicurezza e la salute connessi all’attività lavorativa;
le misure di prevenzione/mitigazione adottate;
i pericoli connessi all’eventuale utilizzo/presenza di sostanze pericolose;
i contenuti del PSC e del POS;
le procedure per il pronto soccorso, la lotta antincendio e l ’evacuazione dei lavoratori;
i nominativi del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del Medico competente;
i nominativi dei lavoratori incaricati di svolgere azioni di emergenza, pronto soccorso, antincendio ed evacuazione.
La formazione dovrà avvenire in occasione:
dell’assunzione;
del trasferimento o cambiamento di mansione;
dell’introduzione di nuove attrezzature di lavoro e nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi.
Eventuali punti di particolare pericolo dovranno essere contraddistinti con segnaletica atta a trasmettere messaggi di avvertimento, divieto, prescrizioni, salvataggio.RIUNIONE PERIODICA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI
Il CEL verificherà che sia stato previsto lo svolgimento di riunioni periodiche che dovranno essere effettuate all’inizio dei lavori e ogni qualvolta la criticità degli interventi più significativi lo rende necessario e che siano presenti le figure responsabili per la sicurezza di tutte le Imprese esecutrici.
SEGNALETICA DI SICUREZZA Le attività relative allo:
studio installazione gestione manutenzione
della segnaletica di sicurezza in cantiere sono a carico dell’Appaltatore.
Nel presente capitolo vengono fornite in via del tutto generale alcune indicazioni che potranno servire all’Appaltatore in tale attività.
L'appaltatore predisporrà nel POS una planimetria delle aree di cantiere (cantiere base ed aree d'intervento) con l'indicazione della segnaletica prevista ed una procedura per la gestione e l'installazione della segnaletica. Il personale di cantiere dovrà essere informato/formato sul significato e l'utilizzo della segnaletica.
La normativa di riferimento per la segnaletica di sicurezza è il Dlgs. 81/2008 Allegato XXIV.
La segnaletica di sicurezza è parte del sistema di comunicazione per la sicurezza di cui fanno parte anche:
segnali luminosi;
segnali sonori;
segnali gestuali.
Si riportano di seguito i principali criteri di installazione in cantiere:
il messaggio che il cartello riporta dovrà essere adeguato al rischio;
il posizionamento e la successiva rimozione del segnale dovranno essere programmati a seconda delle fasi lavorative;
il numero dei segnali non dovrà essere eccessivo;
i segnali non vanno installati “ammassati” per consentire l'identificazione e la leggibilità;
l'altezza e la posizione del segnale dovrà essere studiata in funzione di ostacoli ed illuminazione;
la dimensione del segnale dovrà essere scelta in funzione della prevista distanza di percezione del messaggio (Norme UNI) dovranno essere installati in ingresso alle zone di rischio i segnali di rischio generici in prossimità del rischio quelli specifici;
i materiali costituenti i segnali dovranno essere del tipo luminescente, riflettente o con fonte propria se l'illuminazione può risultare insufficiente;
i segnali dovranno anche essere studiati in funzione delle limitazioni percettive (ad es. utilizzo di DPI);
Di seguito si riportano alcuni dei segnali più diffusi in cantiere ed il loro posizionamento in funzione del rischio (a puro titolo esemplificativo e non esaustivo). La segnaletica nell'elenco che segue, dovrà essere integrata dall'appaltatore e riportata sulla planimetria allegata al POS.
Vietato fumare / usare fiamme libere
Dovrà essere esposto nei luoghi con pericolo di incendio ed esplosione.
Vietato spegnere con acqua E’ esposto:
sulle porte di ingresso delle stazioni elettriche, centrali elettriche non presidiate, cabine elettriche, quadri elettrici;
dove esistono conduttori, macchine ed apparecchi elettrici sotto tensione.
Acqua non potabile
E’ esposto ovunque esistano prese d’acqua e rubinetti con emissione di acqua non destinata a scopi alimentari.
Vietato l'accesso E’ esposto:
all’ingresso del cantiere,
all'ingresso di locali interdetti durante il funzionamento delle macchine;
in corrispondenza delle zone di lavoro od ambienti ove, per ragioni contingenti, possa essere pericoloso l’accesso, come, ad esempio, ove si eseguono demolizioni.
Vietato trasportare e/o sollevare persone E’ esposto:
sulle macchine per movimento terra;
in corrispondenza dei punti di sollevamento dei materiali.
Non rimuovere le protezioni ed i dispositivi di sicurezza
E’ esposto in corrispondenza dei punti di sollevamento dei materiali e delle macchine di cantiere.
Vietato passare o sostare nel raggio di azione di macchine movimento terra È esposto:
sulle macchine per movimento terra;
in prossimità della zona ove sono in corso lavori di scavo e/o movimenti terra con mezzi meccanici.
Tensione elettrica pericolosa È esposto:
sulle porte di ingresso delle cabine di trasformazione/distribuzione, di locali, di armadi, ecc., contenenti conduttori ed elementi in tensione;
su barriere, difese, ripiani, posti a protezione di circuiti elettrici.
Pericolo di caduta dall'alto È esposto:
sui ponteggi;
in vicinanza di aperture che non possono essere protette.
Materiale infiammabile
È esposto nei depositi di bombole di gas disciolto o compresso (acetilene, idrogeno, metano), di acetone, di alcool etilico, di liquidi detergenti; È accompagnato sempre dal segnale: «divieto di fumare e usare fiamme libere».
Materiale esplosivo
È esposto sulle porte dei locali in cui sono depositati materiali esplosivi in genere, sui recipienti o tubi, anche aperti, che abbiano contenuto materiale i cui residui, evaporando o gassificandosi sotto l'azione del calore o dell'umidità possano formare miscele esplosive. È accompagnato sempre dal segnale: «divieto di fumare e usare fiamme libere».
Sostanze velenose
È esposto nei luoghi di immagazzinamento delle sostanze nocive o pericolose.
Sostanze corrosive
È esposto nei luoghi di immagazzinamento delle sostanze corrosive. Queste sostanze possono formare con l'aria vapori e miscele esplosive per cui, di solito, è esposto anche il cartello «materiale esplosivo».
Protezione degli occhi
E esposto negli ambienti di lavoro, in prossimità di una lavorazione o presso le macchine ove esiste pericolo di offesa agli occhi.
Protezione del capo
È esposto negli ambienti di lavoro dove esiste il pericolo di caduta di materiale dall'alto o di urto con elementi pericolosi.
Protezione delle vie respiratorie
È esposto negli ambienti di lavoro dove esiste il pericolo di introdurre nell'organismo, mediante la respirazione, elementi nocivi sotto forma di gas, vapori, nebbie, fumi.
Protezione delle mani
È esposto negli ambienti di lavoro, presso le lavorazioni o le macchine dove esiste il pericolo di lesione alle mani.
Protezione dell'udito
È esposto negli ambienti di lavoro od in prossimità delle operazioni dove la rumorosità raggiunge un livello sonoro tale da costituire un rischio di danno per l'udito (90 dBA).
Protezione dei piedi È esposto:
dove si compiono lavori di carico e scarico di materiali pesanti;
dove sostanze corrosive potrebbero intaccare le normali calzature;
quando vi è il pericolo di punture ai piedi (chiodi, trucioli metallici, ecc.).
Cintura di sicurezza
È esposto in prossimità delle lavorazioni o delle attrezzature ove è obbligatorio l'uso delle cinture di sicurezza durante l'esecuzione di particolari operazioni quali, per esempio: montaggio e smontaggio di ponteggi ed altre opere provvisionali.
- Veicoli a passo d'uomo ed, in genere, segnaletica stradale conforme al codice della strada È esposto:
in prossimità dell’accesso del cantiere;
sulle vie interne di transito dei mezzi.
Uscita di emergenza
È esposto sopra la porta dell'uscita di emergenza.
- Pronto soccorso
È esposto nei luoghi dove sono installati gli armadietti contenenti il materiale per il pronto soccorso (nella zona servizi di cantiere).
- Interruttore Generale
È esposto in prossimità dell’interruttore generare del quadro principale di cantiere cioè vicino all’interruttore in grado di togliere energia a tutto il cantiere.
Rischio rumore
Non si prevede il superamento dei valori limiti imposti al livello di rumore verso l’esterno ai sensi del D.Lgs. 195/2006:
Rumore all’interno del cantiere (rischi per gli addetti)
Per tutte le lavorazioni in cui vengono superati i limiti di emissione rumorosa l’adozione delle cuffie di protezione costituire un ottimo sistema di protezione.
Nelle lavorazioni ove non si può contenere il livello di rumore in modo che l’esposizione giornaliera personale si mantenga inferiore o uguale a 85 dBA, gli addetti sono dotati di adeguati mezzi di protezione personale, alla cui scelta collaborano i lavoratori stessi. In conformità al D.Lgs.81/08 Titolo III Capo II, detti mezzi devono obbligatoriamente essere utilizzati quando l’esposizione quotidiana personale supera 80 dBA. E’ comunque consigliabile che l’uso sia saggiamente esteso anche a lavori più bassi. Considerando che le specifiche caratteristiche della nostra attività nella maggior parte dei casi non prevedono fasi o cicli lavorativi che si estendono con continuità nell’arco della giornata o di più giornate, mentre è frequente l’alternarsi di attività e lavorazioni diverse, delle quali solo alcune possono ritenersi rumorose, gli interventi per evitare i danni dell’udito prevederanno, in quanto possibile, l’esecuzione di tali operazioni in zone ove non si svolgono altri lavori e la dotazione di mezzi personali di protezione, consegnati agli interessati e messi a disposizione di chiunque ne faccia richiesta motivata.
Oltre i mezzi individuali di protezione vi sono misure che possono aiutare a ridurre il rumore o, quantomeno, a ridurre i rischi di danno, e che ognuno può e deve attuare:
-acquisto delle macchine meno rumorose disponibili sul mercato (mediante la valutazione dei livelli sonori riportati nei documenti di certificazione e/o nelle banche dati);
- realizzazione della manutenzione periodica delle macchine;
- riduzione del rumore attraverso adeguati sistemi organizzativi e adozione di procedure di lavoro meno rumorose;
- riduzione dell’esposizione indiretta (nessun addetto deve operare ‘inutilmente’ in prossimità di lavorazioni o macchine rumorose);
- allontanamento, quando possibile, delle lavorazioni molto rumorose in campo aperto;
- ubicazione delle macchine più rumorose in campo aperto o loro segregazione;
- adozione di efficaci dispositivi di protezione individuali per l ’udito;
- informazione e formazione dei lavoratori anche al fine di rendere noto: la nocività del rumore, le procedure di lavoro meno rumorose, il rischio dell’esposizione indiretta;
- addestramento dei lavoratori sul corretto e scrupoloso utilizzo dei DPI-u ” (DPI dell’udito).
- nell’uso di mezzi a motore a combustione interna, è inutile “imballare” il motore, così come continuare a schiacciare l’acceleratore.
- se nel mezzo che è in uso vi sono carter, ripari o elementi di lamiera della carrozzeria che non sono ben fissati e vibrano, bloccarli o avvertire chi di dovere; si eliminerà una fonte di rumore che va ad aggiungersi a quella del motore.
- vi sono rumori praticamente irriducibili, come quelli generati proprio dall’attrezzo lavoratore (ad esempio, fresatura di calcestruzzo, martellinatura di pietra, raddrizzatura di lamiere e simili) ma si possono e si devono evitare rumori inutili, come le martellate date senza scopo su elementi particolarmente rumorosi, far rotolare latte vuote dalle scale, trascinare canalizzazione di lamiera ed altre operazioni simili che, specie all’interno, producono inutile frastuono.
- se non si è addetti a lavorazioni rumorose, evitare di sostare nella zona da esse interessata.
- le macchine silenziate devono essere tenute chiuse; se si lasciano sportelli e bocchette aperte si annulla o si riduce notevolmente l’effetto del rivestimento isolante.
- non vanno manomessi i dispositivi silenziatori dei motori, se si nota una diminuzione del loro effetto occorre segnalare il difetto a chi di dovere.
- i piccoli compressori ed apparecchi simili, raramente efficacemente silenziati, se necessari in luoghi chiusi, devono essere tenuti, per quanto possibile, in locale attiguo a quello ove si svolge la lavorazione.
- se vi sono soste nella lavorazione, salvo casi o macchine particolari, è inutile lasciare in funzione apparecchiature rumorose.
Sono stati introdotti dei criteri per valutare il rumore di tipo continuo/alternato e per il rumore di picco mediante due diversi indicatori (LEX; Ppeak). I livelli di soglia stabiliti dal Art.189, del Decreto Legislativo 81/08 sono i seguenti:
a) valori limite di esposizione rispettivamente LEX = 87 dB(A) e ppeak = 200 Pa (140 dB(C) riferito a 20 Pa b) valori superiori di azione: rispettivamente LEX = 85 dB(A) e ppeak = 140 Pa (137 dB(C) riferito a 20 Pa);
c) valori inferiori di azione: rispettivamente LEX = 80 dB(A) e ppeak = 112 Pa (135 dB(C) riferito a 20 Pa Ogni fascia di valori quindi determina una corripondente azione:
a) nel caso in cui l'esposizione al rumore superi i valori inferiori di azione il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale dell'udito; Tale livello di rumore è considerato non pericoloso ed, oltre agli obblighi generali
sempre applicabili, di ridurre in ogni caso al minimo l’esposizione al rumore, non sono richieste particolari attività di prevenzione e protezione.
b) nel caso in cui l'esposizione al rumore sia pari o al di sopra dei valori superiori di azione esige che i lavoratori utilizzino i dispositivi di protezione individuale dell'udito;tale livello sonoro rappresenta una fascia di attenzione ed il rischio è considerato lieve. Tuttavia i lavoratori che lo richiedono possono essere sottoposti a controllo sanitario se il medico competente ne conferma l’opportunità. I lavoratori devono essere provvisti dei mezzi di protezione personale. Ai lavoratori deve essere fornita una adeguata informazione sul rumore e sull’utilizzo dei mezzi di protezione.
c) verifica l'efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell'udito.Tale fascia è considerata un livello limite che non deve essere possibilmente mai superato in quanto il rischio è considerato molto grave. I lavoratori esposti devono essere obbligatoriamente sottoposti a sorveglianza sanitaria a cura del Medico Competente. I lavoratori devono essere provvisti dei mezzi di protezione personale e devono essere obbligati ad utilizzarli durante il lavoro. Ai lavoratori deve esserefornita una adeguata informazione sul rumore e sull’utilizzo dei mezzi di protezione. Il datore di lavoro deve verificare che l’uso dei mezzi di protezione dell’udito sia sufficiente a riportare l’esposizione dei lavoratori al di sotto dei limiti di soglia. In caso negativo il datore di lavoro deve adottare delle misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto dei valori limite di esposizione, deve individuare le cause dell'esposizione eccessiva, deve modificare le misure di protezione e di prevenzione per evitare che la situazione si ripeta.
L'esposizione continuata a rumori oltre una certa intensità provoca nell'organismo umano dei danni fisici ma anche danni psichici.
Questi danni possono essere:
Uditivi
- Ipoacusia (Riduzione della capacità uditiva) Extra uditivi
- Circolatori (aumento frequenza cardiaca e pressione arteriosa) - Intestinali (aumento acidità, alterazioni dell'alvo ecc.) - Respiratori (aumento intensità e profondità del respiro ecc.) - Visivi (ridotta acuità visiva)
- Endocrini (alterazioni ormonali)
- Neuropsichici (alterazioni del ritmo sonno/veglia, stati d’ansia ecc.) Temporanei
- di durata limitata nel tempo;
Irreversibili, Cronici
- che non spariscono più, rimarranno per sempre.
Sorveglianza sanitaria
Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria i lavoratori per i quali esiste la possibilità che siano esposti a rumore con intensità superiore a quella rappresentata da
valore di azione, con periodicità decisa dal medico (almeno una volta l'anno).
Rischio Chimico
Misure di prevenzione Prima dell’attività
- tutte le lavorazioni devono essere precedute da una valutazione tesa ad evitare l’impiego di sostanze chimiche nocive e a sostituire ciò che è nocivo con ciò che non lo è o lo è meno;
- prima dell’impiego della specifica sostanza occorre consultare l’etichettatura e le istruzioni per l’uso al fine di applicare le misure di sicurezza più opportune (il significato dei simboli, le frasi di rischio ed i consigli di prudenza sono di seguito riportati);
- la qualità dell’agente chimico da impiegare deve essere ridotta al minimo richiesto dalla lavorazione;
- tutti i lavoratori addetti o comunque presenti devono essere adeguatamente informati e formati sulle modalità di deposito e di impiego delle sostanze, sui rischi per la salute connessi sulle attività di prevenzione da porre in essere e sulle procedure anche di pronto soccorso da adottare in caso di emergenza
Durante l’attività
- è fatto assoluto divieto di fumare, mangiare o bere sul posto di lavoro;
- è indispensabile indossare l’equipaggiamento idoneo (guanti, maschere per la protezione delle vie respiratorie, tute etc.) da adottarsi in funzioni degli specifici agenti chimici presenti.
Dopo l’attività
- tutti gli esposti devono eseguire una scrupolosa igiene personale che deve comprendere anche il lavaggio delle mani, dei guanti, delle calzature e degli altri indumenti indossati;
- deve essere prestata una particolare attenzione alle modalità di smaltimento degli eventuali residui della lavorazione (es. contenitori usati).
Dispositivi di protezione individuale guanti
·
calzature
·
occhiali protettivi
·
maschere per la protezione delle vie respiratorie
·
abbigliamento protettivo
·
Pronto soccorso e misure di emergenza
al verificarsi di situazioni di allergie, intossicazioni e affezioni riconducibili all’utilizzo di agenti chimici è necessario condurre l’interessato al più vicino centro di pronto soccorso
Sorveglianza sanitaria
sono sottoposti a sorveglianza sanitaria, previo parere del medico competente, tutti i soggetti che utilizzano o che si possono trovare a contatto con agenti chimici considerati pericolosi in conformità alle indicazioni contenute nell ’etichetta delle sostanze impiegate.
Come riconoscere la presenza di sostanze pericolose nei prodotti chimici
Le norme, discendenti dal nuovo regolamento (CE) n. 1272/2008 impongono di portare sulla confezione di tali sostanze determinati simboli e sigle e consentono, per gli oltre mille prodotti o sostanze per le quali tali indicazioni sono obbligatorie, di ottenere informazioni estremamente utili per il loro utilizzo. Analoghe informazioni sono riportate, in forma più esplicita, nella scheda tossicologica relativa al prodotto pericoloso che è fornita o può essere richiesta al fabbricante. Specie le informazioni deducibili dell’etichettatura non sono di immediata comprensione in quanto vengono date tramite simboli e sigle che si riferiscono ad una ben precisa e codificata “chiave” di
lettura. Al di là del nome della sostanza o del progetto, che essendo un nome “chimico” (per esempio, 1.1 Diossi-etano, TCA, trietilamina, etc.) dice ben poco all’utilizzatore, elementi preziosi sono forniti:
dal simbolo;
dal richiamo a rischi specifici;
dai consigli di prudenza.
I simboli
Sono stampati in nero su fondo giallo-arancione e sono i seguenti:
esplosivo (E): una bomba che esplode;
·
comburente (O): una fiamma sopra un cerchio;
·
facilmente infiammabile (F): una fiamma;
·
tossico (T): un teschio su tibie incrociate;
·
nocivo (Xn): una croce di Sant’Andrea;
·
corrosivo ©: la raffigurazione dell’azione corrosiva di un acido;
·
irritante (Xi): una croce di Sant’Andrea;
·
altamente o estremamente infiammabile (-F): una fiamma;
·
altamente tossico o molto tossico (-T): un teschio su tibie incrociate.
·
Rischio vibrazioni
Misure di prevenzione degli addetti
Prima dell’attività valutare se sia possibile effettuare la stessa lavorazione senza ricorrere ad attrezzature e/o utensili comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell’operatore gli utensili e le attrezzature vibranti da impiegare dovranno essere scelte tra quelle meno dannose per l’operatore; le stesse devono essere dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es. manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, etc.) e devono essere installate e mantenute in stato di perfetta efficienza tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette modalità di esecuzione delle attività sottoposti a sorveglianza sanitaria. Se del caso deve essere analizzata l’opportunità di istituire una rotazione tra gli addetti.
Dispositivi di protezione individuale guanti imbottiti
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Pronto soccorso e misure di emergenza
il rischio principale per i lavoratori che utilizzano utensili ad aria compressa o ad asse flessibile è quello dei danni articolari e delle nevralgie croniche. In alcuni casi, all’aumentare delle frequenze, possono riscontrarsi distonie neurovegetative e danni circolatori Sorveglianza sanitaria
specifica, obbligatoria per tutti i lavoratori interessati, con periodicità annuale se non diversamente disposto dal medico competente
SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE
LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti
(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive
(punto 2.1.2, lettera d, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere
Allestimento di servizi sanitari del cantiere
Realizzazione della recinzione e degli accessi al cantiere Realizzazione della viabilità del cantiere
Smobilizzo del cantiere
Allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi
(fase)Allestimento di depositi per materiali e attrezzature, zone scoperte per lo stoccaggio dei materiali e zone per l'installazione di impianti fissi di cantiere.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogrù.
Rischi generati dall'uso delle macchine:
Cesoiamenti, stritolamenti; Getti, schizzi; Inalazione polveri, fibre; Incendi, esplosioni; Investimento, ribaltamento;
Urti, colpi, impatti, compressioni; Rumore; Vibrazioni; Elettrocuzione; Punture, tagli, abrasioni.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;
Misure Preventive e Protettive, aggiuntive a quelle riportate nell'apposito successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'allestimento di depositi, zone per lo stoccaggio dei materiali e per gli impianti fissi;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) occhiali di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Scala semplice;
c) Sega circolare;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Punture, tagli, abrasioni; Urti, colpi, impatti, compressioni; Caduta dall'alto; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre;
Scivolamenti, cadute a livello.
Allestimento di servizi igienico-assistenziali del cantiere
(fase) Allestimento di servizi igienico-sanitari in strutture prefabbricate appositamente approntate.Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogrù.
Rischi generati dall'uso delle macchine: