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RELAZIONE del Comitato di Gestione del Fondo Bombole Metano al rendiconto dell esercizio 2019

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Academic year: 2022

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RELAZIONE

del Comitato di Gestione del Fondo Bombole Metano al rendiconto dell’esercizio 2019

Il Fondo Bombole Metano, istituito con legge 8 Luglio 1950, n.640 Disciplina delle bombole per metano (la “Legge”), modificata con Legge 7 giugno 1990, n. 145, è destinato, ai sensi dell’art. 13 della Legge, alle spese per : collaudo e revisione delle bombole per metano; la sostituzione delle bombole non più idonee all’uso; l’assicurazione per responsabilità civile verso i terzi; i servizi tecnici e amministrativi inerenti all’applicazione della Legge comprese le spese finalizzate a favorire la sicurezza nell'uso delle bombole; il funzionamento del Comitato previsto dall’art. 12 della Legge (il “Comitato” o “Comitato Gestione Fondo Bombole Metano”).

Il Fondo è alimentato dai corrispettivi previsti dalla Legge ed è amministrato dal Comitato.

La Servizi Fondo Bombole Metano S.p.A. (la “SFBM”) svolge servizi tecnici ed amministrativi esclusivamente per conto del Comitato Gestione Fondo Bombole Metano (in ossequio al disposto delle Leggi nn. 640/50 e 145/90 e del D.P.R. n. 404/91), al quale riaddebita i propri costi e per il quale lavora in esclusiva.

La Società opera soltanto in Italia attraverso 2 stabilimenti (Jesi-AN e San Lazzaro di Savena- BO) e la sede direzionale di Roma.

Il 9 gennaio 2018 sono decorsi i termini fissati dal decreto interministeriale di concessione ventennale ad Eni S.p.A. (la “Concessione”) per lo svolgimento dei servizi tecnici e amministrativi per il Comitato Gestione Fondo Bombole Metano in base alla legge 640/50 (il

“Comitato”) e successive modifiche, nel quale si concede la possibilità al concessionario Eni S.p.A. di affidare il servizio in sub-concessione ad una società interamente controllata dalla stessa Eni S.p.A., individuata in Servizi Fondo Bombole Metano S.p.A. con l’atto di subconcessione fra Eni S.p.A. e SFBM del 30 novembre 1999 (la “Subconcessione”).

In data 8 gennaio 2018 il Ministero dello Sviluppo Economico, in qualità di organismo controllante del Comitato Gestione Fondo Bombole Metano, ha inviato una comunicazione all’Eni S.p.A., alla Servizi Fondo Bombole Metano S.p.A. e al Comitato Gestione Fondo Bombole Metano, preannunciando l’emissione di un decreto interministeriale di proroga biennale della Concessione, e confermando che, nelle more dell’emanazione di tale decreto, l’Eni S.p.A. in qualità di concessionario e, conseguentemente, la Servizi Fondo Bombole Metano S.p.A. in qualità di sub-concessionario, debbono assicurare il regolare svolgimento dei servizi tecnici e amministrativi stabiliti in base alla legge 640/50 e s.m.i. per l’esercizio delle attività relative alla sicurezza delle bombole metano autotrazione, atteso il loro carattere di servizio pubblico e di sicurezza.

In data 20 marzo 2018 la Subconcessione tra Eni S.p.A. e SFBM è stata di conseguenza prorogata fino all’8 gennaio 2020.

In data 20 gennaio 2020, la concessionaria Eni S.p.A. ha comunicato a SFBM che, nelle more dell’emanazione del decreto interministeriale competente per disporre la proroga ex lege,

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Pag. 2/7 l’obbligo imposto alla concessionaria Eni S.p.A. di assicurare il regolare svolgimento dei servizi di gestione delle bombole a metano, deve intendersi esteso anche alla subconcessionaria Servizi Fondo Bombole Metano S.p.A. e ha invitato la SFBM a onorare la Subconcessione fino a che l’Eni S.p.A. sia tenuta ad assicurare il regolare svolgimento dei servizi di cui alla Concessione, trattandosi di “servizi pubblici e di sicurezza”.

ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO – ATTIVITA’

Il Comitato è l’organo istituzionalmente preposto, in virtù delle citate disposizioni legislative, a garantire ottimali condizioni di sicurezza nell’esercizio delle bombole per gas metano autotrazione e per trasporto gas attraverso carri bombolai.

Il Comitato Fondo Bombole Metano, nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico, con decreto dell' 8 luglio 2016, è formato da nove componenti in carica per quattro anni dalla data del decreto di nomina e quindi fino all’ 8 luglio 2020.

Nel 2019 l’ing. Marcello Saralli è subentrato con il ruolo di Presidente all’ing. Franco Terlizzese, che ha lasciato il Ministero dello Sviluppo Economico.

Con decreto interministeriale del 28 maggio 2019 del Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero Economia e Finanze è stato nominato il nuovo Collegio dei Revisori composto da tre componenti.

Durante l’esercizio 2019 il Comitato ha assolto i propri obblighi legislativi, deliberando su questioni tecniche e/o amministrative inerenti il settore del metano e la sicurezza degli utenti, operando anche attraverso Gruppi di lavoro costituiti “ad hoc” in base alla natura delle problematiche da affrontare.

Per quanto attiene gli obblighi normativi, sono stati determinati trimestralmente i contributi ex art. 3, commi 1 e 2, della legge 145/90 dovuti rispettivamente dai soggetti che forniscono gas metano alle stazioni di compressione e dai proprietari di carri bombolai destinati al trasporto del gas; sono stati, inoltre, approvati il rendiconto dell’esercizio 2018 e il preventivo dei costi e ricavi per l’esercizio 2019.

Il Comitato, pertanto, gestisce:

• le fatture relative al contributo verso i fornitori di gas metano e i proprietari di carri bombolai;

• la riscossione delle quote di punzonatura bombole;

• il pagamento delle sedute di revisione e collaudo bombole e le anticipazioni delle trasferte degli ispettori della MCTC che presenziano a tali sedute;

• il pagamento delle fatture emesse dalla SFBM per i servizi tecnici e amministrativi resi;

• il pagamento degli emolumenti ai membri del Comitato e del Collegio dei Revisori e ai consulenti che svolgono attività in favore del Comitato;

• gli adempimenti fiscali di pertinenza del Comitato.

Dal punto di vista organizzativo, S.F.B.M. S.p.A., in base alle indicazioni del Comitato, si avvale di rapporti contrattuali con i “Services” e i “Depositanti“ bombole.

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Pag. 3/7 Attività particolarmente significativa è stata la consueta campagna sicurezza annuale, svolta attraverso la realizzazione di manifesti, esposti presso tutti i punti vendita dedicati e presso i distributori policarburanti, con i quali si richiamano i gestori e gli utenti alla necessità di effettuare il controllo della validità delle bombole alla data della scadenza quadriennale (nel caso di bombole di omologazione europea) o quinquennale (bombole di approvazione nazionale). Gli stessi gestori forniscono direttamente all’utenza adesivi che sensibilizzano gli automobilisti sul controllo dei recipienti installati.

Il Comitato ha mantenuto un costante collegamento con il Ministero dei Trasporti su varie problematiche in particolare, quelle riguardanti la revisione delle bombole di tipo CNG4, installate sulle autovetture.

Va infatti segnalato che tali attività assumono un particolare valore alla luce della circolare del Ministero dei Trasporti (Prot.7865 del 27/3/2015) con la quale è stata data la possibilità, alle case automobilistiche che installano bombole di tipo CNG4, di procedere alla riqualificazione periodica dei recipienti attraverso indagini visive biennali, presso officine autorizzate dalle stesse case costruttrici, comunque sempre alla presenza di funzionari della MCTC.

Con la circolare Prot.21442 del 29/9/2016 lo stesso Ministero ha dato la possibilità di effettuare tali riqualificazioni anche alle officine private opportunamente qualificate.

Su questo argomento il Comitato ha avviato studi e sperimentazioni, attraverso le competenze dei propri consulenti con l’obiettivo di fornire al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dati oggettivi sulla sicurezza di utilizzo delle bombole di tipo CNG4, in relazione alle procedure di riqualificazione periodica.

I risultati sono stati condivisi con il Ministero dei Trasporti, che ha presentato, insieme al rappresentante del Comitato, una proposta di modifica al regolamento europeo R110 discussa prima di una riunione presso il TUV di Colonia e successivamente approvata a Ginevra ad ottobre 2018.

Il confronto con detto Ministero ha riguardato anche altri temi; in particolare è stata reiterata la necessità di una maggiore presenza del personale della Motorizzazione che presenzia alle sedute di revisione delle bombole suggerendo la possibilità di consentire che tale attività di controllo venga effettuata anche dal personale di altri enti di certificazione.

Si è inoltre di nuovo fatto presente che la necessità di dover sostituire le bombole installate su autovetture e mezzi pubblici immatricolati a metano con recipienti non solo dalle identiche caratteristiche tecniche, ma anche della stessa casa costruttrice della bombola, comporta una diseconomicità nel loro acquisto, non potendosi ricorrere ad una gara fra fornitori.

PROFILO DELL’ANNO

L’esercizio 2019 è stato caratterizzato, come nel 2018, da una diminuzione dei consumi di metano (-2,1% rispetto al precedente esercizio) nonostante un aumento del numero di

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Pag. 4/7 immatricolazioni delle auto a metano (+ 6 % rispetto al precedente esercizio) principalmente grazie all’incremento delle vendite dei modelli delle case automobilistiche tedesche.

Va evidenziato che, con il sostegno di incentivi governativi, si registra l’ingresso nel mercato di nuovi modelli con alimentazione ibrida (benzina ed elettrico, +33%). Nel 2019 si è registrata una flessione delle immatricolazioni delle autovetture diesel (-22,2%) e un incremento di quelle alimentate a gpl (+9,1%) e a benzina (+25,8%).

Si è consolidata la scelta da parte delle Aziende Municipalizzate di adozione del metano come carburante per l’alimentazione della flotta degli autobus delle linee urbane confermato dall’acquisto di nuovi mezzi pubblici.

Per quanto attiene la specifica attività della Servizi Fondo Bombole Metano, ossia la revisione e del collaudo delle bombole giunte alla loro scadenza quadriennale (bombole con omologazione europea) o quinquennale (bombole ad omologazione nazionale), il progressivo aumento dei mezzi pubblici e privati alimentati a metano ha comportato negli anni il contestuale aumento del numero dei recipienti da revisionare. Nel corso dell’ultimo decennio, il numero dei mezzi circolanti alimentati a metano è più che raddoppiato (da 500.000 a oltre 1.000.000) e, conseguentemente si è passati da circa 180.000 bombole presentate alla revisione nel 2010 alle 475.000 nel 2019 (di cui circa 44.500 scartate e pertanto non sottoposte a collaudo).

L’andamento dei collaudi presso gli Stabilimenti SFBM di Jesi e San Lazzaro negli ultimi anni è stato il seguente (n. bombole):

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 180K 200K 210K 210K 210K 220K 220K 220K 220K 290K

Per soddisfare la restante domanda ed i picchi operativi la SFBM si è a v v a l s a di operatori terzi (i cosiddetti “Service”) che garantiscono il completamento del numero delle bombole da collaudare (141.500 bombole nel 2019).

Nel corso dell’esercizio 2019 sono state presentate alla revisione circa 475.000 bombole con una diminuzione del 16% rispetto al precedente esercizio (565.000 bombole nel 2018).

Di queste, a l n e t t o d e l l e b o m b o l e s c a r t a t e , circa 2 9 0 . 0 0 0 sono state c o l l a u d a t e presso gli Stabilimenti SFBM di Jesi e San Lazzaro, con incremento di oltre il 30% rispetto all’anno precedente, grazie ad una maggiore presenza presso gli stessi dei funzionari tecnici della Motorizzazione che presenziano alle sedute di collaudo e alla conseguente estensione dell’arco operativo di lavoro. Tale incremento, unitamente alla diminuzione di bombole presentate complessivamente alla revisione nel 2019 rispetto al 2018, ha consentito di ridurre drasticamente i costi per servizi presso gli Stabilimenti di collaudo (“Service”) terzi

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Pag. 5/7 (le bombole revisionate presso i Services sono passate da circa 301.500 del 2018 a circa 141.500 del presente esercizio con una conseguente riduzione dei costi del 53% da circa 13.700.000 euro del 2018 a circa 6.700.000 del 2019)

Le attività di trasporto agli Stabilimenti di revisione delle bombole dell’utenza da interscambiare (circa il 75 % del totale) sono state effettuate attraverso fornitori terzi, denominati “Depositanti“, distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Il restante 25% delle bombole interscambiate sono state presentate direttamente dagli utenti (officine) agli Stabilimenti SFBM.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

La SFBM ha confermato e consolidato l’efficienza nel servizio di revisione e interscambio bombole attraverso gli investimenti fatti sia in termini di risorse umane (formazione specialistica degli organici), che di acquisti di recipienti necessari per la sostituzione di quelli scartati alle verifiche.

Per assicurare i consolidati livelli di efficienza nelle operazioni di interscambio bombole nel 2019 sono state acquistate da SFBM circa 16.000 bombole per una spesa di circa 6,4 milioni di euro (+ 40% rispetto al 2018) di cui circa 4,0 milioni di euro (+15% rispetto al 2018) per l’acquisto di 1.400 recipienti (+ 600 rispetto al 2018) destinati alla sostituzione delle bombole installate sugli autobus di linea giunte alla scadenza di validità (15 anni). Da tener presente che il valore delle bombole nuove annualmente acquistate da SFBM non viene rimborsato dal Comitato, se non successivamente al momento dello scarto delle stesse per vecchiaia o corrosione.

Contestualmente sono state scartate alla revisione circa 44.500 bombole per un controvalore di circa 13,9 milioni di euro.

Lo scarto delle 44.500 bombole è dovuto ai limiti di validità (vecchiaia) o alla presenza di danni o zone di corrosione al primo esame visivo e pertanto queste non vengono sottoposte a collaudo, ma tagliate, conferite a smaltimento e alienate.

In fase di collaudo, dopo aver superato l’esame visivo interno ed esterno, sono state alienate 9 bombole di cui 1 bombola per autobus ha ceduto durante la prova idraulica, mentre le altre 8 non sono state ritenute idonee dal funzionario della motorizzazione prima della prova idraulica per difetti strutturali del recipiente.

Nel corso del 2019 è stato portato avanti il piano biennale di razionalizzazione del magazzino bombole iniziato nel 2018, effettuato in accordo con il Comitato Gestione Fondo Bombole Metano, che ha consentito una sensibile riduzione del numero e d e i c o s t i

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Pag. 6/7 delle bombole stoccate, garantendo comunque l’efficienza e la puntualità nelle operazioni di interscambio bombole.

La puntualità delle operazioni di interscambio è stata garantita attraverso un’organizzazione logistica che prevede la presenza di circa 100 operatori che garantiscono l’efficienza del processo.

La trasformazione dei contratti dei “magazzini fiduciari” in “Depositanti” ha comportato nel corso del 2019 la riconsegna agli Stabilimenti SFBM delle bombole stoccate presso Terzi (con eccezione dei Services), concentrando così in pochi Siti la giacenza dei recipienti, con conseguente ottimizzazione dello stock di magazzino delle diverse tipologie di bombole e miglior controllo e utilizzo di tali giacenze.

La continuità degli investimenti fatti in questi anni ha garantito l’operatività degli Stabilimenti riconosciuta ed apprezzata dal Comitato Gestione Fondo Bombole Metano e dalle associazioni di categoria.

Per poter affrontare l’incremento del numero di bombole presentate al collaudo delle particolari tipologie CNG2 (acciaio e fibra di vetro), CNG3 (acciaio e fibra di carbonio) e CNG4 (polietilene e carbonio) utilizzate negli autobus si è rivelato importante l’apporto fornito dalla linea di collaudo bombole “in composito” (unica in Italia) esistente presso lo Stabilimento di Jesi.

Nel 2019 si è conclusa presso gli Stabilimenti della SFBM l’installazione ed il collaudo delle componenti necessarie alla realizzazione della tracciabilità bombole nelle operazioni di interscambio.

Scopo del progetto è quello di consentire la rilevazione dei dati identificativi delle bombole nelle fasi di movimentazione dei recipienti in ingresso ed in uscita mediante l’applicazione di identificatore (TAG) sulla bombola.

L’avvio del progetto, ritardato per effetto della emergenza epidemiologica da Covid-19 occorsa nei primi mesi del corrente anno, è previsto nella seconda metà del 2020 ed verrà poi esteso anche agli Stabilimenti terzi (Service).

RISULTATO ECONOMICO DELLA GESTIONE

Alla luce del risultato dell’esercizio 2018, della previsione dei costi del 2019 e tenendo conto della pesante situazione debitoria nei confronti di SFBM, il Comitato ha deliberato, per il solo esercizio 2019, l’adeguamento in aumento dei “contributi” previsti per legge, al fine di recuperare le perdite accumulate.

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Pag. 7/7 Sono state inoltre avviate nell’ambito del Comitato le necessarie verifiche ai fini di una azione di recupero crediti nei confronti di alcune società proprietarie di carri bombolai le quali da parecchi mesi non assolvono al contributo richiesto, con rilevanti effetti sulla cassa del Fondo.

Dal punto di vista della rappresentazione dei valori esposti nelle tabelle che compongono il Rendiconto 2019, i valori di confronto relativi all’anno 2018 sono stati modificati per tener conto della rettifica effettuata ai sensi dell’OIC 29 sul risultato dell’esercizio precedente al fine di attribuire costi per competenza all’esercizio 2018 per eventi successivi alla chiusura del rendiconto, come illustrato nella Nota Integrativa. L’evidenza mostra una perdita di esercizio 2018 più alta, e pari a € 2.216.306,00.

Non vi è la necessità di approvare il Rendiconto 2018, che è stato già approvato a suo tempo, ma è sufficiente esporre, nelle tabelle del Rendiconto 2019, le variazioni dei nuovi valori nella tabella di confronto, relativa all’anno precedente, anno 2018.

I ricavi dell’esercizio, compresi i proventi finanziari e straordinari, ammontano a

€.45.958.338 (circa + 20 % rispetto al 2018).

I costi, compresi gli oneri finanziari e straordinari e le imposte, sono stati pari a € 34.742.857, con una riduzione, al netto delle imposte, del 18 % circa rispetto all’esercizio precedente grazie alle azioni di contenimento dei costi messe in atto dalla sub-concessionaria SFBM.

Pertanto l’esercizio, nel periodo preso in esame, presenta un utile al netto delle imposte di € 11.215.481.

Il patrimonio netto, dedotte le perdite residue degli esercizi precedenti, modificate come descritto, pari a € 2.216.306 ammonta a € 8.999.175.

Alla luce del pre-consuntivo dell’esercizio 2019 e della previsione dei costi del 2020 il Comitato ha provveduto con effetto dal 1 gennaio 2020 all’adeguamento in riduzione dei contributi previsti per legge che, fatti i necessari approfondimenti ed una più precisa valutazione degli effetti sui consumi ( e quindi sui ricavi) e sui costi che l’emergenza Covid- 19 determinerà nel 2020, dovrebbero permettere di raggiungere un sostanziale equilibrio di esercizio economico e finanziario nel 2020.

Il Comitato, durante l’esercizio, si è riunito periodicamente, secondo le esigenze, tenendo dieci riunioni.

Il rendiconto è stato redatto in osservanza delle norme civilistiche e fiscali; le voci della sezione attiva e di quella passiva sono conformi alla contabilità; i costi riportati nel conto economico si riferiscono alle spese rimborsate alla SFBM, inerenti ai servizi tecnici e amministrativi resi agli utenti e previsti dalla legge, e ai costi sostenuti direttamente dal Comitato.

MARCELLO SARALLI 29 giu 2020 11:29

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