DIPE DE A DA A RICERCA
DE RISCHI ESTRE
Autori: Viel Patrick e Garbetto Giacomo Professore: Carturan Sante
A.S. 2020-21
I DICE
- Definizione - Come nasce
- Cosa avviene psicologicamente e pericoli che ne conseguono - Confronto fra PTSD e DRRE
- Casi famosi
- Sport estremi
DEFINIZIONE
Sebbene in letteratura essa sia stata chiamata “dipendenza da rischio”, la denominazione Dipendenza da Ricerca del Rischio Estremo (DRRE) appare più appropriata, dato che la dipendenza è causata dalla ricerca volontaria e non dal rischio in quanto tale.
La Dipendenza da Ricerca del Rischio Estremo è una dipendenza comportamentale che si manifesta con una continua ricerca volontaria di rischi. La persona mette in atto frequenti comportamenti rischiosi come per esempio corse automobilistiche, joy riding (rubare una macchina per poi guidarla a velocità elevata) e sport estremi quali paracadutismo, bungee jumping.
Si tratta di situazioni in cui la persona si espone al rischio per la propria incolumità, in cui si spingono mente e corpo ai limiti di sopportazione del dolore e della paura e al contempo si sperimentano forti sensazioni di benessere legate alle scariche di adrenalina prodotte dal cervello (che consente di non sentire il dolore e rende reattivi).
Alcune persone possono divenire dipendenti da queste scariche di adrenalina autoindotte, questo spinge la persona a ignorare i rischi, a superare continuamente i limiti e a ripetere compulsivamente l’esperienza compromettendo diverse aree della propria vita.
COME NASCE
I rischi diventano estremi quando sono continui, caratterizzano lo stile di vita. Alcune persone possono divenire dipendenti da queste scariche di adrenalina autoindotte e questo le spinge a ignorare i rischi, a superare continuamente i limiti e a ripetere compulsivamente l’esperienza compromettendo diverse aree della propria vita (minacciano gli averi,
l’incolumità e l’esistenza stessa della persona).
Non sempre è facile distinguere tra rischio come ricerca di esperienze o di un comportamento più o meno sempre simile dovuto ad una dipendenza. Quando il carattere giocoso e piacevole dell’ esperienza rischiosa si trasforma in una modalità ripetitiva che assorbe l’individuo, consentendogli di allontanarsi dalla realtà quotidiana e da vissuti psichici dolorosi, la persona diventa dipendente. Allora il soggetto utilizza il rischio come soluzione di tutti i suoi problemi, privilegia l’azione alla mentalizzazione, la produzione di sensazioni corporee alle emozioni e ripete le azioni rischiose senza poter rimettere in discussione il suo
comportamento.
COSA AVVIENE PSICOLOGICAMENTE E PERICOLI CHE NE CONSEGUONO
COSA AVVIENE PSICOLOGICAMENTE E PERICOLI CHE NE CONSEGUONO
La ricerca del rischio è comunemente associata al piacere per l’eccitazione dovuta alla azione pericolosa, ma un’ analisi più attenta della condotta rischiosa mette in luce un articolato ventaglio di emozioni.
Balint (1959) descrive le situazioni-brivido come momenti caratterizzati da una
mescolanza di paura, piacere e speranza fiduciosa in cui la persona lascia e ritrova la sicurezza. È un’ esperienza altamente emozionale in cui si succedono paura, ricerca e ostentazione del coraggio, speranza di farcela; sensazione di dominio (quando ci si accorge che ce la si può fare); eccitazione; soddisfazione di sé (per esserci riusciti) e una sensazione finale, libertaria e confortante, di ritrovata sicurezza.
La persona che rischia volontariamente passa da uno stato di paura ad una condizione di felicità ed eccitazione. Una volta che la condotta rischiosa si è conclusa felicemente sopraggiungono sensazioni molto piacevoli di autorealizzazione. I soggetti intervistati da Lyng raccontano di aver provato una sorta di purificazione e amplificazione del Sé e di avere l’impressione di un più elevato livello di autodeterminazione.
CONFRONTO FRA DISTURBO POST-TRAUMATICO
DA STRESS E RICERCA DEL RISCHIO ESTREMO
CASI FAMOSI
PATRIC DE GAYARD
Uno dei casi più famosi di sempre riguarda Patrick De Gayardon. Il paracadutista estremo che si ispirava agli scoiattoli volanti si schiantò durante un volo alle Hawaii. Un mito per intere generazioni, fu l’inventore anche dello skysurf. De Gayardon è scomparso il 13 aprile 1998 dopo un volo dai cieli delle Isole Hawaii, durante un lancio di prova con la sua ultima tuta alare. Il paracadute nel momento decisivo non si era aperto nel modo corretto. Il francese aveva provato anche ad azionare il paracadute di riserva che però si era avviluppato alle corde del primo, senza riuscire a frenare il volo. La caduta, impossibile da rallentare, lo ha aveva portato allo schianto fatale.
Ma cos’è che spingeva questa icona dello sport a fare tutto ciò? Forse Patrick non cercava solo la gloria e nuove tecniche e tecnologie per il volo umano; ma adrenalina allo stato puro. Il rischio per sentirsi vivo. O forse la ricerca costante di una paura antica per superarla
ancora. Batte il record mondiale già suo nel 1995 quando si lanciò sopra Mosca (senza respiratore a ossigeno) da 12.700 metri.
Slittino su strada
Lo slittino su strada, considerato come uno sviluppo dello skateboard in discesa, è uno sport all’aperto a gravità estrema. Scendi a grande velocità per chilometri di strada asfaltata
Corsa dei tori
La corrida è una degli spettacoli più tradizionali della Spagna, ma non è l’unica che coinvolge i tori. La corsa dei tori è un evento che si svolge ogni anno a Pamplona e include la corsa di fronte a un gruppo di tori furiosi. Dovrai correre più veloce dei tori o essere più astuto di loro per evitare di essere incornato.
Highline
Si definisce highline una fettuccia tesa ad un'altezza considerevole, tale da obbligare il praticante ad indossare un'imbragatura legata con una corda alla stessa fettuccia. Alcuni praticanti esperti, tuttavia, percorrono le highline anche senza imbrago, in una modalità chiamata free solo. La difficoltà di questa specialità sta nel superare la paura dell'altezza e riuscire a trovare la concentrazione necessaria per percorrere la fettuccia.