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LEZIONE 2: AREA QUALITATIVA PARTE 2

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Academic year: 2022

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LEZIONE 2: AREA QUALITATIVA PARTE 2

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CICLO DI LEZIONI SUL BUSINESS PLAN

Valerio Malvezzi

(2)

ATTENZIONE

Il presente documento contiene materiale pratico messo a disposizione gratuitamente dal Prof. Valerio Malvezzi sul sito

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Syllabus

1. I costi variabili 2. I costi del lavoro 3. Gli investimenti

L’ AREA QUALITATIVA (

PARTE

I)

4. Impatto sulla parte quantitativa (cenni)

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1. I COSTI VARIABILI

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La variabilità è legata o al fatturato …

… oppure al valore della produzione.

Il costo varia al variare dei ricavi?

I COSTI VARIABILI

Se la risposta è SI’, allora è variabile.

Se la risposta è NO, allora è fisso.

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COME CALCOLARE I COSTI VARIABILI

Ogni costo variabile si stima

in % dei ricavi.

Ma la percentuale del costo variabile rimane invariata negli anni?

Non necessariamente.

Il potere commerciale coi fornitori potrebbe

cambiare.

Il potere commerciale potrebbe crescere, nel tempo, con il brand reputation, e la azienda sarebbe ritenuta affidabile e seria.

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EFFETTI DI BRAND REPUTATION SUI COSTI VARIABILI

Una crescita di brand reputation potrebbe avere

impatto su 2 variabili

Il costo dell’incidenza del costo variabile

Il tempo di pagamento

La % di costo variabile sul ricavo o valore della

produzione …

… può cambiare di anno in anno nel

business plan.

Gli effetti economici e finanziari possono essere positivi o negativi in funzione del brand reputation, dell’efficienza aziendale e della forza contrattuale del cliente e del fornitore.

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SCELTA TRA COSTI FISSI O VARIABILI NEL BUSINESS PLAN

Ma allora è meglio avere un costo fisso o variabile?

Dipende da molte considerazioni.

struttura organizzativa, piano di marketing, qualità del personale, incidenza dei fattori, politiche di sconto,

budget delle vendite, fidelizzazione, assistenza,

politiche finanziarie, ecc.

Chi sceglie è un

solo soggetto. L’imprenditore.

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ANALISI DI BREAK EVEN POINT

Fig. 1 – esempio di Break even point in una Day Surgery

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2. I COSTI DEL LAVORO

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I COSTI DEL LAVORO Variano gli input e gli output

ma sempre fattori di produzione di prodotto o

servizio saranno

Beni.

Capitale.

Lavoro.

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QUAL E’ LA RISORSA PIU’ IMPORTANTE IN UN’IMPRESA?

In un business plan è importante per l’imprenditore

evitare la sindrome di Atlante.

Il finanziatore – sia che porti capitale di rischio, sia che porti capitale di debito – cerca di finanziare un progetto nel quale esista una organizzazione, in forma di squadra.

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IL COSTO DEL LAVORO PIU’ RILEVANTE IN UN BUSINESS PLAN (italiano)

Scusa – chiedo – ma dove leggo la vostra

renumerazione, in questo

piano? Ah beh – mi risponde

impacciato l’interlocutore – non lo abbiamo previsto, ma poi vediamo.

Spiegare due cose: la prima è da dove l’imprenditore trare le fonti di sostentamento personali e la seconda è se esse hanno forma di reddito da capitale o da lavoro

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LE 3 REGOLE PER IL COSTO DEL LAVORO DI TERZI

NUMERO U.L.A. x COSTO MEDIO U.L.A.

1. Saranno divise in sole massimo 4 categorie di U.L.A. (a mero titolo di esempio,

amministratori, area commerciale, area amministrativa, area operai).

2. Per ogni tipologia di categoria, dovrai stabilire un costo medio annuo aziendale a persona.

3. La moltiplicazione dei due fattori darà una stima ragionevole del costo annuo, cui dovrai aggiungere altri dettagli, come ad esempio una quota di trattamento fine rapporto.

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3. GLI INVESTIMENTI

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I 2 ERRORI BANALI SULLA RAPPRESENTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL BP

Mancanza di organizzazione, chiarezza, scopo e distinzione per anni.

Confusione tra partita

economica (competenza) e finanziaria (cassa) e

correlate fonti di finanziamento.

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SEPARA LE SPESE UNA TANTUM DA QUELLE DI

GESTIONE ANNUALE

ORGANIZZAZIONE, RIGORE, RIPARTIZIONE PER ANNI

Evitare assolutamente la «lista della spesa»

Non può quindi assolutamente essere fatto questo budget in modo superficiale, approssimativo, generico o spannometrico.

LE 2 REGOLE DI FONDO PER LA STESURA DEL BUDGET INVESTIMENTI NEL BP

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COROLLARIO AL PRINCIPIO NUMERO 2 DEL BUDGET INVESTIMENTI

AGGREGA LE SPESE “UNA TANTUM” SECONDO CATEGORIE OMOGENEE

Funzionali secondo categorie di ammortamento economico

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• Spese di costituzione

• Software

• Licenze

• Brevetti

• Macchinari

• Impianti

• Attrezzature

• Hardware

• Arredi

• Mezzi mobili

• Opere murarie

• Impianti generali

• Opere di adeguamento locali

ORGANIZZAZIONE DEL BUDEGT INVESTIMENTI NEL BP

IMMATERIALI

MATERIALI

Fabbricati

Impianti e macchinari Attrezzature industriali e

commerciali Altri beni materiali Immob. In corso e acconti

1 categoria per le immateriali

5 categorie per le materiali

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IL TERZO PRINCIPIO DEL BUDGET INVESTIMENTI

DIVIDI LE SPESE PER CATEGORIE OMOGENEE NEGLI ANNI DEL PIANO

Funzionali al principio di ripartizione infraperiodale dei flussi di cassa

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DI CHI SARANNO I BENI D’INVESTIMENTO?

DI PROPRIETA’

DELL’IMPRESA

Beni di proprietà dell’impresa in dare

ASSET LIABILITIES & EQUITY

Diritti vantati in avere LA LOGICA FINANZIARIA DEGLI INVESTIMENTI

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BENI DIRITTI

Come sono stati investiti i soldi? Chi vanta diritti su quei beni?

CONSEGUENZE DELLA LOGICA FINANZIARIA SUL FONTI E IMPIEGHI

Impieghi a veloce e lenta rotazione

Fonti a veloce e lenta rotazione

Fonti finanziarie proprie e di terzi

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CONSEGUENZE SULL’EQUILIBRIO FINANZIARIO

INDICA UN REALISTICO LIVELLO

DI APPORTO DI RISORSE PROPRIE DER (LEVERAGE FINANZIARIO)

In funzione di:

EQUILIBRIO ECONOMICO EQUILIBRIO PATRIMONIALE

Debt / Equity ratio

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4. IMPATTO SULLA PARTE QUANTITATIVA

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Working capital

Attivo

immobilizzato

Debiti a medio/lungo

termine Debiti a breve

termine

Equity

TIPICA C OMP OSIZIONE DELL O ST A TO PA TRIMONIALE DELLE PM I IT ALIA NE

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Occorre che qualcuno

sappia calcolare il futuro capitale circolante, poiché sarà un fabbisogno

finanziario modificato dell’impresa in caso di piano di

investimenti nel business plan

Occorre che l’attivo immobilizzato (impieghi durevoli del capitale) sia interamente coperto da fonti durevoli del capitale (patrimonio netto e debito

finanziario a lungo termine)

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Valore impresa

Debt/equity

X Y Z W

3

1

2

Il punto di convenienza ottimale per l’impresa è proprio il punto cui far tendere il leverage?

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4

Check Dashboard 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

1 Stato Patrimoniale consuntivi Ok! Ok! Ok!

2 Conto Economico consuntivi Ok! Ok! Ok!

3 SP riclassificato consuntivi Ok! Ok! Ok!

4 Fonti impieghi consuntivi Ok! Ok! Ok!

5 CE riclassificato consuntivi Ok! Ok! Ok!

6 Flussi finanziari totali consuntivi Ok! Ok!

7 Flussi di cassa consuntivi Ok! Ok!

8 Passaggi 1 rimanenze Ok!

9 Passaggi 1 rimanenze bis Ok!

10 Passaggi 1 materie prime Ok!

11 Passaggi 1 fonti impieghi Ok!

12 Passaggi 1 fonti impieghi 2 Ok!

13 Passaggi 1 fonti impieghi 3 Ok!

14 Passaggi 1 EBIT Ok!

15 Preventivi Ok! Ok! Ok! Ok! Ok!

16 Passagi 2 attività immateriali Ok! Ok! Ok! Ok!

17 Passagi 2 imm. tecniche nette Ok! Ok! Ok! Ok!

18 Passagi 2 amm. attiv. mat. Ok! Ok! Ok! Ok!

19 Passagi 2 amm. attiv. immat. Ok! Ok! Ok! Ok!

20 Stato Patrimoniale riclassificato Ok! Ok! Ok! Ok! Ok!

21 Conto Economico riclassificato Ok! Ok! Ok! Ok! Ok!

22 Flussi finanziari totali Ok! Ok! Ok! Ok! Ok!

23 Flussi di cassa Ok! Ok! Ok! Ok! Ok!

NUMERO ANNI PREVISIONALI Numero anni previsionali

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Anni consuntivi 2010 2011 2012

2a.1. Stato patrimoniale attivo

2010 2011 2012

A Crediti v/soci per versamenti ancora dovuti

B Immobilizzazioni:

B.I Immobilizzazioni immateriali:

B.I.1 Costi di impianto e di ampliamento B.I.2 Costo di sviluppo

B.I.3 Diritti di brev. ind. e utilizzo opere dell'ingegno 88.793,00 72.114,00 52.049,00 B.I.4 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

B.I.5 Avviamento

B.I.6 Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti B.I.7 Altre immobilizzazioni immateriali

Totale B.I 88.793,00 72.114,00 52.049,00

B.II Immobilizzazioni materiali (inserire i valori al netto dei fondi): Fondo .amm. Fondo .amm. Fondo .amm.

B.II.1 Terreni e fabbricati B.II.2 Impianti e macchinario

B.II.3 Attrezzature industriali e commerciali

B.II.4 Altri beni materiali 88.100,00 146.203,00 77.278,00 169.093,00 61.272,00 192.860,00 B.II.5 Immobilizzazioni materiali in corso e acconti

Totale B.II 88.100,00 146.203,00 77.278,00 169.093,00 61.272,00 192.860,00

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Come si calcolano i gg medi di materie prime, sussidiarie, di consumo e acconti? 2013 Totale acquisti m.p., semil. e merci da rivendere (CE) 1.066.972,00

Materie prime, sussidiarie e di consumo (SP) 66.236,00

Gg. medi materie prime, sussidiarie e di consumo, acconti 23

Come si calcolano i gg medi di semilavorati, in lavorazione e prodotti finiti? 2013 In Lavorazione, semilavorati e prodotti finiti (SP) 36.024,00

Ricavi di vendita (CE) 24.632.702,00

Gg. medi in Lavoraz., semilavorati e prodotti finiti 1

Come si calcolano i gg medi di lavori in corso su ordinazione? 2013

Acconti (SP) -

Ricavi (CE) 24.632.702

Gg medi lavori in corso su ordinazione -

Come si calcolano i gg medi di giacenza scorte? 2013

Totale rimanenze stato patrimoniale (dettagliato) 102.260,00

Ricavi (CE) 24.632.702,00

GG medi rimanenze 2

calcolati in rapporto agli

acquisti

calcolati in rapporto ai ricavi

di vendita

calcolati in rapporto ai ricavi

di vendita

calcolati in rapporto ai ricavi

di vendita

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Come si calcolano le SPESE PER PRESTAZIONI DI SERVIZI? 2014 2015 2016 Totale costi variabili proporzionali ai ricavi - - - Sval. crediti e disponibilità - - - Costi variabili prop. Ricavi al netto sval. Crediti - - - Totale costi variabili proporzionali alla produzione 15.337.311 17.091.281 17.215.428

Acquisti netti 1.114.844 1.192.570 1.192.570

Variaz. mat. prime, mater. e merci 5.149 - 4.259 - Subtotale costi var. prop. Produzione netto acquisti e variazioni 14.217.318 15.902.970 16.022.858

Totale costi fissi struttura 10.918.459 13.069.225 12.813.155

Al netto di personale 1.778.373 2.537.024 2.395.676 -

Al netto di ammortamenti 3.105.146 3.678.257 3.864.504 -

Al netto accantonamenti 707.662 707.662 707.662 - Subtotale costi fissi di struttura 5.327.279 6.146.283 5.845.314

Costi fissi discrezionali 18.500 56.078 76.983

Spese per prestazioni di servizi 19.563.097 22.105.331 21.945.154

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3.20. Bilanciamento Fonti - Impieghi

2013 2014 2015 2016

Debiti finanziari B/T v/banche e istituti 3.226.275 5.000.000 6.650.000 5.600.000

Debiti v/altri finanziatori B/T 157.701 166.463 175.713 185.476

Debiti v/fornitori per impianti B/T - - - -

Debiti commerciali B/T 14.219.925 16.384.936 18.500.061 18.360.861

Altri debiti B/T 3.138.743 4.992.352 4.989.443 4.988.235

Debiti finanziari ML/T v/banche e istituti 9.365.919 14.283.274 11.147.805 8.131.238

Debiti v/altri finanziatori ML/T - 1.231.888 1.065.425 889.712

Debiti v/fornitori per impianti ML/T - - - -

Debiti diversi e altre passività ML/T 1.000.000

Soci c/finanziamenti 1.481.888 250.000 250.000 250.000

Obbligazioni -

Fondo imposte - - - -

Fondi oneri e spese future 2.271.133 2.978.795 3.686.456 4.394.118

Fondo TFR 759.911 1.071.149 1.575.685 2.070.043

Capitale versato 1.500.000 1.500.000 1.500.000 1.500.000

Conferimenti in c/capitale -

Riserve 538.819 538.819 538.819 538.819

Utili (perdite) portati a nuovo - 26.875 708.815 1.503.145

Utile (perdita) dell'esercizio 26.875 681.940 794.330 1.102.467

Dividendi -

Totale fonti 37.687.189 49.106.491 51.582.551 49.514.113

Totale fabbisogni 37.687.189 49.106.491 51.582.551 49.514.113

Squilibrio - - - -

Impieghi di liquidità eccedente: -

Attività liquide 900.161 108.768 23.117 59.567

quadratura: - - - -

check : Ok ! Ok ! Ok ! Ok !

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30.315.217 17.725.371

3.541.964 Totale Passivo 2017

PASSIVITA' CORRENTI PASSIVITA' CONSOLIDATE CAPITALE NETTO

34% 59%

7%

Totale Passivo % 2017

PASSIVITA' CORRENTI PASSIVITA' CONSOLIDATE CAPITALE NETTO

29.134.572 15.735.111

4.644.431

Totale Passivo 2018

PASSIVITA' CORRENTI PASSIVITA' CONSOLIDATE CAPITALE NETTO

59%

32%

9%Totale Passivo % 2018

PASSIVITA' CORRENTI PASSIVITA' CONSOLIDATE CAPITALE NETTO

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