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6) CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI

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Academic year: 2021

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6) CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI

6.1 Conclusioni

La prima parte del lavoro ha avuto come principale risultato la strutturazione di una nuova metodologia per la misurazione dell’innovazione nel settore del software: la sua applicazione ha evidenziato come esso possa essere proficuamente utilizzato per analisi di dettaglio sulla tipologia e l’intensità del processo innovativo all’interno di questo settore, contrariamente agli scarsi risultati emersi dall’utilizzo degli altri indicatori presenti in letteratura. Grazie ad esso, il Web assume una più importante valenza come fonte di informazioni per svolgere indagini che coniughino profondità ed ampiezza di analisi, come anche per indagare i modi in cui le imprese comunichino all’utenza le proprie innovazioni.

Per quanto riguarda l’universo in particolare studiato, costituito da imprese italiane variamente legate al fenomeno Open Source, è stata evidenziata una natura prettamente incrementale dell’innovazione, con frequenti modifiche, aggiustamenti e riposizionamenti nel mercato: un processo differente da quello rilevato nelle realtà del Nord Europa, dove al contrario del nostro paese già sono state sviluppate numerose survey in merito. È stato così analizzato anche il processo interno di innovazione e le differenti prospettive hardware/software, tutte dimensioni non rilevabili nel settore ricorrendo a strumenti più tradizionali.

Le soluzioni strettamente Open Source hanno poi evidenziato un forte impatto innovativo, con medie per i vari indici superiori a quelle dell’intero campione analizzato e con differenti proporzioni tra i vari aspetti studiati. Sempre nell’ottica di questo fenomeno, è stata confermata l’alta presenza di modelli ibridi di imprese operanti contemporaneamente con soluzioni proprietarie ed Open Source.

La seconda parte del lavoro è stata incentrata su quest’ultimo fenomeno, indagando gli interventi delle imprese in questo specifico settore e le peculiarità ad essi legate. Il primo passaggio è stato svolgere un’analisi sull’intero campione di progetti, da cui sono state tratte alcune indicazioni sulla situazione attuale del fenomeno: dalla conferma della ristrettezza nel numero di sviluppatori ufficiali a quella dell’importanza degli strumenti e della visibilità offerti dai repository (l’analisi in particolare faceva riferimento a progetti ospitati su SourceForge), dalla scoperta della presenza di molte soluzioni Open Source rivolte all’ambito Windows alle preferenze attuali in ambito di linguaggi di programmazione (java, seguito dalla famiglia del C), database (MySQL), licenze di

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115 rilascio (GPL e derivati) e utenze (con una forte incidenza di soluzioni per utenti con conoscenze informatiche approfondite e per imprese).

Passando nello specifico all’intervento delle imprese, sono stati dettagliati, per la prima volta in letteratura, i vari tipi di intervento attuabile, dalla fornitura di codice alla collaborazione, fino ad arrivare alla gestione del progetto, quest’ultima attuabile dalla sua nascita, da una fase intermedia o come conseguenza del successo dello stesso (l’impresa viene fondata a partire dal team di sviluppo). A seconda del maggiore o minore coinvolgimento legato alle differenti tipologie, sono state evidenziate oscillazioni nei valori calcolati: questi fenomeni sono stati in seguito confermati da alcuni casi studio rappresentativi per ciascun possibile approccio.

Aggregando nuovamente gli interventi imprenditoriali (verificatisi in 97 dei 300 progetti in esame, dato che rimarca l’importanza del fenomeno), è stato svolto un confronto tra i progetti coinvolti da questi ultimi e quelli esenti. Sono emerse considerevoli differenze, da un numero maggiore di persone coinvolte (per i progetti con partecipazione imprenditoriale) ad un più intenso utilizzo degli strumenti del repository (legato anche ad una maggiore partecipazione di utenti casuali) e ad una più alta tendenza al Java come linguaggio di programmazione, alle licenze proprietarie (con minor incidenza della GPL, confermandone indirettamente critiche e perplessità), a prodotti destinati alle imprese (al contrario dell’altro gruppo, dove abbondano soluzioni per gli utenti domestici). Il quadro che si è andato configurando conferma dunque in pieno le assunzioni di parte della letteratura che prospettano uno scenario distante dalle origini comunitarie del fenomeno ed in cui trovano largo spazio imprese, professionisti ed enti di ricerca. Queste conclusioni sono state avvalorate attraverso l’utilizzo di vari test inferenziali e di correlazione, che hanno dimostrato quanto le principali dimensioni individuate in precedenza subissero in effetti delle modifiche nel caso di coinvolgimento di imprese o meno.

6.2 Sviluppi futuri di ricerca

Data la natura prettamente sperimentale del lavoro, se da un lato si sono andate coprendo svariate lacune ancora non studiate (o solo marginalmente) relativamente ai processi d’innovazione in ambito software e al coinvolgimento di imprese nel fenomeno Open Source, dall’altro sono emersi numerosi spunti di ricerca futura: temi che sono stati solo sfiorati nel corso della tesi ma che meriterebbero una più ampia trattazione, ricorrendo a differenti strumenti di rilevazione o estendendo le stesse analisi qui svolte a campioni più ampi e specifici.

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116 Per quanto riguarda la prima parte del lavoro, potrebbe essere interessante riproporre un’analisi con i medesimi strumenti applicata ad altri campioni: i risultati infatti, come evidenziato nel testo, sono solo in parte confrontabili con le survey precedenti. In particolare, l’ambito strettamente Open Source potrebbe meritare una più vasta trattazione, anche nell’ambito italiano, nell’ottica di approfondire le indicazioni emerse, in particolare in relazione alla tipologia e all’intensità di innovazione perseguiti in questo ambito.

Soffermandosi sulla seconda parte, invece, un primo spunto interessante è costituito dall’individuazione delle tipologie di intervento imprenditoriale in ambito Open Source: di questo tema sono state poste le basi ed è stata svolta una prima analisi sul sotto-campione a disposizione, ma lo studio potrebbe essere replicato su più vasta scala per trarne ulteriori indicazioni.

Un’altra tematica che potrebbe essere affrontata diffusamente è quella dell’intervento di università e istituti di ricerca in genere: nelle fasi di studio sono stati evidenziati più di un esempio in tal senso e il riproporre uno studio analogo a quello svolto per questa altra prospettiva potrebbe aggiungere ulteriori elementi utili alla comprensione dell’evoluzione del fenomeno Open Source.

Quelli descritti sono solo alcuni dei possibili spunti che possono essere tratti dallo studio svolto, che si configura dunque non tanto come un punto d’arrivo ma come un nuovo inizio per approfondire sempre più alcuni temi tuttora solo marginalmente affrontati.

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