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View of Gli uccelli del Veneto - Biologia, distribuzione e abbondanza

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Academic year: 2021

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Book review

Gli uccelli del Veneto

Biologia, distribuzione e abbondanza

Francesco Mezzavilla, Francesco Scarton,

Mauro Bon

440 pagine € 30,00

ISBN 978-88-97891-05-5

Danilo Zanetti Editore, Montebelluna, 2016

Flavio Ferlini

Via Cantore 3, 27040 Castelletto di Branduzzo (PV), Italia E-mail: flavio.ferlini@unipv.it

© 2017 Flavio Ferlini Received: 4 October 2017

Accepted for pubblication: 6 October 2017

Rivista Italiana di Ornitologia - Research in Ornithology, 87 (2): 57-58, 2017 DOI: 10.4081/rio.2017.373

Con una superficie di 18.380 km², il Veneto è l'ottava regione italiana per dimensione. Il suo territorio è morfo-logicamente molto vario, con una prevalenza di pianura (56,5%), ma anche estese zone montuose (29,3%) e, in minor misura, collinari (14,2%). Ciò favorisce la pre-senza di ambienti naturali diversificati idonei ad ospitare biotopi e aree di notevole valore floristico e faunistico. Per tutelare questo patrimonio in Veneto sono presenti un parco nazionale (Parco Nazionale delle Dolomiti Bellu-nesi con estensione pari a 31.117 ha), 5 parchi naturali regionali (56.967 ha), 14 riserve naturali statali (19.465 ha), 6 riserve naturali regionali (2.141 ha) e 2 zone umi-de d’importanza internazionale, per un totale di 93.377 ha, equivalenti al 5,1% della superficie regionale. A fron-te di questi dati non sorprende rilevare che a fine 2015 le specie di uccelli note per la regione fossero ben 411. A titolo comparativo ricordo che per la Lombardia sono state segnalate 379 specie fino al 2000, per il Piemonte e Valle d’Aosta 385 specie (escluse cat. D ed E) al dicembre 2008, per l’Emilia-Romagna 378 specie al 2006, per la Toscana 421 specie al 2004 e per la Campania 356 specie al giugno 2015.

Tanta ricchezza ha stimolato nel tempo molte ricerche su singole specie, così come opere di sintesi a vari livelli territoriali; in particolare dal 1989 al 2017 sono stati pub-blicati 8 atlanti provinciali degli uccelli nidificanti (con copertura di tutte le provincie), 2 atlanti provinciali degli svernati, 5 atlanti urbani dei nidificanti, 3 atlanti urbani degli svernati, 3 atlanti degli uccelli nidificanti in aree na-turali protette e almeno 2 atlanti dei nidificanti in altre tipologie territoriali.

Come evidenziato dagli Autori de “Gli uccelli del Ve-neto” è sempre mancata in passato un’opera che sintetiz-zasse la situazione dell’avifauna a scala regionale e questo libro si pone l’obiettivo di colmare la vistosa lacuna.

Il volume si apre con una sommaria descrizione del territorio e degli ambienti del Veneto, a cui segue l’illu-strazione delle principali fonti bibliografiche, sia naziona-li che regionanaziona-li, più aggiornate a cui far riferimento.

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goria SPEC e la valutazione dello stato di conservazione riportato nella Lista Rossa 2011 degli uccelli nidificanti in Italia. Il testo fornisce informazioni relative alla distribu-zione sia nazionale che regionale, la fenologia, la biologia riproduttiva, gli habitat preferiti, stime sulle dimensioni delle popolazioni e le loro recenti tendenze, nonché possi-bili fonti di disturbo e principali minacce. La cartografia, pur avendo dichiaratamente carattere indicativo, è molto interessante in quanto evidenzia efficacemente le distribu-zioni sul territorio regionale sovrapponendo alla mappa il reticolo cartografico UTM con celle 10 x 10 km. L’ultimo capitolo è dedicato alla check list degli uccelli del Veneto aggiornata al 2015.

Rispetto all’obiettivo dichiarato dagli Autori nell’in-troduzione di provare “… a riassumere in un’unica fonte tutto ciò che sappiamo, …, sugli Uccelli della nostra re-gione” l’opera non è pienamente soddisfacente in quanto tratta solo 224 delle 411 specie note per il Veneto. queste sono state scelte privilegiando quelle più diffuse e, curio-samente, anche per “simpatia”. Soprattutto per ornitologi e birdwatcher esperti è certamente frustrante non trovare nel volume informazioni per quasi metà dei taxa noti per la regione.

Riguardo ai testi, pur essendo ineccepibili nei contenu-ti, si sarebbe potuto evitare la sistematica ripresa d’infor-mazioni di contesto (distribuzione nazionale, fenologia, biologia riproduttiva, consistenza della popolazione euro-pea, ecc.), ampiamente disponibili in altre fonti bibliogra-fiche, sfruttando così lo spazio per arricchire l’esposizione con dati regionali di maggior dettaglio, certamente repe-ribili nelle numerose pubblicazioni ornitologiche dedicate al territorio (ad esempio successi riproduttivi, ricatture di uccelli inanellati, ecc.). Restano così senza risposta anche domande semplici: quando ha nidificato per la prima volta la Tortora dal collare in Veneto? quali sono le sottospecie della Cutrettola che compaiono o nidificano nella regio-ne?

L’opera, nel complesso, sembra adatta più ad un pub-blico interessato all’ornitologia, ma con esigenze limitate di approfondimento, piuttosto che agli ornitologi in senso stretto. Voglio auspicare che questo non sia un punto di arrivo per “Gli uccelli del Veneto”, ma una prima versione che merita di essere completata dal punto di vista delle specie trattate e arricchita nei contenuti specifici della re-gione.

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