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Relazione sullo stato di attuazione delle iniziative per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Aggiornata al 30 settembre 2014)

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CAMERA DEI DEPUTATI

Doc. CCXVII n. 1

R E L A Z I O N E

SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE INI- ZIATIVE PER IL SUPERAMENTO DEGLI

OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI

(Aggiornata al 30 settembre 2014)

(Articolo 1, comma 2-bis, del decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2014, n. 81)

Presentata dal Ministro della salute (LORENZIN)

e dal Ministro della giustizia (ORLANDO)

Trasmessa alla Presidenza il 30 settembre 2014

STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO

(2)

Relazione al Parlamento sul Programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ai sensi del decreto-legge 31 marzo 2014, n.52, convertito dalla legge 30

maggio 2014 n. 81

L'entrata in vigore del decreto-legge 31 m arzo 2014, n.52, convertito, con m odificazioni, dalla legge 30 m aggio 2014 n.81, h a introdotto ulteriori ad em pim enti e scadenze rispetto a q u a n to già previsto dalla norm ativa vigente in m ateria di O spedali Psichiatrici G iudiziari (OPG).

In particolare, le m odifiche in trodotte prescrivono che il giudice d isp o n g a nei confronti deH'infermo o del sem inferm o di m ente l'applicazione di una m isura di sicurezza diversa dal ricovero in OPG o in u n a casa di cura e di custodia, ad eccezione dei casi in cui em erg an o elem enti dai quali risulti che, ogni altra m isura diversa dal ricovero in ospedale psichiatrico g iudiziario non sia idonea ad assicurare cure ad eg u ate e a fare fronte alla sua pericolosità sociale, il cui accertam ento è effettuato sulla base di q u a n to stabilito d all'art. 1, com m a 4 del DL 22 dicem bre 2011 n. 211, convertito con m odificazioni dalia legge 17 febbraio 2012, n. 9.

1. O rg a n ism o di co o rd in a m en to

Una delle novità in trodotto dalla prescrizioni della legge 30 m aggio 2014 n.81 è che venga istituito presso il M inistero della salute un O rganism o di C oordinam ento del processo di su p e ra m en to degli OPG. Tale O rganism o è presieduto, ratione materiae, dal Sottosegretario Dott. Vito D e Filippo.

In relazione a ll'a rt.l, com m a 2 bis, che stabilisce che en tro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge 31 m arzo 2014, n. 52 (e q u in d i alla data del 1 luglio 2014) è attivato presso il M inistero della salu te un organism o di coord in am en to per il superam ento degli ospedali psichiatrici giudiziari. L 'organism o risulta istituito, con decreto del M inistro della salute, in data 26 giu g n o 2014 (A llegato 1 - decreto del M inistro).

A riguardo, con note in data 26 giugno 2014, n. 5073, 5074 e 5075 a firm a dell'O n.Ie M inistro, inviate rispettivam ente al M inistro della giustizia, al P residente della C onferenza delle Regioni e delle Province A utonom e e al M inistro per gli affari regionali e le autonom ie, sono state richieste le designazioni dei rappresentanti dei relativi M inisteri e del rap p resen tan te dell'U fficio di Segreteria della C onferenza p erm anente per i rap p o rti tra lo Stato, le Regioni e le Province A utonom e di Trento e Bolzano così com e indicati nel citato decreto m inisteriale dèi 26 giu g n o 2014.

(3)

Il M inistero della giustizia, con nota del 30 giu g n o 2014, n. 23007, ha voluto d a re la m assim a rilevanza alla problem atica ag g iu n g en d o ai tre previsti un su o ulteriore rappresentante:

1) Vice-M inistro, On. Enrico Costa;

2) Capo di G abinetto o suo delegato;

3) Capo delTUfficio Legislativo o suo delegato;

4) Vice C apo Vicario D ipartim ento deU 'am m inistrazione penitenziaria o suo delegato.

Nella seduta d e l l'll settem bre 2014 la C onferenza delle regioni e delle province au to n o m e ha individuato i rap p rese n tan ti regionali in seno al su d d e tto organism o: essi sono gli A ssessori alla Salute delle Regioni Emilia Rom agna, Liguria, Puglia, S ardegna e Toscana.

Il 19 settem bre 2014 è stato d esignato il rap p rese n tan te deH'Ufficio di segreteria della C onferenza P erm anente per i rap p o rti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonom e, nella p ersona della dott.ssa Laura Pellegrini.

2. Lettera agli A ssessori alla S alu te d a p a rte del S o tto se g re tario e fasi successive

In relazione all'a rt.l, com m a 1 ter, della legge, che stabilisce che "i percorsi terapeutico-riabilitativi individuali di dim issione d i ciascuna delle persone ricoverate negli ospedali psichiatrici giu d iziari alla data di entrata in vigore della legge di conversione devono essere o bbligatoriam ente predisposti e inviati al M inistero della salute e alla co m petente au to rità g iu d iz ia ria en tro quarantacinque giorni dalla d ata di en trata in vigore della legge di conversione del presente decreto"

(e quin d i alla d ata del 15 luglio 2014). Il Sottosegretario in d ata 2 luglio 2014 ha inviato u n a nota agli A ssessori alla Sanità delle regioni e delle PP.AA. fornendo indicazioni per l'invio dei program m i (A llegato 2 - n o ta agli assessori).

Si è convenuto (anche in sede di C om itato paritetico in teristituzionale presso la C onferenza Unificata) che per il M inistero della salute la finalità d ell'acquisizione dei piani in d iv id u ali per ciascuna persona dim issibile presente in OPG alla d ata del 1 giugno del co rrente anno, d a ta di entrata in vigore della legge, non pu ò che essere quella del sem plice m onitoraggio d ell'av v en u ta predisposizione per la presa in carico territoriale (finalità diversa da quella che invece com pete all'A utorità giudiziaria a cui p u re il percorso va inviato).

Nella nota a firm a del S ottosegretario sono state q u in d i esplicitate, al fine di o m ogeneizzare la stru ttu ra degli invii regionali, le inform azioni richieste, rese q u an to più sem plici e m irate possibile, e con dati rigorosam ente anonim i per non contravvenire alle disposizioni relative alla privacy.

Va com unque sottolineato che, visto che la legge stabilisce solo la com unicazione in m erito alle persone presenti in OPG all’en trata in vigore della legge (01.06.2014), e non relativam ente a quanti faranno ingresso in OPG nei mesi successivi, il m onitoraggio di ingressi e uscite, rientri da e verso i DSM dagli OPG, così com e attu alm en te previsto, p o treb b e non d are un effettivo q u a d ro delle evoluzioni della situazione.

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3. G li aspetti di com petenza d d l'A m m in istrazion e Penitenziaria e i dati su lle p resenze n egli O spedali Psichiatrici G iudiziari

Per quanto attiene agli aspetti di com petenza dell'A m m in istrazio n e P enitenziaria in m erito alle direttive em anate dalla Legge 81/2014 di conversione del decreto legge 31 m arzo 2014, n. 52, si rappresenta che sono state pred isp o ste attività volte a v alutare l'im p a tto delle n uove disposizioni sulla realtà degli O spedali Psichiatrici G iudiziari, attraverso m onitoraggi ed esam e dei dati.

Sono state rilevate le presenze degli internati negli O spedali Psichiatrici G iudiziari del territorio nazionale, p er verificare l'an d a m en to delle dim issioni dei soggetti sottoposti alla m isura di sicurezza d etentiva del ricovero in ospedale psichiatrico g iu d iz ia rio e dell'asseg n azio n e a casa di cura e custodia a seguito d ell'en trata in vigore della Legge 81/2014.

L'esam e ha evidenziato com e nei mesi successivi all'en trata in vigore della legge, nel p eriodo com preso tra m aggio e settem bre 2014 (Allegato 3), si è rilevata u na leggera m a costante dim in u zio n e delle presenze, che alla data del 9 settem bre 2014 ved e 793 Internati presenti a fronte degli 880 alla data del 31 gennaio 2014 (Grafico 3).

Q uesto dato va com parato con quello dei flussi degli ingressi negli O spedali Psichiatrici G iudiziari che nell'arco di un trim estre si è v alutato attestarsi m ediam ente in to m o a circa 10 pazienti p er ciascun OPG, per un totale di 67 persone a trim estre.

Nel periodo che va dal 1° giugno 2014 al 9 settem bre 2014 si è av u to 1' ingresso di 84 persone negli O.P.G.

Si è p rovveduto, altresì, ad esam inare le o rd in an z e em esse dalla A utorità G iudiziaria: quelle pervenute contengono gli elem enti necessari a m otivare la prosecuzione della m isura di sicurezza detentiva in presenza di un'accertata persistente pericolosità sociale del p aziente internato, ovvero la trasform azione della m isura di sicurezza d etentiva in libertà vigilata (m isura di sicurezza non detentiva), ovvero la revoca della m isura di sicurezza per scem ata pericolosità sociale del p aziente internato.

D all'esam e di ogni singolo provvedim ento, si è potu to rilevare com e le più recenti ord in an ze em esse dal com petente m agistrato di sorveglianza contengono un preciso e d ettagliato esam e delle condizioni del soggetto, d a n d o atto della form ulazione di un p ro g ra m m a di trattam ento in dividualizzato basato sui bisogni della persona, com preso il percorso intrap reso avendo com e finalità la revoca della m isura di sicurezza detentiva.

I term ini della proroga per il riesam e della pericolosità appaiono congrui e coerenti con il tem po strettam ente necessario alla ricerca e al perfezionam ento del pro g ram m a terapeutico-riabilitativo individuale, d ettan d o anche adem pim enti a carico dei D ipartim enti di S alute M entale o di altri organism i territorialm ente com petenti: l'A m m inistrazione sta verificando l'osservanza dei su d d e tti adem pim enti da p arte degli attori interessati.

Nelle o rd in an ze viene prescritto un term ine entro il quale gli organi territorialm ente com petenti debbono definire un P rogetto T erapeutico Riabilitativo Indiv id u alizzato (PTRI), ovvero ricercare una soluzione alternativa all'applicazione di una m isura di sicurezza detentiva, q u in d i le azioni necessarie alla revoca della m isura di sicurezza d etentiva ed al conseguente reinserim ento nel contesto sociale.

II percorso fin qui com piuto ha d eterm inato la riduzione dei tem pi per il riesam e della pericolosità sociale e per la fissazione della n uova udienza (m ediam ente dai 5 ai 7 mesi).

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D all'esam e delle ordinanze, che invece conferm ano l'ap p licazio n e della m isura di sicurezza detentiva, em erge che la p roroga è disposta solo nei casi in cui, n o n o sta n te siano stati intrapresi gli interventi finalizzati alla attu azio n e di un pro g ram m a terapeutico-riabilitativo, si è co nstatato il persistere della pericolosità sociale o il riem ergere di u n o scom penso psicopatologico. È stato, altresì, avviata u n 'an a lisi dei provvedim enti em essi d all'A u to rità G iu diziaria in applicazione d ell'art. 1 q u ater della Legge 81/2014 (Le m isure di sicurezza deten tiv e ... non p ossono d u ra re oltre il tem po stabilito p er la p en a detentiva prevista p er il reato com m esso, av u to rig u ard o alla p revisione ed ittale m assim a).

D all'esam e delle stesse, si è constatato com e alcune A utorità G iu diziarie h an n o rite n u to che, ad intervenuta scadenza del term ine m assim o di d u ra ta della m isura di sicurezza in ossequio a q u an to previsto dall'art. 1 q u ater L. 81/2014, nessu n a ulteriore lim itazione della libertà personale p uò essere d isposta a carico dell'interessato che dev e essere infine affidato alle cu re dei presidi sanitari specialistici com petenti p e r territorio in assenza di vincoli im posti d all'A u to rità G iudiziaria; altro o rientam ento ha invece ritenuto che, p u r se su p e ra to il term ine m assim o previsto dalla legge, p erm an en d o la pericolosità sociale, la m isura di sicurezza d eten tiv a d ebba essere trasform ata in m isura altra non detentiva, quale la libertà vigilata.

Si osservano i prim i effetti di questi prov v ed im en ti che necessitano di essere m o n ito ra ti nel lungo periodo.

Al fine p ertanto di valu tare l'im p atto in progressione, è stata avviata, prev io esam e delle singole posizioni giuridiche, un a rilevazione sui dati relativi al n u m ero di internati che si trovino nelle condizioni previste dalla legge effettuando un a proiezione a tre (30 se tte m b re 2014), sei (31 dicem bre 2014) e nove mesi (31 m arzo 2015).

Ciò anche al fine di segnalare ai servizi territoriali com petenti la dim issione di q u este p erso n e e la valutazione della necessità della presa in carico da p arte degli organism i sanitari territorialm ente com petenti.

Infine, nel rispetto del rap p o rto di collaborazione istituzionale consolidatosi nel corso degli anni tra l'A m m inistrazione penitenziaria, le Regioni, i D ipartim enti di sa lu te m entale e la M agistratura di sorveglianza, la D irezione G enerale D etenuti e T rattam ento ha invitato i D irettori degli O spedali Psichiatrici G iudiziari ed i P rovveditori Regionali a voler prestare la m assim a collaborazione affinché, in ossequio alle n u o v e disposizioni legislative, sia p ortato a co m p letam en to il processo di su p eram en to degli ospedali psichiatrici giudiziari.

E stato, inoltre, rivolto ai Provveditori Regionali l'invito a d are piena attu az io n e all'A ccordo del 13 ottobre 2011 sancito in C onferenza U nificata, che p revede la realizzazione delle articolazioni del servizio sanitario all'in tern o degli Istituti p enitenziari o rd in ari p er l'esp leta m e n to delle osservazioni per l'accertam ento delle inferm ità psichiche di cui all'art. 112 del DPR 230/2000, per l'accoglienza delle persone condannate con inferm ità psichica so p rav v e n u ta nel corso della m isura detentiva (art. 148 c.p.) e delle persone condannate a pena d im in u ita per vizio p arz iale di m ente (art. I l i , com m a 5 e 7, DPR 230/2000, oggi ospitati negli O spedali Psichiatrici G iudiziari.

I Provveditori Regionali in sinergia con le Regioni e le A ziende S anitarie Locali stanno com pletando l'im plem entazione della tutela in tra m u ra ria della salu te m entale attraverso l'assegnazione di personale sanitario e parasanitario, necessario ad assicurare la cu ra e l'assistenza ai d etenuti che debbono essere ospitati nelle p red e tte sezioni.

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4. Dati sui percorsi in dividu ali

Al fine di g aran tire il rispetto delle disposizioni di cui alla legge n. 81 d el 2014, la D irezione com petente del M inistero della Salute si è attivata per la co struzione di un data-b ase elettronico in cui sono stati inseriti, nel corso dei m esi di luglio e agosto, i dati p erv en u ti dalle Regioni.

Q uesto consente di delineare u n prim o q u a d ro della situazione, rap p rese n tato nelle 4 tabelle e nei 2 grafici allegati

In sintesi, si rileva che sono state inserite tu tte le schede p ervenute, con le inform azioni relative a 826 soggetti (a fronte dei 847 che risultano presenti in OPG) di cui si d ettaglia sia l'O PG di provenienza (Tab. 2) che la Regione di origine, che sarà anche quella che p ren d erà in carico la persona nel percorso post-dim issione (Tab. 1).

Soltanto 476 soggetti sono dichiarati dim issibili alla d ata del 1/6/2014 (Tab. 3), e per la q u asi totalità (404 casi) di essi il percorso terapeutico-riabilitativo previsto è di tipo residenziale (Tab. 4).

Il Case manager che dev e coordinare l'applicazione del piano è uno psichiatra (67,4%) o un dirigente m edico (22,1%); residuale è l'affidam ento a figure diverse, qu ali p rincipalm ente gli assistenti sociali (5,6%) (Graf. 2).

La non dim issibilità del soggetto è attribuita a m otivazioni cliniche nella m ag g io ran za dei casi (40,2%). A ccanto alla pericolosità sociale (16,9%) o alla necessità di fare ulteriori valutazioni (14,9%), rim ane u n consistente 22,5% che include le m otivazioni più svariate, talvolta non chiaram ente esplicitate (Graf. 1).

Anche alla luce della variabilità riscontrata nella rap p rese n taz io n e dei dati, si ritiene utile sottolineare l'im p o rta n za di un im pegno istituzionale volto a favorire u n m iglioram ento ed u n a om ogeneizzazione della qualità degli interventi, sia sul piano diagnostico sia su l versante terapeutico riabilitativo. Il M inistero della salute, ad esem pio, ha finanziato u n progetto affidato all'istitu to S uperiore di Sanità, dal titolo "V alutazione dei pazienti ricoverati negli O spedali Psichiatrici G iudiziari (OPG) finalizzata a pro p o ste di m odifiche degli assetti organizzativi e di processo" che, p ro m u o v en d o ricerca m irata, va ad affiancarsi in m odo sinergico ai pro g ram m i di form azione degli o peratori previsti dalle singole Regioni.

5. Programmi regionali per l'u tilizzo dei fondi di parte corrente

Per q u an to rig u ard a la valutazione dei program m i regionali relativi all'u tilizzo dei fondi in conto capitale per la costruzione delle REMS e/o il p o tenziam ento dei D ipartim en ti d i salu te m entale (DSM), nonché per l'utilizzo dei finanziam enti di p arte corrente, gli uffici del M inistero hanno collaborato costantem ente in tutte le fasi d ell'istru tto ria di ciascun program m a, p resta n d o particolare attenzione agli aspetti che prom u o v o n o attivazione di percorsi socialm ente inclusivi sul territorio e l'ad e g u ata form azione d el personale che p ren d e in carico i soggetti attu alm en te internati.

In particolare, si dà di seguito notizia dello stato dei finanziam enti di p arte corrente destinati al funzionam ento delle stru ttu re residenziali sanitarie per l’esecuzione della m isura di sicurezza

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(REMS) ed all'attivazione di percorsi terapeutico riabilitativi territoriali p er i soggetti a cui è applicata una m isura alternativa al ricovero in OPG e all’assegnazione a casa di cura e custodia.

Gli atti d 'in tesa sanciti dalla C onferenza Stato-Regioni il 6 dicem bre 2012 e il 7 febbraio 2013, sul riparto dei finanziam enti di p arte corrente d estinati al funzionam ento delle stru ttu re residenziali sanitarie per l’esecuzione della m isura d i sicurezza (REMS) ed all'attiv azio n e di percorsi terapeutico-riabilitativi territoriali alternativi all'O PG , relativam ente agli anni 2012 e 2013, afferm ano che "T rattandosi del prim o an n o di applicazione, l'erogazione delle risorse sp e tta n ti alle regioni è su b o rd in ata all'ad o zio n e del decreto del M inistro della salute, di concerto con il M inistro per la pubblica am m inistrazione e la sem plificazione e del M inistro dell'econom ia e delle finanze, di ap provazione dei pro g ram m i assistenziali regionali per il co m pletam ento del processo di sup eram en to degli ospedali psichiatrici giudiziari, com prensivi delle richieste di assu n zio n e in deroga del personale qualificato da dedicare anche ai percorsi terapeutico riabilitativi finalizzati al recupero e reinserim ento sociale dei pazienti internati provenienti dagli ospedali psichiatrici giudiziari, coerenti con il pro g ram m a di utilizzo delle risorse per investim enti".

Al fine di agevolare la presentazione dei p rogram m i regionali e per v alu tarn e la coerenza agli obiettivi indicati dal legislatore, il M inistero ha trasm esso alle Regioni e Province A utonom e, in data 29 ottobre 2013, u n docu m en to di indirizzi per la form ulazione del p ro g ra m m a degli interventi da realizzare.

In base al su d d e tto docum ento, i finanziam enti p o tran n o essere destinati allo svolgim ento delle seguenti attività:

1. Interventi per favorire la dim issione e la presa in carico da p arte dei servizi del d ip a rtim en to di salute m entale dei soggetti a cui è applicata m isura di sicurezza del ricovero in OPG o dell'assegnazione in casa di cura e custodia.

I soggetti destinatari di questi interventi sono gli internati che escono dagli O PG (e quelli che usciranno dalle REMS) per LFE (licenza finale di esperim ento) o LV (libertà vigilata);

2. Interventi per g aran tire il funzionam ento delle sezioni psichiatriche interne agli istituti penitenziari.

I soggetti destinatari sono d eten u ti con d istu rb o m entale, con particolare riferim ento alle fattispecie disciplinate dagli articoli 111 e 112 del DPR 230/2000 e ai soggetti di cui all'articolo 148 del Codice Penale, che in passato potevano essere assegnati agli OPG, e che in futuro saranno assegnati alle sezioni psichiatriche dedicate negli istituti penitenziari.

3. Interventi per garantire il funzionam ento delle REMS (solo riferite a REMS già even tu alm en te attivabili)

I soggetti destinatari sono persone cui sono applicate le m isure di sicurezza d eten tiv a del ricovero OPG e dell'assegnazione a casa di cura e custodia.

Alla data odierna, la situazione relativa all'iter di ap p ro v azio n e dei pro g ram m i regionali di utilizzo dei suddetti finanziam enti è illustrata nella Tabella 5.

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Com e em erge dalla tabella, no n h anno trasm esso un p ro g ram m a di utilizzo dei finanziam enti le Regioni: Friuli Venezia Giulia, Valle d'A osta, C am pania, C alabria e S ardegna e le Province A utonom e di Trento e di Bolzano;

H anno trasm esso un pro g ram m a di utilizzo dei finanziam enti n o n conform e alle indicazioni m inisteriali le Regioni: Piem onte, Lom bardia, U m bria, M arche, M olise, Puglia e Sicilia. Gli Uffici sono in attesa delle integrazioni o m odifiche richieste.

H anno trasm esso un program m a di utilizzo dei finanziam enti conform e alle indicazioni m inisteriali le Regioni: Liguria, Emilia Rom agna, Toscana, A bruzzo, V eneto e Lazio. Per qu este Regioni sono stati predisposti gli schem i di decreto interm inisteriale di ap p ro v azio n e dei program m i che, per le prim e 4 Regioni, sono all'esam e del M inistero dell'econom ia e delle finanze per la prelim inare concertazione tecnica. La Regione Emilia R om agna ha richiesto la sospensione dell'iter di ap p ro v a zio n e del decreto perché intenzionata ad ap p o rta rv i m odifiche.

Lo stato dell'iter di app ro v azio n e dei progetti è sinteticam ente illustrato nella tab. 5.

6. R ealizzazione d elle REMS

L'art. 1 della legge 31 m aggio 2014, n. 81, n ell'ap p o rtare m odificazioni alla legge n. 9/2012, prevede, tra l'altro, un nuovo term ine - 31 m arzo 2015 - per la chiusura degli OPG, nonché la possibilità p er le Regioni di m odificare entro il 15 giugno 2014 i p rogram m i presentati in precedenza - già ap p ro v ati dal M inistero con specifico D.M. - al fine di pro v v ed ere alla riqualificazione dei d ip a rtim en ti di salute m entale e di contenere il num ero com plessivo di posti letto da realizzare nelle stru ttu re sanitarie.

Criteri per la valutazione dei programmi regionali

Ciascun program m a deve contenere la descrizione com plessiva degli interventi p ro g ettu ali con l'indicazione del num ero, d ell'ubicazione geografica e delle caratteristiche generali delle stru ttu re da realizzare, nel rispetto dei requisiti fissati dal decreto del M inistro della salute, di concerto con il M inistro della giustizia del 1° ottobre 2012, previsto d all'articolo 3 ter, com m a 2, del decreto-legge 22 dicem bre 2011, n. 211 convertito, con m odificazioni, dalla legge 17 febbraio 2012, n. 9. Deve contenere, altresì, una v alutazione sulla dim ensione e com posizione delle risorse um ane, e delle specifiche com petenze necessarie alla piena funzionalità dei servizi sanitari operativi dopo l'intervento; nonché fornire inform azioni circa le m odalità che si in ten d o n o a d o ttare p er il reperim ento delle risorse um ane.

Ogni singolo progetto deve contenere: il soggetto attuatore, l'ubicazione, la popolazione servita, la tipologia di intervento (ristru ttu razio n e o nuova costruzione), il n u m ero dei posti letto, il livello di progettazione, la superficie lorda piana per posto letto, i costi stim ati per le attività sanitarie e per le m isure di sicurezza, la stim a dei tem pi di progettazione, di ap paltabilità e la stim a dei tem pi di realizzazione dell'opera.

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Il p rogram m a deve com prendere la definizione di u n sistem a di indicatori, capace di fornire inform azioni sul raggiungim ento degli obiettivi, sia concernenti la realizzazione e/o l'ad e g u am e n to delle stru ttu re che l'attivazione e la co nduzione d ei p ro g ram m i terapeutico-riabilitativi.

Sono perv en u ti agli Uffici com petenti, entro il term ine stabilito del 15 m aggio 2013, i pro g ram m i di tu tte le Regioni tran n e quello della Regione Veneto.

Pertanto, nel rispetto delle disposizioni vigenti, so p ra sintetizzate, è stata attivata la p ro ced u ra di com m issariam ento, con l'invio da p arte dell'O n. le M inistro, in data 20 giu g n o u.s., al P resid en te del Consiglio dei M inistri della proposta di diffida al P residente della R egione Veneto. D opo aver acquisito il concerto da p arte del M inistro della giustizia in data 11 o ttobre 2013, il pro ced im en to è stato assegnato per com petenza al M inistro per gli affari regionali e le autonom ie, che in d ata 28 novem bre 2013 ha form alm ente diffidato il P residente della R egione V eneto ad a d e m p ie re agli obblighi di legge nel term ine di 15 giorni.

La valutazione dei program m i è stata effettuata co n g iu n tam en te dagli Uffici co m petenti della D irezione G enerale della p ro gram m azione san itaria e della D irezione G enerale della prevenzione del M inistero della salute.

Q uesta collaborazione ha consentito di analizzare, in particolare; la risp o n d en z a dei pro g ram m i regionali alle disposizioni norm ative in oggetto, in m erito alla pred isp o sizio n e di piani che prevedessero "l'obbligo per le aziende sanitarie locali di presa in carico all'interno di progetti terapeutico- riabilitativi individuali che assicurino il diritto alle cure e il reinserimento sociale, nonché a favorire l'esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in OPG o all'assegnazione a case di cura e custodia".

T utte le Regioni h an n o tenuto conto di questo aspetto, anche se le articolazioni di d ettaglio m ostrano livelli diversi di approfondim ento, cosa p eraltro prevedibile non essendo in d iv id u ato dalla norm ativa uno schem a di riferim ento.

Si precisa che, ai sensi dell'art. 3 del decreto interm inisteriale 28 dicem bre 2012, le Regioni Lom bardia e Valle D 'A osta, A bruzzo e Molise, Toscana e U m bria h an n o pro p o sto un pro g ram m a unitario. L'accordo tra queste Regioni prev ed e che gli internati residenti in Valle d'A osta, U m bria e M olise siano o spitati nelle REMS, rispettivam ente, delle Regioni L om bardia, Toscana e A bruzzo, ferm o restando l'im p eg n o a prenderli in carico nei p ropri servizi territoriali, q u an d o ritenuti dim issibili.

A seguito d ell'istru tto ria effettuata dagli Uffici com petenti del M inistero della Salute, sulla base dei requisiti stabiliti d al decreto interm inisteriale 1° o ttobre 2012, d al decreto interm inisteriale 28 dicem bre 2012 e di q u an to previsto d al decreto-legge 22 febbraio 2011, n. 211, convertito, con m odificazioni, dalla legge 17 febbraio 2012, n.9 e s.m., con particolare riferim ento all'articolo 3-ter, più volte citato (percorsi terapeutico-riabilitativi), le D irezioni interessate h an n o espresso parere favorevole sui program m i presentati, fatta esclusione del Veneto, dalle Regioni: Piem onte, Lom bardia-V alle D 'A osta, Friuli Venezia G iulia, Liguria, Emilia R om agna, Toscana-U m bria, M arche, Lazio, A bruzzo-M olise, C am pania, Puglia, Basilicata, C alabria, Sicilia e Sardegna.

Per dette Regioni si è p roceduto a richiedere al M inistero dell'econom ia e delle finanze il concerto tecnico finanziario p ropedeutico all'ad o zio n e del D ecreto del M inistro della sa lu te di assegnazione delle risorse.

(10)

Alla data del 30 agosto 2014, a seguito dell'acquisizione del concerto tecnico finanziario del M inistero dell'econom ia e delle finanze, sono stati sottoscritti, dal S ottosegretario di Stato delegato i decreti delle Regioni: Piem onte, Lom bardia-V alle D 'A osta, Friuli V enezia Giulia, Liguria, Emilia Rom agna, Toscana-U m bria, M arche, Lazio, A bruzzo-M olise, C am pania, Puglia, Basilicata, C alabria e Sardegna. D etti decreti, acquisito il visto di controllo d a p arte degli organi com petenti, sono stati pubblicati sulla G azzetta Ufficiale.

Nella tabella 6 sono esplicitati i titoli di ciascun intervento p er singola Regione, il costo com plessivo di esso, il num ero d i p.l. da realizzare, le som m e che sa ra n n o oggetto di successivi p ro g ram m i relativi al potenziam ento dei percorsi terapeutico-riabilitativi. La tabella 7 riporta la stim a dei tem pi di progettazione, appaltabilità e di realizzazione.

Il num ero com plessivo dei posti letto nelle stru ttu re in esam e che si p rev ed e di realizzare sono 990, con un a articolazione di stru ttu re residenziali a differente livello d i intensità assistenziale. Tale n u m ero è inferiore al n u m ero dei soggetti d estinatari delle m isure di sicurezza al 31/12/2011. La riduzione, com e già detto, è d o v u ta alla progressiva attivazione dei pro g ram m i di dim issione, che h an n o consentito l'uscita dagli OPG dei soggetti "dim issibili".

Si ritiene, pertanto, che il n u m e ro di 990 posti Ietto sia coerente con i contenuti dei program m i presentati dalle Regioni e approvati, ferm o restando che tale d o tazio n e p o trà subire, nel futuro, una riduzione, in rap p o rto all'im pIem entazione d ell'applicazione di m isure di sicurezza alternative, previste dalla legge, idonee ad assicurare alla persona inferm a di m ente cure adeguate, con affidam ento ai servizi sanitari territoriali. I program m i regionali, com e è noto, sono finalizzati non tanto al m antenim ento dei soggetti in questione presso gli OPG o le stru ttu re alternative, bensì all'attivazione di p rogram m i terapeutico-riabilitativi, grazie al p o te n zia m e n to dei servizi territoriali di salute m entale.

In tutti i program m i regionali, ap p ro v ati ai sensi del p iù volte citato decreto interm inisteriale 28/12/2012, sono previsti interventi finalizzati al su p p o rto e al p o tenziam ento dei percorsi terapeutico-riabilitativi e, più in generale, alla riqualificazione dell'assisten za territoriale psichiatrica.

Si illustrano di seguito, i p rogram m i di ciascuna Regione, com e sinotticam ente rap p rese n tati nelle tabelle 6 e 7 allegate:

• R egione P iem o n te - il pro g ram m a prevede la realizzazione di n. 2 stru ttu re residenziali situ ate in provincia di Biella e A lessandria, p er un costo totale di 12,6 m ilioni di euro. E' prevista la realizzazione di n. 70 posti letto, di cui n. 40 nella stru ttu ra in provincia di Biella. In 9 mesi è previsto il tem po di p rogettazione e appaltabilità e in 24 mesi è stim ata la realizzazione delle opere. La Regione ha p reannunciato la trasm issione di un n u o v o pro g ram m a rispetto a quello già ap p ro v ato con D.M. del 19 dicem bre 2013.

• R egione L om bardia - il pro g ram m a prevede la realizzazione di n. 4 stru ttu re residenziali per un costo com plessivo di 34 m ilioni di euro. E' prevista la realizzazione di n. 240 posti letto, di cui n.

120 nella stru ttu ra riqualificata dell'O P G di C astiglione delle Stiviere. Le altre 3 stru ttu re h anno una dotazione di n. 40 posti letto e sono ubicate nelle provincie di Com o, Brescia e M ilano. I tem pi di realizzazione sono stim ati dai 20 ai 32 mesi. La R egione ha presentato, in d a ta 11 luglio 2014, un nuovo program m a rispetto a quello già a p p ro v a to dal M inistero con D.M. 14 gennaio 2014.

(11)

• R egione V eneto - A seguito della presentazione da p a rte della regione V eneto di u n progetto che è stato v alu tato d a p arte degli uffici del M inistero della salute carente dei requisiti prescritti dalla legge, il M inistro d ella salute prò tempore con nota 13 febbraio 2014 rap p resen tav a al M inistro della giustizia e al M inistro degli affari regionali che se m b ra v an o realizzate le condizioni p er rip re n d ere la p ro ced u ra di com m issariam ento. A se g u ito di ulteriori sollecitazioni da p arte del M inistero la Regione V eneto presentava u lteriori integrazioni. La Regione ha dato, nel m ese di aprile 2014, definizione al pro g ram m a già presentato, m a soltanto per la parte relativa alla realizzazione della REMS, av en d o accantonato al m om ento u n a q uota per il p otenziam ento dei servizi territoriali psichiatrici regionali a su p p o rto del su p e ra m en to degli OPG. Solo nei prim i giorni di settem bre 2014 la Regione V eneto ha fornito tutti gli elem enti prescritti che sono attu alm en te alla valutazione degli uffici com petenti del M inistero.

• R egione F riuli V enezia G iu lia - la Regione prevede, nel prim o p ro g ra m m a presentato, la realizzazione di 1 residenza in provincia di P ordenone d o tata di n.10 posti letto, per u n costo com plessivo di 1,56 m ilioni di euro. I tem pi di progettazione e appaltab ilità sono stim ati in 425 gg. e quelli di realizzazione in 400 gg.. La Regione, n ell'am b ito del finanziam ento com plessivam ente assegnato, ha in d iv id u ato un a som m a pari a 1,04 m ilioni di eu ro da destinare, con successivo program m a, a interventi finalizzati al su p p o rto e p o ten ziam en to dei percorsi terapeutico-riabilitativi, attraverso interventi di riqualificazione stru ttu ra le dei servizi territoriali.

La Regione ha p resentato l ' i l aprile 2014 u n nuovo pro g ram m a risp etto a quello già ap p ro v a to dal M inistero con D.M. 22 ottobre 2013.

• R egione L ig u ria - la R egione prevede, nel prim o p ro g ra m m a presentato, la realizzazione di 1 residenza d o tata di n. 20 posti letto in provincia di La Spezia, per u n costo com plessivo di 4,1 m ilioni di euro. I tem pi di progettazione p e r ap p altabilità sono stim ati in 90 gg. I tem pi di realizzazione sono stim ati in 610 gg. La Regione, n ell'am bito deL finanziam ento com plessivam ente assegnato, ha in d iv id u ato un a som m a p ari a 1,76 m ilioni di eu ro d a destinare, con successivo program m a, a interventi finalizzati al su p p o rto e p o te n zia m e n to dei percorsi terapeutico-riabilitativi, attraverso interventi di riqualificazione stru ttu ra le dei servizi territoriali.

A tal fine ha p resentato u n o specifico pro g ram m a in data 9 gennaio 2014.

• R egione E m ilia R om agna - la Regione prevede, nel prim o p ro g ra m m a presentato, la realizzazione di 1 residenza dotata di n. 40 posti letto in provincia di Reggio Emilia, per un costo com plessivo di 7,35 m ilioni di euro. I tem pi di p rogettazione e ap p altabilità sono stim ati in 12 mesi. I tem pi di realizzazione sono stim ati in 17 mesi. La Regione, nell'am b ito del finanziam ento com plessivam ente assegnato, ha in d iv id u ato u n a som m a pari a 2,99 m ilioni di eu ro da destinare, con successivo program m a, a interventi finalizzati al su p p o rto e p o ten ziam en to dei percorsi terapeutico-riabilitativi, attraverso interventi di riqualificazione stru ttu ra le dei servizi territoriali.

A tal fine ha p resentato u n o specifico pro g ram m a in data 18 novem bre 2013.

• R egioni T oscana-U m bria - l'accordo interregionale stip u lato tra Toscana e U m bria ha definito un program m a u n itario per la realizzazione di residenze com uni in cui o sp itare i soggetti internati

(12)

provenienti dalle Regioni stesse. E' prevista la realizzazione di n. 72 posti letto, con d iv ersa intensità di cura, in 5 stru ttu re nelle provincie di Firenze, A rezzo e M assa C arrara p er un costo com plessivo di 11,6 m ilioni di euro. I tem pi di realizzazione so n o stim ati d a 9 a 30 mesi, considerato che 4 dei 5 interventi consistono in riqualificazioni o ristru ttu raz io n i di edifici già esistenti.

• R egione Lazio - il pro g ram m a della Regione Lazio p rev e d e il restau ro e il risan a m e n to di 2 stru ttu re situ ate nella città di Roma; e la ristru ttu raz io n e di un ospedale d ism esso in p rovincia di Roma. I posti letto previsti sono n. 95 per un costo com plessivo di 17,7 m ilioni di eu ro . I tem pi di progettazione e ap p altabilità variano d a 90 a 310 gg. e quelli di realizzazione da 180 a 720 gg. U no degli interventi di restauro e risanam ento, quello sito nella ASL Rom a A, p rev ed e, oltre alla residenza per l'esecuzione delle m isure di sicurezza (REMS), la ristru ttu raz io n e della restante p arte dell'edificio (circa 2000 mq) d a d estin a re ad attività sociali e p ro d u ttiv e correlate alla riabilitazione e a percorsi d 'in te g ra zio n e ed inclusione sociale.

• R egioni A bru zzo -M o lise - il pro g ram m a interregionale delle Regioni A b ru zzo e M olise prevede, p er un costo com plessivo di 4,8 m ilioni di euro, la realizzazione di n. 20 posti letto in un a n uova stru ttu ra situata in provincia di Chieti. I tem pi di realizzazione sono stim ati in 2 anni e 9 mesi.

• R egione C a m p a n ia - la Regione C am pania ha presen tato un p ro g ra m m a che p rev e d e la realizzazione di 8 REMS situ ate nelle province di Avellino, Benevento, C aserta, N apoli e Salerno.

O gni stru ttu ra è dotata di n. 20 posti letto, per u n totale di n. 160, con un costo com plessivo previsto di 19,3 m ilioni di euro. La stim a dei tem pi di p rogettazione e appaltab ilità varia d a 2 a 10 mesi, m entre quelli di realizzazione tra 2 e 15 mesi.

• R egione P ug lia - la Regione P uglia ha p resentato u n p ro g ra m m a del costo com plessivo di 10,1 m ilioni di eu ro per com plessivi n. 58 posti letto, da realizzarsi in 3 presidi ospedalieri dism essi e riqualificati, siti in provincia di Brindisi, T aranto e Foggia. I tem pi d i progettazione e ap p altabilità variano d a 180 a 270 gg., quelli di realizzazione sono p revisti In 12 mesi. La Regione, nell'am b ito del finanziam ento com plessivam ente assegnato, ha in d iv id u ato u n a som m a pari a 1,68 m ilioni di euro da destinare, con successivo program m a, a interventi finalizzati al su p p o rto e p otenziam ento dei percorsi terapeutico-riabilitativi, attrav erso in terventi di riqualificazione stru ttu ra le dei servizi territoriali.

• R egione Basilicata - la R egione Basilicata ha presen tato u n pro g ram m a che p rev ed e l'utilizzo di p arte della som m a assegnata per la realizzazione, in provincia di Potenza, di 1 s tru ttu ra sanitaria alternativa all'O PG dotata di n. 5 posti letto. Il costo com plessivo è circa 571.000 euro. I tem pi di progettazione e di appaltabilità sono fissati in 6 mesi; sem p re in 6 mesi sono previsti i tem pi di realizzazione. La Regione, nell'am bito del finanziam ento com plessivam ente assegnato, ha in d ividuato una som m a p a ri a 709.000 euro da destinare, con successivo p ro g ram m a, a interventi finalizzati al su p p o rto e potenziam ento dei percorsi terapeutico- riabilitativi attrav erso interventi di riqualificazione stru ttu ra le dei servizi territoriali.

(13)

• R egione C a la b ria - la Regione Calabria ha destinato il finanziam ento assegnato alla realizzazione e riqualificazione di 2 stru ttu re residenziali site in provincia di C atan zaro e Cosenza, per com plessivi n. 60 posti letto e un costo com plessivo di 6,9 m ilioni di euro. Sono previsti tem pi di progettazione e appaltabilità d a 3 a 7 mesi m entre quelli d i realizzazione sono indicati in 3 - 14 mesi.

• R egione S ard eg n a - il p rogram m a presentato prev ed e la realizzazione di 1 residenza per l'esecuzione delle m isure di sicurezza situata in provincia di Sassari, con u na dotazione com plessiva di n. 40 posti letto e un costo com plessivo di 6 m ilioni di euro. I tem pi di progettazione e appaltabilità sono fissati in 18 mesi; quelli di realizzazione sono definiti in 24 mesi.

La variabilità dei costi di cui alla tab. 6, d ip e n d e dalle varie realtà nelle q uali si p rev e d e di realizzare la stru ttu ra, dalla tipologia delle stesse e dal tipo d'in terv en to : n u o v a costruzione, ristru ttu raz io n e o riqualificazione.

7. La situ a z io n e n ella R egione S icilia

La Regione Sicilia ha presentato un program m a che prev ed e u n costo com plessivo di 18,11 m ilioni di eu ro articolato nella ristru ttu razio n e e ad e g u am en to funzionale d i 3 presidi ospedalieri dism essi per com plessivi n. 80 posti letto, d istribuiti in 4 stru ttu re situ ate nelle provincie di Catania, C altanissetta e M essina. I tem pi di p rogettazione e ap p altabilità sono indicati in 9 mesi;

m entre da 14 a 20 mesi sono determ inati i tem pi di realizzazione delle stru ttu re . I progetti di fattibilità prevedono, oltre alle REMS, la realizzazione di g ru p p i di a p p a rtam e n ti predimissioni e percorsi di riabilitazione per i soggetti ricoverati. Inoltre, la Regione, nell'am bito del finanziam ento com plessivam ente assegnato, ha in d iv id u ato una som m a pari a 1,56 m ilioni di euro da destinare, con successivo program m a, a interventi finalizzati al su p p o rto e p otenziam ento dei percorsi terapeutico-riabilitativi, attraverso interventi di riqualificazione stru ttu ra le dei servizi territoriali.

Gli statuti di autonom ia delle regioni ad autonom ia speciale, a p p ro v a ti con leggi costituzionali, p revedono che le relative norm e di attuazione siano d ettate con app o siti decreti legislativi, em anati su proposta di una C om m issione paritetica (si veda, per q u an to concerne la regione Siciliana, l'articolo 43 dello S tatuto speciale ap p ro v a to con R.D.L. 15 m aggio 1946, n. 455, convertito in legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2").

Tale principio di autonom ia è stato fatto salvo espressam ente sin d all'av v io del processo norm ativo di riordino delle m edicina penitenziaria. Il decreto legislativo n. 230/1999, all'articolo 9, disponeva che "p e r il trasferim ento delle funzioni di cui al presente decreto legislativo si provvede, per le Regioni a statu to speciale e per le province au to n o m e di T rento e di Bolzano, con norm e di attuazione ai sensi dei rispettivi statuti".

Occorre evidenziare che, per q u an to concerne, specificam ente, la regione Siciliana, in m ateria di sanità penitenziaria è stato em anato esclusivam ente il decreto legislativo 20 g iugno 2005, n. 125, recante "N orm e di attuazione dello Statuto speciale della regione siciliana, concernenti il trasferim ento di funzioni in m ateria di m edicina penitenziaria", ai sensi del qu ale sono state

(14)

trasferite alla regione le funzioni sanitarie di cui all'articolo 8 del richiam ato d.lgs. n. 230/1999 con riferim ento "ai soli settori della prevenzione e d ell'assistenza ai d eten u ti e agli intem ati tossicodipendenti".

A tutt'oggi, invece, non risulta ancora em anato alcun decreto legislativo p er il trasferim ento, in particolare, delle funzioni relative agli ospedali psichiatrici giudiziari.

Si deve osservare che il trasferim ento delle pred ette funzioni, attinenti agli ospedali psichiatrici giudiziari, si configura quale presu p p o sto e condizione necessaria per p oter procedere alla concreta assegnazione delle strum entali risorse finanziarie, com prese quelle d estin a te alla realizzazione e riconversione delle stru ttu re , di cui all'articolo 3-ter del d.lgs. n. 211/2011. N on pu ò considerarsi in alcun m odo am m issibile l'assegnazione di tali risorse finanziarie per l'esercizio di funzioni che al m om ento non rientrano nella titolarità della regione Sicilia, in q u an to non ancora trasferite secondo le p rocedure stabilite dalla norm ativa vigente.

8. Prospettive

N onostante il differim ento al 31 m arzo 2015 del term ine per la ch iu su ra degli OPG, sulla base dei dati in possesso del M inistero della salute ap p a re non realistico che le Regioni riescano a realizzare e riconvertire le stru ttu re en tro la p red e tta data. In caso di m ancato rispetto d ell'an zid etta data, ovvero in caso di m ancato co m pletam ento delle stru ttu re nel term ine previsto dai program m i regionali, è ferm a intenzione dei M inistri attivare la p ro ced u ra di cui all'articolo 1, com m a 2, della legge 30 m aggio 2014, n. 81, p rocedura che consente al G overno di provvedere in via sostitutiva ai sensi dell'articolo 3-ter, com m a 9, del decreto-legge 22 dicem bre 2011, n. 211, convertito con m odificazioni nella legge 17 febbraio 2012, n. 9.

Sulla base delle valutazioni rese è quin d i di nuovo auspicabile u n ulteriore differim ento del term ine di chiusura degli OPG.

L 'anzidetta proroga, tuttavia, dovrebbe essere accom pagnata dalla previsione di m isure norm ative finalizzate a consentire la realizzazione e riconversione delle an z id e tte stru ttu re entro tem pi certi; a tal fine si ritengono tuttora valide le pro p o ste form ulate nella p rec ed en te Relazione inviata al Parlam ento: m isure n orm ative volte a sem plificare e razionalizzare le pro ced u re am m inistrative; possibilità di avvalersi del silenzio-assenso per le autorizzazioni am m inistrative richieste a livello locale.

Le m isure norm ative di sem plificazione ap p a io n o necessarie in q u an to l'iter p rocedurale richiesto per la progettazione e la realizzazione delle stru ttu re (come risulta ev id en te dai dati riportati nelle tabelle) si d istanzia notevolm ente dai term ini previsti dalle p recedenti proroghe.

Fermi restando i profili di sicurezza, il presu p p o sto sostanziale perché qu esto percorso politico e am m inistrativo prosegua è la m aturazione di un a n u o v a cultura, u n n u ovo m odo di g u ard a re alla chiusura degli OPG e delle problem atiche connesse, u na attenzione qualificata degli attori politici e dei m ezzi di inform azione. Si cercherà di lavorare con interventi volti a co n trastare il pregiudizio nei confronti dei soggetti affetti d a m alattia m entale, p u r se au to ri di fatti costituenti gravi reati.

(15)

Graf.l - M otivazioni della non dimissibilità dei pazienti

ALTR O

R IV A L U T A R E P ERICO LO SITÀ* SOCIALE

14,9 % 16 ,9 %

(16)
(17)

Grafico 3

INTERNATI PRESENTI NEGLI OPG IN APPLICAZIONE DELLA MISURA DI SICUREZZA DETENTIVA DEFINITIVA E/O PROVVISORIA - DEL RICOVERO IN OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO E DELL'ASSEGNAZIONE A CASA DI CURA E CUSTODIA - 31 GENN AIO - 31 AGOSTO ANNO 2014

350

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto

(18)

Tab. 1 - DISTRIBUZIONE DEI SOGGETTI PER SESSO

REGIONE

MASCHI FEMMINE TOTALI

PIEMONTE 55 4 59

LOMBARDIA * 146 22 168

PRO V. A UTON. BOLZANO 1 1 2

VENETO 36 8 44

FRIULI VENEZIA GIULIA 9 2 II

LIGURIA 19 0 19

EMILIA ROMAGNA 31 4 35

TOSCANA 32 1 33

UMBRIA 5 3 8

MARCHE 12 0 12

LAZIO 95 10 105

ABRUZZO 14 1 15

CAMPANIA 113 5 118

PUGLIA 31 1 32

BASILICATA 5 0 5

CALABRIA 29 2 31

SICILIA 97 3 100

SARDEGNA 20 0 20

ITALIA 750 67 817

* per 9 soggetti non è stato rilevato il sesso. Il numero totale d i soggetti rilevati è p a ri a 817+ 9= 826

(19)

Tab.2 - DISTRIBUZIONE DEI SOGGETTI PER OPG

OPG dlmissifaile

AVERSA 119

BARCELLONA POZZO DI GOTTO 161

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE 237

MONTELUPO FIORENTINO 80

NAPOLI 92

REGGIO EMILIA 99

NON INDICATO 38

ITALIA 826

Tab.3 - DISTRIBUZIONE DEI SOGGETTI SECONDO LA CONDIZIONE DI DIMISSIBILITA '

REGIONE

(Bndssibile b o b dmissibHe onoa

Indicato

PIEMONTE 31 25 3

LOMBARDIA 74! 78 25

PRO V. A UTON. BOLZA NO 1 I 0

VENETO 21 23 0

FRIULI VENEZIA GIULIA 8 0 3

LIGURIA 14 5 0

EMILIA ROMAGNA 23 II 1

TOSCANA 18 15 0

UMBRIA 2 6 0

MARCHE 3 9 0

LAZIO 46 58 1

ABRUZZO 12 3 0

CAMPANIA 81 34 3

PUGLIA 23 9 0

BASILICATA 2 3 0

CALABRIA 26 5 0

SICILIA 75 25 0

SARDEGNA 16 4 0

ITALIA 476 314 36

(20)

Tub.4 - DISTRIBUZIONE D EI SOGGETTI D IM ISSIBILI PER TIPOLOGIA PROGRAMMA TERAPE

REGIONE

TIPOLOGIA PROGRAMMA TERAPEUTICO RIABILITATIVO

ambulatoriale semiresidenziate residenziale altro o non indicato

PIEMONTE 3 0 28 0

LOMBARDIA 5 4 62 3

PROV. A UTON.BOLZANO 0 0' 1 0

VENETO l 1 1 16 3

FRIULI VENEZIA GIULIA 0 0 8 0

LIGURIA 0 0 14 0

EMILIA ROMAGNA 1 0 20 2

TOSCANA 1 0 16 1

UMBRIA 0 0 2 0

MARCHE 0 0 3 0

LAZIO 5 0 39 2

ABRUZZO 0 0 11 1

CAMPANIA 6 4 57 14

PUGLIA 0 1 22 0

BASILICATA 1 0 1 0

CALABRIA 1 1 24 0

SICILIA 4 4 66 1

SARDEGNA 0 1 14 1

rTALIA 28 16 404 28

(21)

T a b ella 5 S itu a z io n e v a lu ta z io n e p ro g ra m m i r e g io n a li per l'u tilizzo dei fon d i di parte corrente

REGIONI

Fondi 2012 (Delibera CIPE 21 die.

2012)

Fondi 2013 rideterminati dopo L 23 maggio 2013, n. 57

Totale Situazione valutazione programmi al 10 settembre 2014

PIEM ONTE 2.613.168,00 3.472.752,06 6.085.920,06

in attesa m o d ifich e e c h ia rim e n ti d a lla R egione

V D'AOSTA 78.596,00 104.450,49 183.046,49 nessun programma

LOMBARDIA 6.987.549,00 9.286.085,52 16.273.634,52

...

in attesa m o d ifich e e c h iarim en ti d a lla R egione

PROV. AUT.

BO LZANO 98.660,53 628.541,53 nessun programma

PROV. AUT.

TRENTO 529.881,00 605.519,82 605.519,82 nessun programma

VENETO 2.533.349,00 3.366.687,17 5.900.036,17 p re d is p o sto d ecreto

FRIULI 553.738,00 735.888,79 1.289.626,79 nessun programma

LIGURIA 1.236.479,00 1.643.215,70 2.879.694,70 d e cre to trasm esso al MEF

E.ROM AGNA 2.182.899,00 2.900.957,57 5.083.856,57 d e cre to trasm esso al MEF

TO SCA N A 1.968.974,00 2.616.662,86 4.585.636,86 d e c re to trasm esso al MEF

UMBRIA 437.717,00 581.716,26 1.019.433,26

in attesa m odifiche e ch iarim en ti dalla R egione

M ARCHE 708.223,00 941.191,32 1.649.414,32

in attesa ch iarim en ti d alla R egione

LAZIO 3.677.421,00 4.887.098,84 8.564.519,84 p re d is p o sto d ecreto

.ABRUZZO 804.788,00 1.069.521,46 d e cre to trasm esso al MEF

(22)

R E G IO N I

F o n d i 2012 (D e lib e ra CIPE 21 die.

2012)

F o n d i 2013 r id e te rm in a ti

T o ta le d o p o L 23 m ag g io

2013, n. 57

S itu a z io n e v a lu ta z io n e p ro g ra m m i al 10 s e tte m b re 2014

1.874.309,46

MOLISE 189.840,00 252.287,68 442.127,68

in atte sa m o d ifich e e c h ia rim e n ti d a lla R egione

C A M PA N IA 4.017.721,00 5.339.340,02 9.357.061,02 n e ssu n p ro g ra m m a

PUGLIA 2.472.883,00 3.286.331,09 5.759.214,09

in attesa m o d ifich e e ch iarim en ti d alla Regione

BASILICATA 273.749,00 363.796,10 637.545,10 n e ssu n p ro g ra m m a

CALABRIA 1.436.966,00 1.909.652,82 3.346.618,82 n e ssu n p ro g ra m m a

SICILIA 4.105.224,00 5.455.626,96 9.560.850,96

in attesa m o d ifich e e c h iarim en ti d alla R egione

SARDEGNA 1.190.835,00 1.582.556,93 2.773.391,93 n e ssu n p ro g ra m m a

TOTA LE 38.000.000 50.500.000,00 88.500.000,00

(23)

Tabella 6. Strutture REMS previste n elle sin g o le R egioni

R E G IO N I Im p o rto a sse g n a to dal DiM 28/12/2012

T ito lo in te rv e n to C osto in te rv e n to a carico d e llo stato

C o sto c o m p le s s iv o (S tato + R eg io n e)

Im p o rto re s id u o

N u m e ro p o s ti le tto

PIEM ONTE €11.952.556,14 R iqualificazione dell'ed ificio ex RSA " M adonna D o ro tea" di Bioglio (BI)

5.685.750,00

€ 5.985.000,00 €1.936,14 40 pi

R ealizzazione di u n a stru ttu ra e x trao sp ed aliera presso località

"C ascina S p a n d o n a ra" - A lessandria

6.264.870,00

€ 6.594.600,00 30 pi

LOMBARDIA VALLE D'AOSTA

€31.960.262,27

€359.491,16

l)R iq u alificazio n e d e ll'O s p e d a le P sichiatrico

15.928.563,9 1

€ 16.766.909,38 //////////// 120pl

€32.319.753,43 G iu d izia rio di C astig lio n e delle Stiviere -A.O. C.

Pom a -M antova 2)R iqualificazione di dell'ed ificio

"M -N " del P residio M ulti- specialistico di M ariano C o m en se - A.O.

di C om o

5.343.899,45

€ 5.625.157,32 40pl

1 3)R ealizzazione di u n a stru ttu ra san itaria ex trao sp ed aliera presso T O spedale di L eno"- A.O. di D esen zan o del G ard a

5.343.899,45

€ 5.625.157,32 40pl

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