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FAQ - Come è cambiato il SUAP negli ultimi dieci anni

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Academic year: 2022

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FAQ – WEBINAR del 26_03_21_Come è cambiato il SUAP_

Si omettono le risposte date in diretta e le risposte alle domande non pertinenti con l’argomento del webinar

Un cenno all'istituto della Conferenza di Servizi, se obbligatorio, da parte di SUAP, Sportelli Inprese, SUE.

Sì, ove il Suap si configuri come amministrazione procedente, a fronte dell’attivazione di più endoprocedimenti; in ogni caso, il SUAP, attestato sul suo paradigma tipico, declinato sul procedimento e non gli sia attribuita alcuna competenza di natura sostanziale, non può essere convocato in conferenza di servizi.

Come si conciliano la disciplina del suap con gli istituti della ZLS e della ZES?

Il d.P.R. 160/2010, quale disciplina del procedimento unico SUAP prevale sulle norme che disciplinano gli endo procedimenti; per quanto riguarda, poi, le disposizioni di natura sostanziale, nella fattispecie quelle che disciplinano le Zone economiche speciali e le Zone logistiche semplificate, queste afferiscono al relativo ramo endoprocedimentale, e alla competente autorità che ne è titolare, salvo che la regolamentazione locale non riconduca tale competenza al SUAP.

Esattamente quali sono le materie che possono essere incamerate nel SUAP o meglio pu òessere corretto incamerare; il canone occupazione suolo pubblico nell'ambito di uno spor tello SUAP ?

Come ribadito in diretta webinar, anche in risposta ad altri quesiti dipende dalle scelte organizzative dell’ente di riferimento.

Qual è il rapporto tra SUAP e Servizio Attività Produttive di un Comune?

Come ribadito in diretta webinar, anche in risposta ad altri quesiti dipende dalle scelte organizzative dell’ente di riferimento.

E' legittimo che una società di intermediazione finanziaria e immobiliare proponga un inter vento di carattere produttivo a nome e per conto del fruitore finale di cui non si conosce l'id entità, né il tipo di attività per cui si procede con una procedura SUAP in variante al Piano Regolatore? Esistono pronunce giurisprundenziali in materia?

Non del tutto pertinente rispetto all’argomento oggetto del webinar, tuttavia, se ho ben compreso il quesito, mi limito adire che la domanda unica deve essere in ogni caso formulata da colui che sarà titolare del provvedimento finale o comunque in suo nome e per suo conto (in caso di procura speciale). La riconduzione al SUAP o al SUE, in ipotesi d’intervento edilizio originariamente a destinazione inconsapevole, dipende dalle scelte organizzative dell’ente.

La mancata comunicazione del parere da parte di Enti coinvolti nella conferenza dei servi zi, entro 45 o 90 gg. equivale ad assenso senza condizioni?

La domanda non è pertinente rispetto all’argomento oggetto del webinar. Tuttavia si richiama l’attenzione su quanto di seguito riportato:

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L'art. 12, comma 1, lett. a), n. 2), D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 settembre 2020, n. 120, ha inserito il comma 8-bis nell’art. 2 della legge 241/90 che mi sembra in equivoca.

8-bis. Le determinazioni relative ai provvedimenti, alle autorizzazioni, ai pareri, ai nulla osta e agli atti di assenso comunque denominati, adottate dopo la scadenza dei termini di cui agli articoli 14-bis, comma 2, lettera c), 17-bis, commi 1 e 3, 20, comma 1, ovvero successivamente all'ultima riunione di cui all'articolo 14-ter, comma 7, nonché i provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti, di cui all'articolo 19, commi 3 e 6-bis, primo periodo, adottati dopo la scadenza dei termini ivi previsti, sono inefficaci, fermo restando quanto previsto dall'articolo 21-nonies, ove ne ricorrano i presupposti e le condizioni

domanda di Autorizzazione Unica ai sensi dell'art. 208 del D.Lgs. 152/2006 deve essere g estita attraverso il procedimento amministrativo in materia di SUAP ai sensi del DPR 160/2 010? Oppure dovrà essere gestitito direttamente dalla Regione competente per territorio?

La domanda nella sua specificità non è pertinente rispetto all’oggetto del webinar. In linea generale, tuttavia, si richiama l’attenzione sul comma 4 dell’art. 2 del d.P.R. 160/10:

4. Sono esclusi dall'ambito di applicazione del presente regolamento gli impianti e le infrastrutture energetiche, le attività connesse all'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti e di materie radioattive, gli impianti nucleari e di smaltimento di rifiuti radioattivi, le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, nonché le infrastrutture strategiche e gli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161 e seguenti del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.

Si richiama altresì l’attenzione sul comma 2 dell’art. 1 del DPR 59/2013:

2. Le disposizioni del presente regolamento non si applicano ai progetti sottoposti alla valutazione di impatto ambientale (VIA) laddove la normativa statale e regionale disponga che il provvedimento finale di VIA comprende e sostituisce tutti gli altri atti di assenso, comunque denominati, in materia ambientale, ai sensi dell'articolo 26, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

Sulla delibera del consiglio che approva una variante al PRG ai sensi dell'art 8 dpr 160/20 20 con approvazione di bozza di convenzione chi deve dare il parere tecnico il Suap? o l'U fficio Urbanistica?

Il SUAP, attestato sul suo paradigma tipico, quale dominus del procedimento unico non esprime alcun parere tecnico, salvo che non sia ricondotta ad esso la competenza sostanziale dell’ufficio urbanistica, il quale ultimo resta competente ad esprimere i pareri tecnici previsti dalle norme di riferimento.

Tanti comuni tendono a fondere SUAP e SUE, e nascono i SUEAP?

Legittime scelte organizzative dell’ente di riferimento

Quanto al merito, se come spesso succede il responsabile del SUAP è anche poi quello c he farà l'istruttoria della pratica per competenza dell'Ente, non trovo nulla di sbagliato nell'a

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ndare a verificare, preventivamente, la correttezza non solo formale, ma anche sostanzia della pratica SUAP presentata...

Nemmeno io

Molti S.U.A.P. sono incardinati all’interno dei Comuni, anche se diverse pratiche sono di c ompetenza di altri Enti (esempio il commercio ingrosso di competenza della camera di co mmercio). Si chiede si può entrare nel merito di tali pratiche (esempio effettuare delle verifi che sui locali - destinazione d’uso e agibilità - dove viene svolta l’attività)

I controlli afferiscono alla competenza in punto di merito: ciascun centro d’imputazione di competenza e responsabilità può effettuare controlli con riferimento ai profili riconducibili ad esso.

Come può tutelarsi il responsabile di un SUAP associato di 9 Comuni che trasmette le prat iche ai comuni competenti per territorio per la verifica della regolarità edilizia e/o urbanistic a e/o ambientali e/o ecc. qualora non pervegano le risposte nei tempi previsti dalle varie ti pologie di pratiche?

Si veda l’art. 17-bis della legge 241/90.

Quando l'autorizzazione è prevista da una norma nazionale (es. art. 64comma3 DPR 59/2 010 su attività di somministrazione alimenti e bevande in aree in cui sono adottati provvedi menti di programmazione delle aperture degli esercizi) la SCIA può essere dichiarata irrice vibile?

Immagino che si faccia qui riferimento al D.Lgs. (non al DPR) 59/2010, al comma 3 dell’art. 64, come sostituito dall'art. 2, comma 2, lett. a), del D.Lgs. 6 agosto 2012, n. 147, non prevede l’autorizzazione, bensì la SCIA (“L'apertura e il trasferimento di sede, negli altri casi, e il trasferimento della gestione o della titolarità degli esercizi di cui al presente comma, in ogni caso, sono soggetti a segnalazione certificata di inizio di attività da presentare allo sportello unico per le attività produttive del comune competente per territorio, ai sensi dell'articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni “). Ad ogni modo, ai fini dell’applicazione di una fra le disposizioni contenute nel d.lgs 59/2010 non è indifferente se vi sia o no una normativa regionale che disciplini la materia, stante quanto previsto dall’art. 84 dello stesso provvedimento:

Art. 84 Clausola di cedevolezza

1. In relazione a quanto disposto dall'articolo 117, quinto comma, della Costituzione e fatto salvo quanto previsto dagli articoli 16, comma 3, e 10, comma 3, della legge 4 febbraio 2005, n. 11, nella misura in cui incidono su materie di competenza esclusiva regionale e su materie di competenza concorrente, le disposizioni del presente decreto si applicano fino alla data di entrata in vigore della normativa di attuazione della direttiva 2006/123/CE, adottata da ciascuna regione e provincia autonoma nel rispetto dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dei principi fondamentali desumibili dal presente decreto.

la SCIA non ricevibile in quanto viziata formalmente deve essere comunque valiata quale atto non conformabile?

La domanda contiene la risposta: un vizio formale valutato di tale gravità da rendere irricevibile la SCIA la rende in astratto anche non conformabile. In concreto, l’interessato dovrà ripresentarla “sanata” (conformazione… di fatto).

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