La sicurezza del paziente impegno di
Tutti
SAFETY WALK ROUND
Perché, Cosa, Come,
Quando, Chi, Con chi
a. Presentazione
La gestione del rischio clinico è un problema rilevante in tutte le realtà sanitarie. Molte sono le metodologie che possono essere applicate per migliorare la sicurezza, sia proattive che reattive. Il Safety Walkaround (SWR) – Giro per la sicurezza - è un metodo semplice da applicare, che è stato sistematizzato da Frankel, un medico americano, nel 2003. La sua caratteristica è che coinvolge tutti nelle aziende sanitarie: la direzione strategica, i dirigenti di dipartimento, tutti gli operatori, i volontari, i pazienti.
b. Il Safety Walk around: cos’è e come si applica
Il SWR è un metodo per la raccolta di informazioni per la sicurezza del paziente dai dirigenti e dagli operatori, che si realizza attraverso l’ effettuazione, da parte di un gruppo di responsabili/dirigenti, di una visita a una unità operativa (UO), in orari concordati. Durante tale visita vengono effettuati dei colloqui/interviste ai diversi stakeholder (dirigenti, operatori, pazienti, volontari), singoli o in gruppo. Lo scopo è quello di identificare: a) i rischi attuali o potenziali che potrebbero portare ad eventi avversi per i pazienti e b) le misure che secondo chi è in prima linea potrebbero essere utilmente introdotte per prevenirne l’accadimento. La durata della visita è di circa un’ora. Le informazioni raccolte durante i colloqui (che non saranno ricondotte a chi le ha riferite) vengono elaborate in una relazione. Alcune proposte emerse potranno essere analizzate nell’équipe della UO per una immediata applicazione, altre potranno essere valutate dalla direzione strategica. Il metodo consente a dirigenti ed operatori di confrontarsi, sia durante i giri, che nelle fasi successive di discussione sui dati raccolti, nonché durante la implementazione delle azioni.
c. Vantaggi della partecipazione al SWR
La partecipazione al SWR, accettando l’intervista/colloquio, consente a dirigenti ed operatori di dare il loro contributo permettendo di identificare situazioni potenzialmente rischiose e fornire suggerimenti per il miglioramento della sicurezza del paziente nella propria unità operativa, infatti gli intervistati potranno raccontare la propria esperienza, fornire i propri punti di vista, valorizzare la loro competenza, fornendo indicazioni per le attività da svolgere e nuove soluzioni da introdurre. E’ importante che ciascuno si esprima liberamente, infatti le indicazioni saranno sistematizzate in una lista unica e non attribuite all’una o all’altra persona che le ha riferite.