COMUNE DI URBINO
Settore Urbanistica
Via S. Chiara, 24 - 61029 Urbino
RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
COMMITTENTE:
MI2F8U18
Concorso Internazionale di Idee per l’area di Borgo Mercatale
Sommario:
1. Stato di fatto e analisi delle criticità ... 1
2. Analisi storica e bibliografica ... 3
3. Obiettivi e criteri guida delle scelte progettuali... 6
4. Proposta progettuale ... 9
4.1 Il sistema dei parcheggi ... 9
4.2 Mobilità carrabile e pedonale ... 11
4.3 La piazza ... 12
4.4 Il Parco “Colle delle Vigne” ... 15
4.5 Accessibilità ... 18
5. Rendering ... 19
1 di 20
1. Stato di fatto e analisi delle criticità
Piazza Mercatale costituisce uno dei luoghi centrali più rappresentativi della città di Urbino, sia per la sua valenza storica che per la rilevanza architettonica degli edifici che la delimitano (la Data, le mura urbiche, la rampa ed i contrafforti di Francesco di Giorgio Martini e, più in prospettiva, il Palazzo Ducale).
La piazza è luogo di attrazione culturale e turistica in quanto rappresenta da sempre “l’approdo storico” per quanti arrivano ad Urbino (sito UNESCO dal 1998).
Va da sé che un luogo in tal modo descritto, dovrebbe poter esprimere a pieno la sua essenza di punto di incontro, di aggregazione e di sosta per poter ammirare e godere delle bellezze circostanti che subito trasmettono, a chi guarda, la natura più profonda della città. Attualmente però, la piazza può definirsi solo un luogo di attraversamento, veloce e distratto, a causa della presenza di un parcheggio su tutta la sua superficie (fig.1).
Figura 1 – Piazza Mercatale oggi: vista sul terminal bus e sui parcheggi di superficie
La presenza del traffico veicolare incide sostanzialmente sulla qualità della piazza, svuotandola del suo valore storico, culturale e della sua stessa natura.
La Data, sebbene non ancora interamente restaurata, è utilizzata per eventi espositivi e culturali temporanei; recentemente è stato realizzato un collegamento pedonale diretto tra la Data e la parte perimetrale di piazza Mercatale confinante con la SS 73 bis, che rappresenta l’unico accesso dalla piazza agli spazi espositivi. Per il pedone che dal centro storico attraversando Porta Valbona vuole raggiungere la Data, questo collegamento risulta essere fisicamente non individuabile e soprattutto poco sicuro, in quanto è necessario passare attraverso la zona carrabile della piazza.
In aggiunta, la piccola rampa di connessione pedonale che conduce all’ingresso dei locali della Data, recentemente realizzata, presenta una pendenza inadeguata, non accessibile ai disabili.
2 di 20
La presenza del parcheggio interrato è, purtroppo, ben evidente anche in superficie. Questo a causa delle griglie di aerazione che disegnano in modo netto il perimetro del parcheggio sottostante, disturbando anche la vista dall’alto della piazza, come ad esempio dalla storica camminata del Pincio.
Un’altra criticità riscontrata dall’analisi dello stato di fatto è l’assenza di un vano ascensore e di scale di idonee dimensioni che permettano ai disabili di uscire dal parcheggio interrato direttamente sulla piazza, senza dover utilizzare le rampe di accesso carrabili esistenti che garantirebbero tra l’altro uno sbocco pericoloso in quanto completamente a ridosso della SS 73 bis. Le scarse e poco definite caratteristiche pedonali attuali della piazza, incidono notevolmente sulla fruibilità della stessa da parte della cittadinanza e dei turisti.
La stessa area del Colle delle Vigne risulta attualmente non valorizzata e sfruttata, con un accesso molto poco visibile e confuso dalla prospiciente pensilina per il transito degli autobus.
Risulta quindi evidente che la principale criticità della piazza insiste su un sistema di mobilità carrabile sia privata che pubblica che non rispetta l’importanza storica e culturale del luogo (fig.2).
Figura 2 – Piazza Mercatale oggi: parcheggi di superficie e rampa di accesso ai parcheggi interrati;
sullo sfondo il prestigioso complesso del Palazzo Ducale
3 di 20
2. Analisi storica e bibliografica
Al fine di approfondire la conoscenza storica e di individuare delle idee progettuali che meglio rispettino l’essenza stessa del luogo, si è ritenuto necessario analizzare la bibliografia più rappresentativa.
Sono innumerevoli le vedute storiche che raffigurano la Piazza del Mercatale, a dimostrazione delle sua importanza in quanto luogo di riferimento per la città.
L’elemento visivo che maggiormente colpisce in tutte le vedute storiche del Mercatale è proprio l’assenza di costruzioni o manufatti permanenti dentro il perimetro della piazza. L’area del Mercatale è una grande spianata quadrilatera, quasi impattante agli occhi di chi guarda la bellezza del Palazzo retrostante. Il vuoto, rappresentativo di questo spazio, denotava il carattere polifunzionale che da sempre ha caratterizzato l’area stessa.
Un vuoto che la rendeva però viva, perché animata dalle persone che la vivevano e dalle funzioni che venivano svolte al suo interno.
La veduta sottostante (fig. 3), tratta dal testo “I mattoni e le pietre di Urbino” di F. Mazzini, mostra la città e il Mercatale prima della sistemazione a parcheggio. Si può osservare come l’intera piazza risultava essere completamente libera da vincoli o impedimenti di alcun tipo, in modo da permettere lo svolgimento delle attività cittadine. Era inoltre presente una cortina di vegetazione immediatamente a ridosso delle mura storiche che incorniciava l’intera area.
Figura 3 – Foto storica della città e del Mercatale prima della sistemazione a parcheggio
La piazza del Mercatale è stata da sempre un punto importante per la città di Urbino in quanto luogo di eventi e appuntamenti settimanali.
Il toponimo Mercatale nacque appunto dalla prevalente consuetudine, documentata almeno dal 1422, di tenere nel luogo fiere di bestiame. Ce ne assicura il Baldi: << …e di qui prese il nome, chiamandosi da noi altri d’Urbino il Mercatale>>. Il giorno di mercato, secondo una tradizione da sempre rispettata, era il sabato (fig.4).
4 di 20
Figura 4 – La fiera del bestiame, in una fotografia di fine Ottocento:
è infatti ancora in essere l’oratorio di San Rocco (in fondo a sinistra)
Ma un sito cosi spazioso e piano si prestava anche ad altri usi (come disse il medesimo Baldi), come luogo di riunione e piazza d’armi, ad esempio; mentre è certo che si prestò a manifestazioni e giochi popolari, e fin dall’origine al gioco dell’aita a cui avrebbe assistito anche Raffaello ragazzo, secondo il Passavant (1882).
Il Mercatale fu anche teatro, come grande anticamera del percorso di rappresentanza di Valbona, di fatti storici politici e mondani quando la corte ducale era in auge e richiamava da ogni parte tanti ospiti illustri. Nel 1621 il Mercatale fu qualificato dalla costruzione della Porta in occasione del corteo nuziale dei Della Rovere. Ma anche in seguito, dopo l’annessione allo Stato Pontificio, non dovette venir meno la consuetudine dei grandi mercati, delle manifestazioni popolari e dei giochi, come quello del pallone col bracciale e del calcio fiorentino.
Nelle piante del primo Ottocento, proprio sotto la Data, si vede indicato l’apposito recinto per tali attività.
In quest’epoca (nel 1837), in occasione della festa di San Crescentino vi si costruì un anfiteatro in legno per quattro giorni di spettacoli: tombole, luminarie, corse di fantini e una sorta di corrida consistente in una caccia a tori e bovini (fig.5).
Figura 5 – La “Caccia ai tori” in una litografia del 1840
5 di 20
Nella “Carta topografica della città di Urbino” di Filippo Trojani del 1856 riportata in fig.6, l’intera area viene denominata Piazza del Mercato, a conferma della sua natura di luogo di scambio e incontro. La meticolosità del disegnatore rende questa carta estremamente interessante; l’autore offre un elenco molto dettagliato degli Enti, degli uffici, delle associazioni civili e religiose, con funzioni caritative e sociali, operanti in città. È curioso far notare che solo in questa pianta compare la duplice annotazione “Giuoco del Pallone” sia nella piana del Mercatale, lungo le mura della Data, sia nella Piazza del Poggio (oggi Rinascimento), lungo la parete del Palazzo Ducale.
Figura 6 – Carta topografica della città di Urbino, F. Trojani (1856)
All’inizio del nostro secolo lo storico sito perse qualche connotato tradizionale quando fu abbattuta la chiesina di San Rocco che era posta su una specie di torrione quadrato e sporgente che fa da contrafforte, dalla parte del borgo, alle arcate di sostegno del piazzale. Con essa fu eliminato anche l’adiacente oratorio di Sant’Antonio Abate che formava un unico corpo.
Nella veduta “Città di Urbino” di Agostino Nini del 1834 in fig.7 si può osservare la Chiesa di San Rocco, oggi non più esistente, di fianco ai contrafforti di Francesco di Giorgio Martini.
La piccola chiesa rappresentava un punto importante per il piccolo borgo foraneo che era completamente autosufficiente; era un piccolo porto suburbano in cui la gente del contado e forestiera approdava per i mercati e poi ripartiva ad affari conclusi, spesso senza nemmeno varcare la Porta di Valbona per salire in città.
6 di 20
Nei giorni nostri il Mercatale ha dovuto pagare un pesante tributo all’incremento massiccio della motorizzazione privata e pubblica, assumendo il ruolo di terminal turistico, di stazione di autolinee locali e di centro direzionale, con tanto di parcheggio di superficie, tanto da trasformarsi in un desolante selciato di automezzi che ha snaturato l’intera area privandola di tutte le sue principali funzioni che l’hanno contraddistinta nel tempo.
Figura 7- Veduta "Città di Urbino" di A. Nini del 1834
3. Obiettivi e criteri guida delle scelte progettuali
A valle dell’analisi storica e delle criticità che oggi l’area presenta, ci si è dati degli obiettivi da raggiungere ripensando complessivamente lo spazio della piazza secondo dei criteri ben precisi che investono non solo gli aspetti funzionali ed architettonici ma anche quelli rappresentativi e simbolici.
In particolare gli obiettivi di base che si vogliono ottenere con la riprogettazione degli spazi sono:
- Regalare alla città e ai visitatori un luogo piacevole di sosta e di incontro, un ulteriore punto di vista, per poter ammirare e godere della vista prospettica di Urbino più rappresentata da sempre nelle varie vedute storiche, in quanto simbolo della città stessa.
- Interpretare la dicotomia della piazza (luogo dello stare vs luogo di transito), creando una separazione tra aree pedonali ed aree carrabili in modo da poter restituire parte della piazza alle persone che la vogliono vivere. Questo risulta possibile anche riportando nella futura zona pedonale del Mercatale gli eventi tradizionali di aggregazione popolare, quale ad esempio il mercato settimanale del sabato mattina.
- Inserire un nuovo elemento architettonico che permetta di realizzare quanto sopra descritto, in posizione evocativa nel verso in cui sorgeva la chiesina di San Rocco poi abbattuta.
7 di 20
- Minimizzare la mobilità carrabile favorendo le connessioni pedonali per rafforzare le relazioni con i vari assi tra cui il centro storico, il colle delle Vigne, i punti limitrofi di valenza storica (Data, Rampa, scalette del teatro).
- Valorizzare il colle delle Vigne che rappresenta da sempre uno dei cardini compositivi nel contesto paesaggistico della città, come ben evidente in molteplici vedute storiche. Animare questo luogo arricchendolo di funzioni progettate ad hoc e compatibili con il contesto, che possano coinvolgere la cittadinanza e i turisti, offrendo un ulteriore punto di vista sulla città.
La qualità attuale della piazza è totalmente compromessa dalla presenza del traffico veicolare in superficie. Tale condizione è la prima da dover essere ovviata, realizzando una separazione netta tra il flusso carrabile e il flusso pedonale, oltre che una diminuzione del traffico carrabile oggi esistente. Si è comunque consapevoli di non poter azzerare completamente il traffico carrabile superficiale a causa della presenza della cortina di edifici commerciali posti a piano terra del borgo.
Risulta importante evidenziare come in questo intervento di riprogettazione dello spazio urbano nulla è stato lasciato al caso ma, al contrario, ogni scelta fatta e ogni risultato ottenuto è frutto di uno studio ben preciso basato sugli assi principali che sono stati individuati nell’area, assi che coincidono con i flussi delle persone che vivranno la piazza stessa.
Le funzioni inserite all’interno degli spazi devono essere compatibili con il contesto e finalizzate a rendere la piazza fruibile e vitale in diversi momenti del giorno e della notte e nei vari periodi dell’anno, anche in relazione ai flussi (fig.8) con i seguenti assi pedonali individuati:
Via Mazzini (Porta Valbona) – ingresso Data
Ingresso colle delle Vigne – piazza del Mercatale
Locali esistenti a p.t. del borgo – locali esistenti a p.t. delle mura della Data
Rampa – piazza del Mercatale
Uscita pedonale dal parcheggio interrato – piazza del Mercatale.
Figura 8 – Schema dei flussi individuati
8 di 20
Nello schizzo a mano sotto riportato (fig.9), è possibile osservare la prima fase di progettazione di idee basata sul criterio degli assi precedentemente descritti.
La zona riservata alla mobilità carrabile viene avanzata sul fronte della piazza, al confine con la strada statale, in modo dal separarla nettamente dal resto dello spazio che resta totalmente ad uso pedonale. I parcheggi a raso posti di fronte alle attività commerciali esistenti vengono leggermente ridotti in quantità, redistribuiti ed avanzati tutti sul fronte strada.
Figura 9 – Schema ideativo dell’intervento
9 di 20
4. Proposta progettuale
In questo capitolo viene fatta una descrizione di tutti gli aspetti che sono stati affrontati e che contribuiscono al ripensamento complessivo dello spazio della piazza.
4.1 Il sistema dei parcheggi
Parcheggi interrati
Si è cercato di integrare il più possibile la presenza del parcheggio multipiano interrato con il nuovo disegno dello spazio della piazza. Le due rampe di accesso ai piani interrati non sono state toccate sia come dimensioni che come posizione.
Il primo elemento che colpisce l’occhio di chi guarda la piazza del Mercatale, sia dall’alto (ad esempio dalla passeggiata del Pincio) sia dalla quota piazzale, sono le griglie di areazione del parcheggio interrato. La metratura necessaria a garantire la corretta ventilazione naturale dei due piani interrati è notevole, di circa 800 mq. Le griglie esistenti tracciano come un secondo contorno della piazza che distoglie lo sguardo dalla bellezza dell’area (fig.10).
Tale contorno risulta essere troppo impattante, specie se inserito in una piazza storica di simile importanza e racchiusa da punti limitrofi di notevole valenza storica quali la Data, la Rampa e Porta Valbona.
Figura 10 - Vista aerea della piazza del Mercatale con evidente impatto visivo delle griglie di areazione esistenti
A tal proposito, per poter meglio ridisegnare la piazza si è ritenuto necessario in primis eliminare parte della superficie grigliata, prevedendo per i parcheggi interrati un sistema di ventilazione meccanica con ventilatori assiali ad impulso per l’immissione e l’estrazione di aria combinati con la funzione di estrazione di fumi in caso di incendio.
Il DM. 1 febbraio 1986 (G.U. n. 38 del 15 febbraio 1986) “Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l’esercizio di autorimesse e simili” definisce anche i requisiti del sistema di ventilazione nelle autorimesse, indicando che, nei casi in cui è previsto, la portata dell’impianto di ventilazione meccanica debba essere non inferiore a tre ricambi orari, al fine di limitare la concentrazione di monossido di carbonio o di gas emessi da veicoli e per rimuovere il fumo in caso di incendio.
10 di 20
Il sopracitato decreto, prevede che anche se è previsto un impianto di ventilazione forzata, vada comunque garantita la ventilazione naturale dei locali nella misura di 1/25 della superficie di ciascun piano interrato.
Essendo il Piano -1 di circa 4767 mq e il Piano -2 di circa 5170 mq, la superficie di griglie da mantenere al fine di garantire la ventilazione naturale in presenza di impianto meccanico è di circa 400 mq. Questo ci permette quindi di dimezzare la superficie grigliata esistente. Ovviamente è necessario mantenere porzioni di griglie in posizioni opposte, per poter permettere il corretto funzionamento dei ventilatori assiali ad impulso.
Come meglio indicato nello schema di fig.11 verrà lasciata la superficie grigliata esistente in adiacenza alla rampa pedonale di uscita dagli interrati, per una lunghezza in pianta di 13 m (per una superficie di circa 42 mq).
In posizione opposta, verrà lasciata per l’intera lunghezza la parte grigliata esistente adiacente alla strada statale e in più le due porzioni di griglia in corrispondenza delle due rampe di accesso ai parcheggi.
La possibilità di eliminare la parte di grigliato esistente che attraversa longitudinalmente la piazza, ci permette di dare un nuovo disegno allo spazio giocando con i diversi materiali per la pavimentazione, come meglio descritto nel paragrafo dedicato alla piazza.
Figura 11 - Superficie grigliata da mantenere
Parcheggi in superficie
Per quanto riguarda il sistema dei parcheggi in superficie, saranno interamente rimossi gli attuali parcheggi a raso all’interno della piazza che verrà resa pedonale (vedi paragrafo 4.2).
Il numero degli attuali parcheggi antistanti i locali commerciali a piano terra del borgo verrà leggermente diminuito per lasciare maggiore spazio alla zona pedonale. Come si può notare dagli elaborati grafici, nonostante venga garantito il passaggio carrabile per i soli residenti in uscita da Porta Valbona, gli spazi adiacenti a tale passaggio e immediatamente prossimi alla porta saranno dedicati solamente ai pedoni. Questo permetterà di dare anche maggiore importanza all’edificio dell’attuale caserma che sarà ricollocata, adibendo tali locali ad altre funzioni in seguito dettagliate.
I parcheggi a raso verranno quindi ridotti e avanzati verso il fronte strada statale, messi a spina di pesce creando una sorta di inversione ad U per permettere l’ingresso e l’uscita dei veicoli.
S.areazione =42 mq
S.areazione =210 mq S.areazione =82 mq
S.areazione =90 mq 90 mq
11 di 20
4.2 Mobilità carrabile e pedonale
Come già accennato in precedenza, la qualità attuale della piazza è totalmente compromessa dalla presenza del traffico veicolare in superficie. Per questo motivo, tutti gli attuali parcheggi a raso soprastanti la zona dei parcheggi interrati saranno eliminati. L’intera area sarà chiusa al traffico che dalla strada statale non avrà più alcuna possibilità di accedere all’interno della piazza, come attualmente accade.
Come è possibile osservare dallo schema di fig. 12 è stata riservata un’intera zona al transito e alla sosta di autobus su tutto il fronte strada statale, diviso da essa dalla cortina di alberi esistente. Con tale soluzione gli autobus non interferiranno più in alcun modo con il resto della piazza pedonale, ma resteranno confinati all’interno di questa zona avente accesso e uscita adiacenti alle due rampe esistenti dei parcheggi interrati. Sono state calcolate le effettive aree di manovra dei bus e una stazione di questo tipo sarà in grado di ospitare 4 stalli per autobus e 1 stallo per bus autosnodato.
Nel precedente paragrafo è già stato descritto il nuovo flusso di veicoli previsto sempre sul fronte strada statale antistante la prima metà delle attività commerciali del borgo.
Cosi facendo la mobilità carrabile dell’intera area del Mercatale è stata limitata al fronte stradale principale (tranne la mobilità carrabile dei residenti di Via Mazzini attraverso Porta Valbona).
Tutta la parte compresa tra le mura urbiche e questa “cortina carrabile” sopra descritta, sarà destinata ai soli pedoni. Considerando che la piazza non avrà più alcuna possibilità di accesso carrabile direttamente dalla strada Statale SS 73 bis, è necessario garantire un accesso ai mezzi tecnici e di soccorso anche in caso di eventi e manifestazioni. Questo sarà reso possibile dall’area adibita a parcheggi a raso, in quanto tra le aree di manovra e la piazza pedonale saranno installati dei semplici dissuasori a scomparsa che consentiranno l’accesso dei mezzi di soccorso direttamente nella parte centrale della piazza.
Figura 12 – Schema dei flussi di mobilità carrabile
12 di 20
4.3 La piazza
Nel precedente paragrafo si è descritto il sistema di mobilità carrabile e pedonale previsto nella riprogettazione degli spazi. In questo paragrafo ci si concentra sulla descrizione della piazza vera e propria, ossia della sola parte pedonale.
L’idea di base è quella di lasciare il più possibile questa parte libera da qualsiasi elemento architettonico o di arredo, in modo da renderla flessibile e utilizzabile durante vari eventi come l’installazione della pista di pattinaggio in inverno, le due feste del Duca, concerti e spettacoli di vario tipo.
Questo spazio è pensato interamente pavimentato tranne nei due lati sottostanti le mura storiche, in cui è previsto un rinverdimento con arbusti ad alto fusto in apposite vasche realizzate con muretti in cls che fungeranno anche da sedute.
Gli assi pedonali individuati nel cap. 3 hanno spontaneamente definito il disegno della pavimentazione della piazza: si tratta dello schema a stella rinascimentale che caratterizza anche il cortile del Palazzo Ducale e Piazza Duca Federico.
Anche nella scelta dei materiali per la pavimentazione si vuole mantenere lo stesso stile, quindi i raggi e il centro della stella saranno in pietra bianca, mentre il resto in mattoncini a spina di pesce (fig.13). Negli elaborati grafici, sulla planimetria della piazza è possibile osservare anche altre linee che riprendono in un verso il ritmo delle aperture poste sulle mura della Data, nell’altro verso il ritmo dei contrafforti di Francesco di Giorgio Martini a sostegno della piazza; questi ulteriori assi saranno evidenziati semplicemente con una fila di mattoncini che segue ciascuno il proprio verso.
Figura 13 – Materiali: pavimentazione in mattoncini a spina di pesce e fasce in pietra bianca
Non meno importante è il viale di collegamento tra la rampa e l’ingresso al Parco Colle delle Vigne:
questo sarà pavimentato con lastre di pietra naturale di colore chiaro tipo ardesia, appunto per accentuare ed evidenziare l’ingresso al Parco.
La parte di strada carrabile che da Via Mazzini collega alla strada statale invece sarà interamente realizzata con una pavimentazione a sampietrini posti a coda di pavone (fig.14), ad eccezione del pezzetto di intersezione col viale sopra descritto che sarà appunto in pietra chiara naturale.
Figura 14 – Materiali: cubetti di porfido posti a coda di pavone
13 di 20
L’elemento architettonico cui si era accennato in precedenza è stato pensato come una elevazione di uno spigolo della piazza su cui si possa salire e sostare per ammirare il patrimonio architettonico offerto dal centro storico della città di Urbino.
Il nome scelto per tale elemento è “Gradinata di S.Rocco” (fig.15), un nome non casuale,
Infatti oltre ad essere orientato nel verso in cui sorgeva la chiesa di San Rocco, crea anche una barriera calpestabile tra ciò che è pedonale e ciò che è carrabile. L’utente che guarda la piazza dalla rampa ha la percezione che la vista confluisca tutta in questo punto che offre, sostando, un cono visivo sulla città.
Figura 15 – Dettaglio della Gradinata di San Rocco
La struttura è in acciaio Corten che, nella parte bassa in cui ci sono le gradinate, è rivestito in mattoncino; le sedute sono poi rivestite con un pannello in legno. La parte alta della struttura invece è in vetro strutturale calpestabile con bande antiscivolo e lascia intravedere in trasparenza la struttura in acciaio Corten; è presente un parapetto di sicurezza in vetro e acciaio.
Questa sorta di “punta” ha la funzione di essere gradinata per chi vive la piazza, e piccolo deposito bagagli automatico sul retro per chi arriva al terminal bus sul lato strada statale.
Sempre nella parte sottostante la punta, dal lato che affaccia sul parcheggio a raso verso il borgo, sarà ricollocata l’isola ecologica.
L’edificio dell’attuale caserma verrà riconvertito nelle sue funzioni e riqualificato in facciata con un sistema di brise soleil in cotto (fig.16) che gli conferiscono maggiore risalto rispetto agli altri edifici esistenti.
Questi spazi saranno destinati a diverse funzioni quali: servizi igienici, biglietteria, sportello informazioni turistiche e mappe del Parco e della città, servizio di ciclo officina considerando che passa da qui il secondo itinerario cicloturistico “Urbino e le corti dei duchi”, alla scoperta del territorio della Provincia di Pesaro e Urbino.
I locali che si trovano al piano terra delle mura della Data verso la rampa, attualmente utilizzati come
biglietteria, saranno riconvertiti e Figura 16 – Esempio di rivestimento facciata con brise soleil in cotto
14 di 20
adibiti a bar/pub con la possibilità di fare musica live anche di notte senza disturbare i residenti, vista la posizione riparata dalle mura. Questi locali avranno la possibilità di posizionare qualche ombrellone e tavolini all’aperto sul viale pavimentato presente sul davanti.
Il progetto di ripensamento della piazza prevede l’installazione di un impianto di illuminazione notturna composto da apparecchi di vario tipo.
Sono previsti apparecchi ad incasso lungo tutto il perimetro verde sottostante le mura urbiche, sia sul lato Porta Valbona-rampa che sul lato rampa- ingresso Data. Questo tipo di illuminazione sottolinea le linee architettoniche delle mura creando coni di luce con suggestivi effetti sul paesaggio notturno.
Lungo la strada carrabile in uscita da Via Mazzini saranno installati pali da arredo urbano di altezza 7m mentre sui viali pedonali elementi di illuminazione più bassi di altezza 0.50m.
Figura 17 – Schema di posizionamento dei corpi illuminanti di Piazza Mercatale
In altri punti della piazza (come da schema sopra riportato in fig.17), sono previsti degli apparecchi a LED con rivestimento in Corten della stessa linea aventi altezza 0.5m per i vialetti (tipo fig. 18) e altezza 7m lungo la via carrabile da Porta Valbona alla strada statale SS73bis.
Pali h=7m
Pali h=0,50m Faretti ad incasso
15 di 20
Figura 18 – Corpo illuminante a LED per vialetti, h=0,50m
4.4 Il Parco “Colle delle Vigne”
L’area del Colle delle Vigne risulta attualmente non valorizzata con un accesso molto poco visibile e confuso dalla prospiciente pensilina per il transito degli autobus. E’ evidente come, dopo le modifiche alla viabilità carrabile spiegate nei paragrafi 4.1 e 4.2, l’ingresso a questa area acquisisca valore grazie alla realizzazione di una connessione pedonale con il centro della piazza.
Anche la limitazione del traffico ai soli residenti di Via Mazzini contribuisce ad una crescente relazione tra il centro storico e la zona di ingresso al colle delle Vigne.
Ovviamente per rendere attrattiva l’area in questione non è sufficiente mettere in evidenza il punto di ingresso, ma serve studiare delle funzioni specifiche al suo interno che rendano appetibile la fruizione dello stesso da parte della cittadinanza e dei turisti.
In questo progetto di riqualificazione l’intera area del colle delle Vigne è stata adibita a parco urbano a disposizione della città, un parco inteso come cerniera tra il centro storico della città e la campagna.
Sono stati creati 3 percorsi pedonali aventi varie pendenze, da quelli più dolci e accessibili a quelli più ripidi, che conducono alla Fortezza Albornoz collegandola direttamente alla piazza.
L’edificio dell’ex caserma, come detto nel paragrafo precedente, sarà un punto strategico per l’intera piazza in quanto in esso si concentreranno tutti i servizi al turista e al cittadino per meglio vivere lo spazio della piazza: biglietteria, servizi igienici, punto informazioni, ciclo-officina.
Entrando nel Parco delle Vigne (fig 19) ci si troverà in una piccola piazzetta dalla quale si snoderanno i tre diversi percorsi:
Percorso 1 - AMBIENTE E SALUTE: include il CEA di Urbino e avrà una funzione didattica, valorizzando anche il centro stesso e contribuendo allo sviluppo esterno dei loro progetti/eventi che già attualmente sono vari. Tutte le specie arboree presenti lungo il percorso avranno appositi cartellini indicanti il nome della specie. Lungo questo percorso le attività pensate sono le seguenti: orti urbani con zone per piante officinali e aromatiche (anche in collegamento all’evento del Biosalus), fattorie didattiche e laboratori (ad es. le api ed il miele), area dedicata alle energie rinnovabili (panchina ftv, esempi di minieolico). Nella parte superiore, in cui si gode di una meravigliosa vista sul Palazzo Ducale e sull’intera piazza, ci sarà un anfiteatro utilizzabile anche per corsi estivi di yoga e per eventi vari.
Questo tipo di sentiero deve far assaggiare al turista la vita della campagna del Montefeltro, in cui Urbino è incastonata.
16 di 20
Figura 19 – Percorsi tematici del Parco “Colle delle Vigne”
Percorso 2 - STORIA, ARTE E CULTURA: rappresenta un collegamento diretto sull’asse piazza Mercatale – Fortezza Albornoz. Lungo il percorso è prevista l’installazione di vari cartelloni trasparenti in specifici punti, su cui è disegnato il contorno del Palazzo e del centro storico in corrispondenza del reale retrostante, con spiegazioni storico-artistiche che evidenziano lo sviluppo del tessuto urbano nel tempo; utilizzo dei QR code, piccolo chiosco emeroteca e zone “poetry stop”, spazio dedicato alla lettura con frasi celebri di G. Pascoli stampate sulle pareti (fig.20).
Figura 20 - Esempio di Poetry stop
Percorso 3 - TRADIZIONI: presenta una pendenza maggiore degli altri; si connette in due punti al percorso centrale. Nel piazzale in basso, all’imbocco del sentiero, è prevista l’installazione di un chiosco (fig.21) utilizzabile durante l’anno per eventi come show- cooking e laboratori di cucina per piccoli gruppi (come fare la crescia o la pasta fresca); in occasione della Festa del Duca potrà trasformarsi in stand/mercatino storico, lezioni di tiro
17 di 20
con l’arco o scherma storica. Nel resto del percorso, verranno installati elementi di arredo/espostivi in vetro che potranno ad esempio esporre gli aquiloni delle varie contrade.
Figura 21 – Esempio di chiosco/bar/laboratori di cucina ed eventi
I tre percorsi sopra descritti sono delle rampe (fig.22). Tuttavia in alcuni punti sono stati previsti dei collegamenti tra i percorsi con dei gradini, che permettono sia di abbreviare che di passare da un percorso all’altro (fig.23).
Tutti i percorsi prevedono aree di sosta opportunamente nominate e segnalate da cartelli, in modo da dare un’identità ai luoghi per poter essere vissuti dalla cittadinanza quotidianamente e non solo in occasione dei grandi eventi.
Quello che si vuole creare con un sistema di percorsi tematici del genere è una sorta di “anello”
che diventa un modo alternativo per conoscere la città e osservarla da diversi punti di vista. Un turista che arriva a piazza Mercatale in bus, avrà innanzitutto la possibilità di fermarsi nella piazza ed osservare il complesso architettonico sovrastante, godendo di tutti i servizi necessari. Poi, scegliendo uno dei tre percorsi, può raggiungere la Fortezza Albornoz e da li raggiungere il centro storico per poi scegliere di ritornare alla piazza da Via Mazzini, dalla Rampa, dalle scalette del teatro.
Figura 22 – Percorsi pedonali tipo Figura 23 – Scalinate tra i percorsi
18 di 20
4.5 Accessibilità
Le scarse e poco definite caratteristiche pedonali attuali della piazza, incidono notevolmente sulla sua fruibilità in sicurezza da parte della cittadinanza e dei turisti.
Le modifiche proposte e descritte nel paragrafo 4.2 risolvono tale problematica, permettendo cosi una fruizione in sicurezza da parte del pedone che vuole, ad esempio, recarsi agli spazi espositivi della Data provenendo da Via Mazzini.
A tal proposito, si evidenzia che la piccola rampa di connessione pedonale che conduce all’ingresso dei locali della Data, recentemente realizzata, presenta una pendenza inadeguata, non accessibile ai disabili (fig.24).
E’ quindi prevista la sostituzione di questa, con una rampa più lunga di pendenza adeguata in modo da rendere finalmente accessibili tali locali anche ai disabili (fig.25).
Inoltre, sarà realizzato un ascensore a vista con pareti in vetro nell’attuale vano scala che collega l’ingresso dei locali DATA con il livelli superiore di Via Matteotti.
Figura 24 – Planimetria generale dell’intervento, inclusa la nuova rampa di accesso alla DATA Figura 23 – Rampa esistente di accesso ai locali DATA
Nuova rampa di accesso alla DATA
19 di 20
Per quanto riguarda l’accessibilità alla piazza dai parcheggi interrati, si evidenzia l’assenza di un vano ascensore che permetta ai disabili di uscire dal parcheggio interrato direttamente sulla piazza, senza dover per forza utilizzare le rampe di accesso carrabili esistenti che garantirebbero tra l’altro uno sbocco pericoloso in quanto completamente a ridosso della SS 73 bis.
Considerando tale situazione un limite notevole per l’accessibilità in materia di barriere architettoniche, è prevista la realizzazione accanto al corpo scala esistente di un vano ascensore che colleghi direttamente i piani interrati con la piazza. Il vano ascensore visibile a livello della piazza sarà realizzato in vetro strutturale e prevedrà anche una pensilina di copertura in Corten, in modo da riparare il pedone in uscita dal vano scala e dall’ascensore in caso di maltempo.
5. Rendering
Di seguito vengono riportate alcuni rendering delle viste ritenute più significative, che meglio aiutano a rendere l’idea della nuova area del Mercatale progettata (figure 26-30).
Figura 25 – Vista sulla piazza dalla nuova rampa di accesso alla DATA
Figura 26 – Vista laterale dall’alto della piazza
20 di 20
Figura 27 – Vista della piazza all’uscita di Porta Valbona
Figura 28 – Vista dalla sommità del Parco Colle delle Vigne
Figura 29 – Vista frontale del Palazzo Ducale dalla Gradinata di San Rocco