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ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

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Academic year: 2022

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Istituto Nazionale di Fisica Nucleare IL PRESIDENTE

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

codice fiscale 84001850589

Presidenza INFN - Piazza dei Caprettari 70 - 00186 Roma (Italia) - https://www.presid.infn.it

tel. +39 06 6840031- fax +39 06 68307924 - email: presidenza@presid.infn.it - segreteria@presid.infn.it - prot@presid.infn.it - PEC: presidenza@pec.infn.it

ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

DISPOSIZIONE N. 21355 del 1 agosto 2019

Il Presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare:

- vista la deliberazione della Giunta Esecutiva dell’INFN n. 12140 del 17.07.2019, con la quale è stata autorizzata l’indizione da parte dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso di una procedura aperta, in ambito comunitario, per la fornitura e posa in opera di una camera pulita ISO6 predisposta per l’operazione in condizioni “Radon – Free” per l’Infrastruttura NOA, con un importo posto a base di gara pari ad € 2.990.000,00, oltre oneri per l’eliminazione dei rischi da interferenza pari ad € 10.000,00, l’IVA al 22% e l’incentivo per funzioni tecniche, ai sensi dell’art. 113 del d.lgs. n.

50/2016 e s.m.i., pari ad € 60.0000,00, corrispondente ad un totale lordo di € 3.720.000,00;

- preso atto che il dott. Giovanni Ambrosi, RUP della suddetta procedura, con relazione del 31.07.2019 ha ritenuto opportuno, per una migliore e più efficace valutazione delle offerte tecniche, prevedere che gli operatori economici presentino, all’atto della loro partecipazione alla procedura di gara innanzi richiamata, anche dei “campioni di materiali e realizzazioni”, quali elementi dimostrativi dell’offerta tecnica, al fine di fornire alla Commissione giudicatrice un supporto alla sua attività di valutazione, soprattutto su alcuni aspetti specifici e rappresentativi delle capacità tecniche dei concorrenti;

- visti il Disciplinare di Gara ed il Capitolato Tecnico, nel testo modificato ed integrato secondo le specifiche su descritte, che vengono allegati alla presente disposizione per costituirne parte integrante e sostanziale;

- considerato che il bando di gara è stato pubblicato in data 24.07.2019 sia nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (G.U.U.E) sia nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (G.U.R.I.), V Serie Speciale “Contratti Pubblici;

- tenuto conto che, alla luce di quanto rappresentato, risulta necessario procedere alla pubblicazione di un avviso di rettifica del Disciplinare di Gara e del Capitolato Tecnico, nel rispetto delle medesime modalità seguite per la pubblicazione del bando di gara;

- ritenuto opportuno procrastinare di 5 giorni anche il termine per la presentazione delle offerte già fissato al 10.09.2019;

- precisato che nel caso di specie, ricorre l’ipotesi prevista dall’art. 52 comma 1, lett. d) del d.lgs. n.

50/2016 e s.m.i.;

- considerato che in base al combinato disposto dell’art. 14, co. 5 lett. i) dello Statuto dell’INFN e dell’art. 5, co. 2, lett. i) del Disciplinare di Organizzazione e Funzionamento dell’INFN, la Giunta Esecutiva dell’Istituto “delibera in materia di contratti per lavori, forniture e servizi e prestazioni d’opera professionali che esulano dalla competenza dei Direttori delle Strutture, secondo quanto previsto nel Regolamento di Amministrazione, Finanza e Contabilità”;

- tenuto conto che il Presidente dell’Istituto, in base al combinato disposto dell’art. 10, co. 6 lett. b) dello Statuto dell’INFN nonché dell’art. 3, co. 2 lett. b) del Disciplinare di Organizzazione e Funzionamento dell’INFN “sostituisce in caso d’urgenza la Giunta esecutiva adottando

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Istituto Nazionale di Fisica Nucleare IL PRESIDENTE

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

codice fiscale 84001850589

Presidenza INFN - Piazza dei Caprettari 70 - 00186 Roma (Italia) - https://www.presid.infn.it

tel. +39 06 6840031- fax +39 06 68307924 - email: presidenza@presid.infn.it - segreteria@presid.infn.it - prot@presid.infn.it - PEC: presidenza@pec.infn.it

provvedimenti che devono essere sottoposti alla Giunta stessa per la ratifica nella prima seduta utile e comunque entro trenta giorni”;

- ritenute pertanto sussistenti nel caso di specie le ragioni d’urgenza legate al buon esito della procedura di gara ed alla sua conclusione nel rispetto delle tempistiche indicate dall’Autorità di Gestione del MIUR, nell’ambito del relativo cronoprogramma di rendicontazione, ai beneficiari del Programma PON Ricerca e Innovazione 2014-2020;

D I S P O N E

1) Di autorizzare la rettifica, secondo le modalità indicate in narrativa, del testo del Disciplinare di gara e del Capitolato tecnico della procedura aperta, in ambito comunitario, per la fornitura e posa in opera di una camera pulita ISO6 predisposta per l’operazione in condizioni “Radon – Free” per l’Infrastruttura NOA, con un importo posto a base di gara pari ad € 2.990.000,00, oltre oneri per l’eliminazione dei rischi da interferenza pari ad € 10.000,00, l’IVA al 22%;

2) Di procedere alla pubblicazione di un avviso di rettifica del Disciplinare di gara e del Capitolato tecnico, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente e di procrastinare al 16.09.2019, il termine per la presentazione delle offerte già fissato al 10.09.2019;

3) Di sottoporre la presente disposizione alla ratifica della Giunta Esecutiva nella prima seduta utile, ai sensi dell’art. 10, co. 6 lett. b) dello Statuto dell’INFN nonché dell’art. 3, co. 2 lett. b) del Disciplinare di Organizzazione e Funzionamento dell’INFN.

IL PRESIDENTE Prof. Antonio Zoccoli

SF/ADO

Digitally signed by ZOCCOLI ANTONIO C=ITO=ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE

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Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Perugia

INFN Sezione di Perugia, c/o Dipartimento di Fisica Via Pascoli I-06123 Perugia, Italy 1

Oggetto: Procedura per la fornitura in opera di una Camera Pulita Radon Free per le esigenze del progetto NOA (Nuova Officina Assergi) – CIG 7981555B8A

Rettifica della documentazione di gara: Disciplinare di Gara e Capitolato Tecnico

In seguito ad un riesame della documentazione predisposta per la procedura in oggetto, pur essendo stata la stessa approvata con Delibera di Giunta, Atto G. E. n. 12140 del 17.07.2019, ed essendo intervenuta in data 24 luglio 2019 la pubblicazione del relativo bando di gara sulla G.U. 5^ Serie speciale, è emersa l’opportunità di procedere ad una modifica di parte della documentazione prodotta, in particolare del Disciplinare di Gara.

La modifica che si ritiene opportuno effettuare attiene all’inserimento nel sopra indicato documento di apposita sezione riguardante la richiesta ai concorrenti di fornire, unitamente alla propria offerta tecnica, anche dei

“campioni di materiali e realizzazioni” quali elementi semplicemente dimostrativi dell’offerta tecnica stessa.

La modifica è necessaria in quanto, data la natura complessa e articolata della fornitura e posa in opera oggetto della presente procedura, l’offerta tecnica che gli operatori economici concorrenti dovranno presentare sarà complessa ed articolata. La Commissione giudicatrice quindi dovrà svolgere un impegnativo lavoro di analisi dei contenuti delle offerte tecniche e di valutazione degli stessi secondo i criteri stabiliti nel Disciplinare di Gara e la presenza dei campioni di materiali e realizzazioni sarà di aiuto nel lavoro di valutazione.

Per agevolare il lavoro della Commissione giudicatrice e consentire una migliore e più efficace valutazione delle offerte tecniche è utile prevedere l’invio di “campioni di materiali e realizzazioni” quali elementi dimostrativi dell’offerta tecnica al fine di fornire alla Commissione giudicatrice un supporto alla sua attività di valutazione, soprattutto su alcuni aspetti specifici e rappresentativi delle capacità tecniche dei concorrenti, espresse nell’offerta tecnica.

Il Disciplinare di Gara è stato pertanto modificato inserendo al punto “15. CONTENUTO DELLA BUSTA B – OFFERTA TECNICA”, i seguenti punti:

- “15.1 Offerta tecnica”

riproduttivo del contenuto del punto 15 del Disciplinare di Gara così come approvato (Atto G. E. n. 12140 del 17.07.2019);

- “15.2 Campioni di materiale e realizzazioni”

contenente l’indicazione dei campioni da fornire e le modalità per l’invio.

La modifica proposta non tocca elementi sostanziali della procedura di gara, quali per esempio l’oggetto dell’appalto, i requisiti di partecipazione, i criteri di valutazione, le condizioni economiche nonché le modalità di esecuzione dell’appalto.

La previsione dell’invio di campioni rappresenta un elemento accessorio il cui scopo è quello di consentire un più attento esame delle offerte tecniche da parte della Commissione nonché di fornire la “dimostrazione delle capacità tecniche dei contraenti” dedotte dagli stessi nelle proprie offerte tecniche.

In ragione di questa modifica si dovranno eventualmente prevedere nuovi e adeguati termini per la presentazione delle offerte.

Durante il riesame della documentazione è emersa, inoltre, l’opportunità delle seguenti rettifiche:

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Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Perugia

INFN Sezione di Perugia, c/o Dipartimento di Fisica Via Pascoli I-06123 Perugia, Italy 2

1) Capitolato tecnico, punto “2.3 Predisposizione per utilizzo radon-free”

- il testo

“Sarà carico del fornitore calcolare il flusso complessivo di esalazione ed i flussi specifici per unità di superficie interna esposta per ciascuna tipologia di materiale che si intende utilizzare.

Sarà effettuata una fase congiunta di verifica di accettazione preliminare dei materiali attraverso misure di emissività su campioni messi a disposizione dal fornitore, atte a garantire il rispetto dei limiti di progetto.”

- è sostituito da

“Sarà carico del fornitore calcolare il flusso complessivo di esalazione ed i flussi specifici per unità di superficie interna esposta per ciascuna tipologia di materiale che si intende utilizzare.

Considerata la specificità delle misure di emissività del gas radon, necessarie a garantire il mantenimento di una bassa concentrazione di radon, al fornitore è chiesto, inoltre, di inviare campioni di materiali da utilizzare per la realizzazione della camera pulita.

Sarà effettuata una fase congiunta di verifica di accettazione preliminare dei materiali attraverso misure di emissività su campioni messi a disposizione dal fornitore, atte a garantire il rispetto dei limiti di progetto.”

viene quindi aggiunta la frase “Considerata la specificità delle misure di emissività del gas radon, necessarie a garantire il mantenimento di una bassa concentrazione di radon, al fornitore è chiesto, inoltre, di inviare campioni di materiali da utilizzare per la realizzazione della camera pulita” al fine meglio descrivere l’oggetto e le modalità (per campione) della verifica di accettazione preliminare dei materiali già prevista e disciplinata dal Capitolato Tecnico.

2) Capitolato tecnico, in vari punti

- l’indicazione “Aisi 316 L” è sostituita con “Aisi 304 L” relativamente al tipo di acciaio richiesto per le pannellature.

Il RUP Dr. Giovanni Ambrosi Perugia, 31.07.2019

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Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

LABORATORI NAZIONALI DEL GRAN SASSO

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Laboratori Nazionali del Gran Sasso NOA – Nuova Officina Assergi

Progetto di una Clean Room nei LNGS

Capitolato tecnico

(doc. n. NOA-0190617/gp Rev. 1.6)

Qualifica Nome Firma Data

Il Responsabile del

Procedimento Dott. G. Ambrosi

Il Tecnico P.I. G. Panella 10/07/2019

Istituto Nazionale di Fisica Nucleare codice fiscale 84001850589

INFN Laboratori Nazionali del Gran Sasso - Via G. Acitelli, 22 - 67100 Assergi L’Aquila (Italia)

tel. +39 0862 4371 - fax. +39 0862 410795 - https://www.lngs.infn.it/it

09/07/2019

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Revisioni

Rev. del motivo

0.1 17/06/2019 Prima stesura da NOA

1.0 19/06/2019 Ulteriori dettagli su Abbattimento Radon 1.1 25/06/2019 Revisione amministrativa

1.2 01/07/2019 Revisione Collaborazione DS

1.3 02/07/2019 Revisione Caratterizzazione Materiali e Collaudi 1.4 08/07/2019 Revisione Collaborazione DS

1.5 10/07/2019 Revisione amministrativa LNGS 1.6 10/07/2019 Revisione Servizio Ambiente

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Indice generale

1 Generalità...7 1.1 Scopo del documento...7 1.2 Scopo dell'intervento...7 1.3 Localizzazione...7 1.4 Condizioni ambientali...8 1.5 Servizi e forniture comuni dei LNGS utilizzabili da NOA...8 1.5.1 Turno “Safety” 365/24 g/h...8 1.5.2 Turno “Security” 365/24 g/h...9 1.5.3 Servizi Generali...9 1.5.4 Servizi Calcolo, Reti e Telefonia...9 1.5.5 Servizi SPP...9 1.5.6 Fornitura acqua potabile ed industriale...9 1.5.7 Fornitura acqua calda sanitaria ed industriale...10 1.5.8 Fornitura elettrica con gruppo elettrogeno di soccorso...10 1.5.8.1 Alimentazione elettrica del sistema HVAC della Clean Room...10 1.5.8.2 Alimentazione elettrica apparati dell'impianto di sicurezza e controllo...10 1.6 Clean Room NOA (LNGS)...10 2 Struttura...10 2.1 Locali...10 2.1.1 Locale Ingresso/Spogliatoio...10 2.1.2 Locale Processo...11 2.1.3 CR2...11 2.1.4 CR3...11 2.2 Speci9che costruttive...11 2.2.1 Controsof9tti interni...11 2.2.2 Pavimentazione...12 2.2.3 Pareti perimetrali e Partizioni interne...12 2.3 Predisposizione per utilizzo radon-free...14 2.3.1 Caratteristiche generali di un sistema di riduzione del radon...15 2.3.1.1 Speci9ca sintetica del sistema di riduzione del radon...15 2.3.1.2 Oggetto e portata del sistema di riduzione del radon...15 2.3.2 Sistema Termo-Frigorifero...16 2.3.2.1 Sez. Termica...16 2.3.2.2 Sez. Frigorifera...16 2.4 LIMITI DI CLASSE...17 2.5 Accessi...18 2.5.1 Esclusività degli accessi...18 2.5.2 Accesso dei macchinari...18 2.5.3 Uscite di Emergenza...18 3 Arredi...19 3.1 Clean Room...19 3.1.1 Armadi - Tavoli - Sedie...19 3.1.2 Gowning Area...19 3.2 Uf9ci...19 3.2.1 Armadi - Tavoli - Sedie...19 4 Attrezzature NOA...20 4.1 Macchine NOA...20

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4.1.1 Trasporto e consegna...20 4.2 Cappe chimiche...20 4.3 Bagno a ultrasuoni...20 4.4 Lavandini...20 4.5 Passaprodotti Aussato (passbox)...21 4.6 Lavaocchi...21 5 Sistemi Ausiliari...21 5.1 Alimentazione Elettrica...21 5.1.1 QEG-FML - Quadro Generale...24 5.1.1.1 Principali utenze FM (Short Break)...24 5.1.2 QEG-NB - Quadro Generale NoBreak da UPS 80kVA, 30'...25 5.2 Illuminazione...25 5.2.1 Ordinaria aree produttive Macchinari e Tavoli da Lavoro...25 5.2.2 Ordinaria aree produttive e di passaggio...25 5.2.3 Ordinaria esterna area macchinari HVAC...26 5.2.4 Uf9ci...26 5.2.5 Illuminazione di sicurezza...26 5.3 Impianti di Terra...29 5.3.1 Protezione dai contatti indiretti...30 5.3.2 Prescrizioni speciali...30 5.3.2.1 Protezione elettrica...30 5.3.2.2 Antistatica ed equipotenziale arredi e macchine...31 5.4 Servizi ICT...31 5.4.1 Locale CED NOA...31 5.4.1.1 RACK1...31 5.4.1.2 RACK2...32 5.4.1.3 RACK3...32 5.4.1.4 RACK4...32 5.4.1.5 RACK5 (telefonia)...32 5.5 Sistemi di Sicurezza...32 5.6 Fluidi...32 5.6.1 Gas...32 5.6.1.1 LN2...32 5.6.1.1.1 Linea fredda...33 5.6.1.1.2 Evaporatore e linee calde...33 5.6.1.2 Distribuzione di aria compressa, azoto e vuoto...33 5.6.2 Liquidi...34 5.6.2.1 Acqua puri9cata a temperatura ambiente e acqua di raffreddamento...34 5.7 ReAui...34 5.7.1 Liquidi...34 5.7.1.1 Rete Fognaria...34 5.7.1.2 Stoccaggio e Smaltimento...34 5.7.2 Gas...34 5.7.2.1 Exhaust e Cappe...35 6 Impianti Speciali e di Sicurezza per il sistema Control Room NOA...36 6.1 Fasi di Rischio per il sistema Control Room NOA...36 6.2 Misure attive di Mitigazione del Rischio...36 6.2.1 Rischio Gas: Carenza Ossigeno O2 , CO, CO2...36 6.2.2 Rischio Incendio...36 6.3 Architettura dei nuovi impianti...36

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6.3.1 Riferimenti normativi...36 6.3.2 Requisiti prestazionali...37 6.4 Vincoli di compatibilità con gli impianti esistenti...38 6.4.1 Architettura Funzionale degli Impianti di Sicurezza dei LNGS-INFN...38 6.4.1.1 Sala Controllo Sotterranea...39 6.4.1.2 Sistema di campo ed interfacciamento di sicurezza...39 6.4.2 Rivelazione e allarme Carenza Ossigeno, Gas Esplosivi e Pericolosi nei LNGS...40 6.4.3 Rivelazione e allarme Incendio nei LNGS...40 6.4.3.1 Rivelazione automatica incendio NOA...41 6.4.3.2 Pulsanti manuali di attivazione Allarme Incendio...43 6.4.4 Allagamento...44 6.4.4.1 Rivelazione sotto pavimento e a serbatoio...44 6.4.4.2 Elettrovalvole di blocco...44 6.4.5 Videosorveglianza TVCC...45 6.4.5.1 Video over IP...45 6.4.5.2 Telecamere IP zoom/pan/tilt manuali...45 6.4.5.3 Telecamere IP zoom/pan/tilt motorizzate...45 6.4.5.4 Switch video IP...45 6.4.5.5 Server video...45 6.4.5.6 Power over Ethernet...45 6.4.5.7 Rete di trasporto in 9bra ottica...46 6.4.6 Evacuazione Generale dei Laboratori Esterni LNGS...46 6.4.7 Supervisione, Comando e Controllo degli Impianti di Sicurezza nei LNGS...47 6.4.7.1 Supervisione e allarme (SCADA)...47 6.4.7.1.1 HVAC...47 6.4.7.2 Elettrico...49 6.4.7.2.1 Monitoraggio UPS...49 6.4.7.2.2 Monitoraggio quadri elettrici...50 6.4.7.3 Macchine: Veri9ca diagnostica su Ethernet...50 6.4.7.4 Fluidi...50 6.4.7.5 Sicurezza (safety)...51 6.4.7.5.1 Centrali Incendio/Gas...51 6.4.7.5.2 TVCC...52 6.4.7.5.3 Controllo accessi...52 6.4.8 Sistemi ausiliari di Sicurezza...52 6.4.8.1 Comunicazione Dati su Rete Ethernet per gli Impianti di Sicurezza...52 6.5 Soluzioni tecniche adottabili...53

6.5.1 Rivelazione e allarme Carenza Ossigeno, Gas Esplosivi e Pericolosi nei Laboratori

Esterni...53 6.5.1.1 Rivelazione a copertura totale...54 6.5.1.2 Rivelazione a centri di emissione...55 6.5.2 Rivelazione e allarme Incendio...55 6.5.2.1 Pulsanti manuali...55 6.5.2.2 Segnalazioni di allarme incendio...56 6.5.2.3 Segnalazione delle vie di esodo...57 6.5.2.4 Alimentazioni dei sistemi di rivelazione e allarme incendio...57 6.5.2.5 Elementi di connessione dei sistemi di rivelazione e allarme incendio...58 6.5.3 Videosorveglianza TVCC...58 6.5.3.1 Video over IP...59 6.5.3.2 Videoserver...60

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6.5.3.3 Telecamere IP zoom/pan/tilt manuali...60 6.5.3.4 Telecamere IP zoom/pan/tilt motorizzate...61 6.5.3.5 Switch video IP...61 6.5.3.6 Power over Ethernet...61 6.5.4 Evacuazione Generale dei Laboratori Esterni LNGS...61 6.5.5 Evacuazione Clean Room...62 6.5.6 Distacco elettrico manuale antincendio/emergenza...62 6.5.7 Supervisione, Comando e Controllo degli Impianti di Sicurezza...62 6.5.8 Sistemi ausiliari di Sicurezza...63 6.5.8.1 Antintrusione...63 6.5.8.2 Controllo Accessi...64 6.5.8.3 Sistemi interfonici...64 6.5.8.3.1 Guardiania...65 6.5.8.3.2 Interno Clean Room...65 6.5.8.4 Comunicazione Dati su Rete Ethernet per gli Impianti di Sicurezza...65 6.5.9 Impianti TLC...65 6.5.9.1 Impianti telefonici...65 6.5.9.2 Impianti di trasmissione dati...66 7 GARANZIE E MANUTENZIONE...67 7.1 GARANZIA DEGLI IMPIANTI...67 7.2 MANUALI OPERATIVI...67 7.3 CORSI DI FORMAZIONE...68 8 PROVE E VERIFICHE DI CONFORMITÀ SUGLI IMPIANTI-CERTIFICAZIONE DI VERIFICA DI CONFORMITÀ...68

8.1 Generalità...68 8.2 Controlli e prove sugli impianti elettrici...69 8.2.1 Quadri di distribuzione energia elettrica B.T...69 8.2.2 Rete di messa a terra...70 8.2.3 Impianti di illuminazione...70 8.2.4 Motori elettrici in c.a. e relative alimentazioni e comandi...70 8.2.5 Cavi elettrici BT...72 8.3 Controlli e prove sugli impianti meccanici...72 8.3.1 Generalità...72 8.3.2 Prove e Veri9che...73 8.3.3 Documentazione per le veri9che di conformità e per l'organizzazione della gestione ...76 8.4 Misura della temperatura e dell’umidità relativa...77

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1 Generalità

1.1 Scopo del documento

Il presente documento de9nisce le speci9che tecniche del progetto tecnico-economico per la realizzazione di una Clean Room NOA nei Laboratori Esterni dei LNGS completa di impianti accessori Elettrici, Tecnologici e Speciali di Sicurezza necessari al suo compiuto e corretto funzionamento.

1.2 Scopo dell'intervento

L'intervento è 9nalizzato alla realizzazione di una Clean Room completa degli impianti accessori necessari per il corretto funzionamento della stessa.

L’intervento dovrà essere portato a compimento in 240 (duecentoquaranta) giorni naturali e consecutivi a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto.

Gli impianti accessori sono costituiti da:

Impianto elettrico di Alimentazione a partire dalla cabina elettrica esistente nei Laboratori Esterni, denominata CABINA LABORATORI ESTERNI, indicata nell’Allegato-CT1.

Impianto Idro-Termo-Sanitario a partire dai punti di allaccio indicati nell’Allegato-CT1.

Impianti Speciali di Sicurezza necessari per la mitigazione non procedurale dei rischi endogeni della Clean Room NOA e di quelli indotti dalla medesima nuova infrastruttura nell’ambiente Hall di Montaggio dei Laboratori Esterni del Gran Sasso in cui sarà installata.

1.3 Localizzazione

L'intervento in oggetto sarà effettuato nei Laboratori Esterni del Gran Sasso (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) – Via G. Acitelli, 22 - 67100 Assergi (AQ) nell’edi9cio denominato Hall di Montaggio.

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1.4 Condizioni ambientali

I Laboratori Esterni sono realizzati in Assergi – L’Aquila all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, a 1000m s.l.m. con temperatura stagionale compresa tra -15°C e 35°C ed umidità relativa compresa tra 50% e 90%.

L'energia elettrica è disponibile attraverso una cabina MT/BT 20/0,4KV trifase, una distribuzione TN- S e vari sistema di continuità.

I locali della Hall di Montaggio possono essere assimilati ad ambienti ordinari.

Gli ambienti interni alla clean room, cautelativamente, possono essere assimilati a luoghi conduttori ristretti per la possibilità che almeno un operatore possa lavorare appoggiato ad una parete metallica con una estesa super9cie corporea (Norma CEI 64-8 Sez. 706).

1.5 Servizi e forniture comuni dei LNGS utilizzabili da NOA

Nei LNGS sono disponibili Servizi e Forniture comuni utilizzabili dalla Control Room NOA di seguito descritti.

Per il corretto funzionamento del sistema, è necessario un adeguato e compatibile interfacciamento tra il sistema esistente e quello di nuova realizzazione.

1.5.1 Turno “Safety” 365/24 g/h

Nei Laboratori Sotterranei dei LNGS opera un turno continuativo 365/24 di specialisti “Safety” che supervisiona tutti i sistemi di allarme e segnalazione di sicurezza da una sala controllo sotterranea.

Apposite procedure operative, descritte nel Piano di Sicurezza dei LNGS e a loro af9date, Pag. 8/78

Figura 1: Localizzazione Clean Room NOA

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determinano l’attuazione delle contromisure necessarie a eliminare o mitigare le situazioni di pericolo per il personale ed il patrimonio.

Anche la comunicazione per via gerarchica di eventi perniciosi è af9data al Turno Safety.

Le nuove segnalazioni di allarme di carattere “Safety” provenienti dalla Control Room NOA dovranno essere integrate in tale sistema.

1.5.2 Turno “Security” 365/24 g/h

Nei LNGS operano due turni continuativi 365/24 di vigilanza “Security” che supervisionano tutti i sistemi di allarme e segnalazione di sicurezza da una sala controllo sotterranea e da una postazione di guardiania-reception esterna.

Anche in questo caso, apposite procedure operative, descritte nel Piano di Sicurezza dei LNGS e a loro af9date, determinano l’attuazione delle contromisure necessarie a eliminare o mitigare le situazioni di pericolo per il personale ed il patrimonio.

Le nuove segnalazioni di allarme di carattere “Security” provenienti dalla Control Room NOA dovranno essere integrate in tale sistema.

1.5.3 Servizi Generali

Nei LNGS la manutenzione del patrimonio edilizio e dei servizi ad esso collegati è af9data ai Servizi Generali gestiti dal servizio SE (Servizio Edilizia).

Anche la nuova facility NOA usufruirà di tali servizi, sia in fase di realizzazione che di esercizio.

1.5.4 Servizi Calcolo, Reti e Telefonia

Nei LNGS opera il servizio Computing and Network Service (CNS) comune per tutti gli utenti.

Le nuove reti interne ed esterne a NOA dovranno rispettare i vincoli di compatibilità e sicurezza previste e richieste da questo servizio.

Le prescrizioni per l’interconnessione delle nuove reti a quelle esistenti, riservate per motivi di sicurezza, saranno comunicate alla ditta aggiudicataria dopo la formalizzazione del contratto.

1.5.5 Servizi SPP

La nuova attività NOA comporterà nuovi rischi speci9ci per i lavoratori e gli utenti addetti.

I nuovi rischi individuati in fase di ingegnerizzazione da parte del Committente, dovranno essere formalmente comunicati al servizio SPP dei LNGS.

1.5.6 Fornitura acqua potabile ed industriale

L’acqua potabile ed industriale necessaria per il ciclo produttivo NOA sarà fornita da LNGS nei punti di prelievo indicati nell’elaborato gra9co Allegato-CT1 allegato alla presente.

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1.5.7 Fornitura acqua calda sanitaria ed industriale

L’acqua calda sanitaria ed industriale necessaria per il ciclo produttivo NOA sarà fornita da LNGS nei punti di prelievo indicati nell’elaborato gra9co Allegato-CT1allegato alla presente.

1.5.8 Fornitura elettrica con gruppo elettrogeno di soccorso

L’energia elettrica necessaria per il funzionamento della Clean Room e per ciclo produttivo NOA sarà fornita da LNGS nei punti di prelievo indicati nell’elaborato gra9co Allegato-CT1 allegato alla presente.

1.5.8.1 Alimentazione elettrica del sistema HVAC della Clean Room

Il sistema HVAC della Clean Room sarà alimentato da un quadro elettrico di nuova fornitura derivato dall’alimentazione generale di cui al punto 1.5.8.

1.5.8.2 Alimentazione elettrica apparati dell'impianto di sicurezza e controllo

Tutti gli apparati di sicurezza e controllo indicati nel presente progetto saranno alimentati dal sistema NoBreak dedicato a NOA, costituito da una macchina UPS da 80KVA e da un quadro elettrico dedicato, che saranno forniti in opera dall’Appaltatore.

1.6 Clean Room NOA (LNGS)

La fornitura prevede la realizzazione all’interno della Hall di Montaggio dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS nel seguito) di una “facility” incentrata su una Camera Pulita contenente

apparecchiature per la produzione di componenti elettronici quali fotomoltiplicatori al silicio (SiPM) capaci di operare a temperature criogeniche.

Per il test di tali componenti si farà uso di gas criogenici, tipicamente azoto, che richiedono le misure di sicurezza supplementari sviluppate, tra l’altro, nel presente documento.

2 Struttura

La struttura della camera pulita sarà appoggiata a pavimento (non fondata), autoportante e quindi priva di connessioni portanti con la struttura ospitante.

2.1 Locali

La camera pulita dovrà avere una super9cie totale di circa 420 m2.

La camera dovrà essere installata all’interno del capannone Hall di Montaggio.

La camera dovrà essere composta da ambienti di seguito descritti.

2.1.1 Locale Ingresso/Spogliatoio

Un locale Ingresso/Spogliatoio: di circa 13 m2, denominato CR1. Il locale dovrà essere dotato di idonei armadietti (o mensole) per camere pulite, ed altro; La camera CR1 dovrà contenere:

un locale “Air-lock” delle dimensioni minime indicate in Allegato-CT1 e comunque adeguate a garantire la decontaminazione/lavaggio del personale.

Un idoneo “pass-box” realizzato nelle dimensioni speci9cate dalla Stazione Appaltante.

Si rimanda al paragrafo “Speci9che costruttive” per approfondimenti e dettagli.

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2.1.2 Locale Processo

Locale di processo: ambiente ISO 6 con una super9cie di ca. 407 m2. Il locale dovrà a sua volta essere suddiviso in due aree denominate CR2 e CR3. Le due aree dovranno essere messe in comunicazione da idonee porte/aperture per passaggio personale e materiali/attrezzature.

2.1.3 CR2

La CR2 dovrà avere una super9cie di circa 60 m2, lunghezza di circa 6 m, larghezza di 10 m ed altezza interna (da pavimento a controsof9tto) di 5,00 m, come mostrato in Allegato-CT1. Si rimanda al paragrafo speci9co per la de9nizione del controsof9tto.

All’interno del locale sarà presente un argano su rotaia che coprirà tutta la lunghezza predetta.

Per tal motivo il controsof9tto dovrà essere sagomato attorno alla trave e garantire l’altezza predetta.

Il locale dovrà essere dotato di aperture/passaggio personale (a doppia anta). Oltre a ciò, la pannellatura della parete Sud dovrà essere rimovibile per una lunghezza di 4,50 m e per

l’equivalente dell’altezza interna per permettere l’accesso di macchinari/attrezzature ed apparati sperimentali. Sarà favorita la modalità di apertura e chiusura della parete che garantisca il minor tempo di lavorazione e semplicità di attuazione mantenendo la stessa classi9cazione di ambiente.

2.1.4 CR3

La CR3 dovrà avere una super9cie di circa 347 m2, lunghezza di 26,00 m, larghezza di 14,50 m ed altezza interna (da pavimento a controsof9tto) di 3,00 m, come mostrato in Allegato-CT1. Il locale dovrà essere dotato di una porta di sicurezza (a doppia anta) locata nella parete Nord. Si rimanda al paragrafo speci9co per la de9nizione del controsof9tto. Si anticipa che il locale dovrà essere

predisposto per accogliere un’eventuale area con classi9cazione ISO N-1.

2.2 Speci)che costruttive

La camera pulita sarà realizzata con l’impiego di materiali del tipo utilizzato per ambienti sterili, con rilascio nullo di particelle. Nello speci9co, le pareti perimetrali dovranno essere realizzate con pannelli modulari autoportanti pre-assemblati in stabilimento a tutta altezza, al 9ne di garantire la massima solidità strutturale.

La composizione della camera dovrà essere completata dai pannelli orizzontali posti a copertura che, interconnessi tra loro e con le pareti verticali tramite giunti ad incastro, costituiranno un volume unico a tenuta. I pannelli orizzontali, come anticipato, dovranno essere ancorati con modalità idonea alla struttura delle nuove pareti costituite da pannelli rinforzati con struttura a travi reticolari.

Al di sotto del piano orizzontale (sof9tto) così formato sarà realizzato il controsof9tto interno con la predisposizione per i terminali di diffusione assoluta (9ltri HEPA) e le armature illuminanti.

2.2.1 Controso-tti interni

I controsof9tti interni del tipo modulare e planare, concepiti in modo da consentire una facile decontaminazione degli ambienti ed un facile spostamento delle zone 9ltranti terminali e dei corpi illuminanti, dimensionati per garantire il rispetto della regolamentazione vigente e le eventuali richieste della Stazione Appaltante, al 9ne di garantire la massima Aessibilità operativa, anche in futuro. L’altezza del controsof9tto dovrà essere tale da garantire il rispetto delle altezza interne con un franco di 3000mm.

Il controsof9tto potrà avere le seguenti caratteristiche e componenti:

struttura realizzata con pro9lo estruso di alluminio, sezione a “T” con doppia costa verticale chiusa superiormente. I longheroni portanti ed i pro9li traversi saranno ancorati tra di loro tramite piastre in acciaio zincato. Il reticolo è sostenuto e regolato per mezzo di tiranti a vite antagonista, serrati sul reticolo e sulle barre 9lettate sospese alla volta portante. Modularità

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nominale pari a 600x600/600x1200 mm;

Perimetrale di appoggio in pro9lo in alluminio estruso, sagomato a “sguscia”;

Pannelli di chiusura in lamiera di acciaio inox AISI 3 L;

Sigillatura dei pannelli al reticolo con mastice al silicone idoneo all’uso ed alle speci9che di processo;

I pannelli del controsof9tto dovranno prevedere idonei "pass-through" (in acciaio inox), atti a

garantire il passaggio delle utenze di servizio e l’alimentazione elettrica dall'alto delle macchine ed apparecchiature di processo. La posizione e l'ubicazione dei cavi discendenti di alimentazione saranno determinate in seguito alla de9nizione del layout delle apparecchiature in funzione del processo di lavoro. La discesa dovrà essere realizzata con canaline in acciaio inox o con modalità diverse, ma, in ogni caso, idonee ed adeguate all’uso interno richiesto dei locali della camera.

2.2.2 Pavimentazione

La base della camera dovrà essere realizzata con lastre di acciaio inox sagomate e saldate tra di loro, di spessore di almeno 5 mm; sul piano orizzontale risultante, che fungerà da base per la

pavimentazione interna, saranno installate le pareti della camera. Il predetto piano dovrà essere supportato da appositi piedi di sostegno per un’altezza max di 15 cm dalla pavimentazione esistente nella Hall di Montaggio.

In alternativa a questa soluzione, si potrebbe optare per una realizzazione con base Aottante. In tal caso l’utilizzo dei materiali dovrà rispondere alle richieste di low-background.

In ogni caso la base e le pareti dovranno essere dotato di idonea “messa a terra”.

La pavimentazione interna della camera, realizzata sopra la base, dovrà essere realizzata con

tecnologia antistatica dissipativa dotata di opportuno sistema di “messa a terra”, come normalmente previsto per camere pulite concepite per il montaggio di componenti elettronici sensitivi a scariche elettriche. I materiali utilizzati per la pavimentazione dovranno essere compatibili con le richieste generali delineate in altre sezioni di questo stesso documento.

2.2.3 Pareti perimetrali e Partizioni interne

Le pareti perimetrali e le partizioni interne (di tipologia EURO A2 S1 D0), dovranno essere realizzate in pannelli mobili prefabbricati per ambienti sterili, corredate di accessori e costituite da:

Parete auto-portante completamente metallica, realizzata con pannello sandwich spessore 60 mm, 9nitura esterna in lamiera di acciaio inox AISI 3 spessore 10/10 e riempimento interno con lastra alveolare di alluminio (honeycomb), struttura perimetrale costituita da un telaio di alluminio: i pannelli dovranno essere pre-assemblati in stabilimento per tutto lo sviluppo in altezza previsto. La parete dovrà prevedere eventuali lavori di sagomatura per essere

incassata, in caso di necessità, alle apparecchiature del processo. In tutte le con9gurazioni dovrà essere garantita la classe richiesta per la camera. La parete dovrà prevedere al suo interno la possibilità di passaggio dei cavi elettrici di alimentazione di forza motrice e di eventuali altre utilities richieste dalla stazione appaltante.

Porta a Battente (singolo o doppio) in lamiera di acciaio inox AISI 3 spessore 10/10, di tipo a tenuta ermetica su quattro lati, realizzata in unico blocco di 43 mm di spessore saldato e scordonato perimetralmente, internamente riempito con lastra alveolare di alluminio

(honeycomb), cerniere esterne, apertura a maniglia con serraggio regolabile, predisposizione per il montaggio di segnalatore semaforico con allarme acustico “buzzer” e completa di guarnizione perimetrale di tenuta. La porta dovrà essere dotata di un dispositivo elettrico di segnalazione semaforica di tipo a luce ROSSO/VERDE con segnalazione acustica “buzzer”

(interblocco porte-interlock), con modalità di funzionamento tale da segnalare lo stato di Pag. 12/78

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“porta aperta” all’interno della camera. Tutte le ante devono essere dotate di dispositivo di tenuta a pavimento con guarnizione a ghigliottina, azionata dal movimento dell'anta, in grado di garantire la tenuta all’aria richiesta. Ove indicato “Porta di emergenza” nell’elaborato gra9co “Architectural Layout - Annex 1” prevedere Maniglione antipanico per un battente tipo CISA 59615 o similare con chiusura centrale e cilindro.

Junction Panel. I pannelli perimetrali dovranno prevedere il posizionamento di cosiddetti

"junction panel" per il passaggio di utenze, cavi e quanto necessario per il funzionamento del processo. L'ubicazione ed il posizionamento esatto dei pannelli sarà de9nito in seguito alla de9nizione del processo di lavoro.

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2.3 Predisposizione per utilizzo radon-free

La Clean Room rispetterà i moderni orientamenti impiantistici dei locali a contaminazione controllata, in accordo alle indicazioni contenute nelle GMP e ISO 14644-1. Tale impostazione dovrà essere mantenuta per la progettazione esecutiva e per l’esecuzione delle opere da parte dell’Appaltatore.

La zona classi9cata consta di una clean room divisa in due aree distinte dal punto di vista operativo ma comunicanti dal punto di vista della regolazione aeraulica e degli accessi e quindi con uguali classi9cazioni “at rest condition”: camera bianca in classe ISO 6 a Radon controllato , a due aree, con spogliatoio di accesso unico.

L’area classi9cata è progettata secondo la tecnica di “CONTENIMENTO DINAMICO”, per la quale i laboratori sono tenuti in costante pressione positiva monitorata con gradiente crescente verso le zone di maggior asetticità, allo scopo di evitare l’immissione di Aussi inversi potenzialmente contaminanti.

Il sistema di condizionamento e 9ltrazione dell’aria è indipendente ed autonomo dal resto degli impianti dell’edi9cio.

L’impianto di climatizzazione, con il sistema di abbattimento radon, è atto a garantire le condizioni termo-igrometriche di progetto nell’intero arco dell’anno, secondo i parametri:

Livello di contaminazione radon inferiore a 50 mBq/m3

Tipologia del Ausso d'aria: turbolento o laminare

Velocità media del Ausso d'aria : da 0,3 a 0,5 m/s

pressione differenziale fra aree adiacenti con differenti gradi di pulizia: da 5 a 20 Pa.

Condizioni termo igrometriche : T = 20 ± 2C° ; R.H. 50% ± 10%

I materiali impiegati per la costruzione dei componenti strutturali saranno del tipo a basso rilascio particellare appositamente studiati per ambienti sterili e corredati di certi9cato di Reazione al Fuoco A2 (autoestinguenti EX CLASSE1).

Inoltre, i materiali da costruzione dovranno essere a basso contenuto di radionuclidi naturali ed a bassa esalazione di radon.

In particolare l’esalazione complessiva di radon all’interno della camera pulita in condizioni “as built” ovvero senza macchine e persone, dovrà essere tale da garantire il mantenimento di una concentrazione di radon inferiore a 50 mBq/m3 con diluizione mediante il Ausso di aria primaria di progetto generato dal sistema di abbattimento del radon.

Sarà carico del fornitore calcolare il Ausso complessivo di esalazione ed i Aussi speci9ci per unità di super9cie interna esposta per ciascuna tipologia di materiale che si intende utilizzare.

Considerata la specificità delle misure di emissività del gas radon, necessarie a garantire il

mantenimento di una bassa concentrazione di radon, al fornitore è chiesto di inviare campioni di materiali da utilizzare per la realizzazione della camera pulita.

Sarà effettuata una fase congiunta di veri)ca di accettazione preliminare dei materiali attraverso misure di emissività su campioni messi a disposizione dal fornitore, atte a garantire il rispetto dei limiti di progetto.

Il sistema di espulsione dell’aria andrà indicativamente dimensionato ipotizzando un fattore di contemporaneità del 70%.

Le apparecchiature di regolazione termoigrometrica di tipo elettronico dovranno essere gestite da un sistema che offra la massima garanzia di stabilità e rapidità di risposta dei parametri controllati e la gestione dei parametri funzionali con la possibilità di impostazione delle soglie di allarme.

Il sistema di regolazione dovrà poter colloquiare con il sistema di regolazione e supervisione dell’edi9cio.

L’umidi9cazione dell’aria sarà del tipo a vapore pulito, come prescritto dalle norme di buona

fabbricazione per ambienti asettici e sarà prodotta con un generatore di vapore autonomo elettrico. I quadri elettrici per il comando ed il controllo riportano sul fronte tutte le visualizzazioni delle

funzioni controllate per consentire una veri9ca immediata del funzionamento degli impianti.

L’aria di rinnovo (o primaria) sarà dotata, in modalità “Radon Free”, di un sistema di abbattimento del radon, di fornitura LNGS, di seguito descritto.

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In modalità ordinaria, (non Radon Free), l’aria primaria sarà prelevata dall’esterno attraverso un adatto recuperatore di calore.

In modalità non Radon Free, la Clean Room potrà funzionare nei limiti di classe ISO6 anche con l’impianto di abbattimento radon fuori servizio o rimosso o non ancora installato.

2.3.1 Caratteristiche generali di un sistema di riduzione del radon Il sistema di riduzione del radon, di successiva fornitura LNGS, avrà una portata stimata <1000m3/h ad un fattore di riduzione maggiore o uguale a 1000.

2.3.1.1 Specifica sintetica del sistema di riduzione del radon

Parametri di base:

Portata d'aria media verso la camera pulita q.b. m3 / h (pressione ambiente, 20 ° C)

Riduzione della concentrazione di radon tipicamente almeno di un fattore 100 o maggiore Immissione della concentrazione di radon 20-100 Bq / m3

Umidità dell'aria in uscita Punto di rugiada -70 °C a 9 bar Adsorbimento del sistema su carbone

Filtro del 9ltro HEPA dell'aria in uscita

Sistema automatico (solo un'ispezione al giorno) Valori visualizzabili su Internet e/o SCADA system Recipienti a pressione EN 13445, PED 97/23 / CE Luogo di installazione LNGS in Italia

Il Ausso d'aria medio dipende dalle condizioni di aspirazione (pressione, temperatura, altezza sul livello del mare)

2.3.1.2 Oggetto e portata del sistema di riduzione del radon

L'impianto comprende apparecchiature tecnologiche complete per la riduzione del radon dall'aria ambiente. Il processo si basa su compressione, pulizia e asciugatura (punto di rugiada -65 °C min.) di aria, raffreddamento a -55 °C, adsorbimento di radon dall'aria su carbone attivo a -50 °C e appr. 8 barg, riscaldamento e riduzione della pressione dell'aria alla pressione ambiente e alla temperatura.

L'apparecchiatura è composta da singole parti / moduli - modulo di compressione con ricevitore / buffer, modulo di pulizia e asciugatura, modulo di raffreddamento con scambiatori di calore, modulo di adsorbimento a bassa temperatura, riscaldatore, 9ltro HEPA e accessori. I moduli sono collegati da tubi e tubi Aessibili.

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Figura 2: Layout tipico del sistema di riduzione del radon.

Limiti di consegna:

Ingresso: aspirazione aria compressore (300 m3 / h, 20 ° C, pressione ambiente) Presa: presa ca. DN125 (300 m3 / h,, 20 ° C, pressione ambiente)

Ingresso / uscita acqua per compressore e unità di raffreddamento.

2.3.2 Sistema Termo-Frigorifero

Sarà realizzato un nuovo sistema di produzione di acqua refrigerata (frigorifera) all’esterno dell’edi9cio ad uso esclusivo delle infrastrutture NOA.

L'acqua calda sarà fornita dalle caldaie già esistenti nei LNGS che ne assicurano la disponibilità 365G24H.

2.3.2.1 Sez. Termica

Derivata dagli stacchi presenti nei Cunicoli Tecnici dei LNGS;

2.3.2.2 Sez. Frigorifera

Potenzialità totale: q.b. al mantenimento dei dati termo-igrometrici, determinata dall’appaltatore;

N. gruppi frigo: min. 2 in con9gurazione 1+1; ottimale 3 in con9g. 2+1.

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2.4 LIMITI DI CLASSE

La Classe ambiente è considerata secondo la tabella di seguito riportata e desunta dalla normativa ISO 14644-1 “At Rest condition”

Tabella 1 - Classi ISO di pulizia dell'aria per concentrazione di particelle Numero classe ISO

(N) Concentrazioni massime ammissibili (particelle / m³) per particelle uguali e maggiori delle dimensioni considerate, mostrate sotto (a)

0,1 µm 0,2 µm 0,3 µm 0,5 µm 1 µm 5 µm

1 10 (b) (d) (d) (d) (d) (e)

2 100 24 (b) 10 (b) (d) (d) (e)

3 1 000 237 102 35 (b) (d) (e)

4 10 000 2 370 1 020 352 83 (b) (e)

5 100 000 23 700 10 200 3 520 832 (d), (e), (f)

6 1 000 000 237 000 102 000 35 200 8 320 293

7 (c) (c) (c) 352 000 83 200 2 930

8 (c) (c) (c) 3 520 000 832 000 29 300

9 (g) (c) (c) (c) 35 200 000 8 320 000 293 000

(a) - Tutte le concentrazioni nella tabella sono cumulative, ad es. per ISO classe 5, le 10 200 particelle mostrate a 0,3 m includono tutte le particelle uguali e maggiori di μ questa dimensione.

(b) - Queste concentrazioni porteranno a grandi volumi di campioni di aria per la classi9cazione. Può essere applicata una procedura di campionamento sequenziale;

(c) - I limiti di concentrazione non sono applicabili in questa regione della tabella a causa della concentrazione di particelle molto elevata.

(d) - Campionamento e limiti statistici per particelle in basse concentrazioni rendono inappropriata la classi9cazione.

(e) - I limiti di raccolta dei campioni per entrambe le particelle in basse concentrazioni e dimensioni superiori a 1 m rendono inappropriata la classi9cazione a questa μ

dimensione delle particelle, a causa delle potenziali perdite di particelle nel sistema di campionamento.

(f) - Al 9ne di speci9care questa dimensione di particelle in associazione con la classe ISO 5, il descrittore di nanoparticelle M può essere adattato e utilizzato in combinazione con almeno un'altra dimensione delle particelle.

(g) - Questa classe è applicabile solo per lo stato operativo.

La tabella mostra i valori di microparticelle di dimensioni inferiori a 5 m in una data quantità d’aria: μ la classi9cazione delle camere bianche si basa sul conteggio delle microparticelle da 5 m in un μ volume de9nito di aria (per le normative UNI, l’unità di riferimento è un metro cubo). Questa

classi9cazione o "certi9cazione" deve essere rilasciata dal costruttore una volta messa in funzione la camera, mediante un contatore particellare. Meno particelle vengono conteggiate, più "pulita" è la camera bianca, e minore è la classe di appartenenza (ISO-5 ISO-6 ecc.).

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2.5 Accessi

2.5.1 Esclusività degli accessi

L'accesso ai locali uf9ci e Clean Room deve essere esclusivo, ovvero riservato al solo personale autorizzato.

Un sistema di Controllo Accessi elettronico centralizzato, regolato da badge personale, permetterà l'apertura delle porte dei varchi che saranno munite di elettroserratura.

Per ciascun varco sarà consentita l'apertura solo agli autorizzati alla zona o ad una delle sotto-zone in caso di varchi consecutivi.

2.5.2 Accesso dei macchinari

I sistemi di accesso e larghezza porte saranno adeguati al posizionamento delle macchine da installare a pavimento (vedi allegato ”ALLEGATO-CT3-NOA-IngombriMacchine.pdf”);

2.5.3 Uscite di Emergenza

Da installare in numero e moduli di ciascuna uscita per la tipologia di lavorazioni e l’affollamento previsto compatibilmente con il partizionamento interno determinato dal fornitore tenendo conto della disposizione delle macchine indicata in Allegato-CT1.

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3 Arredi

3.1 Clean Room

3.1.1 Armadi - Tavoli - Sedie

Fornitura e posa degli Armadi riportati sull’Allegato-CT1 di caratteristiche equivalenti o superiori al tipo Phamm Engineering mod. A1220XX (lxpxh)= 1200x600x2000 o tipo Kaiser+kraft mod. 614677 (lxpxh)= 1000x400x1750;

Fornitura e posa dei Tavoli riportati sull’Allegato-CT1 di caratteristiche equivalenti o superiori al Phamm Engineering mod. T20XX (lxpxh)=2000x800x900 o VWR codice catalogo 132-1075 (lxpxh)=2000x760x900;

Fornitura e posa di N. 24 Sedie antistatiche di caratteristiche equivalenti o superiori al marca Kaiser+kraft mod. 517319 49

3.1.2 Gowning Area

L'atrio di ciascuna delle due Clean Room sarà dotato di:

GOWNRACKS

Gownracks - Per le tute da camera bianca.

N. 1 x Unità appendiabiti alto a 9gura intera 24 posti + Appendini

N. 1 x Unità appendiabiti basso 16 posti + Appendini

Materiale di fabbricazione: acciaio inossidabile 304L con 9nitura elettrolucidata.

Feeder Cabinet

N. 1 x 12 dispense

N. 1 x 4 dispense

Bootie Rack

N. 1 x Bootie Rack a 40 settori

Modular Bench

Waste Receptacle

3.2 U3ci

3.2.1 Armadi - Tavoli - Sedie

Acquisto Consegna e posizionamento di N. numero 4 scrivanie da una postazione e tavolo da 10-12 postazioni per phone-conference postazioni standard uf9cio.

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4 Attrezzature NOA

4.1 Macchine NOA

Le macchine da installare sono de9nite per tipologia di riferimento nell’elenco “Allegato-CT2- Speci9cheMachine-Nov02-2018.pdf” allegato redatto dalla Collaborazione DarkSide.

Le macchine saranno fornite da LNGS, posizionate in situ dall’appaltatore e connesse alle utenze di servizio dai fornitori di ciascuna di esse.

4.1.1 Trasporto e consegna

Installazione

La larghezza-altezza porte Clean Room è stata veri9cata per le macchine in elenco.

Per il trasporto su pavimento Clean Room carichi pesanti saranno installate, dall’appaltatore, rotaie di ripartizione carichi ove necessarie;

La connessione servizi per ciascuna macchina sarà a carico di ciascun fornitore delle stesse.

4.2 Cappe chimiche

Le cappe chimiche sono dispositivi di aspirazione localizzata a tutela delle attività di laboratorio, in quanto permettono lo sviluppo di lavorazioni in situazioni protette per l’operatore e tutelate per la dispersione di particelle in ambiente.

Le possibili dimensioni delle cappe che verranno installate all’interno della camera bianca sono circa 152.4 x 80.5 x 167.6 cm.

La cappa sarà collegata ad un sistema di gestione delle portate e pressioni d’aria in ambiente incluso nell’Appalto.

Tale sistema è costituito da regolatori di portata di mandata e di estrazione aria, misuratori di portata, misuratori di pressione, serrande motorizzate ad azionamento rapido

A seconda delle impostazioni dell’utente, effettuate tramite pannello di comando, e della posizione del saliscendi (sash) della cappa, il sistema regolerà le serrande motorizzate al 9ne di raggiungere e mantenere il valore di potata d’aria richiesto.

Si dovrà provvedere al collegamento degli impianti idrici, dei gas tecnici e dell'alimentazione elettrica di tutte le cappe chimiche.

4.3 Bagno a ultrasuoni

Il bagno a ultrasuoni, tipo CREST, è fornito da LNGS in conto lavorazione.

Utilizzato per il lavaggio di componenti elettronici e/o elettromeccanici, è composto da due parti:

Heated Ultrasonic tank mod. 4HT-2426-30 (5KW monofase)

Ultrasonic Generator mod. 4G-2500-30-T (2,5kW monofase)

I reAui prodotti saranno considerati di tipo industriale e saranno convogliati nel serbatoio di accumulo, previa veri9ca della loro compatibilità relativa.

L’Appaltatore provvederà al 9ssaggio ed all’allaccio delle utenze elettriche e idriche.

4.4 Lavandini

I lavandini, da fornire posati in opera, saranno utilizzati per il lavaggio di componenti elettronici e/o Pag. 20/78

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elettromeccanici.

I reAui prodotti saranno considerati di tipo industriale e saranno convogliati nel serbatoio di accumulo, previa veri9ca della loro compatibilità relativa.

4.5 Passaprodotti 5ussato (passbox)

Passaprodotti con sistema di ventilazione a Ausso laminare con 9ltro assoluto HEPA H14,alimentato direttamente dal sistema di condizionamento della cleanroom, con porte interbloccate avente le seguenti caratteristiche:

Dimensioni utili mm 1000 x 1000 x 1000 (L x P x H);

Struttura portante avente le stesse caratteristiche dei pannelli parete;

Porte in cristallo di sicurezza con cornice in alluminio anodizzato complete di cerniere e maniglie;

Guarnizioni perimetrali della cornice e delle porte a tenuta;

Interblocco elettrico per evitare l’apertura contemporanea delle porte;

Inserimento a parete con apposita cornice di tenuta.

4.6 Lavaocchi

Si prevede l’installazione di n°1 dispositivo lavaocchi ad acqua nella Clean Room. Tale sistema NON sarà dotato di linea di scarico.

5 Sistemi Ausiliari

5.1 Alimentazione Elettrica

L'alimentazione elettrica è distribuita dagli impianti elettrici di nuova fornitura completi di tutti i materiali e degli apparecchi necessari, messi in opera alla perfetta regola dell’arte.

L'area è servita da una cabina propria di trasformazione, trifase 400V, 50Hz, in regime di neutro TN- S.

Per le nuove installazioni è richiesto, per la protezione da contatti indiretti per i circuiti terminali come previsto dalla normativa vigente, il coordinamento con l'impianto di terra degli interruttori di ciascun circuito per l'apertura automatica in caso di guasto. Nel sistema TN-S la protezione può attuarsi anche attraverso lo sganciatore magnetico per utenze terminali e/o termico per quelle non terminali.

L'uso di interruttori differenziali, indispensabili per sistemi TT, può costituire una protezione integrativa nel sistema TN-S. Interruttori differenziali con correnti di intervento Idn=30ma non assicurano la protezione dai contatti diretti, sono soggetti a scatti intempestivi e non costituiscono obbligo normativo per impianti TN-S.

Tutto ciò premesso, si richiede la progettazione e l’ampliamento della distribuzione elettrica secondo lo schema di protezione per distribuzioni TN-S.

Oltre agli obblighi normativi per la protezione dei circuiti da cortocircuito e sovraccarico e la protezione delle persone da contatti diretti, per i circuiti elettrici si richiede di utilizzare:

interruttori senza protezioni differenziali per le utenze non terminali (interconnessioni tra quadri elettrici);

interruttori con protezioni differenziali con Idn=300mA tipo S (selettivo) per l'alimentazione di reti radiali (piccoli quadri di sub-distribuzione) o dorsali (blindosbarre);

interruttori con protezioni differenziali con Idn=300mA per le utenze terminali 9sse (macchinari, luci, PC e simili);

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interruttori con protezioni differenziali con Idn=30mA per le utenze mobili (aspirapolvere e similari);

interruttori con protezioni differenziali con Idn=10mA per le utenze dei bagni;

Gli interruttori saranno scelti con protezioni adeguate ad assicurare la selettività di apertura (amperometrica, cronometrica, energetica o tabellata dal produttore degli stessi) per i circuiti in cascata.

La selettività deve essere assicurata per tutte le condizioni di esercizio degli impianti (ad es. per i circuiti da UPS anche con rete di soccorso assente e utenze alimentate da UPS su batteria).

Un esempio di architettura di distribuzione elettrica, reingegnerizzabile dal progettista elettrico esecutivo dell’Appaltatore, è il seguente:

Punto di consegna in Cabina Elettrica indicato nell’allegato ALLEGATO-CT1-HdM_CR-NOA- V3R4.pdf;

Alimentazione con linea dedicata da realizzare dalla Cabina Elettrica esistente previa sostituzione nel quadro elettrico già installato, compresa nell’appalto, dell’interruttore di partenza completo di protezioni;

Quadro Elettrico (QE) generale Clean Room;

QE di comando e controllo delle Unità di Trattamento Aria (UTA), espulsore e umidi9catore, alimentazione gruppi frigo, pompe di circolazione e quant'altro necessario per i sistemi HVAC;

UPS trifase 80KVA completo di batterie 30’ per generazione alimentazione No Break;

QE distribuzione NoBreak;

Impianti di distribuzione F.M.;

(una blindosbarra per ogni gruppo di macchine o di tavoli sotto pavimento Clean-Room + stacchi completi dalla blindosbarra alla presa a scomparsa da pavimento o a quella esterna da parete);

Impianti di distribuzione No Break;

(una blindosbarra per ogni gruppo di macchine o di tavoli sotto pavimento Clean-Room + stacchi completi dalla blindosbarra alla presa a scomparsa da pavimento o a quella esterna da parete);

Impianti di illuminazione esistenti;

Impianti a corrente debole e di segnalazione;

(interfonici, controllo accessi, interblocco porte, etc.).

La progettazione esecutiva del sistema, conforme alla normativa applicabile, redatta da un professionista abilitato ai sensi del D.M. 22 gennaio 2008 n. 37, è a carico dell’Appaltatore.

I quadri elettrici saranno progettati e realizzati in osservanza della norma EN 61439-1-2 più nota come Norma CEI 17-113/114.

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Ogni apparecchiatura sarà fornita di targhe, scritte in maniera indelebile poste in modo da essere visibili e leggibili quando l’apparecchiatura è installata.

Sulla targa saranno riportate le seguenti indicazioni:

• Nome o marchio di fabbrica del costruttore;

• L’indicazione del tipo o numero d’identi9cazione o un altro mezzo d’identi9cazione che permetta di ottenere dal costruttore tutte le informazioni indispensabili.

Ciascun quadro elettrico sarà munito di multimetro trifase generale per la misura dei parametri elettrici principali 3x (U, V, I, F, P, Q, W, cos9). Il multimetro sarà dotato di interfaccia ModBusRTU o ModBus/TCP per l'integrazione nel sistema SCADA.

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5.1.1 QEG-FML - Quadro Generale

5.1.1.1 Principali utenze FM (Short Break)

HVAC - 470kVA

Alimentazione Chiller - 190kVA

Alimentazione Abbattitore Radon - 60kVA

Alimentazione Umidi9catore - 70kVA

Alimentazione pompe + aux - 30kVA

Alimentazione UTA - 60+60kVA

Luce + aux SB - 10kVA

Luce

Luce Emergenza

FM sala Clean Room

Blindo FM Sala Clean Room

EN 60439-1 e 2 - EN 60529 – EN 60332-3

Tipo Miniblindo. Portate da 63 A 100 A 160 A – IP55 - 3P+N+PE IP 55 conduttori in Alluminio;

installazione sotto-pavimento rialzata di almeno 20mm per funzionalità anti- allagamento.

Alimentazione UPS 80kVA, 30'

Dovrà essere previsto un gruppo di continuità (UPS), transformer-free, a doppia conversione che impieghi una tecnica di modulazione PWM a tre livelli per ottenere elevati livelli di prestazioni.

L’UPS integrerà un bypass statico di soccorso, un bypass di manutenzione e gli interruttori di ingresso, uscita e batteria.

L’UPS sarà installato nel locale tecnico che dovrà essere dotato di sistema di raffreddamento aria ambiente per una potenzialità di almeno il 10% della potenza nominale dell'UPS stesso 80kva*0.8cos9*0.1rendim=6.4kW termici + kW apparati ITC + kW SICUREZZA per un totale di 15..20 kW termici.

La supervisione e il monitoraggio dell'UPS sarà garantita da un display gra9co e da una dotazione completa di opzioni di comunicazione, quali RS232, USB, contatti puliti e software per abilitare la comunicazione attraverso i protocolli SNMP e Modbus.

Per incrementare la potenza totale disponibile o il livello di ridondanza dovrà essere possibile mettere in parallelo 9no a quattro unità (non comprese nella fornitura).

Caratteristiche principali UPS

Potenza nominale del sistema: 80 kVA

Potenza attiva nominale del sistema: 72 kW

Potenza attiva massima del sistema: 72 kW

Ingresso: 380-400-415V 3Ph+N+G; 50/60 Hz

Uscita: 380-400-415V 3Ph+N+G; 50/60 Hz

Ef9cienza in Doppia Conversione: > 94%

Ef9cienza in Eco Mode: 98%

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Fattore di potenza in ingresso: > 99%

Distorsione della corrente in ingresso (THDi): 4% max

Autonomia: 60 minuti

Battery Voltage Temperature Compensation

5.1.2 QEG-NB - Quadro Generale NoBreak da UPS 80kVA, 30'

Potenza totale 72kW Kc=0.5

Distribuzione Blindo UPS Sala Clean Room - EN 60439-1 e 2 - EN 60529 – EN 60332-3 - Tipo Miniblindo. Portate da 63 A 100 A 160 A – IP55 - 3P+N+PE IP 55 conduttori accettabili anche in Alluminio; installazione sotto-pavimento rialzata di almeno 20mm per funzionalità anti-allagamento.

Distribuzione Uf9ci in prese bipasso e/o P30 di colore rosso localmente protette da interruttore MT.

5.2 Illuminazione

Si applica la norma EN 12464-1 (giugno 2011) «Illuminazione di luoghi di lavoro in interni».

In corrispondenza della mansione visiva (piano di lavoro di norma ad h = 0,75m dal pavimento), non si può scendere sotto il livello di illuminamento mantenuto mĒ (lux).

Le zone di lavoro sono de9nite nei disegni di ingombro macchine e tavoli di lavoro.

Le altri valori limite da rispettare sono le seguenti:

UGRL è il limite massimo previsto per la limitazione dell’abbagliamento. Il valore UGR progettato deve essere necessariamente inferiore a tale limite.

L’uniformità Uo è il rapporto tra l’illuminamento minimo minĒ e quello medio Ē sulla super9cie esaminata. Il dato costituisce un valore minimo.

Ra è il valore minimo di resa cromatica. Le lampade scelte devono possedere un valore Ra uguale o maggiore.

5.2.1 Ordinaria aree produttive Macchinari e Tavoli da Lavoro Attività industriali e artigianali

Industria elettrotecnica ed elettronica

Attività di precisione, ad es. telefoni, radio, prodotti IT (computer) Ēm = 750 - UGRL = 19 - Uo = 0,7 - Ra = 80

5.2.2 Ordinaria aree produttive e di passaggio Zone generiche e di passaggio in edi,ci

Zone di passaggio in edi,ci Corridoi e zone di passaggio

Ēm = 100 - UGRL = 28 - Uo = 0,4 - Ra = 40 Ambienti di controllo

Sale di impianti e comandi

Ēm = 200 - UGRL = 25 - Uo = 0,4 - Ra = 60

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5.2.3 Ordinaria esterna area macchinari HVAC

Si applica la norma EN 12464-2 (ottobre 2007) «Illuminazione di luoghi di lavoro in esterni», Tipo di luogo di lavoro, mansione o attività all’aperto

Centrali di energia, gas, elettricità Ispezioni generali Ēm = 50 - Ra = 20

Lavori di servizio e lettura di strumenti Ēm = 100 - Ra = 40 Riparazione di dispositivi elettrici Ēm = 200 - Ra = 60 5.2.4 U-ci

Uf,ci

Archivio, copisteria etc.

m = 300 - UGRL = 19 - Uo = 0,4 - Ra = 80 Ē

Scrivere, leggere, scrivere a macchina, elaborazione dati m = 500 - UGRL = 19 - Uo = 0,6 - Ra = 80

Ē

Disegno tecnico

m = 750 - UGRL = 16 - Uo = 0,7 - Ra = 80 Ē

Postazioni CAD

m = 500 - UGRL = 19 - Uo = 0,6 - Ra = 80 Ē

Sale conferenze e riunioni

m = 500 - UGRL = 19 - Uo = 0,6 - Ra = 80 Ē

Banchi reception

m = 300 - UGRL = 22 - Uo = 0,6 - Ra = 80 Ē

Archivi

m = 200 - UGRL = 25 - Uo = 0,4 - Ra = 80 Ē

5.2.5 Illuminazione di sicurezza

In osservanza al D.lgs 81/2008 e al DM10/03/98 per i luoghi di lavoro, sarà realizzato un idoneo impianto di illuminazione.

La principale normativa di riferimento è la EN 1838 che 9ssa i requisiti e le caratteristiche

dell’impianto di illuminazione di sicurezza, unitamente alla CEI64-8 sez. 56 che prescrive i requisiti per l’alimentazione dei servizi di sicurezza.

Illuminazione di sicurezza: Parte dell'illuminazione di emergenza, scopo è di consentire un esodo sicuro da un luogo in caso di mancanza della normale alimentazione

Illuminazione di sicurezza per l'esodo: Parte dell'illuminazione di sicurezza, destinata ad assicurare un facile esodo sicuro per gli occupanti fornendo appropriate condizioni di visibilità ed indicazioni sulle vie di esodo e localizzare i dispositivi di sicurezza ed antincendio.

Illuminazione antipanico di aree estese: Parte dell'illuminazione di sicurezza, destinata ad evitare il panico e a fornire l'illuminazione necessaria af9nché le persone possano raggiungere le vie di esodo.

Illuminazione di aree ad alto rischio: Parte dell'illuminazione di emergenza, destinata a garantire la sicurezza delle persone coinvolte in processi di lavorazione o situazioni

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