• Non ci sono risultati.

O La Convenzione che verrà rischia di essere una macedonia

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "O La Convenzione che verrà rischia di essere una macedonia"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

p r o s p e t t i v e

8 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXV numero 5 - giugno-luglio 2018

O

rmai ci siamo, dopo il via libera della Corte dei Con- ti e la calendarizzazione nella Conferenza delle Regioni per l’approvazione degli accordi nazio- nali dei medici delle cure primarie e del 118, la riscossione degli arre- trarti del 2011-2015 si avvicina.

“Pur essendo stata una firma rela- tivamente formale quella relativa alla pre-intesa per il rinnovo della convenzione dei medici delle cure primarie, per riagguantare gli arre- trati - dichiara a M.D. Medicinae Doctor Bruno Agnetti, Centro studi di programmazione sanitaria Smi Emilia Romagna - in effetti si prospettano (con modalità da defi- nire) l’adesione ai piani nazionali che diventano ora urgenti e che dovrebbero in effetti anche affron- tare il cambio generazionale (che potrebbe riservare innovazioni sui tempi, sulle modalità e sui massi- mali). Le ultime vicende relative al tema della sicurezza della continu- ità assistenziale (CA) potrebbe inoltre apportare innovazioni rela- tivamente alla distribuzione e alle modalità organizzative sul territo- rio della stessa CA”.

“Il testo dell’Acn che le istituzioni e i rappresentanti sindacali hanno

ora a disposizione - tiene a spiega- re Agnetti - è composto da un ar- ticolato di base che si regge in buona parte sulla convenzione del 2005, alla quale vengono aggiunti l’Acn del 2009 e le integrazioni del 2010 e infine gli elaborati più re- centi del marzo 2018. Già questa narrazione un po’ cronologica ci fa comprendere quanto il percorso normativo sia stato tribolato in un contesto dove la medicina genera- le si è evoluta in modo esponen- ziale, ma i medici sono rimasti al palo con un prossimo accordo collettivo nazionale che pare non essere in grado di incidere in mo- do significativo sul riordino delle cure primarie”.

¼

¼ Dare voce alla professione

“In questo periodo i cambiamenti sociali sono stati vorticosi - ha sottolineato - ma continua ad es- sere assente un disegno culturale unitario di riordino delle cure pri- marie territoriali. Tutto ciò porta inevitabilmente a minare le rela- zioni di fiducia tra istituzioni, citta- dini e professionisti della salute”.

“Sarebbe ora urgente e necessa- rio dar vita ad un ‘prodotto’ di

rottura innovativo capace di mo- dernizzare l’attuale modello orga- nizzativo delle cure primarie che non è più adeguato al contesto. I professionisti da anni provano a indicare soluzioni, per la verità mai richieste e tutto quindi resta un mero esercizio letterario a cau- sa dell’assenza di interlocutori in grado di comprendere e condivi- dere impegni e scelte coraggiose orientate alla soluzione di bisogni espressi e non espressi degli as- sistiti, dei medici e di tutti i pro- fessionisti della sanità del territo- rio. Occorrerebbero urgentemen- te soluzioni ampie, flessibili, adat- tabili, che tengano conto della pluralità degli attori che operano nel territorio delle loro competen- ze e esperienze. In questo modo si possono effettivamente indivi- duare soluzioni di reale problem solving”.

Ne è convinto Bruno Agnetti del Centro Studi di Programmazione Sanitaria Smi Emilia Romagna. Per Agnetti la riscossione degli arretrarti del 2011-2015, che si avvicina,

rischia di essere una magra consolazione perché quello che si prospetta:

“è una futura convenzione che pare non essere in grado di incidere in modo significativo sul riordino delle cure primarie”

La Convenzione che verrà rischia di essere una macedonia

w

Attraverso il

w w

presenteQR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone il commento di Bruno Agnetti

Riferimenti

Documenti correlati

3. Nel caso in cui la costruzione non sia ultimata nel termine di cui al comma 1, entro i successivi 60 giorni dovrà essere presentata denuncia al competente Ufficio Tecnico

3. Nel caso in cui la costruzione non sia ultimata nel termine di cui al comma 1, entro i successivi 60 giorni dovrà essere presentata denuncia al competente Ufficio Tecnico

Sono state definite le risorse per il SSN e ciò permetterà un’adeguata pianificazione del budget per assicurare la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale,

Con riferimento alla proposta di inserimento del comma 21: le Regioni ritengono che in generale il collocamento a riposo dei propri dipendenti, con i requisiti per l’accesso

Per completare il percorso relativo alla creazione dell’infrastruttura in rete per il supporto all’organizzazione dell’intramoenia è stato trovato l’accordo anche sul testo

2. Gli importi per ciascuna regione sono definiti, mediante accordo da sancire, entro il 31dciembre 2012, in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le

Dopo un lungo ciclo di crescita durato fino al 2009, in cui gli investimenti fissi lordi delle Amministrazioni pubbliche hanno raggiunto un picco di 54,2 miliardi (pari al 3,4 per

Permane un dubbio interpretativo in merito alla formulazione dei LEA con riferimento a tutte quelle prestazioni attualmente erogate dalle Regioni anche se non previste dal